Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3471 del 15 maggio 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 3471/XII - Accettazione delle dimissioni rassegnate dal sig. Antonio Fosson dalla carica di Assessore alla sanità, salute e politiche sociali e assunzione delle funzioni "ad interim" da parte del Presidente della Regione.

Il Consiglio

Premesso che:

- dal verbale dell'Ufficio elettorale regionale, concernente l'elezione del Senatore per il collegio della Valle d'Aosta, risulta che il maggior numero di voti validi espressi nel collegio è stato ottenuto dal Signor Antonio FOSSON, candidato nella lista n. 2 avente il contrassegno "Vallée d'Aoste", e che il Presidente dell'Ufficio elettorale regionale presso il Tribunale di Aosta lo ha pertanto proclamato eletto Senatore della Valle d'Aosta in data 21 aprile 2008;

- la prima seduta della XVI legislatura del Senato della Repubblica si è svolta in data 29 aprile 2008;

Considerato che il Signor Antonio FOSSON, con la sottoriportata lettera in data 24 aprile 2008, indirizzata sia al Presidente del Consiglio regionale che al Presidente della Regione, ha rassegnato, a decorrere dal 29 aprile 2008, le dimissioni dalla carica di Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali al Presidente della Regione, ai sensi dell'articolo 9, comma 5, del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, nonché le dimissioni da Consigliere:

"Con la presente, in relazione all'avvenuta proclamazione della mia elezione a Senatore della Repubblica, a decorrere dal 29 aprile 2008 rimetto il mio mandato di Assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali nelle mani del Presidente della Regione e rassegno le mie dimissioni da Consigliere regionale.

Ringraziando per la collaborazione ricevuta ed assicurando tutto il mio impegno a favore delle istituzioni regionali e dei cittadini della Valle d'Aosta, porgo distinti saluti.

Antonio Fosson";

Considerato che, nel corso della riunione della Conferenza dei Capigruppo, in data 9 maggio 2008, il Presidente della Regione ha manifestato l'intenzione di assumere "ad interim" le funzioni di Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali;

Ritenuto che la presa d'atto delle dimissioni dalla carica di Assessore, e la conseguente assunzione delle funzioni "ad interim", costituisca, durante il periodo di "prorogatio" del Consiglio, atto indifferibile ed urgente al fine di assicurare il corretto svolgimento dell'attività della Giunta regionale e l'operatività dell'Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali;

Prende atto

per accettazione, delle dimissioni rassegnate dal sig. Antonio FOSSON dalla carica di Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali.

Presidente - Grazie a tutti voi per la presenza a questa seduta straordinaria.

Come sapete, la seduta odierna è stata convocata dopo un ampio approfondimento in seno alla Conferenza dei Capigruppo che, nella sua ultima riunione del 9 maggio scorso, ha ritenuto a larga maggioranza di procedere alla convocazione di una sessione straordinaria del Consiglio regionale, con due oggetti all'ordine del giorno: la presa d'atto delle dimissioni di Antonio Fosson dalla carica di Assessore alla sanità, salute e politiche sociali e l'assunzione ad interim delle funzioni da parte del Presidente della Regione.

Il secondo punto è la presa d'atto delle dimissioni rassegnate dalla carica di Consigliere regionale di Antonio Fosson, e si è ritenuto di non procedere alla surroga del dimissionario Consigliere regionale in conseguenza dell'imminente data della consultazione elettorale.

Punto 1 dell'ordine del giorno: la parola al Consigliere Frassy.

Frassy (PdL) - Penso che ci sia da dire relativamente poco sulle dimissioni rassegnate dal collega Assessore Fosson, in quanto sono l'evidenza, da un lato, di un risultato politico e, dall'altro, la conseguenza di una norma di legge che prevede l'incompatibilità. Penso perciò che non ci sia nemmeno da mettere in atto la solita prassi di respingere delle dimissioni, in quanto sono dovute per legge.

Ritengo però che qualche ragionamento vada fatto sull'"interim" che il Presidente Caveri si appresta a formalizzare con l'atto odierno, ma che nei fatti ha gestito dal 28 aprile. Penso che alcune considerazioni vadano fatte, Presidente, non perché lei non abbia modo di avere cognizione dell'eredità dell'Assessore Fosson, un'eredità importante rispetto alla materia, la sanità e la salute pubblica, ma un'eredità anche di alcuni problemi aperti, sui quali sarebbe opportuno che lei assumesse delle iniziative immediate e urgenti.

