Oggetto del Consiglio n. 2313 del 4 dicembre 2006 - Resoconto
OBJET N° 2313/XII - Communications du Président du Conseil régional. Ordre des travaux.
Président - J'informe le Conseil de l'activité de la Présidence et des organes du Conseil depuis la dernière réunion de l'Assemblée:
Proposition de loi n° 142, présentée par les Conseillers Squarzino Secondina, Venturella et Bortot, le 22 novembre 2006 "Ulteriori modificazioni alle leggi regionali 21 agosto 1995, n. 33 (Norme sulle indennità spettanti ai membri del Consiglio e della Giunta e sulla previdenza dei Consiglieri regionali), e 8 settembre 1999, n. 28 (Interventi per il contenimento della spesa in materia di previdenza dei Consiglieri regionali. Costituzione dell'Istituto dell'assegno vitalizio. Modificazioni alla legge regionale 21 agosto 1995, n. 33 (Norme sulle indennità spettanti ai membri del Consiglio e della Giunta e sulla previdenza dei Consiglieri regionali))" (Ie)
Projet de loi n° 143, présenté par le Gouvernement régional, le 24 novembre 2006 "Disposizioni sullo sviluppo dell'apicoltura in Valle d'Aosta" (IIIe et Ve)
Projet de loi n° 144, présenté par le Gouvernement régional, le 24 novembre 2006 "Disposizioni in materia di tutela dall'inquinamento atmosferico ed approvazione del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento ed il mantenimento della qualità dell'aria per gli anni 2007/2015"
Proposition de loi n° 145, présentée par les Conseillers Sandri et Squarzino Secondina, le 1er décembre 2006 "Modificazione alla legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90 (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione Autonoma Valle d'Aosta)"
Proposition de loi n° 146, présentée par les Conseillers Sandri, Fontana Carmela et Ferraris, le 1er décembre 2006 "Disposizioni in materia di incarichi. Modificazioni alle leggi regionali 28 aprile 1998, n. 18 e 20 giugno 1996, n. 12"
Réunions:
Bureau de Présidence: 1
Conférence des Chefs de Groupes: 1
Ie Commission: 1
IIe Commission: 1
IIIe Commission: 2
Lundi 27 novembre j'ai eu l'occasion de présider le Bureau de la Commission de l'éducation, de la communication et des affaires culturelles réuni à Saint-Pierre. Au cours de la journée de travaux, le Bureau a abordé des thématiques à la une de l'actualité comme la question de la coexistence des libertés, des cultures et des religions ou celle des politiques migratoires en francophonie pour ce qui concerne la mobilité des étudiants, des professeurs et la reconnaissance réciproque des diplômes. Parmi les autres thèmes qui seront approfondis au travers de rapports spécifiques, l'état de la ratification des conventions internationales de l'Unesco et la politique du Livre francophone. Enfin, le Bureau s'est penché sur le suivi des activités du réseau parlementaire de lutte contre le Sida. Il s'agit d'une question qui est au centre des préoccupations des Parlementaires de l'APF et, ainsi, des membres de la section valdôtaine de l'APF. Une question trop souvent sous-estimée qui devrait être conçue de plus en plus comme un domaine de travail prioritaire aussi du Conseil de la Vallée. Parmi les autres choses je voudrais rappeler le fait que nous avions adopté le dernier plan d'action 2007-2008 pour la lutte contre le VIH/Sida.
