Oggetto del Consiglio n. 53 del 5 aprile 1948 - Verbale
OGGETTO N. 53/48 - PROPOSTA DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VALSAVARENCHE - PARERE DEL CONSIGLIO. (Oggetto trattato in seduta privata)
Il Presidente Avv. Caveri informa che sei Consiglieri, fra i quali un Assessore supplente ed un Assessore effettivo, del Comune di Valsavarenche, hanno rassegnato le dimissioni dalla carica per non condividere le responsabilità della attuale amministrazione di quel Comune ove, fra l'altro, si sono verificati tagli abusivi di piante. Comunica che, avuta conoscenza di tale fatto, egli inviò sul posto l'Ispettore ai Comuni, Dr. Leone Bois, con l'incarico di effettuare una ispezione per accertare le eventuali irregolarità e deficienze nell'Amministrazione comunale e lamentate dai Consiglieri dimissionari. Il Dr. L. Bois nella sua ispezione accertava la fondatezza delle ragioni addotte dai Consiglieri dimissionari. Risulta, infatti, che non sono stati adottati provvedimenti adeguati per reprimere i tagli abusivi di piante effettuati nei boschi comunali e nei boschi consortili amministrati dal Comune con conseguente grave danno per il patrimonio boschivo della collettività. Da ispezione effettuata dal Comandante del Corpo forestale alle due segherie del luogo è risultato che in soli quattro mesi furono tagliate circa 1.500 piante di alto fusto formanti una massa legnosa di oltre 1.000 metri cubi. Il fatto è in relazione particolarmente a rapporti di interessi degli stessi membri del Consiglio comunale. Il Sindaco, proprietario di un albergo, è persona molto stimata ma non sufficientemente energica. Non è stato compilato il bilancio preventivo dell'esercizio 1947 venendo così a mancare la base indispensabile per una regolare amministrazione. Non si è provveduto alla compilazione dei ruoli delle imposte e tasse comunali e sono così venuti a mancare i fondi necessari per il funzionamento dell'Amministrazione. La ditta appaltatrice del servizio di riscossione delle imposte di consumo non ha accettato di rinnovare il contratto, scaduto con il 31 dicembre 1947, e l'Amministrazione comunale non ha ancora adottato alcun provvedimento per assicurare la continuità della gestione del servizio. Il funzionamento dell'ufficio comunale lascia molto a desiderare; mancano vari registri obbligatori e, per un periodo non breve, non sono stati stesi sull'apposito registro gli originali delle deliberazioni. Fu assunto irregolarmente, in qualità di messo comunale, un minorenne al quale furono altresì affidate mansioni di applicato; lo stesso fu condannato per peculato per essersi appropriato di Lire 116.000, provento dei pacchi viveri americani. A tutt'oggi non si è provveduto alla sua sostituzione. Il Sindaco, al quale furono notificate le irregolarità e le inadempienze accertate, a tutt'oggi non ha adottato adeguati provvedimenti in merito. Alcuni Consiglieri dimissionari hanno confermato le loro dimissioni, altri invece le hanno ritirate. Nel frattempo un Consigliere è deceduto, un altro si è dimesso per motivi personali ed un terzo è stato colpito da mandato di cattura in seguito a denuncia per furto. Il Consiglio è così ridotto a sei membri e non è pertanto più in grado di funzionare.
Il Presidente Avv. Caveri informa che, ai sensi dell'art. 43 dello Statuto speciale per la Regione Valle d'Aosta, la facoltà di sciogliere i Consigli dei Comuni e degli altri Enti locali è devoluta alla Giunta regionale, che deve provvedere dopo sentito il Consiglio regionale e con l'osservanza delle norme stabilite dalle leggi generali. Invita, pertanto, il Consiglio ad esprimere il proprio parere in merito. Su richiesta del Consigliere Not. Thiébat, il Presidente Avv. Caveri precisa che i maggiori responsabili dei tagli di legname sono i proprietari delle due segherie esistenti in luogo e che a carico di uno di essi è stata presentata denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Aosta. Prega l'Assessore all'Agricoltura di voler impartire disposizioni alle guardie forestali di Introd affinché intensifichino la loro vigilanza sulle strade per bloccare i trasporti di legname proveniente da Valsavarenche.
L'Assessore Geom. Bionaz chiede se il furto delle piante sia stato accertato quando le stesse si trovavano ancora in bosco ovvero allorché le piante ne erano già state asportate; l'Assessore all'Agricoltura Sig. Nouchy fornisce precisazioni in merito; riferisce inoltre che un'ordinanza del Sindaco di Valsavarenche stabilisce che i toppi abbattuti dalle valanghe o sradicati sono concessi ai consortisti ad uso fuocatico. Molti consortisti, abusando di tale disposizioni, provvedevano con mine a sradicare le piante e richiedevano al Sindaco l'assegnazione delle stesse ad uno fuocatico. In seguito agli abusi il Sindaco di Valsavarenche fu invitato a modificare l'ordinanza nel senso di prescrivere la martellata anche per il legname da concedersi per uso fuocatico.
L'Assessore Sig. Nouchy dichiara che gli amministratori del Comune di Valsavarenche sono complici di coloro che hanno proceduto ai tagli abusivi di legname, in quanto hanno rilasciato le bollette per il trasporto del legname. Rileva che anche in altri Comuni gli amministratori rilasciano bollette per il trasporto del legname tagliato abusivamente; cita i Comuni di Gressoney, Perloz, Issime, Challant e Brusson, nei quali le guardie forestali si trovano nell'impossibilità di reprimere i tagli abusivi ed il trasporto di legname.
Il Consigliere Geom. Vesan rileva che è compito dell'organo di tutela di intervenire energicamente nei casi suddetti.
Il Presidente Avv. Caveri prende atto della dichiarazione del Consigliere Geom. Vesan, rilevando che è opportuno che la Giunta intervenga più energicamente in sede di tutela per limitare i tagli di piante e per reprimere i tagli abusivi di legname. Dichiara di concordare con il Geom. Vesan ed aggiunge che la Giunta deve procedere con somma cautela all'approvazione delle deliberazioni dei Comuni relative ai tagli di piante. Ultimata la discussione il Presidente Avv. Caveri invita nuovamente il Consiglio ad esprimere, ai sensi dell'art. 43 dello Statuto regionale, parere circa la proposta di scioglimento del Consiglio comunale di Valsavarenche.
IL CONSIGLIO
visto l'art. 43 dello Statuto regionale;
ad unanimità di voti;
DELIBERA
DI ESPRIMERE PARERE FAVOREVOLE
alla proposta di scioglimento del Consiglio comunale di Valsavarenche per le ragioni di cui alle premesse.
______