Oggetto del Consiglio n. 2027 del 6 giugno 2001 - Resoconto
OBJET N° 2027/XI Déclarations du néo-Conseiller Giovanni Aloisi.
PrésidentLe Conseiller Aloisi, s’il le souhaite, peut prendre la parole pour une déclaration.
AloisiHo un po' d’emozione nel rientrare in Consiglio regionale. Ho sentito il bisogno di collocarmi nello scranno da sempre occupato dai Socialisti. Questa è una scelta fortemente simbolica, meritevole di alcune considerazioni.
Nel 1993 entravo in quest’aula per la prima volta, al fianco di Edoardo Bich, politico di elevato spessore morale e culturale e punto di riferimento nelle istituzioni.
Edoardo Bich mi ha insegnato ad amare questa terra, è stato un grande Valdostano, ma è stato anche un grande Socialista.
La seconda riflessione è che come Riformista, movimento fondato dal compianto Edoardo, avverto da tempo il bisogno e la necessità di costruire nella nostra regione una forte area politica che si richiami e si riconosca nelle grandi socialdemocrazie europee. Con questo obiettivo abbiamo stipulato il patto federativo con i Democratici di Sinistra, Gauche Valdôtaine.
Oggi quel patto è messo a dura prova da un cambiamento di linea politica e di politica delle alleanze, rispetto alle linee sancite dal Congresso del 1999. Mi sento di ribadire la validità di quel percorso, però chiarimenti e precisazioni si rendono necessari, ed in questa fase, in attesa dei relativi pronunciamenti, ritengo opportuno non aderire ad alcun gruppo consiliare.
La terza considerazione è che sosterrò con correttezza, lealtà e convinzione la maggioranza e il Governo del Presidente Viérin, non solo perché ne condivido i contenuti politici programmatici, ma anche perché in questo particolare momento politico il rafforzamento dell’alleanza fra le forze autonomiste e i Democratici di Sinistra-Gauche Valdôtaine è indispensabile per meglio tutelare gli interessi legittimi della Valle d’Aosta.
Gli scenari non sono propizi.
Con questa dichiarazione credo di potermi mettere, così come ho fatto, a disposizione di questo Consiglio e di questa comunità.
PrésidentJe remercie le Conseiller Aloisi pour sa déclaration; je lui présente, au nom de toute l’Assemblée, tout mon v?u pour l’exercice de son mandat.
La parole au Conseiller La Torre.
La Torre (SA) Collega Aloisi, come Consigliere ed amico non posso che unirmi al commosso ed affettuoso ricordo di Edoardo Bich.
Apprezzo, poi, a titolo personale il richiamo forte che lei ha fatto all’area socialista, area a cui entrambi apparteniamo e di cui sentiamo fortemente i valori.
Condivido anche, come Consigliere della Stella Alpina, le perplessità che lei ha espresso in merito alla linea politica portata avanti da parte dei Democratici di Sinistra-Gauche Valdôtaine, una linea politica che, come lei ha detto e che noi condividiamo, è troppo schiacciata forse verso Rifondazione Comunista, una linea politica che forse, si è visto anche in campagna elettorale, non ha tenuto conto di una leale alleanza all’interno di questa sala, fra le forze autonomiste e il partito dei Democratici di Sinistra.
Pertanto non possiamo che approvare questa sua scelta in qualche modo di porsi all’esterno, di porsi in confronto e dialogo costruttivo nei confronti della forza a cui lei, in questo momento, sta partecipando con un patto federativo.
Ci fa anche piacere ricordare, mi è stato chiesto di farlo perché è doveroso dirlo, che il quorum che le ha permesso, oggi, di essere seduto in quest’aula, è stato espresso all’interno della lista degli Autonomisti, e che quindi lei oggi qui ha questa opportunità in quanto primo escluso fra gli eletti di quella lista.
