Oggetto del Consiglio n. 113 del 6 ottobre 1958 - Verbale
OGGETTO N. 113/58 - DESIGNAZIONE DEL SIG. MONTESANO PROF. GIUSEPPE QUALE RAPPRESENTANTE DELLA REGIONE IN SENO AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL'ENTE PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO, IN SOSTITUZIONE DEL COLONNELLO TIBURZIO REAN, DIMISSIONARIO.
Il Presidente della Giunta, BONDAZ, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione concernente la proposta di designare un nuovo rappresentante della Regione in seno al Consiglio di Amministrazione dell'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso, in sostituzione del Signor Col. Tiburzio Réan, dimissionario, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
---
Il Col. Tiburzio Réan, nominato, con deliberazione consiliare n. 28, in data 3-2-1956, quale rappresentante della Regione nel Consiglio di Amministrazione dell'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso fino alla scadenza del mandato del Consiglio stesso (anno 1959), ha presentato, in data 16-5-1958, le proprie dimissioni dal suddetto incarico.
L'articolo 4 del Decreto Legislativo del Capo provvisorio dello Stato in data 5-8-1947, n. 871, concernente la composizione del Consiglio di Amministrazione dell'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso, stabilisce che 4 dei 13 componenti il Consiglio predetto siano designati dal Ministero dell'Agricoltura e Foreste, 1 dal Ministero della Pubblica Istruzione, 4 dal Consiglio provinciale di Torino e 4 dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta.
In relazione alle dimissioni presentate dal Col. Tiburzio Réan, occorre che il Consiglio regionale, previa accettazione delle dimissioni, provveda alla designazione di un nuovo membro, in sostituzione del dimissionario.
Attualmente rappresentano l'Amministrazione regionale nel predetto Consiglio di Amministrazione, oltre al Col. T. Réan, i Signori Prof. Dott. Penati Fausto, Dr. Norat Pio Desiderato e Sig. David Francesco.
Il Consigliere nuovo eletto in sostituzione del Col. T. Réan durerà in carica fino alla scadenza dell'attuale Consiglio di Amministrazione del Parco Nazionale Gran Paradiso, ossia sino alla fine del 1959.
---
Il Consigliere SAVIOZ osserva che il Consiglio, per potersi pronunciare sull'accettazione o meno delle dimissioni del Col. Tiburzio Réan, dovrebbe conoscere, se possibile, le ragioni che hanno indotto il Col. Réan a rassegnare le dimissioni.
Il Presidente della Giunta, BONDAZ, informa di aver ricevuto, in data 16-5-1958, una brevissima lettera di dimissioni del Col. Réan dall'incarico predetto senza precisazione delle ragioni delle dimissioni stesse.
Comunica di essersi, quindi, premurato di convocare nel proprio ufficio il Col. Réan per conoscere le ragioni delle dimissioni ed anche per vedere se, eventualmente, fosse disposto a recedere dalla sua decisione.
Precisa che il Col. Réan si è recato nel suo ufficio il 4-8-1958 e gli ha dichiarato che non intendeva recedere dalle dimissioni che aveva rassegnato perché il predetto incarico gli richiedeva troppo tempo, aggiungendo che non vi era alcun particolare motivo.
Fa presente di essersi, quindi, deciso a sottoporre la questione all'esame del Consiglio.
Il Consigliere SAVIOZ comunica che i Consiglieri della sinistra, preso atto dei chiarimenti dati dal Presidente della Giunta, Bondaz, concordano sulla proposta che il Consiglio accetti le dimissioni del Col. Réan e provveda alla sua sostituzione.
Rileva, in proposito, che il Consiglio di Amministrazione del Parco del Gran Paradiso, oltre che dei suoi problemi prettamente amministrativi di istituto, si interessa anche di problemi vari, fra cui quelli concernenti la questione del pagamento degli indennizzi spettanti ai proprietari dei terreni confinanti con il Parco per i danni arrecati ai terreni stessi dalla fauna del Parco.
Fa presente che la questione della nomina di altro rappresentante in sostituzione del Col. Réan ha quindi la sua importanza. Osserva che, secondo la prassi seguita dal Consiglio anche la minoranza avrebbe diritto ad avere un proprio rappresentante in seno al Consiglio di Amministrazione del Parco e chiede al Consiglio di voler esaminare la questione con la massima benevolenza e di nominare, in sostituzione del Col. Réan, un rappresentante della minoranza.
