Oggetto del Consiglio n. 11 del 28 gennaio 1971 - Verbale
OGGETTO N. 11/71 - Procedura per l'approvazione di strumenti urbanistici adottati dai comuni. (Approvazione di mozione e reiezione di ordine del giorno)
Il Presidente, MONTESANO, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione presentata dai Consiglieri regionali Signori Manganoni Claudio, Tonino Aldo, Crétier Egidio, Savioz Fabiano e Macheda Domenico, concernente l'oggetto: "Procedura per l'approvazione di strumenti urbanistici adottati dai Comuni", mozione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 30 dicembre 1970:
MOZIONE
Con la promulgazione della legge 6 agosto 1967 n. 765, il Governo ha inteso sollecitare la regolamentazione dello sviluppo urbanistico ed edilizio da parte dei Comuni, e a questo scopo ha imposto limitazioni all'edificazione attraverso le ben note norme transitorie: ne risulta che è praticamente impossibile edificare se non a completamento dei centri abitati attuali.
Attualmente solo i Comuni di Aosta e di St. Vincent dispongono di un Piano Regolatore Generale.
Fra i motivi per cui gli altri Comuni della Valle sono ancora sprovvisti di strumenti urbanistici, vi è purtroppo anche la non approvazione dei piani da parte delle Autorità regionali nei termini di legge.
Tralasciamo di parlare delle inutili ed esasperanti lungaggini dell'istruttoria; rimane il fatto che per l'articolo 12 della legge 765 i Regolamenti edilizi con programma di fabbricazione devono essere approvati entro 180 giorni dalla presentazione
Qual è la situazione a tutt'oggi? Vi son piani di fabbricazione che giacciono negli uffici della Regione da 14, 10, 8, 6 mesi.
È superfluo sottolineare i danni causati da detti ritardi sia all'industria edilizia che ai privati.
Considerata dunque l'urgenza di sbloccare tale situazione e l'opportunità di osservare le leggi,
IL CONSIGLIO REGIONALE
DELIBERA
di rivolgere un invito alla Giunta Regionale affinché venga accelerata in tutti i modi la procedura per l'approvazione dei Regolamenti edilizi con programma di fabbricazione e, più in generale, di tutti gli strumenti urbanistici, adottati dai Comuni.
F.ti: Manganoni Claudio, Tonino Aldo, Crétier Egidio, Savioz Fabiano e Macheda Domenico
Il Consigliere SAZIOZ illustra la mozione che è stata presentata in seguito al ritardo verificatosi nell'approvazione dei piani regolatori comunali e dei programmi di fabbricazione adottati dai Comuni.
Rammenta i precedenti riguardanti l'intervento tecnico e finanziario dell'Amministrazione Regionale per la formazione dei piani regolatori comunali e dichiara che la Regione ha erogato ingenti somme senza giungere a risultati soddisfacenti a causa di varie difficoltà di carattere generale e di carattere locale. Accenna alle resistenze frapposte in sede comunale all'adozione dei piani regolatori e fa presente che, dei numerosi piani regolatori comunali già predisposti, soltanto quelli dei Comuni di Aosta e di St. Vincent sono stati approvati e sono entrati in vigore.
Osserva che altri Comuni hanno affidato incarichi a tecnici liberi professionisti per la formazione degli strumenti urbanistici.
Rileva la necessità di addivenire al più presto all'approvazione dei piani regolatori e dei programmi di fabbricazione già adottati dai Comuni, previa approvazione delle modificazioni che si rendono necessarie, e all'approvazione del Piano regionale.
Invita la Giunta a disporre affinché siano inviate ai Comuni precise direttive e norme circa la predisposizione degli strumenti urbanistici in questione.
Il Consigliere MANGANONE, osserva che la Regione avrebbe dovuto legiferare in merito per mettere i Comuni in condizione di provvedere alla redazione degli strumenti urbanistici comunali.
Fa presente che dal ritardo nell'elaborazione di tali strumenti urbanistici è derivata una stasi nell'edilizia locale, con conseguente crisi del settore edilizio e dei connessi settori, e ciò anche in relazione ai restrittivi vincoli e limiti volumetrici e di distanza previsti dalla legge ponte 6 agosto 1967 n. 765.
Dichiara che l'Assessore Milanesio ha fatto, dal 1968 ad oggi, affermazioni contrastanti in sede di discussioni consiliari sul problema in esame, particolarmente per quanto concerne la proposta di legge presentata dai Consiglieri D.C. in materia di urbanistica regionale.
Dichiara, infine, che da parte dell'Assessore Milanesio, e probabilmente anche da parte della Giunta Regionale, non vi è alcuna volontà politica di adottare provvedimenti atti ad ovviare all'attuale stasi edilizia, dalla quale derivano notevoli danni alle varie categorie economiche locali.
