Oggetto del Consiglio n. 839 del 6 ottobre 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 839/XII - Aumenti delle tariffe per il transito nel Traforo del Gran San Bernardo. (Interrogazione)
Interrogazione
Richiamate le precedenti iniziative consiliari presentate in Consiglio in merito agli aumenti delle tariffe dei pedaggi per il transito del traforo del Gran San Bernardo e alla differenziazione dei prezzi tra la parte italiana e la parte svizzera;
Considerato che questa disparità dei prezzi del transito va a tutto svantaggio della Sitrasb, Società che gestisce la parte italiana del Traforo del Gran San Bernardo;
Tenuto conto che durante i dibattiti in aula, in risposta alle suddette iniziative, era emersa la disponibilità da parte della Giunta regionale a farsi portavoce delle perplessità manifestate al riguardo dagli utenti valdostani e a verificare le possibilità di intervenire, presso le opportune sedi, al fine di promuovere iniziative volte a dirimere tale problematica;
Viste le ripetute lamentele degli utenti italiani che, dovendo transitare nel tunnel dal versante valdostano, vedono a tutt'oggi applicate tariffe superiori rispetto a quelle praticate in Svizzera;
I sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
La Giunta regionale per sapere:
1. se vi sono e quali sono le eventuali novità in merito, ovvero se le intenzioni manifestate sono scaturite in iniziative di fatto e quali sono stati gli esiti al riguardo;
2. nel caso in cui non si sia ancora pervenuti a risultati concreti, se ritiene ancora possibile il raggiungimento degli stessi e i tempi entro i quali tali obiettivi potrebbero essere raggiunti.
F.to: Lanièce - Stacchetti
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Nell'interrogazione il Consigliere Lanièce mi chiede, facendo seguito a precedenti richieste, se vi sono state - e quali - novità in merito al discorso dei transiti e se le intenzioni manifestate sono scaturite in iniziative di fatto e quali sono stati gli esiti. Occorre premettere che, in relazione all'abrogazione del regime di non imponibilità per i transiti nei trafori internazionali, contenuti nell'articolo 21 della finanziaria 2003, la società "Sitrasb" a partire dal 1° gennaio 2003 si era vista costretta ad assoggettare ad IVA le tariffe di transito; questo aveva comportato un problema non tanto alle imprese, in quanto l'IVA è neutra, ma per tutti i transiti delle persone fisiche che non svolgono attività di impresa. L'introduzione dell'imponibilità aveva creato una situazione di disagio non solo organizzativo, ma soprattutto applicativo, considerato che il tunnel transfrontaliero è gestito da 2 società miste italo-svizzere, che si trova, perdurando l'esenzione ai fini IVA nel territorio elvetico, nell'imbarazzo di tassare i pedaggi limitatamente alla quota italiana, quindi proporzionalmente al tratto italiano-svizzero. Tale situazione è stata ed è tuttora foriera di critiche da parte delle autorità elvetiche, peraltro già avanzate alle autorità italiane competenti. Come dicevo, la "Sitrasb" si era immediatamente attivata con il sostegno del Consiglio regionale, dei Parlamentari valdostani nelle opportune sedi - Ministero delle infrastrutture, Ministero dell'economia, commissione mista - evidenziando quelle problematiche che, per effetto della suddetta distorsione, si sono manifestate apertamente a causa dell'applicazione parziale, lato italiano, dell'imposta, soprattutto in riferimento a un servizio che ha identico valore economico sia per il transito dalla Svizzera per l'Italia, sia viceversa.
È stato inoltre sottolineato più volte il fatto che l'abrogazione della non imponibilità si manifesta in contrasto con il disposto dell'articolo 1 del DPR del 29 ottobre 1958, con il quale il Governo italiano ha ratificato l'accordo italo-svizzero sottoscritto in data 23 maggio 1958, secondo cui le questioni di dogana, monetarie, fiscali e sociali evidenziate dalla costruzione e dalla gestione del tunnel dovranno essere oggetto di accordi particolari fra i Governi italiano e svizzero. Sempre a sostegno del regime di non imponibilità è stato rilevato come la legislazione comunitaria all'articolo 15 della direttiva del Consiglio del 17 maggio 1977 n. 77/388/CE tratta il servizio connesso all'esportazione dei beni e delle persone classificandole come non imponibile, argomenti questi utilizzati a sostegno della nostra tesi sulla sopravvivenza, appunto, del regime di non imponibilità ai transiti del Traforo del Gran San Bernardo e che sono stati accolti e condivisi suscitando largo consenso. Tale tesi è stata portata, nel settembre del 2003, sotto l'aspetto politico all'attenzione del Gabinetto dell'allora Ministro Tremonti, per il tramite del Consigliere del Ministro, Dott. Giancarlo Montedoro, da parte dei Parlamentari valdostani. Successivamente, a seguito di numerosi incontri con i rappresentanti del Ministero delle entrate dell'Agenzia centrale, si è ottenuto che questi per il tramite dell'Ufficio relazioni internazionali del Ministero dell'economia e delle finanze... è stata predisposta in data 9 febbraio 2004 una formale richiesta di deroga indirizzandola alla Commissione europea.
Possiamo quindi affermare che la tesi di sopravvivenza del regime pregresso di non imponibilità ante-finanziaria 2003 ha ottenuto ampio consenso e l'assenso preventivo del Gabinetto del Ministro, del Dipartimento delle politiche fiscali e dell'Agenzia centrale, consenso tale da autorizzare la predisposizione della richiesta di deroga al regime IVA applicabile sui pedaggi del Traforo del Gran San Bernardo. Ora, si è a conoscenza che l'iter della Commissione europea è terminato, la stessa ha provveduto ad emettere un documento titolato: "Proposta di decisione del Consiglio che autorizza l'Italia ad applicare una misura di deroga all'articolo 2, paragrafo 1 della VI direttiva in materia di armonizzazioni delle legislazioni degli Stati membri, relativa alle imposte sulla cifra di affari" e conclude con: "Ha adottato la seguente decisione: articolo 1, in deroga all'articolo 2, paragrafo 1 della direttiva, la Repubblica italiana è autorizzata a concludere un accordo con la Svizzera per esentare dall'IVA i pedaggi del Traforo del Gran San Bernardo". Si ha notizia che tale proposta di decisione dovrebbe essere presentata all'Ecofin entro il mese di ottobre e crediamo che, seguendo con particolare attenzione, dovremmo avere a giorni notizie confortanti e coerenti sia con la volontà dell'interrogante, sia con la volontà del Governo e del Consiglio.
Président - La parole au Conseiller Lanièce.
Lanièce (SA) - Prendo atto con soddisfazione della risposta dell'Assessore, dalla quale si deduce che finalmente sono riusciti a risolvere questo problema, che aveva creato del disagio e anche delle critiche soprattutto da parte degli utenti che non svolgono attività di impresa, per cui si trovavano a pagare recandosi in Svizzera dalla Valle d'Aosta una tariffa più elevata rispetto al percorso contrario. Rimaniamo in attesa di verificare questa decisione presa dalla Commissione europea, che dia il via alla non imponibilità dei transiti sotto il Tunnel del Gran San Bernardo e ringraziamo tutte quelle persone che si sono adoperate per risolvere tale problema, che era un po' assurdo e che aveva creato non pochi disagi negli utenti del Tunnel del Gran San Bernardo. Invito poi l'Assessore a farlo presente alla commissione competente non appena ci sarà questa decisione definitiva.