Oggetto del Consiglio n. 123 del 8 novembre 1948 - Verbale
OGGETTO N. 123/48 - TRAFORO DEL MONTE BIANCO - PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA ALLA SOTTOSCRIZIONE DI CAPITALE AZIONARIO OCCORRENTE PER IL FINANZIAMENTO DELL'OPERA.
Il Presidente Avv. CAVERI prega l'Assessore Ing. Fresia di riferire in merito all'oggetto posto al n. 8 dell'ordine del giorno, relativo alla partecipazione della Regione Valle d'Aosta alla sottoscrizione di capitale azionario occorrente per il finanziamento dei lavori per il traforo del Monte Bianco.
L'Assessore Ing. FRESIA riferisce in merito ai colloqui avuti, unitamente al Presidente Avv. Caveri ed all'On. Farinet, con varie personalità e con i rappresentanti della Liguria e dei Consorzi portuali di Genova e di Savona per la questione del traforo del Monte Bianco e della camionabile del Monte Bianco.
L'On. FARINET riferisce al Consiglio in merito ai precedenti relativi alla questione del traforo del Monte Bianco e alle trattative varie in corso con autorità parlamentari della Liguria, con i rappresentanti dei Consorzi portuali di Genova e di Savona, nonché con autorità governative e con parlamentari italiani, francesi e svizzeri, trattative tendenti a concretare il piano finanziario per l'attuazione del traforo del Monte Bianco. Informa che il 25 settembre u.sc., a seguito di precedenti colloqui ed intese, ebbe luogo a Torino una riunione alla quale intervennero molte personalità, per esaminare la possibilità del finanziamento dei lavori per il traforo del Monte Bianco con i fondi del piano Marshall. Riferisce che, prima di tale riunione, aveva già avuto contatti con personalità della Svizzera ed, in particolare, con le autorità delle zone di Ginevra e di Vaud, e fa presente che, mentre la Camera di Commercio di Losanna e le autorità del cantone di Vaud erano favorevoli , il Consiglio federale svizzero ha deciso, in una riunione riservata, di non appoggiare finanziariamente alcun progetto per nuovi trafori alpini, in quanto la Svizzera già usufruisce dei trafori del S. Gottardo del Sempione e in parte di quello del Frejus.
Precisa che nella riunione di Torino del 25 settembre u.sc. ha richiamato la inutilità di portare all'ordine del giorno la discussione della questione del traforo del Gran S. Bernardo in quanto le autorità svizzere non intendono appoggiare, almeno per ora, l'attuazione di tale traforo ed ha patrocinato in tale riunione la questione della realizzazione del traforo del Monte Bianco, appoggiato efficacemente dall'On. Panetti. Precisa che in tale riunione è stata respinta la proposta per il traforo del Moncenisio ed è stato approvato, invece, all'unanimità, il progetto del traforo del Monte Bianco.
Poiché alcune personalità della Liguria erano orientate verso la soluzione del traforo del Gran S. Bernardo, alcune autorità parlamentari liguri sono state accompagnate in Valle d'Aosta, a Chamonix, a Lausanne e a Ginevra, allo scopo di dimostrare loro la convenienza, dal punto di vista tecnico ed economico, del traforo del Monte Bianco rispetto al traforo del Gran S. Bernardo.
L'On. Farinet si dichiara lieto di poter assicurare che anche i vari partiti appoggeranno il progetto per l'attuazione del traforo e della camionabile del Monte Bianco. Per quanto riguarda il problema finanziario, precisa, che la spesa per il traforo del Monte Bianco si aggira sui sessanta milioni di franchi svizzeri, di cui circa quarantacinque milioni risulterebbero già sottoscritti. Del capitale occorrente una metà (30milioni) dovrebbe essere sottoscritta come investimento senza interessi. Fa presente che il Cantone di Ginevra ha già deliberato di stanziare sei milioni di franchi svizzeri quale investimento senza interessi per il finanziamento dell'opera, ad integrazione degli analoghi stanziamenti da approvarsi dal Governo Italiano e dal Governo Francese. Fa presente che mercoledì, 10 novembre, avrà luogo a Milano una riunione di parlamentari, alla quale dovrà partecipare, avente lo scopo di concretare un programma di comune lavoro per ottenere dal Ministero dei Lavori Pubblici e dal Governo il massimo appoggio per la realizzazione dell'opera, mediante un finanziamento statale analogo a quello che il Governo francese sarebbe disposto di concedere in misura di dodici milioni di franchi svizzeri.
Ritiene che la Valle d'Aosta, che è la Regione maggiormente interessata all'opera, non possa non partecipare, sia pure in limitata misura, alle discussioni ed al finanziamento della spesa.