Sabato 2 dicembre, insieme con il Presidente della Regione Luciano Caveri, ho avuto il piacere di ricevere nell'aula consiliare i rappresentanti delle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato e i Presidenti delle Assemblee e delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome, per un'audizione dedicata ai temi delle Autonomie e in particolare in merito al rapporto tra le specialità regionali e le innovazioni emerse dal nuovo Titolo V, parte II della Costituzione. Nel corso dell'incontro, che ha rappresentato un fatto storico considerato che per la prima volta degli organi parlamentari si sono recati sul territorio e non a Roma per svolgere un'audizione, è stato approvato un documento, che abbiamo denominato "Dichiarazione di Aosta", che raccoglie la voce condivisa delle Regioni e delle Province a Statuto speciale rispetto a quanto sta accadendo in Italia in materia di finanza e dei nuovi assetti delle Regioni. Nel testo, redatto congiuntamente da tutti i Presidenti, si sottolinea come le autonomie speciali hanno rappresentato per decenni l'unica esperienza di regionalismo in Italia, preparando il terreno alla graduale effettiva estensione di poteri anche alle altre Regioni, a lungo rimaste solo sulla carta. Le autonomie speciali ritengono necessario che vi sia un pieno e definitivo recepimento del loro particolare "status" derivante da fattori storici, istituzionali, territoriali, culturali, linguistici che le pone su un piano diverso rispetto alle altre Regioni, con diversa strutturazione dei rapporti con lo Stato, che devono caratterizzarsi per individualità e bilateralità. È quindi necessario sottolineare come esse costituiscano un sistema integrato e omogeneo con gli enti locali. D'altra parte, il particolare ordinamento finanziario delle speciali deve essere coerente con il complesso dei poteri e delle funzioni loro riconosciute nonché con le peculiarità delle singole situazioni che ne caratterizzano i territori. Da ciò discende che agli oneri finanziari sostenuti autonomamente deve corrispondere la relativa autonomia decisionale e che debba essere conferita piena autonomia fiscale alle speciali, in base a specifiche norme di attuazione statutarie. Nel corso della riunione ho ribadito l'urgenza che le Camere approvino la modifica all'articolo 116 della Costituzione, introducendo il meccanismo della previa intesa con la Regione interessata nel procedimento di modifica dello Statuto speciale. L'auspicio è che l'incontro di Aosta possa rappresentare un punto di riferimento per una nuova stagione di rapporti tra autonomie speciali e Stato. Il cammino delle riforme è assolutamente da riprendere con rapidità e riteniamo politicamente interessante che un documento che stabilisce la futura azione politica sia stato sottoscritto per la prima volta congiuntamente da Presidenti di Regioni e da Presidenti di Consigli.
Solo per informarvi ancora sull'andamento dei lavori: come è consuetudine, esamineremo i punti iscritti all'ordine del giorno fino intorno alle ore 18, dopodiché ci sarà l'inversione dell'ordine del giorno per l'illustrazione della finanziaria e del bilancio; faremo illustrazione abbinata della legge finanziaria e della legge di bilancio, la relazione del relatore, seguita dalla relazione dell'Assessore al bilancio, per riprendere domattina l'inizio della discussione generale. Ricordo che il termine ultimo per presentare gli emendamenti sulla legge finanziaria è stabilito per domani entro le ore 12. Domani sera faremo notturna fino all'una di notte, con sospensione dalle ore 20 alle ore 21 e verificheremo il lavoro che rimane da fare e decidere con che modalità verrà fatta la notturna di mercoledì.
La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Un brevissimo accenno all'incontro di Saint-Pierre: credo che quella, come è stato anche l'incontro con il Vallese... spero che sia un'occasione perché si possa continuare e, anzi, incrementare lo scambio di presenza di studenti a livello scolastico in Paesi francofoni.
