Oggetto del Consiglio n. 46 del 20 febbraio 1947 - Verbale

OGGETTO N. 46/47 - COMUNICAZIONI VARIE.

1°) Funzionamento e sistemazione dei servizi di segreteria e della Divisione Vigilanza Comuni ed Opere Pie. In relazione ai rilievi fatti da taluni Consiglieri in merito alla non sollecita restituzione ai Comuni delle deliberazioni soggette al controllo di legittimità o di merito, il Segretario Dr. Brero fa presente che il servizio di controllo delle deliberazioni funziona ora in modo abbastanza soddisfacente pur non avendo sufficiente personale con adeguata preparazione; precisa che trattasi di servizio delicato e complesso per cui in un primo tempo gli impiegati da poco assunti e privi di qualsiasi pratica di ufficio non potevano compiere miracoli. Per quanto riguarda il funzionamento e la sistemazione in genere dei servizi di Segreteria, il Segretario Dr. Brero si richiama a quanto già ripetutamente riferito in sede di Giunta nonché alla relazione 14 febbraio 1947 n. 1671/4 Prot. inoltrata alla Presidenza, agli Assessori e ai Consiglieri della Valle unitamente agli allegati all'ordine del giorno dell'adunanza odierna, relazione da cui risulta quanto appresso:

"In relazione ai rilievi formulati in sede di Giunta e di Consiglio in ordine all'oggetto, si ritiene doveroso, nell'interesse dei servizi e dell'Ente, di far presente al Signor Presidente, ai Sigg. Assessori ed ai Signori Consiglieri della Valle quanto segue:

A distanza di oltre un anno dalla istituzione dell'Ente Valle d'Aosta e ad avvenuto assorbimento per legge di svariati importanti servizi di Enti e di uffici vari soppressi (servizi ex-Provinciali, ex-Prefettura, ex-Provveditorato agli Studi, ex-Ufficio Provinciale Industria e Commercio, ex-Camera del Commercio, Industria e Agricoltura, ex-Corpo Forestale, ex-Ispettorato Provinciale Agrario, gran parte dei servizi del Genio Civile, servizi Giunta Giurisdizionale Amministrativa, ecc.), si ritiene necessaria ed urgente la sistemazione degli uffici della Segreteria Generale al fine di assicurare il regolare funzionamento di tutti i servizi, in relazione alle sempre crescenti ed impellenti esigenze degli uffici dell'Amministrazione.

Già fin dal maggio 1946, lo scrivente ebbe ripetutamente a far presente alla Presidenza ed alla Giunta la necessità che una gran parte dei servizi amministrativi, particolarmente quelli riguardanti la vigilanza e tutela dei Comuni, fosse affidata ad un apposito Capo servizio responsabile del controllo e dell'espletamento delle numerose pratiche, e che fosse incaricato delle funzioni di Vice-Segretario Generale un funzionario in grado di disimpegnare le molteplici mansioni relative agli importanti servizi di Segreteria. Già sin da allora, come precisato anche dallo scrivente con referto scritto e nella seduta di Giunta delli 31 maggio 1946, la mole di lavoro e le necessità sempre crescenti dei servizi di segreteria gli rendevano ormai materialmente impossibile, nonostante il notevole giornaliero numero di ore di lavoro prestato oltre il normale orario d'ufficio, di poter convenientemente attendere contemporaneamente alle mansioni dei due posti di Vice-Segretario Generale (posto di cui il sottoscritto è titolare di ruolo per deliberazione 21 marzo 1946 del Consiglio) e di Segretario Generale (posto che ricopre per deliberato incarico, non remunerato, sin dal febbraio 1946). Solo alla fine dell'ottobre 1946 fu affidato al Dr. Bois Leone l'incarico del "servizio ispettivo" sui Comuni ed Enti Morali della Valle; senonchè, non essendo state determinate le specifiche mansioni e attribuzioni relative all'incarico, il sottoscritto continuò ad avere, quale Vice-Segretario Generale, l'onere e la responsabilità dei servizi, che, in relazione alla loro importanza ed alla nota impreparazione del personale da poco assunto, assorbono gran parte delle normali ore giornaliere di servizio, sia per l'esame ed il controllo delle pratiche d'ufficio, sia per le frequentissime udienze richieste da impiegati della Amministrazione come da autorità e impiegati comunali e da privati interessati.

