Oggetto del Consiglio n. 66 del 7 aprile 1967 - Verbale

OGGETTO N. 66/67 - Approvazione dei verbali delle adunanze consiliari del 9 dicembre 1966 e del 12 gennaio 1967.

Il Presidente, MONTESANO, invita il Consiglio ad esaminare e ad approvare il verbale dell'adunanza consiliare del 9 dicembre 1966, trasmesso in copia ai Signori Consiglieri in allegato all'ordine del giorno dell'adunanza consiliare in data 3 febbraio 1967, modificato e completato con le aggiunte e rettifiche di cui all'allegato sottoriportato, nonché il verbale dell'adunanza consiliare del 12 gennaio 1967, trasmesso in copia ai Signori Consiglieri in data 31 marzo 1967:

Nell'adunanza del 3 febbraio 1967 il Consiglio Regionale, esaminata la bozza del verbale dell'adunanza consiliare del 9 dicembre 1966, stabiliva di rinviare a successiva seduta l'approvazione del verbale stesso da rettificare e da integrare come da proposta fatta da vari Consiglieri, con inserimento a verbale di alcune dichiarazioni fatte dai Consiglieri e tratte dal resoconto dattiloscritto in base al nastro registratore per quella seduta.

Si ripropone, pertanto, all'esame ed all'approvazione del Consiglio Regionale il menzionato verbale della seduta del 9 dicembre 1966, già trasmesso in copia ai Signori Consiglieri, con le seguenti aggiunte e rettifiche:

1°) sostituzione della pagina 10 della bozza di verbale con l'allegato nuovo testo delle pagine 10 e 10 bis, come da allegato A (vedi allegato A).

2°) sostituzione del quinto capoverso della pagina 11 con il seguente nuovo capoverso:

"Dà quindi la parola ai due Capi Gruppo del P.C., e dell'U.V. ai quali è riservato l'intervento per l'illustrazione della questiono pregiudiziale, come da intervenuto accordo fra i Capi Gruppo".

3°) rettifica, alla seconda linea della pagina 12, della parola "préjuditielle" con la parola "préjudicielle".

4°) rettifica, alla prima linea del terz'ultimo capoverso della pagina 12, della parola "considération" con la parola:"conviction".

5°) rettifica, alla quinta linea del terz'ultimo capoverso della pagina 12, del nome "Paglieri" con il nome "Pallieri".

6°) rettifica della prima e seconda linea del terz'ultimo capoverso della pagina 13 come da seguente nuovo testo:

"Cet acte de renonciation était nul, puisqu'il était déterminé par un seul motif, le motif personnel, privé, de votre part, de".

7°) rettifica della terza linea del secondo capoverso della pagina 14 nel nuovo testo seguente:

"vrai; ce n'est pas vrai parce que ce ne sont que deux pages dans".

8°) rettifica e sostituzione del quart'ultimo, terz'ultimo e penultimo capoverso della pagina 15 con i due nuovi capoversi seguenti:

"D'un seul argument se sert la Cour et le voici :

"ce pouvoir, prévu par l'article 48 du Statut valdôtain, de dissoudre le Conseil Régional et de fixer les élections dans le terme de trois mois, impliquerait la faculté préliminaire d'établir la fonctionnalité, ou non, du Conseil par la nomination préalable du Commissaire".

Or, dans ce raisonnement il y a, évidemment, une pétition de principe, puisque on prétend d'affirmer d'une façon apodictique ce qui doit être encore démontré par d'autres arguments, par l'application des lois constitutionnelles et de notre Statut en premier lieu".

9°) rettifica, alla prima linea della pagina 17, della parola "des" con la parola "de''.

10°) sostituzione e completamento dell'ultimo capoverso della pagina 120 come da allegato B (vedi allegato B).

11°) modifica-completamento della settima linea della pagina 123 come da seguente nuovo testo:

"Démocratie Chrétienne était devenu désormais une machine à tromper les Valdôtains".

12°) rettifica, alla terza linea del quart'ultimo capoverso della pagina 123, della parola "Emigrati" con la parola "Immigrati".

