Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2630 del 11 giugno 1997 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DELL'11 GIUGNO 1997

OGGETTO N. 2630/X Disegno di legge: "Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 1996".

Presidente Erano rimasti in sospeso i punti 19.1, 19.2, 19.3, riguardanti i disegni di legge relativi al consuntivo.

Dopo la relazione dell'Assessore, è aperta la discussione generale.

Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.

Collé (PpVA) Solo per chiedere se possiamo fare, oltre al discorso generale che verrà fatto sul 242 e 243, delle domande specifiche sui capitoli, e se queste devono essere fatte in una volta sola o se si va avanti a settori.

Presidente In sede di consuntivo l'esame dei capitoli non lo abbiamo mai fatto, si è sempre intervenuti sull'articolato del disegno di legge. Quindi si possono fare gli interventi di natura generale, dopo di che si può entrare nello specifico del disegno di legge per quanto riguarda i singoli capitoli.

Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.

Lanièce (GA) Il conto consuntivo rappresenta uno strumento fondamentale per la gestione dell'azienda Regione e quindi è anche un atto che permette allo stesso Governo regionale di fare il punto della situazione economico-finanziaria e permette a tutti di verificare concretamente cosa è successo nella gestione annuale del bilancio.

Proprio per la sua importanza questo atto, come già da diversi anni i consiglieri dell'opposizione hanno fatto rilevare, meriterebbe maggiore attenzione e maggior tempo a disposizione dei consiglieri per un esame approfondito, anche perché il consuntivo rappresenta la fotografia reale della gestione del bilancio da parte della Giunta e quindi merita un'attenta analisi sia contabile che politica.

Partendo da una visione generale si può verificare, raffrontando questo consuntivo con quelli precedenti, oltre a quello che ha già detto l'Assessore Lévêque, che ci sono degli aspetti che dimostrano degli elementi non del tutto positivi. Per quanto riguarda i residui attivi ad esempio occorre mettere in evidenza che al 31 dicembre 1996 l'ammontare delle somme ancora dovute alla Regione è di circa 230 miliardi rispetto ai 185 previsti nel precedente esercizio. Questo evidenzia una difficoltà da parte della Regione nella riscossione dei propri crediti. D'altronde, se si va a verificare al totale degli stessi residui, in pratica il nuovo carico al 1° gennaio del successivo esercizio, risultano 997 miliardi di residui attivi rispetto a 818, che erano previsti nel consuntivo ?95.

Per quanto riguarda i residui passivi occorre mettere in evidenza che il tasso di pagamento degli stessi ammonta al 43,97 percento ed è di molto inferiore a quello previsto nel ?95, che era un 53,6 percento. Inoltre anche qui, se si fa un confronto sull'ammontare complessivo dei residui passivi, si vede che l'ammontare corrisponde a 934 miliardi a fronte di 823 miliardi del consuntivo ?95, con un incremento del 14 percento.

Un'altra considerazione di tipo generale emerge dalla relazione collegata in merito alle spese correnti di investimento. Nonostante le solite promesse che vengono fatte in sede di discussione di bilancio di previsione, di cercare di diminuire le spese correnti a favore delle spese di investimento, dal consuntivo emerge ancora una volta che le spese correnti sono sempre di gran lunga superiori, rappresentano un 58 percento che è identico a quello previsto nel consuntivo ?95. Anche questo per dire che, al di là della volontà manifestata in sede di discussione del bilancio di abbassare finalmente le spese correnti, poi nel consuntivo si deve verificare che comunque le somme necessarie per la copertura delle spese correnti rappresentano sempre il 58 percento del totale delle spese effettuate.

Un'altra cosa da sottolineare sempre dal punto di vista generale riguarda la capacità di spesa raffrontata con gli ultimi due consuntivi, cioè i consuntivi ?94 e ?95; questa capacità di spesa dimostra un calo rispetto al ?95. Infatti nel ?94 vi era un 58 percento di capacità di spesa, nel ?95 questa capacità di spesa è passata al 68 percento, che era un buon risultato, mentre quest'anno c'è un ritorno all'indietro perché si torna ad un 63,4 percento. Anche questo è un passo indietro che l'Assessore giustificherà poi nella replica.

Facendo un raffronto per quanto riguarda i valori presenti nel bilancio di previsione, si può vedere fra le entrate, a fronte di una previsione definitiva di circa 3.034 miliardi, che si sono avuti accertamenti finali di entrata pari a 2.489, con una evidente differenza di 444 miliardi.

Analizzando alcune voci delle entrate si può vedere per quanto riguarda il capitolo 300 a pagina 3, che riguarda la tassa di concessione della Casa da gioco di Saint-Vincent, che a fronte di previsioni finali di competenza di 174 miliardi, più i residui passivi di 8 miliardi, per un totale di 182 miliardi, abbiamo una minore entrata di 14 miliardi. Questo rappresenta, visto anche l'argomento che riguarda questo capitolo, un'evidente minore entrata su delle previsioni.

Un altro grosso discostamento dalle previsioni effettuate riguarda ad esempio il capitolo 1300 sulle quote fisse di ripartizione sul gettito dell'IVA, la famosa IVA da importazione; qui abbiamo 220 miliardi di previsione finale, il totale degli accertamenti è di 178 miliardi, con una differenza di minori entrate sulle previsioni finali di 41 miliardi. Questo è un dato abbastanza evidente che dimostra che qualcosa non ha funzionato per quanto riguarda le previsioni effettuate in sede di bilancio di previsione.

Per quanto riguarda le spese, anche qui il problema è ugualmente presente: a fronte di un totale di 3.034 miliardi si sono avuti impegni di spesa pari a 2.708 miliardi, con la differenza di 325 miliardi.

Andando a verificare alcune voci per quanto riguarda queste spese, in particolare queste differenze fra le previsioni finali e il totale degli accertamenti e il totale degli impegni, possiamo vedere a pagina 97 il capitolo 49420, "Contributi ad enti pubblici per il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche", che a fronte di una previsione di 3,6 miliardi più 1 miliardo di residui passivi per un totale di 4,6 miliardi, comporta un'economia di impegni su queste previsioni di 2,3 miliardi. In pratica, su 3 miliardi i 2/3 di quello che si era ipotizzato come previsione finale di competenza sono avanzati, sono delle economie di impegni di spesa, e vista l'importanza di questo capitolo, vista anche la polemica che c'è stata ultimamente da parte degli stessi disabili in merito all'impossibilità per gli stessi di accedere in varie strutture, non si può fare a meno di rilevare un certo contrasto fra il collocare l'uomo al centro dell'azione amministrativa e la tendenza a minori spese in capitoli rilevanti per la loro funzione sociale.

Si può verificare a pagina 101 per quanto riguarda i trasferimenti con vincolo settoriale di destinazione un'economia di impegni rispetto alle previsioni di 11 miliardi, un valore abbastanza alto tenuto conto che questo capitolo si riferisce ai trasferimenti agli enti locali, importanti anche nell'ottica federalista.

Altri valori da sottolineare sono a pagina 130, capitolo 37990, che riguarda le spese a valere sui fondi finanziati con contrazione di mutui per il piano di interventi nel settore delle opere pubbliche per i danni provocati dagli eventi alluvionali: qui, a fronte di una previsione finale di competenza di 30 miliardi, abbiamo un totale di impegni e di riaccertamenti pari a 11,9 miliardi, quindi un'economia di impegni di 18 miliardi. Vorrei sapere, dato che questo capitolo riguarda i danni provocati dagli eventi alluvionali negli anni ?93-?94, se questa economia di impegni vuol dire che non sono stati ancora completamente pagati tutti i danni provocati dall'alluvione in questo periodo. Questo sarebbe abbastanza preoccupante visto che riguardano dei danni arrecati nel ?93-?94.

A pagina 158 un altro valore significativo è al capitolo 42090, che riguarda i contributi per la realizzazione di iniziative promozionali di interesse agricolo. A fronte di 770 milioni di previsione finale, di 365 milioni di residui passivi per un totale di 1,135 miliardi, abbiamo un totale di impegni pari a 775 milioni, con 360 milioni di economie di impegni. Anche qui non è che la cifra sia molto grande, però se si fa la percentuale, si vede che queste economie di impegni rappresentano il 30 percento di quanto indicato nelle previsioni finali. Quindi, visto che si tratta di interventi per realizzare iniziative promozionali di interesse agricolo, sarebbe stato più opportuno spendere tutti i soldi a disposizione, vista anche l'importanza di interventi in un settore che sta vivendo in questo periodo un momento di crisi e che necessita per la propria sopravvivenza di interventi mirati volti a promuovere e migliorare l'agricoltura valdostana.

Un altro valore da indicare riguarda gli interventi promozionali a favore dell'industria; anche qui ci sono alcuni capitoli che meriterebbero una maggiore spiegazione: dal capitolo 46850 al 46855, il capitolo 46860 che parla di contributi per lo sviluppo nel settore industriale e per la realizzazione di studi di valutazione, contributi per la certificazione di sistemi di qualità. E ancora il capitolo 46940, che riguarda spese per acquisto, costruzione e manutenzione di aree e di immobili da destinare ad interventi nel settore industriale.

