Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 28 del 13 luglio 1993 - Resoconto

OGGETTO N. 28/X - Ratifica di deliberazioni adottate dalla Giunta regionale in via d'urgenza.

Presidente - L'argomento in oggetto è iscritto al punto 4 dell'ordine del giorno.

Oggetto n. 12159 in data 24 dicembre 1992: Approvazione dei progetti esecutivi delle reti fognarie al servizio delle frazioni Ricourt, Plane Sup., Plane Inf., Singles di mez­zo e Corè Inf. nei comuni di Issime e di Fontainemore e delle frazioni Sendelabas, Grangette, Santuario di Wury, Stein, Cascine Enel e Champrion nei comuni di Gaby e Issime. Approvazione ed impegno di spesa.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.

Linty (LN) - Il Gruppo consiliare della Lega Nord ritiene di dover assumere la seguente posizione in merito alla ratifica delle deliberazioni assunte dalla Giunta regionale in via d'ur­genza ed iscritte al punto 4 dell'ordine del giorno.

Poiché al momento dell'adozione di tali provvedimenti la nostra forza politica non era presente in Consiglio regionale e, di ri­flesso, neppure nell'esecutivo, riteniamo opportuno astenerci dalla votazione. Pur riconoscendo in alcuni argomenti trattati il carattere dell'urgenza e l'utilità di alcune opere pubbliche, ci asteniamo in considerazione del fatto che all'epoca della loro adozione non ci era possibile procedere alle funzioni di controllo e di indirizzo cui è istituzionalmente preposto il Consiglio re­gionale.

Nei confronti di questa specifica deliberazione, in considera­zione dell'insindacabile utilità delle opere pubbliche approvate con la deliberazione in esame, riteniamo di dover comunque ri­chiamare l'attenzione del Consiglio regionale e degli Assessori competenti affinché si giunga in breve tempo ad una pro­grammazione degli interventi che si prefigga un ordine di priorità rapportato, ovviamente, alle risorse finanziarie della Regione e che consideri sullo stesso piano gli enti locali interes­sati. Ciò per evitare che alcuni di essi possano ottenere i bene­fici generati dall'intervento diretto della Regione e altri invece debbano attingere ai fondi FRIO, che, per l'esasperante buro­crazia di tale istituto, richiedono tempi molto più lunghi.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Collé; ne ha facoltà.

Collé (DC) - Visto che la deliberazione è stata assunta il 24 dicembre 1992, vorremmo sapere come mai arriva solo oggi in Consiglio regionale per la ratifica.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore dei lavori pubblici, Ferrero.

Ferrero (Ass. tec.) - Anch'io ero rimasto colpito dalla data, ma gli uffici mi hanno fornito alcuni elementi ed ora sono in grado di chiarire che le cose stanno nei termini che seguono.

I due progetti fanno parte di un intervento più ampio, che è in­serito nel piano dei lavori dell'Assessorato sia per il 1992 sia per il 1993.

In particolare, nel piano del 1992 era previsto l'avvio dei lavori per il completamento del collettore fognario principale della rete dei quattro comuni. Verso la fine dell'anno è emersa una disponibilità finanziaria che ha permesso di programmare an­che il tratto successivo. Da qui trae origine la deliberazione del 24 dicembre.

Per un errore materiale, ravvisabile in una semplice dimenti­canza, la deliberazione, pur superando di 922 milioni la soglia di finanziamento prevista nel piano lavori 1992 - pari ad 1 mi­liardo -, è stata approvata senza riserve di sottoposizione al Consiglio. Pertanto, il 29 gennaio è stata adottata una delibe­razione di integrazione per sottoporre il provvedimento a ratifi­ca del Consiglio.

Il 18 febbraio la Commissione di Coordinamento annullava questa seconda deliberazione per mancanza dei requisiti di ne­cessità ed urgenza in base ai quali la Giunta può assumere de­liberazioni di competenza del Consiglio. Tuttavia, il 21 maggio - ecco perché la deliberazione arriva solo oggi in ratifica - veni­va restituita la deliberazione iniziale, cioè quella in oggetto, in quanto "atto non più soggetto a controllo di legittimità", anche se non legittimo, in quanto effettivamente non era nei poteri della Giunta superare quanto previsto dal piano dei lavori.

L'approvazione di oggi da parte del Consiglio va a sanare que­sta situazione.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 12159.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 8 (Bavastro, Chiarello, Collé, Lanièce, Linty, Rini, Tibaldi e Viérin)

Il Consiglio approva

Presidente - Colleghi consiglieri, gli oggetti n. 2053, 2804, 2805 - e non 2850, come è stato erroneamente scritto nell'allegato all'oggetto n. 4 - 2816, 2839, 3105 e 3106 sono già stati ra­tificati con provvedimenti assunti dal Consiglio prece­dente. Per un errore tecnico sono stati riproposti in questo Consiglio.

Pertanto, si passa all'esame dell'oggetto n. 3374.

Oggetto n. 3374 in data 9 aprile 1993: Concessione di un contributo di lire 6.500.000 allo Sci Club Granta Parey nelle spese previste per l'organizzazione della gara di sci alpinismo denominata "Trofeo Robert Rollandoz", in programma a Rhêmes-Notre-Dame il 1° maggio 1993 (legge regionale 31/92). Approvazione e impegno di spe­sa.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 3374.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti e favorevoli: 27

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 3375 in data 9 aprile 1993: Concessione di un contributo di lire 7.000.000 all'Unione italiana ciechi - sezione valdostana, nelle spese per l'organizzazione del "Raid ciclistico nazionale in tandem", per disabili visivi, in programma il 30 e 31 maggio 1993. Approvazione e impegno di spesa.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 3375.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti e favorevoli: 28

Astenuti: 3 (Bavastro, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 3822 in data 23 aprile 1993: Concessione di un contributo di lire 6.500.000 allo Sci Club Valpelline nelle spese previste per l'organizzazione della gara di sci al­pinismo denominata "Trofeo Angelo Bozzetti", svoltasi il 28 marzo 1993. Approvazione ed impegno di spesa.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 3822.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti e favorevoli: 27

