Oggetto del Consiglio n. 1502 del 25 luglio 1995 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 26 LUGLIO 1995
OGGETTO N. 1502/X Approvazione del piano triennale 1995-1996-1997 per opere pubbliche destinate ad asili-nido, ai sensi della legge regionale 15 dicembre 1994, n. 77.
Deliberazione Il Consiglio
Vista la legge regionale 15 dicembre 1994, n. 77, recante "Norme in materia di asili-nido" ed in particolare l'articolo 35 il quale prevede che le spese per la progettazione, costruzione, ristrutturazione, gli adattamenti strutturali e la manutenzione straordinaria degli asili-nido sono interamente finanziate dalla Regione;
Ravvisata la necessità dell'approvazione del piano triennale 1995-1996-1997 per opere pubbliche destinate ad asilo-nido;
Considerato che il presente piano prevede finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche destinate ad asili-nido relative all'anno 1995 per un importo complessivo di lire 4.900.000.000, all'armo 1996 per un importo complessivo di lire 5.000.000.000 e all'anno 1997 per un importo complessivo di lire 1.700.000.000 per opere realizzate da enti locali;
Visto il parere favorevole rilasciato dal Dirigente del Servizio affari generali, assistenza e servizi sociali dell'Assessorato della Sanità ed Assistenza Sociale, ai sensi del combinato disposto dell'articolo 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni e dell'articolo 21 della legge regionale n. 18/1980 e successive modificazioni, in ordine alla legittimità della presente deliberazione;
Visti gli atti predisposti dall'Assessorato della Sanità ed Assistenza Sociale;
Visto il parere della V Commissione consiliare permanente;
Delibera
1) di approvare il piano triennale per gli anni 1995-1996-1997 per la realizzazione di opere pubbliche destinate ad asili-nido come da allegato A);
2) di approvare ed impegnare, per l'anno 1995, la spesa complessiva di lire 4.900.000.000 (quattromiliardinovecentomilioni), per l'anno 1996 la spesa complessiva di lire 5.000.000.000 (cinquemiliardi) e per l'anno 1997 la spesa complessiva di lire 1.700.000.000 (unmiliardosettecentomilioni) da imputare al Capitolo 58480 "Contributi ai comuni nelle spese di investimento per gli asili-nido" dei bilanci annuali e pluriennali 1995, 1996 e 1997 di previsione della Regione, che presentano la necessaria disponibilità;
3) di stabilire che alla liquidazione della spesa si provveda con successivi provvedimenti della Giunta regionale;
4) di sottoporre la presente deliberazione al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 8, lettera b), del decreto legislativo 22 aprile 1994, n. 320.
Allegato A)
(...Omissis...)
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) Non per mettere in discussione l'utilità di un servizio sociale di questo tipo, gli asili-nido, in un momento come il nostro dove sempre più entrambi i genitori in una famiglia sono obbligati a lavorare, e quindi hanno sempre più la necessità che la propria prole sia seguita da queste strutture di tipo assistenziale. Però di fronte a questa delibera, che mi sembra eccessivamente sintetica, che liquida in un piano di riparto, molto numerico e poco specifico, i finanziamenti che sono previsti in questo triennio, sarebbe opportuno qualche spiegazione un po' più approfondita da parte dell'Assessore.
Non si vuole mettere in dubbio, ripeto, la validità, tanto meno la legge 77/94 che questo Consiglio ha approvato e alla quale anche noi abbiamo dato il nostro consenso, però da un lato abbiamo un piano di interventi che non è assolutamente irrisorio, fra il 95-96-97 sono quasi 12 miliardi di lire, e sono opere strutturali che vanno ad ampliare strutture già esistenti o a realizzarne di nuove; di fronte ad una crescita demografica a livello locale che si attesta su livelli nazionali, ed anche tenuto conto delle tariffe d'uso di questo servizio sociale che sono pagate dalle singole famiglie, è necessario conoscere in maniera più specifica questi interventi di che tipologia sono e quindi quale consistenza hanno.
Porto solo l'esempio di Châtillon, il mio paese, dove ci sono due asili nido: uno di gestione regionale e un altro gestito dalle suore, dove la fruizione da parte della collettività di quello regionale è estremamente ridotta per questi canoni, nonostante le generose erogazioni regionali, dall'altra parte quello delle suore che beneficia di introiti estremamente inferiori ha una richiesta da parte dell'utenza decisamente superiore. Questo è un esempio che riguarda il mio paese, ma che dà adito a certe perplessità sui metodi di gestione e sull'effettiva efficienza di questo servizio sociale.
Sarei grato se l'Assessore fosse più specifico su questo piano di riparto.
Presidente Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.
