Oggetto del Consiglio n. 181 del 28 ottobre 1965 - Verbale

OGGETTO N. 181/65 - ACQUISTO DI UN DEMOLENDO FABBRICATO E DI ANNESSA AREA DI TERRENO SITI IN AOSTA, VIA FESTAZ N. 33 E N. 35, DI PROPRIETA' EREDI CHABLOZ. RATIFICA DELLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA N. 3303, IN DATA 27-10-1965, ADOTTATA IN VIA D'URGENZA DALLA GIUNTA REGIONALE. DELEGA ALLA GIUNTA.

Il Presidente, MARCOZ, invita il Consiglio ad esaminare e a ratificare la seguente deliberazione di Giunta n. 3303, in data 27 ottobre 1965, adottata in via d'urgenza e salvo ratifica del Consiglio Regionale, concernente l'oggetto: "Acquisto di un demolendo fabbricato e di annessa area di terreno siti in Aosta, Via Festaz nn. 33 e 35, di proprietà Eredi Chabloz":

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Estratto della deliberazione adottata dalla Giunta Regionale in data 27 ottobre 1965.

Oggetto n. 3303 - Acquisto di un demolendo fabbricato e di annessa area di terreno siti in Aosta, Via Festaz, n. 33 e n. 35, di proprietà Eredi Chabloz.

Il Presidente, Avv. Caveri, riferendosi a quando già comunicato in precedenti adunanze di Giunta, informa che, in seguito a lunghe trattative intercorse, gli Eredi Chabloz, comproprietari dei fabbricati e dell'annessa area di terreno siti in Aosta, Via Festaz, a nord del giardino regionale per ragazzi, si sono dichiarati disposti a vendere alla Regione il fabbricato e l'area di terreno di cui si tratta.

Fa presente che l'area verde di proprietà regionale sita a mezzogiorno del compendio immobiliare di cui sopra, adibita attualmente a giardino regionale per ragazzi e ad area di rispetto della Torre di Bramafan e di una parte della cinta di mura romane, è stata a suo tempo acquistata ed opportunamente sistemata a area verde a cura della Regione, su proposta della Sovraintendenza Regionale ai Monumenti, Antichità e Belle Arti, previa esecuzione di notevoli lavori di scavo archeologico, con ritrovamento di importanti reperti di interesse storico ed artistico.

Rileva che l'acquisto del compendio immobiliare di cui si tratta consentirà alla Regione di ampliare l'area verde e di rispetto, già di proprietà regionale, previo abbattimento del fabbricato e previa esecuzione di lavori di scavo archeologico sulla nuova acquistanda area di terreno.

Precisa che il compendio immobiliare di cui si tratta (costituito dall'area degli ex mappali n. 260, 261, 262 e 263 del Foglio XL), ora iscritto nel Nuovo Catasto edilizio Urbano della Città di Aosta al Foglio XL n. 262 sub 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9, consta di due corpi di fabbricato urbano e di due annessi appezzamenti di terreno attualmente adibiti ad orto irriguo, con una superficie totale di terreno di mq. 1.645 (comprensiva della area di sedime del fabbricato).

Comunica che i comproprietari si sono dichiarati disposti a ridurre ulteriormente il prezzo di vendita, sino all'importo definitivo di Lire 105.000.000, alla condizione che la Regione si impegni ad approvare immediatamente l'acquisto e provveda alla stipulazione del relativo atto di compravendita entro breve periodo di tempo.

Fa, quindi, rilevare la particolare importanza che riveste per l'Amministrazione Regionale l'acquisizione degli immobili di cui sopra ai fini della valorizzazione della Torre di Bramafan e del tratto di mura romane di mezzogiorno, nonché per la tutela paesaggistica di un tratto della Via Festaz dalla quale, ad avvenuta demolizione del fabbricato di cui sopra, sarà possibile avere una visione libera sulla Torre di Bramafan e su un buon tratto del lato sud delle mura romane e sulla parte collinare dei vicini Comuni di Gressan e Charvensod, sulla Conca di Pila e sulle montagne sovrastanti la Conca di Pila.

