Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 243 del 24 ottobre 1967 - Resoconto

OGGETTO N. 243/67 - Ratifica di deliberazioni adottate in via d'urgenza dalla Giunta regionale.

Montesano (P.S.D.I.) - Allora il Segretario dà lettura, come al solito, riferendo il numero e la data e se c'è qualche consigliere che vuole prendere la parola la richieda.

Fosson (U.V.) - Je demanderais qu'on aille un peu lentement parce que maintenant pour l'approbation des délibérations de Junte on ne comprend plus rien ici, parce que les annexes, il y a les annexes de trois conseils, pour quelques-uns on a répété les numéros, pour d'autres on n'a plus répété les numéros, de façon qu'on ne comprend plus rien. Je demanderais seulement qu'on aille un peu lentement, qu'on puisse au moins voir ...

Marcoz (U.V.) - Io mi permetto di aggiungere, oltre al numero e alla data, se si leggesse anche l'intitolazione della delibera, non sarebbe poi la fine del mondo.

Oggetto n. 2222 in data 28 giugno 1967: Assistenza silicotici. Legge regionale 14.5.1964 n. 4. Contributi nelle spese per accertamenti radiologici a favore dei lavoratori malati di silicosi ed asbestosi e per visite mediche a favore degli Enti ed Istituti locali di patronato. Liquidazione di spesa. Periodo dal 21 gennaio al 31 marzo 1967.

Oggetto n. 2245 in data 28 giugno 1967: Lavori di costruzione di variante alla strada regionale di allacciamento al Capoluogo del Comune di St. Marcel. Approvazione del progetto. Impegno di spesa.

Manganoni (P.C.I.) - Voglio chiedere, primo, se questo progetto è stato approvato dal Comune; in secondo luogo, qui dice "approvazione di spesa", quando s'intende appaltare.

Colombo (P.S.I.) - Non sono in grado di poter dire in questo momento se il progetto è stato approvato o no dal Comune di St. Marcel, io penso di sì perché questa è la regolare prassi prima dell'approvazione da parte dell'amministrazione regionale; i relativi lavori che concernano la costruzione di questa variante sono stati appaltati nella giornata di oggi e i lavori sono stati affidati all'Impresa Freydoz che ha fatto il ribasso del 16,96% Freydoz figlio.

Manganoni (P.C.I.) - Dice Colombo, è la prassi... normalmente sì, perché sono i Comuni che fanno fare i progetti, ma siccome questo progetto è stato fatto fare dalla Regione, perché è finanziato con quella legge famosa, ecc. allora può anche darsi che il progettista l'abbia trasmesso direttamente alla Regione, ciò che è la prassi normale del progettista, perché il progettista consegna, il progetto lo consegna a chi? A chi glielo ha commissionato, no? Quindi alla Regione. Allora io chiederei, va bene, se adesso è già appaltato, però eventualmente se il Comune ha alle volte delle osservazioni da fare, anche se è appaltato si può sempre rimediare, però io chiederei, se il Comune l'ha già visto, chiuso va bene; nel caso invece, che il Comune, che non sia stato sottoposto all'approvazione del Comune, io chiederei che venga immediatamente sentito, inviato una copia al Comune per vedere se eventualmente l'amministrazione comunale ha dei suggerimenti, delle proposte da fare, è anche normale questo, democratico.

Germano (P.C.I.) - Mi permetto di fare sommessamente una osservazione a Colombo quando dice: "regolarmente questa è la prassi"; questo deve essere il metodo, non si può presentare una qualsiasi cosa di un Comune ed essere incerti se il Comune non l'ha approvato; bisogna essere certi, altrimenti non si presenta, altrimenti non si presenta, e dice questo perché purtroppo, e la polemica è apparsa anche sui giornali, assistiamo al fatto che Assessori si recano nel paese e invece di aver assieme l'Assessore del Comune o il rappresentante del Comune, o così via, per andare a vedere le opere, va assieme ad un attivista del partito socialista unificato. Va assieme ai consiglieri della Ligue Campagnards, e si va in un Comune, si vanno a vedere opere, si impostano opere e l'amministrazione del Comune è tagliata fuori. Ora, questo è un metodo, lo dico molto sommessamente, che non può andare avanti, non può andare avanti perché contrasta con qualsiasi regola democratica, salviamo almeno la forma, ma bisogna che quando si va in un Comune dica la sua opinione e sia in genere il Comune che propone, e non siano invece estranei a quelli che sono le amministrazioni pubbliche, soprattutto le amministrazioni comunali.

Manganoni (P.C.I.) - Su quanto ha detto Germano, voglio aggiungere... (battibecco Germano con un Consigliere) ... Io qui rivolgo all'Assessore Colombo un invito che è questo: di seguire le prassi, i sistemi che si seguivano prima. Quando io andavo a vedere i lavori in un Comune invitavo sempre il Sindaco, se poi ci veniva anche qualche consigliere di minoranza, benissimo, noi, sempre invitato il Sindaco, sempre e col Sindaco abbiamo fatto a piedi a Roisan, col Sindaco, abbiamo fatto a piedi i due tratti di quella famosa strada ai quali Bionaz vuole alludere che, anche senza fare il nome, sappiamo qual è. Questo è un invito, e in secondo luogo, dato che siamo su quell'argomento, io vorrei fare un'altra raccomandazione all'Assessore Colombo, perché oltre ai sopralluoghi che si dovrebbero fare nei Comuni, coi rispettivi amministratori comunali, mi risulterebbe che altri sopralluoghi vengono fatti da parte di funzionari dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, in questo senso, che addirittura dei ragionieri scavalchino il relativo direttore dei lavori, e vadano a controllare i lavori delle strade, per esempio. Ora, con tutto il rispetto che io ho per i ragionieri, però, francamente il loro compito è piuttosto quello di vedersi delle cifre in ufficio e non andare a vedere come vengono eseguiti i lavori che è compito specifico del direttore dei lavori.

Ora, questo tale ragioniere che, mi risulterebbe, quindi non posso confermarlo perché non ho le prove, che qualche volta si reca anche in dolce compagnia a fare questi sopralluoghi, allora io inviterei Colombo ad invitare questo ragioniere a fare il suo lavoro in ufficio, va bene, e i lavori pubblici vengono controllati dai rispettivi tecnici, non solo, non solo, ma per completare il quadro, lì si sta facendo, altro che nepotismo, addirittura le famigliole, perché questa nuova Giunta, oltre ad aver infilato questo ragioniere che va a controllare i geometri e gli ingegneri, e deve avere la competenza specifica questo ragioniere, scavalcando e ignorando i direttori dei lavori, e io penso che questo sconcio Colombo lo farà cessare, io almeno lo invito a farlo cessare. Vi dicevo prima, poi c'è tutta la famiglia perché addirittura un fratello di costui, naturalmente senza concorso, anche questo è stato assunto all'Assessorato dei Lavori Pubblici, senza concorso, e lavorava alla Cogne. Ora, io vi dico, non va così. Colombo, tu sei stato nella passata Giunta, nelle Giunte di cui io facevo parte, dammi atto, non si usavano questi sistemi, non si usavano questi sistemi, non si usavano e non usarli neanche adesso, e se ricevi delle pressioni e io immagino che tu questo lo farai sotto pressioni che tu ricevi, da chi? Beh lo puoi immaginare, credi a me, respingile queste pressioni, e non accettare di mettere tutta una famiglia perché poi adesso ci verranno poi anche le discendenze, tutto in un assessorato, vero, e ai ragionieri gli fai fare gli ingegneri e tutte queste cose che non vanno, credi a me, non vanno queste cose, oltre a creare del grande e legittimo e giustificato malcontento, perché quando un ingegnere si vede un geometra che va a controllare i lavori, dice: "ma io che cosa ci sto a fare?", dice, "ma allora io mi metto a fare le somme, quattro più quattro fa ventiquattro"; dai retta a me, uno. E in secondo luogo non continuate, perché poi dopo, bisognerà poi assumere la moglie, la suocera, il suocero, no... (in lontananza, voce sembra di Bionaz: qualcuno ha ben la moglie impiegata regionale).

Va ben, ma quando uno ha una moglie impiegata regionale che è passata dalla Provincia ed ha vinto il regolare concorso, se questo signore avesse vinto il regolare concorso, noi non avremmo obiettato, perché chi vince i concorsi, noi ci inchiniamo, diciamo... mentre invece chi c'è di più, se questo lavorava alla Cogne, come mi si è detto, io questo non lo sapevo, lasciate che questo lavori alla Cogne, no, prendetene un altro che è fuori, che non ha lavoro, che è disoccupato e fate un piccolo concorso. Ti ricordi come li facevamo noi, non erano dei veri e propri concorsi. Colombo lo sa meglio di me, io i nomi non li so, confesso che i nomi non li so, un po' io non ho la memoria molto forte, i nomi e i numeri e le date ... ed allora, io concludo ... (mormorii) ...penso che Colombo saprà i nomi... (voci in lontananza) ...allora, Colombo, credi a me, rimetti le cose come erano prima, metti via certi ruffiani infilati in certi assessorati con lo scopo esclusivo, scusate il termine, forse un po' forte, ma rispecchia la realtà, cioè, questo ruffianesimo installato nell'Assessorato, guarda, eliminalo e io sono certo che questo andrà a vantaggio, non solo tuo, ma dell'Assessorato stesso, perché quando dei tecnici devono lavorare spiati da impiegati amministrativi, che vanno sul lavoro, capisci, li scavalcano, danno degli ordini alle imprese, vanno a controllare con gli assistenti ecc. francamente, se tu fossi al posto loro, cosa diresti? Diresti: "ma allora io me ne vado a spasso e venga qua il ragioniere a dirigere i lavori della costruzione della scuola o della strada", francamente, ti rendi conto di questo? Quindi, reagisci, ripristina i sistemi di prima, via i ruffiani. I ragionieri, facciano i ragionieri, i geometri facciano i geometri e gli ingegneri e poi vedrai che te ne avvantaggerai tu stesso, l'assessorato, l'amministrazione regionale.

Colombo (P.S.I.) - No, io volevo soltanto rispondere, appunto, a queste accuse; in primo luogo, quando ho detto "prassi" che naturalmente intendevo come "prassi" il metodo; io non sono in questo momento nella condizione di poter dire se il progetto è stato approvato o no dal Comune di St. Marcel, però sono nella condizione di poter assicurare che il progetto è nelle mani dell'amministrazione comunale di St. Marcel, la quale è stata invitata da noi a convocare e collaborare per quanto concerne la questione dei terreni, della disponibilità dei terreni per la costruzione dell'opera; quindi è pacifico che l'amministrazione comunale di St. Marcel è stata interessata, ha il progetto e ha collaborato con noi, appunto, dico, per la disponibilità dei terreni.

