Oggetto del Consiglio n. 787 del 28 luglio 1999 - Resoconto
OGGETTO N. 787/XI Approvazione dell'esecuzione diretta, da parte della Regione, dei lavori di ristrutturazione di un edificio da destinare a caseificio cooperativistico in Comune di Cogne ai sensi dell'articolo 20, comma 1°, della legge regionale 6 luglio 1984, n. 30.
Deliberazione Il Consiglio
Richiamato l'articolo 20, 1° comma della legge regionale del 6 luglio 1984, n. 30 e successive modificazioni che recita: "Le strutture previste dall’articolo 17 potranno essere costruite direttamente dalla Regione, con spese a totale carico del bilancio regionale, qualora siano di rilevante importanza ai fini dell’esercizio dell’agricoltura e di interesse generale";
Considerato che gli ingg.ri Arditi Alberto di Saint-Vincent e Trasino Corrado di Aosta, incaricati con deliberazione della Giunta n. 3029 in data 5/7/1996, hanno fatto pervenire il progetto esecutivo con l'indicazione dei lavori necessari per la ristrutturazione di un edificio da destinare a caseificio cooperativistico in Comune di Cogne, che prevede una spesa complessiva di Lire 2.072.700.000 comprensiva di I.V.A. così ripartita:
- per lavori a base d’asta:
- Lire 1.039.918.956 per lavori a corpo (63,21 %)
- Lire 430.814.838 per lavori a misura (26,18 %)
- Lire 76.331.322 per lavori in economia ( 4,64 %)
- Lire 97.934.884 oneri per la sicurezza ( 5,95 %)
arrotondato a Lire 1.645.000.000
- somme a disposizione per rinvenimenti imprevisti o non prevedibili
nella fase progettuale (5%) Lire 82.250.000
- per oneri I.V.A. (20%) Lire 345.450.000;
Considerato che, ai sensi del comma 4° - art. 15 - L.R. 12/96, le lavorazioni valutate a misura sono state motivate dai progettisti nella relazione tecnica allegata al progetto esecutivo;
Rilevato che il Direttore coordinatore del ciclo, Roberto Domaine, ai sensi dell’art. 4, comma 3, della L.R. 12/96, ha provveduto alla certificazione di conformità della progettazione;
Ritenuto di approvare il progetto esecutivo di cui si tratta e stabilito che il sistema di scelta dell’esecutore dell’opera con il quale l’Amministrazione stipulerà il contratto è l’asta pubblica o pubblico incanto, con il criterio previsto dall'articolo 25 della legge regionale 20 giugno 1996, n. 12, comma 1°, lettera a);
Considerato, infine, che in data 30 giugno 1998 il comune di Cogne ha rilasciato la concessione edilizia necessaria per l'esecuzione delle opere, avendo preventivamente acquisito tutti i pareri e le autorizzazioni indispensabili per la legittimità della concessione medesima;
Vista la legge regionale 20 giugno 1996, n. 12;
Vista la legge regionale 6 luglio 1984, n. 30 e successive modificazioni;
Vista la legge regionale 7/12/1979, n. 66, in particolare l’art. 1 lettera d), che stabilisce la competenza del Consiglio regionale in merito all’approvazione della costruzione e sistemazione straordinaria di strade, di opere idrauliche e di altri lavori pubblici di interesse regionale oltre il limite di spesa di competenza della Giunta;
Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 2 in data 11 gennaio 1999 concernente l’approvazione del bilancio di gestione per l’anno 1999 e per il triennio 1999/2001, con attribuzione alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati e di disposizioni applicative, nonché la circolare n. 4 in data 29 gennaio 1999;
Visto, inoltre, l’obiettivo gestionale n. 152003 "Attuazione di iniziative finalizzate al miglioramento ed incremento delle produzioni" del bilancio di gestione per l’anno 1999;
Visto l’articolo 8 del decreto legislativo 22 aprile 1994, n. 320, come modificato dall’articolo 1 del decreto legislativo 16 febbraio 1998, n. 44, in ordine alla sottoposizione dell’atto a controllo;
Visto il parere favorevole rilasciato, dal Direttore della Direzione Promozione Sviluppo Agricolo dell’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali, ai sensi del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera e) e 59, comma 2 della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, sulla legittimità della presente deliberazione;
Visto il parere della III Commissione consiliare permanente;
Delibera
1) di approvare l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione di un edificio da destinare a caseificio cooperativistico in comune di Cogne per un importo complessivo di Lire 2.072.700.000 I.V.A. compresa di cui al progetto esecutivo;
2) di stabilire che alla scelta del soggetto con il quale l’Amministrazione stipulerà il contratto per l’esecuzione dell’opera si provvederà con il sistema dell’asta pubblica o pubblico incanto, ai sensi dell’articolo 24, comma 1, della legge regionale n. 12/96, per un importo a base d'asta di Lire 1.645.000.000;
3) di demandare agli organi e strutture competenti gli adempimenti necessari per l’esecuzione della presente deliberazione.