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 3824 in data 23 aprile 1993: Concessione di un contributo di lire 10.000.000 all'US Pont-Saint-Martin - sez. atletica, nelle spese previste per l'organizzazione di una manifestazione denominata "Estate atletica valdo­stana", in programma dal 22 maggio al 3 luglio 1993. Approvazione ed impegno di spesa. legge regionale 31/1922.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 3824.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti e favorevoli: 27

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 3875 in data 23 aprile 1993: Concessione al consiglio di istituto della scuola coordinata dell'IPR di Saint-Vincent di un finanziamento straordinario di lire 11.000.000 per l'effettuazione di una visita di istruzione all'estero. Approvazione e liquidazione di spesa.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 3875.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti e favorevoli: 27

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 3942 in data 23 aprile 1993: Concessione di un contributo alla cooperativa "Musica & Muse" scrl, di Aosta per l'organizzazione di corsi di perfezionamento musicale. Anno 1993. Approvazione ed impegno di spe­sa.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 3942.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti e favorevoli: 27

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 4018 in data 30 aprile 1993: Finanziamento a favore dell'IPR di Aosta per l'acquisto di legname per la realizzazione di mobili - Approvazione, impegno e liqui­dazione della spesa di lire 15.000.000.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4018.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti e favorevoli: 27

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 4019 in data 30 aprile 1993: Concessione di un contributo al Comune di Gressoney-St-Jean per il fun­zionamento di un corso privato di preparazione agli esami di ammissione alla Classe 2a della sezione addetti alla segreteria e amministrazione d'albergo dell'IPR 1992/1993.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino (VA) - Vorrei capire il senso di questa iniziativa. Intanto vorrei sapere quanti sono gli utenti e qual è stato l'esito. Certamente non mi preoccupa un contributo re­gionale, che tra l'altro integra spese già sostenute dai comuni e dalle famiglie, ma ho alcuni dubbi sul fatto che iniziative di questo genere aiutino ad andare verso una qualificazione del prodotto scolastico. Sarei preoccupata anche se questa fosse la prima di una serie di iniziative che vanno in questo senso.

Mentre c'è una logica che tende ad organizzare possibili com­plessi scolastici in cui sono più scelte per gli studenti, a me sembra che l'iniziativa di isolare gruppi di alunni - non bam­bini piccoli, ma giovani - nelle vallate non aiuti la formazione della loro professionalità.

Vorrei, pertanto, qualche chiarimento non sul contributo speci­fico, ma sulla linea cui tende una iniziativa di questo genere.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore della pubblica istruzio­ne, Louvin.

Louvin (UV) - La Commune de Gressoney-La-Trinité avait décidé d'or­ganiser ce cours, un cours privé de préparation pour l'admission aux examens de la deuxième année de l'Institut Professionnel, étant donné que le siège plus rapproché de l'Institut Professionnel à vocation touris­tique était à Saint-Vincent.

Il s'agissait dans l'intentions de l'Administration communale de sensibiliser la population pour ce qui concerne cette adresse dans la formation professionnelle et la proposition avait donc été reçue positivement par le Gouvernement régional, qui avait octroyé une contribution pour les frais de gestion de ce cours, qui était donc financé par la Commune et également par les parents des élèves.

Or, l'expérience avait été faite dans la direction de vérifier s'il existait les conditions pour créer une section détachée de cet Institut Professionnel, étant donné également la vocation émi­nemment touristique de la haute Vallée du Lys.

Le cours s'est régulièrement déroulé avec une présence de 8 élèves et 6 enseignants et tous les étudiants ont régulièrement soutenu les examens pour l'admission à la deuxième année.

Or, suite à des renseignements que j'ai voulu demander à l'Administration communale, il m'a été précisé que cette expé­rience n'aura pas concrètement de suite, étant donné que d'après les évaluations qui ont été faites il n'existe pas les conditions pour créer dans l'immédiat cette section détachée.

J'insiste donc sue le caractère éminemment expérimental que cette tentative a eu et pour cela de l'opportunité de donner cette contribution, afin de manifester l'intérêt que portait l'Administration régionale sur une tentative de ce genre, jus­tement dans le cadre de vérifier s'il existait les conditions pour la création d'une section détachée de cet Institut Professionnel.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4019.

Esito della votazione

Presenti: 29

Votanti e favorevoli: 25

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 4030 in data 30 aprile 1993: Concessione e li­quidazione di contributo di funzionamento per l'anno 1993 al "Liceo linguistico di Courmayeur srl" e indica­zione della quota di iscrizione da richiedere per l'anno scolastico 1993/94.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - Poiché è innegabile l'utilità sociale del Liceo linguistico di Courmayeur, unica scuola superiore in tutta la Valdigne, non mi voglio riferire al servizio svolto da tale istitu­to, quanto piuttosto al modo in cui l'istituto sembra essere ge­stito.

Con la delibera sottoposta all'attenzione e all'approvazione del Consiglio regionale si stabiliscono due cose fondamentali: la li­quidazione di un contributo di mezzo miliardo al "Liceo lin­guistico di Courmayeur srl" e l'aumento della quota annuale di iscrizione e di frequenza a 2,5 milioni.

Le nostre osservazioni riguardano l'entità del contributo della quota annuale pro-capite, visto che il contributo finanziario della Regione è quasi raddoppiato rispetto al 1990, essendo ora di 650 milioni (150 anticipati il 2 giugno dello scorso anno e 500 che, presumo, verranno approvati oggi), mentre nel 1990 era di 360 milioni. Sembra, però, che ciò sia dovuto all'incre­mento delle perdite d'esercizio, anch'esse pressoché raddoppia­te in questi tre anni.

Purtroppo, al dato economico non corrisponde un proporzionale aumento degli alunni, cioè degli utenti del servizio scolastico in questione, che invece sono sensibilmente diminuiti in questi ultimi due anni. Risultano quindi sufficientemente motivate le perdite di esercizio di questi ultimi anni, tali comunque da giustificare il cospicuo intervento regionale.

