Oggetto del Consiglio n. 62 del 13 marzo 1947 - Verbale
OGGETTO N. 62/47 - PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO - RELAZIONE DELL'ASSESSORE SIG. NOUCHY SUL VIAGGIO A ROMA.
L'Assessore all'Agricoltura Sig. Nouchy dà lettura della lettera n. 94953/37090. 3.17/1.6.1. in data 11/2/1947, relativa al Parco Nazionale del Gran Paradiso, con la quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri informa l'Amministrazione della Valle che il Ministero del Tesoro ha espresso parere contrario all'istituzione dell'Ente "Parco Nazionale del Gran Paradiso" per le seguenti ragioni:
1°) la creazione dell'Ente "P.N.G.P." comporterebbe un onere diretto per l'Erario di Lire 9.500.000 annue ed un onere indiretto di L. 4.000.000;
2°) la creazione dell'Ente "P.N.G.P." determinerebbe richieste per la istituzione di Enti similari (Parco del Cirneo; Parco Nazionale d'Abruzzo; Parco dello Stelvio);
3°) la gestione del Parco è meno onerosa se affidata all'Amministrazione diretta delle Foreste demaniali.
L'Assessore Sig. Nouchy riferisce che, stando così le cose, era opportuno un suo viaggio a Roma con il Prof. Videsott - Commissario del Parco - per cercare di vincere le opposizioni alla istituzione del "Parco Nazionale Gran Paradiso".
Sul viaggio a Roma l'Assessore Sig. Nouchy precisa fra l'altro quanto segue: "La prima visita fu fatta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, poi al Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste e successivamente al Ministero del Tesoro - Direzione della Ragioneria Generale dello Stato - dal Comm. Messineo, il quale consigliò di inviare una relazione fornendo elementi più completi ed assicurò che dal canto suo avrebbe espresso parere favorevole.
Altra visita fu fatta al Ministro dell'Agricoltura e Foreste Segni, il quale comunicò che il Parco non poteva essere istituito in Ente Nazionale perché mancavano i denari occorrenti al suo finanziamento; ci si rivolse allora al pubblicista Paolo Monelli per la pubblicazione del noto articolo sui giornali "La Stampa" e "Risorgimento liberale". Ricevuti nuovamente dal Ministro Segni si cercò di convincerlo a concedere un contributo di dieci milioni, suggerendo che, per far fronte a tale spesa, si sarebbe potuto aumentare la sopratassa sulle licenze ai cacciatori; il Ministro dimostrò di aderire alla proposta e ci indirizzò dal Ministro Campilli in assenza del quale fummo ricevuti da un funzionario, il quale aderì alla nostra proposta di aumentare di 50 lire la sopratassa sul porto d'armi dei cacciatori per far fronte alle spese occorrenti per la istituzione e il funzionamento del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Ci recammo ancora dall'On. Calamandrei, il quale assicurò che avrebbe fatto un'interpellanza alla Costituente in merito alla questione del Parco Nazionale Gran Paradiso".
Ultimata la relazione l'Assessore Sig. Nouchy dà lettura della lettera, che invierà al Ministero del Tesoro secondo suggerimento avuto dal Comm. Messineo, e nella quale sono precisate le ragioni che giustificano l'istituzione del Parco nazionale in oggetto, che si riassumono nelle seguenti: 1°) conservazione di rarità e di ricchezze faunistiche per le quali sono state erogate nel tempo rilevanti somme; 2°) il Parco Nazionale del Gran Paradiso è il più importante d'Italia; 3°) necessità della ricostruzione del P.N.G.P. per porre un freno, sia pure tardivo, ai danni e agli inconvenienti derivati da un inconsulto atto del totalitarismo fascista, che ha soppresso l'Ente con D.L. 11/12/1933, n. 1718; 4°) necessità che il P.N.G.P. sia diretto da uomini di scienza e da rappresentanti di Enti locali e nazionali direttamente interessati i quali possono efficacemente amministrarlo e tutelarlo.
IL CONSIGLIO
udita la relazione dell'Assessore Sig. Nouchy, sulle trattative svolte a Roma per l'istituzione del Parco N. del G.P.;
Prende
favorevole atto, approvando l'attività svolta presso le competenti autorità governative per la costituzione dell'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso.
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