Allegato A

- Pag. 10 -

Rileva che il primo oggetto iscritto all'ordine del giorno concerne l'approvazione del verbale dell'adunanza consiliare del 7 ottobre 1966.

Il Consigliere CAVERI contesta al Dott. Montesano di essere stato iscritto al partito fascista repubblicano, con tessera n. 349, e gli chiede se corrisponda al vero quanto affermato da alcuni e cioè che lo stesso Dott. Montesano sia stato ufficiale della Divisione Camicie nere Littorio.

Seguono discussioni fra il Presidente, MONTESANO, e i Consiglieri CAVERI, GERMANO e MANGANONI, con interventi di altri Consiglieri, come dal seguente estratto del resoconto dattiloscritto tratto dal nastro registratore (dal quale non risultano varie parole e frasi a causa del contemporaneo intervento di vari Consiglieri):

"MONTESANO: in ogni modo metto all'approvazione del Consiglio Regionale il verbale della seduta del 7 ottobre 1966.

GERMANO: Abbiamo fatto delle riunioni dove il Presidente Marcoz, per due ore, senza aprire la seduta, ha dato la parola a tutti quelli che l'hanno chiesta.

È la prima volta in quest'aula che succede questo.

MONTESANO: Non è la prima volta, c'è un ordine del giorno, Consigliere Germano, abbia pazienza; se noi vogliamo fare andare avanti il Consiglio in una condotta, in una prassi che sia regolare, lei lasci continuare, lasci la responsabilità al Presidente del Consiglio di portarlo avanti.

GERMANO: Ma senta, qui ci troviamo di fronte alle cose più assurde di questo mondo, perché, come è stato redatto l'ordine del giorno...

MONTESANO: Consigliere Germano, io devo mettere all'approvazione il verbale della seduta precedente.

GERMANO: Non importa; noi abbiamo fatto una pregiudiziale. Lei, dopo la pregiudiziale, metta in approvazione quello che vuole.

MONTESANO: Io la invito, io la invito a desistere dal suo intervento.

GERMANO: Per intanto, ci lasci dire il perché noi vogliamo sostenere questa pregiudiziale, cominci a lasciarci dire perché noi vogliamo questa pregiudiziale.

MONTESANO: La pregiudiziale la sosterrà quando si arriverà al n. 30 dell'ordine del giorno (...seguono interruzioni...).

Metto all'approvazione il verbale della seduta del 7 ottobre 1966.

MANGANONI: Chiedo di parlare. Io siedo su questi banchi da vent'anni ininterrottamente dal 1946, ed è la prima volta...

MONTESANO: Consigliere Manganoni, Lei prima di parlare deve avere il mio assenso.

MANGANONI: Io ho alzato la mano e Lei ha fatto finta di non vedere e io intendo proseguire e Le dirò che in vent'anni che siedo su questi banchi...

MONTESANO: Allora io le tolgo la parola.

- Pag. 10 bis -

MANGANONI: Lei è un fascista.

MONTESANO: No, io le tolgo la parola.

MANGANONI: E io continuo - è da 'vent'anni ...(voci)...

MONTESANO: No, è possibile per la potestà che rappresenta il Presidente del Consiglio.

MANGANONI: È da vent'anni che si sono susseguite, sul seggio sul quale Lei si siede, diverse persone, di diverse tendenze politiche. Le dirò solamente che poco tempo fa il Presidente Marcoz ha lasciato parlare per due ore prima di aprire la seduta, non ha mai tolto la parola a nessuno, ha lasciato parlare tutti quelli che hanno voluto parlare.

MONTESANO: Consigliere Manganoni, o lei si attiene a quello che il Presidente del Consiglio le dice, oppure io sospendo la seduta.

MANGANONI: Ora, che Lei proponga lo spostamento dell'ordine del giorno... allora io non entro nel merito, ma se Lei toglie la parola ai Consiglieri...

MONTESANO: Se loro sono venuti qui per determinare una situazione di questo genere, io non lo accetto in modo assoluto.

