Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 313 del 25 novembre 1993 - Resoconto

OGGETTO N. 313/X - Disegno di legge: "Trasporto di merci su strada e rispet­to della salute, della sicurezza e dell'ambiente".

Articolo 1 - (Finalità)

1. La Regione Valle d'Aosta assume e promuove le iniziative necessarie per garantire che i veicoli trasportanti merci su strada circolino e transitino, nel territorio regionale, nel rispet­to della salute e della sicurezza della popola­zione, nonché della tutela dell'ambiente naturale.

Articolo 2 - (Comitato di controllo del trasporto merci su strada)

1. É istituito, con sede presso il Servizio della comunicazione e dei trasporti dell'Assessorato regionale dell'ambiente, territorio e trasporti, un Comitato permanente di controllo del trasporto merci su strada, con il compito di coordinare le iniziative per contenere e ridurre le conseguenze negative di un troppo inten­so traffico da merci su strada attraverso la Valle d'Aosta.

2. Il Comitato è composto da:

a) il Presidente della Giunta regionale, con funzione di presi­dente;

b) l'Assessore regionale all'ambiente, territorio e trasporti, con funzioni anche di vice presidente;

c) il responsabile del Compartimento della Valle d'Aosta dell'Azienda nazionale autonoma delle strade (ANAS);

d) i direttori di esercizio della Società italiana del traforo del Monte Bianco, della Società italiana del traforo del Gran San Bernardo, della Società raccordo autostradale val­dostana, della Società autostrade valdostane;

e) il Comandante della Polizia stradale in Valle d'Aosta;

f) il Comandante dell'Intendenza di finanza in Valle d'Aosta;

g) due rappresentanti designati dalle associazioni e dai comi­tati operanti in Valle d'Aosta per la tutela dei cittadini dagli ef­fetti del traffico di merci su strada;

h) il dirigente del Servizio della comu­nicazione e dei trasporti dell'Asses­sorato regionale dell'ambiente, ter­ritorio e trasporti;

i) il responsabile dell'Ufficio regionale di monitoraggio della qualità dell'aria.

3. Le associazioni ed i comitati che intendono concorrere alla designazione dei due rappresentanti di cui al comma 2, lettera g), devono far domanda all'Assessorato regionale dell'ambiente, territorio e trasporti.

4. Il Comitato si riunisce su convocazione del Presidente e della riunione è redatto un verbale a cura del dirigente del Servizio della comunicazione e dei trasporti dell'Assessorato regionale dell'ambiente, territorio e trasporti.

Articolo 3 - (Strumenti di controllo)

1. La Regione provvede ad istituire, in accordo con la Polizia stradale, nei valichi e in altre sedi di sosta o di passaggio, posti fissi e dispositivi mobili per il controllo dei gas di scarico delle emissioni inquinanti e dei rumori.

2. La Giunta regionale è autorizzata a stipulare convenzioni e contratti con società competenti per il rilevamento di dati quali la velocità, il peso e la categoria dei veicoli trasportanti merci in transito attraverso la Valle d'Aosta

3. Il Servizio dell'Assessorato regionale dell'ambiente, territorio e trasporti della comunicazione e dei trasporti, in colla­bora­zione con gli organi della Polizia stradale, cura la raccolta si­stematica dei dati ottenuti a seguito dei controlli, nonché delle eventuali infrazioni.

Articolo 4 - (Rilevamento di dati)

1. Le società che gestiscono i trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo, le società che gestiscono tronchi autostra­dali in Valle d'Aosta e l'ANAS trasmettono mensilmente al Servizio della comunicazione e dei trasporti dell'Assessorato regionale dell'ambiente, territorio e trasporti i dati in loro pos­sesso sui transiti di veicoli merci, nonché tutte le notizie in merito a rilevamenti sull'inquinamento atmosfe­rico e sulla rumorosità, rilevati nelle infrastrutture affidate alla loro gest­ione.

Articolo 5 - (Politiche tariffarie)

1. La Regione Valle d'Aosta esamina con le società che gesti­scono i trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo ed i tronchi autostradali scelte di politiche tariffarie atte a contene­re e ridurre i livelli di transito attraverso la Valle d'Aosta di veicoli merci e sollecita gli organismi competenti in materia di tariffe autostradali e di traforo ad assumere decisioni coerenti con i principi della presente legge.

Articolo 6 - (Provvedimenti di emergenza)

1. Nei casi in cui il transito attraverso la Valle d'Aosta dei vei­coli che trasportano merci raggiunga soglie di frequenza e in­tensità tali da essere incompatibili con le condizioni di sicurez­za della circolazione e della mobilità, di tutela dell'ambiente, di difesa della salute pub­blica, di protezione dell'ordine pubblico, il Presidente della Giunta regionale, sentito, ove ritenuto op­portuno, il Comitato regionale per l'ordine e la sicurezza pub­blica può assumere, con proprio decreto, provvedimenti di re­strizione temporanea del traffico di veicoli trasportanti merci ad integra­zione delle limitazioni già definite dal calendario annuale dei divieti approvato all'inizio di ogni anno in con­formità alle direttive del Ministro dei lavori pubblici.

Articolo 7 - (Informazione)

1. Nei confronti degli autotrasportatori nazionali e internazio­nali di merci che utilizzano l'itinerario valdostano la Regione dispone l'attuazione di ini­ziative di informazione e di sensibi­liz­zazione ai fini della prevenzione e della sicurezza stradale. Tale sensibiliz­zazione evidenzierà in particolare la necessità di dispositivi antinquinanti e contro le rumorosità e richiamerà le disposizioni comunitarie, statali e locali in materia di circola­zione stradale, trasporto merci, prevenzione degli incidenti e provvedimenti da prendersi in caso di incidente.

Articolo 8 - (Concertazione internazionale)

1. La Regione sostiene le iniziative a carattere internazionale per la tutela dell'ambiente alpino e la riduzione dei danni deri­vanti dal traffico di merci su strada.

2. La Regione promuove iniziative e studi coordinati a livello internazionale allo scopo di pervenire ad un sistema equili­bra­to di trasversali ferroviarie alpine onde evitare che la mancata previsione di una corretta distribuzione dei traffici determini una pressione su alcune direttrici di transito con conseguenze non riparabili a carico delle popolazioni e delle regioni alpine interessate.

3. La Regione, nella sua azione tendente a garantire il transito nel rispetto della salute e della natura, promuove la consulta­zione e la partecipazione alle sue iniziative delle associazioni ecologi­che e degli enti e raggruppamenti aventi come scopo la difesa dell'ambiente.

Articolo 9 - (Potenziamento del trasporto ferroviario)

Al fine di decongestionare la rete stradale e autostradale della Valle d'Aosta e favorire lo sviluppo del trasporto merci su fer­rovia, la Giunta regionale è autorizzata a stipulare convenzioni e contratti con le società concessionarie di ferrovie.

