Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 727 del 2 giugno 1994 - Resoconto

OGGETTO N. 727/X - Approvazione dell'aggiornamento del piano regionale delle attività estrattive per il biennio 1992/1993 relativamente ai soli materiali inerti.

Deliberazione - Il Consiglio

Premesso che la legge regionale 22 dicembre 1987, n. 108, come modificata dalla legge regionale 26 maggio 1993, n. 61, stabilisce che la Regione determini biennalmente i quantitativi e le qualità dei materiali inerti naturali e degli altri materiali utilizzabili direttamente per la realizzazione di opere od interventi di competenza dello Stato, della Regione, dei comuni, di ogni altro Ente e dei privati;

Ricordato che il precedente Piano regionale delle attività estrattive (P.R.A.E.) per il biennio 1990/91 è stato approvato con deliberazione consiliare n. 2607/IX in data 4 ottobre 1991;

Rilevato che:

- il Consiglio regionale ha adottato il P.R.A.E., per il successivo biennio 1992/93, redatto dall'Ing. Sergio Ravet di Aosta, con prowedimento n. 3970/IX in data 25 novembre1992 ai sensi dell'articolo 2, comma uno, della legge regionale n. 108/1987;

- l'articolo 2, comma due, della suddetta legge, prevede la possibilità di formulazione, da parte di privati ed Enti pubblici, di osservazioni e proposte di modifica;

- sono pervenute osservazioni e proposte di modifica, per le quali, sentito il competente Ufficio tecnico dell'Assessorato dei Lavori Pubblici, si propongono le relative soluzioni come di seguito elencate:

Comune di Champdepraz

Area estrattiva in località Fabrique

Osservazioni: Ditta I.S.A.F. s.r.l. di Champdepraz;

Richiesta di inserimento dell'area, ad esclusione della zona interessata dal rimboschimento con pino nero;

Proposta: Si ritiene, visto il parere negativo espresso dal Comitato Scientifico per l'Ambiente motivato dal fatto che lo sfruttamento dell'area risulta essere in contrasto con gli strumenti di pianificazione territoriale (rimboschimento di pino nero sottoposto a Piano di assestamento forestale), di effettuare per l'area in questione un nuovo studio di fattibilità limitatamente alle zone non interessate dal rimboschimento e di rimandare un suo eventuale inserimento nel P.R.A.E. ai successivi aggiornamenti biennali.

Comune di Villeneuve

Area di cava in località Champagne

Opposizioni: Amministrazione comunale di Villeneuve;

Stralcio dell'area in quanto lo sfruttamento della stessa è fonte di disagio e di pericolo per l'attività scolastica che si svolge nella vicinanze;

Proposta: Si ritiene, vista anche la successiva deliberazione n. 151 in data 14 settembre1993 dell'Amministrazione Comunale di Villeneuve che rettifica il precedente parere, di confermare l'area di cava limitandone l'ampliamento come indicato in planimetria.

Comune di Fénis

Area estrattiva in località Champagne (Les Iles)

Osservazioni: sig. Enrico Cerise di Fénis;

Richiesta di inserimento motivata dal fatto che l'area di scavo è situata a circa 100 metri dal torrente Clavalité;

Proposta: Si ritiene, considerato il parere negativo espresso dal Comitato Scientifico per l'Ambiente per la vicinanza alla foce del torrente Clavalité, di effettuare una verifica idraulica e idrogeologica dell'area e di rimandare il suo eventuale inserimento nel P.R.A.E. ai successivi aggiomamenti biennali.

Comune di Jovençan

Area estrattiva in località Les Iles

Osservazioni: Amrninistrazione comunale di Jovençan; Richiesta di inserimento.

Proposta: Si ritiene, di proporre un suo inserimento nel P.R.A.E. ai successivi aggiomamenti biennali, in considerazione delle necessità di espletare uno studio sulle potenzialità estrattive dell'area.

Comune di La Salle

Area estrattiva in località Equilivaz

Osservazioni: Amministrazione comunale di La Salle;

Parere favorevole subordinato alla realizzazione del depuratore a servizio della comunità montana Valdigne - Mont Blanc ed alla sistemazione idraulica del torrente Vertosan;

Proposta: Si ritiene, considerati i pareri espressi dalla Amministrazione comunale di La Salle e dal Comitato Scientifico per l'Ambiente, di subordinare lo sfruttamento dell'area alla realizzazione del depuratore a servizio della comunità montana Valdigne - Mont Blanc ed alla sistemazione idraulica del torrente Vertosan.