L'Assessore MILANESIO contesta le dichiarazioni fatte dal Consigliere Manganone con spirito di polemica non costruttiva.
Fa presente che occorre distinguere nettamente il problema della situazione economica dal problema della situazione edilizia e ritiene che non si stia attraversando un momento di crisi edilizia, bensì un momento di incertezza dovuto ad una situazione di crisi urbanistica in seguito alla non avvenuta approvazione del piano regolatore regionale urbanistico e paesaggistico nonché alla mancata approvazione dei piani regolatori comunali.
Informa che la Giunta ha adottato provvedimenti per avviare a soluzione concreta la redazione del piano regionale urbanistico.
Dichiara che la proposta di legge urbanistica presentata dai Consiglieri della D.C. era da ritenersi superata sotto diversi aspetti, per cui non poteva essere approvata nella formulazione proposta.
Riferendosi alle dichiarazioni del Consigliere Savioz, precisa di concordar sulla lamentata situazione di resistenza, a tutti i livelli, alla pianificazione territoriale in Valle d'Aosta e ribadisce la necessità di porre dei limiti al disordine urbanistico ed edilizio che si verifica in tutti i Comuni a causa della non avvenuta approvazione di adeguati strumenti urbanistici.
Fa presente che la Regione ha provveduto a sollecitare i Comuni per la redazione dei piani regolatori, per i quali la Regione ha previsto la concessione di adeguati contributi finanziari.
Informa che quanto prima sarà sottoposto all'approvazione del Consiglio il disegno di legge recante modifiche ad alcune norme della legge regionale urbanistica e per la difesa del paesaggio 28 aprile 1960 n. 3, allo scopo di poter provvedere sollecitamente all'approvazione non solo dei piani regolatori, ma anche dei programmi di fabbricazione annessi ai regolamenti edilizi comunali.
Rileva le difficoltà di ordine tecnico-amministrativo derivanti dall'insufficiente numero di personale tecnico qualificato presso l'Ufficio Urbanistico dell'Assessorato al Turismo.
Per quanto concerne la mozione in esame, propone un emendamento consistente nello stralcio delle premesse di motivazione della mozione stessa; dichiara di concordare, invece, sulla parte dispositiva della mozione.
Si riserva di trasmettere ai Consiglieri un breve rapporto sul problema dell'urbanistica locale, allo scopo di addivenire ad una esauriente e costruttiva discussione in Consiglio delle varie questioni connesse al problema stesso.
Il Consigliere MANGANONI ribadisce quanto già detto dal Consigliere Savioz circa il ritardo nell'approvazione dei piani regolatori e dei programmi di fabbricazione da parte dei Comuni e della Regione, ritardo che provoca disagio nei vari settori dell'economia locale, particolarmente nel settore dell'agricoltura e in quello del turismo.
Accenna alla grave situazione che si verifica da tempo in Valle d'Aosta anche nel settore dell'industria, con conseguente notevole riduzione dei posti di lavoro e con aumento della disoccupazione locale.
Accenna alle ripercussioni negative delle limitazioni e dei vincoli restrittivi previsti dalla legge ponte n. 765, da considerarsi come la causa prima della crisi edilizia ed insiste sulla necessità di addivenire al più presto possibile all'approvazione degli strumenti urbanistici comunale.
Il Consigliere MANGANONE ribadisce quanto già detto in merito alle difficoltà derivanti al settore edilizio dal ritardo nell'approvazione degli strumenti urbanistici comunali, facendo presente la necessità di provvedere all'approvazione del previsto regolamento di esecuzione della legge regionale urbanistica.
Ritiene che i programmi di fabbricazione a suo tempo trasmessi dai Comuni alla Regione siano divenuti esecutivi per la decorrenza del termine previsto dalla legge.
Dichiara che i Consiglieri democristiani si asterranno dalla votazione sulla mozione, ritenendo che i programmi di fabbricazione siano divenuti esecutivi per decorrenza di termine.
Il Consigliere Bordon ribadisce quanto già detto dal Consigliere Manganone, riferendo circa i precedenti relativi all'esame e all'approvazione dei programmi di fabbricazione e delle delimitazioni dei centri abitati.
Ritiene necessario addivenire al più presto possibile all'approvazione del piano regolatore regionale urbanistico e dei piani regolatori comunali.
Il Consigliere GERMANO ritiene che i ritardi nella soluzione dei problemi urbanistici locali derivino principalmente dall'attuale situazione politica generale e dichiara che per risolvere i problemi stessi occorre uno spostamento più a sinistra della formazione governativa.