Si rende, pertanto, necessario definire le attribuzioni da affidarsi all'Ispettore ai Comuni, anche in considerazione del fatto che è in corso di esame il provvedimento per la istituzione a ruolo organico del posto relativo, provvedimento con cui dovrebbero essere pure stabilite le attribuzioni, la posizione giuridica ed economica e la responsabilità nel riflesso del funzionamento dei servizi del funzionario chiamato a coprire il posto suddetto.

Per l'istituzione di tale posto nella tabella organica e per la determinazione delle relative attribuzioni occorre tener presente che i servizi della vigilanza e tutela sui Comuni ed Enti Morali costituiscono solo una parte dei servizi dell'Ente, cioè solo una delle otto Divisioni in cui si suddivide la complessa attività dell'Amministrazione della Valle, e che sul Segretario Generale, some pure sul Vice-Segretario Generale, gravano le responsabilità amministrative e contabili, i servizi onerosi e complessi della Segreteria Generale, il coordinamento del lavoro delle varie divisioni, nonché - per legge - i servizi della Federazione O.N.M.I. e del Consorzio Antitubercolare della Valle, Enti autonomi non assorbiti dalla Amministrazione dell'Ente.

Si rende necessario, pertanto, che il Vice-Segretario Generale, collaboratore diretto del Segretario Generale, di cui deve dividere le responsabilità e gli oneri di lavoro, sia alleviato del controllo dei servizi della Divisione prima, che dovrebbero logicamente far capo all'istituendo posto di Ispettore ai Comuni, in quanto l'Ispettore, oltre che effettuare opportune ispezioni saltuarie ai vari Comuni, dovrebbe altresì esaminare le deliberazioni dei Comuni e degli Enti sottoposti a vigilanza e tutela e dirigere, a mezzo del Capo servizio della Divisione prima, i servizi amministrativi della Divisione stessa. Circa il grado gerarchico e il trattamento economico da attribuirsi all'Ispettore ai Comuni, è ovvio che, in relazione all'organico della Amministrazione della Valle, non possano essere comunque superiori a quelli del Vice-Segretario Generale, non solo per evitare interferenze e conflitti di attribuzioni, ma anche ad evitare sperequazione di trattamento giuridico tra il Vice-Segretario Generale (collaboratore diretto e vicario del Segretario Generale nei servizi generali di segretaria e nel controllo e coordinamento di tutti i servizi dell'Ente) ed il posto di Ispettore ai Comuni (preposto ai servizi di vigilanza e tutela dei Comuni ed Enti minori, con funzioni ispettive sui medesimi). L'Ispettore ai Comuni dovrebbe, infatti, essere inquadrato nei servizi generali facenti capo alla Presidenza, e, precisamente, alle dipendenze del Segretario Generale, per quanto riguarda il normale espletamento dei servizi, e del Presidente, per quanto riguarda le ispezioni e missioni di carattere riservato sulle amministrazioni dei Comuni e degli Enti minori. Il posto dovrebbe essere altresì di Gruppo A, Grado 3°, titolo di studio prescritto "Laurea in giurisprudenza o equipollente"; il trattamento economico dovrebbe essere superiore a quello stabilito (L. 64.400 annue lorde) per i posti di Capo Divisione per i quali è prevista la laurea, e inferiore a quello previsto per il posto di Vice-Segretario Generale, fissato in tabella in Lire 76.300 annue lorde, ed equiparato cioè al trattamento economico maggiore previsto per i due funzionari sanitari dirigenti dipendenti dalla Presidenza (Medico regionale e Veterinario regionale) fissato in tabella in Lire 70.400 annue lorde. Invero, da un sia pur semplice e sommario esame del quadro riassuntivo dei servizi e della tabella degli uffici e del personale dell'Ente, risulta che non sarebbe possibile, né logico, un inquadramento diverso del funzionario Ispettore ai Comuni, ove non si voglia creare un posto fuori organico di semplice Consulente Ispettore ai Comuni, alle dirette dipendenze del Presidente e con mansioni limitate al solo servizio ispettivo (sopralluoghi) dei Comuni ed Enti minori, soluzione che non risolverebbe il problema e le necessità, dianzi prospettati, di alleviare la Segreteria Generale (Segretario Generale e Vice Segretario Generale) dei servizi relativi alla vigilanza e tutela dei Comuni, dei Consorzi e degli Enti morali.