Comune di Verrayes

Area di cava in località Champagne

Opposizioni: Amministrazione comunale di Verrayes;

Stralcio dell'area per l'eccessiva vicinanza al centro abitato e per l'incompatibilità tra l'attività di cava e lo strumento urbanistico comunale;

Proposta: Si ritiene di approvare quanto indicato nello studio "Aggiornamento al P.R.A.E. 1992/93" che finalizza l'intervento al recupero ambientale della zona; tale recupero dovrà awenire nel rispetto delle indicazioni della programmazione territoriale comunale.

Comune di Morgex

Area di cava in località Dailley

Opposizioni: Amministrazione Comunale di Morgex;

Parere contrario all'inserimento dell'area di cava nel P.R.A.E. e ad ulteriori sviluppi della stessa;

Proposta: Si ritiene, visti il verbale di deliberazione del Consiglio comunale di Morgex n. 89 del 30 novembre1993 che rettifica il precedente parere e la nota dell'Ing. Sergio Ravet, in data 24 marzo1993, di mantenere l'area estrattiva "Dailley" nel P.R.A.E. finalizzando la coltivazione principalmente al recupero ambientale della stessa, mediante apporto di materiale inerte di risulta degli scavi delle gallerie autostradali.

Comune di Valtournenche

Area di cava in località Vorpilles

Osservazioni: Amministrazione comunale di Valtournenche; Intenzione di valutare la possibilità di utilizzare il sito di cava come discarica di materiali inerti;

Proposta: Si ritiene di mantenere l'area estrattiva "Vorpilles" nel P.R.A.E. in quanto il suo mantenimento non pregiudica la possibilità di utilizzare l'area come discarica di materiali inerti.

Vista la legge regionale 22 dicembre 1987 n. 108;

Vista la legge regionale 26 maggio 1993 n. 61;

Richiamata la deliberazione del Consiglio regionale n. 3970/IX in data 25 novembre1992, di adozione del P.R.A.E. per il biennio 1992/93;

Ritenuto di dover approvare il piano regionale delle attività estrattive per il biennio 1992/93, relativamente ai soli materiali inerti, ai sensi dell'articolo 2, comma tre, della legge regionale n. 108/1987, come modificato dalla legge regionale n. 61/1993;

Visto il parere favorevole rilasciato dall'Ing. Capo Dirigente il Servizio assetto e tutela del territorio dell'Assessorato dei Lavori Pubblici, ai sensi del combinato disposto dell'articolo 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni, in ordine alla legittimità della proposta di deliberazione consiliare;

Visto il parere della IV Commissione consiliare permanente;

Delibera

1) di approvare l'aggiornamento del Piano regionale delle attività estrattive per il biennio 1992/93 relativamente ai soli materiali inerti, ai sensi del comma tre dell'articolo 2 della legge regionale n. 108/1987 e successive modificazioni, come già adottato con deliberazione consiliare n. 3970/IX in data 25 novembre 1992 (punto 2° della parte dispositiva), con le seguenti modifiche e precisazioni:

a) per la località Champagne del Comune di Verrayes, riduzione del quantitativo di materiale da prelevare, secondo i nuovi elaborati (datati marzo 1993) dello studio "Aggiornamento biennio 1992/93";

b) per la località Equilivaz del Comune di La Salle, subordinazione dello sfruttamento dell'area alla realizzazione del depuratore a servizio della comunità montana Valdigne-Mont Blanc ed alla sistemazione idraulica del torrente Vertosan;

2) di confermare, con le modifiche e precisazioni di cui al precedente punto 1), la parte dispositiva della deliberazione consiliare n. 3970/IX in data 25 novembre 1992;

3) di ridurre l'area di ampliamento della cava in località Champagne del Comune di Villeneuve, già inserita nel P.R.AE. 1990/91, come da allegata planimetria;

4) di stralciare dal P.R.A.E. per il biennio 1992/93 l'area di cava ampliabile "Echallod" del Comune di Arnad in quanto erroneamente mantenuta durante l'approvazione definitiva del P.R.A.E. 1990/91;