Dichiara che, per quanto riguarda la situazione regionale, il ritardo nella soluzione dei problemi urbanistici locali è dovuto a responsabilità delle varie Giunte Regionali succedutesi e della Democrazia Cristiana.
Ribadisce l'urgente necessità di addivenire alla redazione e all'approvazione del piano regolatore regionale urbanistico e dei piani regolatori comunali, stabilendo però, preliminarmente, in sede consiliare, i principi generali di impostazione del piano regolatore regionale.
Il Consigliere PEDRINI, concordando sulla necessità di addivenire alla sollecita approvazione dei piani regolatori comunali, chiede chiarimenti in merito ai provvedimenti adottati dalla Giunta per la predisposizione del piano regolatore regionale.
Propone quindi l'approvazione del seguente ordine del giorno, di cui dà lettura:
Il Consiglio Regionale
considerata l'urgente necessità di dare alla Regione una coerente regolamentazione in materia urbanistica ed a tutela paesaggistica mediante una radicale trasformazione degli indici volumetrici di fabbricabilità vigenti e la modificazione delle distanze da osservare nelle edificazioni lungo le strade, tenendo soprattutto presente con opportuni accorgimenti delle condizioni ambientali, geografiche, storiche e delle particolari esigenze della nostra popolazione e dei nostri terreni,
dà mandato
ad una Commissione di tecnici Consiglieri regionali di esporre al Consiglio un parere o di studiare una opportuna soluzione entro il 15 marzo p.v. sulla legge urbanistica giacente presso la Commissione Affari Generali, Finanze, Programmazione e Urbanistica."
Il Consigliere BORDON contesta le affermazioni del Consigliere Germano relative alle responsabilità della Democrazia Cristiana e dichiara di concordare sull'ordine del giorno presentato dal Consigliere Pedrini.
Il Consigliere MAPPELLI dichiara, fra l'altro, quanto segue:
"L'articolo 2 della legge regionale 28 aprile 1960 n. 3 recita: "L'attività edificatoria, lo sviluppo urbanistico e la tutela del paesaggio sono disciplinati, in Valle d'Aosta, dalla presente legge. Sarà successivamente emanato un regolamento".
L'amico Bordon ha già letto l'articolo 5 della sopracitata legge, che recita:
"La disciplina dell'attività edificatoria, dello sviluppo urbanistico e della tutela del paesaggio si attua a mezzo del piano regolatore regionale urbanistico e paesaggistico da formarsi a cura dell'Amministrazione Regionale con le modalità stabilite dal regolamento e da approvarsi con deliberazione del Consiglio Regionale.
In detto piano sono incorporati i piani comunali di cui all'articolo 8".
Pertanto, noi della D.C. (l'ho già detto alcuni mesi fa e lo ripeto oggi e chiedo che sia messo a verbale) chiediamo che la proposta di legge urbanistica da noi presentata (che in pratica non è altro che il regolamento previsto agli articoli 2 e 5 della legge del 1960) venga discussa e portata avanti assieme al piano regolatore regionale, al fine di permettere ai tecnici nominati dai vari Comuni di elaborare i piani regolatori su delle indicazioni precise emanate dal Consiglio Regionale.
Invece l'Assessore al Turismo, a nostro avviso, ha fatto le cose in senso opposto, concedendo contributi nelle spese per la elaborazione dei progetti dei piani regolatori comunali senza dare ai progettisti e ai Comuni i criteri per lo studio dei piani regolatori stessi.
In definitiva, noi chiedevamo, chiediamo e insistiamo che la proposta di legge urbanistica o regolamento - chiamatelo come vi pare - e il piano regolatore regionale vadano avanti assieme e ribadiamo che, comunque, ciò si sarebbe dovuto fare e approvare prima, al fine di stabilire norme chiare e sicure sia per i Comuni sia per i tecnici progettisti incaricati e questo anche per evitare spreco di denaro".
Il Consigliere GERMANO dichiara di concordare sull'emendamento proposto dall'Assessore Milanesio per lo stralcio della parte di premessa e di motivazione della mozione in esame.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Pedrini, propone che tale ordine del giorno sia riesaminato dai rappresentanti dei vari Gruppi consiliari, al fine di addivenire alla formulazione di un nuovo testo concordato e da votare nella seduta pomeridiana.
Il Consigliere MANGANONE dichiara che i Consiglieri del suo Gruppo si asterranno dalla votazione sulla mozione, ritenendola superata dalla norma di legge statale concernente l'esecutività per decorrenza del termine.