MANGANONI: Ma se Lei toglie la parola ai Consiglieri, Le dirò, Lei vada nelle file dei repubblichini, perché è uno sconcio, è un'onta per la Valle d'Aosta che chi ha militato in quelle file... (seguono parole non comprensibili sul nastro registratore del magnetofono).

MONTESANO: Senta, Consigliere Manganoni, non mi faccia... io sciolgo la seduta, sciolgo la seduta e la riprendo soltanto quando...

MANGANONI: Lei disonora il Consiglio regionale con la sua presenza... Lei, se ha un minimo di pudore... (seguono interruzioni).

MONTESANO: Gli tolga il microfono e sciolgo la seduta.

Voci in aula: Sei una vergogna, sei un disonore in questa sala, sei un disonore per la Valle d'Aosta ...Vada via. Ma possibile che non si possa neanche parlare... (seguono voci varie)."

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Il Presidente dell'Assemblea, MONTESANO, dichiara di sospendere la seduta.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 9,32 alle ore 9,57.

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Allegato B

- Pag. 120 -

Segue discussione fra i Consiglieri GERMANO e PEDRINI, con interruzioni da parte di altri Consiglieri, come da seguente estratto del resoconto dattiloscritto tratto dal nastro registratore (dal quale non risultano varie parole e frasi a causa del contemporaneo intervento di vari Consiglieri):

"PEDRINI: ...Io i soldi li guadagno con il mio sudore, questa è la realtà di fatto. Perché tu sei uno spudorato e vivi con i soldi russi, questa è la realtà, sei pagato per questo... per il tuo dovere di demagogo. Questa la realtà, caro Germano, questa la realtà, pagato dai russi, e come cammini e trotti... e ubbidisci; questa la realtà, sporco capitalista russo sei...

MONTESANO: Avvocato Caveri: io l'ho pregato... ma Lei... (rumori...).

PEDRINI: Li rubi agli operai tu i soldi, questa la realtà... li rubi agli operai con le tessere del P.C.I., questa è la verità.

GERMANO: ...

PEDRINI: No caro, provalo, ti dò ampia facoltà di prova; sei uno spudorato, un mentitore, un fasullo... sei... sei un federale comunista e basta, pagato... Io in montagna non ho mai fatto le tue porcherie, questa è la realtà ...

(scampanellate del Presidente)

CAVERI: Signor Montesano...

(Segue battibecco fra i Consiglieri Pedrini e Germano...)

PEDRINI: ... perché se le mie carte non fossero pulite, stai tranquillo che mi avreste già messo su tutti i muri della Valle d'Aosta.

MONTESANO: Finito, chiuso.

CAVERI: Signor Montesano...

PEDRINI: ...li porti via agli operai... dovresti ritornare al tuo paese e non venire a comandare in Valle d'Aosta.

MONTESANO: Consigliere Pedrini, La prego...

PEDRINI: Quando si sente da gente che sfrutta veramente... sentire cose del genere... vergognoso è... richiamarsi a Caveri, all'onestà di Caveri, a cui io, alla sua famiglia, dò atto, quella la rivendico a me e alla mia famiglia, non come lui che li sfrutta sugli operai.

MONTESANO: Consigliere Germano, chieda la parola... Però, cari Signori, vi rendete conto di quello che stiamo facendo? Vi rendete conto...

GERMANO: Brevissimamente. Prima questione: l'adesione al nostro Partito è una adesione volontaria e i contributi che gli aderenti al nostro Partito versano al Partito non sono estorti.

Semmai si può chiedere come sono i versamenti che fanno a loro, ma al nostro Partito sono adesioni volontarie e i versamenti non sono estorti e noi abbiamo l'onore di dire che viviamo dei soldi che danno gli operai; per noi è un onore. I soldi non li prendiamo dagli altri. Però dato che si son dette queste cose...

- Pag. 120 bis -

PEDRINI: ...

