Oggetto del Consiglio n. 245 del 9 ottobre 1972 - Resoconto
OGGETTO N. 245/72 - Legge 3 dicembre 1971, n. 1102 Nuove norme per lo sviluppo della montagna. (Interpellanza)
Montesano (P.S.D.I.) - Vuole illustrarla Consigliere Chincheré?
Chincheré (P.C.I.) - Io chiedo solo al Presidente, all'Assessore, non so chi la illustrerà, di essere particolarmente precisi per quanto riguarda la seconda parte, cioè, se e quando la Giunta intende portare alla discussione in Consiglio questa legge.
Maquignaz (D.P.) - Per quanto riguarda l'attuazione della legge, la Giunta mi aveva incaricato di fare uno studio attraverso i servizi forestali per una suddivisione di queste zone omogenee del territorio della Regione.
Lo studio è stato fatto, abbiamo sentito il Comitato della programmazione e poi si è ritenuto opportuno anche di fare una riunione di tutti i Sindaci della Valle, in modo da sapere qual era l'indicazione per questa suddivisione. A questa riunione, naturalmente, cioè da questa riunione, noi abbiamo cercato di riassumere quello che era la volontà della maggioranza dei Sindaci e abbiamo predisposto una bozza di legge proprio per l'istituzione delle comunità montane, bozza di legge che è già pronta e che passerà al più presto alle Commissioni e qui cercheremo, naturalmente, di rispettare il termine che è stato fissato; cioè ad un anno dell'applicazione della legge, cioè vale a dire per il mese di dicembre del 1972 noi dovremo discutere questo provvedimento in Consiglio.
Vorrei aggiungere che c'era anche il problema di ottenere i primi fondi, cioè per la ripartizione di quegli 87 miliardi, 26 per l'esercizio 1972, che anche, per cui avevamo una scadenza; il Presidente ha predisposto una lettera programmatica, direi, per la suddivisione di questi fondi che la leggerà, mi pare che stia cercando appunto questa lettera, e questo naturalmente per poter ottenere i fondi previsti per l'esercizio 1972, il modo di non perdere nulla.
Quindi, per quanto riguarda lo studio della suddivisione c'è la proposta di legge che passerà la commissione, quindi è già pronta e andrà in Consiglio prima del mese di dicembre. Per quanto riguarda i fondi che a noi interessavano adesso subito, il Presidente ha già predisposto la lettera da inviare al Ministero.
Chincheré (P.C.I.) - ... se vuole dare lettura della lettera, come diceva l'Assessore, oppure me la passerà dopo.
Dujany (D.P.) - ...quanto ha già detto l'Assessore all'Agricoltura, almeno per quanto riguarda i finanziamenti, che la Giunta si è trovata dinanzi ad una alternativa di dare esecuzione letterale alla legge nazionale che richiedeva la trasmissione al Ministero dell'Agricoltura e i piani dei lavori da eseguirsi che avrebbero dovuto essere approvati e finanziati da questa legge, la cui ripartizione di finanziamenti è già avvenuta su iniziativa del Comitato Interministeriale, il CIPE.
La Giunta ha ritenuto opportuno di non inviare i piani al Ministero, ma bensì di chiedere al Ministero la destinazione di questo denaro all'Amministrazione regionale; perché ha ritenuto che fosse una scelta sul piano autonomistico pericoloso e non conseguente al nostro statuto, che ha competenze specifiche in questo settore, il richiedere finanziamenti attraverso dei programmi approvati dal Ministero stesso in quanto riteniamo che qualora il Ministero abbia versato i contributi previsti all'amministrazione regionale, sarà l'amministrazione regionale che deciderà il modo con cui si dovrà spendere unendo questi finanziamenti a finanziamenti di origine regionale. Ed è proprio in questa occasione che vi leggerò così, rapidamente, una lettera, che non vorrei che fosse troppo lunga e incomprensiva, ma cercherò di sintetizzarla, che abbiamo mandato in questi giorni, anzi, ieri stesso, al Ministero, ed esattamente, al Ministero per la programmazione economica e al Ministero dell'Agricoltura e per conoscenza all'UNCEM, la quale sollecitava pure Lei questo nostro invio di circolare al Ministero.