Sono due le questioni sulle quali vogliamo richiamare la sua attenzione: la prima, riguarda la data di fine giugno, una data che va preparata per tempo; sappiamo che per quella data nell'ambito del comparto sanitario andranno a scadenza come oltre 100 contratti a tempo determinato, con il rischio di andare a paralizzare una parte significativa della sanità valdostana. Ricordiamo anche un atto, che abbiamo avversato nella finanziaria regionale, ed è la norma che introduceva l'articolo 18 bis, che diceva che nell'USL non verranno più utilizzate forme contrattuali di lavoro flessibile, se non per esigenze stagionali e comunque per periodi non superiori a 3 mesi. Perciò è evidente che non ci sarà il tempo per applicare la previsione del comma 2, che è quella di quel 40% di bandi che dovrebbero essere riservati alla stabilizzazione dei precari, in quanto la scadenza è una scadenza immediata: 150 contratti che a fine giugno rischiano di mettere in crisi la sanità valdostana. Vorremmo perciò capire su questo che tipo di risposte lei pensa di dare in questo "interim". Sappiamo che l'Assessore Fosson aveva ipotizzato di andare avanti a proroghe fino al 2010; noi auspichiamo che, nel momento in cui lei vada ad assumere questo "interim", riesca a trovare una soluzione più decente di quello che non sia una proroga degli "interim" fino al 2010.

L'altra questione che riteniamo essere altrettanto preoccupante, riguarda una vicenda che è balzata sui giornali di questi giorni, ma che è datata in un periodo antecedente che va dall'anno ai 6 mesi, e riguarda l'accorpamento di alcuni reparti. Lei sa che sono stati, in virtù dei lavori continui di ristrutturazione e ammodernamento del Presidio ospedaliero, effettuati degli accorpamenti che portano a mettere sotto la medesima gestione Pneumologia con le Malattie infettive, Oncologia con la Nefrologia, e Chirurgia vascolare con la Chirurgia toracica. Non è solo un problema amministrativo, sta diventando un problema funzionale, perché questi accorpamenti sono stati adottati successivamente alla deliberazione del marzo 2007 che, dopo lunghe verifiche ed adeguamenti, aveva dato l'autorizzazione e l'accreditamento delle strutture e dei reparti dell'USL affinché potessero operare così come erano stati individuati. Dopo quell'atto amministrativo, che era la conclusione di un iter tecnico, è avvenuta questa rivoluzione che sta mettendo a rischio la funzionalità di alcuni reparti. Perciò ci piacerebbe che su questa cosa venisse fatta chiarezza, anche perché ci sembra che le segnalazioni che immagino lei avrà ricevuto nel passaggio delle consegne, sono di una gravità estrema. Non vorremmo che, al di là di quello che si è letto in questi giorni sui giornali, dovessimo leggere che la sanità valdostana si è caratterizzata per fatti gravi, che potrebbero essere conseguenza di queste apparenti variazioni amministrativo-logistiche, ma che in realtà implicano grosse difficoltà operative dal punto di vista del risultato e della sicurezza delle pratiche sanitarie.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Solo per prendere atto che per un banale tentativo di campagna elettorale: "La Casa delle Libertà" si è accorta, oggi, di cose che abbiamo discusso in Consiglio 3 mesi fa! Prendiamo atto con difficoltà del fatto che si son volute strumentalizzare le istituzioni regionali.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Noi continuiamo ad essere preoccupati per la sanità valdostana sia nel momento in cui la gestiva l'Assessore Fosson, e... non credo che il Presidente Caveri riesca a cambiare tutto, quindi è opportuno che il Presidente svolga ad "interim" questa funzione per consentire la normale attività.

L'unica annotazione mia è di questo tipo: sarebbe stato opportuno che l'Assessore Fosson avesse presentato prima le dimissioni, nel momento in cui è stato individuato come il candidato delle forze della maggioranza, perché avrebbe espresso allora una sensibilità istituzionale di cui invece non è stato capace. Non avrebbe sovrapposto il suo ruolo di Assessore, di decisore di cose pubbliche, con il nuovo ruolo di candidato ad elezioni per un'assemblea elettiva che non era riferito all'ambito regionale, ma ad un altro ambito. Questo non è stato fatto, alcuni colleghi dell'opposizione, in particolare il collega Sandri, aveva sollevato con forza questo problema, ma la sensibilità dell'Assessore Fosson è stata tale per cui non ha accolto questa sollecitazione. Prendiamo atto di questo atteggiamento e auguriamo comunque buon lavoro ai nostri rappresentanti al Parlamento e a chi siederà in questo Consiglio regionale nella prossima tornata elettorale.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Sull'annotazione della collega Squarzino, riguardante l'eventualità di dimissioni dell'allora Assessore Fosson, credo che si sia ampiamente espresso l'elettorato.