Tutti questi capitoli, più altri, mettono in evidenza un forte valore delle economie di impegni che porta, rispetto ad un valore indicato nelle previsioni finali di competenza pari a 103 miliardi più 66 miliardi di residui per un totale di 170 miliardi, ad un totale di impegni e di accertamenti pari a 142 miliardi, con una differenza di ben 20 miliardi. Ecco, 20 miliardi come economia di spesa in un settore così importante e così delicato come quello industriale, denotano forse una mancanza propositiva da parte dell'Assessorato, che non ha saputo indicare delle linee, dei progetti sui quali investire e sui quali poter spendere i soldi messi a disposizione, per rendere migliore il futuro del settore industriale valdostano sempre nell'ottica di un futuro federalista, quando dovremo noi produrre per poterci mantenere. È opportuno cercare, se si mettono in bilancio certe somme, soprattutto in certi settori come può essere l'industria, l'agricoltura, il turismo, di utilizzarle appieno per portare avanti progetti validi, che possono dare un futuro migliore al settore industriale valdostano.

Sempre nell'ambito dell'Assessorato all'industria la stessa cosa vale per gli interventi promozionali per l'artigianato. Anche qui, nel capitolo 47480, che riguarda spese per l'acquisizione di aree e per la realizzazione di opere di urbanizzazione per la qualificazione e lo sviluppo di insediamenti artigiani, a fronte di un totale fra previsione e residui, di 1,2 miliardi abbiamo una spesa di soli 248 milioni, quindi 900 milioni di economie di impegni.

Ricordo che due anni fa avevo fatto un'interrogazione e avevo sollevato in quest'aula il problema del Consorzio di artigiani nel Comune di Fénis, che era stato fermo per parecchio tempo proprio per la mancanza di interventi di urbanizzazione. Vedere in questo consuntivo che ci sono 900 milioni non spesi dispiace, anche perché penso che sia giusto sempre in un settore delicato come quello industriale, che riguarda anche l'artigianato, cercare di utilizzare al meglio i fondi a disposizione per migliorare la nostra produzione industriale e artigianale. Nel capitolo riguardante "Interventi di promozione per l'artigianato" nel totale abbiamo un'economia di impegni di spese pari a 1,8 miliardi su 9,9 miliardi, quasi un 15 percento rispetto a quello inserito nel bilancio di previsione.

Sempre nell'ambito dello stesso assessorato c'è il problema per quanto riguarda la voce "Interventi promozionali per il commercio"; anche qui, pur avendo sempre cifre non elevate, abbiamo sempre un 10 percento di economie di impegni.

Un'altra voce interessante riguarda questa volta gli interventi promozionali per il turismo; poco tempo fa c'è stata una conferenza-stampa indetta dai colleghi della minoranza facenti parte della IV e della V Commissione in merito al problema della Fondazione per la formazione professionale turistica, qui verifichiamo che nel capitolo relativo, 64330, a fronte di un totale fra previsioni e residui di 669 milioni sono stati impegnati solo 114, con una economia di impegni di 554 milioni, quasi l'80 percento di quanto era stato preventivato.

Un'altra voce, sempre nell'ambito degli interventi promozionali per il turismo, riguarda le spese per il potenziamento delle infrastrutture ricreativo-sportive, dove c'è una differenza di 2,2 miliardi, mentre per quanto riguarda le infrastrutture ricreativo-sportive finanziate con ricorso a mutui da contrarsi con l'istituto per il credito sportivo la differenza è di 4,556 miliardi.

Nell'ambito dell'Assessorato all'ambiente per quanto riguarda interventi nel settore dei trasporti, a fronte di una spesa prevista di competenze e residui attivi di 6,3 miliardi abbiamo un totale di impegni e di accertamenti pari a 4,8 miliardi, con una differenza di 1,5 miliardi. Anche questa differenza denota che molte volte certe iniziative vengono propagandate, ma in sede di consuntivo verifichiamo che la maggior parte dei soldi spesi dall'Assessorato all'ambiente è spesa per incarichi e non per progetti di grande respiro o progetti di un certo contenuto tecnologico.

Infine abbiamo il capitolo che riguarda la sanità, in modo specifico l'assistenza sociale. Qui ci sono diversi capitoli, ad esempio contributi a favore dei privati per la realizzazione di opere finalizzate al superamento e alla eliminazione delle barriere architettoniche, con una differenza di 800 milioni; provvidenze economiche a favore di invalidi civili, ciechi civili e sordomuti, con una differenza di quasi 2 miliardi, quindi un valore abbastanza considerevole.

Sempre nello stesso capitolo abbiamo "Spese per interventi assistenziali a favore di persone anziani e handicappate, alcoldipendenti, tossicodipendenti affetti da AIDS": anche qui ci sono 773 milioni di differenza. Sono diversi interventi che riguardano il sociale e riguardano l'uomo, denotano una leggera o consistente - a seconda dei casi - differenza fra quanto preventivato e quanto impegnato e accertato. Il totale del capitolo mette in evidenza una differenza di 5,4 miliardi.

Poi c'è anche la formazione professionale con una differenza di 10 miliardi; vi sono le spese per investimento ad esempio a pagina 265, che denotano una differenza abbastanza considerevole perché a fronte di una previsione finale di competenza più i residui passivi accertati pari a 1.495 miliardi, abbiamo un totale impegni accertati pari a 1.227 miliardi con una differenza di 194 miliardi, più 72 miliardi di residui passivi eliminati per perenzione.

Questi elementi denotano comunque una certa differenza fra quello che è il cosiddetto "libro dei sogni", che ci viene sempre presentato a fine anno con il bilancio di previsione, e quella che è la realtà.

Qualcuno dirà che è sempre stato così. Certo, però penso sia giusto far notare queste cose, anche per evitare che si continui a presentare il bilancio di previsione come un libro dei sogni, in cui ognuno si fa bello, portando avanti i progetti e inserendo nel bilancio diverse somme, propagandando grossi interventi per poi verificare, a distanza di un anno e mezzo, che quanto era stato preventivato non è stato assolutamente speso, o è stato speso in parte minore.

Un'altra cosa a cui si può fare riferimento è sempre nell'ambito delle spese di investimento, che denotano una differenza notevole; infatti possiamo dire che per quanto riguarda il settore del turismo vi è una diminuzione di circa 9 miliardi fra quanto era stato preventivato e quanto poi è stato impegnato e riaccertato. Per quanto riguarda l'industria, questo è un valore da sottolineare ancora una volta, la differenza è di ben 25 miliardi, 20 miliardi più 4 miliardi di residui, quindi 25 miliardi di differenza fra quanto preventivato più i residui passivi accertati e quanto viene poi impegnato e riaccertato.

Una grossa differenza si riscontra nell'ambito delle opere pubbliche, di ben 31 miliardi, per quanto riguarda la viabilità è di 16 miliardi, per quanto riguarda l'agricoltura è di 7 miliardi. Anche questi importi denotano un certo scostamento fra quanto è stato indicato nel bilancio di previsione e quanto oggi alla luce del consuntivo si può verificare concretamente.

In effetti quello che risulta in modo lampante è la grossa difficoltà dell'Assessorato all'industria nello spendere i soldi preventivati; ci sono state delle economie di impegni su previsioni finali pari a 20 miliardi per quanto riguarda interventi promozionali per l'industria, di 1,8 miliardi per quanto riguarda gli interventi promozionali per l'artigianato e di 3 miliardi per quanto riguarda gli interventi di valorizzazione delle risorse energetiche. Questo dimostra ancora una volta, come dicevo prima, che bisognerebbe cercare di invertire questa tendenza in un settore così delicato.

Penso che anche per la situazione del nostro territorio, per il fatto che probabilmente non c'è una cultura industriale in Valle, o se c'era non c'è più adesso, sia opportuno e più che mai necessario tenere in considerazione questo problema e cercare ad ogni costo di portare dei progetti importanti, che durino nel tempo, e quindi cercare di utilizzare le somme a disposizione per portare avanti dei progetti credibili. Progetti che durino nel tempo, in grado di migliorare il livello del settore industriale valdostano in modo consistente.

In linea di massima mi pare che si possa dire che questo consuntivo, se per certi versi ha portato dei miglioramenti dal punto di vista globale, facendo riferimento al consuntivo dello scorso anno, ripeto: per certi versi perché per altri versi, per quanto riguarda residui attivi e passivi, spese correnti di investimento, c'è stato un leggero peggioramento, rapportandolo al bilancio di previsione denota ancora una volta tutto quello che come consiglieri di minoranza diciamo sempre in sede di discussione del bilancio di previsione, che cioè quello è un libro dei sogni, perché nella realtà le azioni concrete si differenziano molto da quelle indicate come le grandi scelte della maggioranza.