La seconda questione riguarda la quota annuale, che aumenta secondo un trend inflazionistico, ma che dovrebbe diminuire di fronte ad un così generoso contributo della Regione. Proponiamo almeno un rapporto tra la quota annuale di iscri­zione e frequenza e la posizione reddituale di ogni singola fa­miglia, in modo da rendere effettivo il diritto allo studio anche a coloro che hanno maggiori difficoltà economiche.

Un'ultima osservazione sul servizio scolastico che ultimamente è decaduto alquanto. Ho raccolto alcune impressioni degli stessi utenti, cioè dei ragazzi che frequentano l'istituto, ed è emerso che manca un telefono pubblico all'interno dello stabile, l'aula tecnica con le cuffie non viene assolutamente utilizzata perché si dà più spazio alla teoria che alla pratica e si rileva un sostanziale calo di interesse per questo istituto, che emerge an­che dalle minori iscrizioni al primo anno di corso.

In poche parole, ci sembra che il servizio scolastico privato non si è evoluto proporzionalmente con l'intervento finanziario pubblico. Chiedo cortesemente all'Assessore competente di vo­lerci fornire delle delucidazioni in merito.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore della pubblica istruzio­ne, Louvin.

Louvin (UV) - Il s'agit d'une intervention qui se fait sur la base de la convention de 1988, comme le Conseiller Tibaldi le sait. Je voudrais remarquer à ce propos qu'il y a eu une augmentation considérable des frais généraux pour l'exercice de cette école et par contre l'augmentation de la participation financière qui est demandée aux élèves trouve une contrepartie dans les bourses d'études qui sont régulièrement octroyées pour la participation à ces écoles, de sorte que la charge pour les familles diminue considérablement.

Or, il me paraît utile, puisque les questions évoquées par le Conseiller, concernent aussi des aspects de détail dans la ges­tion et dans l'organisation de cet Institut, que l'on puisse éventuellement, au cours d'une réunion de Commission, discu­ter dans le détail de cette école et de son fonctionnement, afin que, s'il y a lieu, l'on intervienne éventuellement par des modi­fication de la convention actuellement en cours.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4030.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti e favorevoli: 27

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 4066 in data 30 aprile 1993: Concessione di un contributo di lire 30.000.000 a favore del Comune di Ayas per l'acquisto di apparecchiature da assegnare al centro traumatologico.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4066.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti e favorevoli: 27

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Colleghi consiglieri, l'oggetto n. 4090 è stato inserito in ratifica per un disguido tecnico, in quanto gli uffici hanno appreso solo in questi ultimi giorni che lo stesso era stato annullato dalla Commissione di Coordinamento. Si passa pertanto all'esame dell'oggetto n. 4221.

Oggetto n. 4221 in data 7 maggio 1993: Aumento della per­centuale del contributo regionale concesso al COMIS per l'organizzazione delle giornate olimpiche invernali della gioventù europea 1993.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Linty; ne ha facoltà.

Linty (LN) - Dopo aver analizzato la deliberazione in oggetto, ribadiamo la necessità di chiarezza nel conoscere come sono stati impiegati i fondi elargiti dalla Giunta regionale. Di fronte a tali stanziamenti ci chiediamo, inoltre, quali tangibili benefici siano derivati alla nostra Regione dall'organizzazione della manifestazione, considerando che la scarsa partecipazione di atleti ha praticamente dimezzato le spese di ospitalità. Risulta contraddittorio il periodo, tenuto conto che la manife­stazione si è conclusa da tempo, perché è il sintomo della più assoluta carenza di organizzazione e programmazione negli interventi finanziari. Inoltre è anche discutibile il carattere di urgenza attribuito al provvedimento in questione, trattandosi di una manifestazione che poteva fornire elementi preventivi di valutazione circa i costi della sua realizzazione.

Auspichiamo pertanto che in un prossimo futuro tali decisioni vengano necessariamente prese in quest'aula piuttosto che al piano soprastante.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Florio; ne ha facoltà.

Florio (VA) - La Regione, il Comune di Aosta, le Associazioni sportive ed il Coni hanno prestato grande attenzione alla mani­festazione cui si riferisce la deliberazione in oggetto. A suo tempo ci era stato detto che si trattava di una sorta di biglietto da visita della città di Aosta e dell'intera Regione verso la gio­ventù europea e gli sport invernali da essa praticati. Ci era stato detto che le spese di organizzazione e di gestione sarebbe­ro state coperte in parte dall'Amministrazione regionale, con un importo di 1,2 miliardi, pari a circa il 45 per cento dell'im­porto massimo, in parte dal comune di Aosta ed in parte dal Coni, per un importo di 400 milioni. Tutto questo ci era stato illustrato con dovizia di particolari.

Come consigliere di Aosta, a suo tempo io mi astenni nei con­fronti di questa decisione, rilevando che, come al solito, mi sembrava che le fonti di finanziamento fossero individuate con indicazioni estremamente superficiali, non definite, non concre­te, non precise. Ci era parso di capire che, pur trattandosi di una manifestazione positiva, che non aveva nulla a che vedere con quella di cui in quel periodo si discuteva duramente - quella per la candidatura della città di Aosta per le olimpiadi del 1998 - peccasse di chiarezza nei contenuti e nelle entrate.

Nonostante il rendiconto delle spese sia stato fornito dal COMIS con sufficiente prontezza, a differenza di quello relativo alla candidatura di Aosta per i giochi olimpici del 1998, risul­tano confermati i sospetti, i dubbi, le paure ed i timori che ave­vamo all'inizio. Il Coni non ha tenuto fede ai moltissimi impe­gni assunti da Pescante e compagnia, come in occasione della seduta del Comitato europeo dei Coni dei Paesi europei in cui venne assegnata alla città di Aosta l'organizzazione di tale manifestazione ed alla quale ho partecipato personalmente.

Il finanziamento, infatti, non è arrivato e questa è un'ulteriore riprova che nell'organizzare manifestazioni di questo genere non si pongono tutta l'attenzione e la serietà necessarie, in­nanzitutto perché si tratta comunque di manifestazioni di una certa importanza e poi perché le ricadute che tali manifesta­zioni finiscono per avere sul bilancio delle altre amministra­zioni che vi prendono parte.

