Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2099 del 27 luglio 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2099/XII - Affidamento della gestione del Centro per utenti psichiatrici di Donnas. (Interpellanza)

Interpellanza

Ricordate le precedenti iniziative circa l'esito della gara d'appalto indetta dall'USL Valle d'Aosta per l'affidamento della gestione della Comunità terapeutica e del Centro diurno per utenti psichiatrici, localizzati presso il Poliambulatorio di Donnas;

Ricordato che,

- tale servizio, a seguito dell'operato della Commissione preposta alla valutazione delle offerte, è stato aggiudicato alla Cooperativa Punto Service in associazione temporanea con Prometeo,

- contro tale aggiudicazione è stato presentato ricorso al Tar Valle d'Aosta dalle Cooperative del consorzio Trait d'Union;

Atteso che è stata recentemente depositata la sentenza del Tar della Valle d'Aosta;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interpella

L'Assessore alla Sanità per sapere:

1) quale è stato l'esito della sentenza del Tar della Valle d'Aosta;

2) come si intende operare per dare attuazione al deliberato.

F.to: Squarzino Secondina

Presidente - La Consigliera Squarzino dà per letta l'interpellanza.

La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.

Fosson (UV) - Una risposta breve.

Sono state pubblicate le motivazioni di questo accoglimento della sentenza, come avevamo già visto in precedenza: le motivazioni sono state depositate in data 17 maggio 2006. Se devo fare un commento a priori su questo, è chiaro che non mi fa piacere tutta questa vicenda; si può pensare che la complessità di un'aggiudicazione come questa e delle regole che sul territorio nazionale non sono ancora molto precise, faccia sì che si verifichino queste situazioni spiacevoli su cui poi servizi delicati come questo non possono venire attribuiti in modo definitivo. A questo punto succede che una sentenza depositata è esecutiva, ma non è definitiva, nel senso che il sistema legale italiano permette comunque un ricorso delle parti. Possono verificarsi 2 scenari: il primo, che il soggetto che ha vinto possa notificare all'azienda entro 30 giorni questa sentenza, quindi l'azienda - l'ASL, in questo caso - possa o eseguirla o impugnarla. A questa data non risulta che il soggetto che ha interesse, cioè il consorzio che ha ottenuto la sentenza del TAR, abbia ancora notificato la sentenza, e questo è comprensibile perché questo soggetto ha ottenuto l'aggiudicazione del servizio con proroga fino al 31 dicembre 2006. Se questa prima impugnazione non c'è stata, decorrono altri termini che sono 120 giorni dalla pubblicazione, durante i quali l'azienda contro cui è avvenuta la sentenza del TAR può fare un ricorso al Consiglio di Stato.

Come si comporterà l'azienda? Passati questi primi 30 giorni, aspetterà i successivi 120 giorni - non può fare altrimenti - per vedere se la "Punto Service", che aveva vinto la gara... anche se poi il servizio è stato aggiudicato temporaneamente al secondo, presenterà ricorso o no. Se la "Punto Service" presenterà ricorso, è chiaro che tutto sarà ribaltato e sarà necessaria la formulazione di un parere di un giudice, altrimenti l'azienda convocherà di nuovo la Commissione e rifarà i conteggi, come da richiesta del TAR, perché sui 9 punti di contenzioso il TAR ne ha accolti 4, di cui alcuni sostanziali. È necessario aspettare questi termini, intanto il servizio va avanti, è stato aggiudicato alla cooperativa in modo continuativo fino alla definizione del caso, quindi aspettiamo questi 120 giorni per vedere se la "Punto Service" farà ricorso o no.

Si dà atto che, dalle ore 10,57, riassume la presidenza il Presidente Perron.

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Ringrazio l'Assessore per avermi fornito i dati relativi alle procedure possibili che possono esserci, quindi anche alla tempistica, nel senso che questo autunno si saprà se ci sarà un ricorso della cooperativa che si è sentita danneggiata dalla sentenza o se la cooperativa rinuncia e l'USL è libera di procedere.

Credo che gli appalti sui servizi richiedono di affrontare problematiche che non sempre è semplice individuare; prendo atto però, non dico con soddisfazione, perché fare la "Cassandra" non sempre mi piace, che tutte quelle osservazioni che avevamo sollevato, in particolare l'incoerenza fra il fatto che un progetto era stato considerato il migliore e poi ha avuto un punteggio inferiore, credo che questa incoerenza il TAR l'abbia individuata con chiarezza.

Ricordo solo brevemente che, rispetto al servizio che l'Assessorato aveva deciso di aprire per psichiatrici a Donnas, quindi di spostare il centro che era a Pont-Suaz, trasportarlo a Donnas in modo da aprire, oltre a questo centro continuativo diurno notturno, anche un centro diurno per dare un servizio ulteriore agli psichiatrici della bassa Valle. Ricordo anche che nel momento in cui c'era l'appalto del servizio si è presentata la cooperativa "Punto Service" e una serie di cooperative che fanno capo alla Cooperativa "Trait d'union", che era quella che già gestiva il servizio. Nel momento in cui la Commissione ha esaminato le proposte presentate dalle 2 cooperative, ha ritenuto che avesse diritto a vincere l'appalto la cooperativa "Punto Service". Avevamo allora sollevato gravi dubbi sul fatto che la Commissione sembrava non essersi preoccupata di alcune fondamentali questioni: la qualità del progetto educativo presentato, l'"expertise" avuta dalla cooperativa e i rapporti con il territorio, cioè quegli elementi che avrebbero dovuto facilitare l'opera di una cooperativa all'interno di un Servizio sanitario regionale in collegamento con il territorio. Il TAR aveva dichiarato, su ricorso della Cooperativa "Trait d'union", la sospensiva e credo che l'elemento positivo di tutta questa vicenda sia che attualmente i soggetti che gestivano il servizio a Pont-Suaz sono gli stessi che continuano il servizio a Donnas.

Certo, siamo di fronte ad una situazione di incertezza, per cui credo sia difficile per la cooperativa che continua la gestione dover lavorare con tempi brevi e quindi ha difficoltà di mettere in piedi quel progetto educativo che aveva progettato e presentato. A questo punto non rimane che aspettare, sperando che entro fine 2006 si definisca la questione e la cooperativa, che ha dimostrato di avere il miglior progetto e la migliore aderenza al territorio regionale, possa gestire per il bene di tutti questo servizio che riteniamo importante per una fascia debole della popolazione in Valle.