Il Consigliere MANGANONI esprime parere che il rappresentante della Regione in seno al Consiglio di Amministrazione del Parco, per poter discutere, con cognizione di causa, i vari problemi che interessano il. Parco, dovrebbe esperire una indagine riservata interpellando anche le Guardie del Parco.
Ricorda di avere accennato, in precedenti sedute di Consiglio, ai gravi danni arrecati alla piccola fauna dai rapaci, in particolare da volpi, faine e avvoltoi, che distruggono entro e fuori del comprensorio del Parco la selvaggina minore (fagiani, lepri, pernici e marmotte).
Raccomanda vivamente ai rappresentanti della Regione presso il Parco di affrontare tale problema in seno al Consiglio di Amministrazione del Parco ed insiste affinché sia autorizzata l'uccisione dei rapaci.
Il Consigliere NORAT comunica che la questione sollevata dal Consigliere Manganoni ha già formato oggetto di vivace discussione da parte del Consiglio di Amministrazione del Parco e si è chiusa senza che sia stata assunta una decisione in merito.
Fa presente che, se è vero che i rapaci divorano la piccola selvaggina, non si può disconoscere che essi, col distruggere anche una quantità innumerevole di topi e di altri animali, concorrono alla salvaguardia dell'agricoltura.
Il Consigliere SAVIOZ comunica che un tempo, allorchè il Parco era una riserva di caccia dei Savoia, le guardie ricevevano un premio ogni qualvolta abbattevano un animale rapace.
Esprime parere che non vi sarebbe, quindi, che da ripristinare tale sistema per ridurre ed eliminare gradualmente gli animali rapaci.
Il Consigliere NORAT osserva che le finalità della riserva di caccia esistente ai tempi dei Savoia e le finalità attuali del Parco sono del tutto diverse, in quanto la riserva di caccia aveva lo scopo di salvaguardare un determinato numero di animali per la caccia reale mentre, invece, il Parco ha lo scopo di salvaguardare tutta la fauna del Parco e di esperimentare, se possibile, l'acclimatazione in Valle d'Aosta di determinati animali che vivono in altre Regioni montane.
Precisa che non è, quindi, possibile ripristinare il sistema a cui ha accennato il Consigliere Savioz.
Il Presidente, PAREYSON, invita il Consiglio a votare, con due distinte votazioni segrete, per l'accettazione delle dimissioni presentate dal Col. Tiburzio Réan e per la designazione di un nuovo rappresentante della Regione in seno al Consiglio di Amministrazione dell'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso, in sostituzione del predetto membro dimissionario, fino alla scadenza dell'attuale Consiglio di Amministrazione del predetto Ente (1959).
Procedutosi alla votazione segreta (con il sistema delle palline bianche e nere) con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri Signori CHABOD Augusto, DIEMOZ Alberto e LAURENT Giuseppe, il Presidente, PAREYSON, accerta e comunica che il Consiglio regionale ha deliberato, ad unanimità di voti, di accettare le dimissioni presentate dal Sig. Col. Tiburzio Réan (Consiglieri presenti e votanti: trenta).
Procedutosi, quindi, alla seconda votazione, a schede segrete, ed allo spoglio dei voti con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri Signori CHABOD Augusto, DIEMOZ Alberto e LAURENT Giuseppe, il Presidente accerta e comunica i seguenti risultati della votazione per la designazione del nuovo rappresentante della Regione in seno al Consiglio di Amministrazione dell'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso:
- Consiglieri presenti e votanti: trenta;
- Sig. MONTESANO Prof. Giuseppe - voti riportati: ventitre;
- Sig. CHABOD Augusto - voti riportati: sei;
- schede bianche: una.
Il Presidente, PAREYSON, visto l'esito della votazione, proclama designato quale rappresentante del Consiglio regionale della Valle d'Aosta nel Consiglio di Amministrazione dell'Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, fino alla scadenza dell'attuale mandato del predetto Consiglio di Amministrazione (anno 1959), il Signor MONTESANO Prof. Giuseppe, di Aosta.
Il Consiglio prende atto.
---
Si dà atto che l'adunanza viene sospesa alle ore dodici e minuti cinque e rinviata alle ore quindici.
______