Se è stato approvato o no dal Consiglio comunale, come dico non sono in grado di poterlo assicurare, vedrò se è stato fatto; comunque, se non è stato fatto non è certamente perché gli mancava la documentazione, eventualmente non è stato fatto anche proprio per accelerare l'appalto dei lavori, data l'urgenza della costruzione di questa opera. Sulla questione del ragioniere, io contesto qui, nel modo più assoluto, che il ragioniere vada a controllare i lavori. Perlomeno, io assicuro qui di non essere a conoscenza di questo fatto, e sarebbe bene che chi, appunto, ad un certo momento dice queste cose, venisse a dirle, naturalmente, documentate, in maniera che si possa intervenire perché è inconcepibile che un ragioniere vada a controllare quelli che sono i lavori che sono naturalmente di pertinenza del personale tecnico della Regione.

Vorrei aggiungere altro: parlare che si è costituita una situazione di ruffianesimo nell'interno dell'Assessorato dei Lavori Pubblici, beh, mi pare che qui è voler uscire completamente dal seminato. Non ho mai fatto di queste cose nella mia vita, state tranquilli che non la farò neanche qui all'Assessorato ai Lavori Pubblici, per me i dipendenti dell'Assessorato sono tutti dei bravi dipendenti, dei bravi dipendenti, hanno la stessa mia forza per discutere di quelli che sono i problemi dell'Assessorato. Non ho mai dato retta a nessuno, anche se, forse nel passato questo era una consuetudine, di quelli che venivano ad un certo momento a riportare cose che, con quelli che sono i compiti dell'Assessorato non avevano niente a vedere.

Comunque, poiché c'è stata appunto questa allusione, che io ritengo infondata, che naturalmente questo non sia avvenuto, in primo luogo e soprattutto non dovesse continuare se ciò è avvenuto.

Adesso è una assicurazione che posso dare tranquillamente al Consiglio, perché non è né nel mio metodo, né nel mio sistema.

Chabod (D.C.) - Certo che il Consigliere Manganoni ha una bella faccia tosta; io sono stato sindaco per parecchi anni, quando era assessore ai lavori pubblici, sa quando è che sapevo che era andato su? Tre o quattro giorni dopo. Questa è la verità Manganoni, mai una volta ho saputo che andavi su, ti prendevi un cantoniere che era iscritto al P.C.I., facevi il giro di tutto, deliberavi ... puoi dire se non è vero.

Fosson (U.V.) - Io volevo solo aggiungere una raccomandazione al Sig. Colombo, proprio in merito a quelle persone che sono state fissate; io non parlerò di ruffianesimo, non parlerò di altro, ma mi risulta, e se sarà necessario potrò documentarlo, che quelle persone dicono in lungo e in largo che se qualcuno che vuole essere assunto alla Valle o nei cantieri non hanno che da iscriversi al Partito Socialista unificato. Queste persone stanno facendo una propaganda in questo senso, e potrei portare le prove, quindi voglio solo dirlo come raccomandazione, perché sono metodi che noi non possiamo approvare, sono questi metodi che noi dobbiamo denunciare qui dentro, perché è ora di finirla in questo senso.

Quindi non entro in merito su quello che è lavoro.

Colombo (P.S.I.) - Io ti prego Fosson, se non vuoi farlo qui pubblicamente in Consiglio...

Fosson (U.V.) - No, non lo voglio!

Colombo (P.S.I.) - ...di dare la documentazione su queste cose...

Fosson (U.V.) - Darò la documentazione, darò la documentazione perché so con precisione che l'hanno detto a più riprese; quindi questo, non veniva a parlare di questo problema se non era sollevato da altri per altre questioni e per analogia ho voluto dire e precisare questo.

Manganoni (P.C.I.) - Colombo, ti do atto, e con piacere, delle tue affermazioni; io mi felicito con te quando mi dici: "questi sistemi a me non risultano, però se saranno io li faccio cessare", sta bene. Non è vero che nel passato era consuetudine di ascoltare le chiacchere, non è vero e tu lo sai benissimo; io ti pongo solo un problema: quel ragioniere che ti hanno appiccicato in segreteria, no, te l'hanno fatto subire; nell'assessorato dei lavori pubblici, dove ci sono già due ragionieri per fare i conti, cantieri scuola, ecc. nell'ufficio di segreteria dei lavori pubblici, cosa ci stare a fare un ragioniere? Mandalo su da Bordon, o che viene a fare lì, quando assolutamente non se ne sentiva la necessità, ma nel modo più assoluto, i ragionieri cosa ci fanno nella segreteria? Ad ogni modo, chiuso questo io non polemizzo, io ti ho dato atto che certe cose che io ho segnalato qui non vanno, non è colpa tua; tu purtroppo hai dovuto subire, però ti dico reagisci di più e non subire in questo modo qui.

E qui veniamo, Chabod lui si distingue per questo fatto: che si lascia sfuggire le ottime occasioni per tacere; se tacevi ci facevi una bella figura; hai voluto parlare, io ti dimostrerò che la figura ce la fai te.

Innanzitutto, io quando andavo a Valsavaranche per vedere la strada regionale, per esempio se i cantonieri facevano bene la manutenzione o meno, non andavo dal sindaco, e io non ho detto a Colombo di andare dagli amministratori comunali quando va a vedere le strade regionali, la manutenzione delle strade regionali, quella è competenza della Regione, ma quando andava a vedere i lavori, io sono sempre passato dal sindaco, dirò di più, mi è capitato di andare a Valsavaranche e di aver cercato il sindaco e il sindaco non c'era, perché io non sempre, un assessore non sempre può avvertire otto giorni prima il sindaco che il giorno tale a tale ora sarà in tale posto; tante volte capita che va in un Comune e avanza un po' di tempo e dice "Già che ho un po' di tempo, faccio un sopralluogo al Comune, vado a cercare il sindaco, se non c'è, pazienza".

Ora, se Colombo, andando a Fénis, andava a cercare il sindaco o un assessore e non lo trovava, chiuso.

Ad ogni modo, chiuso, Colombo, ho finito la polemica con te, pertanto, non era facile trovare ... perché vede, trovare il sindaco di Valsavaranche quando oltre al sindaco faceva anche l'assistente ai cantieri scuola, sotto l'amministrazione Vesan, non era facile perché mentre faceva l'albergatore, mentre faceva contemporaneamente l'istruttore ai cantieri scuola, nello stesso periodo faceva anche il maestro di sci al Breuil, allora, me lo dite voi come fate a trovare questo uomo? No? Che si divide in tre o quattro parti, oltre a fare l'albergatore percepisce lo stipendio di istruttore cantieri di lavoro, e dovrebbe essere per tutti i giorni otto ore presente, e contemporaneamente, vi dico, nello stesso giorno, mentre lui fa l'albergatore, fa l'istruttore al cantiere scuola di Valsavaranche, nello stesso giorno fa anche il maestro di sci al Breil, è difficile reperire questa persona, prima cosa. A parte il fatto poi che quando si tirano le somme ci si accorge che il legame è scomparso, ma? Dov'è andato a finire? L'istruttore che ne è responsabile dice "ma io non lo so", a parte il fatto che dall'inchiesta, calcolando i camion di cemento che sono arrivati e i metri cubi di muri eseguiti, quei muri dovevano essere fatti senza sabbia ma solo di cemento, per consumare tutto quel cemento, e naturalmente l'istruttore che in questo caso era anche albergatore, maestro di sci e sindaco, e Chabod, tutto assieme, dice, beh, io veramente non so, veramente non so cosa è avvenuto sotto l'assessore Vesan, perché se questo avveniva quando c'ero io la questione non andava così, ma dato che era avvenuta prima, e c'era l'assessore Vesan, e allora, un metro cubo di legame, mi pare, quello l'ha rifuso, quello l'ha poi portato, beh, e il resto si è detto, ben chiudiamo, facciamogli fare l'albergatore, il maestro di sci, il sindaco, tutto quanto, però gli diciamo, guarda, togliti dai cantieri scuola, non fare dei danni ai cantieri scuola, mettiamoci una persona che abbia del tempo, che non debba fare contemporaneamente quattro lavori. Prima cosa.

In secondo luogo, Chabod, io ti ho detto che hai lasciato sfuggire un'ottima occasione per tacere, perché tu, quando eri sindaco, supponi che io sia andato a Valsavaranche e sia andato a cercarti, ma mentre tu eri via a tagliare il legname del Comune, io non potevo mica percorrere tutte le foreste del Comune di Valsavaranche per cercare il Sindaco che era via a tagliare legname, a prendere il legname, che so io del Comune. A parte il fatto che poi la Giunta ha cercato di limitarti quella attività, perché, pervenuta alla Regione una delibera del Comune di cui Chabod, non so se era ancora Sindaco, che a trattativa privata vendeva al Comune al Consigliere Chabod una partita di legname, a trattativa privata, al prezzo di lire, non mi ricordo, 150.000, chiamiamo di lire x, cosa dice la Giunta? Dice: "ma questo Consigliere: albergatore, consigliere, istruttore, ben, l'avevamo tolto - maestro di sci, ma adesso fa anche il commerciante di legname per il proprio Comune", abbiamo detto: "no, guardate noi vi respingiamo la delibera, vi invitiamo a fare un appalto, cioè quello che si chiama licitazione privata". Cosa succede? Che facendo la licitazione privata il Comune ricava circa 100.000 lire in più del legname, cioè £ x + 100.000, allora noi abbiamo detto: "ma guarda, qui abbiamo fatto un buon affare, perché? non abbiamo sovracaricato di lavoro il Sindaco di Valsavaranche", in quel momento non era più Sindaco, era consigliere regionale, uno, e quindi non lo affatichiamo troppo, perché se no quando viene in Consiglio come fa ad intervenire, a seguire le discussioni, se è sempre affaticato?

In secondo luogo il Comune incassa centomila lire in più; ora, vedi Chabod, in questi casi, abbi pazienza, in piemontese nous disons "ai va 'na faccia d'tola", no, perché ti ho detto "sta zitto, sta bravo, io non ti solletico, non dico niente, sto bravo però non solleticare". In secondo luogo, quando noi abbiamo fatto quei famosi sopralluoghi, a Valsavaranche, una volta, è vero che io ho fatto un sopralluogo, ed è anche vero che io ho ignorato il Sindaco, perché? Perché il Sindaco, d'accordo col mio predecessore Vesan, avevano progettato la strada di Pont per escludere Maisonasse, siccome a Maisonasse non la pensavano tutti come la pensava il Sindaco e la sua congrega che amministrava, ed allora, dice "facciamo la strada e tagliamo fuori quel villaggio, anche perché là c'è un albergo e se la strada non passa di fronte a quell'albergo, non farà concorrenza al mio che si trova più su", ma non solo, questo sarebbe ancora il minimo, questa strada passava in una zona, dove non solo ci sono delle valanghe che chissà quante volte vengono giù all'anno, nel periodo invernale, ma d'estate ad ogni temporale vengono giù massi, materiale che trascina sulla destra orografica, prima di arrivare al Ponte, mi pare de La Pesse, quindi c'erano anche delle ragioni tecniche e se Colombo vuole tirare fuori c'è una relazione, anche tecnica, dell'Ufficio tecnico, dove sconsiglia di passare dall'altra parte dove ci sono delle valanghe, passando invece sulla sponda sinistra orografica non ci sono le valanghe, c'è il bosco.

