Oggetto del Consiglio n. 51 del 1° luglio 1968 - Verbale
OGGETTO N. 51/68 - Bilancio di previsione del Comune di Aosta per l'anno 1968. - Richiesta di chiarimenti. (Interpellanza del Consigliere regionale Signor Dolchi Giulio)
Il Presidente, MONTESANO, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza presentata dal Consigliere regionale Signor Dolchi Giulio concernente: "Bilancio di previsione del Comune di Aosta per l'anno 1968. - Richiesta di chiarimenti", interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri in allegato all'oggetto n. 2 dell'ordine del giorno dell'adunanza del 1 e 2 luglio 1968:
"Ill.mo Signor PRESIDENTE del Consiglio Regionale
della Valle d'Aosta
AOSTA
Il sottoscritto Consigliere regionale Giulio DOLCHI, a norma di regolamento, si pregia inoltrare - per la discussione nella prossima seduta consiliare - la seguente
INTERPELLANZA
Il sottoscritto Giulio DOLCHI, Consigliere regionale, interpella il Signor Presidente della Giunta per sapere quali provvedimenti intende promuovere - nella sua qualità di Prefetto ed in applicazione dell'art. 305 del Testo Unico della legge comunale e provinciale 3 marzo 1934 n. 383 - per sollecitare il Sindaco e la Giunta Municipale di Aosta a voler deliberare il bilancio 1968.
Infatti, a tutt'oggi, non si è ancora provveduto, in palese violazione di legge e di ogni norma di vita democratica, alla compilazione del bilancio preventivo 1968 ed alla sua presentazione al Consiglio comunale per la discussione ed approvazione.
Distinti ossequi.
Aosta, lì 3 giugno 1968
F. to: Giulio Dolchi"
Presidente - Concedo la parola al Consigliere Dolchi per illustrare brevemente la sua interpellanza.
Dolchi (P.C.I.) - Signor Presidente, Colleghi Consiglieri, la illustrazione della interpellanza in esame non occuperà che una minima parte di quei dieci minuti che, pur nella poca esattezza degli articoli del Regolamento che trattano la materia, mi sembra dovrebbero essere a mia disposizione. Sarò quindi brevissimo.
In primo luogo, perché l'interpellanza è chiara di per sé stessa, così come, secondo me, è chiarissima la legge quando fissa le scadenze per la discussione ed approvazione del bilancio comunale al 15 ottobre dell'anno precedente o, semmai, nella sessione autunnale.
Il Sindaco di Aosta, nella relazione al bilancio di pochi giorni fa, si sforza di asserire che tali termini non sono perentori, mentre per una mia interpretazione sono perentori, e le eventuali tolleranze dei ritardi da parte di qualsiasi Autorità tutoria, non solo in Valle d'Aosta ma in tutta l'Italia, non escludono l'illegittimità di tali ritardi.
Rimane comunque il fatto, a parte queste disquisizioni di carattere giuridico, che discutere a metà esercizio, cioè a metà dell'anno, il bilancio preventivo è, per lo meno, una arbitraria riduzione del 50% del periodo oggetto del bilancio e, soprattutto, un ritardo che in Italia ben poche Amministrazioni pubbliche hanno accumulato.
In secondo luogo, perché del bilancio della vita amministrativa del Comune di Aosta avremo occasione di discutere ancora e quanto prima in questo Consiglio Regionale, sia per l'adozione delle leggi regionali previste per il Comune di Aosta, sia perché in alcuni casi si hanno delle voci discordanti fra il bilancio regionale e quello presentato alla discussione e all'approvazione del Consiglio Comunale di Aosta. Ad esempio, mentre nel bilancio regionale si prevede una uscita di 150 milioni di lire a titolo di contributo nelle spese per il pagamento di quote di ammortamento di mutui passivi contratti dal Comune di Aosta, nel bilancio comunale si prevede una analoga entrata di 250 milioni di lire.
Si dovrà perciò definire, penso in questa sede, se la Regione dovrà erogare una somma superiore di 100 milioni di lire alla spesa già prevista nel bilancio regionale del 1968 - come sembra essere intenzione della Giunta in base ad una lettera trasmessa al Comune di Aosta, in data 31 maggio u. s. - o se il Comune di Aosta, mancando questo maggior contributo di cento milioni, avrà uno spareggio di bilancio di pari entità.
In terzo luogo, perché la mia interpellanza rientra in una azione di opposizione e di stimolo che ha visto impegnati i Consiglieri comunali indipendenti, comunisti e del PSIUP, per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo grave ritardo alla presentazione del bilancio e per sollecitare il Sindaco a ottemperare alle disposizioni di legge; rientra cioè in una iniziativa politica per ottenere la discussione del bilancio comunale. Come voi sapete, la discussione e l'approvazione di questo bilancio sono avvenute la settimana scorsa; si può, quindi, dedurre che questa iniziativa politica ha avuto il successo che ci eravamo prefissi.
Prima di concludere, se me lo permettete, desidero fare ancora una considerazione di carattere politico.
A volte, quando da questi banchi si denunciano manchevolezze o discriminazioni, si ha l'impressione che i nostri contradditori, e in genere quanti ci ascoltano, considerino queste nostre affermazioni come un perditempo di opposizione, uno stratagemma di opposizione, o denunce generiche non suffragate da prove, non confortate da fatti specifici. In questo caso, mi sembra (ed attiro l'attenzione del Consiglio Regionale proprio su questo), mi sembra che il fatto del ritardo nella presentazione del bilancio comunale e il mancato intervento dell'Autorità di tutela si possano configurare come un esempio di discriminazione.
Infatti - e questa è la considerazione con cui concludo - come si sarebbe comportato il democristiano Presidente della Giunta Regionale, che è stato ultra tollerante per oltre sei mesi verso il Sindaco di Aosta, se tale Sindaco non fosse stato anche egli democristiano?
Sono certo che verso il Sindaco comunista, comunque verso un Sindaco non democristiano, sarebbero stati presi dei provvedimenti, richiamandosi senz'altro alla perentorietà dei termini fissati dal Testo Unico della legge Comunale e Provinciale.
Invece per il Sindaco democristiano di Aosta si è elusa e non si è applicata questa legge.
Bionaz, Presidente della Giunta. - Mi pare che la illustrazione fatta dal Consigliere Dolchi della sua interpellanza sia fuori dai termini dell'interpellanza stessa. Il Consigliere Dolchi è entrato nel merito del bilancio di Aosta. Non credo che questa sia la sede competente per una simile discussione, anche perché nell'interpellanza non vi si fa cenno; si parla soltanto del ritardo.
Ora il ritardo, come lei ha riconosciuto, è una mancanza che è censurabile a discrezione del Presidente della Giunta nella sua funzione prefettizia.
Inoltre, oggi il fatto è superato, in quanto il bilancio del Comune di Aosta è stato discusso ed approvato, per cui mi sembra che non sia il caso di dilungarci ulteriormente in questa sede se, nel merito, voi non farete più precise proposte al Consiglio Regionale.
Dolchi (P.C.I.) - Prendo atto della risposta del Presidente della Giunta, ribadendo che effettivamente il fatto è stato superato con la discussione del bilancio e, se fossimo in termini di gergo ciclistico, nel prendere atto, potrei dire che è stato superato con il concorrente arrivato fuori tempo massimo.