Intervengo invece sulla questione di questa storica visita delle Commissioni Affari costituzionali Camera e Senato in Valle d'Aosta, in cui i Consiglieri regionali non sono stati coinvolti. Nulla vietava di invitare i Consiglieri regionali ad assistere all'incontro che sarebbe stato sicuramente utile per capire cosa succedeva o meno, è un'occasione storica che ci siamo persi e, visto che si trattava di argomenti di cui noi, per Costituzione, siamo i tesorieri, è quanto meno incongrua, rispetto al nostro compito, questa dimenticanza! Aggiungo che sarebbe stato anche opportuno un coinvolgimento prima, per sapere cosa si andava a dire. Che ci sia un'identificazione dei Presidenti con la Valle d'Aosta, credo sia una cosa più che condivisibile, perché è il ruolo costituzionale che viene attribuito dallo Statuto; che però questo comporti anche una totale solitudine di pensiero credo sia alquanto bizzarro, perché è chiaro che nessuno pretende che la minoranza o una delle minoranze del Consiglio debba essere quella che indirizza l'attività, ma credo che una consultazione per capire da parte delle forze politiche quali siano gli andamenti, le supposizioni e le suggestioni era innanzitutto doverosa per rispetto istituzionale e poi utile, perché spesso a ragionare in 3 o 4 soprattutto con idee diverse, si riesce a fare qualche sintesi di maggiore livello che non quella che si può fare da soli, per quanto uno possa essere in gamba e capace.
Devo quindi dire che è stata una delusione non aver potuto partecipare ufficialmente a questo tipo di incontro, ma soprattutto non essere stati coinvolti, né nel poter assistere alla manifestazione, né nell'espressione del contributo della Valle d'Aosta; per cui questa "Dichiarazione di Aosta" è una dichiarazione che vi attribuisco, ma della cui validità e solidità credo che nulla possa essere attribuito a questo Consiglio, quindi è un'iniziativa... non dico personale, ma profondamente inficiata!
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Ringrazio il Presidente dell'informazione, ma anch'io mi unisco alle annotazioni del collega Sandri, nel senso che la sottoscritta - che è notoriamente curiosa - ha partecipato come spettatrice per 2 ore, lassù, in tribuna, perché voleva capire.
A mio avviso si trattava di temi molto interessanti. Se è vero che noi siamo chiamati con la legge sulla convenzione, quindi la legge che prevede che ci sia un grosso ripensamento delle origini dello Statuto, dei principi, se esiste qui, in questo Consiglio, da parte dei Presidenti della Regione e del Consiglio in particolare, l'esigenza riformatrice dello Statuto e quindi di mettere mano a tutta questa materia, credo che quell'incontro sarebbe stato molto interessante e utile, perché ci offriva la possibilità di capire cosa si muove nelle altre Regioni, quali sono i temi fondamentali che vengono trattati. Certo, ci sarà un documento di sintesi, ma come tutti i documenti di sintesi coglie alcuni aspetti, mentre gli interventi specifici sia dei Presidenti delle Regioni a Statuto speciale, sia dei Presidenti dei Consigli a Statuto speciale, hanno individuato temi diversi.
Credo allora che questa sarebbe stata un'occasione importante per consentire ai Consiglieri non di "straforo", ma nel loro ruolo di coloro che sono chiamati a lavorare sullo Statuto e sulle riforme, di partecipare a questo momento formativo-informativo. E credo che questo sarebbe stato possibile. Ricordo che già alcuni anni fa c'erano state riunioni di questo tipo a un altro livello, però erano presenti tutti i Consigli delle Regioni europee, i Parlamentari, oltre che il Presidente del Parlamento italiano, Onorevole Violante; questo incontro era stato fatto in quel di Cogne e c'erano stati dei momenti di lavoro istituzionale da cui noi eravamo esclusi, perché eravamo a un livello diverso, ma era stato possibile anche a noi partecipare come uditori, come coloro che riescono ad essere presenti nel momento in cui si dibattono le idee.
Anch'io credo che sarebbe stato opportuno prevedere una partecipazione dei consiglieri ogni tanto ci sono questi inviti a serate di gala o a cene di gala, molto interessanti e utili, ma alla sottoscritta interessa di più poter partecipare a riunioni o, perlomeno, accedere come uditrice almeno a riunioni - partecipazioni non di "straforo", ma istituzionalmente previste - in cui si possa svolgere un ruolo, in cui sia rispettato il nostro ruolo di legislatore, chiamato ad affrontare in tempi brevi problemi complessi anche a livello istituzionale.