Allora c'è stata una petizione, gli abitanti di Eaux Rousses e di Maisonasse, dicono "ma perché noi dobbiamo essere tagliati fuori? Ora, io mi sono recato sul posto, per vedere, sul posto, se aveva ragione l'amministrazione comunale che vuole escludere i due villaggi, io ho detto Maisonasse; c'è Maisonasse e Eaux Rousses, sono due villaggi, o se aveva ragione il sindaco, allora non ancora Consigliere regionale, Chabod, che dice "no, quei villaggi li lasciamo fuori".

Io sono andato sul posto e modestamente mi sono convinto che quelli del villaggio avevano ragione, uno per collegarsi, secondo me anche dal punto di vista tecnico; questo però mi è stato confermato dai tecnici dell'Assessorato.

Ora, comprende Chabod, che allora, dovendo sentire queste tesi, le loro spiegazioni, non ho invitato il Sindaco, io col Sindaco ne ho parlato dopo, ma non allora, ed era logico che in quel caso andassi a sentire quella campana, perché la campana del Sindaco la sapevo già.

Quando poi si verificano altri casi, tipo la strada che passava vicino a Bonne, dove un giorno mi telefona il direttore, no il direttore, l'assistente dei lavori e mi dice "è venuto il Consigliere Chabod e mi ha detto che la strada non si fa come il progetto, ma la strada si fa spostandosi verso monte, cioè a sinistra salendo". Io ho mandato dei tecnici sul posto e poi sono andato anch'io: ma perché noi non dobbiamo seguire un progetto, dobbiamo spostare la strada a sinistra, di alcuni metri? E allora ho capito: perché si trattava di salvare alcuni metri di terreno di una certa signora Dupont, di Villeneuve, attivista democristiana, Presidente o non so che cosa dell'azione Cattolica e tutto quello che ne segue; e allora io ho dovuto dire al direttore dei lavori, mandargli una lettera: che cacci via dal lavoro tutti gli estranei, perché se un consigliere si permette di andare sul posto e voler imporre, perché naturalmente l'assistente ha detto "va bene", ma poi naturalmente ha dovuto, ha telefonato qui, è logico, che di sindaci, di amministratori del genere ci sia da diffidare. Ora vedi, vedi Chabod, dopo, io ho citato solamente alcuni casi e non voglio far perdere del tempo al Consiglio, perché sono già le 12,20, ma io potrei continuare per un'altra buona mezz'ora, mi sono limitato a questi casi, però in quel campo lì, la più bella figura che puoi fare in questi casi è quella di tacere.

Colombo (P.S.I.) - Ho ripreso nuovamente la parola per alcuni chiarimenti su alcune osservazioni che sono state fatte. A me sembra strano Consigliere Fosson, che si possa fare appunto questa attività. Lei sa benissimo che nei cantieri di lavoro la retribuzione è di 2.200 lire al giorno, quindi non è che ad un certo momento, avviando uno nei cantieri di lavoro si possa offrirgli dei privilegi che possono anche, insomma, mettere qualcuno, secondo me, sbaglia, sul terreno di dire "ti mandiamo nei cantieri di lavoro se tu prendi la tessera del partito socialista". Comunque, mi sono riservato di chiedere maggiori spiegazioni; io penso che certamente il Consigliere Fosson, se c'è qualche cosa, me lo dirà, e se c'è qualche cosa, ho già premesso prima, dico, sarà stroncato decisamente.

Per quanto concerne l'altra osservazione che è stata fatta dal Consigliere Manganoni, io voglio dire qui che non è vero, che ad un certo momento me l'hanno imposto. Dicendo le cose come stanno, quel tale ragioniere, che poi tra l'altro è il ragioniere Cornaz, è inutile che stiamo qui a girarci intorno, ha sempre lavorato per l'assessorato ai lavori pubblici, era su all'Ufficio personale e teneva naturalmente la contabilità degli assistenti ai lavori dell'amministrazione regionale. Ad un certo momento, proprio, dico, per funzionalità d'ufficio io stesso ho ritenuto che era molto meglio che venisse già nel nostro ufficio, quindi non vorrei che ci fosse l'impressione che ad un certo momento abbiamo assunto il rag. Cornaz, o abbiamo portato il rag. Cornaz all'Assessorato ai lavori pubblici così, per offrire al ragioniere un privilegio. Aveva il suo lavoro, ha sempre lavorato per l'assessorato ai lavori pubblici, l'abbiamo portato nell'Assessorato dei lavori pubblici dove continua a fare questo lavoro e non ha nessun privilegio naturalmente, nei confronti della situazione passata. Se poi ci sono le altre cose, come Le ho detto, le garanzie le ho già dette prima.

Chabod (D.C.) - Non voglio polemizzare con Manganoni, perché è inutile, lui è un trombone stonato, non suona più. Volevo sentire, Manganoni, se tutte quelle cose che mi ha detto me le mettesse per iscritto, mi farebbe un gran favore, specialmente l'ultima parte, e poi volevo dirgli questo "quando è andato a fare un sopralluogo a Valsavaranche per un esproprio, qual era l'assistente che Le ha telefonato giù, che interesse aveva l'assistente su quella strada", uno. Quando è andato a fare un sopralluogo a Degioz, in comune di Valsavaranche capoluogo, in quella strada famosa, quella strada che passa dietro al capoluogo, quanti milioni ha speso? Come l'ha fatta? Chi l'ha fatto?

Poi vorrei invitare il Consigliere Manganoni, allora assessore ai lavori pubblici, di andare a vedere il cantiere di lavoro da quel pezzo che è stato fatto dall'assessore Vesan, al pezzo che ha fatto l'assessore Manganoni, e lì chiederei proprio ai lavori pubblici di mandare un tecnico per rendersi conto come lavorava allora Manganoni, l'assessore Manganoni di allora, solo quello.

Manganoni (P.C.I.) - Guarda Chabod, chissà perché te lo devo mettere per iscritto, tu vai, vai da Levi e gli dici, mi attacchi il disco, il nastro, tutto quanto io ho detto, te lo fai battere, è scritto sul nastro... quindi, semplice, chissà perché mi devo mettere io, andare a cercare del nastro, ma è semplice. Chabod, quindi io ho bisogno di sapere quello che hanno detto i consiglieri o gli assessori, io vado da Levi, da loro, dal presidente, dico "per cortesia, mi attaccate, no ...? Di quella data seduta, io ascolto, prendo nota di quello che m'interessa e chiuso. Quindi è molto semplice; la strada del capoluogo a monte, quando io sono andato a vedere quella strada, io ho cercato il sindaco e non c'era, ed io sono andato a vedere quella strada, quando mi pare era vice sindaco quell'assessore che era un pochino zoppo, che ha la macelleria, mi pare, qualcosa del genere, ed è l'unico amministratore che io ho trovato, ed allora ho detto, lui mi dice: "ma mè sei pa lo seintecco", va ben, ma "lo seintecco iè pa, veun tè vere avouè mè" non c'era; allora quando era assessore e mi pare vice sindaco, era l'unico rappresentante che si era reperito. Io gli ho detto "Lei cosa ne dice, no?" E sa cosa mi ha risposto quell'assessore? Mi ha detto "quella strada fareste bene a farla".

Chabod (D.C.) - A chi serve quella strada? A una persona serve e sai chi è quella persona?

Manganoni (P.C.I.) - Dice "perché qui le mucche", questa la dichiarazione che mi ricordo, perché mi è rimasta impressa quella dichiarazione di quell'Assessore, e non aveva mica torto, dice "qui, nel periodo estivo, un sacco di turisti che passano in quella stradicciola, l'unica che c'è in mezzo al capoluogo, quando vanno al pascolo, che lì d'estate ci sono le mucche, le mucche passando in questa strada, ci fanno delle patacche così", ed allora dice "queste signore, signorine, con quelle scarpettine, quando passano, pataciac, lì in mezzo", dice "se fate la strada sopra, le mucche che vanno al pascolo, anziché transitare in mezzo a questa strada, in mezzo al capoluogo, passano di sopra" e pertanto quel rappresentante del Comune è stato pienamente d'accordo, ha detto, lui il problema lo vedeva da quel punto di vista, oltre che collegare le strade alte, di eliminare quelle patacche in mezzo alla strada, che depositavano le mucche; quindi non è vero...

Montesano (P.S.D.I.) - Finito? Allora nessun altro chiede la parola? Metto ai voti la deliberazione della Giunta n. 2245, chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Astenuti?

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 2384 in data 30 giugno 1967: Concessione di contributo al Comune di Courmayeur per l'espletamento del servizio di sgombro neve sulla ex strada statale 26 bis Courmayeur-La Palud durante la stagione invernale 1966/1967. Approvazione e liquidazione di spesa.

Oggetto n. 2497 in data 5 luglio 1967: Concessione di un contributo di Lire 2.000.000 al Comune di Valpelline per lavori di sistemazione dell'edificio scolastico del Capoluogo. Approvazione ed impegno di spesa.

Manganoni (P.C.I.) - Io non voglio entrare nel merito dei lavori, però mi viene spontanea questa domanda: si tratta di un edificio recentissimo, nuovo, edificio scolastico, quello a monte del capoluogo... d'accordo, l'asilo è stato finito l'anno scorso, quello è nuovissimo, l'edificio scolastico che si trova a monte dell'asilo e anche a monte della chiesa, cosa avrà, 10 anni di vita, 15? ... poi è stato modificato, ampliato, aggiornato, no? Io ci sono andato in quel municipio, ora, sia chiaro, non che io faccia obiezioni, sarà stato necessario, non è un vecchio edificio, di che modifiche, di che necessitava, quali sistemazioni necessitava, così grosso modo; io capisco che tu non possa avere in mente tutto, ma ...

Colombo (P.S.I.) - C'era il rifacimento delle piastrellature in tutti i servizi igienici, che naturalmente, con tutta probabilità, erano state fatte male e si è staccata tutta la piastrellatura. C'erano delle perdite anche nelle condutture dei servizi di acqua e di tutto, e poi è stata rifatta tutta la pavimentazione e sono state le opere più urgenti che naturalmente abbiamo potuto finanziare perché purtroppo ci sono ancora altre cose da rivedere.

Montesano (P.S.D.I.) - Chi approva la delibera n. 2497 alzi la mano; chi non approva? Astenuti? Il Consiglio approva.

Oggetto n. 2510 in data 5 luglio 1967: Esecuzione lavori di sistemazione ed ampliamento di una mulattiera in località Celey, del Comune di Fénis. Approvazione ed impegno di spesa. Autorizzazione ad eseguire i lavori.

Oggetto n. 2566 in data 7 luglio 1967: Lavori di ripristino e di consolidamento della strada di Lillaz, in Comune di Cogne. Approvazione ed impegno di spesa di Lire 5.000.000. Esecuzione dei lavori in economia diretta.

