Oggetto del Consiglio n. 2442 del 6 febbraio 2002 - Verbale

OGGETTO N. 2442/XI - APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA INTERREG III A ITALIA-SVIZZERA 2000/2006.

Il Presidente LOUVIN, sentita l'illustrazione congiunta (oggetto n. 2441/XI), invita il Consiglio ad esprimersi sulla proposta indicata in oggetto e iscritta al punto 23 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

IL CONSIGLIO

Vista la Comunicazione della Commissione europea 2000/C 143/08, in data 28 aprile 2000, che stabilisce gli orientamenti dell’iniziativa comunitaria Interreg III per il periodo 2000/06 e invita gli Stati membri a presentare proposte di programmi entro sei mesi dalla data di pubblicazione degli orientamenti stessi nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee (GUCE C143 del 23 maggio 2000);

Rilevato che l’obiettivo generale di tale iniziativa è, come nel periodo 1991/99, quello di evitare che i confini nazionali ostacolino lo sviluppo equilibrato e l’integrazione del territorio europeo;

Atteso che, sulla base dell’esperienza precedentemente maturata, i predetti orientamenti articolano l’iniziativa Interreg in tre sezioni:

1) promozione dello sviluppo integrato tra regioni di frontiera contigue, comprese le frontiere esterne (sezione A, cooperazione transfrontaliera);

2) contributo all’integrazione territoriale armoniosa nella Comunità europea (sezione B, cooperazione transnazionale);

3) miglioramento delle tecniche e delle politiche di coesione e sviluppo regionale mediante la cooperazione transnazionale/interregionale (sezione C, cooperazione interregionale);

Dato atto che, con particolare riguardo alla cooperazione transfrontaliera, l’ambito territoriale di riferimento è rappresentato dalle zone al livello amministrativo III della nomenclatura delle unità territoriali statistiche (provincia per l’Italia) e che, relativamente alla frontiera tra Italia e Svizzera, tali zone comprendono:

1) la regione Valle d’Aosta;

2) le province di Biella, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola e Novara (regione Piemonte);

3) le province di Varese, Como, Lecco e Sondrio (regione Lombardia);

4) la provincia di Bolzano;

5) i cantoni del Vallese, Ticino e dei Grigioni;

Rilevato che la definizione della proposta di programma Interreg III A Italia-Svizzera 2000/06 è avvenuta, secondo quanto previsto dai predetti orientamenti della Commissione europea, sulla base di un approccio di partenariato transfrontaliero, sia per quanto attiene ai contenuti, sia per quanto concerne gli strumenti di attuazione, il piano finanziario, gli organismi di cooperazione e le procedure;

Dato atto che la Regione Lombardia è stata designata, di comune accordo tra le diverse Amministrazioni partecipanti al programma, quale Autorità di gestione e Autorità di pagamento del programma stesso, ai sensi dell’articolo 9, lettere n) ed o) del regolamento CE 1260/1999;

Atteso che la proposta di programma è stata validata dalla Conferenza transfrontaliera delle Autorità proponenti, tenutasi a Milano l’8 novembre 2000;

Dato atto che, a seguito della notifica della proposta di programma ai servizi della Commissione europea, avvenuta il 20 novembre 2000, si è svolta la fase di negoziato che ha portato alla concertazione del testo definitivo del programma stesso;

Atteso che la Commissione europea ha approvato, con decisione C(2001) 2126, del 12 settembre 2001, il programma d’iniziativa comunitaria di cui si tratta per l’insieme della frontiera, che prevede, per la sola parte italiana e per il periodo 2000/06, un investimento complessivo stimato in 74,443 milioni di euro, di cui 25,56 a carico dell’Unione europea, 25,56 delle Amministrazioni pubbliche e 23,323 dei beneficiari dei progetti;

Rilevato che il programma individua i seguenti obiettivi prioritari (assi) e misure:

1) Asse 1 "Favorire uno sviluppo equilibrato e durevole dell'economia delle zone transfrontaliere" articolato nelle misure ?1.1 Sostegno allo sviluppo delle aree rurali’, ?1.2 Sviluppo della cooperazione tra sistemi produttivi locali' e ?1.3 Sviluppo integrato del turismo';

