Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3149 del 19 dicembre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 3149/XII - Interrogazione: "Contratti di lavoro precari presso l'Azienda sanitaria valdostana".

Interrogazione

Constatato che diverse centinaia di dipendenti dell'Azienda sanitaria valdostana hanno dei contratti di lavoro precari, con diverse modalità, mentre altre decine di persone lavorano all'interno delle strutture sanitarie in qualità di dipendenti di aziende, come l'INVA, che gestiscono dei servizi in regime di appalto o concessione;

Evidenziato come una notevole percentuale di tali operatori possiede notevoli professionalità ed in particolare è altamente rappresentata la qualifica di infermiere professionale;

Preso atto inoltre che, proprio a causa del precariato, vi è un certo ricambio tra i lavoratori precari, con le conseguenti difficoltà di organizzazione del lavoro e di coordinamento del personale

i sottoscritti consiglieri regionali

Interrogano

il Governo regionale per conoscere:

1) per conoscere quanti siano i dipendenti precari dell'azienda USL della Valle d'Aosta, suddivisi per qualifiche professionali e per tipologia di contratto;

2) quanti siano i dipendenti di aziende esterne all'USL che lavorano nelle strutture sanitarie e quanti di loro godano di contratti a tempo indeterminato;

3) quale sia l'entità dell'avvicendamento delle persone precarie ed in particolare tra gli infermieri professionali;

4) quali contratti collettivi di lavoro siano utilizzati dalle aziende esterne all'USL per la remunerazione dei propri dipendenti.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.

Fosson (UV) - Parto dicendo che sono profondamente convinto che sia necessaria una stabilizzazione del precariato in sanità particolarmente (ma in tutti i settori), perché la qualità del lavoro dipende dalla professionalità e la professionalità si può esprimere quando c'è una stabilizzazione. Su questo c'è un cammino ,iniziato nel 2006, con sindacati. Deve essere un percorso conforme ai finanziamenti e alle leggi. Si sa come nel 2006 sia stato applicato il patto di stabilità alla Val d'Aosta: noi abbiamo presentato ricorso, ma la risposta del ricorso è arrivata a gennaio 2007, per cui il 2006, pur essendoci una volontà come ho detto precedentemente, è stato un anno di interruzione. Si pensava di dover abbattere la spesa corrente dell'1,4% del bilancio del 2004 e si sa che questo ci penalizza, nel senso che la parte corrente sono gli stipendi.

Faccio ancora una premessa: la Regione Val d'Aosta ha una percentuale di spesa in bilancio per il personale del 46,1%, rispetto al Piemonte che spende il 35% e la Lombardia il 23%, cioè noi siamo quelli che esternalizziamo di meno, ma queste leggi di mercato che prevedono il taglio in parte corrente della spesa, impongono quasi una riduzione o una esternalizzazione che in certi settori ormai è necessaria, pur con le garanzie dovute.

Per le richieste fatte - poi le darò le tabelle - in questo momento, al 27 novembre 2007 i precari sono 253: erano di più al 31 dicembre 2006, cioè 257. Su questo mi permetto di dire che nel 2007 (il patto di stabilità è stato concordato nel mese di marzo e quindi approvato, ma la risposta scritta è arrivata a maggio-giugno), con i sindacati abbiamo iniziato un cammino di stabilizzazione del precariato, per cui questi 257 diverranno a fine gennaio meno di 200, perché c'è un concorso per 15 infermieri, 8 autisti e diverse figure. Nel 2007 abbiamo, dunque, percorso una strada di stabilizzazione del precariato, che per problemi concorsuali terminerà nel gennaio 2008, abbattendo di circa 50 unità anche questo numero di 257.

In finanziaria questo è stato detto chiaramente, cioè la deroga per la sanità e soprattutto in bilancio è stato previsto un milione di euro per la stabilizzazione del precariato, percorso che continuerà nel 2008 sicuramente e con un piano biennale o triennale arriverà, se non all'abbattimento di tutto il precariato, alla diminuzione sicuramente di questa situazione. Il Presidente Caveri incontrerà nel mese di gennaio tutti i sindacati per un protocollo comune, dopo di che si cominceranno gli accordi e i contatti nell'ambito specifico della sanità.

Ho risposto al primo quesito sul numero dei precari. Sui contratti di esternalizzazione abbiamo circa 150 lavoratori in questo momento: sono contratti di lavoro del settore, l'azienda verifica e al momento del contratto prevede espressamente un controllo del tipo di contratti, che però essendo pluriennali, spesso sono di stabilizzazione e non a tempo indeterminato.

Mi si chiede se c'è un avvicendamento. Il turnover è estremamente basso se non nullo, nessun lavoratore è stato forzatamente allontanato e le dimissioni sono avvenute volontariamente o per ragioni personali.

Al punto 4) "quali contratti collettivi di lavoro siano utilizzati": ripeto, sono i contratti di riferimento e prevedono espressamente un controllo dell'azienda.

Per sintetizzare direi che il precariato in sanità, maggiormente che in altri settori, debba essere stabilizzato. Si è iniziato un cammino già nel 2007 e negli anni successivi si procederà. È chiaro che le modalità di stabilizzazione del precariato saranno di tipo concorsuale e comunque verificate insieme ai sindacati, con i quali abbiamo un appuntamento a breve.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Mi chiedevo se c'è il numero legale dell'assemblea, perché senza le opposizioni credo che la maggioranza non esista in questo momento: compreso il Consigliere Fiou siete in 14...