Sta di fatto che noi teniamo fermo l'importo del contributo pari ad 1,2 miliardi, passando dal 45 per cento al 57 per cento dell'importo, per una manifestazione che, purtroppo, non ha avuto l'impatto pubblicitario che l'aveva giustificata, nonché la partecipazione sperata.

Per tutto questo, nonché per l'atteggiamento tenuto in passato al Comune di Aosta e all'interno in quest'aula dai consiglieri Verdi, il Gruppo di cui faccio parte si astiene dal votare la deli­berazione in oggetto.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz; ne ha facoltà.

Marguerettaz (DC) - Qui si parla dei giochi invernali per la gioventù europea che si sono svolti nello scorso febbraio in al­cune località della nostra Regione. Tale manifestazione era stata pensata alcuni anni or sono e, se non ricordo male, era stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale di Aosta, ma poi è stata gestita in una fase di passaggio tra un ribaltone ed un controribaltone.

Di tale manifestazione abbiamo già discusso nel Consiglio co­munale di Aosta e ne abbiamo dato un giudizio complessiva­mente negativo per il modo in cui è stata gestita. Questo non per un mero gioco delle parti, come spesso purtroppo accade, ma a ragion veduta.

Qui si tratta di approvare un aumento percentuale del contri­buto regionale al COMIS. Non si tratta di un aumento finan­ziario in senso proprio, dal momento che, essendo venute meno determinate entrate che pure erano previste, la partecipazione della Regione aumenta proporzionalmente, passando dal 45 al 57 per cento.

La manifestazione non ha avuto successo sostanzialmente per due motivi: da una parte ci sono state minori entrate, come recita la deliberazione che dovremmo ratificare, e dall'altra, co­sa a mio avviso assai più grave, c'è stata una grossa riduzione della manifestazione rispetto alle aspettative.

Sulla prima questione, se non leggo male, è venuto completa­mente a mancare il contributo del Coni di 400 milioni. La cosa dispiace, anche perché il Coni aveva fortemente caldeggiato l'iniziativa, promettendo un sostegno organizzativo, che credo ci sia stato anche se in minima parte, ma anche un sostegno di tipo finanziario.

Spiace ancora di più - questa considerazione non vuole essere polemica, ma vuole difendere la persona di Lanivi - che questo contributo del Coni sia venuto meno proprio durante la sua presidenza della Giunta regionale.

Direi che, come minimo, si è trattato di un atto di indelicatezza del Coni nei confronti del suo Delegato regionale. Credo sia comunque più importante, come ho già accennato, la mancata partecipazione, la disattenzione che c'è stata nei con­fronti delle aspettative che ruotavano attorno a tale manife­stazione.

É certamente vero quanto ricordato dal Consigliere Florio, cioè che noi in Consiglio comunale abbiamo avuto occasione di ve­dere una rendicontazione del bilancio del COMIS; non so se i consiglieri regionali hanno potuto fare lo stesso.

Quello che a mio avviso è venuto a mancare - e sarebbe oltre­modo necessario che noi, consiglieri regionali, a fronte della spesa di 1,2 miliardi, ne fossimo comunque a conoscenza - è il cosiddetto ritorno provocato da questa manifestazione. L'impegno di spesa non è stato indifferente, per cui sarebbe utile che il COMIS ad una relazione meramente finanziaria, ne affiancasse un'altra, altrettanto particolareggiata, sulla rile­vanza data dalla stampa europea alla manifestazione, sui ser­vizi radiotelevisivi che l'hanno sostenuta...

Poiché ricordo che la manifestazione era stata inquadrata an­che nell'ottica dell'amicizia fra i popoli, come una possibilità di conoscenza, di scambio culturale e di amicizia fra i giovani val­dostani e quelli di tutta l'Europa, sarebbe interessante cono­scere quali benefici positivi hanno potuto trarre in quest'ottica i ragazzi valdostani.

Data la rilevanza della manifestazione e della spesa sostenuta, sarebbe interessante sapere se, muovendo sempre dalla stessa manifestazione, si sono previste ulteriori iniziative, sempre nell'ottica degli scambi tra i giovani dei vari Paesi partecipanti.

Chiaramente, mentre sollecito l'Assessore sulle cose che ho te­sté detto, annuncio che la Democrazia Cristiana si asterrà dal votare la deliberazione in oggetto.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Lanivi.

Lanivi (PVA) - Dal momento che il Consigliere Marguerettaz è tra i nuovi entrati in questo Consiglio, è giusto che un Consigliere più anziano, come può essere il sottoscritto, faccia il punto della situazione e ricordi alcune cose.

Cerco innanzitutto di definire che cosa si intende per "ribaltone" e "controribaltone". Poiché mi è parso di cogliere nell'intervento del Consigliere Marguerettaz un certo livella­mento fra i due termini, vorrei sottolinearne le differenze.

"Ribaltone" è stata un'operazione di potere, i cui frutti si sono visti in tutti i sensi, dalle tangenti al profondo ricambio della Democrazia Cristiana; è il frutto di un impegno fra poche per­sone, rimasto segreto finché non se ne sono capite appieno le motivazioni sulle quali il tribunale sta lavorando.

Il "controribaltone" è stato invece una svolta politica per rimet­tere nella giusta rotta la navigazione della barca regionale. Non si tratta, quindi, di ribaltone e di controribaltone, ma di un ribaltone all'insegna del potere e di una svolta, non ancora completamente avvenuta, per riparare gli ingenti danni pro­dotti dal ribaltone sulla vita politica ed amministrativa della Regione autonoma Valle d'Aosta.

Nel ribaltone ci stanno sia la gestione del discorso relativo alle olimpiadi, avvenuta a prescindere dal Coni regionale, sia l'av­vio della vicenda dei giochi europei della gioventù, che è avve­nuto senza il coinvolgimento della Delegazione regionale del Coni, perché anche il segretario nazionale del Coni mi ha dato dei riferimenti politici, non sportivi, relativamente tanto alla prima quanto alla seconda vicenda.