5) di dare quindi atto che, secondo quanto riportato nei precedenti punti 1) - 2) - 3) - 4) e nelle allegate planimetrie, il piano regionale delle attività estrattive, per il biennio 1992/93, relativamente ai soli materiali inerti è così costituito:

a) Aree di cava ampliabili

-località "Clapey", nel comune di Brissogne;

-località "Les Iles" (Volget), nel comune di Brissogne;

-località "Molinix", nel comune di Challand-St.-Anselme;

-località "Ventoux", nel comune di Châtillon;

-località "Colombier", nel comune di Gressan;

-località "Chalamy", nel comune di Issogne;

-località "Derby", nel comune di La Salle;

-località "Bimes", nel comune di Pollein;

-località "Préfleur", nel comune di Pollein;

-località "Lesin", nel comune di Pontey;

-località "Molinaz", nel comune di Pontey;

-località "Valloille", nel comune di Pontey;

-località "Vallerod", nel comune di Pontey;

-località "Vorpilles", nel comune di Valtournenche;

-località "Champagne", nel comune di Verrayes;

-località "Champagne", nel comune di Villeneuve;

b) Aree a potenziale destinazione estrattiva

-località "Petit-Ban", nei comuni di Brissogne;

-località "Crétaz", nel comune di Gressan;

-località "Fleuran", nel comune di Issogne;

-località "Equilivaz", nel comune di La Salle;

-località "Dailley", nel comune di Morgex;

-località "Chétoz", nei comuni di Nus e Quart;

-località "Moralley", nel comune di Nus;

6) di predisporre uno studio sulla potenzialità estrattiva di quelle aree non considerate nel P.R.A.E., per le quali sono pervenute le richieste di inserimento, ai sensi della legge regionale n. 108/87;

7) di sottoporre la presente deliberazione al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta ai sensi e per gli effetti dell'articolo 1 lettera b) del decreto legislativo 13 febbraio 1993, n. 40, come corretto dal successivo 10 novembre 1993, n. 479 e di darne esecuzione.

Presidente - Qualcuno intende intervenire?

Ha chiesto la parola il Vicepresidente Marco Viérin.

Viérin M. (PpVA) - Gradirei avere un parere su questa situazione delle cave in Valle d'Aosta da parte dell'assessore ai lavori pubblici e su quello che ritiene in futuro potrà accadere, perché ho visto che ci sono degli ampliamenti di un certo interesse.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Borre.

Borre (UV) - Approfitto di questo argomento per verificare, visto il progetto che sta avanzando per gli inerti - ovvero quella ricerca di una cava che possa poi munirsi di una struttura che recuperi gli inerti -, se nel frattempo questo piano di cave comparato con tutte le cave dismesse potrebbe fornire ai vari comuni, se interessati, o altrimenti alla regione per i comuni sprovvisti, le cave dismesse. Quindi fare uno studio di recupero ambientale di quelle cave dismesse per metterle a disposizione dei comuni che non hanno la possibilità di avere cave sul loro territorio.

Si riuscirebbe così a recuperare tutti quei buchi che abbiamo nei vari comuni, nell'attesa che vada in porto il progetto di impianto del riutilizzo degli inerti.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - Fermo restando l'utilità di questo piano, che bene o male sblocca una situazione che si era congelata da tempo e quindi permette di nuovo l'avvio della coltivazione di numerose cave, il dubbio che mi è sorto guardando nel suo contenuto questo documento riguarda una sorta di scollamento che c'è fra l'intenzione della Giunta regionale rispetto alla cava in località Champagne nel comune di Verrayes: mi sembra che ci sia uno scollamento fra il parere dell'amministrazione comunale e l'iniziativa della Giunta.

Vorrei avere alcuni chiarimenti dall'assessore competente, visto che tutti gli altri pareri sono favorevoli, o favorevoli condizionati, mentre questo è decisamente difforme rispetto all'indirizzo della Giunta.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici Ferrero.

Ferrero (Ass.tec.) - Chiedo scusa, Consigliere Tibaldi, ma mi ero distratto un attimo: qual è la questione precisa che lei ha posto?

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - Mi pare che ci sia uno scollamento fra quelle che sono le intenzioni dell'amministrazione regionale e il parere dell'amministrazione comunale in merito alla cava in località Champagne in comune di Verrayes, a differenza degli altri pareri dei singoli enti locali e dell'amministrazione regionale.

Volevo sapere se ci sono ragioni tecniche, burocratiche o politiche, che hanno motivato questo scollamento.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore ai lavori pubblici Ferrero.