Si potrebbe ancora continuare nell'analizzare più a fondo questo conto consuntivo, però il problema è quello che segnalavo già all'inizio, della mancanza di tempo a disposizione dei consiglieri, e anche perché forse c'è una metodologia - sicuramente da non imputare a questa maggioranza, ma da sempre adottata - di dare pochissima importanza a questo atto che invece meriterebbe molta attenzione, molta più partecipazione e discussione perché si tratta di una fotografia reale di quello che è successo in un anno di gestione del bilancio regionale. Invece si tende a discutere a lungo sugli impegni e sulle promesse fatte in sede di bilancio di previsione, e un atto così importante lo si finisce per discutere in mezza giornata, lo si porta addirittura come suppletivo in Consiglio regionale. Questa non è colpa sicuramente della maggioranza, ma è colpa di tutti quanti, e sarebbe opportuno in un futuro non troppo lontano cambiare metodo di analisi perché è un documento molto importante che deve essere oggetto di un'approfondita analisi.

Nel ribadire l'importanza di un maggiore approfondimento, tenuto conto che si tratta di un atto politico, anzi di uno degli atti politici più importanti che vengono discussi in questo Consiglio, il voto è conseguentemente collegato. Come forza di minoranza il voto non potrà che essere contrario, pur riaffermando che ci sono stati per certi versi alcuni leggeri miglioramenti, con l'auspicio che questi miglioramenti possano aumentare il prossimo consuntivo.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Sono stato colto da un dubbio nell'ascoltare l'intervento del collega Lanièce e nel guardare l'attenzione con cui la Giunta ha seguito questo intervento.

Sono stato colto da un dubbio, e cioè quello che ci ha detto nell'illustrazione questa mattina l'Assessore Lévêque a fronte della disponibilità di tutti gli assessori a ragguagliare i consiglieri che avessero delle perplessità o dei dubbi da presentare, è sempre valida? Lo chiedo nel senso che non vorremmo fare tutta una serie di osservazioni quali quelle che ha fatto Lanièce, e poi magari non avere risposta. Siete stati attenti a quello che ho detto adesso?

(... commenti dai banchi della Giunta...)

... va bene, allora riparto anch'io. Detto questo e sperando di non porre delle questioni che poi non hanno risposta, perché se così fosse, se la Giunta cioè avesse pensato fra questa mattina e questo pomeriggio di non dare delle risposte a delle questioni che vengono sollevate, sarebbe bene che lo dicesse, così evitiamo la fatica; detto questo, dico alcune cose, anche perché Lanièce ha passato dalla prima all'ultima pagina tutto il conto consuntivo e diventa difficile fare delle osservazioni che abbiano una qualche originalità.

Faccio una premessa. Credo che di fronte a bilanci così come a consuntivi del lavoro svolto dall'Amministrazione ci siano come al solito, in mezzo a questa infinità di numeri, diverse chiavi di lettura possibili. Lo stesso Assessore stamani conveniva su questo, le possibilità di giudicare determinate cifre e ciò che dietro a queste cifre si cela sono diverse. E allora si comprende come la logica che guida l'opposizione nell'analizzare questi documenti sia una logica di tipo diverso rispetto a quella che guida la Giunta nello stenderli. Ecco perché per esempio l'Assessore questa mattina ci ha spiegato che un avanzo di amministrazione nell'esercizio ?96 di circa 200 miliardi non è un dato preoccupante, anzi ha confutato questa tesi dicendo che invece, se paragonato questo avanzo di amministrazione con la gestione dei residui e così di seguito, apparirebbe quasi come un dato non dico positivo, ma nella norma.

Ciò detto, noto che comunque, pur scorporando le diverse cifre, gli avanzi precedenti che sono stati riutilizzati tanto da farne venire un disavanzo per l'anno successivo, nonostante tutto questo io mi fermo a leggere un dato che è il risultato della gestione di competenza, che vede un avanzo di amministrazione di circa 70 miliardi.

Partendo da questo dato ho notato come gran parte di questo avanzo di competenza possiamo farlo facilmente rientrare, soprattutto se paragoniamo i vari settori del bilancio, in un settore che ha il numero 2.2.2, chiamato sviluppo economico. Se così fosse, come mi è parso in effetti che sia, il dato dell'avanzo di amministrazione rivestirebbe un significato maggiormente grave, perché significa che là dove non spendiamo sufficientemente rispetto a ciò che ci proponiamo di spendere, è il settore economico. Non sto a perdermi in giudizi sulla qualità di questo settore, che a mio avviso, visto anche il periodo contingente che la Valle d'Aosta sta attraversando, dovrebbe essere invece il settore più meritevole di attenzione, di capacità di spesa, di capacità di intervento, di programmazione, e via dicendo.

In particolare ho visto che rispetto a tutti gli stanziamenti previsti nei vari sottosettori del settore economico, a consuntivo voi avete avuto uno sbilancio inferiore rispetto alle previsioni di circa 40 miliardi. Se poi andiamo a vedere all'interno di questi 40 miliardi qual è il sottosettore che ha speso assai meno di ciò che aveva preventivato, scopriamo che questo è il settore chiamato interventi promozionali per l'industria. In questo settore, in particolare cito alcune voci di capitolo sulle quali spero mi verranno date chiare risposte, per i contributi per la ricerca e lo sviluppo nel settore industriale questo Consiglio un anno e mezzo fa deliberò, approvando il bilancio di previsione, di stanziare 1,5 miliardi; vediamo oggi che su 1,5 miliardi sono stati impegnati 600 milioni.

Sui contributi per la realizzazione di studi di valutazione di sistemi di qualità aziendale ugualmente questo Consiglio decise di impegnare la cifra di 1 miliardo, invece in questo caso sono stati impegnati e spesi 120 milioni.

Sui contributi per la certificazione di sistemi di qualità aziendale, di prodotti e di processi, a fronte di uno stanziamento di 1 miliardo sono stati impegnati e spesi 15 milioni.

Sulle spese per l'acquisto, costruzione, adeguamento, manutenzione straordinaria di aree e di immobili da destinare ad interventi nel settore industriale, a fronte di un impegno di 20 miliardi ne sono stati spesi 3 e impegnati 10.

Sui contributi in conto capitale alle imprese industriali per l'installazione di impianti antinquinamento sono stati stanziati 1,5 miliardi, di cui 15 milioni impegnati e spesi.

Infine, sui 2 miliardi che questo Consiglio pensava di destinare ai contributi in conto capitale alle imprese per la realizzazione di nuovi opifici e relative infrastrutture, abbiamo impegnato 76 milioni.

Ho letto questi capitoli perché ritengo essere di una delicata importanza per la vita economica e in particolare industriale e anche ambientale della nostra regione, e che non ha assolutamente trovato il dovuto riscontro.

Mi auguro che nel corso della chiusura del dibattito generale possano giungere delle delucidazioni da parte degli assessori interessati a quei consiglieri che, come me, hanno sollevato questi problemi.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Stamani ho chiesto di rinviare la discussione perché ritengo che questo sia uno dei momenti più importanti della discussione politica che si ha in questo Consiglio. Non abbiamo la possibilità di modificare niente, ma abbiamo almeno la possibilità di dare un giudizio su lavoro fatto da quest'Amministrazione.

Mentre il preventivo presentato a dicembre scorso lo abbiamo chiamato il libro dei sogni, in questo ci sono i conti e la capacità di spesa.

Allora ritenevo che, non avendo avuto il tempo di guardarlo a fondo - ma per colpa nostra perché gli altri anni si disponevano diversamente le date per la discussione del consuntivo -, fosse opportuno rinviare, ma poi non c'è stata la volontà e quindi dirò quello che mi è parso anche se dopo una visione superficiale di questo consuntivo.

Però i dati rimangono, i 200 miliardi circa di avanzo non sono un'opinione ma sono scritti qui, e poi con i vari meccanismi che diceva l'Assessore stamani si arriva a 90 miliardi; ho detto una volta che li mandiamo a studiare in America e poi non riusciamo più a capirli e ci mettono in difficoltà a capire i bilanci, però sta di fatto che secondo me c'è una non capacità di spesa. Ci sono dei punti che ha già segnalato Lanièce, che ha studiato in America, ha preso delle medaglie, ed è bene che ogni tanto per innalzare le capacità di certe amministrazioni ci sia anche chi ha fatto scuole alte, così non potremo più dire che c'è una mancanza di capacità nella nostra Amministrazione.

Come ho detto prima, i numeri sono scritti qui, li sappiamo leggere tutti e possiamo anche dire la nostra. Volevo riprendere, nonostante che Lanièce abbia già spazzolato quasi tutta la pagina, del resto è il suo lavoro, appena finito il 740 ha iniziato questo...

(... ilarità dell'assemblea...)

... anch'io ho notato che ad esempio a pagina 3 sulla tassa di concessione della Casa da gioco di Saint-Vincent ci sono 14 miliardi in meno di quello che era previsto di incassare; vorrei una risposta.

A pagina 5 troviamo quote fisse sul gettito dell'IVA, anche qui ci sono 41 miliardi in meno; non sarà solo la birreria, spero che ci siano altre cose perché se è solo la birreria addio!

A pagina 119, nel capitolo 22560 c'è un avanzo di 20 milioni; siccome è una cosa di cui ogni tanto parliamo e di cui da poco tempo faccio parte anche io, mi riferisco alla Commissione per la cooperazione e la solidarietà, e poiché mi sembra che ci siano varie richieste per investire questi milioni, vorrei capire come si possono avere a fine anno 20 milioni di avanzo.