GERMANO: Però, in questo caso, io voglio chiedere al Signor Pedrini due questioni, perché ci sono delle cose misteriose anche per te: primo, nessuno sà, primo nessuno sà, perlomeno io non lo so, e a tutti quelli che ho chiesto - permettimi di finire - non so dove il Consigliere Pedrini abbia fatto il Partigiano; nessuno lo sa...

PEDRINI: Sei un porco, allora, a dire queste cose...

MONTESANO: No, scusi, Pedrini...

PEDRINI: ...sei un porco...dire questo a qualcuno che ha combattuto come me...

GERMANO: Lei lo permette e non gli dice niente...

PEDRINI: ...ho dato un polmone come Partigiano, sei uno schifoso, sei un... e l'Onorevole Caveri lo sa bene...

MONTESANO: Guardi Gemano, ... io la faccio parlare; soltanto le voglio dire questo: che uno dei compiti del Presidente è di moderare queste cose, di moderare il dibattito e io vi esorto, tutti quanti, ad essere un pochino aderenti anche alla dignità di questa sala...

PEDRINI: ... che ha lasciato qualcosa di sé stesso; vergognoso sei. Potresti dirlo ai fascisti, a chiunque altro, meno che a uno che ha combattuto come te, forse anche più di te; e in campo di concentramento li ho visti io morire gli amici partigiani... va bene... non te sicuramente, va bene, non te, va bene.

Questa è l'ultima cosa che devi toccare, perché mi tocchi personalmente in quello che ho dato all'Italia e alla Patria, questa è la verità, non alla Russia certamente, stai tranquillo.

GERMANO: Posso? ...Io Le faccio notare che io non ho dato né del porco, né di altre cose al Consigliere Pedrini...

PEDRINI: Di peggio, di peggio ancora, dicendo questo hai detto molto di peggio della parola porco. Io non avrei mai toccato qualcuno che è stato in montagna con me, mai, e questo lo farò giudicare ai partigiani, tu che tieni tanto a loro, a loro lo farò giudicare, perché tutte queste porcate che tu hai fatto in questo momento ad uno che ha dato tutto sé stesso ed un polmone alla Patria. Mi sarei aspettato un attacco del genere dai fascisti, da un fascista, non da uno che si qualifica partigiano.

GERMANO; Ribadisco che io non ho mai saputo... (seguono interruzioni di Pedrini e di altri Consiglieri).

MONTESANO: Lasci parlare... Bordon, ti prego lascia parlare....

GERMANO: Primo, non ho mai saputo, e non l'ho saputo neanche adesso, io chiedevo solo di poterlo sapere....

PEDRINI: Chiedilo al tuo Comando... vai a vedere...

- Pag. 120 ter -

GERMANO: Già chiesto anche questo; non l'ho saputo neanche lì... Ma dimmi tu a quale brigata appartieni, ma dillo, ...la miseria, e tutto è finito.

PEDRINI: ...Negro, Negarville... Mesto... Nicola Crosa, va bene, ti basta... sono comunisti tuoi amici, e qualcuno io l'ho anche salvato... e oggi fanno i comunisti e mi sono amici. Questa è la realtà.

GERMANO: Prima questione; saputa; senza gridare tanto, ne ho piacere, ne ho piacere.

Seconda questione: qui ci sarà un'altra esplosione indignata, tutto quello che volete, però mi resta lì; siccome ha insistito tanto, la devo dire.

Io non ho ancora capito come il Consigliere Pedrini abbia diritto ad una pensione di prima categoria con accompagnamento, perché le regole per la prima categoria...

PEDRINI: Caveri lo sa, ha già provato una volta con una interrogazione alla Camera dei Deputati con il risultato che tutti sanno e non accettando di presentarsi in Tribunale, con ampia facoltà di prova.

MONTESANO: Consigliere Germano, noi stiamo scivolando in questa aula in questioni personali, in questioni personali che io prego di evitare.

GERMANO: Tutto quello che avevo da dire si diceva in un minuto e mezzo, se lei avesse saputo fare interrompere quell'energumeno... tutto lì...