Per quanto riguarda il problema generale dei servizi della Segreteria in rapporto all'organizzazione e al funzionamento dei servizi dell'Ente, si fa presente che, per assicurare, con una certa continuità e sicurezza, nel tempo, i servizi delle otto Divisioni, è necessario che ciascuna Divisione faccia capo ad un funzionario, Capo servizio, competente e responsabile (Capo Divisione, Ingegnere capo, Ragioniere capo, Sovraintendente agli Studi), e che risponda, in via permanente, dell'andamento generale dei servizi, in primo luogo verso l'Assessore competente, ed in secondo luogo verso il Presidente e, per esso, verso il Segretario Generale e verso chi ne fa le veci. I Capi divisione dovrebbero, nello svolgimento delle pratiche ordinarie e nel perfezionamento delle proposte da sottoporre all'esame della Giunta e del Consiglio, definire gli atti con esaurienti proposte e riferimenti, e perfezionarli in secondo tempo in sede di esecuzione delle determinazioni adottate dall'Amministrazione, esecuzione da effettuarsi in base agli ordini e sotto il controllo del rispettivo Assessore, e, in quanto occorra, (solo per determinati provvedimenti) d'intesa con il Segretario Generale.

Si rileva che, a tutt'oggi, le pratiche non vengono purtroppo definite con quella completezza di atti e referti e con quella diligenza che le esigenze e l'importanza dei servizi dell'Ente richiedono, di guisa che ne deriva un maggior gravame per gli uffici di controllo e di coordinamento, che debbono spesso intervenire direttamente nella trattazione delle pratiche per correggerne gli atti e, talvolta, per modificarne non solo la forma, ma anche sostanzialmente l'impostazione.

Di questi inconvenienti non si può fare addebito agli uffici di controllo, sottoposti ad un lavoro logorante, in quanto non più limitato al semplice controllo e coordinamento, e forse neanche si può farne addebito agli impiegati, da poco tempo assunti, molti dei quali, giovani di età e senza pratica specifica dei servizi, non possono, evidentemente, nel volger di pochi mesi, acquisire le cognizioni di leggi e di regolamenti e l'esperienza indispensabili per il regolare espletamento dei servizi ad essi affidati. È ovvio che non si può, ad esempio, espletare, con competenza e con la necessaria sollecitudine, le pratiche dei servizi più delicati senza un minimo di adeguato tirocinio specifico (cito, ad esempio, i servizi della finanza e i servizi di vigilanza e tutela dei Comuni e degli Enti minori).

Va anche fatto presente che il normale espletamento dei citati servizi e il sollecito disbrigo delle relative pratiche sono notevolmente intralciati dal modo poco diligente con cui molti segretari comunali trattano le pratiche e stilano le deliberazioni impegnative di spese, deliberazioni spesso mancanti dei necessari allegati, non motivate e contrastanti con le norme di legge vigenti, alle quali norme non si può, evidentemente, almeno per ora, derogare, per non esporre i Comuni a pregiudizi e danni nei confronti di eventuali ricorsi contenziosi o di atti legali da parte di privati o di Enti interessati.