Ferrero (Ass.tec.) - Intanto, come il Consiglio sa, il settore cave, che riguarda sia le sabbie e le ghiaie (quello di cui discutiamo oggi), sia il petrame, sia infine, come terzo comparto, il marmo e le pietre affini (lose, eccetera), attualmente è regolato da tre leggi regionali, di cui due fondamentali: una legge del 1987, che è una legge di pianificazione, una legge del 1989, che è la legge autorizzativa delle singole cave, e una legge più recente del 1993 che modifica le due precedenti, estendendo la disciplina pianificatoria e autorizzativa alle cave di marmo.

In particolare, la legge del 1987, la legge di pianificazione, prevede che la regione determini almeno ogni due anni le quantità e le qualità dei materiali inerti naturali e degli altri materiali utilizzabili per la realizzazione di opere pubbliche e private.

Queste determinazioni di quantità e qualità sono già state assunte per sabbie e ghiaie già nel biennio '90-'91, quindi siamo già al secondo biennio '92-'93. Attualmente per il pietrame è in corso di definizione di perfezionamento il piano, mentre è in fase di studio (fase un po' più arretrata) la parte relativa al marmo e alle pietre affini.

Con la deliberazione in discussione in Consiglio oggi si arriva a definire e ad approvare il piano delle sabbie e delle ghiaie per il biennio '92-'93; l'iter di approvazione del piano (ed è importante averlo presente, altrimenti si nota una sfasatura temporale) si è articolato sulla base della legge in due fasi. Prima fase: studio sulla fattibilità di cave nuove o amplimento di cave; su questo studio fatto dall'ing. Ravet sono pervenute osservazioni o opposizioni da parte dei comuni, da parte di privati, ditte o così via; acquisizione del parere del comitato scientifico per l'ambiente; acquisizione dei pareri comunali e quindi conseguente proposta e adozione dell'aggiornamento del piano per il biennio '92-'93, che è avvenuto nel novembre 1992.

Seconda fase: vengono valutate le osservazioni che vengono fatte e che devono pervenire entro un mese dall'adozione del piano; vi sono contatti e incontri chiarificatori soprattutto con le amministrazioni comunali, in particolare Morgex e Verrayes.

Si arriva quindi ad una proposta di soluzione sulle osservazioni e all'approvazione definitiva del piano, che è l'atto all'esame oggi del Consiglio.

Ora, il ritardo relativo su questo è dovuto proprio alla volontà della regione di acquisire l'accordo e un parere definitivo da parte dei comuni. Per alcuni mesi ci sono stati incontri e un confronto con il comune di Verrayes - e qui rispondo a Tibaldi - nel senso che il comune chiedeva lo stralcio dell'area indicata nel piano per l'eccessiva vicinanza, come si dice nel testo della delibera, al centro abitato e per l'incompatibilità fra l'attività di cava e lo strumento urbanistico comunale. Vi sono stati contatti anche con i servizi e gli uffici dell'assessorato all'ambiente. Viste le assicurazioni fornite al comune, questo in data metà maggio ha espresso formalmente un parere positivo.

Per quanto riguarda le questioni sollevate dai Consiglieri Viérin e Borre, posso brevemente dire che siamo in fase di ridefinizione di precisazione delle linee di carattere pianificatorio e di intervento un po' in tutto il settore, collegandolo anche con il problema del riciclaggio degli inerti da un lato e del deposito della discarica degli inerti dall'altro, problema acutissimo e assai delicato. In particolare, per tener conto di questi due aspetti, è in corso di elaborazione con l'assessorato all'ambiente e con l'assessorato alla sanità un disegno di legge per questo impianto di riciclaggio. Bisognerà coordinare all'interno del disegno di legge gli aspetti specifici del riciclaggio degli inerti con il discorso delle cave.

Per quanto riguarda le cave dismesse, al momento è in corso fra sanità e lavori pubblici l'esame comparativo delle cave dismesse e della possibile riutilizzazione di queste cave dismesse come deposito di materiale inerte. Questo lavoro è in corso, quindi ci si muove nella direzione che suggeriva il Consigliere Borre.

Presidente - Qualcuno intende intervenire? Se nessuno intende intervenire dichiaro chiusa la discussione generale.

Pongo in votazione la delibera in oggetto:

Presenti, votanti e favorevoli: 32

Il Consiglio approva all'unanimità