2. Nell'ambito di un più ampio sistema ferroviario regionale integrato, la Giunta regionale è autorizzata a effet­tuare studi di fattibilità per un migliora­mento della linea ferroviaria Chi­vasso ­- Aosta ? Pré?Saint?Didier anche rispetto al trasporto merci.

Articolo 10 - (Azioni comunitarie e statali di sostegno)

1. Al fine di ridurre i costi inerenti al traffico internazionale di transito in Valle d'Aosta, compresi quelli sociali, sanitari, am­bientali, la Giunta regionale è autorizzata a richiedere il soste­gno della Comunità europea e dello Stato italiano per la realiz­zazione di opere di infrastrutturazione che permettano il transito ferroviario alpino favorendo l'intermodalità e costi­tuendo uno sbocco alternativo al traffico merci su strada.

Articolo 11 - (Oneri finanziari)

1. L'onere derivante dall'applicazione della presente legge, va­lutato in lire 200.000.000 per il 1993, graverà sullo stanzia­mento già iscritto al capitolo 67390 (Spese per la tutela ed il re­cupero dell'ambiente, l'educazione, propaganda ed informazio­ne del settore) del bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 1993 e su quello dei corrispondenti capi­toli di spesa dei futuri esercizi, i cui oneri, ai sensi della legge regionale 10 maggio 1988, n. 28 (Rifinanziamento della legge regionale 31 marzo 1977, n. 17, concernente: "Protezione della flora alpina") sono annualmente determinati con legge finan­ziaria.

Articolo 12 - (Dichiarazione d'urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Florio.

Florio (VA) - Si tratta di un disegno di legge, presentato dalla Giunta, nel quale riconosciamo una notevole importanza.

Si tratta di un problema, questo del trasporto di merci su stra­da, che ha interessato ed interessa una parte importante del territorio della nostra Regione da anni; che da anni mette a re­pentaglio in modo pesante la salute e la sicurezza dei Valdo­stani che risiedono nel fondovalle, che mette altresì a repen­taglio il più generale rispetto dell'ambiente.

Si tratta di un problema connesso all'incremento vertiginoso che in questi anni ha avuto il trasporto di merci su strada, at­traverso soprattutto il tunnel del Monte Bianco, ma anche at­traverso quello del Gran San Bernardo.

Si tratta di un disegno di legge che individua una serie di in­terventi - tutti tendenti alla regolamentazione del trasporto di merci su strada - mettendo questo problema finalmente in termini chiari, in diretto rapporto con l'esigenza che il Governo regionale intervenga per difendere la salute e la sicurezza delle popolazioni valdostane e per garantire il rispetto dell'ambiente valdostano stesso.

Si tratta quindi di individuare una serie di strumenti che con­sentano al Presidente della Giunta di intervenire anche per limitare il traffico di merci su strada.

Negli anni passati si era anche individuata la difficoltà concre­ta di coordinare compiutamente le diverse competenze esistenti sul territorio della Regione in materia di traffico e, segnata­mente, in materia di traffico di merci pesanti. In questo senso la individuazione del comitato di controllo del trasporto merci su strada, che è composto da tutta una serie di personalità competenti in materia, costituisce quell'ambito nel quale poter dare corpo ad una riflessione più generale nei confronti di que­sto problema, e per poter eventualmente fornire dei suggeri­menti al Presidente della Giunta, perché assuma provvedi­menti conseguenti in ordine al rispetto della salute, della sicu­rezza e dell'ambiente, limitando il trasporto di merci su strada.

Si tratta cioè di individuare un tavolo operativo, non decisiona­le dal punto di vista del problema politico più ampio, ma ope­rativo per il controllo concreto; tavolo che, utilizzando degli strumenti previsti all'articolo 3 e all'articolo 4, consenta al Presidente della Giunta di utilizzare gli strumenti che gli sono propri in qualità di Prefetto.

C'è infine un articolo estremamente importante, al quale affi­diamo un grande futuro, che è l'articolo 5, concernente le politi­che tariffarie, ben consci che si tratta di un articolo la cui at­tuazione dovrà innescare un rapporto continuo e duraturo con gli stati vicini, con le società di gestione dei due tunnel auto­stradali, ma sapendo anche che è sulle politiche tariffarie che si deve incidere, perché sono quelli, i due tunnel, gli ombelichi attraverso i quali è possibile controllare il flusso di merci.

Bisognerà tendere ad eliminare con chiarezza, e in questo sen­so le società di gestione dei tunnel hanno manifestato una no­tevole disponibilità, le agevolazioni tariffarie che le compagnie di trasporto merci internazionali possono vantare attualmente nei confronti delle due società di gestione.

Non si tratta soltanto di una petizione di principio (questa è una osservazione che è venuta avanti da più parti nella riunio­ne congiunta delle tre commissioni), ma si tratta, oltre che di un'affermazione di volontà politica molto determinata, anche dell'individuazione di una precisa strada da seguire.

É evidente che nell'attuazione di queste politiche tariffarie non si può non tener conto di quanto previsto all'articolo 8, che è appunto la concertazione internazionale. Vale a dire, ci dob­biamo affidare ad un rapporto di collaborazione continua con le regioni frontaliere, che anche nei contatti già avuti dall'Asses­sore all'ambiente hanno manifestato una sostanziale unità di intenti nei confronti di questo obiettivo del contenimento del traffico internazionale pesante, affinché si giunga preliminar­mente a scelte politiche e ad una azione amministrativa conse­guente comune.

Non si trascura poi, all'articolo 7, un'azione positiva nei con­fronti dello stesso settore degli autotrasportatori, che non è da criminalizzare evidentemente, visto che la struttura dei tra­sporti dei paesi della CEE è tutta spostata verso il settore del trasporto su gomma. Quest'azione, nei confronti degli autotra­sportatori, è tesa a ricercare con loro stessi un'azione di colla­borazione.

Si tratta di un disegno di legge che ha un forte sapore politico, che assume il sapore di una decisa assunzione di responsabilità politica, sottolineando il fatto che finalmente il trasporto di merci su strada, la sua gestione, il suo controllo, sono messi in relazione alla salute dei cittadini, alla loro sicurezza, alla sicu­rezza della circolazione sulle strade della Valle d'Aosta ed al ri­spetto dell'ambiente valdostano.

Presidente - É aperta la discussione generale. Ha chiesto la parola il Con­sigliere Chiarello.

Chiarello (RC) - So che è facilmente strumentalizzabile qualsiasi discorso su detto argomento, perché non solo questa Regione, ma questo Stato sta vivendo un momento, in inquinamento, a dir poco pe­ricoloso. Ho però espresso i miei dubbi su questa legge anche in commissione.