Oggetto n. 2577 in data 7 luglio 1967: Ricostruzione di due ponti sul torrente Rutor in Comune di La Thuile. Appalto dei lavori a licitazione privata. Approvazione ed impegno di spesa.

Fosson (U.V.) - Chiedevo solo di quali ponti si trattava, perché, combinazione, non ho qui la delibera ...

Montesano (P.S.D.I.) - Dunque, sono i ponti ... è il n. 2577 ... i ponti sono quelli della Sapinière e l'altro, in fondo, cosiddetto di Promis, prima dei tornanti che vanno laggiù, erano due ponti in legno che erano marci, si sono dovuti rifare.

Fosson (U.V.) - Tanto per saperlo solo ...

Colombo (P.S.I.) - Comunque il problema sta in questi termini; me lo ricordo molto bene; la richiesta del Comune era stata una richiesta valutata 5 milioni per la costruzione dei due ponti; quando ci sono stati i relativi progetti, l'ammontare della spesa è salita a 11.500.000 milioni per i due ponti, quindi si sono impegnati i cinque milioni di programma e i sei milioni cinquecento per la costruzione delle due opere assieme. £. 11.500.000 di tutte e due ... in cemento.

Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola? Chi approva alzi la mano. Chi non approva? Astenuti? Il Consiglio approva.

Oggetto n. 2728 in data 28 luglio 1967: Richiesta di anticipazione di cassa.

Andrione (U.V.) - Comme la dernière fois je suis sur ma faim et je n'ai pas réussi à avoir certaines données, je me permets de faire une très courte polémique et de poser une question: l'autre fois je n'avais pas le texte de la délibération et maintenant je suis renforcé par ce texte qui parle de demander une anticipation de caisse jusqu'à la concurrence maxima de lire un milliard, ce qui fait supposer que ce milliard puisse être fractionné en plusieurs fois, par exemple un million le 30 août , dix le 31 etc. et que, pour avoir entre le 30 août si je me souviens bien, et le 14 septembre, si on a rejoint oui ou non, le montant de cette anticipation, on doit faire une opération qu'on appelle addition, et donc le résultat est le total. Pour arriver là il n'y a pas besoin d'études particulières; je crois que le très petit certificat d'études qu'on donnait autrefois à la troisième primaire est largement suffisant.

Alors, après cette petite polémique je me permets de demander encore une fois le total, ou, pour employer l'expression mise ici, jusque à quelle concurrence, entre le 30 du mois d'août et le 14 septembre on s'est servi de cette possibilité d'anticipation de caisse ...

Je ne demande pas ni la pointe maxima de 182 millions dans un jour, ni la moyenne de combien on a dépensé dans tous ces jours: je demande le montant, et pour ne pas faire perdre du temps, du moins pour éviter cette accusation, je déclare, par avance, que je serai très satisfait d'une réponse de deux paroles, une parole environ, et l'autre un chiffre pourcentage, par exemple, environ le 26, le 32%; cela me suffirait.

Bordon (D.C.) - Je répète, pour la cinquième ou la sixième fois ce que j'ai eu l'occasion de dire alors: moi aussi à telle date je n'avais pas la délibération dans les mains et aujourd'hui on pourrait la lire cette délibération, parce que je pense qu'elle pourra déjà expliquer, jusque à un certain point, comme est le mécanisme de ces anticipations. Je pense d'ailleurs que Mr. Andrione soit à connaissance de cela, mais si je ne l'offense pas je voudrais lui rappeler qu'il s'agit de délibération où on dit "di stabilire che le operazioni di anticipazione saranno estinte ad avvenuta riscossione dei contributi ... arretrato spettanti alla Regione per il 1966; 3°) di liquidare alla cassa di risparmio, con successivi provvedimenti deliberativi, gli interessi al 6% dovuti sull'importo delle anticipazioni di cassa".

Le Conseiller Andrione veut, en deux mots, et je pourrais même "l'accontenter", mais je ne veux pas, mais je ne veux pas, je suis habitué à faire des "discorsi fiume" et comme les dates et comme les chiffres on peut les porter rien que si on les a sur un bout de papier, parce que jusqu'à preuve contraire je n'ai jamais donné des numéros, j'ai toujours lu les numéros, alors je dirais, pour le moment à Monsieur Andrione que ce que j'ai lu dans ce dernier Conseil je vais le répéter aujourd'hui:

" - Depositi vincolati" - cette délibération a été prise le 26 juillet, si je ne me trompe pas, mais je disais alors que, con effetto a decorrere dal 3 luglio 1967, ad evitare il pagamento di interessi sull'anticipazione di cassa, non si è provveduto al rinnovo dei fondi vincolati, per cui, et je le dis très doucement parce que je demande, s'il vous plaît, que ce soit mis à verbal, per cui la situazione di cassa, ad eccezione dei periodi 9 e 10 agosto 1967 e dal 30 agosto al 14 settembre 1967 non presenta alcun deficit successivamente al 3 luglio 1967, e dalla data del 6 ottobre presenta un avanzo di cassa di £ 2.033.593.253, presso l'Istituto S. Paolo, ecc. Il deficit registrato nel periodo 9 e 10 agosto, che sono i due giorni in cui fummo scoperti, e dal 30 agosto al 14 settembre 1967, è stato coperto da una corrispondente anticipazione di cassa, per importi giornalieri variabili da un minimo di £. 9.272.368 ad un massimo di lire 182.118.964, con una incidenza media giornaliera di £. 105.652.814.

Je me souhaite que ces chiffres que j'ai donné maintenant aient "à contenter" Monsieur le Conseiller Andrione parce que on lui a donné la chiffre plus basse de 9 millions, et celle qui a rejoint le maximum de 182 millions, avec une moyenne de 105 millions; mais je me réserve, et c'est une faculté que le règlement me donne, de faire une élencation de ceux qui ont été les "anticipazioni di cassa" de la période qui va du 30 août au 14 septembre, comme Monsieur Andrione m'a demandé, et je me réserve, je pourrais me réserver de porter ces notes, ces chiffres, à une prochaine séance, mais si, comme je me souhaite la financière y me donne, pour quatre heures, cinq heures, six heures aujourd'hui, je me réserve de venir les lires ici au Conseil.

Andrione (U.V.) - Encore une fois j'ai le regret de dire que cela a été une réponse donnée à des demandes que je n'ai pas posées.

Je me déclare satisfait, même pas cet après-midi, mais dans une semaine j'aurai la possibilité de voir le total de cette addition...

Bordon (D.C.) - Je ne veux pas répondre une autre fois en n'ayant pas compris, parce qu'il est très difficile de vous comprendre; vous désirez, vous voulez la "situazione dei prelievi dal 30 agosto al 14 settembre" ... alors s'il vous plaît mettez-moi cela par écrit.

Andrione (U.V.) - Vous m'obligez à répondre encore une fois: si j'ai par exemple une entreprise, j'ai une garantie bancaire de deux millions, je peux tirer un chèque de 100.000 lires un jour, un chèque de 50.000 lires le jour après, et un chèque de 20.000 lires le jour après, jusqu'à la concurrence de 2 million de lires; ici il s'agit d'une concurrence de 1 milliard de lires; je demande jusqu'à quelle concurrence on a employé cette garantie que la Caisse d'Epargne nous donnait.

Tu m'excuses Bordon, toi, je te tutoie, c'est en pleine courtoisie, alors tu m'excuses, toi tu m'as répondu que dans une journée on a pris, on a fait jouer cette garantie jusqu'à 182 millions; une autre journée on l'a faite jouer à 9 millions ou combien c'est; le total cela donne 193 ou quelque chose comme cela ...

Bordon (D.C.) - 125 millions de moyenne ...

Andrione (U.V.) - Oui, mais moi je ne demande pas la moyenne, je demande qu'on fasse cette simple addition entre le 31 du mois d'août et le 14 septembre, et on me dise qu'on est arrivés à 800 millions, à 700 millions, à 45 millions, ou quelque chose de ce genre ...

Bordon (D.C.) - Moi, je te donne du toi aussi parce qu'on s'est chauffés un tout petit peu, ce sera probablement parce qu'il est bientôt une heure, treize heures, alors l'appétit se fait sentir, mais je te demande pardon et je te prie de vouloir me mettre par écrit ce que tu désires comme cela il n'y a pas de malentendu.

Germano (P.C.I.) - Io non so se chiedo la stessa cosa che chiedeva Andrione, ma mi pare molto semplice: mi dice l'Assessore Bordon che siamo stati due giorni sotto e poi quattordici giorni sotto, come anticipazioni, abbiamo anticipato; allora, sono 16 giorni in tutto. Si tratta di sapere, in questi 16 giorni, se siamo stati sotto di tanto, di tanto, di tanto. Soprattutto, mi pare che sia una cosa che voi avete già fatto, perché nel punto terzo dovete pagare gli interessi. Se pagate gli interessi, dovete sapere quanto pagate di interessi in base a quello che avete preso; quindi sono conti che ci dovrebbero già essere e che potrebbero essere forniti, soprattutto perché si dice, si lascia l'incarico alla Giunta di liquidare con successivi provvedimenti deliberativi, vogliamo sapere quanti sono questi interessi, cosa è costato, giorno per giorno. Per me è questa la domanda.

Vorrei ancora chiedere una cosa: ammesso che si approvi questa deliberazione di Giunta credo che, non so, vedremo se si dovrà approvare questa deliberazione di Giunta, ha valore solo retroattivo, o domani, se noi dobbiamo ricorrere ad altre anticipazioni di cassa dobbiamo fare un'altra deliberazione di Giunta da passare in Consiglio? Volevo chiedere...

Bordon (D.C.) - ...Se dovessimo averne ancora bisogno, ne faremo un'altra, ma questa non serve più per il momento; per il resto vuoi sapere cosa abbiamo speso per gli interessi? Faccio lo stesso lavoro che ho fatto per Andrione.

Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola? Allora, chi approva la delibera n. 2728 alzi la mano; chi non approva? Astenuti?

Andrione (U.V.) - ...nell'attesa dei dati che ho chiesto...

Montesano (P.S.D.I.) - Il Consiglio approva con un astenuto.

Oggetto n. 2783 in data 28 luglio 1967: Lavori di pavimentazione in conglomerati bituminosi (strato di base) di un tratto della strada del Col di Joux, in Comune di Brusson. Aggiudicazione dei lavori. Approvazione ed impegno di spesa.

Oggetto n. 2807 in data 26 luglio 1967: Lavori di completamento del 3° tronco della fognatura di St. Marcel. Approvazione di perizia suppletiva. Approvazione ed impegno di maggiore spesa.

Oggetto n. 2817 in data 2 agosto 1967: Esecuzione di lavori di sopraelevazione del fabbricato sede del Liceo-Ginnasio di Aosta. Approvazione e finanziamento di spesa.

Manganoni (P.C.I.) - Scusi, io vi dirò, Presidente, adesso chiudiamo questo, ma d'ora in poi bisognerà vedere di non più accavallare di tre o quattro Consigli perché qui non c'è più mezzo di raccapezzarsi, qui negli allegati io ho un allegato, n. 21 cancellato e questa delibera manca... forse ci sarà stata trasmessa, ma chissà quando... Ad ogni modo, chiuso, liquidiamo oggi questo caso e in avvenire vediamo di non fare più...