Contributo del Coni. Le trattative con il Coni non sono state tenute dal Coni regionale, che non è mai stato coinvolto nella fase della definizione e della indicazione della sede di Aosta, ma sono state tenute da altri.

Parlando molto terra terra, è probabile che il contributo del Coni sia venuto meno semplicemente perché essendo diminuite le sue disponibilità, che derivano dai proventi del totocalcio, sono evidentemente venute meno anche le possibilità di inter­vento del Coni in favore delle delegazioni regionali. Quest'anno, infatti, abbiamo visto ridotti a circa un terzo gli interventi del Coni per le delegazioni regionali a causa di una caduta pressoché verticale delle entrate del totocalcio.

Potrei quindi affermare che l'indelicatezza nei confronti della delegazione regionale del Coni si situa nella fase "a", allor­quando queste decisioni sono state assunte a prescindere dalla delegazione regionale del Coni, ma con dei forti agganci nelle segreterie dei partiti regionali valdostani.

Qualcuno ha sottolineato il termine "ricaduta". Facendo delle considerazioni sul costume e sulla cultura di oggi, si può osser­vare che lo sport in senso proprio non fa notizia. Fanno notizia le influenze di Gullit, ma non fa notizia la fase nazionale dei giochi della gioventù, che pure rappresenta la parte finale dell'attività di quasi quattro milioni di ragazzi. La fase nazio­nale dei giochi della gioventù fa notizia solo se ad essa presen­zia il Papa o il Presidente della Repubblica.

I giochi della gioventù, che tanta importanza hanno nella dif­fusione dello sport tra i giovani, vengono totalmente ignorati dai grandi mezzi di comunicazione. L'Italia è l'unico Paese al mondo che ha quattro o cinque quotidiani sportivi che si inte­ressano delle vicende sentimentali e personali delle stelle dello sport o di particolari attività sportive, che spesso operano ad­dirittura al di fuori del Coni.

La loro attività è intesa più come spettacolo che come sport propriamente detto, che non le centinaia di attività sportive, che fanno emergere sforzi e valori umani anche ai bassi livelli dilettantistici e giovanili di tante società sportive che coinvolgono in modo disinteressato nello sport tante passioni disinteressate.

Non dobbiamo pensare che questo sia un fatto scandaloso, pro­prio perché rientra nella norma; mentre ciò che è veramente vicino all'attività sportiva vera e propria viene praticamente ignorato dai grandi mezzi di informazione.

Torno a ripetere che durante i campionati ogni domenica cen­tinaia di migliaia di persone solcano i campi di calcio, ma ven­gono enfatizzate solo poche decine di partite della serie A o della serie B, mentre tutte le altre vengono del tutto ignorate.

Ciò non toglie, ovviamente, che la nostra manifestazione aves­se un suo significato ed un suo valore. Soprattutto nel 1993, anno di apertura dello spazio europeo, la candidatura di Aosta poteva avere, come ha avuto, un suo significato, sia pure nei limiti che ho detto.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (DC) - Io non amo la polemica, ma credo che mi sia consentita una brevissima risposta.

Con i termini "ribaltone" e "controribaltone" non volevo fare al­cuna analisi di tipo socio-politico-economico, ma usavo sempli­cemente dei termini che la maggior parte dei Valdostani usa per definire un certo periodo della nostra storia. Credo che, al di là di quanto detto dal Consigliere Lanivi, i Valdostani desi­derino che questi concetti si concretizzino in scelte vere e pro­prie. Bene ha fatto egli a ricordare che il processo di rinnova­mento in atto dal primo ribaltone non è ancora terminato, an­che perché pretendere ciò sarebbe stato comunque oltremodo pretenzioso.

Questa pretestuosità è l'aspetto che amareggia di più, perché, quando si ha una visione manichea della storia, sembra che dietro l'angolo ci siano sempre dei rischi. Invece, stando a quanto è emerso nella precedente adunanza consiliare, il di­battito in corso in seno alle varie forze politiche, a prescindere dalla distinzione fra maggioranza e minoranza, indichi una reale volontà di cambiare atteggiamento nei confronti delle scelte della politica.

Mi sia ancora consentito aggiungere un piccolo particolare sull'argomento in oggetto. Mi è stato detto che l'allora segreta­rio del Coni, che recentemente dovrebbe aver fatto carriera, avesse dato al delegato regionale delle giustificazioni esclusi­vamente politiche. Mi sorprende ora che il Consigliere Lanivi dia successivamente, a fronte del mancato finanziamento del Coni, delle giustificazioni non politiche, ma tecniche, dal mo­mento che avvalora l'ipotesi che i 400 milioni non sono arrivati per una riduzione delle entrate del totocalcio. Non vorrei invece che l'iniziale scontro politico fosse poi continuato anche quando si trattava di finanziare i 400 milioni al COMIS.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore del turismo, sport e beni culturali, Voyat.

Voyat (UV) - Ritengo opportuno fare una breve cronistoria della manifestazione dello scorso febbraio.

Dopo che una nutrita delegazione valdostana era stata in Turchia per presentare la candidatura e dopo che il CIO aveva assegnato i giochi al Comune di Aosta, nessuno aveva più te­nuto i contatti con il Coni, tant'è vero che verso il 10 giugno dell'anno scorso mi è giunta una preoccupata telefonata dall'allora segretario Pescante, in cui lamentava che dopo le varie pressioni dei politici e dei rappresentanti del Comune di Aosta, più nessuno si aveva tenuto i contatti con il Coni per l'organizzazione dei giochi. Poi mi disse: "Dal momento che non possiamo più recedere, perché mancano solo sei mesi alla mani­festazione, vi preghiamo di sopperire in qualche modo a quanto non è stato fatto finora".

