Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 372 del 22 dicembre 1993 - Resoconto

OGGETTO N. 372/X - Incarichi professionali per la predisposizione del piano del bacino di traffico della Valle d'Aosta. (Interpellanza)

Interpellanza - Vista la deliberazione di Giunta n. 9406 del 12 novembre 1993 inerente l'affidamento dell'incarico per la predisposizione del Piano del bacino di traffico della Valle d'Aosta;

Considerato che tale incarico è stato conferito a liberi professio­nisti non valdostani nonostante ve ne siano in Valle d'Aosta con capacità professionale tale da poter esperire tale incarico;

Tenuto conto che il continuo affidamento di incarichi a profes­sionisti non residenti in Valle d'Aosta comporta di conseguenza un impoverimento economico e culturale per la nostra Regione;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

la Giunta regionale e l'Assessore competente per conoscere:

1) i motivi della scelta adottata dell'incarico di cui sopra;

2) le motivazioni in base alle quali spesso vengono preferiti, per l'esperimento degli incarichi, professionisti non residenti in Valle;

3) quali iniziative intende assumere la Giunta in merito a que­sto problema sollevato dai liberi professionisti valdostani.

F.to: Lanièce.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.

Lanièce (GA) - Tutte le libere professioni in Valle d'Aosta hanno la sensazione di essere un po' sottovalutate dai vari governi regionali che si sono succeduti nei vari anni. Ciò perché spesso si assiste a delle attribuzioni di incarichi a professionisti esterni, incarichi che invece avrebbero potuto essere affidati benissimo ai locali.

Queste scelte sono senz'altro deleterie per l'economia della Valle. Infatti, mentre continua ad incrementarsi il numero di professionisti, diminuisce il lavoro sia per le ristrettezze eco­nomiche in cui purtroppo ci stiamo trovando, sia per questo meccanismo di continuare ad affidare certi importanti incarichi a professionisti esterni. É perciò indispensabile dare maggiore fiducia ai nostri professionisti.

D'altronde, non può passare inosservato il fatto che affidare un grande incarico ad un professionista valdostano comporti di conseguenza un indotto, cioè il professionista si dovrà a sua volta rivolgere ad altri professionisti per poter sviluppare l'in­carico avuto, con conseguente redistribuzione di reddito e cre­scita culturale e professionale di tutte le persone che partecipe­ranno alla stesura della progettazione o della soluzione dell'in­carico.

Quindi si tratta di un arricchimento professionale, ma anche di un arricchimento fiscale. Penso che sia a tutti eviden­te che affidare un incarico ad un professionista valdostano, ap­purata la sua capacità nel poterlo eseguire, vuol dire che sull'importo della parcella ci sarà un ritorno economico per la Regione, basato sui tributi erariali; cosa che non succede se l'incarico viene affidato a professionisti non residenti in Valle.

Il tutto, ovviamente, non deve essere visto come una discrimi­nazione nei confronti degli altri professionisti; si tratta di met­tere in pratica ogni tanto quel concetto di Autonomia - auto­nomia anche finanziaria - e di Particolarismo valdostano di cui è sempre facile riempirsi la bocca ma che poi in pratica spesso viene dimenticato, salvo poi essere di nuovo al centro dell'at­tenzione in sede di campagna elettorale.

Il mio, quindi, è un invito che rivolgo, affinché venga valorizza­ta ed utilizzata al meglio la disponibilità e la capacità delle li­bere professioni valdostane, soprattutto in questo momento di crisi generalizzata, dove anche un piccolo incarico può permet­tere la sopravvivenza di certi studi professionali.

Ritornando invece all'oggetto della delibera riguardante l'affi­damento dell'incarico per la predisposizione del piano di bacino del traffico, vorrei solo chiedere informazioni in merito per sa­pere se le due professioniste sono iscritte in qualche albo, se esiste una tariffa "in merito" per lo svolgimento di questo inca­rico, e come mai è stato previsto come metodo di pagamento l'erogazione di una somma pari al 25 percento della parcella alla data di esecutività, mentre di solito per il pagamento dei professionisti valdostani viene attuata una procedura diversa, più lunga, per quanto riguarda il pagamento.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e tra­sporti, Riccarand.