Detto questo, sicuramente voglio augurarle un buon lavoro, sono sicuro che la sua presenza sarà utile a questo Consiglio e spero che possa portare anche a crescite e a possibilità future.
PrésidentLa parole au Conseiller Marguerettaz.
Marguerettaz (SA) Vorrei unirmi al collega La Torre negli auguri di buon lavoro a Giovanni Aloisi, dargli il bentornato dicendogli che, come lui è stato felice dell’elezione di Ivo Collé al Parlamento, anche noi siamo contenti del suo rientro in Consiglio regionale.
Una "rentrée", la sua, che ha scatenato i politologi locali in una serie di previsioni circa la sua collocazione in Consiglio regionale: Democratici di Sinistra, Stella Alpina, nuovo gruppo socialista, gruppo autonomo, eccetera.
Sovente questi osservatori della politica locale dimenticano, ma forse la colpa è anche un po' nostra, che la scelta di appartenenza ad un gruppo politico dovrebbe discendere dalla condivisione di un progetto e non certo dalla passione per il gioco dei bussolotti.
Ciò che personalmente ho sempre amato della politica è proprio questo suo essere luogo di confronto di idee, di mediazione e, talvolta, anche di scontro.
Ecco perché credo che l’atteggiamento dello "struzzo", cioè di quell’animale che notoriamente nasconde la testa sotto la sabbia per isolarsi dalla realtà e per illudersi che tutto il mondo sia dentro il suo buco, che questo atteggiamento sia l’esatta antitesi della politica.
Ed è proprio per questo motivo, in forza di questa credenza, che vorrei, da un punto di vista esclusivamente personale, approfittare anche di questo raro momento di confronto politico, dato dall’ingresso di Giovanni Aloisi in Consiglio regionale, per fare alcune considerazioni su dei fatti politici a mio avviso gravi, che sono successi in un recente passato e che continuano ancora oggi ad accadere. Parlo da un punto di vista personale, perché mi sono sentito a più riprese tirato in ballo in questi ultimi tempi.
Quando il segretario dei Democratici di Sinistra, nella sua prima apparizione televisiva, giustificava la candidatura di Fiou contro la candidatura di Collé, diceva fra l’altro dell'inaffidabilità di un movimento come la Stella Alpina, il quale ha al suo interno elementi che, testuale: "condividono posizioni oltranziste come quelle del Presidente della Lombardia, Formigoni".
Mi sembra chiaro ed evidente il riferimento all’area culturale dalla quale provengo. Ma se questo poteva essere un attacco politico ad personam, sul quale peraltro mi aspettavo una qualche considerazione del mio movimento politico, che non è venuta, noto con dispiacere che ormai l’obiettivo si è allargato. Per i Democratici di Sinistra i nemici non sono più le "presenze cattoliche integraliste", ma il movimento della Stella Alpina nel suo complesso.
Il pensiero dei Democratici di Sinistra viene chiaramente espresso nell’ultimo numero de "Le Travail" dal Segretario Giovanni Sandri.
Leggo: "Si percepiva già nella campagna elettorale per le comunali di Aosta un disagio profondo per il progetto Stella Alpina. Il disagio si è ulteriormente radicato quando sono stati fatti entrare gli Autonomisti nella maggioranza regionale e si è ulteriormente acuito quando è stata proposta la candidatura di Ivo Collé. La nostra gente, ma anche una robusta parte di quella unionista, è diffidente verso un raggruppamento di politici accomunati non da ideali o progetti, ma da metodi di ricerca del consenso da Prima Repubblica".
Ora, questo giudizio, lecito perché in politica tutto è lecito, pone a mio avviso due questioni: una all’interno della Stella Alpina e una all’interno dei Democratici di Sinistra.
La questione alla quale io credo la Stella Alpina debba presto rispondere è questa: si può collaborare con chi ti ritiene inaffidabile e ti giudica come forza politica da "Prima Repubblica", con tutti gli ammiccamenti negativi che questo giudizio comporta?