In conseguenza di quanto sopra e per poter attendere al normale espletamento dei servizi generali di controllo e di coordinamento, nonché al lavoro di carattere straordinario effettuato sino ad ora necessariamente extra orario d'ufficio relativo allo studio e alla elaborazione delle proposte e dei progetti inerenti alla organizzazione dei servizi dell'Ente (riparto con la Provincia di Torino, Relazioni, Regolamenti, Decreti esecutivi della legge fondamentale sull'autonomia, Statuto, Bollettini della Valle, ecc.) il sottoscritto si è trovato e si trova tuttora nella materiale impossibilità di tenere aggiornati una parte del lavoro specifico di segreteria. Fa nuovamente presente la necessità che si addivenga all'adozione dei servizi generali, essendo ormai materialmente impossibile, nonostante le continue prestazioni di lavoro extra-orario, mantenere completamente aggiornato il lavoro dei servizi stessi.

Devesi anche, per la verità, onestamente riconoscere e far presente che gli inconvenienti e i ritardi, da taluno lamentati nell'espletamento di pratiche, non sono di natura rilevante, ove si consideri che l'assorbimento dei servizi è stato fatto in condizioni particolarmente critiche e con personale in gran parte assunto ex-novo; d'altra parte è altresì doveroso riconoscere che, nonostante tali circostanze sfavorevoli, si è ottenuto, nei servizi e nella trattazione delle pratiche, particolarmente per quanto riguarda la vigilanza e la tutela dei Comuni ed Enti minori, un sensibile miglioramento rispetto al periodo precedente (prefettizio).

In relazione a quanto sopra esposto e alle impellenti necessità dei servizi, si propone l'adozione dei seguenti provvedimenti:

1°) sistemazione del personale proveniente dalla cessata Amministrazione provinciale di Aosta e da assorbirsi ai sensi del D.L.Lt. 2 novembre 1945, n. 741, in relazione al lungo periodo di tempo già trascorso dalla data in cui è avvenuto, di fatto, l'assorbimento (1° gennaio 1946) e alla necessità di definire i compiti e le responsabilità di ciascun dipendente. Occorre tener presente che i dipendenti ex-provinciali trasferiti, anche ultimamente, presso la Provincia di Torino, sono stati immediatamente assorbiti e sistemati a ruolo.

Con il suddetto provvedimento si potrebbero sistemare i servizi e bandire gradatamente i concorsi. È anche opportuno rilevare che i dipendenti ex provinciali, con particolare sacrificio di orario e di lavoro, hanno assicurato, fin dall'inizio, il regolare assorbimento ed espletamento dei servizi assorbiti dalla nuova Amministrazione.

2°) sistemazione del personale proveniente dagli uffici di recente assorbiti, in relazione al numero dei posti occorrenti per il funzionamento regolare dei servizi stessi.

3°) sistemazione dei servizi di segreteria:

a) mediante la istituzione del posto di Ispettore ai Comuni e la determinazione delle relative attribuzioni, comprensive del controllo sui servizi della Divisione prima, controllo che l'attuale regolamento organico (da modificarsi in tal punto) affida al Vice-Segretario Generale;

b) mediante incarico delle funzioni di Vice-Segretario Generale a funzionario che sia in grado di espletare le mansioni relative;

c) mediante incarico di Capo Divisione prima a un funzionario in grado di espletare le mansioni relative.

4°) funzionamento e responsabilità amministrativa decentrati sulle rispettive Divisioni dei servizi non di segreteria, come già richiesto da alcuni Assessori, sempre che sia mantenuto il necessario collegamento con la Segreteria Generale per gli atti inerenti all'organizzazione dei servizi, al personale e alle spese o vincoli che impegnino l'Amministrazione della Valle. Alle Divisioni dovrebbe essere assegnato un proprio reparto d'archivio, nonché un applicato proprio d'archivio, che risponda anche verso il rispettivo capo divisione, oltre che verso l'archivista capo, della registrazione, dell'archiviazione e del rintraccio degli atti.

Per quanto riguarda la corrispondenza in arrivo, che attualmente, in seguito a recente provvedimento della Giunta, viene aperta e smistata alle Divisioni dal Gabinetto della Presidenza, si ritiene che detta corrispondenza debba essere trasmessa al protocollo prima della trattazione, a meno che si tratti di atti urgenti, che dovrebbero essere fatti protocollare ed inoltrati subito, all'atto dell'arrivo, a cura del Gabinetto, alle Divisioni competenti.

