Oggetto del Consiglio n. 151 del 9 dicembre 1954 - Verbale
OGGETTO N. 151/54 - DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE, VITTORINO BONDAZ.
Il Presidente della Giunta, BONDAZ, riferisce quanto segue:
"Messieurs les Conseillers,
je vous remercie d'abord pour avoir démontré à mon égard une si grande confiance et je désire en même temps vous exprimer ma certitude que chacun sache oublier soi-même et contribuer avec toutes ses forces à la meilleure Administration de la Vallée, fondée sur des bases techniques et spirituelles.
Pour arriver à ce but, qu'il faut atteindre à tout prix, il est nécessaire que nos efforts soient unis afin d'arriver, avec l' aide de Dieu, à s'acquitter de cette lourde tâche.
Signori Consiglieri,
la commozione di cui è pervaso il mio animo è profonda e sarebbe inutile nasconderlo.
Quando, dopo il risultato della recente consultazione popolare, gli amici insistettero perché accettassi la candidatura alla Presidenza della Giunta regionale, il mio animo ebbe istanti di smarrimento.
Capivo, da una parte, che il voto popolare era dirimente, mentre, d'altra parte, l'animo si smarriva nel timore di non essere, per la modestia delle mie possibilità, all'altezza di un compito, che il mio senso realistico raffigura, senza possibilità di errare, difficile sotto varii aspetti a cui è inutile accennare particolarmente.
Inoltre, voi lutti comprenderete come non sia decisione di poco momento abbandonare, dopo 26 anni di lavoro intenso, una professione come quella da me esercitata sino ad oggi con l'entusiasmo e la convinzione del neofita.
Il senso di responsabilità, quel senso di responsabilità che sempre deve esser presente in ogni decisione e che è il grande regolatore di ogni magistratura che voglia, nella estrinsecazione del suo mandato, raggiungere o quanto meno avvicinarsi alla vera manifestazione di giustizia nella equità, ha avuto il sopravvento ed ho ceduto alle commosse pressioni di innumerevoli amici.
Ed oggi, accettando la decisione dell'On. Consiglio, desidero, con quel senso di realismo che permeerà tutta la mia opera, esprimere con estrema sincerità il mio intendimento.
Desidero servire in umiltà di intenti e con la collaborazione di tutto il Paese, onde si raggiunga al più presto lo scopo comune: e cioè il benessere costante delle nostre popolazioni.
Sento profondamente la necessità della collaborazione di tutti e confido che i Signori Consiglieri mi saranno larghi di consigli volti al raggiungimento del supremo bene collettivo.
Convinto della bontà del costume democratico considererò come consigli anche le critiche che in una bene ordinata democrazia sono preziose quando tendano per il loro contenuto costruttivo e positivo a propalare l'opera della maggioranza e ad individuarne le eventuali lacune.
Con questi sentimenti mi onoro di salutare il nuovo Consiglio che il popolo valdostano ha eletto.
Sono davanti a noi anni di lavoro intenso e proficuo, sulla strada da percorrere troveremo qualche soddisfazione e molte difficoltà. Se la percorreremo uniti, ciascuno al proprio posto di responsabilità, raggiungeremo più presto e più facilmente la meta comune".
Il Consiglio prende atto.
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