A pagina 127, dove si parla di assetto del territorio e tutela dell'ambiente, edilizia abitativa, qui l'Assessore potrà rispondermi che bisogna stanziare i soldi prima, anche se poi qualcuno che ha fatto domanda di mutuo per varie ragioni non va avanti con la domanda e non prende il mutuo, però mi sembra che su 1,7 miliardi all'articolo 63510 ci siano 539 miliardi di avanzo.

A pagina 140 c'è una spesa per la costruzione di infrastrutture tecniche per il parco del Mont Avic, 1,9 miliardi preventivati e 900 milioni di avanzo, è quasi il 50 percento. Nel capitolo 67350, "Contributi al Parco nazionale del Gran Paradiso", ci sono 48 milioni, intanto questa penso sia la nostra parte di soldi che diamo per il parco, allora vorrei capire dall'Assessore quanti soldi ha messo lo Stato e se veramente ci sono problemi per il Parco del Gran Paradiso, se ha saputo qualcosa di più preciso dal Ministro. Teniamo tutti al parco, anche se non si è ambientalisti.

A pagina 179, interventi promozionali per l'industria, mi chiedo come mai - visto che parliamo sovente di occupazione e lavoro - ci sono 103 miliardi preventivati, di cui 17 miliardi di avanzo. Ecco queste sono le questioni politiche: come mai si registra quasi un 20 percento di incapacità di spesa in un settore come questo?

A pagina 203 di nuovo un totale: interventi per la valorizzazione delle risorse energetiche, stamani abbiamo parlato di piano energetico e questo capitolo è un po' legato, qui ci sono 3,718 miliardi di previsione e 1 miliardo di avanzo. Anche qui è circa il 20 percento di non capacità di spesa.

A pagina 238, formazione professionale, c'è una previsione di 25,417 miliardi con un avanzo di 5,717 miliardi; non so a lei, Assessore, ma a me sembrano tanti su 25 miliardi 6 miliardi che sono lì.

Dato che non siamo andati pagina per pagina, ho dato il mio piccolo contributo per far capire che secondo me in certi settori strategici c'è un'incapacità ancora adesso di spesa. Diceva Lanièce che ci sono leggeri miglioramenti; probabilmente riusciamo a leggere meglio il bilancio, ma sta di fatto che in certi settori non si riesce a spendere i soldi e questa penso debba essere la critica dell'opposizione e anche il pungolo. Non voglio senz'altro finire a tarallucci e vino, quindi voterò contro il consuntivo.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.

Collé (PpVA) Il collega Marguerettaz ha già posto alcune premesse, farò solo 4 o 5 domande specifiche su alcuni capitoli.

La prima è relativa al capitolo 35020, "Spese per lavori di sistemazione e manutenzione straordinaria di immobili di proprietà non adibiti ad uffici e alle aree attigue agli stabiliti di proprietà regionale"; qui avevamo una previsione di competenza di 20 miliardi, c'è stato un impegno di 9,9 miliardi, di conseguenza un'economia di impegno di 9,66 miliardi, corrispondente a circa il 50 percento. Volevo avere spiegazioni perché mi sembra un dato abbastanza alto.

Per quanto riguarda il capitolo 64330, "Contributo per il funzionamento della Fondazione per la formazione professionale e turistica", qui già si è soffermato Lanièce ma colgo l'occasione per chiedere all'Assessore, visto che abbiamo fatto una prima audizione e i Presidenti della IV e V Commissione ci hanno comunicato che sarebbe seguita una seconda riunione a completamento della prima, se la riunione avverrà prima della pausa estiva. Inoltre, visto che qui abbiamo un'economia di impegno di 554 milioni, circa l'80 percento dell'impegno, volevo avere anche su questo alcune delucidazioni.

Volevo poi fare una domanda a proposito del capitolo 64820, riferito alle infrastrutture ricreativo sportive, dove anche qui abbiamo un'economia di impegno di 2,2 miliardi a fronte di una previsione di competenza di 22 miliardi, così come ci sono dei fondi perenti per 1,9 miliardi. Volevo chiedere anche qui se possibile alcune delucidazioni.

In ultimo il capitolo 68150, che riguarda l'Aeroporto regionale: volevo sapere qual era la situazione, perché più volte abbiamo affrontato questo problema, sul quale avevo fatto alcune interpellanze. C'era il discorso della radioassistenza ancora da definire, c'erano appalti in corso, volevo chiedere come si sta svolgendo la situazione e i tempi previsti per arrivare al termine di questo importante progetto.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino (VA) Non parlo del rendiconto generale perché si è cercato di lavorare bene e non mi interessa tanto soffermarmi sul passato quanto vedere le scelte che si vogliono fare adesso nell'assestamento del bilancio per il ?97, nella rideterminazione di autorizzazioni di spesa, e fare alcune osservazioni su temi che seguo più da vicino e che mi sono più consoni.

Se vediamo il disegno di legge n. 243, articolo 8, e poi vediamo la tabella E della legge n. 244, vediamo che sono previsti dei finanziamenti ulteriori per quanto riguarda l'istruzione, in particolare l'aggiornamento degli insegnanti, progetti educativi e didattici per gli studenti, l'applicazione degli articoli 39 e 40 nelle scuole secondarie di II grado, spese per la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale dei docenti, spese per iniziative finalizzate ad una formazione linguistica, pedagogica, disciplinare in vista dell'applicazione degli articoli 39 e 40 nella scuola secondaria di secondo grado.

Credo che siano importanti questi investimenti; chiederei all'Assessore che nel momento in cui vengono ridefiniti i piani di aggiornamento si tenesse conto dei risultati delle 4 ricerche, che sono state condotte nella scuola media inferiore e che miravano a descrivere la situazione in cui vive la scuola media, in cui si è iniziato ad applicare gli articoli 39 e 40. In quelle ricerche si sono analizzati i comportamenti linguistici degli alunni e la valutazione fatta sia dall'Università di Neuchâtel che dall'Università di Grenoble è stata estremamente positiva; si parla di "une très bonne compréhension" a livello linguistico sia in italiano che in francese per i due terzi degli alunni, e quindi della capacità che hanno gli alunni di alternare con molta facilità le lingue in uso, italiano e francese.

Contemporaneamente ci sono altri elementi descrittivi che ci fanno rilevare le aree in cui andrebbe maggiormente mirata l'attività di formazione nei confronti della scuola. Dall'indagine VAMIO, relativa alle conoscenze matematiche degli alunni della III media - tra l'altro un'indagine che è stata condotta casualmente in tutta Italia, nel corso della quale casualmente i nostri ragazzi sono stati testati ed hanno rivelato questa loro abilità in matematica in riferimento anche a ragazzi delle altre scuole del paese -, e dall'altra ricerca condotta dal prof. Romei che riguarda l'insieme organizzativo della scuola, risulta che ci sono alcune aree su cui riflettere maggiormente.

Per quanto riguarda la ricerca VAMIO, mediamente i risultati dei nostri ragazzi sono inferiori alla media nazionale, che è inferiore alla media dei risultati degli alunni delle scuole del nord Italia. Questo ci dice che probabilmente questo è un settore su cui bisogna lavorare.

Così pure la ricerca sull'organizzazione della scuola fa notare come ci sia una difficoltà da parte della scuola nel suo complesso a lavorare in modo collegiale e a tradurre una normativa di legge in un progetto educativo.

La scelta fatta di applicare gli articoli 39 e 40 nella scuola media è una scelta che condivido, che mi sembra molto interessante e si basa sulla convinzione che una scuola bilingue sia una scuola più qualificata, perché per riuscire necessita di tutta una serie di sostegni e di attività che rendono la scuola migliore.

Tutto questo insieme di strumenti, di metodologie, di organizzazione del lavoro sembra che lasci ancora un po' a desiderare, quindi probabilmente nel momento in cui si ripuntualizzeranno gli obiettivi del piano di formazione dei docenti e del personale direttivo, bisognerà tenere conto di questi risultati e riflettere su cosa significa aiutare la nostra scuola a funzionare sempre meglio, perché sappiamo benissimo che se un progetto politico non si traduce in un progetto educativo, non funziona.

Per quanto riguarda sempre il disegno di legge n. 243 e la tabella E della legge n. 244, mi sposterei sulla sanità e rispetto all'articolo 10 della n. 243 avrei da fare una domanda legata ad un'affermazione fatta stamani dall'Assessore Lévêque, che forse non ho capito, su cui chiedo una precisazione. Al comma 4 dell'articolo 10 si autorizza la spesa di 35 milioni per coprire un disavanzo che in legge è detto nell'esercizio finanziario ?94; mi sembra però che nella sua relazione l'Assessore avesse detto che in questo esercizio confluivano altri disavanzi di esercizi precedenti. Volevo capire questo tipo di dati.

Vedo con piacere che al comma 3 dell'articolo 10 sono stati previsti 250 milioni in più per lo studio di fattibilità; questo significa che la commissione che dovrà lavorare avrà tutti gli strumenti per poterlo fare, fra l'altro sarebbe interessante sapere a che punto è il lavoro di questa commissione.