Viérin M. (PpVA) Per chiedere chiarimenti all'Assessore non in merito a quanto richiesto dal Consigliere Tibaldi, ma in merito alle intenzioni future, perché vedo sul prospetto che nel 97, anziché i soliti 5 miliardi che vengono finanziati ogni anno all'incirca, si passa ad 1,7 miliardi, quando di queste 7 opere che si prevede di portare avanti, nel '97 ne avremo forse 3 realizzate, e quindi ne rimarranno ancora 4 in cantiere.
Oltretutto fra queste 7 opere ce ne sono alcune che sono iniziate, almeno come progetto esecutivo, da vari anni.
Quindi vorrei sapere come si prevede che si svolga l'iter da parte dell'amministrazione.
Presidente Altri che chiedono la parola? Se nessun altro chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità e assistenza sociale, Vicquéry.
Vicquéry (UV) Sinteticamente, per rispondere a Tibaldi, la situazione degli asili nido è questa. In comune di Saint-Pierre si tratta della realizzazione di una nuova struttura in località ex Casermette per un numero totale di 50 bambini; a maggio '95 la struttura risulta realizzata in parte pilastri e solai, il consorzio ha predisposto l'appalto per il completamento delle opere.
In comune di Courmayeur si tratta della ristrutturazione della ex scuola elementare per un numero massimo di 25 bambini, l'opera risulta attualmente realizzata in parte; il comune ha predisposto un secondo appalto per il completamento dell'opera.
In comune di Saint-Christophe si tratta di realizzare una nuova struttura con la capienza massima di 50 bambini, il progetto esecutivo è stato presentato nel mese di maggio '95.
In comune di Pont-Saint-Martin è l'ampliamento del fabbricato esistente funzionante, il progetto esecutivo verrà consegnato entro fine giugno '95.
Il comune di Châtillon ha trasmesso il progetto esecutivo di ristrutturazione nel mese di giugno-luglio '95 e provvederà a predisporre le pratiche per l'appalto.
Il comune di Aosta è inserito come finanziamento per il 96, perché rientra in un progetto più generale di ristrutturazione della struttura di via Brocherel.
Questo per quanto riguarda nel dettaglio la situazione. Per quanto concerne il problema più generale dell'aspetto della crescita demografica, delle tariffe, evidentemente in alcune zone della Valle d'Aosta è in atto un grosso ripensamento sull'opportunità di realizzare asili nido, mi riferisco per es. alla zona dell'Envers, dove mi risulta che le nuove amministrazioni comunali stiano ripensando all'opportunità di realizzare l'asilo nido comprensoriale. É una scelta che da parte dell'Assessorato è stata delegata, giustamente, alle amministrazioni comunali. Sapete che la nuova legge sugli asili nido, che abbiamo approvato in questo Consiglio regionale, prevede una griglia molto dettagliata e precisa, deve essere fatta una ricerca demografica attenta sul quinquennio, meglio ancora sul decennio, per capire qual è il dato sulla crescita o meno dei bambini che possono usufruire di queste strutture, che sono strutture di tipo sociale molto importanti ma che hanno dei costi sostenuti.
Non mi risulta che l'asilo nido di Châtillon abbia dei problemi di poca utenza, anzi, mi risulta il contrario. Tant'è che su un caso che è stato anche portato all'attenzione degli organi di stampa, concernente la richiesta di inserimento di un bambino portatore di handicap della bassa Valle, non accettato dal comitato di gestione del comune di Châtillon, sono dovuto intervenire io per poter riservare il posto proprio perché la capienza era totalmente utilizzata all'interno dell'asilo nido di Châtillon. Comunque questo è un dettaglio.
Stiamo raccogliendo i dati da tutti i comitati di gestione, proprio per verificare le liste di attesa che ci sono; il problema principale riguarda il comune di Aosta che aveva una organizzazione molto farraginosa, che non dava la possibilità di occupare sempre tutti i posti liberi e lasciava dei periodi di non risposta alla possibile utenza.
Per quanto riguarda la domanda del Vicepresidente Viérin, nel 1997 c'è una diminuzione dei finanziamenti perché sono opere alcune delle quali già in avanzata fase di costruzione, per cui vanno ad esaurimento questi finanziamenti.
Da parte della Giunta regionale, ripeto, non c'è nessuna intenzione oggi di sponsorizzare la politica degli asili nido; vogliamo responsabilizzare le amministrazioni locali ed i comitati dei genitori, perché devono sapere che questi servizi costano, devono pertanto essere utilizzati al pieno e devono essere poi anche pagati i servizi corrispondenti.
Questo è quanto è agli atti oggi dell'Assessorato.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina, per dichiarazione di voto.
Squarzino (VA) Non era tanto per dichiarazione di voto, approfitto di questo momento per precisare un elemento che mi sembra molto importante.
Presidente Ma io le do la parola per dichiarazione di voto, poi lei dichiari quello che vuole.