Riccarand (VA) - Il richiamo contenuto nelle parole del Consigliere Lanièce ad utilizzare preferibilmente professionisti locali per consulenze e progettazioni è giusto ed è sicuramente un criterio a cui la Giunta regionale intende attenersi per motivazioni che credo siano ovvie e giuste.

Questo però non significa che non si debba, su determinate materie, uscire dall'ambito locale per utilizzare delle competen­ze specialistiche quali si possono ritrovare a livello universita­rio. Cioè, se ci precludessimo come linea di principio tale pos­sibilità, non solo ne deriverebbe un danno per la pubblica am­ministrazione, ma credo che sarebbe anche sul piano culturale e sul piano tecnico un impoverimento complessivo da parte della nostra comunità.

Quindi, come criterio generale è chiaro che vanno privilegiati i professionisti locali; va valutato chiaramente quando ci trovia­mo di fronte ad incarichi specialistici di consulenza o progetta­zione di un certo tipo la possibilità e l'opportunità anche di ri­correre ad apporti esterni.

Nel caso specifico del piano di bacino di traffico, ci siamo trovati in una situazione che richiedeva non una normale progettazio­ne o una normale consulenza, ma richiedeva una conoscenza specialistica su una serie di temi che sono complessi, legati al discorso del piano di bacino di traffico; richiedeva una espe­rienza documentata di pianificazione nel settore dei trasporti e richiedeva il possesso di una metodologia di analisi dell'utenza, del traffico, dei sistemi di trasporto, che fosse già definita e sperimentata, e non da avviare.

Anche perché, lo sappiamo tutti, questo piano di bacino di traffico è previsto da una legge regionale del 1982, ma a tutt'oggi non è mai stato avviato lo studio di questo piano di bacino di traffico, con la conseguenza che il settore dei trasporti è in una situazione di estremo di­sordine e senza il piano di bacino di traffico non può essere messo in ordine perché tutte le concessioni per le autolinee, per gli impianti a fune, eccetera, sono legate all'esistenza di un piano di bacino di traffico.

Quindi c'era il problema di trovare un gruppo che sapesse operare in tempi brevi, arrivando ad un risultato solido.

L'utilizzazione di competenze esterne in questo caso era pie­namente giustificata, era anzi una necessità. La prof.ssa Vit­tadini, incaricata di coordinare questo piano, è docente uni­versitaria, ha una competenza specialistica, è la coordinatrice nel gruppo di progettazione che ha elaborato una serie di piani dei trasporti e della mobilità in diverse realtà italiane e recen­temente ha definito il piano dei trasporti della Provincia auto­noma di Bolzano.

É un gruppo che dà la massima affidabilità, ha la competenza, ha l'esperienza, ha il patrimonio di metodo­logia indispensabile per fare questo piano; quindi, l'orienta­mento della Giunta è andato in quella direzione.

Era l'unica strada che ci poteva permettere in tempi rapidi (sette mesi) di avere uno strumento che potesse essere utilizzabile per mettere a regime.

Per quanto riguarda le metodologie dei pagamenti, delle tariffe eccetera, si tratta di parametri che sono abitualmente in uso nelle convenzioni; vanno concordati di volta in volta, ma sono nell'ordine dei criteri che si usano soprattutto quando si affida­no dei tempi molto stretti.

Il Consigliere Lanièce potrà vedere dalla delibera che ci sono penali molto forti se non vengono ri­spettati certi tempi, quindi è stato fatto un meccanismo di gra­duazione dei pagamenti con delle penali, se non rispettano i tempi, perché abbiamo bisogno al più presto di avere questo ri­sultato.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.

Lanièce (GA) - Prendo atto della risposta dell'Assessore. Il mio invito a dare un sostegno alla professionalità valdostana, ovviamente, conti­nuo a manifestarlo; l'unica cosa che vorrei ancora sapere è se non esisteva già un piano di bacino di traffico compreso nel piano regolatore di Aosta.

Per quanto riguarda l'affidamento alle due professioniste, prendo atto che erano persone esperte, comunque ritengo op­portuno sottolineare che, nel futuro, bisogna cercare in loco le capacità professionali, proprio perché l'affidamento di un inca­rico importante vuol dire accrescimento culturale e professiona­le, con conseguente[CP1] indotto in tutte i professionisti che parteciperanno alla stesura del progetto.

Spero che la Giunta voglia accogliere questo invito per il bene della Valle d'Aosta, per la crescita culturale e professionale di tutti i professionisti valdostani.