Passando alla tabella E, vedo con molto piacere che sono previsti al capitolo 61.700 degli aumenti per i contributi nelle spese di gestione di case di riposo convenzionate per anziani e inabili; credo di aver capito - se mi sbaglio, l'Assessore può rettificare - che in questo modo sono previsti i finanziamenti per ridefinire alcuni elementi della convenzione che la Regione ha stipulato con l'Hospice de Charité e con la Casa di riposo di Bonifacio Festaz. Questo mi sembra positivo perché vengono previsti quegli strumenti finanziari necessari per realizzare uno degli impegni che era indicato nell'ultimo articolo delle convenzioni.

Non ho trovato nelle variazioni in aumento nessuno stanziamento per il problema dei rifiuti, quindi nessun aumento nel capitolo che riguarda il contributo ai comuni per raccolta differenziata dei rifiuti; ci sono 7 comuni che non hanno ancora attivato questa raccolta differenziata, per cui varrebbe la pena, anche in vista dell'attuazione del decreto Ronchi, di prevedere dei contributi specifici, a meno che non ce ne siano già di sufficienti per realizzare tutti i progetti che ci sono.

Presidente Se nessun altro chiede di intervenire, dichiaro chiusa la discussione generale.

Ha chiesto la parola l'Assessore al bilancio e finanze, Lévêque.

Lévêque (Ass.tec.) Sono stati toccati diversi argomenti, alcuni di carattere più generale ed altri specifici, fino a giungere a questioni precise su alcuni capitoli su cui saranno esaurienti i colleghi di Giunta.

Vorrei anzitutto ribadire alcuni concetti di carattere generale, che mi pare sia doveroso riprendere proprio alla luce di alcune osservazioni che sono state fatte da chi è intervenuto, in particolare sul conto consuntivo.

Intanto credo che non sia stato il mio di questa mattina un intervento che enfatizzasse il dato positivo in assoluto di un avanzo di amministrazione. Ho cercato di mettere nelle condizioni il Consiglio di comprendere la natura e la portata di questo risultato che, come ho detto, a seconda del percorso da cui proviene, può condurre ad un giudizio positivo o negativo.

Non ho detto a seconda di come lo si legge (ovvero io il bicchiere lo vedo mezzo pieno e un altro lo legge mezzo vuoto); ho detto che a seconda del percorso oggettivo che viene seguito e che conduce a questo, si può dare un giudizio di un certo tipo o di un altro tipo. Credo di poter dire che la valutazione non negativa che diamo su questo risultato di esercizio non è tanto legata all'ammontare in sé che è elevato, e neanche soltanto alla sua composizione, perché condivido quanto ha detto il Consigliere Marguerettaz rispetto alla situazione di competenza: lo scorso anno abbiamo presentato un consuntivo che, pur avendo 180 miliardi circa di avanzo finanziario, aveva una situazione di competenza che era di sostanziale equilibrio, mentre quest'anno presentiamo un rendiconto che ha una situazione di competenza in cui c'è già un avanzo di 67 miliardi, e sicuramente questo dato, confrontato con lo scorso anno, è di per sé un dato che deve fare riflettere.

A questo riguardo la Giunta, ma anche il Consiglio è impegnato attraverso l'approvazione della legge di riorganizzazione e tutta una serie di interventi, a mettere la macchina amministrativa nelle condizioni di meglio funzionare e di migliorare la sua capacità di spesa.

Quello che però volevo dire stamani è che ci siamo trovati davanti a un esercizio di portata particolare sul piano finanziario, in cui la macchina amministrativa ha prodotto comunque una performance importante perché ha operato con impegni di circa 300 miliardi superiori a quelli accertati per il consuntivo dell'anno precedente; ha avuto a disposizione somme per 150 miliardi superiori a quelle accertate nell'esercizio precedente; si è trovata a disporre di oltre 100 miliardi non prevedibili e non previsti che abbiamo portato in Consiglio a ottobre, nella seconda variazione di bilancio, e che sono diventati disponibili per gli uffici a metà novembre, sapendo che a fine anno non è più possibile, come una volta, fare delle delibere in cui si impegnano miliardi che si hanno a disposizione sul capitolo e si decide successivamente cosa farne.

Sappiamo anche che il Coordinamento, pur non condividendo noi quest'impostazione, ha contestato vivamente il fatto che a fine anno vengano impegnate delle somme per dei lavori, sostenendo che somme del ?96 non possono essere impegnate su opere che verranno aggiudicate nell'esercizio successivo, e in molti casi ha annullato gli impegni di spesa. Quindi ci sono tutta una serie di elementi che ci consentono, se non di plaudire a questo risultato, perlomeno di comprenderne il significato e il percorso da cui proviene e sicuramente di cercare di ovviare a questo in futuro.

Credo che peraltro non sfugga a nessuno la differenza che c'è, e qui mi richiamo ai tanti esempi che Lanièce ha fatto, fra quello che viene chiamato il libro dei sogni, che è il bilancio di previsione che si discute ad ottobre-novembre in questo Consiglio, e la colonna del consuntivo in cui figurano le previsioni assestate. Perché se confrontiamo tanti risultati del consuntivo non con le previsioni assestate, che sono quelle che derivano dalle numerose variazioni che in corso d'anno rendono maggiori le disponibilità su alcuni capitoli, ma sui progetti e gli obiettivi di cui discutiamo e abbiamo discusso in sede di previsione, possiamo verificare come tante cose siano non solo andate sotto le ipotesi e i programmi, ma abbiano superato anche le previsioni.

Quindi credo che non sia corretto in questo caso continuare a chiamare il libro dei sogni il bilancio di previsione. È invece la strada programmatoria, su cui si imposta un lavoro lungo, un lavoro che è pieno di incertezze, un lavoro che prevede delle entrate che possono avere degli scostamenti, un lavoro che prevede degli imprevisti in corso d'anno, un lavoro che prevede dei vincoli e delle farraginosità legislative in alcuni casi non dipendenti assolutamente dalle volontà della Regione. Ricordiamo le paralisi che in tutto il Paese e in tutte le amministrazioni sono state portate dalle incertezze sulla normativa degli appalti negli anni passati.

Certo è che sul piano del funzionamento della macchina, sulla corretta e tempestiva utilizzazione delle risorse stiamo lavorando. Come dicevo, stiamo lavorando con le organizzazioni, ma stiamo lavorando anche con l'introduzione dei controlli di gestione e del lavoro per obiettivi, collegato seppure solo sul fronte della gestione finanziaria ai principi della riforma che questo Consiglio ha votato, ma che forse ci consentirà di portare già l'anno prossimo un conto consuntivo che non sarà più soltanto un confronto di numeri (ovvero 5 miliardi c'erano, 4,8 sono stati spesi, sono avanzati 200 milioni), ma un confronto qualitativo sugli obiettivi che c'erano a settembre-ottobre dell'anno prima con i risultati conseguiti a consuntivo.

Credo che in questo modo sarà forse più complessa e articolata l'analisi da fare, ma sarà più chiara e incisiva, perché se su un capitolo di investimenti avrò avanzato delle risorse che sono il risultato della realizzazione di tutti i programmi che avevo fatto e dei ribassi d'asta, sul piano qualitativo ho realizzato quanto come amministrazione mi ero posto come obiettivo, fra l'altro spendendo meno di quello che avevo ipotizzato.

Devo anche dire, prima di concludere questo quadro generale, che se sottraiamo l'avanzo dell'amministrazione precedente dal conto complessivo del consuntivo del ?96, vediamo che fra competenze e gestione dei residui siamo in equilibrio. Quindi, ripeto, il dato importante è che si è riusciti ad operare su tassi di utilizzo delle risorse in linea con il passato, pur trovandosi in presenza di una disponibilità di risorse decisamente superiore.

Richiamo il fatto che molto spesso ci siamo detti in sede di previsione che per il mutuo a pareggio l'auspicio da parte di tutto il Consiglio era quello non solo di ridurlo sempre più nelle previsioni, ma anche quello di non trovarsi nelle condizioni, là dove previsto, di dover accendere dei mutui. Questo significa ipotizzare sempre un 10 percento di utilizzo delle risorse, che sia in gioco nel corso dell'esercizio. L'auspicio è che questo avanzo, un po' con il fatto di venire a cadere un mese prima del previsto e quindi di non finire sulla parte estiva durante la quale anche gli uffici sono più sguarniti, un po' per il fatto che per buona parte è localizzato su interventi puntuali e specifici, possa dare luogo a quegli impegni di spesa nell'esercizio che non comportano una difficoltà nel suo utilizzo.

Nessuno ha accennato, neppure io nella mia relazione di stamattina, ad un piccolo impegno che ci eravamo presi lo scorso anno e che è stato mantenuto, ed è relativo a quel lavoro, forse non eclatante, forse non estremamente visibile, che è stata la revisione del conto del patrimonio, il quale è stato per la sua grande parte aggiornato, riportando i valori dei beni patrimoniali a valori di - o comunque vicini a valori di - mercato. In parallelo si è proceduto a quella legge che il Consiglio ha votato, che consentirà entro il ?98 di avere una situazione patrimoniale complessiva della Regione monitorata sia qualitativamente che quantitativamente per quanto riguarda i beni immobili, i beni mobili e il patrimonio finanziario in partecipazione.