Ritengo che le uniche cose che sono veramente concrete in tale legge sono già contenute in leggi dello Stato in merito a con­trolli della polizia sugli scarichi e sugli inquinamenti; quindi sia lo Stato, sia gli organi di polizia, se volessero attuare questi controlli, hanno già gli strumenti per poterli fare.

Non condanno questa legge, anche perché ha dei buoni principi; non vorrei che rimanessero dei buoni principi. Proprio adesso che entriamo in pieno nel Mercato comune europeo una delle vie di grosso transito, specialmente aprendo l'autostrada fino al tunnel, è la Valle d'Aosta; non penso che si possa risolvere il problema del transito da soli, ci sono anche gli altri passi, il Fréjus, il Brennero, per cui ci deve essere una distribuzione equilibrata.

Secondo me ci deve essere una politica nazionale lanciata sul trasporto di merci su ferrovia. Infatti, in commis­sione avevo detto che questa Regione deve impegnarsi per spingere il Governo a fare qualcosa di più sul trasporto ferro­viario, altrimenti rispetto agli accordi internazionali noi come Regione possiamo fare delle leggi che restano poi dei buoni principi, non vorrei dire propagandistiche...

Non sono contrario a detta legge, però invito il Governo a riflet­tere su certi punti della stessa, ad esempio sul togliere certi sconti ai camionisti, non vorrei che rischiassimo di far pagare solo i camionisti.

Una politica nazionale sbagliata in certi casi va ad incidere sui costi del materiale trasportato, perché i ca­mionisti se pagano di più al tunnel aumentano i costi di tra­sporto. Non cerchiamo di risolvere il problema facendo pagare a qualcuno politiche nazionali sbagliate.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (VAP) - L'Assessore Riccarand con questa proposta di legge cerca di mettere in atto tutte quelle che sono le cose dette e scritte per quanto riguarda il trasporto su gomma. La finalità quindi è si­curamente valida, soltanto che bisogna poi verificare qual è la praticabilità di questa legge.

Mi sarebbe piaciuto, ad esempio, che fosse stata portata in questo Consiglio due o tre anni fa, quando esisteva ancora l'Iva da importazione, perché allora poteva veramente avere un rap­porto diverso all'interno sia delle forze politiche, sia nel rappor­to con il Governo. Adesso, sicuramente, tenuto conto che ormai quel discorso è assodato, per cui i 450 miliardi sono un fatto reale, potrebbe avere un migliore risultato.

Mi pare però che ci siano delle contraddizioni, come ho già detto in commissione; sicuramente non saranno rilevanti, però, per esempio, per quanto riguarda le politiche tariffarie ho fatto presente che è abbastanza contraddittorio da una parte andare ad investire centinaia di miliardi per fare l'autostrada Aosta - Courmayeur, aver fatto i trafori (che sono delle società private che hanno dei bilanci da rispettare), e dall'altra parte cercare di imporre una modifica a quelle che sono le tariffe. Questo di­scorso, a mio avviso, va contro quelli che sono gli interessi delle società.

É un'osservazione che metto sul tappeto. Credo comunque che il problema si porrà, perché non so fino a che punto le società potranno togliere sia le agevolazioni che attualmente danno per avere un maggior introito agli autisti che transitano dai trafori, sia poi alle società che dovranno gestire le autostrade; non so come potranno accettare questo tipo di discorso.

Non so se tale legge si inserisca in un discorso più vasto di quello che è il territorio valdostano; penso che sia stato confron­tato con le regioni o i paesi frontalieri, perché non è un discorso che riguarda solo l'ambito della Valle d'Aosta, riguarda un ambito più vasto, un ambito CEE, quindi Francia, Svizzera e almeno gli stati che sono interessati a questo problema.

All'articolo 7, là dove si parla di sensibilizzazione, ho fatto pre­sente che la sensibilizzazione va benissimo; però, perché questa legge abbia una maggiore consistenza, oltre alla sensibilizza­zione, avendo verificato quelli che sono i requisiti antinquina­mento previsti dalla CEE, sarebbe opportuno far presente che qualunque autotrasportatore che domani dovesse giungere ai trafori, non potrà transitare nel territorio della Valle d'Aosta se non ha tutti i requisiti previsti dalle norme CEE per quanto ri­guarda l'inquinamento.

Sappiamo che oggi molti autotrasporta­tori che transitano dalla Valle d'Aosta, se hanno dei controlli da parte della polizia stradale e sono trovati non in possesso di tutti i requisiti, si limitano a pagare le multe; questo discorso sicuramente sarebbe un discorso limitativo rispetto a quello che è lo scopo che la legge si prefigge. Non so se l'Assessore Ricca­rand abbia fatto questo accertamento, però se fosse possibile inserire il tipo di discorso che ho cercato di fare, si darebbe una maggiore credibilità a tale legge.

Complessivamente, come dicevo all'inizio, devo dare atto all'As­sessore Riccarand di aver fatto uno sforzo per andare incontro alle esigenze dei cittadini. Mi auguro che questa legge possa avere una sua praticabilità, anche se rimangono quei dubbi che ho cercato di esprimere. Per quanto mi riguarda voterò questo disegno di legge, presentato dall'Assessore Riccarand.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Rini.

Rini (DC) - Penso che tutti noi siamo d'accordo che si debba cercare di limi­tare il passaggio dei TIR attraverso la Valle d'Aosta, nel rispet­to della salute, dell'ambiente e della sicurezza. Credo che si debba trovare una soluzione adeguata anche per dare una ri­sposta alle petizioni del '90 e del '91, con le quali circa 6000 cittadini chiedevano la risoluzione del problema.

C'è sicuramente tanta buona volontà da parte dell'Assessore Riccarand di voler risolvere il problema, ma penso che non ci riuscirà con questa legge, che mi pare solo un elenco di enun­ciazioni e di principi. Credo che utilizzando gli strumenti che già esistono, si potrebbero e si dovrebbero ottenere i risultati che si auspicano con la legge che ci viene proposta. Credo che già attualmente il Prefetto, su segnalazione dell'Ufficio regiona­le di monitoraggio della qualità dell'aria, quando viene superata una certa soglia, è tenuto a prendere dei provvedi­menti.

Per quanto riguarda la rumorosità, il controllo dei gas di scari­co, la velocità e le distanze di sicurezza, credo che gli organi preposti alla sicurezza stradale (tipo polizia stradale, eccetera) siano già in grado di agire applicando le leggi che esistono. So­no convinto che bisogna cercare di risolvere il problema, ma si­curamente non si farà con questa legge che, se approvata, avrà sicuramente un grande effetto pubblicitario.

Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente Aloisi.

Aloisi (APA) - A questo punto, se dovessi mutuare certi slogan pubblicitari di un noto spettacolo televisivo, dovrei sostenere che dopo tutta la serie di lavori che abbiamo portato avanti in Consiglio regiona­le, a questo punto siamo ai "consigli per gli acquisti".