Si ritiene pure che debbano essere comunicati, in visione, alla Segreteria almeno gli atti e le disposizioni di carattere generale,la cui conoscenza è assolutamente necessaria per il controllo e il coordinamenti dei vari servizi.

5°) riesame della posizione e dei compiti affidati al personale, ed eventuali variazioni, in relazione alle necessità dei servizi ed al lavoro effettivamente prestato dai singoli dipendenti.

6°) necessità di assicurare che ogni servizio o divisione tratti esclusivamente, e nei limiti della rispettiva competenza di materia, le pratiche secondo la tabella di ripartizione dei servizi, e che le minute degli atti in partenza siano vistate, per il necessario controllo e per le conseguenti eventuali responsabilità dai Capi servizio.

7°) necessità che le pratiche e le decisioni di una certa rilevanza, da sottoporsi all'esame e alle decisioni della Giunta e del Consiglio, siano dalle Divisioni tempestivamente istruite con esaurienti relazioni, redatte in duplice copia e vistate, quando occorra, dalla Segreteria Generale e dalla Ragioneria, al fine di evitare rilevanti inutili perdita di tempo nell'esame di merito e nei dettagli degli atti, nonché di consentire alla Segreteria, mediante il possesso di una copia delle relazioni, di stilare con esattezza e sollecitudine i verbali; all'esecuzione poi dei provvedimenti deliberativi dovrebbero provvedere gli uffici e i Capi servizio competenti per materia, secondo le disposizioni ed il controllo degli Assessori

IL CONSIGLIO

prende atto.

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2°) Esportazione di fontina. Percentuale da trattenersi per l'immissione al commercio in Valle. Il Consigliere Sig. Armand comunica che vi sono lamentele, fra la popolazione, circa la destinazione delle percentuali di fontina (20%) da trattenersi, per l'immissione al commercio in Valle, e chiede che l'Assessore Geom. Pareyson fornisca chiarimenti sui quantitativi destinati all'esportazione.

L'Assessore Geom. Pareyson fa presente che la questione è ora di competenza del Commissario all'Alimentazione, Consigliere Sig. Fontan; precisa che, all'atto in cui diede le consegne al Consigliere Sig. Fontan (ottobre 1946), erano accantonati, per l'immissione al commercio in Valle, settanta quintali di fontina e dichiara che, per il periodo successivo, non è in grado di fornire precisazione alcuna. Invita, pertanto, il Consigliere Sig. Armand a prospettare ancora la questione in una prossima adunanza, quando sia presente il Consigliere Sig. Fontan.

IL CONSIGLIO

prende atto.

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3°) Problema dei Segretari Comunali - Commissione di studio. Il Consigliere Sig. Chabloz chiede quale sia lo stato dei lavori della Commissione a suo tempo incaricata di studiare il problema dell'istituzione in Valle di corsi per Segretari comunali. Lamenta che, pur essendo stato nominato a far parte della Commissione suddetta, non è stato mai invitato a partecipare alle riunioni che la Commissione stessa avrebbe già tenute.

Il Presidente Avv. Caveri fa osservare al Consigliere Sig. Chabloz che deve essere stato male informato, in quanto finora la Commissione di cui si tratta non si è mai riunita; assicura che la Commissione sarà convocata non appena l'Ispettore ai Comuni, Dr. Bois, che è stato incaricato di raccogliere tutti gli elementi della questione dei Segretari comunali in Valle, avrà presentato le proprie conclusioni. Precisa che è suo intendimento di invitare a partecipare ai lavori della Commissione anche il Comm. Alliaudi, Presidente del Comitato di Coordinamento ed esperto in materia di amministrazione pubblica, nonché un rappresentante dei Segretari Comunali.

IL CONSIGLIO

prende favorevole atto.

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L'adunanza ha termine alle ore diciannove e cinquanta minuti.

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Letto, approvato e sottoscritto.

IL ff. SEGRETARIO GENERALE IL CONSIGLIERE ANZIANO IL PRESIDENTE

(Dr. A. Brero) (Avv. E. Page) (Avv. S. Caveri)