2) Asse 2 "Sviluppare azioni di cooperazione per la gestione del territorio e la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale" articolato nelle misure ?2.1 Gestione del territorio, salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali’, ?2.2 Valorizzazione del patrimonio artistico, culturale ed edilizio comune’ e ?2.3 Integrazione e miglioramento delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto’;

3) Asse 3 "Rafforzare la cooperazione negli ambiti culturale, sociale e istituzionale" articolato nelle misure ?3.1 Sviluppo coordinato delle risorse umane’ e ?3.2 Il cittadino senza frontiere’;

4) Asse 4 "Assistenza tecnica all’attuazione, monitoraggio e valutazione del programma";

Atteso che, relativamente alla Valle d’Aosta, l’investimento complessivo stimato ammonta a 6,503 milioni di euro, di cui 2,38 a carico dell’Unione europea, 1,666 dello Stato italiano, 0,714 della Regione e 1,743 dei beneficiari dei progetti;

Considerato che per assicurare la partecipazione della Valle d’Aosta al programma in argomento, è stata disposta, con la legge regionale 8 gennaio 2001, n. 1 e con la L.R. n. 38/2001 (legge finanziaria 2002/04) l’autorizzazione di spesa, di competenza regionale, necessaria a cofinanziare le annualità 2001/04;

Dato atto che, a seguito della riforma dei Fondi strutturali per il periodo 2000/06 definita con il regolamento CE 1260/1999, compete alla Commissione europea l’approvazione del programma, mentre viene demandata al Comitato di sorveglianza (organismo composto di rappresentanti a livello istituzionale e dei soggetti socio-economici incaricato di sovrintendere all’attuazione del programma) e all’Autorità di gestione, al fine di assicurare flessibilità durante la fase attuativa, l’adozione del complemento di programmazione, nel quale sono dettagliate le misure per la realizzazione degli obiettivi del programma stesso, la relativa dotazione finanziaria nonché le procedure di attuazione;

Atteso che il Comitato di sorveglianza ha provveduto all’adozione del complemento di programmazione nella riunione di insediamento tenutasi il 16 novembre 2001;

Atteso che secondo quanto previsto dall’articolo 15, comma 6, del regolamento CE 1260/1999 il complemento di programmazione deve essere approvato dalla Regione Lombardia, in qualità di Autorità di gestione, e per quanto di competenza dalle altre Amministrazioni interessate al programma e deve, inoltre, essere trasmesso ai servizi della Commissione europea, ai sensi dell’articolo 9, lettera m) del medesimo regolamento, a titolo informativo, ai fini della verifica di coerenza con il programma;

Ritenuto necessario, ai sensi dell'articolo 1 – lettera "h" della L.R. n. 66/1979, sottoporre all’approvazione del Consiglio regionale il programma di cui si tratta e rinviare, invece, ad altre proprie deliberazioni o a provvedimenti dirigenziali, secondo le competenze, gli adempimenti attuativi del programma stesso;

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 13, in data 11 gennaio 2001, concernente l’approvazione del bilancio di gestione per il triennio 2001/2003, con attribuzione alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati e di disposizioni applicative;

Visto il parere favorevole di legittimità rilasciato dal Capo del Servizio dei programmi statali e comunitari, ai sensi del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera e) e 59, comma 2 della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, sulla presente deliberazione;

Visto il parere della I Commissione consiliare permanente;

Con voti favorevoli: venticinque (presenti: trentuno; votanti: venticinque; astenuti: sei, i Consiglieri BENEFORTI, CURTAZ, FRASSY, LATTANZI, Secondina SQUARZINO e TIBALDI);

DELIBERA

1) di approvare, per quanto di competenza, il "Programma Interreg III A Italia-Svizzera 2000/06" allegato alla presente deliberazione, di cui forma parte integrante;

2) di dare atto che agli adempimenti necessari per l'attuazione del programma in Valle d’Aosta, ivi compresa l’adozione del complemento di programmazione, provvederanno, secondo le rispettive competenze, la Giunta regionale o il dirigente della struttura regionale responsabile del programma stesso.

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