La Giunta regionale ha dovuto attendere ancora circa un mese, in quanto i giochi erano assegnati al Comune di Aosta, che sta­va attraversando una crisi politica, per cui solo intorno al 10 luglio ci sono stati contatti concreti tra Regione, Comune e rappresenti del Coni e da allora si è messa in modo tutta la macchina organizzativa. Bisogna poi considerare che la manifestazione, a cui inizial­mente doveva partecipare solo 12 Paesi, poi saliti a 41, doveva essere preparata in circa sei mesi.

Il Comune e la Regione sono intervenuti finanziariamente: 1,5 miliardi la Regione e 600 milioni il Comune. É vero, come si diceva, che il Coni aveva promesso circa 400 milioni e che altri ne erano stati promessi dalla CEE e dal CIO. Questi ultimi hanno versato un contributo inferiore a quello concordato, ma che, grazie al momentaneo cambio favorevole del dollaro, ha comunque ha raggiunto lo stesso importo.

L'Amministrazione regionale non ritenne opportuno istituire un nuovo comitato e preferì avvalersi di quello già in funzione da anni e che per conto dell'Amministrazione regionale gestisce tutte le grosse manifestazioni di livello internazionale.

Come dicevo, quindi, sono stati avviati i primi contatti e si è dato avvio a tutta l'organizzazione della manifestazione, con un risultato che, considerati i tempi e le possibilità, può essere ritenuto soddisfacente.

Qualcuno pensa che manifestazioni di questo genere monopo­lizzino l'attenzione della televisione e della stampa; ciò non è affatto vero. Tant'è che, ad esempio, quando ci siamo accorti che la manifestazione si svolgeva contemporaneamente ai campionati mondiali di discesa in Giappone, abbiamo chiesto un intervento immediato del Coni presso il CIO per anticipare anche solo di una settimana la nostra manifestazione, così avremmo potuto - il nostro addetto stampa aveva già preso gli opportuni contatti - far transitare gli atleti in Valle d'Aosta immediatamente dopo le ultime gare in Europa e prima della partenza per il Giappone.

Purtroppo, visti i tempi e visto che prima nessuno aveva cerca­to di fare alcunché, abbiamo dovuto patire la concomitanza delle due manifestazioni. Come diceva il Consigliere Lanivi, è evidente che Tomba attrae molto di più la stampa e la televi­sione che non un qualunque George. Comunque, leggendo la relazione finale sullo svolgimento della manifestazione, stilati dal Comis alcuni mesi fa, si evince che ai giochi erano presenti ben 123 rappresentanti di organi di stampa o di enti radiote­levisivi. Non ho qui con me una copia della relazione, ma i consiglieri interessati la possono richiedere. Ebbene questa re­lazione dimostra la serietà con cui il Comune, la Regione ed in modo particolare il Comis hanno operato in quella occasione.

Veniamo ora alla contrazione del numero di atleti. Non è vero che c'è stata una effettiva diminuzione; è vero invece che, dal momento che all'inizio i Paesi partecipanti erano solo 12, mentre poi sono diventati 41, il preventivo è stato ipotizzato sul numero massimo di possibili partecipanti. Moltiplicando 41 per un numero medio di partecipanti per ogni delegazione si otteneva un totale complessivo di circa 1400 partecipanti, ma alcune nazioni, per questioni interne loro, non hanno potuto essere presenti, mentre altre hanno partecipato con un numero più ridotto di atleti. In definitiva, i partecipanti effettivi sono stati 708, molto meno quindi di quelli da noi previsti.

Ci è andata anche bene perché, come dicevo, c'è stata una di­minuzione delle entrate, anche se bisogna precisare che quan­do il Coni ci ha detto di non poter contribuire finanziariamente, ha comunque garantito la disponibilità di mezzi e uomini. Certamente lo spostamento di venti o trenta persone da Roma in Valle d'Aosta per una settimana o dieci giorni ha dato una resa minore di quella che si sarebbe potuta ottenere prendendo gente del posto. É chiaro infatti che un delegato addetto all'or­ganizzazione delle gare o ai trasporti, se non conosce il posto, ci mette molto più tempo e quindi dà una resa inferiore. Dobbiamo comunque riconoscere che l'impegno del Coni in uomini e mezzi c'è effettivamente stato.

Si è parlato di chiarezza nelle entrate e nelle spese. Io credo che la chiarezza ci sia, anche se è evidente che in una delibe­razione non si può inserire tutta la cronistoria delle varie vi­cende o l'elenco di tutte le spese e di tutte le entrate. C'è da di­re, inoltre, che noi ci eravamo impegnati per 1,2 miliardi, ma stando alla relazione quasi definitiva relativa alla chiusura dei conti dovremmo risparmiare la "modica" somma di 58 milioni, quindi dovremmo spendere 1 miliardo e 142 milioni.

Veniamo ora alla questione della pubblicità. Erano presenti molte televisioni europee e dalla lettura della rassegna stampa, che chiederò al Comis e che farò distribuire in copia ad ogni ca­pogruppo, si vedrà che le ore di trasmissione e la quantità di articoli che hanno parlato di questa manifestazione sono state, a nostro avviso, almeno buone, anche se non soddisfacenti.

In ogni caso, la presenza dei responsabili del settore sportivo invernale in Valle d'Aosta in quel periodo ci ha dato la possi­bilità di far conoscere la Valle d'Aosta e le manifestazioni in­ternazionali che vi si possono effettuare. Questo è un aspetto che a noi interessa molto.

Mi meraviglio che si possa dire che la manifestazione è stata gestita male. Come ho già detto, tenuto conto del limitato pe­riodo di tempo a disposizione per l'organizzazione ed esaminata la rendicontazione, posso dire che non c'è stata cattiva gestio­ne, ma si è fatta una gestione che ha dovuto tenere conto anche della diminuzione delle entrate.

Nella relazione è possibile verificare tanto quanto dice il comi­tato organizzativo regionale su ogni stazione e sulle persone impegnate che le cifre che sono state spese. Oltre a far avere la documentazione, mi posso eventualmente impegnare a presen­tarmi alla Commissione competente, allargata ai Capigruppo o ai consiglieri interessati, con i rappresentanti del Comune e del Comis per svolgere una relazione più esauriente.