Questa legge ha solo un effetto e l'ho detto molto chiaramente in commissione: quello di dare pubblicità su un fatto che diffi­cilmente può essere regolamentato e che difficilmente può ave­re degli effetti positivi per la tutela ambientale.

Non so se questo tipo di discorso è solo un atto pubblicitario per dire: ci sono, faccio, vado avanti, oppure se con questo interven­to si pensa di poter porre mano ad un problema che deve avere un'altra soluzione e un'altra configurazione.

Se si analizza questa legge, si nota che esiste tutta una serie di petizioni di principio, ed esistono anche degli organismi pleto­rici, quasi di tipo sessantottino, se ci riferiamo in modo partico­lare all'articolo 2. Ma questo lascia gli effetti che ognuno di noi può pensare, mentre mi preoccupano di più tutta una serie di requisiti che all'interno della stessa sono presenti.

Al di là del fatto che si ribadiscono alcune competenze, che sono già nella nostra Regione prerogativa esclusiva del Prefetto, l'aspetto che mi sorprende di più è quanto sancito dall'articolo 5. Con questo articolo e con questa legge, nel caso in cui doves­se avere una attuazione concreta, entriamo in quelli che sono i meri compiti gestionali di una società e di una politica societa­ria.

L'Assessore Riccarand sa che queste perplessità le ho eviden­ziate in commissione e sa che questo tipo di ingerenza ci po­trebbe portare un domani non solo ad avere dei problemi occu­pazionali all'interno di queste società, ma ad avere addirittura degli squilibri finanziari, che poi probabilmente dovremmo ri­pianare.

Ma non solo. Dal momento che si vuole limitare il traffico com­mer-ciale pesante, entrare in quella che è la politica gestionale di una società ha senso se esiste un'azione concordata su tutto l'arco al-pino, di conseguenza se ciò significa una soglia che val­ga non solo all'interno della nostra Regione ma per tutte le re­gioni frontaliere.

Altrimenti tutti gli strumenti di cui possiamo dotarci, e sulla cui concretezza ho dei forti dubbi, non fanno altro che favorire le altre società concorrenti presenti sull'arco alpino. La peggiore cosa qual è? Che se non andiamo a deter­minare una soglia, la legge lascia il tempo che trova.

Ribadiamo alcune prerogative che sono di esclusiva competenza del Prefetto, altre che sono di esclusiva competenza delle forze dell'ordine. E allora quando dicevo che molto probabilmente ci riduciamo ad un annuncio pubblicitario, se l'annuncio pubblici­tario deve essere una cosa che possiamo accettare e sopportare, noi come Federazione autonomista votiamo questa legge, però resta solo pubblicità.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bavastro.

Bavastro (LN) - Il problema è stato già analizzato dagli interventi che mi hanno preceduto, comunque voglio ribadire, a nome del Gruppo Lega Nord, che indubbiamente i principi di questa legge, i fini che questa legge si propone sono senz'altro condivisibili, rispondono anzi a problemi che sentiamo e che devono essere risolti.

Non credo che gli strumenti attraverso i quali questa legge si propone di ridurre il traffico pesante in Valle d'Aosta siano strumenti che possano portare effettivamente a dei risultati concreti.

In effetti, il controllo, o comunque una consultazione da parte della Regione con le società dei trafori circa la politica tariffa­ria, mi sembra che difficilmente possa avere dei risultati, anche perché le decisioni al riguardo dovrebbero essere condivise an­che dai francesi e dagli svizzeri e non è detto che questo possa avvenire.

Al di là di ciò, proprio concettualmente siamo abbastanza con­trari ad un'intromissione da parte dell'ente pubblico in deci­sioni che invece competono a società commerciali, che per defi­nizione devono fare le proprie scelte in base a quelle che sono le analisi commerciali che possono avere a disposizione. Per cui non credo che attraverso tale via si possano raggiungere dei ri­sultati.

Ugualmente, per ciò che riguarda il potenziamento della linea ferroviaria, lo studio di fattibilità che si vuole avviare per uti­lizzare maggiormente la ferrovia per il trasporto di merci mi sembra assolutamente velleitario, perché anzitutto sarebbero necessari interventi tecnici importanti che andrebbero ad inci­dere sull'ambiente di fondovalle in maniera notevole, un am­biente già abbastanza compromesso, su cui hanno inciso ulte­riormente i lavori di costruzione della nuova autostrada.

Quindi, una scelta di questo tipo contraddice la scelta già fatta circa l'autostrada. Può anche darsi che quella scelta sia stata una scelta sbagliata, però è un dato di fatto, con il quale dob­biamo fare i conti. E poi, in ogni caso, anche potenziando la fer­rovia, le merci arrivano a Pré-Saint-Didier e a quel punto che fine fanno? Cioè, non vedo in Pré-Saint-Didier un grosso punto di arrivo.

Quindi anche questo strumento mi sembra assoluta­mente inutile, a meno che non si pensi - in un futuro - di fare dei trafori ferroviari, ma questa mi sembra una cosa che si proietta molto in là nel tempo, e poi è tutt'altro che dimostrabi­le questa volontà.

Rimane lo strumento di un più rigoroso controllo sulla con­formità dei camion alle norme sugli scarichi; questo potrebbe portare dei risultati, un maggiore rigore in tale senso, in quanto se non si ridurrà di fatto il numero dei TIR, quanto me­no se ne ridurrà il pregiudizio, nel senso che la garanzia che tutti i TIR siano conformi alla normativa in vigore. Se non altro ci garantisce circa il fatto che questi TIR hanno tutti gli stru­menti tecnici per ridurre il danno al minimo.

Importante è anche un controllo sui carichi, in quanto anche questi sia per quel che riguarda l'immissione dei gas di scarico, sia per quel che riguarda la rumorosità hanno dei riflessi im­portanti.

Credo che comunque una campagna d'informazione nei con­fronti delle società degli autotrasportatori su questi punti, unita ad un maggiore rigore effettivo, possa essere utile.

Fin qui un certo pessimismo. In realtà vanno fatte anche altre considerazioni. Ci sono altri interventi che probabilmente potreb-bero sdrammatizzare la situazione, non contemplati in questa leg-ge, anche perché vanno al di fuori dell'ambito ristret­to della legge.

Si parlava di ferrovia. La ferrovia non la vedo uno strumento adatto per il trasporto di merci, potrebbe essere invece sfrutta­ta, come più volte si è detto di voler fare, ma fino adesso di provvedimenti concreti non ce ne sono stati, per il trasporto dei passeggeri. Anche questo potrebbe portare ad una riduzione del traffico complessivo; se ad esempio riducessimo il numero dei pullman che transitano sulla SS 26, un piccolo risultato sareb­be comunque conseguito, anche i pullman sono un elemento di disturbo e di inquinamento.

