Oggetto del Consiglio n. 192 del 5 novembre 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 192/XII - Determinazioni per il completamento del processo insediativo dell'area autoportuale di Pollein/Brissogne, in applicazione delle deliberazioni consiliari n. 1187/X del 22 febbraio 1995, n. 2198/XI del 19 settembre 2001 e n. 3142/XI del 2 aprile 2003.
Il Consiglio
a. richiamata la propria deliberazione n. 4463/IX del 13 aprile 1993, di ratifica della deliberazione n. 2053 del 26 febbraio 1993, della Giunta regionale, concernente l'approvazione degli elaborati fondamentali del piano di ristrutturazione e riconversione dell'area autoportuale nei Comuni di Pollein e Brissogne, articolato nei seguenti stralci funzionali:
a.1. realizzazione delle opere infrastrutturali;
a.2. costruzione dell'edificio modulare denominato "serpentone";
a.3. costruzione dell'edificio denominato "direzionale";
a.4. costruzione dell'edificio denominato "torre della comunicazione";
b. vista la deliberazione della Giunta regionale n. 7874 del 17 settembre 1993, con la quale la finanziaria regionale Finaosta è stata autorizzata - ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 28 giugno 1982, n. 16 e successive modificazioni - ad acquisire l'intero capitale della società "Autoporto S.p.A.", al fine di dare attuazione - per il tramite di detta società - al piano di ristrutturazione e riconversione;
c. considerato che gli interventi previsti dal piano sono attuati nell'ambito dei seguenti programmi comunitari o statali:
c.1. gli interventi di cui in a.1), già ultimati, nell'ambito dei programmi di iniziativa comunitaria INTERREG Italia-Francia (Alpi) 1991/93 e INTERREG Italia-Svizzera 1991/93 (sottoprogramma Valle d'Aosta) approvati, rispettivamente, con proprie deliberazioni n. 3093/XI del 29 giugno 1992 e n. 3957/IX del 25 novembre 1992;
c.2. gli interventi di cui in a.2), già ultimati, nell'ambito del programma comunitario INTERREG Italia-Francia (Alpi) 1994/99, approvato con propria deliberazione n. 2000/X del 26 giugno 1996 e nell'ambito degli interventi statali in favore delle aree depresse, ai sensi delle leggi n. 641 del 1996 e n. 208 del 1998, a seguito di due richieste di finanziamento formulate dalla Regione e approvate dal CIPE, rispettivamente, con deliberazioni 18 dicembre 1996 (in GURI, serie generale, n. 28 del 4 febbraio 1997) e n. 135/99 del 6 agosto 1999;
c.3. gli interventi di cui in a.3), già ultimati, nell'ambito del citato programma comunitario INTERREG Italia-Francia (Alpi) 1994/99;
c.4. gli interventi di cui in a.4) - i cui lavori sono in fase di attuazione e comprendono altresì la realizzazione del "modulo di raccordo" tra gli edifici "serpentone" e "direzionale" - nell'ambito del Docup Obiettivo 2 2000/06, approvato con propria deliberazione n. 1744/XI del 20 dicembre 2000;
d. richiamata la propria deliberazione n. 1187/X del 22 febbraio 1995, integrata con successive proprie deliberazioni n. 2198/XI del 19 settembre 2001 e n. 3142/XI del 2 aprile 2003, con cui:
d.1. sono state individuate, con apposito schema basato sulla classificazione ISTAT delle attività economiche, le tipologie di attività economiche insediabili nelle strutture edilizie recuperate, riferendole ai singoli edifici di cui in a.2), a.3), a.4) (ivi compreso il "modulo di raccordo") e alla relativa superficie disponibile nonché alle tre aree settoriali ("commercio"; "merci"; "comunicazione") previste dal piano di ristrutturazione e riconversione;
d.2. sono stati approvati i criteri di selezione delle proposte di insediamento;
d.3. è stata demandata alla Giunta regionale l'individuazione dei parametri da adottarsi dalla Società "Autoporto Valle d'Aosta S.p.A." per la selezione delle iniziative;
e. vista la deliberazione n. 4653 del 30 dicembre 2000, con cui la Giunta regionale ha provveduto all'individuazione dei parametri in d.3);
f. dato atto che, in applicazione delle deliberazioni citate alle precedenti lettere d) ed e), è stata avviata nel 2001 la procedura di selezione delle attività, in esito alla quale risultano attualmente insediate, nell'edificio "Direzionale", n. 10 unità locali, che occupano circa mq 6.545, pari a circa l'81% della superficie utile locabile (al netto degli spazi comuni, locali tecnici ed accessori in seminterrato) e, nell'edificio "Serpentone", n. 20 unità locali, che occupano circa mq 20.253, pari a circa l'83% della superficie utile locabile (al netto degli spazi comuni, locali tecnici ed accessori in seminterrato);
g. considerato che, in ragione di quanto detto in f), possono considerarsi sostanzialmente realizzate le opzioni, fissate con la citata propria deliberazione n. 1187/X del 22 febbraio 1995, in termini di collocazione di specifiche tipologie di attività economiche nelle singole strutture edilizie e nella relativa superficie disponibile;
h. ritenuto opportuno, in ragione di quanto indicato in f) e g), perseguire, in questa fase del processo insediativo, l'obiettivo di piena utilizzazione degli spazi - in quanto atto a valorizzare più efficacemente le suscettività indicate al punto 2 della citata deliberazione n. 1187/X del 1995 - oltre a quello del mantenimento di coerenza con le opzioni tipologiche adottate nelle deliberazioni citate in d), consentendo l'insediamento, negli edifici "Serpentone" e "Direzionale", di tutte le attività indicate nello "schema delle tipologie di attività economiche insediabili nell'area" approvato da ultimo con propria deliberazione n. 3142/XI del 2 aprile 2003, anche se non specificamente indicate dal predetto schema quali insediabili in ciascuno dei singoli edifici in discorso;