Non credo comunque che una manifestazione del genere possa essere considerata solo sotto l'aspetto pubblicitario o sotto quello dei benefici diretti conseguenti a certi soggiorni in Valle per qualche settimana. Tengo a ribadire che in quel momento per noi era doveroso tener fede ad un impegno assunto dal Comune di Aosta e dai rappresentanti regionali nei confronti di una istituzione di interesse mondiale e inoltre c'è da dire che non volevamo creare alcun problema ad una manifestazione giovanile.

Credo che l'aumento dal 45 al 57 per cento, pari a circa 120 milioni, non sia tale da giustificare il rinvio della deliberazione, specie a fronte della nostra già dichiarata disponibilità, sem­preché vi sia anche quella della Commissione competente e dei Capigruppo, ad organizzare un incontro con i responsabili del Comune di Aosta, del Comis e dell'Assessorato al turismo.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4221.

Esito della votazione

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 21

Astenuti: 12 (Bavastro, Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Rini, Secondina Squarzino, Tibaldi e Marco Viérin)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 4223 in data 7 maggio 1993: Concessione di un contributo di lire 20.000.000 allo Ski Club Gran Paradiso nelle spese sostenute per l'organizzazione dell'edizione della staffetta internazionale in notturna, svoltasi l'11 gennaio 1993. legge regionale 31/1992. Approvazione e liquidazione di spesa.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4223.

Esito della votazione

Presenti: 32

Votanti e favorevoli: 28

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 4292 in data 7 maggio 1993: Approvazione dell'integrazione del corso per casari attraverso l'eser­citazione pratica presso caseifici regionali.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4292.

Esito della votazione

Presenti: 32

Votanti e favorevoli: 28

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 4297 in data 7 maggio 1993: Lavori di bonifica idraulico-agraria di terreni idromorfi in località Planaval nel Comune di Arvier - Estensione dell'invito per la gara d'appalto.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4297.

Esito della votazione

Presenti: 32

Votanti e favorevoli: 28

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 4298 in data 7 maggio 1993: Lavori di ricostru­zione ponte sul torrente Bagnère in Comune di Saint-Christophe. Estensione dell'invito per la gara di appal­to.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4298.

Esito della votazione

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 29

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 4300 in data 7 maggio 1993: Lavori di sistema­zione pendice franosa in località Côte Marc del Comune di Valgrisenche. Estensione dell'invito per la gara d'ap­palto.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4300.

Esito della votazione

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 29

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 4670 in data 17 maggio 1993: Approvazione dei criteri e delle modalità d'intervento della Regione per i minori che fruiranno di soggiorni marini e montani presso colonie private, durante l'anno 1993.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz; ne ha facoltà.

Marguerettaz (DC) - Vorrei cortesemente chiedere all'Assessore di fornirci delle sia pur brevi delucidazioni su questa delibera ed in particolare sull'opportunità per i minori di partecipare ai soggiorni organizzati da enti privati. Ci piace­rebbe sapere se questi enti sono stati realmente individuati oppure se si tratta genericamente di qualsivoglia ente privato organizzi un soggiorno marino o montano per minori.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore della sanità ed assisten­za sociale, Vicquéry; ne ha facoltà.

Vicquéry (UV) - Si tratta di una deliberazione predisposta dalla Giunta precedente; noi ci siamo limitati ad aggiornare le rette sulla base del costo della vita.

In linea di massima, non c'è alcuna discriminazione nei con­fronti degli enti privati, si tratta però di prendere in mano il problema perché, come abbiamo appreso dagli organi di infor­mazione, nella scorsa estate le famiglie hanno scelto in via prioritaria i centri gestiti direttamente dalla Regione piuttosto che quelli gestiti dal Comune di Aosta. É mia intenzione verifi­care le ragioni di ciò, anche perché alcuni centri sono stati ge­stiti dalla stessa associazione, cioè dall'Ansed. Mi riservo co­munque di riferire in merito nel corso di una prossima adunan­za.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4300.

Esito della votazione

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 30

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 4970 in data 17 maggio 1993: Conferma dell'ap­provazione del progetto ai fini espropriativi e riappalto a licitazione privata dello stralcio dei lavori di costru­zione del secondo lotto dell'impianto di irrigazione a pioggia automatizzato nella collina di Charvensod. Approvazione e conferma dell'impegno di spesa.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Marco Viérin; ne ha facoltà.

Viérin M. (DC) - Vorrei chiedere alcuni chiarimenti sull'argomento in oggetto ed in particolare vorrei sapere se ci sono stati dei problemi e perché si è preferito confermare l'ap­provazione del progetto e riappaltarlo a licitazione.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore dell'agricoltura, fore­stazione e risorse naturali, Vallet; ne ha facoltà.

Vallet (UV) - Je pense que les prémisses de la délibération sont clai­res, dans le sens que le précédent contrat a dû être in­terrompu face aux graves négligences de l'entreprise qui avait fait le contrat. C'est pour cette raison que, étant donné que les dépenses étaient déjà engagées, on prédispose une nouvelle procédure pour compléter les travaux qui avaient été commencés.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4300.

Esito della votazione

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 30

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 5002 in data 28 maggio 1993: Approvazione ap­palto a licitazione privata dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree verdi pubbliche di proprietà o in gestione all'Amministrazione regionale, nel Comune di Aosta. Approvazione ed impegno di spe­sa.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4300.

Esito della votazione

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 30

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Poiché l'oggetto n. 5087 deve essere votato con scrutinio segreto, passiamo all'esame dell'oggetto n. 5094.

Oggetto n. 5094 in data 28 maggio 1993: Approvazione fi­nanziamento della spesa di lire 441.000.000 a titolo di contributo al Comune di Aosta per l'istituzione e la ge­stione di servizi rivolti ai cittadini extracomunitari per l'anno 1993.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.

Linty (LN) - Restiamo sbigottiti nel leggere il contenuto di questa deliberazione. Mentre la città di Aosta e tutta la nostra Regione sono provate dalla disoccupazione, dai problemi della casa e dalla mancanza di spazi per i giovani, qualcuno non tro­va di meglio che approvare consistenti interventi finanziari a favore degli extracomunitari.