Per quanto riguarda alcuni aspetti più puntuali, la dinamica dei residui così come evidenziata da Lanièce, attivi e passivi, sconta quello che ho appena detto in relazione ad alcune difficoltà dell'Amministrazione, ma soprattutto alla cadenza di fine anno in cui si è venuti a disporre di una serie rilevante di risorse, e purtroppo per quanto riguarda i residui attivi sconta una situazione in cui il Ministro del tesoro, prima di autorizzare il trasferimento di una lira, ha allungato i tempi con procedure che anni fa, in situazioni complessive diverse, erano decisamente più lente.

Questo fa sì che i residui attivi abbiano mantenuto come stock una loro consistenza rispetto all'anno prima e che i residui attivi generati nell'esercizio siano aumentati, perché maggiori erano le entrate che la Regione dal riparto fiscale doveva avere. Quindi è rimasta più o meno inalterata la proporzione, ma essendo aumentata la base, è aumentato il quantitativo di residui attivi formatisi nel corso dell'esercizio.

Sulle spese correnti e spese di investimento non mi sento invece di condividere un giudizio preoccupato o negativo come pone Lanièce. È vero che 58 percento erano l'anno scorso e 58 percento sono quest'anno le spese correnti consuntivate rispetto al totale, però siamo scesi l'anno scorso dal 62 percento al 58 percento: quello che ci sembra importante è che l'Amministrazione non abbia invertito questa tendenza, ma abbia perlomeno consolidato quel risultato, tenendo conto che il ?96 è stato un anno in cui abbiamo avuto dei rinnovi contrattuali, degli oneri per il personale della scuola che erano imprevisti, dei costi che sono tipicamente spese correnti, come il rimborso delle alluvioni, che non sono di poco conto.

È stato evidenziato da Lanièce e da Chiarello uno scostamento rispetto alle previsioni per due voci di entrata: Casa da gioco e previsioni sull'IVA.

Per quanto riguarda l'IVA io stesso stamattina, pur facendo ammenda delle previsioni che sono risultate sovradimensionate, ho evidenziato che il trend di questa voce rispetto al consuntivo ?94-?95-?96 è in crescita e credo che sia noto a tutti come le difficoltà su questo terreno fiscale siano state forti per la Valle d'Aosta, non solo perché l'IVA sconta una dinamica dei consumi che si è raffreddata in questo anno e mezzo per motivi noti a tutti, ma sconta il fatto che il settore delle importazioni con il ?95 e con il ?96 ha perso un'importante voce relativa ai beni di provenienza da alcuni Paesi europei, che sono entrati a far parte del mercato unico e che non pagano più l'IVA da importazione al confine, sentitamente i Paesi scandinavi. Questo è stato un recupero che comunque è stato garantito da un'attività minuziosa, meticolosa, che però ha dato i suoi frutti, lasciando a consuntivo un ammontare di riparto IVA superiore ai 175 miliardi.

Sulla Casa da gioco le previsioni sono sempre state formulate sulla base degli indirizzi che dai responsabili della gestione venivano formulati; inoltre credo che siano noti a tutti gli eventi che hanno avuto una ricaduta sugli introiti della Casa da gioco, e quindi anche della Regione, nel primo trimestre del ?96 dello scorso anno, che hanno prodotto un calo che ha raggiunto complessivamente i 10 miliardi nel trimestre rispetto al trimestre dell'anno precedente. Quindi la tenuta complessiva degli introiti sul ?96 rispetto al ?95 sta a significare che negli altri 9 mesi dell'anno sono stati recuperati i problemi evidenziatisi sugli introiti nel primo trimestre, che credo in commissione, in audizioni, in conferenze-stampa, pubblicamente siano stati illustrati e motivati dagli stessi responsabili con la situazione climatica, la situazione congiunturale, scioperi e quant'altro.

Certo è che rispetto all'obiettivo iniziale, che è un obiettivo indicato sulla base delle indicazioni che venivano dalla stessa gestione ma che erano state fatte a settembre e non successivamente, c'è uno scostamento significativo, pur comunque essendo il dato a consuntivo non inferiore a quanto consuntivato nel ?95, che era stata un'annata in cui si era impennato in 15-16 miliardi il risultato degli introiti.

Per quanto riguarda le alluvioni, è un fatto tecnico il fatto che ci sia quell'economia di impegno; trattandosi di un programma finanziato da mutui a carico dello Stato tecnicamente non sono stati chiusi i mutui per intero entro il 31 dicembre e gli stessi fondi sono trasportati sul bilancio del ?97; quindi sono fatti salvi e garantiti sia l'intervento che la massa finanziaria disponibile.

Stavo guardando se c'erano altre questioni sollevate specificamente a cui rispondere, ma credo che le altre cose che ho annotato io siano più di competenza puntuale dei miei colleghi, quindi mi fermerei qui.

Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Sur les questions spécifiques qui ont été posées, quant à l'activité du Comité de coopération et de solidarité avec les pays en voie de développement, il y a sur ce chapitre 20 millions qui n'ont pas été dépensés; il s'agit ici en grande partie d'économie de dépenses. Par rapport aux devis et aux prévisions qui avaient été formulées, lors de la réalisation de ces projets il y a eu une économie de dépense. Donc les 20 millions ne se rapportent pas à des fonds qui n'ont pas été engagés, mais il s'agit en grande partie d'une dépense qui s'est vérifiée inférieure par rapport aux prévisions qui avaient été formulées. On avait prévu par exemple pour un certain projet une dépense de 10 millions, par contre sur la base du compte rendu de ces mêmes dépenses le montant dépensé a été de 8 millions, donc il y a eu une économie de 2 millions.

Mais ce que je voulais souligner c'est que tous les fonds avaient été engagés par le Comité de coopération, qui en début d'année établit un programme général et engage totalement les fonds disponibles pour ses initiatives.

Par contre, pour ce qui est de la formation professionnelle, là il y a par rapport au montant prévu 5 milliards d'économies. Il s'agit d'initiatives qui se rapportent au Fond social européen et là il y a plusieurs raisons.

L'une sans doute c'est que certaines initiatives n'ont pas été réalisées; compte tenu que ces programmes financent des projets qui sont présentés par des entreprises également, il n'y a pas seulement des initiatives qui sont organisées directement par l'Administration régionale, il s'agit en grande partie d'initiatives qui avaient été prévues par des entreprises et qui n'ont pas été réalisées pour une raison ou pour une autre, ou bien d'initiatives qui, compte tenu des circonstances internes de fonctionnement de ces mêmes entreprises, ont été reportées à l'année successive. C'est là donc la raison principale qui a amené à ce résultat.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.

Riccarand (VA) Rispetto a due questioni specifiche che sono state poste, per quanto riguarda l'Aeroporto, Consigliere Collé, credo che il ?96 sia stato un anno estremamente importante e positivo per l'Aeroporto regionale, perché è l'anno in cui si è verificato il passaggio da aeroporto turistico ad aeroporto commerciale, quindi si è ottenuta l'apertura al traffico commerciale dell'Aeroporto sulla base di una serie di requisiti che sono stati onorati, e d'altra parte è stato attivato e riconosciuto ufficialmente il servizio di linea Aosta-Roma. Pertanto nel corso del ?96 sono stati raggiunti due obiettivi importanti che da tempo venivano ricercati.

Per quanto riguarda il futuro, come il Consigliere saprà, sarà inaugurata nei prossimi giorni l'aerostazione provvisoria, che è un altro passaggio molto importante rispetto alla funzionalità dell'Aeroporto; è stato approvato il progetto esecutivo e sono in corso le procedure di appalto per le nuove aviorimesse, il nuovo hangar collegato alla cabina di alimentazione dell'aeroporto per la parte elettrica e l'erogazione del carburante. Le priorità della fine ?97 e poi del ?98 riguarderanno l'avvio della sperimentazione per quanto riguarda la radioassistenza, parlo di sperimentazione perché il problema della radioassistenza non è legato tanto a decisioni nostre, quanto al fatto che venga omologato in Italia il sistema di radioassistenza satellitare che verrà introdotto all'Aeroporto di Aosta. E l'altra priorità importante riguarda l'illuminazione della pista che, coniugandosi con la radioassistenza, permetterà di accrescere ulteriormente la funzionalità dell'Aeroporto.

Il Consigliere Chiarello chiedeva informazioni sui finanziamenti relativi al Parco del Gran Paradiso. Questo parco attualmente vive di finanziamenti di questo tipo: c'è una entrata propria, modesta, del parco, ci sono finanziamenti modesti da parte della Regione Valle d'Aosta, sono i 48 milioni che abbiamo in bilancio e che derivano da una disposizione di legge, da parte della provincia di Torino con cui siamo su livelli analoghi, e poi c'è un finanziamento dello Stato che nel ?97 sarà di 6 miliardi. Questi sono i proventi del Parco del Gran Paradiso.