Montesano (P.S.D.I.) - Cerchiamo di approvarlo Consiglio per Consiglio, se siamo alla fine del Consiglio richiamiamo le deliberazioni di Giunta, in modo da approvarlo volta per volta, altrimenti avvengono questi ... anche a me è capitato di dover andare a pescare un pochino a destra e a sinistra questi fascicoli, quindi rimaniamo intesi, che anche se ci sono dei Consigli laboriosi e ci sono all'oggetto delle deliberazioni di Giunta, cerchiamo di smaltirle volta per volta.

Manganoni (P.C.I.) - Lei li metta all'ordine del giorno al primo punto, dopo le interpellanze ... ad ogni modo va ben, qui, io non ho l'allegato, ci sarà chissà dove, in quale Consiglio, io non l'ho più trovato.

A me interesserebbe sapere, primo, l'importo, e in secondo luogo se è stata fatta la licitazione privata o la trattativa privata.

Cusumano (P.C.I.) - Io volevo solo dire che mi pare che queste sopraelevazioni, questi lavori, sono un po' la politica di ... per risolvere questo problema, perché effettivamente, con l'incremento che hanno i licei, bisogna mettere in cantiere la costruzione di un nuovo liceo, perché già quest'anno le varie sezioni del Liceo Scientifico sono alloggiate molto precariamente perché non si trovano i locali. Ora, tanto più se un giorno si vorrà mettere, come è auspicabile, un Liceo artistico, io credo che sarebbe ora di mettere in cantiere la fabbricazione di un nuovo Liceo, di un nuovo edificio dei Licei, perché risolva questo problema anche nel tempo, perché indubbiamente è una scuola che è destinata ad aumentare. Lo vediamo tutti gli anni che quelli che erano, non so 20 anni fa, 40, 50 studenti, oggi passano largamente il centinaio; perciò, siccome, se vogliamo che queste scuole abbiano effettivamente, diciamo, quel valore didattico che ci aspettiamo di questo genere di studio, e dico anche le altre, naturalmente, è necessario che vengano approntati quegli strumenti necessari per ottenere il massimo rendimento da questi studi, come credo che un popolo civile debba avere.

Fosson (U.V.) - Ma qui, adesso, noi ne avevamo già parlato, mi sembra, in Consiglio, in occasione del programma di lavori, perché mi sembra che la delibera del 14.3.1967 che parlava di 20 milioni era così, messa nel programma dei lavori. Oggi la questione è di 32 milioni.

Qualche osservazione l'avevamo già fatta allora, cioè, raccomandazioni avevamo fatto. Io ritorno su questo argomento perché ritengo, prima di tutto, qui vediamo che si farebbero con degli elementi prefabbricati con strutture metalliche portanti, la sopraelevazione. Quel Palazzo che, purtroppo, non è bello, già in sé stesso, sopraelevato, sarà certamente peggio in quella zona lì. Quindi la raccomandazione che avevamo fatto allora era quella di trovare un'altra soluzione, di vedere in altro modo, ma non di andare a sopraelevare quel Palazzo. È già brutto così, sopraelevato sarà più brutto sicuramente, a parte che non sappiamo con quale, come si pensa di fare, perché dei prefabbricati metallici, su quella parte lì, resta un blocco di cemento, ha già del bunker quell'affare lì e rispecchia uno stile che è completamente contrario allo stile nostro, tutto. Quindi abbiamo l'impressione, non siamo contrari alla spesa, anzi, se c'è da affrontare una spesa superiore, per fare qualche cos'altro, ma di evitare di andare aggiungere una bruttura ad una bruttura che esiste già, questa l'altra raccomandazione. Adesso i lavori non so io, se la licitazione è già stata fatta, una cosa, l'altra è in corso? I lavori sono in corso? Perché non si è proprio tenuto per niente conto delle raccomandazioni che sono state fatte allora; se ci date qualche chiarimento di più, almeno su questo, di sapere come dobbiamo comportarci.

Andrione (U.V.) - Dans cette fameuse séance j'avais parlé contre la surélévation et Monsieur Berthet s'était uni à ce que j'avais dit, et Monsieur Dujany avait garanti l'intérêt que la Junte aurait porté à ne pas surélever l'actuel établissement du Lycée. Non seulement, mais je répète un peu ce que Monsieur Cusumano vient de dire: première chose, je crois que là vous ne pourriez pas avoir la permission de la Surintendance aux Monuments, Antiquités et Beaux-Arts parce que c'est trop près du St. Benin. Deuxième chose, vous allez construire pour avoir quoi? Deux classes en plus ... comment vous faites à en tirer six? Parce que après c'est propriété du Convitto Nazionale. En tout cas moi j'ai fait un sur lieu là, et j'ai même fait faire un projet par les architectes du Tourisme qui était environ 20 millions de lires, qui consistait à partager différemment les classes à l'intérieur.

Je déclare que nous sommes absolument contraires à ce qu'on surélève l'édifice qui est déjà un édifice plutôt vilain et qui deviendrait encore plus vilain; sur le nombre des classes, vous dites six, mais alors peut-être vous faites deux étages.

Moi cela je peux même admettre, mais quand-même je vous assure que là vous allez faire quelque chose qui est une horreur et qui ne résout pas la situation, parce que même avec six classes en plus c'est discutable, à moins qu'elles ne soient très petites, même avec six classes en plus vous n'allez pas résoudre la situation, non, non, c'est très vite fait parce que avec deux sections de Lycée classique, et avec deux sections de Lycée scientifique, de chimie, et de physique, vous n'arrivez pas à résoudre la question, et en plus vous faites une horreur, et là, ces engagements que vous aviez pris au Conseil il n'y a même pas, même pas une petite chose dans cette délibération.

Manganoni (P.C.I.) - Io aspettavo quella risposta dell'importo della trattativa privata...

Montesano (P.S.D.I.) - Va bene, allora prima ...

Germano (P.S.I.) - Se serve discutere in Consiglio, se serve trovarsi d'accordo, se serve che la Giunta prenda l'impegno di non fare una determinata cosa e poi la Giunta la fa; non so...

No, ha detto, avrebbe guardato, avrebbe tenuto conto ...

Colombo (P.S.I.) - Prima domanda che è stata fatta dal Consigliere Manganoni, l'importo lavori ammonta a 32 milioni; per quanto concerne la trattativa privata, o licitazione, abbiamo seguito il concetto della trattativa privata invitando cinque ditte specializzate in materia di strutture metalliche e abbiamo affidato il lavoro a chi naturalmente ci ha dato le maggiori garanzie e il minor prezzo.

Per quanto concerne le osservazioni, sono state rivolte già in sede di approvazione del programma, e noi ci siamo tenuti scrupolosamente a quelle che erano un po' le stesse osservazioni fatte dai Consiglieri, e abbiamo interessato del problema, sia l'urbanistica regionale, sia l'urbanistica comunale, e naturalmente i nostri uffici tecnici per la redazione di questo progetto. Lì, ad un certo momento, si è trovata questa soluzione: staccare decisamente da quella che è l'attuale struttura dell'edificio, apportandoci, appunto con questa sopraelevazione, con una struttura metallica, il che, a seconda degli urbanisti, dovrebbe non essere un pugno negli occhi, così come si era rappresentato un po' da parte dei Consiglieri.

Quindi, il tutto ha camminato con l'approvazione e naturalmente l'interessamento della Sovraintendenza alle Belle Arti, dell'urbanistica comunale, dei nostri uffici tecnici, e si è venuto nell'idea di questa soluzione.

Devo aggiungere che viene rispettata, naturalmente, la preoccupazione che era stata rappresentata qui in Consiglio da parte del Consigliere Andrione, di salvaguardare la veduta per quanto concerne il S. Benin; la sovrastruttura, la sopraelevazione infatti viene fatta arretrata, in maniera da lasciare libera completamente la veduta sul S. Benin e di ottenere altresì quattro aule, sopra questa sopraelevazione, a destra di chi guarda, e altre due aule, sopraelevando la parte centrale con la stessa struttura. Quindi, io non so, penso che ad un certo momento, abbiamo...

Andrione (U.V.) - Quattro aule a destra di chi guarda e ... a sinistra ...

Colombo (P.S.I.) - Due in centro, utilizzando la parte centrale ... la parte centrale è una terrazza così come è una terrazza la parte a destra.

Andrione (U.V.) - Centrale tra questa e il Convitto ...

Colombo (P.S.I.) - Tra questa e il Convitto, ecco, otteniamo due belle aule nella parte centrale, quattro belle aule nella parte a destra; questo è il progetto e ci sono anche tutte le superficie, e quindi superfici sul progetto non c'è discussione...

Andrione (U.V.) - Colombo, mi scusi una interruzione? Io, quando il Preside Gerbaz mi cacciava di classe, su quella terrazza giocavo e mi divertivo a gettare sassolini sulle persone che passavano. Ora, se tu dici a me che lì ci stanno quattro aule, io ti chiedo di venire con me, quando tu vuoi, andiamo a misurare e quelle aule vengono degli sgabuzzini...

Colombo (P.S.I.) - ... no, mi faccio dare il progetto e te lo porto oggi pomeriggio a vedere, Andrione ...

Andrione (U.V.) - ... d'accordo ...

Colombo (P.S.I.) - ... no, no, come aule vengono delle bellissime aule ... Questo, naturalmente, per quanto concerne le decisioni che sono state prese dalla Giunta.

Sulla questione, diciamo, dei pannicelli caldi, che ha sollevato il Consigliere Cusumano, io vorrei dire che, naturalmente, con le sei aule, ci risponderà certamente l'Assessore Dujany, si risolve, dico, perlomeno per un certo numero di anni, almeno questo è stato l'intendimento della Giunta, il problema di quello che è il liceo in Valle d'Aosta.

Sul problema però sarà molto più ampio l'Assessore Dujany.

Cusumano (P.L.I.) - Quanti anni? Perché, un certo numero di anni, a me non pare che ci vogliano molti anni, perché quest'anno ci sono già, mi pare, tre classi, primo liceo scientifico e due di ginnasio, sono già cinque; un altro anno, probabilmente, ce ne sarà una in più, perché questa la dinamica della scuola, perché man mano che affluiranno le nuove leve, specie con la media riformata, la nuova scuola media, indubbiamente le classi del liceo scientifico aumenteranno. Perciò non vedo che queste sei risolvano il problema di questo ... Poi dico, ad un certo momento bisognerà pensare che nel contesto della Valle d'Aosta bisognerà anche inserire delle altre scuole; ho già detto altre volte, un liceo artistico e bisognerà trovare una sistemazione anche per questa gente qui perché non penso che la cosa resterà così statica per 20 anni.

Manganoni (P.C.I.) - Io non entro su quanto è già stato detto prima, funzionalità, ecc. Però, io non concordo sul fatto che si ricorra alla licitazione privata, alla trattativa privata; si tratta di 30 milioni, che poi quando saranno ultimati saranno raddoppiati.