L'Assessore Ing. FRESIA informa che il Cantone di Ginevra ha garantito un apporto di capitale azionario di sei milioni di franchi svizzeri, di cui la metà come azioni di categoria A e metà come azioni di categoria B, cioè suscettibili di dare un dividendo soltanto dopo aver soddisfatto quelle di categoria A. Osserva che, quindi, l'apporto finanziario del Cantone di Ginevra sarà dato metà a titolo praticamente gratuito e metà con azioni ammesse al godimento di interessi. (Come da deliberazione consiliare n. 183, in data 30 dicembre 1948, si approva l'inserzione di n. 75 parole soprariportate. Il Segretario A. Brero) Propone che la Regione "Valle d'Aosta" garantisca un apporto di capitale azionario di sei milioni di franchi svizzeri [Si approva la sostituzione di n. 6 parole circoscritte in rosso con le seguenti n. 11 parole: "remunerato di un miliardo di lire in azioni di categoria A," (deliberazione consiliare n. 183 in data 30 dicembre 1948). Il Segretario A. Brero] da sottoscriversi in Valle d'Aosta; precisa che si potrebbe provvedere direttamente alla copertura di tale capitale, per il corrispondente numero di azioni, mediante stanziamenti annui di lire centosessanta milioni per cinque annualità, salvo eventuale cessione di parte delle azioni a Enti e a privati. Di tale capitale sottoscritto la metà (tre milioni di franchi svizzeri) potrebbe essere sottoscritta dalla Regione come investimento senza interessi. [Come da deliberazione consiliare n. 183, in data 30 dicembre 1948, si approva lo stralcio di numero venti parole circoscritte in rosso. Il Segretario A. Brero] Dichiara che, a suo parere, può essere garantito tale apporto di capitale in quanto non solo in Valle d'Aosta ma anche nelle vicine zone biellesi e milanesi è agevole trovare apporti di capitali per un'opera di così grande importanza. Sottolinea il fatto che la Valle d'Aosta non può esimersi dal partecipare al finanziamento di cui si tratta essendo la Regione maggiormente interessata ed essendo evidente che dalla realizzazione del traforo la Valle d'Aosta trarrebbe i maggiori vantaggi dal punto di vista dell'incremento e dello sviluppo turistico ed economico.
Segue ampia discussione circa la convenienza e le modalità pratiche di attuazione dell'apporto del capitale azionario di cui si tratta.
Il Consigliere Col. FERREIN dichiara di essere favorevole alla partecipazione della Regione alla sottoscrizione di capitali azionari nella misura proposta dall'Assessore Ing. Fresia, anche in considerazione del fatto che il traforo del Monte Bianco darà lavoro a molti disoccupati, di modo che la somma sottoscritta rientrerà praticamente in Valle d'Aosta.
L'On. FARINET insiste sull'opportunità che l'Amministrazione regionale concorra al finanziamento dei lavori per il traforo del Monte Bianco, rilevando che la Valle d'Aosta è direttamente interessata alla costruzione dell'opera e che il Governo italiano dovrebbe pronunciarsi quanto prima circa il contributo da erogarsi dallo Stato italiano per la realizzazione del traforo.
L'Assessore Geom. BIONAZ esprime timore che l'apporto finanziario della Regione possa pregiudicare le trattative in corso per la ripartizione delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione; dichiara di essere pienamente favorevole alla realizzazione dell'opera e alla erogazione da parte dell'amministrazione regionale di una somma a titolo di finanziamento parziale dell'opera, alla condizione, però, che il contributo della Regione sia concesso sotto forma di garanzia delle sottoscrizioni che saranno effettuate in Valle e fuori Valle.
Il Consigliere Sig. MANGANONI si dichiara entusiasta dell'auspicato traforo del Monte Bianco, ma esprime il dubbio che non sia possibile trovare in Valle d'Aosta i fondi occorrenti da sottoscriversi in azioni senza interesse. Ritiene, d'altra parte, che l'apporto finanziario della somma di lire sei milioni di franchi svizzeri da parte della Regione inciderebbe eccessivamente sui bilanci dei futuri esercizi finanziari, in relazione anche alle numerose opere pubbliche necessarie tuttora da costruirsi in Valle d'Aosta.
L'Assessore Geom. NICCO ritiene che l'attuazione del traforo del Monte Bianco risolverebbe praticamente il problema della disoccupazione in tutta la Valle, sia perché la manodopera disoccupata potrà essere adibita all'esecuzione dei lunghi lavori per il traforo e sia perché il traforo del Monte Bianco darà una spinta alla costruzione edilizia ed alberghiera di tutta la Valle d'Aosta. Ritiene, pertanto, necessario l'apporto finanziario dell'Amministrazione regionale al finanziamento per la realizzazione dell'opera.