Il problema che è emerso in questi giorni e che è stato evidenziato dal commissario e dal direttore dell'ente Parco, deriva dal fatto che il finanziamento ordinario dello Stato di 6 miliardi, con un incremento rispetto all'anno scorso, è un finanziamento che tutti gli anni viene erogato nel mese di giugno e non prima, a causa di vincoli procedurali. Allora si pone un problema di anticipazioni, rispetto al quale il parco può procedere con anticipazioni bancarie; ma nel nostro caso il parco ha ritenuto, essendo in una situazione commissariata che dura da tempo, di non utilizzare questa strada e quindi ha lamentato, giustamente, che ci fosse un ritardo nell'erogazione di questi fondi e ha minacciato la chiusura di certi servizi, in particolare dei centri visitatori e del giardino Paradisia.

Va evidenziato che queste strutture, centro visitatori, eccetera, si aprono tutti gli anni solo a partire dal 15 giugno, quindi in questo momento nessuna era stata ancora attivata, era più che altro una forma di pressione che è stata utilizzata. Questi centri saranno tutti in funzione regolarmente, perché ieri sono arrivati con un'anticipazione straordinaria disposta dal Ministro dell'ambiente 3 miliardi, che sono i 6/12 del finanziamento annuale ordinario da parte dello Stato.

Quindi non si pone il problema di interrompere alcuna attività, i centri visitatori saranno aperti regolarmente così come il giardino Paradisia, anzi sabato 28 giugno sarà inaugurato a Rhêmes-Notre-Dame un nuovo centro visitatori che è stato allestito con il contributo soprattutto dell'Amministrazione regionale e che ha una parte espositiva molto interessante.

Voglio sottolineare che la Regione interviene con un intervento finanziario molto modesto sulla parte ordinaria, ma poi interviene con finanziamenti su progetti specifici significativi. Nel ?96 la spesa della Regione è stata di circa 1 miliardo, legato al centro visitatori che è stato allestito a Valsaverenche a Dégioz, e per la parte di competenza del ?96 sul centro visitatori che verrà attivato a Chanavey, e poi c'è un intervento di manutenzione di sostegno della Regione tramite l'Assessorato all'agricoltura per quanto riguarda il giardino Paradisia. Quindi c'è un intervento significativo che la Regione, al di là del finanziamento ordinario, porta avanti.

Direi che per quanto riguarda le preoccupazioni espresse in questi giorni sono preoccupazioni giuste, ma che non comporteranno problemi rispetto alla funzionalità del parco. Anzi ritengo che progressivamente si stia andando ad una funzionalità migliore da parte del parco e alla risoluzione di problemi che erano aperti da tempo, e credo che sia anche doveroso sottolineare che da parte del Ministro dell'ambiente Ronchi c'è un personale e diretto impegno, particolarmente attento rispetto al Parco nazionale del Gran Paradiso che ha consentito di risolvere problemi complessi e che ci permetterà nei prossimi mesi di porre la parola fine alla complessa vicenda del decreto di adeguamento per la pianta organica, eccetera.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore al turismo, sport e beni culturali, Agnesod.

Agnesod (UV) Volevo rispondere ai due quesiti che sono stati sollevati sia da Lanièce che da Collé.

Il primo riguarda la fondazione. I 290 milioni non si riferiscono a progetti che, inseriti nel programma, non siano stati effettuati, perché questi comunque sono finanziati dal Fondo sociale europeo nella misura dell'80 percento e il 20 percento è a carico dei partecipanti. Bensì questa somma era stata prevista nell'autunno ?95, quando si è discusso e approvato il bilancio; non era stata ancora definita la linea di riferimento dell'utilizzo dell'apparato tecnico dell'Agenzia del lavoro, quale strumento invece poi utilizzato in alternativa all'assunzione di ulteriore personale, che sicuramente ha determinato questa economia rispetto alle previsioni.

L'audizione l'avrei fissata con i Presidenti della IV e della V Commissione per l'11 luglio alle ore 9, quindi prima della pausa estiva.

Per quanto riguarda il capitolo 64820, relativo alle infrastrutture sportive, la somma di quasi 2 miliardi a residuo è tuttora destinata al completamento della realizzazione del complesso sportivo di Gressoney, il cui appalto gestito dai Lavori pubblici sta incontrando problemi per la conclusione dei lavori. Problema analogo per Valtournenche.

In generale questo settore e di conseguenza questo obiettivo incontrano alcune difficoltà con accumulo di residui in relazione alle crescenti problematiche che caratterizzano il settore delle opere pubbliche, sia che esse siano direttamente realizzate dall'Assessorato ai lavori pubblici, sia che esse siano soggette a contributo e quindi realizzate dall'ente locale.

Per i 2 miliardi non spesi c'è il riferimento ad una progettazione in corso: si tratta di interventi che sono stati ultimati solo all'inizio del ?97 e si riferiscono al Plan de Lys, arredi, e a Brusson, bocciodromo arredi, che corrispondono a 2,2 miliardi.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'industria, commercio e artigianato, Mafrica.

Mafrica (GV-PDS-SV) Rispetto ad alcune considerazioni generali fatte sul settore industriale devo dire che mi sono apparse simili quest'anno a quelle fatte l'anno scorso, nonostante l'anno scorso la percentuale di somme in economia fosse molto superiore; quindi non si è fatto questo confronto.

Mi si dice: 17 miliardi su 103, non ricordo esattamente ma so che l'anno scorso era più rilevante perché l'anno scorso c'era da mandare avanti una serie di pagamenti relativi all'area Cogne. Quest'anno l'elemento che influisce è legato ad un ritardo non dovuto all'Amministrazione, ma a contenziosi relativi all'appalto della Sintax: questo appalto era stato aggiudicato, ma chi aveva vinto poi ha rinunciato, i successivi concorrenti hanno aperto un contenzioso che non è stato possibile risolvere e quindi per due anni si ripercuotono questi slittamenti di somme non spese. Adesso i lavori sono iniziati e tutte le somme previste, che sono rilevanti per quell'appalto, in tempi brevi verranno utilizzate.

Discorso differente è da fare per ciò che riguarda la ricerca e la qualità e anche la costruzione di nuovi edifici. L'Amministrazione regionale ha messo a disposizione delle cifre significative, 1 miliardo, 1,5 miliardi, 2 miliardi, con l'intento di favorire la certificazione di qualità, la ricerca da parte delle imprese.

Si è verificato che l'ammontare degli interventi è inferiore alle aspettative che riteniamo giustificate per questo settore e, come per il caso della costruzione di stabilimenti industriali, si è cercata una forma più rapida che evitasse questi contenziosi sugli appalti; quindi per esempio per la Meridian si è intervenuti favorendo la costruzione attraverso leasing direttamente da parte dell'impresa, per due aree assegnate a imprese industriali valdostane, la Termoplay e la N.T.E. nella zona industriale di Pont-Saint-Martin, si è seguita la stessa procedura, al fine di accelerare la costruzione degli edifici perché la costruzione da parte del privato semplifica la procedura degli appalti.

Lo stesso si è fatto per ciò che riguarda la ricerca: abbiamo inviato alla CEE una proposta di legge per estendere la ricerca anche alle grandi imprese, in precedenza la legge prevedeva l'intervento soltanto per le piccole e medie imprese ed è all'esame della comunità - dovrebbe arrivare più o meno in questo periodo perché sono scaduti i termini anche per la comunità per la risposta - la determinazione comunitaria sulla possibilità di fare ricerca anche per la grande impresa.

Se questa norma verrà resa possibile dalla comunità, le somme per la ricerca sicuramente saranno utilizzate tutte e saranno anche da aumentare.

Per quel che riguarda la qualità, siamo già intervenuti una volta con legge approvata dal Consiglio. In un periodo iniziale la qualità era riservata alle imprese industriali con più di 10 dipendenti; abbiamo fatto una prima estensione anche alle imprese artigiane e alle imprese di servizio con meno di 10 dipendenti e dopo aver verificato che la richiesta non è matura nonostante l'opera di sensibilizzazione svolta dall'Amministrazione e anche da parte del Centro sviluppo, intendiamo allargare anche alle imprese commerciali e ricettive la possibilità della certificazione di qualità.

Cioè, non ci sono domande non esaminate, c'è una richiesta che non è corrispondente alle aspettative che riteniamo corrette di avere produzioni certificate, sistemi aziendali di qualità e interventi da parte delle imprese.

Per ciò che riguarda i consorzi artigiani, credo che una volta avviati e una volta che i consorzi riescono a operare, poi, come si può verificare dal capitolo per la costruzione di fabbricati artigianali, dove su 3,4 miliardi sono stati utilizzati 2,8 miliardi, la cosa procede.

È più difficoltosa la fase di avvio, in particolare il Consorzio artigiano di Fénis, per il quale erano stati previsti gli stanziamenti una volta che esso si fosse attivato, non ha fatto ulteriori passi e per disaccordi interni si è sciolto. Quindi lo strumento dei consorzi è uno strumento che ogni anno consente ai consorzi già attivati di procedere e consente a nuovi consorzi di programmare; si è costituito per Morgex dopo il primo consorzio un secondo consorzio per il quale abbiamo già approvato le fasi di avvio.