"Finanziamento per le comunità montane per l'esercizio 1972 -
Applicazione degli articoli 15 e 19 della legge del 31.12.1971 - Con riferimento al telegramma dell'UNCEM che sollecita l'invio della relazione programmatica prevista dalla legge, la Presidenza della Giunta ribadisce quanto già esposto con lettera precedente che la ripartizione a favore della Regione della Valle d'Aosta venga fatta, commisurato al parametro dell'estensione del territorio montano regionale in rapporto a quello nazionale".
Questo è un criterio che avevano adottato per la ripartizione dei fondi, e il criterio che è stato adottato è quello più favorevole alla situazione concreta della Regione Valle d'Aosta.
Per quanto riguarda invece il problema del finanziamento noi sosteniamo dire che il Ministero versi questi fondi direttamente al bilancio regionale in quanto riteniamo che lo Stato possa avere il controllo della destinazione dei finanziamenti attraverso l'approvazione dei provvedimenti legislativi o dei regolamenti approvati dal Consiglio regionale, e vistati dalla commissione di coordinamento e dai relativi ministeri per la loro approvazione.
Chincheré (P.C.I.) - ... probabilmente la legge sulla montagna, questa legge 1022 meriterebbe indubbiamente un dibattito molto più ampio, uno spazio molto più ampio di quello che offre un'interpellanza, e probabilmente l'errore di fondo che ho fatto è quello di fare una interpellanza e non una mozione.
Io non avevo assolutamente dubbi sul fatto che l'Assessore all'Agricoltura e il Presidente della Giunta si muovessero in modo rapido e tempestivo per quanto riguarda la soluzione di alcuni problemi di scadenza. La mia preoccupazione era un'altra, e forse la mia interpellanza non è uscita molto bene, ed è questa: la legge sulla montagna ha questo grosso vantaggio rispetto a quasi tutte le altre leggi che ha fatto il Parlamento italiano, forse non abbiamo mai avuto in Italia una legge così costituzionale, nel senso che rispetta non solo la lettera della Costituzione, ma lo spirito della Costituzione; cioè, per la prima volta non abbiamo una legge che ribalta un po' i termini di quelli che sono i rapporti tra, così, le forze politiche, lo Stato, il Governo e la montagna; per la prima volta la montagna non viene vista come una zona perennemente depressa, per la prima volta noi abbiamo, così, l'imprimatur, sul fatto che la montagna è un elemento indispensabile, direi, un elemento produttivo a tutta la vita nazionale, diventa un po' il polmone dell'ossigeno, del tempo libero e di tutte queste cose, e, per la prima volta si chiede che siano i montanari stessi, i contadini della montagna, gli abitanti della montagna, a salvare la montagna attraverso tutta una serie di funzioni amministrative sommamente democratiche come le comunità montane e roba di questo genere.
Ecco, il problema che noi abbiamo è proprio questo: noi pensiamo che la riunione dei Sindaci vada bene, però non si possa assolutamente affrontare un progetto di legge, affrontare l'elaborazione di un progetto di legge senza un ampio dibattito tra le forze politiche e sindacali all'interno del Consiglio, per garantire il massimo dibattito e il massimo contributo di tutte le forze a questa legge.
Se noi siamo ottimamente soddisfatti per quanto riguarda rispetto di alcune scadenze, chiediamo però che il termine della presentazione in aula della proposta di legge regionale avvenga prima di dicembre, cioè proprio nei tempi acceleriamo il più possibile e arriviamo ad un ampio dibattito su questa legge, anche perché noi sappiamo che alcune forze politiche che hanno votato questa legge, oggi in realtà con una serie di circolari ministeriali, con una serie di tentativi di svuotamento dall'interno di questa legge, la legge stessa è abbastanza minacciata. Noi abbiamo avuto l'esempio in Liguria in cui il Presidente dell'UNCEM che è anche Consigliere regionale Ligure, fa delle proposte all'interno del Consiglio regionale, che sono abbastanza in contrasto con la legge, con lo spirito della legge stessa; ecco, noi non vogliamo assolutamente che in Valle d'Aosta capiti questo e chiediamo che il dibattito politico su questa legge avvenga nei termini più brevi possibili.
Siggia (P.C.I.) - Si passa all'oggetto n. 14.