Oggetto del Consiglio n. 2143 del 25 settembre 1996 - Verbale

OGGETTO N. 2143/X - RICHIESTA DI INDIZIONE DI REFERENDUM ABROGATIVO A NORMA DELL'ARTICOLO 75 DELLA COSTITUZIONE E DELLA LEGGE 25 MAGGIO 1970, N. 352 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, RELATIVA ALLE NORME RIGUARDANTI IL MINISTERO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E ARTIGIANATO.

Il Presidente STEVENIN richiama la discussione testè avvenuta sulla proposta indicata in oggetto, iscritta in via d'urgenza all'ordine del giorno dell'adunanza (oggetto n. 2114/X del 25 settembre 1996).

IL CONSIGLIO

Visti i poteri in materia riconosciutigli dall'art. 75 della Costituzione;

Visto altresì l'art. 26 della l.cost. 26 febbraio 1948, n.4 "Statuto speciale per la Valle d'Aosta", il quale prevede che il Consiglio regionale esercita le funzioni normative di competenza della Regione e le altre che gli sono attribuite dallo Statuto medesimo e dalle leggi dello Stato;

Vista la proposta di richiesta di referendum abrogativo a norma dell'art. 75 della Costituzione e della legge 25 maggio 1970, n. 352 e successive modificazioni presentata dalla Giunta regionale relativa alle norme riguardanti il Ministero dell'Industria, Commercio e Artigianato; in specie:

- il regio decreto 9 agosto 1943, n. 718 ("Mutamento della denominazione del Ministero delle corporazioni"),

- il decreto luogotenenziale 23 febbraio 1946, n. 223 ("Riordinamento dei servizi del Ministero dell'industria e del commercio"),

- la legge 7 giugno 1951, n. 434 ("Ratifica, con modificazioni del decreto legislativo 8 maggio 1948, n. 867, concernente revisione del ruolo organico delle Amministrazioni centrali del Ministero dell'industria e commercio"),

- la legge 15 dicembre 1960, n. 1483 ("Istituzione di una nuova Direzione generale e riordinamento dei ruoli organici del personale della Amministrazione centrale del Ministero dell'industria e del commercio"),

- la legge 26 settembre 1966, n. 792 ("Mutamento della denominazione del Ministero dell'industria e del commercio, degli Uffici provinciali e delle Camere di commercio, industria e agricoltura"),

- l'articolo 39 (Riordinamento della Direzione generale della produzione industriale) della legge 5 ottobre 1991, n. 317 ("Interventi per l'innovazione e lo sviluppo delle piccole imprese"),

- la legge 12 ottobre 1966, n. 842 ("Soppressione dell'Istituto nazionale per l'esame delle invenzioni"),

- l'articolo 28 della legge 12 agosto 1982, n. 576 ("Riforma della vigilanza sulle assicurazioni"),

- il decreto del Presidente della Repubblica 4 marzo 1983, n. 315 ("Riorganizzazione della Direzione generale delle assicurazioni private e di interesse collettivo del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato in attuazione dell'art. 28 della L. 12 agosto 1982, n. 576, recante riforma della vigilanza sulle assicurazioni"),

Ritenuta l'opportunità di proporre in ordine alle medesime indizione di referendum popolare abrogativo;

Vista la legge 25 maggio 1970, n. 352 "Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sull'iniziativa legislativa del popolo", e successive modificazioni, in particolare gli artt. 29 e 30;

Visto il parere della I Commissione consiliare permanente ed il nuovo testo predisposto dalla Commissione stessa;

A maggioranza dei trentacinque consiglieri assegnati (presenti e votanti: ventotto; favorevoli: ventisette; contrario: uno);

DELIBERA

1) di richiedere l'indizione del referendum abrogativo previsto dall'art. 75 della costituzione sul seguente quesito:

"Volete voi che siano abrogati:

- il regio decreto 9 agosto 1943, n. 718 ("Mutamento della denominazione del Ministero delle corporazioni"),

- il decreto luogotenenziale 23 febbraio 1946, n. 223 ("Riordinamento dei servizi del Ministero dell'industria e del commercio"),

- la legge 4 gennaio 1951, n. 2 ("Varianti ai ruoli organici della amministrazione centrale del Ministero dell'Industria e del Commercio e del Corpo delle Miniere presso il Ministero stesso"),

- la legge 7 giugno 1951, n. 434 ("Ratifica, con modificazioni del decreto legislativo 8 maggio 1948, n. 867, concernente revisione del ruolo organico delle Amministrazioni centrali del Ministero dell'industria e commercio"),

- la legge 15 dicembre 1960, n. 1483 ("Istituzione di una nuova Direzione generale e riordinamento dei ruoli organici del personale della Amministrazione centrale del Ministero dell'industria e del commercio"),

- la legge 26 settembre 1966, n. 792 ("Mutamento della denominazione del Ministero dell'industria e del commercio, degli Uffici provinciali e delle Camere di commercio, industria e agricoltura"),

- l'articolo 39 (Riordinamento della Direzione generale della produzione industriale) della legge 5 ottobre 1991, n. 317 ("Interventi per l'innovazione e lo sviluppo delle piccole imprese");

- la legge 12 ottobre 1966, n. 842 ("Soppressione dell'Istituto nazionale per l'esame delle invenzioni"),

- l'articolo 28 della legge 12 agosto 1982, n. 576 ("Riforma della vigilanza sulle assicurazioni"),

- il decreto del Presidente della Repubblica 4 marzo 1983, n. 315 ("Riorganizzazione della Direzione generale delle assicurazioni private e di interesse collettivo del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato in attuazione dell'art. 28 della L. 12 agosto 1982, n. 576, recante riforma della vigilanza sulle assicurazioni")?"

2) di designare, ai sensi dell'art. 10 della legge 25 maggio 1970, n. 352, quale delegato effettivo del Consiglio regionale, il Consigliere Marco BAVASTRO e quale delegato supplente del Consiglio regionale, il Consigliere Guglielmo PICCOLO;

3) di dare atto che la presente deliberazione non è soggetta al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta ai sensi dell'art. 9 del decreto legislativo 22.04.1994, n. 320 e di darne esecuzione.

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