Rileva ancora che l'acquisizione da parte dell'Amministrazione Regionale dell'area sopramenzionata consentirà di ampliare l'area verde già di proprietà regionale (adibita a giardino per ragazzi) compresa tra la Via Festaz, la Via IV Novembre e la Via Bramafan, di evitare l'indiscriminata utilizzazione dell' area stessa a fini edilizi, nonché di creare in una delle principali vie della Città di Aosta un'area libera dalla quale saranno visibili le antichità e le notevoli bellezze naturali di cui sopra.

Il Presidente, Avv. Caveri, propone, quindi, di approvare, in via d'urgenza, la definizione delle trattative per la compravendita del compendio immobiliare di cui si tratta, subordinatamente alla approvazione dell'acquisto da parte del Consiglio Regionale e rinviando a successive adunanze l'adozione degli ulteriori provvedimenti deliberativi necessari per addivenire alla approvazione e al finanziamento delle relative spese ai fini dell'approvazione della proposta di stipulazione dell'atto notarile di compravendita.

Segue discussione, al termine della quale

LA GIUNTA

preso atto di quanto sopra riferito dal Presidente, Avv. Caveri;

ritenuta la necessità e l'urgenza di deliberare in merito, in relazione alle condizioni poste dagli Eredi Chabloz per la definizione delle trattative riguardanti la compravendita del compendio immobiliare di cui si tratta, al prezzo di Lire 105.000.000, da ritenersi conveniente per l'Amministrazione Regionale;

visti gli articoli 12 e 20 del D.L.L. 7 settembre 1945 numero 545;

visti gli articoli 3, lettera in), 4 e 51 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, promulgato con legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 4;

visto l'articolo 5 del D.L.C.P.S. 23-12-1946 n. 532;

visto il vigente Regolamento sulle attribuzioni e competenze amministrative del Consiglio Regionale;

visti gli articoli 45 e 46 della legge 10-2-1953 n. 62, sulla costituzione e sul funzionamento degli organi regionali;

in via d'urgenza assumendo i poteri del Consiglio Regionale e salvo sua ratifica;

ad unanimità di voti favorevoli;

Delibera

1) di approvare in via di massima la definizione, da parte del Presidente della Giunta Regionale, delle trattative per l'acquisto da parte della Regione e ai fini di cui sopra, subordinatamente all'approvazione da parte del Consiglio Regionale della proposta di acquisto e di approvazione e finanziamento delle relative spese, del compendio immobiliare in premessa descritto (demolendo fabbricato e annesso terreno) di proprietà dei Signori Chabloz Lorenzo, Elisa e Maria, fratello e sorelle fu Cesare, al prezzo complessivo a corpo di Lire 105.000.000 (centocinquemilioni);

2) di proporre al Consiglio Regionale:

a) di apportare, in sede di approvazione di una prossima legge di variazione al bilancio preventivo della Regione per l'anno 1965, le modificazioni di bilancio necessarie per provvedere al finanziamento delle spese per l'acquisto degli immobili di cui sopra, mediante aumento dello stanziamento del capitolo 519 ("Acquisto di beni immobili e sistemazione di aree per la valorizzazione del patrimonio archeologico") dalle attuali Lire 44.000.000 a Lire 150.000.000;

b) di delegare alla Giunta Regionale l'adozione, ad avvenuta promulgazione della legge di variazione del bilancio di cui alla precedente lettera a), di ogni successivo provvedimento deliberativo necessario per l'approvazione dell'acquisto degli immobili di cui si tratta al prezzo di Lire 105 milioni oltre alle spese notarili e di registrazione dell'atto di compravendita, nonché per l'approvazione, il finanziamento e l'erogazione delle relative spese, da imputare agli appositi capitoli di spesa del bilancio preventivo della Regione per l' anno 1965.

DESCRIZIONE IMMOBILI DI PROPRIETÀ CHABLOZ EREDI FU CESARE, SITI IN AOSTA, VIA FESTAZ N. 33 E N. 35.