Sono materie che sono all'attenzione della Giunta regionale, sono problemi in cui occorre che anche le imprese riescano ad utilizzare strumenti che noi mettiamo a disposizione; la nostra azione è di sensibilizzazione e di allargamento della base dei potenziali utenti. Siamo fiduciosi che queste leggi, che riguardano attività innovative non ancora ad un grado elevato di consapevolezza, possano con il tempo entrare a pieno regime.

Per la formazione professionale per ciò che riguarda l'industria lo scorso anno abbiamo dovuto fare stanziamenti aggiuntivi, perché si è insediata la Zincocelere al posto della Conner. In questo settore la spesa da parte dell'Assessorato in linea di massima soddisfa le richieste accolte nei programmi.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Louvin.

Louvin (UV) Mme Squarzino témoigne d'une attention constante au secteur de l'éducation et j'apprécie le fait qu'elle ait remarqué à l'intérieur de ce document l'existence d'un certain nombre de variations budgétaires concernant l'application des articles 39 et 40.

En réalité, sur le plan strictement financier, il s'agit d'un mécanisme de récupération sur le budget ?97 de fonds qui ne nous avaient pas été formellement octroyés en ?96.

Mme Squarzino est sans doute bien au courant du fait que nous avions approuvé au mois de décembre une loi qui prévoyait, sur trois années, 500 millions pour la première année et 300 pour les deux suivantes, et que du fait de l'impossibilité de dépenser immédiatement cet argent, un mécanisme de récupération nous aurait permis de maintenir ce niveau global de dépenses dans deux domaines: la formation du personnel et les initiatives de laboratoire et formation linguistique à l'intérieur des classes. Cela est fait.

Je remercie les services de l'Assessorat des finances et son Assesseur d'avoir tenu parole pour ce qui est de la récupération de ces fonds. Mais comme cela vous est coutumier, Madame la Conseillère, vous n'avez pas manqué l'occasion pour introduire d'autres arguments concernant l'école. Très brièvement et pour ne pas retenir trop longtemps l'attention du Conseil, je partage votre analyse sur l'importance des résultats obtenus par le Comité d'évaluation et par les recherches des Universités de Neuchâtel et Grenoble.

Nous ne pouvons, en tant que responsables de l'éducation, que nous réjouir de ces résultats, bien que certains éléments jettent aussi des ombres en la matière. En particulier comme vous avez voulu le remarquer, pour le côté des mathématiques et des sciences, pour lesquelles il paraîtrait (j'emploie le conditionnel parce qu'il faudrait faire une évaluation très attentive des méthodes d'analyse qui ont été employés d'une part et d'autre et des échantillons qui ont été utilisés) que nos résultats soient moins brillants que dans la moyenne nationale, mais il nous appartiendra de creuser à fond dans ce domaine et de voir le cas échéant quels sont les remèdes.

Cela dit, je dois vous assurer que pour ce qui est de la définition des plans de formation, auxquels vous avez fait allusion, et des initiatives dans les classes, une première réunion s'est déjà tenue en ma présence avec les responsables et une deuxième se tiendra au cours de cette même semaine pour ce rééquilibrage, auquel vous avez fait allusion, pour vérifier sur la base de ces résultats comment les initiatives au niveau de l'école supérieure peuvent être éventuellement modifiées.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità e assistenza sociale, Vicquéry.

Vicquéry (UV) Per chiarire al Consigliere Squarzino, che ha posto una domanda sul capitolo 60310, che non riguarda l'impegno di spesa per il nuovo gruppo di lavoro, riguarda invece le spese per le progettazioni passate tra le quali si inserisce anche il costo aggiuntivo susseguente a una sentenza del Consiglio di Stato, che ha dato torto alla Regione autonoma Valle d'Aosta e ha dato ragione all'ing. Quaranta, che era il progettista incaricato nel ?92 di fare lo studio di fattibilità per l'ospedale nuovo. A fronte di un impegno di spesa di 250 milioni, di cui liquidati 205, l'ingegnere chiedeva 500 milioni oltre gli interessi legali. Il Consiglio di Stato ha dato ragione, tant'è che la Giunta regionale ha approvato lunedì scorso una delibera di liquidazione di una parcella di 600 milioni e qualche cosa, per cui abbiamo dovuto utilizzare quel capitolo per questo bellissimo esempio di efficienza dell'amministrazione pubblica e questi 250 milioni in più servono per coprire anche altre progettazioni, non lo studio Quaranta che è stato liquidato, ma abbiamo dovuto fare questa variazione.

La seconda domanda riguardava i 35 miliardi; è vero, questa somma è un riconteggio totale degli esercizi precedenti.

La terza domanda riguardava il capitolo 61700 delle case di riposo: lì abbiamo potuto utilizzare questo assestamento di bilancio favorevole, così abbiamo inserito un'ipotesi di copertura delle spese legate al numero degli utenti, perché il punto di discussione riguardava la copertura totale del numero di utenti previsti a fine anno, legato alla mortalità anche. In questo modo ci copriamo le spalle sotto quel punto di vista.

Per quanto concerne la convenzione con le case di riposo abbiamo avviato quanto è stato detto, cioè un'attenta ricerca del grado di autosufficienza dei soggetti inseriti nelle comunità convenzionate, è già stata incaricata l'UVG di operare, il lavoro dovrebbe essere concluso entro fine settembre. Contemporaneamente sta partendo un gruppo di lavoro misto per andare a definire la composizione dei nuclei delle RSA, nel quale gruppo di lavoro sono stati inseriti anche due rappresentanti delle due case convenzionate.

Presidente Se non ci sono altri interventi, chiederei al Consiglio se possibile di fare le dichiarazioni di voto sui disegni di legge nn. 242, 243 e 244, in modo tale che dopo andiamo all'esame dell'articolato e alla votazione complessiva dei rispettivi disegni di legge.

Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per dichiarazione di voto.

Marguerettaz (PpVA) Molto brevemente. Nel dichiarare voto contrario del mio gruppo, approfitto per fare una sottolineatura dopo le risposte che ho sentito dagli Assessori, in particolare dall'Assessore Mafrica che era quello a cui avevo rivolto il maggior numero di domande.

Le risposte che mi ha dato l'Assessore mi hanno preoccupato ulteriormente per due questioni. La prima è una sorta di schizofrenia che mi sembra di vedere fin dall'inizio di questa legislatura nella conduzione di questo Assessorato per quanto riguarda la politica della grande industria, dove paradossalmente da una parte viene detto che si vuole perseguire una politica a sostegno della piccola e media industria, parallelamente si continuano a destinare dei fondi nelle voci di bilancio, a sostegno della grande industria, che poi regolarmente vanno in avanzo. Questa è una sorta di schizofrenia alla quale va posto rimedio con una scelta che persegua o l'una o l'altra delle ipotesi.

A fronte di tutti quei fondi - ed è la seconda preoccupazione che ho - giustamente stanziati in sede di previsione per quanto concerne la ricerca della qualità delle piccole e medie imprese, oggi l'Assessore Mafrica ci viene a dire che è stata fatta questa legge a sostegno delle piccole e medie imprese per dare la possibilità di incrementare la ricerca e la qualità del loro prodotti, ma che, poiché queste non rispondono, si è pensato di allargarne i benefici alla grande industria. Così certamente, come facilmente ha previsto l'Assessore, questi fondi saranno utilizzati. Ma altrettanto chiaramente ha dimenticato l'Assessore di dire che la piccola e media impresa, se l'Assessore si metterà il cuore in pace producendo un altro anno o fra due-tre anni, un consuntivo che su queste voci non avrà degli avanzi, di questi benefici non ne avrà.

Una riflessione che va fatta in senso generale per quanto riguarda soprattutto le piccole e medie imprese non riguarda tanto gli stanziamenti che vengono più o meno iscritti nelle voci di bilancio, ma, ad esempio, una situazione qual è quella che descrive questo conto consuntivo e quale lei sostanzialmente ha confermato nel suo intervento dovrebbe forse farci pensare che abbiamo dei servizi tipo quello che lei ha citato - il Centro di sviluppo -, che probabilmente non sono in grado di sostenere le piccole imprese. Probabilmente i loro interessi o sono altrove o, se sono nei confronti della piccola impresa, sono decisamente insufficienti. Ed è su questo che va fatta la riflessione se davvero, così come enunciate, volete sostenere la piccola e media impresa; altrimenti a mio avviso continuiamo in una sorta di schizofrenia.

Presidente Si passa all'esame dell'articolato del disegno di legge n. 242.

Pongo in votazione l'articolo 1:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione l'articolo 2:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione l'articolo 3:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione l'articolo 4:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione l'articolo 5:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione l'articolo 6:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione l'articolo 7:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione l'articolo 8:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione l'articolo 9:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione l'articolo 10:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione l'articolo 11:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione l'articolo 12:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione l'articolo 13:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione la tabella n. 1:

Presenti e votanti: 28

Favorevoli: 24

Contrari: 4

Presidente Pongo in votazione la legge nel suo complesso:

Presenti e votanti: 30

Favorevoli: 25

Contrari: 5

Il Consiglio approva