Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2154 del 2 ottobre 1996 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 2 OTTOBRE 1996

OBJET N. 2154/X Communications du Président du Conseil régional.

Stévenin (Presidente) Do comunicazione al Consiglio dell'attività svolta dalla Presidenza del Consiglio e dagli organi consiliari dopo l'ultima adunanza:

Disegni di legge presentati:

Progetto di legge n. 212, presentato dalla Giunta regionale in data 24 settembre '96: Autorizzazione di maggior spesa per l'attuazione della legge regionale 26 febbraio 1993, n. 4, Interventi per la riqualificazione e lo sviluppo dell'area industriale Cogne di Aosta, e sottoscrizione di quote di capitale sociale di struttura Valle d'Aosta s.r.l., assegnato alla II e IV commissione e al C.R.E.L.;

Disegno di legge n. 213, presentato dalla Giunta regionale in data 24 settembre '96: Nuova disciplina del Centro Ricerche Studi e Valorizzazione per la viticoltura montana C.E.R.V.I.M. e abrogazione della legge regionale 28 luglio 1987, n. 56, Istituzione del Centro di Ricerche per la viticoltura montana C.E.R.V.I.M.;

Disegno di legge n. 214, presentato dalla Giunta regionale in data 30 settembre 1996, primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della regione per l'anno finanziario 1996 e rideterminazione di autorizzazione di spese (II commissione);

Réunions:

II Commission: 1

III Commission: 1

V Commission: 1

II et IV Commission: 1

Par une lettre en date du 23 septembre 1996, Monsieur Giulio Dolchi, responsable régional de la "Lega delle Autonomie locali", a transmis à la Présidence, copie du document concernant les propositions de ladite Association sur la loi financière 1997 et du communiqué de presse en matière de fédéralisme, rédigé au cours du VI Congrès national sur la finance locale qui s'est déroulé à Modena les 25, 26 et 27 septembre derniers.

Lesdits documents sont à la disposition des Conseillers intéressés, au Secrétariat de la Présidence.

Lundi 30 septembre j'ai participé, avec le vice président Marco Viérin et les conseillers Ivo Collé et Rudy Marguerettaz, à Martigny, à l'occasion de la 37ème édition de la Foire du Valais, à la 1ère Journée de réflexion sur la Coopération Transfrontalière. Deux autres Journées de réflexion sont prévues sur les thèmes suivants: protection des milieus naturels et des paysages et promotion d'activités socio-économiques dans le sens d'un développement durable. Ces manifestations ont été organisées par la Conférence Transfrontalière Mont Blanc.

I delegati dei Consigli regionali della Valle d'Aosta, Lombardia, Piemonte, Calabria, Puglia, Toscana e Veneto, in data 30 settembre, hanno depositato, presso la sede della Corte di Cassazione a Roma, 12 quesiti referendari approvati dai rispettivi Consigli, tendenti a ridurre l'apparato e le competenze dello Stato centrale e ad aumentare le competenze e l'autonomia regionale, nell'ottica di una riforma dello Stato in senso federale.

Per la Regione Valle d'Aosta era presente il Consigliere Marco Bavastro.

É scomparso nei giorni scorsi ad Aosta, all'età di 81 anni, il Dott. Giovanni Cordone, Presidente del Tribunale della nostra città dal 1961 al 1984. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nella comunità valdostana che ha avuto modo in questi anni di apprezzarne le alte doti di amministratore della Giustizia. Alla famiglia dell'illustre scomparso formuliamo le più sentite condoglianze.

Presidente Ha chiesto la parola sulle comunicazioni il Consigliere Bavastro.

Bavastro (UV) Solo per relazionare al Consiglio del mio viaggio a Roma.

I referendum sono stati depositati, penso sia tutto regolare; la Valle d'Aosta è risultata prima firmataria del referendum relativo ai rapporti internazionali, uno dei due perché quello più ampio non è stato votato dalle altre regioni, quindi non è stato presentato perché era sostenuto da una sola regione, il che non è sufficiente.

Mi è sembrato importante per la regione sottolineare il suo particolare interesse per questo referendum, in quanto come regione di confine e regione bilingue mi sembra particolarmente significativo che sia la Valle d'Aosta a portare avanti questo referendum in prima persona.

Per quel che riguarda l'atteggiamento e la partecipazione da parte dei delegati delle regioni, ho visto un notevole entusiasmo per questi referendum e credo sia stato un passo importante, in quanto di federalismo si parla molto però questo è il primo passo a livello istituzionale di una riforma di tipo federale, tenuto conto che a sostenere questi referendum vi sono regioni importantissime che sommano un numero di cittadini molto elevato.

Nonostante questo, i mezzi di informazione mi pare che abbiano dato scarsissimo rilievo a questo fatto, e quando ne hanno parlato, lo hanno fatto soprattutto per dare voce a chi è scettico o contrario a questa iniziativa. Credo che questo debba far riflettere anche sulle resistenze, che innegabilmente verranno opposte ad una riforma di tipo federalista.

Inoltre credo che sia necessario, se veramente si vuole raggiungere il fine che ci si propone, intensificare al massimo la collaborazione fra le regioni, perché mi sembrano i soggetti decisamente più determinati a perseguire una riforma di questo tipo. Questo naturalmente, come in una certa misura è avvenuto nella circostanza, al di là dei colori politici dei governi regionali. Voglio sottolineare il fatto che, sebbene le regioni che hanno presentato i referendum siano per la maggior parte governate dal Polo, era presente anche la Toscana, che invece è governata dall'Ulivo, oltre ovviamente a noi che abbiamo una Giunta di centro-sinistra, in fin dei conti. Ho voluto precisarlo anche perché la televisione locale ha liquidato l'argomento dicendo che le regioni del Polo avevano presentato dei referendum; mi sembra una generalizzazione un po' eccessiva.

Sicuramente vi saranno degli effetti a seguito della presentazione di questi referendum, perché sia che si vada a votare, sia che non si vada, qualcosa deve succedere: per evitare i referendum a questo punto è necessario che il governo, la bicamerale, il parlamento legiferino in materia e a quel punto sarà anche possibile vedere con maggior chiarezza quali siano le reali intenzioni del governo, perché a seconda dei provvedimenti legislativi che adotterà per vanificare i referendum sarà possibile finalmente capire dove si vuole andare a parare.

La mia era solo una breve relazione, per comunicare al Consiglio l'esito di questo viaggio.