Nel Catasto Terreni del Comune di Aosta la proprietà è intestata nel modo seguente:

Partita n. 4688:

Chabloz Lisetta, Maria e Lorenzo f.llo e s.lle fu Cesare.

Fog. XL n. 261 orto irriguo mq. 438 n. 263 orto irriguo mq. 521

Alla partita n. 1 dei fabbricati urbani:

Fog. XL n. 260 fabbricato urbano mq. 346 n. 262 fabbricato urbano mq. 340

I due mappali formano un unico fabbricato civile.

L'area totale del bene ammonta a mq. 1.645.

Nel Nuovo Catasto Edilizio Urbano lo stesso fabbricato è stato iscritto unicamente al mappale n. 262.

Alla partita n. 247 esso risulta intestato a:

Chabloz Lorenzo fu Cesare per 1/3

Chabloz Elisa fu Cesare mar. Manetti per 1/3

Chabloz Maria fu Cesare mar. Blanc per 1/3

Fog. XL n. 262 sub 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, e 9.

CONSISTENZA

Il fabbricato è composto da un piano sotterraneo, da un piano terra parzialmente rialzato rispetto alla quota del terreno a sud, dal 1° e dal 2° piano e da un grande sottotetto nel quale sono stati ricavati due locali di abitazione.

Sopra la quota del tetto è stato costruito un grazioso locale di soggiorno nell'interno dell'altana che costituisce una delle caratteristiche settecentesche della Città di Aosta.

Sulla facciata est del fabbricato è stata costruita una finestra in stile neogotico di nessun pregio artistico.

Il fabbricato comprende i seguenti locali:

Piano scantinato: n. 10 cantine.

P.T . alloggio a levante: 5 locali + 2 W.C. + 4 locali di deposito.

Piano leggermente rialzato:

alloggio custode a nord-est: 3 locali + bagno.

Alloggio sud-est affittato al Signor Fazzari Nunzio: 5 locali + bagno + veranda.

Alloggio ponente affittato all'Impresa Bennati: 4 locali + bagno + W.C. + vano caldaia + anticamera.

1° Piano:

alloggio est affittato al Signor Fazzari Nunzio: 6 vani + veranda + bagno.

Sud: 2 locali (liberi).

Alloggio a ponente (libero): 11 locali + 2 bagni + 2 W.C.

2° Piano:

Alloggio a levante libero): 9 locali + veranda + bagno.

Alloggio a ponente (Fam. Manetti): 11 locali + 2 bagni.

3° Piano:

2 locali di abitazione e grande sottotetto.

4° Piano:

altana: 1 locale di soggiorno.

I muri portanti del fabbricato sono costruiti in muratura di pietrame con malta di calce. L'intero caseggiato è disimpegnato da un vano scala ubicato nella parte centrale. Gli scalini sono di pietra scalpellata. Le pareti sono intonacate e tinteggiate a colla. In genere i pavimenti dei locali di abitazione sono eseguiti in lamelle di legname resinoso. I pavimenti delle cucine e dei locali di servizio sono, invece, costruiti con pianelle di graniglia. La copertura del tetto è eseguita con lastre di ardesie naturali.

La conservazione della struttura principale è buona. Le opere di rifinitura, invece, sono in mediocre stato di conservazione.

Ogni alloggio è dotato di un impianto singolo di riscaldamento fisso funzionante con caldaietta a carbone.

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Il Presidente, MARCOZ, richiama l'attenzione dei Signori Consiglieri sul fatto che la deliberazione di Giunta in esame, oltre all'approvazione in via di massima della definizione, da parte del Presidente della Giunta Regionale, delle trattative per l'acquisto da parte della Regione del compendio immobiliare di proprietà Chabloz al prezzo a corpo di Lire 105 milioni, approvazione che deve essere ratificata dal Consiglio, reca anche la proposta al Consiglio Regionale di apportare, in sede di approvazione di una prossima legge di variazione al bilancio preventivo della Regione per l'anno 1965, le modificazioni del bilancio necessarie per poter provvedere al finanziamento delle spese per l'acquisto di detto compendio immobiliare, nonché la proposta di delegare alla Giunta Regionale l'adozione, ad avvenuta promulgazione della legge di variazione di bilancio di cui sopra, di ogni successivo provvedimento deliberativo necessario per il perfezionamento dell'acquisto degli immobili stessi.