Il Consigliere Sig. CHABLOZ chiede che la questione relativa alla partecipazione della Regione alla sottoscrizione di capitale azionario occorrente, per il finanziamento dell'opera di cui si tratta, sia rinviata alla prossima adunanza del Consiglio per dar modo ai Consiglieri di poter riflettere circa la convenienza o meno dell'apporto finanziario da parte della Regione, data la entità della somma che dovrebbe essere sottoscritta.
Il Consigliere Ing. BINEL ritiene opportuno che il Consiglio si pronunci nell'adunanza odierna sulla proposta fatta dall'Assessore Ing. Fresia di modo che l'On. Farinet, nell'adunanza che avrà luogo a Milano il giorno 10 novembre, possa dichiarare che anche la Valle d'Aosta partecipa al finanziamento dell'opera.
L'On. FARINET concorda con il Consigliere Ing. Binel sull'opportunità che il Consiglio regionale deliberi nell'adunanza odierna di partecipare, ed in quale misura alla sottoscrizione di una parte del capitale azionario occorrente per il finanziamento dei lavori per il traforo del Monte Bianco, anche in considerazione che avrà presto luogo una riunione a Roma alla quale parteciperanno i rappresentanti delle autorità governative italiane, francesi e svizzere per concretare l'apporto finanziario ed il finanziamento dell'opera.
L'Assessore Ing. FRESIA, ricorda, in proposito, che la riunione della quale ha parlato l'On. Farinet, avrebbe dovuto aver luogo a Roma, il 20 ottobre u.sc., e che la Giunta pregò il Presidente Avv. Caveri, che in quei giorni si trovava a Roma, di rinviare la sua partenza per Aosta e di partecipare alla suddetta riunione.
Il Presidente Avv. CAVERI ritiene che la somma di sei milioni di franchi svizzeri potrà essere totalmente sottoscritta in Valle d'Aosta e nelle regioni finitime. Ricorda che nell'estate scorsa furono accompagnati in Valle d'Aosta, a Chamonix, a Losanna ed a Ginevra, alcune personalità di altre Regioni, che ponevano in dubbio la convenienza, dal punto di vista tecnico ed economico, del traforo del Monte Bianco ed aggiunge che, al termine della tournée, le suddette personalità si convinsero e si orientarono tutte quante per il traforo del Monte Bianco. Dà lettura, in proposito dell'ordine del giorno votato all'unanimità dal Comune di Genova e con il quale si auspica la realizzazione del traforo del Monte Bianco. Dichiara di essere convinto che l'apporto finanziario della Regione tornerà a tutto beneficio degli abitanti della Valle d'Aosta, in quanto la realizzazione del traforo del Monte Bianco darebbe un grande incremento ai traffici e al turismo in Valle d'Aosta.
Il Consigliere Sig. MANGANONI insiste sulla sua riserva e dichiara che, prima di votare l'apporto finanziario della Regione per l'esecuzione dell'opera in oggetto, intende esaminare il bilancio relativo all'esercizio 1948, in considerazione del fatto che in Valle d'Aosta si rende necessario procedere all'esecuzione di lavori per la costruzione di opere di pubblica utilità. Fa presente di preoccuparsi del fatto che non vengano poi a mancare i fondi e i finanziamenti dei suddetti lavori stradali di pubblica utilità.
Riassumendo la discussione, il Presidente Avv. CAVERI pone ai voti del Consiglio la proposta dell'Assessore Ing. Fresia. La votazione, fatta per alzata di mano, dà i seguenti risultati: Consiglieri presenti: n. 19 (diciannove); voti favorevoli: n. 16 (sedici); astenutisi dalla votazione n. 3 Consiglieri
e precisamente i Consiglieri Manganoni, Chabloz e Guerraz, i quali dichiarano di essere, in linea di massima, favorevoli alla proposta di partecipazione della Regione "Valle d'Aosta" al finanziamento dei lavori del traforo di cui sopra, ma di riservarsi di approvarla, con voto, data la rilevante entità della cifra, per cui desiderano di prendere prima in attento esame il bilancio e la situazione finanziaria della Regione.
I tre suddetti Consiglieri, astenutisi, si riservano di dare la loro adesione nella prossima adunanza del Consiglio di mercoledì 10 novembre.
Il Presidente Avv. CAVERI proclama l'esito della votazione e dichiara approvata la proposta di cui sopra dell'Assessore Ing. Fresia quale decisione di massima del Consiglio.
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Si dà atto che l'On Paolo Alfonso FARINET lascia la sala delle adunanze alle ore diciotto e minuti quindici.
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