La questione, seppure opposta, dovrebbe trovare risposta anche fra i Democratici di Sinistra: come facciamo a collaborare con un movimento inaffidabile che ha metodi da "Prima Repubblica"?
A meno che i Consiglieri regionali DS si dissocino dal pensiero politico del loro Segretario, cosa che sarebbe oltremodo comprensibile, vista l'inaffidabilità, questa sì, di questo personaggio politico che solo qualche giorno prima della presentazione delle liste mi aveva personalmente dichiarato l’apprezzamento per l’allora eventuale candidatura di Ivo Collé.
Ritengo che finché non si farà chiarezza su tali questioni, ben difficilmente questa maggioranza potrà lavorare con quella serenità e quella compattezza indispensabili per una buona amministrazione.
Personalmente mi adopererò nel mio movimento perché si chieda conto di tali atteggiamenti, convinto che l’atteggiamento dello "struzzo" sarebbe la politica meno condivisa dai Valdostani tutti.
PrésidentLa parole au Conseiller Fiou.
Fiou (GV-DS-PSE) Anch’io voglio augurare buon lavoro al rientrato Consigliere Aloisi.
Do atto al Consigliere Aloisi di aver assunto una posizione corretta collocandosi in quello scranno, perché è una posizione che permette a tutti di affrontare la questione dei rapporti fra i gruppi politici e fra le forze politiche con i tempi necessari per una seria riflessione, perché se da un lato va riconosciuta al Consigliere Aloisi l’esigenza di considerare, anche con una certa attenzione, il mandato ricevuto dai suoi elettori nella lista degli Autonomisti, dall’altro esiste una successiva storia, come è già stato detto, di rapporti con i Democratici di Sinistra, messa in forse dallo strappo rappresentato dalla posizione da lui assunta nell’ultimo appuntamento elettorale, posizione che si è differenziata da quanto deciso, seppure a maggioranza, nella direzione dei DS.
Ora, ridefinire o ristabilire in termini più chiari i rapporti fra le varie forze richiede serenità e il tempo necessario affinché le decisioni che ne deriveranno siano al riparo dai giochi, io non dico dai giochi dei bussolotti ma dal gioco delle convenienze.
Per quanto riguarda la questione delle scelte dell’appuntamento elettorale, sollevate anche dal Consigliere Marguerettaz, sarebbe interessante iniziare una riflessione sul perché di una certa scelta di candidatura, in particolare della "candidatura Collé", che si è tentato in qualche modo di imporre alla nostra forza politica, perché motivazioni di fondo rispetto a questa scelta mi pare non siano mai state chiarite, né siano mai emerse.
Noi non abbiamo mai messo in discussione i rapporti che ci sono dopo il rinnovo della maggioranza, riteniamo che dopo la lunga discussione che è seguita a quelle che io chiamo delle "forzature" che ci sono state anche dentro quest’aula, per portare avanti un progetto, che è stato poi mediato e che ha fatto nascere un programma per questa maggioranza, che abbiamo tutti sottoscritto e che tutti condividiamo, riteniamo che proprio il fatto di lavorare qui, tutti insieme, e di verificare giorno per giorno se questo programma viene rispettato e va avanti, ci permetta tranquillamente la collaborazione.
Ricordo anche che l’esigenza dell’allargamento della maggioranza era stata motivata non da noi, ma da noi questa cosa era stata presa seriamente in considerazione, era stata motivata da una situazione di grande emergenza della Valle d’Aosta, e avevamo voluto aderire in qualche modo a questo passaggio, che voleva dire un maggior impegno rispetto ad una situazione di emergenza della Valle d’Aosta.
Questo, se è tuttora valido, credo che non possa mettere in discussione i nostri rapporti.