Osserva, pertanto, che il Consiglio deve ratificare la prima parte della deliberazione in esame e approvare le proposte di cui alle lettere A e B della deliberazione stessa.

Il Consigliere DUJANY chiede informazioni sulle modalità con cui si sono svolte le trattative, osservando che il prezzo di acquisto dell'immobile di cui si tratta ammonta a Lire 67 mila al metro quadro.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, osserva che gli immobili in questione non sono costituiti da un'area di terreno nudo, ma da un'area di terreno su cui insiste un fabbricato.

Comunica che gli eredi Chabloz avevano inizialmente chiesto un prezzo globale di 150 milioni di Lire e che, dopo lunghe trattative e in seguito anche ad una perizia nella quale detti immobili venivano valutati circa 90 milioni, l'Amministrazione Regionale aveva offerto agli eredi stessi un prezzo globale di Lire 105 milioni.

Aggiunge che, da parte di uno degli eredi si era ancora insistito per la somma di Lire 115 milioni, e che, soprattutto grazie alla comprensione del Dott. Laurent Chabloz, si è potuto concordare definitivamente sulla cifra di Lire 105 milioni.

Ritiene che tale prezzo non sia esagerato, in confronto ai prezzi che altri proprietari chiedono per la cessione alla Regione di altri terreni nella Città di Aosta.

Il Presidente MARCOZ, rileva che gli immobili di proprietà degli eredi Chabloz non sono gravati da particolari vincoli edilizi, in base al piano regolatore e al Regolamento edilizio della Città di Aosta.

Il Consigliere DUJANY, dopo i chiarimenti dati dal Presidente della Giunta, Caveri, concorda nel ritenere equo il prezzo dell'acquisto dei beni immobili in questione, anche se il prezzo unitario, per metro quadro, del terreno appare abbastanza elevato.

Rileva, però, che se da una parte la Regione spende delle somme notevoli per l'acquisto di aree di terreno nella Città di Aosta da sottrarre alla speculazione edilizia e da destinare al miglioramento della situazione turistico-paesistica della Città stessa, d'altra parte ci si limita a delle lamentele generiche sul fatto che nella Città di Aosta sorgano continuamente delle costruzioni non conformi allo sviluppo turistico e alla protezione del paesaggio nella Città stessa.

Invita, pertanto, il Presidente della Giunta, nella sua qualità di organo di controllo degli Enti comunali, di intervenire presso i Comuni affinché usino maggior cautela nella concessione di permessi edilizi.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, osserva che i perplessi edilizi rilasciati dai Sindaci non sono atti soggetti al controllo da parte della Giunta Regionale.

Fa presente che, per poter esercitare un controllo in tal senso la Regione non può fare altro che promuovere l'emanazione di Decreti ministeriali che dichiarino di notevole interesse pubblico determinate zone della Valle d'Aosta, in modo da poter esercitare, attraverso la Sovrintendenza Monumenti, Antichità e Belle Arti, un controllo preventivo dei fabbricati che sono progettati per dette zone.

Per quanto riguarda, invece, il Comune di Aosta, dichiara che la Regione è già intervenuta, con lunghe discussioni presso le Autorità comunali stesse, per evitare nuove deroghe al Piano Regolatore, al regolamento edilizio e alle norme tecniche di costruzione.

Il Consigliere MONTESANO dichiara di essere favorevole all'acquisto dei beni immobili di cui si tratta.

Chiede che sia precisato se anche l'altro confinante fabbricato, posto a nord-ovest del giardino per l'infanzia, sia di proprietà regionale.

Raccomanda, inoltre, di esaminare la possibilità di costruire un parcheggio pubblico sotterraneo nell'area dell'acquistando compendio immobiliare, in considerazione della particolare necessità di un parcheggio pubblico nelle vicinanze del palazzo regionale.