Il Consigliere SAVIOZ ribadisce la necessità di risolvere sollecitamente i problemi urbanistici locali e dichiara che, pur concordando sull'emendamento soppressivo della parte di premessa della mozione, proposto dall'Assessore Milanesio, ritiene che la parte di premessa e di motivazione della mozione potrebbe essere modificata come segue:
"Il Consiglio Regionale
preso atto della discussione intervenuta e tenuto conto delle precisazioni fornite dalla Giunta sulla necessità di giungere alla normalizzazione della situazione urbanistica regionale
DELIBERA"
L'Assessore MILANESIO dichiara che la Giunta non concorda sull'ordine del giorno presentato dal Consigliere Pedrini, perché non ritiene necessario di istituire una nuova Commissione per l'esame del problema, esame che dovrebbe essere di competenza dell'apposita Commissione consiliare permanente Affari Generali, Finanze, Programmazione e Urbanistica.
Su richiesta del Consigliere Pedrini, riferisce in merito ai provvedimenti adottati dalla Giunta per il coordinamento del lavoro di formazione del piano regolatore regionale, cui provvederà l'Ufficio Regionale Urbanistico con la collaborazione dell'Ufficio di Programmazione Regionale; precisa che è stato affidato all'Architetto Ceccarelli un incarico temporaneo di consulenza professionale per il coordinamento del lavoro di cui si tratta.
Il Consigliere PEDRINI, a nome anche di altri quattro Consiglieri, chiede che si proceda a scrutinio segreto alla votazione del proposto ordine del giorno.
Il Consigliere DOLCHI dichiara che i Consiglieri del suo Gruppo si asterranno dalla votazione, avendo testé proposto di apportare modifiche all'ordine del giorno stesso al fine di addivenire ad un nuovo testo concordato fra i vari Gruppi consiliari.
Il Presidente MONTESANO, invita il Consiglio a votare, a scrutinio segreto, per l'approvazione dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Pedrini e modificato come segue:
"Il Consiglio Regionale,
considerata l'urgente necessità di dare alla Regione una coerente regolamentazione in materia urbanistica ed a tutela paesaggistica mediante una radicale trasformazione degli indici volumetrici di fabbricabilità vigenti e la modificazione delle distanze da osservare nelle edificazioni lungo le strade, tenendo soprattutto presente con opportuni accorgimenti delle condizioni ambientali, geografiche, storiche e delle particolari esigenze della nostra popolazione e dei nostri terreni,
dà mandato
ad una Commissione di tecnici Consiglieri regionali da nominarsi dal Consiglio di esporre al Consiglio stesso un parere o di studiare una opportuna soluzione entro il 15 marzo p.v. sulla legge urbanistica giacente presso la Commissione Affari Generali, Finanze, Programmazione e Urbanistica".
Il Consigliere DOLCHI dichiara che i Consiglieri del Gruppo Comunista si asterranno dalla votazione sull'ordine del giorno in questione.
Procedutosi alla votazione, a scrutinio segreto, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri Signori Chabod, Crétier e Pollicini, il Presidente accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:
- Consiglieri presenti: trentatre;
- Consiglieri astenutisi dalla votazione: otto (Crétier, Dolchi, Germano, Macheda, Manganoni, Savioz, Siggia e Tonino);
- Consiglieri votanti: venticinque;
- Voti favorevoli: nove;
- Voti contrari: sedici.
Il Presidente, MONTESANO, in base all'esito della votazione, dichiara che il Consiglio non ha approvato l'ordine del giorno soprariportato.
Il Consiglio prende atto.
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Il Presidente, MONTESANO, invita quindi il Consiglio a votare, per alzata di mano, per l'approvazione della sottoriportata mozione, presentata dai Consiglieri regionali Signori Manganoni Claudio, Tonino Aldo, Crétier Egidio, Savioz Fabiano e Macheda Domenico, modificata come da emendamento proposto dal Consigliere Savioz:
"Il Consiglio Regionale
preso atto della discussione intervenuta e tenuto conto delle precisazioni fornite dalla Giunta sulla necessità di giungere alla normalizzazione della situazione urbanistica regionale,
DELIBERA
di rivolgere un invito alla Giunta Regionale affinché venga accelerata in tutti i modi la procedura per l'approvazione dei regolamenti edilizi con programma di fabbricazione e, più in generale, di tutti gli strumenti urbanistici, adottati dai Comuni".
Il Consigliere MANGANONE dichiara che i Consiglieri del Gruppo della Democrazia Cristiana si asterranno dalla votazione sulla mozione di cui sopra.
Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente accerta e comunica che il Consiglio, ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti: trentadue; Consiglieri votanti: venticinque; Consiglieri astenutisi dalla votazione: Bordon, Chabod, Maghetti, Manganone, Mappelli, Pedrini e Ramera), ha approvato la mozione soprariportata.
Il Consiglio prende atto.
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Si dà atto che il Presidente, MONTESANO, sospende la seduta alle ore 12,50 rinviandola alle ore 16.
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