Squarzino (VA) Dichiaro che voterò a favore, se lei vuole questo, signor Presidente, era per evitare mezzo secondo dell'intervento. Comunque, visto che lei lo vuole, sono disposta a dire ampiamente che, visto che in commissione ho votato a favore, anche qui voto a favore. Quindi il problema non è sul votare a favore o meno su questo piano di finanziamento, era piuttosto per sottolineare due aspetti.
Il primo, noi facciamo ancora troppo poco come amministrazione regionale rispetto al problema dei minori dell'infanzia, perché abbiamo 158 bambini che frequentano gli asili nido, quindi diamo oggi come oggi un servizio solo a 150 bambini, una cifra veramente irrisoria, poco rispetto alle esigenze che ci sono.
Il secondo, vorrei sottolineare che il costo per la famiglia di questo servizio è ancora molto alto, troppo alto, rispetto alle necessità che ci sono.
Il terzo, il discorso che sto facendo non è alto tanto o poco, non è questione di avere un bilancino, ma è questione di finalità che si vogliono raggiungere. Se si vuole aiutare a far diminuire la denatalità che esiste anche in Valle d'Aosta, credo che occorra offrire un servizio ancora più capillare sul territorio unitamente ad altri tipi di intervento eventualmente. Ma questo tipo di servizio va potenziato e va diminuito il contributo che la famiglia deve dare.
Presidente Non è che ce l'ho con lei, Consigliere Squarzino; è che lei è stata la quarta stamani che ha preso la parola per dichiarazione di voto facendo un intervento. Allora, poiché è prassi che venga data la parola per dichiarazione di voto, ci si può servire della dichiarazione di voto per fare tutte le considerazioni. Non voglio insegnare niente a nessuno.
Presidente Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.
Viérin M. (PpVA) Per rispondere a Vicquéry, proprio per far arrabbiare il Presidente...
Presidente .... no, perché poi io la tolgo la parola. Va bene essere buoni, ma c'è un regolamento.
Viérin M. (PpVA) Il nostro voto sarà, dopo l'intervento di Vicquéry, favorevole, anche se abbiamo alcune perplessità che intendiamo esprimere anche nella nostra dichiarazione di voto.
Quello che ho detto nel dibattito generale rimane in piedi, anche perché per es. sulla struttura di Aosta rischiamo che nel 1998 non si sia ancora espletato l'appalto, in quanto tecnicamente un ente locale non può fare l'appalto se non ha le disponibilità finanziarie.
Ora, si potrebbe scegliere la via degli stralci, però su un importo come quello di Aosta di 4 miliardi non so se si può fare uno stralcio di 1,7 miliardi (e lo si potrà fare solo nel ?97) solo sulla struttura, penso di no. Stessa cosa dicasi per quello di Charvensod e quello di Sarre del consorzio dell'Envers, per il quale sono a conoscenza di un grosso ripensamento proprio per i costi futuri che la struttura potrà avere e sugli eventuali utilizzatori, anche perché le quote che si dovranno chiedere saranno talmente alte che rischiamo di avere un asilo nido pressoché inutilizzato. Quindi di questo ero a conoscenza e ne do atto all'Assessore. Però ci rimangono delle perplessità proprio sui tempi: rischiamo di arrivare vicino al duemila e solo una o due di queste opere saranno in funzione.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) Cerco di utilizzare nel migliore dei modi questo spazio.
Dichiaro il voto favorevole del nostro gruppo, riconosciamo la buona volontà dell'Assessore che ha cercato di dare una risposta ai quesiti che sono stati formulati, tuttavia le perplessità e soprattutto le incongruenze rimangono e sono avallate dal dato che adesso ha citato il Consigliere Squarzino, della scarsissima fruizione di questo servizio. Le incongruenze sono altresì motivate dal forte dispendio da parte della regione e per opere strutturali e per la gestione, perché questi sono solamente soldi che sono indirizzati verso l'adeguamento di opere esistenti o la realizzazione di nuove opere, ma sappiamo che anche la gestione costa.
Tuttavia, una legge questo Consiglio l'ha varata, una legge su cui c'è stato il più ampio accordo, per cui spero che in forza di questa legge, appigliandosi alle norme contenute in questa legge, si dia il massimo impulso da parte del Governo regionale per cercare di venire incontro alle esigenze delle famiglie che sono sempre più pressanti, vista la società che porta al lavoro entrambi i genitori, e soprattutto che si tengano in considerazione quelle che sono le risorse dell'ente pubblico da destinare verso questo importante servizio sociale.
Quando parlavo di Châtillon, non facevo riferimento alla capienza, ma alla fruizione; non conosco neppure numericamente la capienza di Châtillon, ma conoscendo la realtà avanzatami anche da altri genitori risulta (e non solo a me, sono dati materialmente tangibili) che un asilo nido non pubblico, non regionale, è decisamente più richiesto dall'utenza che non quello regionale. Quindi ci sono delle incongruenze che devono essere affrontate e risolte.
Presidente Pongo in votazione la delibera in oggetto:
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Il Consiglio approva all'unanimità