Aspetta Colombo, poi ti dico il perché, mica per colpa tua, sai, rappezzare i vecchi edifici, è così; quindi lì bisognava fare una licitazione privata, con tutte quelle garanzie che avete messo: ditte specializzate, sovrastrutture metalliche ... Io non ho delle obiezioni da fare su quello, ma voi dite, trattativa privata, avete inviato cinque imprese: cinque è già meglio di una, però, però, correttezza amministrativa consiglierebbe licitazione privata.

Poi veniamo alla sopraelevazione. L'esperienza insegna che tutte le volte che l'Amministrazione regionale ha rappezzato, aggiustato, sopraelevato degli edifici, ha sempre speso enormemente di più del preventivo, e sono sempre solo dei rappezzi.

Io voglio ricordare a Colombo dei piccoli lavori e dei grandi lavori. Allain: io ero ancora lì alla Regione, noi abbiamo detto, su, all'ultimo villaggio: "vi facciamo una scuola nuova".

Quelle scuole tipo costavano 5 milioni e mezzo; dice il Sindaco: "bisognava riparare quella vecchia, riparare quella vecchia"; preventivo 4 milioni, ne abbiamo spesi 6, abbiamo fatto dei rappezzi, la scuola è in un buco, in mezzo agli altri edifici; se noi la facevamo nuova spendevamo meno ed avevamo una scuola nuova.

Introd, Ville dessus, tu ne sai qualche cosa, si è rappezzato quella vecchia scuola sulla latteria, abbiamo speso di più che farla nuova perché se facevamo ... ma Colombo, è sempre sopra una latteria, con tutti gli odori che vengono su dalla latteria...

Scuola di Châtillon: abbiamo voluto sopraelevarla, è vero, c'era la richiesta del Comune che però noi, mi ricordo quando era lì, non avevamo ancora accettato! Avevamo detto: "beh, la esaminiamo".

Cosa è successo? I lavori previsti non sono stati sufficienti, mi pare, da quanto mi risulta, si è dovuto rafforzare tutte le fondazioni, perché la vecchia casa non sorreggeva l'altra, qualche cosa del genere, i lavori sono ancora in corso adesso, perché?

Perché l'impresa, con gli imprevisti, non ha potuto fare i lavori per quel periodo, ed allora noi oggi abbiamo i muratori che lavorano e sotto i bambini che vanno a scuola.

Allora, la raccomandazione che io vi faccio è questa: gli edifici esistenti lasciamoli come sono, anche perché poi non risolviamo il problema. Facciamo cinque aule, io vorrei ben sentire la relazione, io penso che Cusumano abbia ragione; fra un po' di anni, cinque anni, dieci anni, chissà quanto, saremo, forse neanche, saremo di nuovo daccapo.

Allora, i vecchi edifici lasciamoli come sono. Non sopraeleviamo, non andiamo a modificare ecc. perché spendiamo solo dei quattrini, e poi non c'è la funzionalità perché i criteri coi quali sono stati costruiti questi edifici, 20, 30, 50 anni fa non corrispondono ai criteri di oggi, alle necessità di oggi; ed allora noi non riusciremo, con tutta la buona volontà, ad avere degli ambienti funzionali, degli ambienti secondo i criteri di oggi... Ed allora, allora, io qui non so, se l'avete già dato a trattative private, se ormai siete impegnati, non so a che punto stanno le pratiche, però in avvenire, è un consiglio disinteressato, io non c'entro per niente, l'esperienza ha insegnato a voi altri e ha insegnato anche a noi che i rappezzi e le modifiche sono altro che i pannicelli caldi, si spendono dei soldi e non si ottiene il risultato. Facciamo degli edifici nuovi, funzionali, secondo i criteri moderni, spenderemo qualche cosa di più, ma spendiamo meno perché almeno, chiuso; mentre invece se rappezziamo i vecchi, fra un po' di anni, siamo al punto daccapo.

Dujany (D.C.) - Mi pare che qui qualcuno abbia voluto utilizzare questo argomento per porre il problema dell'edilizia scolastica: liceo ... ma naturalmente qui si allarga il problema, qui andiamo a fare un esame di tutta quella che è la situazione dell'edilizia scolastica, nella scuola media inferiore e nella scuola media superiore; queste sei aule saranno sufficienti per il liceo mi si dice? Per quanti anni serviranno? Fossi un profeta, caro Cusumano ... ma insomma, come facciamo a prevedere questa situazione, quando voi vi rendete conto che quest'anno abbiamo avuto 150 nuovi iscritti all'Istituto Tecnico, l'anno scorso abbiamo avuto 150 nuove iscrizioni alle magistrali e quest'anno ne abbiamo avuto solo 80, ci sono delle fluttuazioni che cambiano in un modo veramente sensibile ogni anno. Io ritengo che questa soluzione per il liceo sia una soluzione che possa dare una certa garanzia per un certo numero di anni. Naturalmente non è una soluzione che si possa dire definitiva, però, è senza dubbio la soluzione che darà la possibilità di creare un certo numero di aule e ci toglierà da questa difficoltà - d'altra parte Andrione l'ha conosciuta lui stesso nella sua esperienza, di dover ogni anno ricorrere all'aula di qui, all'aula di là, e naturalmente a ricorrere a quegli stratagemmi che sono sempre estremamente difficili.

Naturalmente è una soluzione per un determinato numero di anni e per un numero di anni limitato probabilmente, ed è forse anche una fortuna, perché questo vuole dire che in Valle d'Aosta il numero delle persone che accedono alle scuole superiori oramai è enormemente aumentato.

Problema dell'edilizia scolastica: ma questo si presenta per l'Istituto tecnico, commerciale, ragionieri, geometra; si presenta per le scuole medie. Ora, stiamo cercando di utilizzare quel famoso piano quinquennale dell'edilizia scolastica, cercando di incitare i comuni e la Regione, per quanto erede della Provincia, per poter avere i finanziamenti, per poter sovvenzionare una nuova scuola media ad Aosta, che è assolutamente necessaria e possibilmente un altro istituto tecnico, commerciale, per geometri e ragionieri, sempre nella città di Aosta, in base appunto a queste previdenze dell'edilizia prevista da una legge nazionale.

Tutto questo è tutto necessario, naturalmente poi se questo, l'essenziale è di avere delle costruzioni nuove, e poi il tipo di scuole, il travaso, l'utilizzazione dei locali, naturalmente si farà in relazione alle necessità, in relazione alle possibilità.

C'è il problema della scuola magistrale, le scuole magistrali sono state immesse in locali così, di fortuna, che si è dovuto trovare in un determinato momento, però anche le scuole magistrali hanno bisogno di una sede nuova, di una sede più idonea; sono tutti problemi naturalmente che si devono affrontare e, caro Manganoni, non sono dei problemi che nascono oggi, sono dei problemi che c'erano già alcuni anni fa e che naturalmente bisogna incominciare ad affrontare se pensiamo di portarli a risoluzione in uno spazio di tempo che non sarà certamente lo spazio di un anno o due.

Andrione (U.V.) - Le discours, en large partie, le discours de Monsieur Dujany peut être accepté, cependant il part de propositions qui ne sont pas exactes. Première chose: les fluctuations entre les normales, le lycée e l'Institut technique, sont dues au projet de réforme de l'Institut magistral: comme l'on parle de Lycée de cinq ans, les gens s'éloignent, du reste regarde, c'est très vite fait, cela arrive en Italie et on peut suivre, province par province, département par département, ce phénomène.

Deuxième chose: nous remarquons que, et ceci a commencé en 1956 plus ou moins, et dure encore maintenant, nous remarquons que le nombre des enfants qui vont aux primaires diminuent, alors que le nombre des enfants qui vont aux supérieures augmentent. Cela signifie une chose: qu'avec la moyenne unique les gens s'aperçoivent que le titre de la moyenne unique ne sert pratiquement à rien, c'est un certificat d'études prolongées, par conséquent il faut penser que tous les enfants qui aujourd'hui s'inscrivent à la première, à la sixième, comme on dit en France, demain seront des enfants, aux moins au 90% qui s'inscriront dans une école supérieure; donc les calculs peuvent être faits, au 90% avec une approximation qui ne dépasse pas le 10%.

Deuxième chose: l'institut technique, comptable, etc. est une fabrique de chômeurs: quand il y a 150, sur une population comme cette de la Vallée d'Aoste, quand il y a 200 inscrits, ou 150 inscrits entre géomètres et comptables, où c'est qu'ils trouvent du travail, quand ils sortiront. Cela veut dire que d'une façon ou de l'autre les écoles secondaires qui n'ouvrent les portes aux universités seront les plus fréquentées, et de là on n'échappe pas, cela veut dire que si l'on veut faire un effort il faut faire l'effort où il faut qu'une solution de ce genre, qui, au point de vue architectural est un désastre et qui au point de vue de la solution du problème ne résout rien, parce que c'est nous qui nous avons fait sortir les normales, mais il y a seulement deux ans et demi les normales étaient dans cet édifice-là, et on a délivré d'un coup 14 classes, et maintenant on recommence, on n'est pas prêts même à accueillir tout le monde, et alors on peut être sûrs que dans deux ans ce sera de nouveau à recommencer.

On dépense 32 millions, là de l'avenue de la Gare, entre autre le Lycée était déjà déficitaire de services avant, il n'y avait presque pas de services, ils étaient tout-à-fait insuffisants parce qu'ils avaient été construits le Gymnase-Lycée, c'est-à-dire il y avait cinq classes dans ces bâtiments, probablement ici il y a quelqu'un qui y est allé au moment où il n'y avait que 5 classes, il n'y a pas de services. Comment faites-vous à placer là-dedans une population scolaire de 500 personnes, sans refaire, tout simplement en construisant en haut, et en faisant des classes?... Quand-même au point de vue de la solution, parce que nous on s'est toujours refusés d'envisager, en Junte, quand Colombo s'en apercevra, on n'a jamais voulu prendre en main le problème des normales, parce que il y a des années qu'on parle de réforme et il est parfaitement inutile de faire un immense bâtiment, avec la classe de chant, celle de dessin, et tout le reste, et puis les normales viennent transformées avec un programme différent, il n'y a plus agraire, il n'y a plus chant, il n'y a plus ni ceci, ni cela, et alors le bâtiment que nous avons fait est inutile. Mais la question du Lycée, parce que demain on pourra faire un Lycée linguistique à côté de celui-ci, mais le Lycée d'une façon ou de l'autre restera, et ce n'est pas, parce que quand moi j'avais fait faire le projet pour 20 millions de lires de transformation interne je n'envisageais pas encore le Lycée scientifique, je ne pensais qu'au point de vue ... mais maintenant, avec les statistiques à la main et tout le reste, faire un travail de ce genre c'est dépenser 32 millions pour être dans un an et demi, deux ans, au même point! Et là ce n'est pas qu'on puisse monter à l'infini, voilà, c'est fini.