Osserva, in proposito, che l'area di detto compendio immobiliare si presterebbe bene a tale scopo, in quanto il piano di livello degli scantinati del demolendo fabbricato si trova già ad una notevole differenza di quota dal piano stradale circostante.

Il Presidente della Giunta, CAVERI, dichiara che l'altro edificio posto a nord-ovest dell'attuale giardino per ragazzi non è di proprietà dell'Amministrazione Regionale, ma appartiene al Patronato Scolastico di Aosta, al quale pervenne per successione.

Dichiara che è suo intendimento di procedere anche all'acquisto di questo fabbricato, per demolirlo ed allargare la visuale sulle montagne, ripristinando anche quella prospettiva che una volta si aveva verso la Torre di Bramafan dalla Via Festaz, prospettiva eliminata dalle recenti costruzioni di grandi fabbricati.

Osserva, però, che in questo campo bisogna procedere con cautela.

Ritiene necessario, innanzitutto, demolire il fabbricato di proprietà degli eredi Chabloz, per vedere se sia opportuno procedere anche alla demolizione dell'altro fabbricato di cui ha parlato il Consigliere Montesano.

Rileva che, ai fini della valorizzazione dei monumenti storici, potrebbe anche essere un errore la creazione di aree vuote troppo vaste, che abbasserebbero, in prospettiva, l'altezza dei monumenti stessi.

Per questo motivo, dichiara di non condividere il parere di coloro che, per la valorizzazione delle Porte Pretoriane, vorrebbero demolire anche la casa d'angolo di proprietà Belfrond.

Osserva che, allorquando è stato studiato e attuato il vasto piano di lavori di isolamento e di valorizzazione dei monumenti storici di Roma, sono stati commessi gravi errori in questo senso, creando delle vastissime aree vuote, che hanno pregiudicato sul piano prospettico la valorizzazione di importanti monumenti storici nella Città di Roma.

Il Presidente, MARCOZ, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende chiedere chiarimenti o formulare osservazioni in merito al provvedimento deliberativo assunto in via d'urgenza dalla Giunta Regionale, invita il Consiglio a votare, per alzata di mano, sulla proposta di ratifica del provvedimento stesso nonché sull'approvazione delle proposte di cui alle lettere A e B del punto 2° della deliberazione stessa.

Procedutosi alla votazione a scrutinio segreto,

IL CONSIGLIO

ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trentuno; scrutatori i Consiglieri Signori ARTAZ-DOTTO, CASETTA e MAPPELLI);

DELIBERA

1) di ratificare, ad ogni effetto, la deliberazione di Giunta n. 3303, in data 27-10-1965, adottata in via d'urgenza e salvo ratifica del Consiglio Regionale, concernente l'oggetto: "Acquisto di un demolendo fabbricato e di annessa area di terreno siti in Aosta, Via Festaz nn. 33 e 35, di proprietà Eredi Chabloz";

2) di concordare sulla proposta di apportare, in sede di approvazione di una prossima legge di variazione al bilancio preventivo della Regione per l'anno 1965, le modificazioni di bilancio necessarie per provvedere al finanziamento delle spese per l'acquisto dei beni immobili di cui sopra, mediante aumento dello stanziamento del capitolo 519 ("Acquisto di beni immobili e sistemazione di aree per la valorizzazione del patrimonio archeologico") dalle attuali Lire 44.000.000 a Lire 150.000.000;

3) di delegare alla Giunta Regionale l'adozione, ad avvenuta promulgazione della legge di variazione del bilancio di cui al precedente capoverso 2), di ogni successivo provvedimento deliberativo necessario per l'approvazione dell'acquisto di beni immobili di cui si tratta al prezzo di Lire 105 milioni oltre alle spese notarili e di registrazione dell'atto di compravendita, nonché per l'approvazione, il finanziamento e l'erogazione delle relative spese, da imputare agli appositi capitoli di spesa del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1965.

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