Per quel che riguarda l'irrituale richiesta del collega Frassy, irrituale perché inseriamo in un passaggio istituzionale una richiesta di due informazioni, per un fatto di cortesia gliele fornisco. Lei ha letto male la norma dell'assestamento, perché se l'avesse letta bene avrebbe visto che, in attesa del piano concorsi, questi contratti di cui lei ha parlato vengono prorogati... quindi c'è proprio una cattiva lettura della norma di legge.

Per quel che riguarda la questione dei reparti, uscirà in queste ore un comunicato esplicativo del Direttore generale dell'USL.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy, per il secondo intervento.

Frassy (PdL) - Irritualità per irritualità, e... anche per dare una risposta al collega Sandri.

La problematica che abbiamo sollevato nasce da una segnalazione che è datata dicembre 2007, e che non ci risulta ad oggi aver trovato ancora soluzione. La segnalazione è fatta da chi ha la responsabilità sanitaria, ma anche amministrativa e penale del reparto della "Pneumo". In questa segnalazione si dice che vi sono delle criticità che si sono verificate nei primi 6 mesi, perciò oggi siamo a quasi 10 mesi, e dice che fra i vari problemi c'è il controllo dei "PZ", che sono quei meccanismi di ventilazione che vengono utilizzati nella Pneumologia. Sembra una banalità, ma hanno dei problemi di natura tecnica, di conseguenza hanno dei cicalini che danno avviso dei vari problemi. Per una questione logistica dovuta al fatto che il reparto in cui sta la "Pneumo" era un reparto nato per altri tipi di servizi, la sala degli infermieri che dovrebbero sentire gli avvisi di questi cicalini è talmente lontana da non consentire di percepire quello che accade. Si dice che sono completamente inutili le ricetrasmittenti giocattolo, e parliamo della sanità valdostana, che fra l'altro sono illegali, perché sono nate come giocattoli e senza alcuna certificazione, e comunque anche perché queste ricetrasmittenti ledono la privacy dei pazienti, ossia gli infermieri per poter sentire i cicalini che non sentono, hanno messo delle ricetrasmittenti giocattolo che sono inefficaci, ma rimandano e ritrasmettono tutto quello che accade attorno al letto del paziente. Di più: dice che nelle camere di degenza, che sono tutte a 2 letti, esiste una sola presa di ossigeno ed è impossibile la gestione contemporanea di 2 malati perché se necessitano di una certa terapia di ossigenoterapia, non è possibile dare la medesima terapia con i medesimi flussi ad entrambi.

Visto che questa è la segnalazione del dicembre 2007 e siamo a maggio 2008, ci permettiamo, collega Sandri, di ribadire che questo problema permane ad oggi e, essendo un problema che ha a che fare con la salute dei degenti, riteniamo che non sia né irrituale, né demagogico, né propagandistico, evidenziarlo al Presidente Caveri nel momento in cui assume l'"interim", perché su problematiche qui segnalate potrebbero esserci - ci auguriamo che ciò non sia - conseguenze che potrebbero essere anche di natura mortale. Riteniamo quindi che sia una nostra legittima preoccupazione quella di evidenziare questo aspetto.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Volevo solo chiedere al Presidente se poteva far avere al collega Frassy il rendiconto della penultima seduta del Consiglio, quando tutta la questione del cicalino, degli infermieri che non sentivano l'abbiamo abbondantemente discussa con l'Assessore Fosson... fra l'altro, devo dire che c'è stato qualche intervento in questo senso per valutare la situazione. Magari se si documentasse prima forse sarebbe meglio, soprattutto perché qui non si sta parlando di giochini della politica, ma della pelle dei pazienti e degli operatori!

Presidente - Glielo farò pervenire. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione il punto n. 1 dell'ordine del giorno:

Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 34

Il Consiglio approva all'unanimità.

Il Consiglio

prende altresì atto dell'assunzione "ad interim", da parte del Presidente della Regione, delle funzioni di Assessore alla sanità, salute e politiche sociali.