Per potenziare i trasporti ferroviari per quel che riguarda il trasporto passeggeri sarebbero sufficienti interventi migliora­tivi molto meno ampi, interventi di miglioramento tecnologico fattibili con una discreta facilità, per cui è una strada abba­stanza praticabile.

Inoltre, il problema potrebbe essere sdrammatizzato in parte (e so bene che non dipende certo dalla Regione, o quanto meno di­pende solo in piccola misura dalla Regione) con l'apertura del tratto stradale almeno fino ad Aymavilles, nel senso che Aosta è il punto più sensibile dove i disagi sono maggiori. Poi al giorno che si fermano, scalano marcia, ripartono; è chiaro che questa è una situazione nociva e da eliminare. Il problema è di usare tutti gli strumenti a disposizione della Regione, perché questo avvenga al più presto.

Non dimentichiamo che sta per succede­re una cosa assolutamente illogica: verrà aperto prima il tronco Aymavilles - Morgex che non Quart - Aymavilles; questo è un grosso danno.

In conclusione, penso che tutto il problema meriterebbe una ri­flessione forse più approfondita, cercando di adottare questi strumenti di cui ho parlato.

Il nostro Gruppo, che avrebbe voluto proporre degli emenda­menti, ritiene che tale legge, così com'è, non sia facilmente ed utilmente emendabile; credo proprio che debba essere riconsi­derata nel suo complesso. Per questo motivo il Gruppo Lega Nord si asterrà su detta legge, a meno che la maggioranza non pensi di ritirarla e di ripresentarla in una maniera più convin­cente e con maggiore speranza di efficacia.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (DC) - Altri hanno già anticipato come l'argomento di questo disegno di legge sia certamente ormai condiviso da una grossa maggio­ranza, se non dalla totalità delle forze politiche di questa Re­gione.

Dicevamo già ieri che le tematiche ambientali stanno avendo successo, c'è una maggiore presa di coscienza da parte di tutti che l'argomento è davvero importante.

Il senso del mio intervento, che riprende le cose già dette in precedenza dai Consiglieri Rini e Aloisi, va in questa direzione.

Sinceramente, al di là della dichiarazione degli intenti, questo disegno di legge non ci convince, perché ci sembra che non scenda in una concretezza di azione, che invece era auspicabile.

L'aspettativa che si aveva, soprattutto per la competenza e per l'esperienza, nell'Assessore Riccarand, credo che man mano che passano i mesi venga disattesa.

L'Assessore Riccarand, che ha impostato gran parte della sua battaglia politica sulle tematiche ambientali, ci sta in parte deludendo. Ci ha delusi già quando parlammo in questo Con­siglio del modo di disincentivare l'uso degli olii combustibili per il riscaldamento. Avevamo messo in evidenza allora come, pro­babilmente frutto di una necessaria mediazione tra le forze di questa maggioranza, non si fossero adoperati tutti gli stru­menti che invece era possibile adoperare per giungere ad una forte riduzione dell'inquinamento atmosferico nella nostra cit­tà; ora l'impressione è la stessa anche se la causa è diversa.

Qui non si è giunti ad un disegno di legge che dicesse qualcosa, non perché era necessaria un'opera di mediazione, ma proba­bilmente perché c'è davvero un'impotenza generale di fronte a questo problema.

Davvero ci apprestiamo a votare una legge la quale, a mio av­viso, di legge ha molto poco. Verrebbe da fare la battuta, visto che stiamo parlando di inquinamento dell'aria: ci sembra di votare dell'aria fritta. Ma davvero questo disegno di legge sem­bra avere tutto sommato la stessa valenza di un ordine del giorno; ci sono una serie di dichiarazioni di intenti, condivisibili e buoni, ma nulla più. Faccio solo alcuni esempi a sostegno di questa nostra tesi.

Si mette in piedi un comitato permanente, composto da numerose persone, che raccoglie tutti coloro che hanno competenza nel settore, ma di questo comitato non si co­noscono precisamente i compiti, se non quello di coordinare le iniziative per contenere e ridurre le conseguenze negative di un troppo intenso traffico da merci su strada attraverso la Valle d'Aosta.

Un comitato il cui valore viene già immediatamente sminuito, per non dire annientato, dall'articolo 6 del disegno di legge, là dove, ribadendo competenze che già esistono da parte del Presidente della Giunta regionale in qualità di Prefetto, si dice che lo stesso Presidente, prima di assumere dei provvedi­menti di restrizione temporanea del traffico, sente questo comi­tato regionale, ove ritenuto opportuno.

Quindi addirittura il Presidente della Giunta non è neppure tenuto a confrontarsi con i componenti di detto comitato.

Ci sono poi delle riaffermazioni di competenze che già esistono, non si dice nulla di nuovo in questo senso. L'unica cosa che mi sembra di percepire come novità è l'articolo 3, dove la Regione provvede ad istituire questi posti fissi e dispositivi mobili per il controllo dei gas di scarico e dei rumori, e poi in collaborazione con la polizia stradale.

Però anche qui c'è da fare una osserva­zione: se l'unica politica disincentivante il passaggio dei TIR passa attraverso un maggior controllo da parte degli organi quali la polizia stradale, credo che anche in Italia, nella nostra Regione, abbiamo numerosissimi esempi di come questo tipo di politica di indirizzo sia più volte fallito. Faccio due esempi per tutti. Una finalità su cui tutti non possono non essere d'accordo di raggiungere è quella della sicurezza stradale: c'è tanto di legge che prevede l'uso della cintura di sicurezza nelle auto; il controllo su ciò, essendo venuto nel tempo a mancare, ha fatto sì che oggi siano molto pochi coloro che usano la cintura di sicu­rezza.

Un altro esempio simile potrebbe valere per il controllo della velocità: gli autovelox e le supermulte hanno avuto una loro efficacia per brevissimo tempo e a lungo andare invece i cittadini hanno disimparato l'uso dell'autovettura.

Al di là di questo, noi, oltre all'auspicio di una revisione della politica tariffaria sulle autostrade e sui tunnel autostradali, che è un auspicio che poteva benissimo essere scritto in un or­dine del giorno come un auspicio, altro non vediamo.

Non voglio strumentalizzare dicendo che si fanno questioni di pubblicità o di non pubblicità; di fatto mi interesserebbe che una politica di tipo ambientale, quindi di ricerca per il miglio­ramento della qualità dell'aria nella nostra Regione, anche dal punto di vista dei rumori, fosse più concreta e migliore.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Agnesod.

Agnesod (UV) - Rispetto a questo disegno di legge avevo già avuto modo di dire la mia impressione nella IV Commissione. Innanzitutto bisogna riconoscere che questo disegno di legge ha il merito di affronta­re tale tematica, però è una tematica così importante e così va­sta, che tocca tanti interessi economici e di vivibilità della no­stra Regione, che mi sarei aspettato di trovarmi di fronte ad un contenuto molto più pregnante.