i. ritenuto altresì che quanto previsto in h) debba applicarsi anche agli edifici "modulo di raccordo" e "Torre della comunicazione", attualmente in costruzione, allorquando anche per questi risulterà insediata una superficie pari all'80% di quella disponibile;
j. visto il parere favorevole rilasciato dal Coordinatore del Dipartimento sviluppo regionale e affari europei, ai sensi del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera e) e 59, comma 2 della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, sulla legittimità della presente deliberazione;
Visto il parere della IV Commissione consiliare permanente;
Delibera
1) di stabilire che tutte le attività indicate nello "schema delle tipologie di attività economiche insediabili nell'area oggetto del piano di ristrutturazione e riconversione di cui alla deliberazione di Giunta n. 2053 del 26 febbraio 1993 ratificata dal Consiglio con deliberazione n. 4463/IX del 13 aprile 1993", allegato alla deliberazione n. 3142/XI del 2 aprile 2003, possono essere insediate nella restante superficie degli edifici "Serpentone" e "Direzionale", non ancora oggetto di insediamenti produttivi;
2) di stabilire che tutte le attività indicate nello "schema delle tipologie di attività economiche insediabili nell'area oggetto del piano di ristrutturazione e riconversione di cui alla deliberazione di Giunta n. 2053 del 26 febbraio 1993 ratificata dal Consiglio con deliberazione n. 4463/IX del 13 aprile 1993", allegato alla deliberazione n. 3142/XI del 2 aprile 2003, potranno essere insediate negli edifici "Modulo di Raccordo" e "Torre della Comunicazione" allorquando anche per questi edifici risulterà occupata da insediamenti produttivi una superficie almeno pari all'80% della superficie utile locabile (al netto degli spazi comuni, locali tecnici ed accessori in seminterrato).
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce, aux transports et aux affaires européennes, Caveri.
Caveri (UV) - È una questione molto semplice che rientra nel lungo percorso di ricostruzione dell'insediamento noto come Autoporto, iniziata con una deliberazione del Consiglio regionale datata aprile 1993, quindi più di 10 anni fa, la cui logica era quella di dare una destinazione molto precisa agli esercizi commerciali e artigianali presenti all'interno dell'area. Così è stato fatto, come per sommi capi illustrato all'interno della deliberazione che oggi viene proposta all'aula e si può dire che siamo ampiamente soddisfatti del risultato. Oggi è occupato l'81% delle superfici dell'edificio noto come "direzionale", siamo all'83% dell'edificio noto come "serpentone" e si sono perfettamente adoperate quelle tipologie che erano previste dalla deliberazione di cui ho parlato in premessa.
Oggi si ritiene, questa è la prima parte della deliberazione sottoposta oggi al Consiglio, che possano essere insediate nelle restanti superfici dei 2 edifici, serpentone e direzionale, tutte le attività indicate nello schema, senza quelle limitazioni pre-esistenti. Questo dovrebbe consentire di avere in tempi molto rapidi un'occupazione al 100% della struttura autoportuale in queste due tipologie di superfici, previste nell'autoporto così come configurato oggi.
La seconda parte invece "mette un po' le mani avanti", ma si tratta in questo senso di avere un comportamento equo anche rispetto ad altre 2 strutture: una è il cosiddetto modulo di raccordo che è la parte che collega il direzionale con il serpentone. Già oggi è in fase di occupazione e non ci saranno problemi a riempirlo, però la richiesta è che anche in questo caso esista questo stesso meccanismo (una volta raggiunto l'80% dell'occupazione della superficie utile locabile) e la medesima previsione vale anche per la cosiddetta "torre delle comunicazioni", che invece è in fase di costruzione e anche in questo caso si prevede che al raggiungimento dell'80% della superficie vi sia una libertà di insediamento. Sempre però nei limiti di quello schema delle tipologie così come approvato nel 1993.
Per queste ragioni invito il Consiglio ad approvare questa deliberazione, perché sicuramente consentirà di dare piena attuazione a quello che possiamo considerare essere stato un intervento modello, che è quello del riutilizzo dell'autoporto dopo la caduta delle barriere doganali, che anche nei rapporti con la Commissione europea è da considerarsi un intervento ben riuscito, fra l'altro assolutamente nelle linee della spesa che allora fu preventivata, e questo non sempre avviene per delle opere pubbliche.
Président - Je déclare ouvert le débat.
Est-ce qu'il y a des conseillers qui souhaitent intervenir? S'il n'y a pas de collègues qui souhaitent intervenir, je ferme la discussion générale.
Je soumets au vote l'objet n° 39:
Conseillers votants: 33
Votants: 28
Pour: 28
Abstentions: 5 (Curtaz, Frassy, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi)
Le Conseil approuve.