Oggetto del Consiglio n. 21 del 30 gennaio 1973 - Resoconto
OGGETTO N. 21/73 - Riflessi negativi sulle entrate regionali derivanti dall'applicazione dell'Iva. (Interpellanza)
Montesano (P.S.D.I.) - Vuole illustrare? La parola al Consigliere Andrione.
Andrione (U.V.) - Molto brevemente, tutti sanno che l'IVA esiste e nessuno sa come si applica ivi compresi gli uffici predisposti all'IVA.
La questione che preoccupa è questa: dato che per mantenere inalterato il prezzo di certe merci e in particolare possiamo fare l'esempio della benzina, il Governo con l'applicazione dell'IVA ha abbassato altri contributi sui quali contributi l'Amministrazione Regione era chiamata a partecipare mentre non partecipa all'IVA, non ha percentuali sull'IVA, c'è il rischio con l'applicazione dell'IVA che le entrate regionali diminuiscano di una somma che io non so precisare ma che potrebbe essere molto alta, perché per esempio credo che sulla benzina super si aggiri sulle sette lire, sulla benzina normale sulle 6,50, sugli alcool e via dicendo; ora tutto questo avrebbe dovuto interessare il nostro dinamico Assessore alle Finanze e spingerlo a emettere un comunicato qualche cosa, dicendo quali sono le intenzioni dell'Amministrazione regionale, se intende aumentare al pubblico il prezzo in maniera da recuperare quei soldi che viene a perdere con l'applicazione dell'IVA o se intende di aumentarlo di meno oppure se intende fare una operazione di assenza assoluta diminuendo di una somma importante le entrate regionali, questo avremmo voluto sapere ed è per questo che abbiamo fatto una interpellanza.
Chantel (P.S.I.) - A me sembra che nella legge del riparto passata nel 1972, ci sia un paragrafo che è molto chiaro in cui è detto che la somma dell'IGE comunque incassata o dovuta sarà aumentata per quattro anni del 10% non essendo in grado né allora né adesso di poter valutare l'IVA.
Questo è quanto, perciò non è come dite voi perdita assoluta totale, questo è stato predisposto, vero, e se vi rileggete la legge vedrete che c'è un paragrafo deciso proprio all'una del mattino direttamente con Preti, è vero, c'è un paragrafo che riguarda il passaggio tra l'IGE e l'IVA, che prevede un aumento del 10% di quanto incassato nel 1972, incassato o comunque dovuto, vuol dire che non sono stati incassati ma che dovevano essere pagati; vengono computati con l'anno 1972, e c'è un aumento progressivo del 10% per quattro anni.
Il problema si presenterà nella futura amministrazione il quale allo scadere dei termini dovrà preoccuparsi di trattare questa parte, vero, riguardando il capitolo IVA in sostituzione del Capitolo IGE.
Per il resto Le dirò una cosa: l'Amministrazione si è preoccupata di chiedere una convocazione, e la prima è già avvenuta, e l'altra avverrà, fra una decina di giorni, ecc. e gli organi preposti dal Ministero delle Finanze da Roma per l'applicazione dell'Iva, dei diversi funzionari dell'Amministrazione finanziaria, con la presenza dei funzionari interessati della Regione e degli operatori economici; in un dato momento si è dovuto constatare, vero, che le modalità di applicazione erano molto incerte, tanto è vero che c'è stata la garanzia da parte dell'Intendente di Finanza che se le indicazioni per le denunce e per la documentazione si fossero poi dimostrate errate, era considerato che queste denunce erano state fatte in buona fede e senza alcuna sanzione economica, ecc. sarebbero state, di comune accordo fra sia i funzionari della Valle, in rappresentanza della Valle, e degli operatori economici, sistemate. Questo è quanto io vi posso dire, naturalmente ci sono certi aspetti dell'IVA che non sono ancora stati chiariti e questi aspetti riguardano gli operatori economici come riguardano ancora di più la Valle che emette un qualcosa come 28-29 mila mandati all'anno, di cui una buona parte dovrebbero aver soddisfatto l'IVA; d'altra parte la Valle stessa ha fatto un periodo transitorio dal 1° gennaio in avanti perché gli uffici dell'IVA non erano ancora in grado di mettere il famoso bollo sulle fatture e certe interpretazioni di legge sono tutt'altro che facili.
Risulterebbe che se uno doveva essere tassato in IGE ed era stato esentato si troverebbe nelle condizioni, anche se le fatture sono pagate adesso di non pagarle più, ma queste sono tutte illazioni nei diversi capitoli dell'IVA, di cui qualche d'uno sono stati chiariti e una parte non sono stati chiariti manco dall'autorità finanziaria che dovrebbe tutelare e dovrebbe controllare l'imposizione della tassa.
Io non ho altro da dire perché la questione che riguarda i generi contingentati, ecc. ecc. riguardano probabilmente non il mio Assessorato e d'altra parte certi generi contingentati, se saranno aumentati, saranno aumentati perché i prezzi sono scattati all'ingrosso dalla base e non riguardano la semplice e pura applicazione dell'IVA; l'applicazione dell'IVA eventualmente noi sappiamo che su questi generi non dovrebbe oltrepassare il 16% e forse anche meno.
Andrione (U.V.) - Mi dichiaro insoddisfatto e mi riservo in caso di presentare una mozione con la documentazione di quello che riguarda l'IVA.
L'IVA non è sostituita completamente da quello che noi percepiamo con il 10% in sostituzione dell'IGE, perché si tratta di abolizione di diversi altri tributi che ora non entreranno più nelle casse della Regione, noi dobbiamo rispondere preventivamente, non accettare di sapere qual è il danno per poi fare le corse all'indietro. Comunque sono insoddisfatto e mi riservo di presentare una mozione.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora si tiene conto che per memoria è il punto 5 e si passa al punto 5bis, che è contenuto nell'elenco aggiuntivo. Vuole parlare sul 5? Allora la parola al Consigliere Dolchi.