Cosa diversa era un appuntamento politico, dove si andava, lo ripeto e l’ho già detto in campagna elettorale anch'io, a proporre un programma di cose specifiche per la Valle d’Aosta, che abbiamo concordato e sulle quali ancora concordiamo, però accanto a questo c’era il problema di schierarsi rispetto a delle scelte di carattere generale importanti anche in campo nazionale, sulle quali chiedevamo qualche impegno; impegno che non è venuto avanti, per cui ci siamo voluti differenziare.
Questa differenza rimane ancora e, proprio per questo motivo, riteniamo di aver fatto una scelta giusta.
Una scelta che è stata fra l’altro capita da 20.452 persone e che quindi credo sia stata meno confusa e meno opportunistica di quanto si voglia far emergere.
PrésidentLa parole au Conseiller Cottino.
Cottino (UV) Je veux moi aussi, au nom du groupe de l’Union Valdôtaine, donner la bienvenue au désormais collègue Aloisi et exprimer une appréciation pour sa prise de position envers cette majorité, qui reconnaît la bonté de son activité et de son programme de législature.
En ce qui concerne certaines prises de position qui ont été faites aujourd’hui, suite à l’entrée de Aloisi à l’intérieur de cette salle, je voudrais souligner qu’en ce qui nous concerne, chaque élection a son histoire et son niveau; nous avons toujours essayé et nous essayerons encore de distinguer le niveau de chaque élection et son histoire.
S’il y aura la nécessité de s’éclaircir à tout niveau, le groupe de l’Union Valdôtaine est toujours à disposition.
Je souhaite aussi au collègue Aloisi un bon travail, certain comme je suis que nous aurons la possibilité de collaborer et d’avoir une aide de par son expérience et de sa volonté de travailler pour le bien commun.
PrésidentLa parole au Conseiller Marguerettaz pour fait personnel.
Marguerettaz (SA) Proprio per fatto personale nel senso che dai due interventi probabilmente sono sfuggite delle cose, che ritenevo importanti essere state dette, quindi brevissimamente le risottolineo.
A Giulio Fiou: "l’inaffidabilità del vostro segretario, il quale solo qualche giorno prima della presentazione delle liste mi aveva personalmente dichiarato l’apprezzamento per l’allora eventuale candidatura di Collé".
Al collega Cottino vorrei porre una questione, metaforicamente parlando evidentemente, non voglio riaprire un dibattito, però pongo una questione sulla quale il collega Cottino mediterà ed è questa. Se sul giornale "Le Travail" il giudizio che ho letto e che voglio rileggere: "un raggruppamento di politici accomunati non da ideali o progetti, ma da metodi di ricerca del consenso da Prima Repubblica", se questo giudizio fosse stato espresso nei confronti dell’Union Valdôtaine, il giudizio del Capogruppo Cottino sarebbe stato lo stesso?
Président La parole au Président de la Région, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) Au nom du Gouvernement et en mon nom personnel, je veux également donner la bienvenue à notre collègue Giovanni Aloisi et lui formuler nos v?ux les meilleurs d’une activité fructueuse. Du reste, nous n’en doutons pas, considérant le sérieux avec lequel il a déjà accompli ses précédentes fonctions.
Je rappelle volontiers ses fonctions de Vice-président de cette Assemblée et la collaboration que nous avons eue au cours de la législature précédente.
Mais nous voulons également le remercier pour l’appréciation positive et du programme de majorité et de l’activité du Gouvernement, le remercier aussi pour son appui et son soutien; nous les acceptons avec plaisir.
Nous acceptons avec plaisir sa collaboration et, à notre tour, nous l’assurons de notre entière disponibilité et de notre collaboration, afin de promouvoir ensemble l’essor de la communauté valdôtaine.
Président Je rappelle que le remplacement d’un membre de la IVème Commission permanente du Conseil est inscrit au point 24.1 à l’ordre du jour. J’invite à ce sujet les Chefs de groupe à se retrouver à 16 heures, juste avant la reprise des travaux du Conseil, avec les indications en ce qui concerne le remplacement en question.
Le Conseil prend acte.