Presidente - Invito i consiglieri a restare in aula

Sandri (PD) - ...va bene così, Presidente. È per avere un po' di auditorio, altrimenti diventa noioso parlare ai banchi. Mi prenderò qualche minuto successivamente, perché il tempo è trascorso in questa istruzione.

Ringrazio l'Assessore per i dati e richiederei se può farmi avere la tabella che ha annunciato, perché potrebbe essere importante.

Ritengo opportuna la premessa che ha fatto l'Assessore, il quale è convinto della necessità della stabilizzazione, e ci sono anche degli atti della ultima finanziaria che vanno in questo senso, quindi mi sembra che stiamo ragionando sulla stessa lunghezza d'onda. Però mi permetto di evidenziare due o tre dati per cui la sua risposta non mi convince, nel senso che ho l'impressione che la situazione sia peggiore di quella che ha descritto l'Assessore, perché dai dati che sono usciti su "La Stampa", pagina regionale, dei 530 posti da infermiere professionale in organico solo 430 sono coperti con persone a tempo indeterminato, ci sono 100 posti di infermieri liberi. Allora qui c'è un problema di trovare il modo per arrivare con rapidità alla copertura di quei posti che sono previsti dall'organico, trovando tutto quello che può essere utile all'interno del patto di stabilità, ma il partire per il prossimo concorso con 14 - non 15, Assessore! - non è il passo giusto, perché significa che anche dopo gennaio ci saranno circa 85-90 infermieri professionali, cioè persone di alta specializzazione di cui abbiamo grande carenza e che dovremmo trattare molto bene...

(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)

...ho preso i dati dal giornale, lei non li aveva detti prima; mi fa piacere che dalla tabella scopriamo che sono 43 ...quindi sono una trentina di persone. Questo mi fa piacere, perché bisogna tener conto che non c'è solo la mobilità dei pazienti verso l'esterno, ma c'è sempre più una mobilità del personale specializzato il quale, nel momento in cui in Valle non è tutelato e non ha quelle soddisfazioni sia professionali sia dal punto di vista stipendiale, se ne va! Da noi abbiamo un alto numero di emigrazione di personale specializzato valdostano negli ospedali svizzeri, ma anche in Piemonte: l'ospedale di Ivrea ci ha fregato alcuni neo laureati della scuola infermieristica. Noi produciamo attraverso la scuola che è di buona qualità del personale che non rimane in Valle.

Questa situazione dimostra che sul personale specializzato c'è una emergenza. La stabilizzazione del personale altamente qualificato è una emergenza su cui dobbiamo intervenire con prontezza e bisognerà anche pensare a qualche incentivo dal punto di vista dello stipendio, perché abbiamo sì la concorrenza del Piemonte, in cui gli stipendi sono uguali a quelli della Val d'Aosta, ma abbiamo anche quella della Svizzera, dove l'infermiere professionale o un ostetrico prende il doppio di quello che prende in Valle. Abbiamo del personale di Charvensod, di Allein, che lavora regolarmente in Svizzera e che lavorava prima per l'USL della Val d'Aosta: questo è un dato su cui dobbiamo riflettere, sulla necessità di dare spazio a queste persone!

Per quanto riguarda le altre questioni che abbiamo posto, mi fa piacere che ci sia il controllo dell'USL, ma mi sembra che funzioni poco, perché INVA, ditta di proprietà della Regione, assume il personale che lavora all'USL con il contratto dei metalmeccanici. Questo non va bene, perché lì si sta facendo una speculazione sul lavoro, avendo un enorme precariato, perché di quei 150 gli stabilizzati sono pochissimi. All'INVA di stabilizzato c'è pochissimo personale che lavora all'USL, soprattutto tutti quelli che lavorano all'USL per INVA hanno un contratto da metalmeccanici e hanno delle condizioni di contratto che non sono paragonabili con quelle dell'USL. Pertanto l'intervento che chiedo alla Giunta non è solo quello di stabilizzazione del personale dell'USL, ma anche di prendere per le orecchie il direttore di INVA, affinché si comporti diversamente, perché non ci siamo assolutamente con le aspettative della popolazione della Valle. Chi lavora in sanità, deve avere il contratto della sanità, che sia interno o esterno, e questo a maggior ragione quando la ditta esterna è una ditta di proprietà della Regione.

Per quanto riguarda le spese per il personale che sono così alte, bisogna poi valutare quante sono per il personale medico e quante per il comparto. Ho l'impressione che ci sia un po' di disequità all'interno delle spese per il personale: ci sono degli "eletti" che guadagnano molti soldi attraverso dei megaprogetti obiettivo - che, devo dire, l'Assessore è riuscito a calmare nell'ultimo anno, bisogna dargliene merito, ma che in tempi non lontani erano esagerati - mentre il personale appartenente al comparto ha delle entrate minori, quindi secondo me quella spesa deve ritrovare una perequazione che forse attualmente non ha.

Si dà atto che dalle ore 10,23 presiede il Vicepresidente Tibaldi.