PEDRINI: ...su queste cose non si può stare zitti; questa è la realtà dei fatti.".

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Verbale dell'adunanza consiliare del 9 dicembre 1966

Il Presidente, MONTESANO, rileva che nella seduta del 3 febbraio 1967 il Consiglio ha rinviato ad una successiva adunanza consiliare l'approvazione del verbale dell'adunanza consiliare del 9 dicembre 1966, da rettificare e da integrare come da proposta fatta da vari Consiglieri, con inserimento a verbale di alcune dichiarazioni fatte dai Consiglieri e tratte dal resoconto, dattiloscritto in base al nastro registrato per quella seduta.

Il Consigliere MANGANONI, riferendosi a precedenti lagnanze rivolte alla Presidenza del Consiglio da parte dei Consiglieri della minoranza per il fatto che dal dicembre 1966 in poi non si riesce a portare a termine la discussione di tutti gli oggetti iscritti all'ordine del giorno delle sedute, ricorda che il Presidente del Consiglio ebbe a dare assicurazione che, per evitare questo inconveniente, avrebbe convocato il Consiglio per varie sedute consecutive.

Rileva che per l'attuale adunanza della sessione ordinaria primaverile detta promessa non è stata mantenuta, perché il Consiglio è stato convocato solo per la giornata odierna, mentre all'ordine del giorno dell'adunanza figurano iscritti ben 31 oggetti, il che lascia facilmente prevedere che nel corso della seduta odierna non sarà certamente esaurita la discussione di tutti gli argomenti iscritti all'ordine del giorno.

Il Presidente, MONTESANO, dichiara che, se non sarà possibile esaurire oggi, come probabile, la discussione di tutti gli oggetti iscritti all'ordine del giorno, sarà fissata, di comune accordo, la data della prossima seduta consiliare, da tenersi in un giorno della settimana ventura in relazione agli impegni che ogni Consigliere può avere.

Il Consigliere MANGANONI osserva che, in passato, le sessioni ordinarie del Consiglio si concretizzavano in un certo numero di sedute in giorni immediatamente successivi, in considerazione del numero di oggetti iscritti all'ordine del giorno della sessione.

Ritiene che anche per l'attuale sessione ordinaria primaverile sarebbe stato opportuno la prassi seguita in passato.

Mr. le Conseiller CAVERI, en se rapportant au procès-verbal de la séance du Conseil du 9 décembre 1966 demande si dans ce procès-verbal on a vraiment inséré toutes ces déclarations que, dans la séance du 3 février 1967, il avait demandé d'insérer.

Il précise que, dans la susdite séance, il avait recommandé de verbaliser surtout cette déclaration faite par lui dans la séance du 9 décembre 1966: "Il Consigliere Caveri contesta al Dr. Montesano di essere stato iscritto al Partito fascista repubblicano con tessera n. 349 e gli chiede se corrisponda al vero quanto affermato da alcuni e, cioè, che lo stesso dr. Montesano sia stato ufficiale della Divisione "Littorio" delle Camicie Nere.".

Il Presidente, MONTESANO, assicura che nell'allegato in questione sono state riportate tutte le dichiarazioni richieste dai Consiglieri nella seduta consiliare del 3 febbraio 1967.

Dopo aver constatato che nessun Consigliere ha rilievi da formulare o rettifiche da proporre in merito al verbale dell'adunanza consiliare del 9 dicembre 1966, modificato e completato con le aggiunte e le rettifiche soprariportate, dichiara che il verbale stato è approvato dal Consiglio senza votazioni, a' sensi del 2° comma dell'articolo 22 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale.

Il Consiglio prende atto.

Verbale dell'adunanza consiliare del 12 gennaio 1967

Il Presidente, MONTESANO, constatata che nessun Consigliere ha rettifiche da proporre od osservazioni da formulare sul verbale dell'adunanza consiliare del 12 gennaio 1967, dichiara che il verbale stesso è approvato dal Consiglio senza votazioni, a' sensi del 2° comma 22 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale.

Il Consiglio prende atto.