Pour ce qui concerne l'institut technique, moi je me permets de dire seulement une chose, du reste maintenant c'est vous qui recevrez probablement géomètres et comptables qui viennent demander du travail; j'ai passé quelques années là-dedans et je sais la procession que j'ai reçue. Faisons attention à ne pas encourager des professions qui sont des professions et qui ont une valeur si la place n'est pas inflationnée, parce que maintenant il y a une inflation; nous pouvons multiplier les instituts de ce genre et puis nous nous trouvons, comme on le voit déjà maintenant, comme on commence déjà de le voir, avec un tas de monde qui fait sa demande de travail régulière, a bien réussi dans l'école et tout le reste, mais dans l'administration régionale on est saturés de jeunes comptables, par exemple et de jeunes géomètres, qui gagnent relativement bien, mais ceux qui sortent maintenant n'auront plus places, pendant de longues années, et alors, plutôt portons notre effort sur des carrières qui en étant plus ouvertes permettent du moins de s'inscrire à n'importe quelle faculté, alors que, pour le moment, du moins l'Institut technique n'ouvre que statistique et économie et commerce.

Marcoz (U.V.) - Non dirò nulla sulla sopraelevazione; sono contrario a queste sopraelevazioni non da oggi e vi potrei ricordare un episodio. Un giorno abboccandomi con il rettore magnifico dell'Università di Torino, Prof. Allara, che era Commissario dell'Ordine Mauriziano, mi ha parlato della sopraelevazione dell'Ospedale Mauriziano. Siccome nessuno meglio di me che scendendo dalla vallata del S. Bernardo, è vero, si trova a vedere ogni settimana quel muraglione che già esiste, sentendo parlare di sopraelevazione, io ho avuto un sussulto e ho detto: "ampliamento, ingrandimento, tutto quello che volete, ma la scongiuro signor Rettore di non sopraelevare l'Ospedale Mauriziano perché ci troveremmo di fronte ad una muraglia cinese, è vero". Ora, non dico che qui si voglia creare la muraglia cinese, però chiedevo adesso ai colleghi, ma questa sopraelevazione, se ho capito bene, e me l'hanno confermato, è visibile da chi sale dalla nostra stazione ferroviaria e va in piazza. Ora, pensate anche un pochettino all'architettura della zona: abbiamo già un certo mosaico, è vero, l'Alpino, con tutte le sue botteghe basse, il Palazzo della Regione, che ha uno stile, quel vecchio Palazzo della Regione, il Tribunale che ne ha un altro, e adesso andiamo a creare, è vero, anche questo. Io dico: soffermiamoci un minuto, medito veramente di meditarlo, anche perché signori, noi, e qui potrei dare un dato specifico, mentre abbiamo delle severità fuori luogo per certi casi nelle campagne, dove non disturba nessuno, nessuno, non abbiamo nessuna severità per ciò che è il nostro capoluogo: volete che ve ne racconti una? Ve la racconto perché è proprio fresca, fresca. C'è un compagno che viene con me a caccia che sta facendo, in un piccolissimo villaggio della Valle del Gran S. Bernardo, una casetta, una casetta di tre piani, fatta senza gli svolazzi dell'architetto, no, una di quelle comuni case fatta da un'impresa che se ne intende, di un piano interrato, due piani sopra, di quelle non saprei come chiamarla, a cubo o qualche cosa del genere, un cubo, che si presenta benissimo, parte rurale, parte civile, come dico, al margine del paese, e l'hanno minacciato di demolizione, capite, di demolizione, io mi sono messo a ridere e mi è venuta voglia di dire "dica a ch'el lì, ca s'gava la natta .. a chel lì", perché insomma, ad un certo momento e qui facciamo gli orrori, continuiamo a fare i macelli, è vero, i macelli, i macelli a Courmayeur, i macelli al Breuil, e pazienza lassù, perché abbiamo dovuto, ad un certo momento, fare intervenire il Ministro, il quale Ministro ha dimostrato di avere meno potere di quello che ne aveva la Regione, diciamolo pure chiaramente, campetto di sci e con tutte le tregende che ricordiamo. Non parliamo di Courmayeur, non parliamo di tutte le cose, ma almeno qui, sotto i nostri occhi, evviva Dio, qui non potremo trovare un alibi per dire "non lo sapevamo, ci era sfuggito", perché se ci sfugge quello, allora bisogna dire che vogliamo bendarci gli occhi deliberatamente. Per cui io dico, effettivamente, sono con Lei Dujany, ha detto Lei che non si risolve nessun problema nel senso, è vero, di creare quella capienza che sarebbe necessaria e allora è un argomento di più che si aggiunge, che non vale la pena di deturpare quel palazzo che, oggi come oggi, non si presenta poi tanto male, è vero, lungo il viale della Stazione, quell'edificio, quella fabbrica, così come si presenta, quindi, io dico, se potete farlo, scongiurate questa sopraelevazione.

Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola? Consigliere... Assessore Dujany.

Dujany (D.C.) - Io vorrei ancora precisare al Consiglio che qui ci siamo trovati dinnanzi ad una necessità immediata di trovare aule per il Liceo; qui tutti discutono del problema come se si dovesse discutere di trovare dei locali in prospettiva comodi, di tempo ecc. ecc. Il problema era questo: quest'anno abbiamo bisogno di locali per il Liceo, questo era il discorso, e, vista questa necessità, qual era la soluzione direi la più sollecita? La sopraelevazione, questione che già si è discussa all'atto del programma, qui in questo Consiglio, e difatti oggi, l'anno scolastico è iniziato e le aule non ci sono, perché? Perché abbiamo perso parecchio tempo e non credo mica invano, proprio perché temevamo di fare questa sopraelevazione e di deturpare quella che era l'esigenza paesaggistica, l'esigenza edilizia, ecc. per cui abbiamo voluto chiedere l'intervento di questi organi tecnici comunali e regionali, siamo andati ripetutamente sul posto. In un primo tempo, e si pensava di risolvere il problema in un modo, poi in un terzo modo, insomma, il fatto sta che abbiamo bisogno di aule, immediatamente per il liceo, e siamo all'inizio dell'anno scolastico, ancora non le abbiamo proprio perché abbiamo voluto pensare ripetutamente per trovare una soluzione idonea che soddisfacesse questa necessità e nello stesso tempo non deturpasse eccessivamente quella che era la struttura di una determinata costruzione, proprio in relazione a sollecitazioni avute in questo Consiglio.

L'altra seconda osservazione che volevo fare era questa: l'Istituto tecnico, e risponderei in modo particolare al consigliere Andrione: io ho citato l'Istituto Tecnico non per quanto attiene all'istituzione dell'istituto tecnico, perché l'istituzione c'è già, parlo della costruzione; naturalmente, facendo una nuova costruzione non è che si inviti un maggior numero di persone a frequentare l'istituto tecnico, caso mai quella è una discussione che si doveva fare al momento dell'istituzione o meno, ma noi recupereremmo quei locali, che potrebbero servirci in un altro tipo di scuola, in una zona centrale e potremmo decentrare l'istituto tecnico in altra località.

Berthet (D.C.) - Vorrei allacciarmi a quanto aveva detto il Consigliere Marcoz prima. Francamente, mai nessuno mi aveva detto che era stato il Presidente della Giunta Marcoz che si era opposto alla sopraelevazione dell'Ospedale; non si trattava certamente, quando ha parlato con Allara, sì, noi avevamo, in un primo momento, fatto una proposta di sopraelevazione ma non si trattava di fare un muraglione cinese, si trattava di sopraelevare di due metri, semplicemente, due metri semplicemente.

Ora, invece, che cosa si è fatto? Con l'opposizione che abbiamo trovato all'Ospedale e quindi quello sguardo, quella finestra che avevamo sul Ruitor, scomparirà e poi chissà quando, perché. Con le varie storie che sono succedute in seguito, vero, adesso la legge della riforma degli ospedali, l'Ospedale Mauriziano non vuole più costruirlo perché dice: passerà alla Regione, quindi penserà la Regione a fare questo Ospedale, e intanto noi non sappiamo dove mettere gli ammalati. Abbiamo delle camere con 10, 12 e siamo arrivati anche a 14 ammalati, così insostenibile, cosa che non può continuare, dobbiamo trovare una soluzione.

Ora, dico, non vorrei, faccio questa premessa, per agganciarmi a quanto dice l'Assessore Dujany, che, insomma, il problema dovrà essere risolto. Adesso, che si sopraelevi o si faccia delle brutture sul vecchio palazzo del Liceo sono perfettamente d'accordo con quanto voi affermate e voi dite, perfettamente d'accordo; eventualmente si potrebbe esaminare la sopraelevazione di quel locale nell'interno del cortile, del cortile, se ci vuole provvisoriamente, provvisoriamente, ma quello è da abbattere tutto quanto, fare un bellissimo spazio, un bellissimo cortile per i ragazzi...

Germano (P.C.I.) - Ci sono già i lavori in corso per quello ... l'ha detto...

Berthet (D.C.) - Comunque, comunque, che non si ritardi troppo, perché se lui ha bisogno di aule per far funzionare le sue scuole, le sue classi, non succeda alla scuola quello che succede adesso all'Ospedale, che non sappiamo dove mettere gli ammalati per queste remore che sono state poste.

Andrione (U.V.) - Une très courte réponse, sans polémique. Je donne acte que l'Institut technique ce n'est pas ce que vous pensiez, je voulais simplement faire le point des différentes écoles; d'autre part, personne, du moins, de la part de ces bancs, n'a pensé que vous ayez pris une décision sans y réfléchir et sans avoir des "patema d'animo", comme on dit pour prendre cette décision. Nous critiquons le résultat, parce que, probablement, si nous avions été à votre place nous aurions pris une décision différente, pour une série de raisons que, en partie j'ai illustrées avant et que maintenant je voudrais simplement tirer un peu le fil de l'affaire.

Avec une décision, que personnellement je n'approuve pas, mais qu'évidemment vous avez prise, vous avez reloué deux classes dans le Convitto Nazionale, partie nouvelle, où autrefois il y avait le Lycée scientifique; tous les autres instituts, l'Institut technique est en partie dans les locaux du vieil "avviamento" pour nous entendre; les normales ont une dépendance ailleurs, nous avons, pour ajouter un détail, nous avons un Palais, le Palais Narbonne qui va être achevé et on aurait pu récupérer des classes. Ce que nous ne trouvons pas normal c'est que l'on fasse des travaux qui séparent l'avenue de la Gare, qui ne représentent pas une solution définitive, et en même temps portent avant cette espèce de cancer d'écoles qui sont tenues dans les locaux trop petits.