Questo disegno di legge ha i limiti che sono già stati evidenziati da altri che mi hanno preceduto, che sono quelli di essere quasi una raccolta di ordini del giorno che abbiamo fatto nel tempo in Consiglio regionale.

Ritengo si debba andare un po' più in là, e faccio un esempio. All'articolo 8, trasporto ferroviario, si chiede su quale indirizzo: raddoppio della linea, trasporti merci sul treno, trasporto con il treno dei TIR.

Per quanto riguarda il discorso di limitare i nostri due tunnel, con le altre regioni dell'arco alpino che sono coinvolte dal traffi­co da e per l'Italia c'è un accordo? Si prevede in che modo ed entro quali termini?

E se sì, sono termini ristretti?

Non pos­siamo mettere lì dei principi, che poi possono anche tradursi in non applicabilità della legge nel giro di dieci anni, perché que­sto sarebbe drammatico.

Mi aspettavo che l'Assessore Riccarand, che questa tematica nel tempo l'ha sempre sviluppata e si è sempre dimostrato, al­meno a voce, sensibile a questi problemi, entrasse più nel meri­to e portasse un documento più pregnante.

Entrando nel merito del provvedimento, il comitato è composto da tutta una serie di persone che giustamente, per la loro fun­zione o per la loro competenza, fanno parte di questo comitato.

In quanto componente per molti anni di un'organizzazione sin­dacale, posso dire che le organizzazioni sindacali che operano in Valle d'Aosta sono all'altezza e lavorano nel settore dei tra­sporti, portano avanti le trattative, affrontano le tematiche dei trasporti, quindi una rappresentanza delle quattro maggiori Organizzazioni sindacali funzionanti sul territorio io la vedrei, in questo comitato.

Fra l'altro, nel comitato ci sono due rappre­sentanti designati dalle associazioni operanti in Valle d'Aosta per la tutela dei cittadini dagli effetti del traffico di merci su strada, e su questo l'Assessore mi aveva risposto in commissio­ne, però non è ancora chiaro perché possono essercene dieci, quindici, venti di tali associazioni; mentre le Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sappiamo quali sono, e dobbiamo tenerne conto, perché da anni portano avanti se­riamente queste tematiche.

Ho dei dubbi anche sull'articolo 3, là dove si dice che la Giunta regionale è autorizzata a stipulare convenzioni e contratti con società operanti per il rilevamento dei dati, qual è la velocità, il peso, la categoria dei veicoli trasportanti merci in transito at­traverso la Valle d'Aosta.

Abbiamo le strutture pubbliche che possono sopperire a questo compito, ci sono le USL, le forze di polizia, c'è la forza pubblica, ci sono i carabinieri, la finanza, la polizia stradale, la polizia di frontiera il cui personale fra l'altro è in esubero con la caduta delle barriere doganali, c'è il perso­nale del Ministero dei lavori pubblici.

Il tutto sicuramente do­vrebbe essere coordinato dall'assessorato competente. Quindi, è un elenco di principi che dovrebbero avere una maggiore indi­cazione pratica, individuare meglio quali sono gli obiettivi e su questi fare un dibattito molto più approfondito per chiarire le indicazioni che vogliamo seguire per raggiungere gli obiettivi, sui quali tutti concordiamo.

Credo che una raccolta generica di questo tipo corra il rischio di rappresentare solo un momento esteriore di immagine, per cui affrontiamo questa tematica ma in definitiva rimaniamo punto e a capo.

Presidente - É chiusa la discussione generale. Ha chiesto la parola l'Asses­sore all'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.

Riccarand (VA) - Il problema del traffico dei TIR attraverso la Valle d'Aosta costi-tuisce un problema molto grave, molto preoccupante e molto diffi-cile da affrontare, perché siamo inseriti in un contesto inter-nazionale che rende molto difficile gli interventi a livello re­gionale.

La Giunta è perfettamente consapevole che non basta una leg­ge regionale e non basta sicuramente questa legge regionale per risolvere il problema. Occorre, per migliorare la situazione, una forte volontà politica ed una forte determinazione nell'an­dare a modificare una serie di meccanismi.

Questa legge regionale è lo strumento con cui si manifesta detta volontà politica e con cui si individuano una serie di strumenti di coordinamento per riuscire ad essere efficaci nell'azione. É chiaro che nessuno degli strumenti previsti da questa legge di per sé è risolutivo, né la legge di per sé lo è, se non sarà applicata con estrema determinazione e con estrema volontà.

Fra gli strumenti previsti dalla legge c'è essenzialmente il con­trollo. É vero oggi esiste un codice della strada che, se fosse applicato, permetterebbe un controllo già molto efficace e molto produttivo.

Il problema è che questo codice della strada non viene applicato ed allora il fatto di avere un organismo di coor­dinamento che raggruppa tutti gli attori principali, che devono presiedere a questo controllo sotto la presidenza del Presidente della Giunta regionale, permetterà di avviare un coordinamen­to di queste energie, in modo da applicare il codice della strada in Valle d'Aosta, in particolare per quanto riguarda il traffico delle merci. Sicuramente già quello sarà un fatto disincenti­vante del traffico dei TIR.

C'è poi un discorso sulle politiche tariffarie, su cui ho sentito in commissione ancora oggi delle valutazioni molto diversificate. C'è chi dice che con questo articolo 5 andiamo ad interferire con le società concessionarie, con la società del tunnel del Monte Bianco, addirittura andiamo a mettere in discussione equilibri finanziari, andiamo a far perdere posti di lavoro; c'è invece chi dice che ci troviamo solo di fronte a delle petizioni di principio, a cose poco sostanziali. Sono ragionamenti un po' contraddit­tori.

É chiaro che la Regione Valle d'Aosta non vuole andare ad in­terferire - né la legge lo dice - e non ha potere di stabilire le ta­riffe al tunnel del Monte Bianco, sull'autostrada, al Gran San Bernardo.

Però già oggi queste tariffe non sono neanche di po­tere della società, cioè non è la società del traforo del Monte Bianco che stabilisce le tariffe e le agevolazioni al tunnel del Monte Bianco; esiste un comitato di controllo che è espressione del Governo francese e del Governo italiano, proprio perché scelte tariffarie derivano da valutazioni di carattere complessi­vo e non solo da interessi di carattere aziendale.

Allora il problema che abbiamo (ed è lo strumento di questo articolo) è quello di fare una politica tariffaria, di prendere l'impegno come Regione di camminare in quella direzione per una politica tariffaria che tenga in considerazione i problemi che abbiamo in Valle d'Aosta rispetto ad un eccessivo traffico dei TIR, e quindi vada a ridurre le attuali agevolazioni. Pochi sanno che, ad esempio, al tunnel del Monte Bianco - è il pro­blema che abbiamo - le ditte di autotrasporto pagano delle ta­riffe irrisorie, perché usufruiscono di agevolazioni che sono pari alla metà degli abbonamenti di andata e ritorno, e su queste agevolazioni scatta ancora un meccanismo che si chiama pre­mio di fedeltà, il quale comporta ancora una riduzione del 20 percento.