PrésidentLa parole à l’Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Perrin.
Perrin (UV)Molto brevemente. L'intervento rientra nel programma generale dell'Assessorato dell'agricoltura di razionalizzazione del settore lattiero-caserario: in particolare ci si propone di dotare la Cooperativa agricola Grand Paradis di Cogne di una struttura in grado di raccogliere e trasformare il latte proveniente dal comune stesso in locali conformi alle nuove norme igienico-sanitarie. La quantità di latte prodotta nel Comune di Cogne è valutata in circa 1.200 chilogrammi al giorno.
Questo comprensorio non è incluso in altro bacino del fondovalle in quanto la distanza notevole non renderebbe conveniente il trasporto del latte per la trasformazione in fontina e i costi unitari sarebbero alquanto elevati. C'è inoltre una validità economica anche nella possibilità di vendita diretta della produzione in loco, essendo Cogne un comune turistico, e quindi ci potrebbe essere un plusvalore prodotto dalla vendita diretta.
Queste sono le indicazioni che hanno indirizzato la scelta verso la costruzione del caseificio che comporta una spesa di 1.727.250.000 lire.
PrésidentLa discussion est ouverte. La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI)Abbiamo delle perplessità su questo provvedimento che sono per certi versi nelle dichiarazioni dell'Assessore, ma non nelle dichiarazioni fatte adesso, ma nelle dichiarazioni fatte anche poco fa, cioè quando si parlava di un protocollo di qualità, quando si parlava di una sovrapproduzione e di conseguenza si parlava di qualità.
Il fatto che l'Assessore dica che questa delibera è praticamente la realizzazione di un programma che è già stato approvato e valutato da parte della Giunta secondo noi non è un attenuante, ma per certi versi può essere un aggravante su quelle conclusioni che entro fine anno l'Assessore ha detto di voler trarre per quanto riguarda il comparto della produzione lattiero-casearia nella nostra Regione perché è evidente che una struttura di queste dimensioni che non mi sembra fra le più piccole sicuramente in una Regione come la nostra va a rafforzare o consolidare determinate produzioni.
Allora ci sarebbe piaciuto capire se questa produzione di 1.200 chilogrammi di latte al giorno della valle di Cogne ad oggi ha già uno sbocco e che tipo di sbocco e come si inserisce questo caseificio su quella produzione per capire alla fine della realizzazione di quest'opera che tipo di plusvalore può essere apportato ai prodotti lattiero-caseari della nostra Regione o che tipo di sovrapproduzione si viene a creare. Riteniamo che a fronte della situazione che abbiamo discusso anche nel pomeriggio, ma che è oggetto di studi e di valutazioni, una delibera di questo genere dovrebbe essere illustrata con dei dati tecnici più precisi e soprattutto dei dati di prospettiva.
PrésidentLa parole à l’Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Perrin.
Perrin (UV)Solo per precisare che 1.200 chilogrammi corrisponde al latte prodotto oggi a Cogne; in questo momento è trasformato in parte in una latteria, in parte da privati. La funzione del caseificio è quella di dare una struttura razionale e soprattutto funzionale dal punto di vista igienico-sanitario e permettere la vendita diretta del prodotto attraverso un apposito locale, il che può dare maggior reddito ai produttori.
Per quanto riguarda il discorso della qualità, il non dover trasportare il latte a valle è una garanzia per la qualità del latte stesso e del prodotto che poi ne consegue. Quindi la struttura è da vedere come una razionalizzazione dell'attuale momento di trasformazione esistente a Cogne, non come un incremento di produzione.
PrésidentJe soumets au vote le point 24.2:
Conseillers présents: 31
Votants: 29
Pour: 29
Abstentions: 2 (Frassy, Tibaldi)
Le Conseil approuve.