Comme question temps, nous avons construit en deux ans, et malgré les critiques d'une partie du Conseil, l'école moyenne de la Maternité. L'adjudication des travaux a eu lieu au mois de novembre 1963 et au mois d'octobre 1965 les enfants sont entrés, et je partage pleinement qu'il y a maintenant besoin d'une autre école moyenne, mais une prévision de deux ans doit être possible. Or, ici on fait 32 millions de dépenses et c'est la partie la moins importante, parce que effectivement si on devait louer des locaux ou tout le reste on finirait par dépenser probablement des sommes analogues, mais ce qui est triste c'est que, avec une construction, je ne répète pas ce que Monsieur Marcoz a dit, mais avec une construction de ce genre, et je ne voudrais offenser personne, mais en piémontais on dit "c'est l'administration Cuneo" pour dire la Province de Coni, qui avait une renommée un peu spéciale en matière, parce que là il y a une terrasse, le sommet du "Convitto", une autre terrasse, le sommet du Lycée, une troisième terrasse, nous bouchons deux trous et nous laissons le troisième trou comme cela, libre? Le fait est la même chose que, vu du jardin public, les épaules au jardin public, regarder en haut comme cela, cela devient une espèce de cube, c'est déjà un style maintenant discutable, parce que c'était le style Asmara, mais avec ce remplissage, comme cela, de vides, cela devient une chose implémente, moi je ne veux pas la définir. Pour avoir quoi? Six classes? Mais il y a des écoles normales élémentaires qui ont été au Conte Crotti, il y en a d'autres qui ont tourné toute la ville, il y a eu "l'avviamento" qui, à un moment donné avait loué un logement privé et avait mis les classes là-dedans, et nous allons faire pour six classes, sans services, probablement, mais en tout cas, pour six classes nous allons faire un travail de ce genre? Moi, franchement je trouve que la décision, et je ne discute pas l'étude que vous aurez certainement faite, mais la décision n'est pas conforme aux problèmes que nous devons affronter avec ...

Marcoz (U.V.) - Io volevo proprio chiedere scusa ai Consiglieri, forse non bisognerebbe mai toccare un argomento quando si parla di un altro ma l'avevo fatto a scopo di corroborare, perché alle volte l'evidenza delle cose, con un esempio, diciamo, appare più percepibile. Ho avuto la disgrazia, chiamiamola così, di accennare all'Ospedale Mauriziano, ma adesso prendo la parola per evitare che si possa cadere in un equivoco, è vero, perché, dopo le parole del Prof. Berthet, dopo quelle opposizioni, per le remore infrapposte, gli ammalati sono senza letto: io debbo dichiarare al Consiglio, per la pura verità, che a me il prof. Allara aveva parlato di quella faccenda lì, così, in amichevole conversazione, così come mi avrebbe potuto parlare del Ruitor, non ha chiesto né il mio benestare, né mi ha detto che c'era il progetto, né che c'erano i fondi, mi ha detto "un giorno, forse amplieremo", quindi non si dica poi che la nostra opposizione e le nostre remore che fanno sì che gli ammalati della Valle d'Aosta sono senza letto, ecco. Questo mi preme di mettere in evidenza e la prova deriva da questo fatto che se il progetto ci fosse stato e i fondi ci fossero stati, naturalmente, o ampliamento, allargamento, con occupazione o non occupazione di quel bellissimo prato, o con un'altra area il problema sarebbe risolto.

D'altra parte, Signori, il Gran Magistero dell'Ordine Mauriziano, difficilmente, è vero, dipenderà dalla Presidenza della Giunta, è vero, per fare i suoi lavori.

Germano (P.C.I.) - Io, brevemente, solo due considerazioni: 32 milioni e trattativa privata: eppure c'era un progetto previsto, approvato dalla sezione urbanistica e così via, perché trattativa privata?

Colombo (P.S.I.) - Ma, è il tipo di lavoro ...

Germano (P.C.I.) - Ma, il tipo di lavoro, se il progetto è a posto, perfetto, ecc. ... è il caso classico dove bisogna fare la licitazione privata, perché voler creare dei dubbi quando se ne può fare a meno ...

Il progetto era previsto, era un progetto particolare, voleva le strutture metalliche, era previsto nei suoi particolari, e perché chiamare cinque ditte e trattare con le cinque ditte ad una ad una e non invitare le cinque ditte a fare la loro offerta?

Colombo (P.S.I.) - Abbiamo ditte specializzate in questi ...

Germano (P.C.I.) - ...appunto, appunto, abbiamo, bisogna chiamare le ditte specializzate e farle fare ...

Colombo (P.S.I.) - ... e abbiamo preso, appunto di quelle cinque ditte, che naturalmente sul mercato italiano vanno per la migliore ... abbiamo fatto fare le offerte, abbiamo aperto le buste, abbiamo affidato a quelle che naturalmente ci hanno fatto le condizioni migliori e mantengono anche i tempi di attuazione, perché qui c'è un problema anche di ...

Colombo (P.S.I) - Perché avete fatto la trattativa privata ...

Germano (P.C.I.) - Abbiamo visto le buste, insomma, sappiamo cosa sono quelle due forme di appalto, che discorso è quello lì... è una cosa che ... è creare un dubbio quando se ne poteva fare a meno ... tutto lì, semplicemente così ... perché se fossero due milioni, sarei d'accordo, ma sono 32 ed allora facciamo una cosa in regola.

L'altra osservazione che volevo fare, i lavori iniziati: io capisco l'esigenza, bisogno, ecc... però lo Statuto, all'articolo 35, dice che la Giunta regionale, in caso di necessità ed urgenza, può prendere deliberazioni di competenza del Consiglio, però aggiunge che i provvedimenti della Giunta devono essere presentati al Consiglio nella sua prima seduta successiva, per la ratifica, e aggiunge: "essi cessano di avere efficacia dalla data di deliberazione con la quale il Consiglio nega la ratifica"; ma se tutti d'accordo fossimo contrari a questo, o se una maggioranza si formasse e fosse contraria a questo, la responsabilità di questi lavori è della Giunta, oppure, oppure, perché lasciamo questa deliberazione in mezzo a tutte le altre e iniziamo i lavori e non diciamo alla Presidenza del Consiglio: "Guardi, in questo Consiglio bisogna approvare questo, perché abbiamo bisogno di incominciare i lavori", mi pare che sia una procedura non molto, non so come dire, non molto corretta rispetto a quella che è, quando c'è una delibera urgente, che prendete come Giunta, al posto del Consiglio, che portate magari, perché l'avete presentata al Consiglio successivo, ma poi per ragioni diverse passano tre Consigli, quattro Consigli, la deliberazione non viene approvata, chiedete che ci sia una deliberazione che venga approvata. Lascio stare tutto il piano della programmazione, perché qui siamo sempre su un terreno dove la programmazione di casa non c'è, perché i pannicelli caldi sono una realtà, una verità, fatti in questo modo, c'è poco da fare.

Io non aggiungo niente a quanto ha detto giustamente ...

Berthet (D.C.) - Non per polemizzare, ma prego, avvocato Marcoz, il colloquio Allara-Marcoz non sarà stato determinante perché il progetto c'era, di sopraelevazione, ed è stato bocciato, respinto dalla Commissione delle Belle Arti e in seguito dal Comune e abbiamo dovuto fare un altro progetto. C'erano anche i fondi perché il Ministero aveva stanziato, allora, 86 milioni per la sopraelevazione, poi adesso si è fatto l'ampliamento, l'ampliamento per ... invece hanno stanziato 450 milioni, che probabilmente arriveremo a portarli a 600 milioni. Quindi non è che io voglia fare un appunto, il suo colloquio sarà stato così, incidentale, ma è per dire, non voglio fare un appunto a Lei, perché non è stato fatto l'Ospedale, ma i fatti sono questi, che si perde del tempo, cincischiando, quando ci sono delle necessità da risolvere.

Dujany (D.C.) - Non vorrei parlare di ospedale ... altrimenti rischiamo di parlare di magazzini generali ... Io vorrei solo, in due minuti, fare presente al Consiglio l'urgenza di questo lavoro, fare presente che attraverso questa sopraelevazione si dà una soluzione che dà un respiro per almeno un certo numero di anni; in terzo luogo, si è avuta tutta la preoccupazione e prima di decidere questo sopraelevazione, io ritengo che l'esecuzione concreta dell'opera possa dare ragione a noi, anziché alle vostre preoccupazioni, dico, ritengo.

Per quanto riguarda la delibera d'urgenza voglio fare presente che questo oggetto era già stato immesso nell'ordine del giorno del Consiglio, in occasione dell'approvazione del programma dei lavori, quindi non è una decisione di Giunta che viene portata ex novo, viene portato in Consiglio in quanto allora erano previsti 20 milioni, mentre in relazione alla nuova soluzione si è dovuto aumentare da 20 a 32 milioni; però l'impostazione dell'opera era già stata decisa in Consiglio, in sede di approvazione del programma dei lavori pubblici, pur con determinate riserve.

Marcoz (U.V.) - Questo è solo tra me e il prof. Berthet, naturalmente non in via polemica: dice il prof. Berthet che il mio suggerimento non sarebbe stato determinante; dicendo questo, e dicendo poi dopo che le Belle Arti hanno approvato quel progetto, hanno respinto questo progetto, il prof. Berthet mi lusinga enormemente, e vi dirò perché io, che non mi picco, né lo sono, né conosco arte niente, vi dirò che allora il mio suggerimento è stato condiviso dall'architetto delle Belle Arti e notate che a questo architetto, che io non sapevo che il progetto era già pronto, non ho mai detto niente.

Io ignoro ancora oggi, quello che Berthet ha denunciato al Consiglio, che esisteva questo progetto, ma se si dà la combinazione che il mio suggerimento al Prof. Allara ha poi coinciso con la disapprovazione da parte anche del Sovraintendente alle Belle Arti, non posso che lusingarmene, dal punto di vista architettonico.

Andrione (U.V.) - Simplement, nous votons contre, en donnant acte de l'urgence de ce travail, parce que à notre sens la solution n'est pas adéquate.

Manganoni (P.C.I.) - Noi, data l'urgenza di avere delle aule a disposizione, e dato che i lavori ormai sono in corso, questo però non è corretto da parte della Giunta, perché prima doveva fare ratificare dal Consiglio, noi, di fronte a questa situazione, approviamo, ma manteniamo tutte le riserve che abbiamo fatto prima, sia sul sistema di appalto, che non è avvenuto, sia sul sistema di rappezzare delle vecchie aule.

Cusumano (P.L.I.) - Io capisco l'urgenza del problema che è ormai inevitabile risolverla in questo modo, però il mio intervento ha avuto proprio come motivo principale di evitare la politica dei pannicelli caldi, cioè tutte le volte di risolvere i problemi parzialmente e non affrontarli globalmente per farne un fatto organico e con un risultato molto dubbio; perciò votiamo a favore.

Montesano (P.S.D.I.) - Altri interventi? Allora chi approva alzi la mano. Chi non approva? Astenuti?

Esito della votazione: favorevoli 22 - contrari 5 - il Consiglio approva.

Dunque, sono le ore 13,37. C'è soltanto una deliberazione segreta che credo non abbia discussione ... un momento... io annunciavo anche quello ... c'è la delibera n. 3134, il ricorso in Cassazione per quella controversia col Monte Bianco. Se la vogliamo fare la chiudiamo a fine seduta. D'accordo... credo che non ci siano discussioni; allora il pubblico è invitato a lasciare la Tribuna.