Su questi meccanismi si può intervenire, e la stessa società del traforo è disponibile ad un discorso su questo terre­no, perché non è affatto detto che ciò debba significare una ri­duzione di entrare per la società, in quanto andiamo a proporre una riduzione ed una eliminazione progressiva delle agevola­zioni tariffarie.

La stessa cosa dicasi per quanto riguarda le regolamentazioni, di competenza del Presidente della Giunta, anche in qualità di Prefetto; lì si tratta, con un articolo di legge che è stato studiato in modo che possa superare il vaglio del Presidente della Commissione di coordinamento (ma non è detto che questo av­venga, potrebbero esserci anche degli intoppi), di allargare al massimo le possibilità che oggi si hanno di intervenire, ora molto limitate.

Quindi si cerca di ampliare gli spazi di interven­to.

Quest'azione della Regione Valle d'Aosta (e il disegno di legge lo dice) la cui volontà politica dovrà essere seguita da atti con­seguenti, si manifesta anche attraverso delle concertazioni in­ternazionali, perché non possiamo agire da soli.

Queste concer­tazioni sono già avviate quanto meno per quanto riguarda l'asse per noi più importante, quello del Monte Bianco, nel sen­so che esiste già un'intesa, un lavoro comune fra Valle d'Aosta e Alta Savoia, per intervenire in modo concordato onde limitare il traffico dei TIR.

Il Ministro dell'ambiente francese, domenica scorsa, a Chamonix, ha affermato che a partire dal 1994 il Go­verno francese introdurrà un sistema di controllo della qualità dell'aria sull'asse del Monte Bianco, sul versante francese, in modo da avere elementi precisi di verifica dei livelli di inqui­namento e per poter intervenire.

Nel documento conclusivo dei Ministri dell'ambiente di Francia, Svizzera ed Italia, approvato domenica scorsa a Chamonix, c'è un documento specifico sui trasporti, in cui i tre Ministri si assumono un impegno per un'azione di riduzione del traffico di merci su strada attraverso l'asse del Monte Bianco.

É un impegno preciso assunto a livello internazionale, frutto di una nostra precisa azione. Quindi è chiaro che una azione a livello regionale va sostenuta a livello governativo (e non solo dai Ministri dell'ambiente) e va concor­data e sostenuta anche a livello di Comunità europea.

Qualcuno in commissione - e oggi in aula - ha detto che forse ci vorrebbe qualcosa di "più pesante". Se volevamo fare una legge propagandistica, un proclamo, qualcosa di più pesante lo pote­vamo mettere. Potevamo fare un disegno di legge in cui affer­mavano che in Valle d'Aosta non transitano i mezzi di trasporto con più di ad esempio 28 tonnellate, o non si transita in Valle d'Aosta nelle ore notturne. Facevamo bella figura in Consiglio e tutto quanto, però poi questo disegno di legge non ci veniva vi­stato dalla Commissione di coordinamento e il discorso finiva lì.

Allora si tratta di fare dei provvedimenti che si possono attuare nell'ambito delle regole che esistono, e poi su questa base co­struire una politica di tale tipo. Se c'è questa volontà, si può fa­re. Se questa volontà manca, non è che si andrà molto avanti.

Non so, a giudicare dagli interventi che ci sono stati, se c'è la volontà fino in fondo di andare su questa strada; oppure se si fa il ragionamento che, valutando che i TIR hanno procurato dei vantaggi in passato alla nostra Regione e adesso andranno sull'autostrada, sostiene che in fondo sono soldi che entrano nelle società del traforo e ci va bene così. Perché poi c'è anche questo ragionamento che sotto sotto viene fatto.

La nostra linea è diversa, è quella di andare ad una politica forte per ridurre questo livello di traffico. É difficile, ma se c'è la volontà politica sono convinto che si può fare e si può comin­ciare fin da subito con il coordinamento dei controlli, con politi­che tariffarie, indispensabili se vogliamo ottenere dei risultati, con una concertazione a livello nazionale e internazionale. Questo è lo spirito del disegno di legge.

Avevo detto in commissione che se c'erano degli emendamenti rafforzativi della legge, c'era piena disponibilità da parte della Giunta di esaminarli e di accoglierli. Noto che emendamenti in questo senso non ne sono stati presentati; quindi, mi sembra che certe argomentazioni siano un non voler entrare nel merito della questione.

Riteniamo che tale disegno di legge abbia un forte significato politico, dia degli strumenti; siamo convinti che non è risoluti­vo, che ci vorrà la capacità e la volontà di gestirlo; credo però che questo passo dobbiamo farlo, per dimostrare in che direzio­ne vogliamo andare.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) - Tout simplement pour souligner davantage la signification politique de ce projet de loi.

Il représente en effet la preuve évidente d'une volonté politique, parce que si d'une part il y a un objectif qui est commun du moins quant aux affirmations de la part de certains, à savoir celui de limiter l'impact des transports et de leurs infrastructures, et (pour ce qui nous concerne) celui de limiter autant que possible le nombre des passages des poids lourds tout au long de notre Vallée, d'autre part, il est important d'adopter des mesures qui donnent application, ou qui puissent permettre, tout en considérant les limites actuelles, de concrétiser cette volonté.

Nous nous rendons compte que le problème est complexe et qu'il ne peut pas être résolu au niveau d'une seule région et non plus au niveau d'un seul Etat. Il s'agit de donner des preuves concrètes de la volonté d'inverser une certaine tendance.

D'une part, nous sommes conscients des limites que ce projet peut rencontrer; d'autre part, nous sommes convaincus qu'une action concertée est nécessaire au niveau transfrontalier, au niveau des communautés, au niveau des Etats.

A cet égard je crois que les initiatives auxquelles nous participons, auxquelles l'Assesseur de l'environnement a fortement contribué même au cours de ces dernières années pour leur réalisation, vont dans cette direction.

L'Assesseur l'a souligné: la semaine dernière à Chamonix se sont réunis les trois Ministres de l'environnement; le thème des transports est l'un des thèmes qui est à l'attention de l'espace Mont Blanc, de la conférence transfrontalière, des Ministres de l'environnement.

Il y a donc une amorce de concertation. Ce projet de loi a donc cette signification précise, représente une inversion de tendance, peut représenter le premier pas vers l'adoption de mesures successives, d'autres interventions qui pourront au mieux réaliser cet objectif; un objectif qui est désormais indispensable et nécessaire.

Au-delà d'autres implications ou d'autres retombées, le thème de l'environnement et des initiatives dans ce secteur, le thème de la pollution, de la protection et de l'environnement et des communautés concernées, est un des thèmes auxquels nous serons de plus en plus confrontés.

