Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 63 del 27 febbraio 1973 - Resoconto

OGGETTO N. 63/73 - Caseificio cooperativo di Villeneuve. (Interpellanza)

Personnettaz (D.P.) - Chi prende la parola? L'Assessore Maquignaz.

Maquignaz (D.P.) - Non capisco molto che cosa si vuole chiedere con questa interpellanza, comunque vorrei solo far presente che per il funzionamento del Caseificio, il Consiglio ha approvato la fideiussione di 50 milioni di lire già nel mese di novembre, per dare la possibilità di avere una liquidità alla Cooperativa.

Inoltre, con deliberazione di Giunta del gennaio 1973, abbiamo dato un ulteriore contributo di 8.400.000 lire per il fatto che prima che siano predisposti tutti gli atti presso gli Istituti di Credito per la fideiussione, il Caseificio era entrato in funzione, e quindi aveva bisogno subito di una certa somma. Perciò anche questo è già stato fatto.

Diamo l'assistenza gratuita e abbiamo messo un tecnico lì al Caseificio proprio per controllare strettamente questa prima lavorazione, che però devo dire va molto bene, e abbiamo fornito anche quelle macchine, quello che era necessario per l'attrezzatura spicciola.

Per quanto concerne invece le attrezzature che non sono ancora complete, manca per esempio il montacarico, manca il pavimento, lì ci sono già dei fondi nell'impegno precedente, quindi appena arriveranno verrà pagato, e c'è già lo stanziamento, per il pavimento appena sarà fatto pure verrà liquidato. Quindi non ho capito esattamente a che cosa si riferisce questo aiuto. Volevo solo dire che abbiamo fatto tutto il possibile per mettere a disposizione della Cooperativa le somme occorrenti per poter affrontare queste prime spese.

Montesano (P.S.D.I.) - La parola al Consigliere Chabod.

Chabod (D.C.) - Sono contento che l'Assessore abbia deliberato 8.400.000 lire, però volevo sapere, come potranno essere spesi questi 8.400.000 lire anche per l'arredamento, tutte ste cose, o l'arredamento è una a parte, se lo fa la Regione a parte. Ecco lì c'è l'arredamento dell'ufficio ad esempio, che ci manca ancora qualcosa, poi c'è tutto l'arredamento anche per il casaro, ci vuole un arredamento per la cucina, la camera, insomma un qualche cosa, una branda, non vorrà mica che il casaro venga lì con una branda sulle spalle, portarsi il materasso tutte le volte che si prende un casaro prendere la roba e portarla via, portarla di nuovo, come se io quando prendo un cameriere quello dovesse arrivare con la branda in spalle.

Ecco era questo il più che mi preoccupava. Poi la questione del tecnico, il tecnico lo lasciate su tutta la settimana oppure due o tre giorni alla settimana? Questa è una cosa abbastanza importante, perché specialmente il principio dicono che questo tecnico sia molto bravo.

Maquignaz (D.P.) - Per quanto riguarda i mobili del casaro glielo abbiamo detto chiaramente che l'Amministrazione regionale non dà il letto, i mobili, quegli immobili di arredamento proprio che si riferiscono all'alloggio del casaro. Non l'abbiamo fatto nemmeno per la Cooperativa di St. Pierre, cioè noi diamo in dotazione tutto quello che è necessario per l'attività per il Caseificio ma non è previsto, del resto la Cooperativa lo sa, glielo abbiamo detto, che questo non siamo intervenuti per St. Pierre e non riteniamo opportuno che si debba addirittura mettere il letto, gli armadi, quello che gli serve al casaro.

Per quanto riguarda invece l'altra richiesta: gli 8.400.000 lire servono naturalmente per le prime spese che devono sostenere, quindi c'è da acquistare del materiale per lavorare, ma non è naturalmente per pagare le attrezzature, perché le attrezzature del Caseificio le forniamo noi completamente, mentre invece le attrezzature, cioè quell'arredamento dell'appartamento del casaro quello eravamo d'accordo che lo forniva direttamente lui. Se la Cooperativa poi gli vuole venire incontro, questo poi è un altro discorso, ma come Amministrazione regionale, mi pare che non possiamo arrivare a fornire anche il letto e l'armadio dell'alloggio del casaro.

E del resto la Cooperativa ne è informata, ne abbiamo parlato.

Montesano (P.S.D.I.) - Mi dispiace, Consigliere Chabod, Lei ha diritto ad illustrare l'interpellanza, poi l'Assessore risponde e Lei ha diritto dopo, non ci può essere questo colloquio. Lei per quale ragione rinuncia ad illustrare l'interpellanza?

(Voce del Consigliere Chabod)

Montesano (P.S.D.I.) - Eh no, Lei il Regolamento lo deve sapere che altrimenti ci sono interventi così a ripetizione, l'ha visto come hanno fatto gli altri. Va bene, allora dica quello che deve dire.

Allora oggetto n. 14.