Ce n'est évidemment pas par cette mesure qu'on résoudra toutes ces questions, c'est un premier pas important qui représente - sur la base du programme qui a été présenté par cette majorité - une inversion de tendance, une première démonstration de volonté que nous voulons réaliser.

Presidente - Si passa all'esame dell'articolato. Articolo 1. Ha chiesto la paro­la il Consigliere Marguerettaz per mozione d'ordine.

Marguerettaz (DC) - Prima di giungere alla votazione dell'articolato, credo che no­nostante il tentativo di salvataggio fatto dal Presidente della Giunta con il suo immediato intervento, il dibattito consiliare abbia evidenziato come solo la forza politica dei Verdi sia con­vinta della bontà di questa legge. Tutti gli interventi che si so­no susseguiti, a parte il tentativo di salvataggio del Presidente della Giunta, evidenziavano le perplessità che questi consiglieri hanno al riguardo del disegno di legge.

Prima di andare alla votazione dell'articolato chiederei all'As­sessore, prendendo atto del dibattito consiliare che si è svolto, se non è il caso di ritirare questo disegno di legge, di riportarlo negli organi preposti per poterlo migliorare.

É un argomento che per tanto tempo è stato discusso sotto for­ma di ordini del giorno e di dichiarazioni di buoni auspici, che se si perdessero ancora alcune settimane, un mese o due, per arrivare ad un disegno di legge che fosse decisamente più con­vincente per il Consiglio regionale, potrebbe essere una cosa positiva.

Presidente - L'eventuale rinvio avrebbe dovuto essere chiesto prima della chiusura della discussione generale. Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per dichiarazione di voto.

Marguerettaz (DC) - Uscirò da quest'aula, perché non è la prima volta, signor Presi­dente del Consiglio, che a fronte di proposte che possono essere giudicate sotto diversi aspetti, che il sottoscritto, e in particola­re il Gruppo DC, fa in quest'aula, le proposte non siano accetta­te, parandosi dietro a degli schemi dettati da delle regole, det­tati da una burocrazia.

La cosa pazzesca che condanno fortemente è che all'interno di questo Consiglio, dove si continua a dire che si vuole sburocra­tizzare un sistema amministrativo, non si cominci a sburocra­tizzare il funzionamento stesso di questo Consiglio.

Non stiamo facendo una questione di lana caprina, è stata fatta una richiesta alla quale, anziché rispondere nel modo in cui il Presidente del Consiglio ha risposto, poteva rispondere il Pre­sidente della Giunta dicendo che la proposta non veniva accet­tata.

Ci rifiutiamo di continuare a non poter avere un dibattito an­che sugli atti amministrativi quale quello che ci è proposto di votare.

Presidente - A me pare che ci sia stato un dibattito ampio, concreto, rispetto al quale siano state manifestate da parte di qualche consigliere delle perplessità, che possono essere ribadite durante la dichia­razione di voto. Poi se il Consigliere Marguerettaz vuole uscire, è libero di uscire. Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e trasporti Riccarand per dichiarazione di voto.

Riccarand (VA) - Per dichiarare ovviamente il voto favorevole ed anche per dire che non c'è assolutamente nessuna intenzione di ritirare questo disegno di legge, che dal 29 settembre 1993 è all'esame dei consiglieri, rispetto al quale c'è stata ampia disponibilità ad ac­cogliere suggerimenti, indicazioni, emendamenti.

Il Gruppo DC è in commissione, tre commissioni lo hanno esaminato, quindi c'era tutta la possibilità di presentare emendamenti; ma di emendamenti la Giunta non ne ha visti.

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 1.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - All'articolo 2 vi sono tre emendamenti di natura tecnica, di cui do lettura:

Emendamento n. 1 - All'articolo 2, comma 2, lett. f): sostituire le parole "dell'Intendenza" con le parole "della Guardia".

Emendamento n. 2 - All'articolo 2, comma 2, dopo la lett. i): aggiungere lettera l) "il Comandante del Gruppo dei carabinieri di Aosta".

Emendamento n. 3 - All'articolo 2, il terzo comma è così sostituito:

"3. Le associazioni ed i comitati che intendono concorrere alla designazione dei due rappresentanti di cui al comma 2, lett. g), devono far domanda all'Assessorato regionale dell'ambiente, territorio e trasporti entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge".

Li pongo in votazione.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 2 nel testo così emendato:

Articolo 2 - (Comitato di controllo del trasporto merci su strada)

1. É istituito, con sede presso il Servizio della comunicazione e dei trasporti dell'Assessorato regionale dell'ambiente, territorio e trasporti, un Comitato permanente di controllo del trasporto merci su strada, con il compito di coordinare le iniziative per contenere e ridurre le conseguenze negative di un troppo inten­so traffico da merci su strada attraverso la Valle d'Aosta.

2. Il Comitato è composto da:

a) il Presidente della Giunta regionale, con funzione di presi­dente;

b) l'Assessore regionale all'ambiente, territorio e trasporti, con funzioni anche di vice presidente;

c) il responsabile del Compartimento della Valle d'Aosta dell'Azienda nazionale autonoma delle strade (ANAS);

d) i direttori di esercizio della Società italiana del traforo del Monte Bianco, della Società italiana del traforo del Gran San Bernardo, della Società raccordo autostradale val­dostana, della Società autostrade valdostane;

e) il Comandante della Polizia stradale in Valle d'Aosta;

f) il Comandante della Guardia di finanza in Valle d'Aosta;

g) due rappresentanti designati dalle associazioni e dai comi­tati operanti in Valle d'Aosta per la tutela dei cittadini dagli ef­fetti del traffico di merci su strada;

h) il dirigente del Servizio della comu­nicazione e dei trasporti dell'Asses­sorato regionale dell'ambiente, ter­ritorio e trasporti;

i) il responsabile dell'Ufficio regionale di monitoraggio della qualità dell'aria;

l) il Comandante del Gruppo dei carabinieri di Aosta.

3. Le associazioni ed i comitati che intendono concorrere alla designazione dei due rappresentanti di cui al comma 2, lett. g), devono far domanda all'Assessorato regionale dell'ambiente, territorio e trasporti entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge.

4. Il Comitato si riunisce su convocazione del Presidente e della riunione è redatto un verbale a cura del dirigente del Servizio della comunicazione e dei trasporti dell'Assessorato regionale dell'ambiente, territorio e trasporti.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 3.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 4.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 5.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 6.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 7.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 8.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 9.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 10.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 11.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 12.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Pongo in votazione la legge nel suo complesso.

Esito della votazione

Presenti: 26

Votanti: 22

Favorevoli: 22

Astenuti: 4 (Chiarello, Linty, Rini, Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - I lavori sono terminati. Il Consiglio è aggiornato alle ore 16.

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 13,05.