Questo provvedimento non contribuisce ad altro che a consa­crare quanto sancito dalla legge Martelli, dando la possibilità legale agli extracomunitari di insediarsi liberamente sul nostro territorio.

Non possiamo restare indifferenti di fronte al dilagare della prostituzione, della microcriminalità patrocinata dagli enti pubblici, quando i nostri giovani sono senza lavoro ed i citta­dini di Aosta senza casa.

Questa è un'offesa al popolo valdostano, nel nome di una soli­darietà che allo sperpero del denaro pubblico tutto affianca, specialmente in campagna elettorale, fuorché la soluzione del problema degli extracomunitari.

Nel caso di profughi da zone colpite da guerre civili, la nostra posizione sarebbe sicuramente diversa. Altri Stati europei ci stanno dando l'esempio. Come possiamo rifiutarci di seguirlo e poi pretendere di essere inseriti nel progetto europeo?

Questa è pura ipocrisia nei confronti dei cittadini che pagano ingiustamente le tasse, ma si vedono le strade e le piazze occu­pate da prostitute e venditori ambulanti.

Speriamo almeno che nel dormitorio sito in regione Tzambarlet possano trovare ricovero gli sfrattati valdostani e che al Centro informazioni di via Antica Zecca possano dire ai nostri ragazzi dove trovare lavoro.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Secondina Squarzino.

Squarzino (VA) - Io rimango sbigottita di fronte alle parole che ho appena sentito, anzi mi vergogno che un Valdostano dica queste cose.

Innanzitutto vorrei chiarire che in quel dormitorio, che per la verità è costituito da baracche vergognose tanto che si dovreb­be fare qualcosa per migliorare la situazione, è ospitata soltan­to gente che lavora. Gli extracomunitari, che tra l'altro pagano regolarmente l'affitto per soggiornare e dormire in quelle ba­racche, sono gente che lavora e che paga le tasse come tutti gli altri cittadini. Questo sia ben chiaro.

In secondo luogo, spero che ci si dia da fare per cambiare la situazione, anche abitativa, di quelle persone. Non vorrei dav­vero che qualche sfrattato fosse invitato ad andare lì e non vor­rei che dall'intervento appena sentito emergesse una mozione dal tono che segue: "Mandiamo via gli extracomunitari dalle baracche, per lasciare posto agli sfrattati della città di Aosta che sono senza tetto o a chi ne ha bisogno".

Pertanto, non solo do il mio voto favorevole a questa delibera­zione, ma chiederei all'Assessore di impegnarsi attivamente per miglio-rare anche il budget, perché questo provvedimento è stato assunto nel 1988, la convenzione ha ormai due o tre anni e quindi dovreb-bero essere riviste certe modalità. Credo poi che dovrebbe essere affrontato in modo più completo anche il pro­blema dei lavoratori - ripeto la parola "lavoratori" - che sono qui in Valle d'Aosta, alcuni da diversi anni, e che, come tutti i lavoratori e come tutte le persone, hanno il diritto di avere un tetto ed una casa.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore della sanità ed assisten­za sociale, Vicquéry.

Vicquéry (UV) - La problematica degli extracomunitari è così delicata da non poter assolutamente essere risolta - Consigliere Linty - con le battute o con gli slogan.

Noi, come movimento, eravamo contrari alla legge Martelli - lo ribadiamo in questa sede, che è quella più istituzionale e giu­sta - però l'abbiamo subita come subiamo tante altre leggi. Le Regioni non possono far altro che regolamentare nel loro inter­no disposizioni legislative statali che fissano certi criteri. Per quanto concerne l'aspetto finanziario, si deve sapere che una buona parte di questi investimenti vengono restituiti alle Regioni con i trasferimenti ordinari attraverso la legge Martelli. Detto questo, mi pare però che debba essere sottolineato - come è stato ben detto dal Consigliere Secondina Squarzino - che si tratta di centri di prima accoglienza. Il vero problema non sta nel non dare accoglienza ai cittadini extracomunitari, ma nell'evitare che i centri di prima accoglienza si trasformino in residenze stabili e fisse, perpetuando nel tempo un'assurda si­tuazione di precarietà.

In questi giorni ho avuto degli incontri con l'Assessore Favre del Comune di Aosta su questo problema, che è grosso, difficile e complesso, ma che verrà certamente riportato in Consiglio regionale, anche perché questa deliberazione è una semplice conseguenza di un impegno politico preso dal Consiglio regiona­le nel 1988. Da allora ad oggi abbiamo continuato a fa­re deliberazioni in via transitoria, invece va predisposto un piano programmatico, perché oltre al centro di prima acco­glienza è già in funzione il centro di via Antica Zecca e da una quindicina di giorni è stato messo in piedi un centro diurno per evitare situazioni deplorevoli come quelle che si sono verificate in questi ultimi tempi.

Il problema, quindi, va visto in un'ottica globale interdiscipli­nare assieme alle forze dell'ordine, perché il vero problema è costituito dagli extracomunitari abusivi e non da quelli che hanno il permesso di soggiorno.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 4300.

Esito della votazione

Presenti: 30

Votanti e favorevoli: 27

Astenuti: 3 (Bavastro, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Poiché l'oggetto n. 5096 deve essere votato con scrutinio segreto, passiamo all'esame dell'oggetto n. 5094.

Oggetto n. 5450 in data 18 giugno 1993: Affido dei lavori, in economia diretta, di fornitura e posa in opera di una struttura di servizio per i lavori di restauro della can­toria nella cattedrale di Aosta, alla ditta Ottavianelli srl di Aosta. Approvazione ed impegno di spesa.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 5450.

Esito della votazione

Presenti: 29

Votanti e favorevoli: 25

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 5734 in data 28 giugno 1993: Appalto a licita­zione privata dei lavori di ampliamento e opere neces­sarie per il superamento delle barriere architettoniche presso la microcomunità e centro socio-sanitario di Cogne. Approvazione di spesa.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.

Collé (DC) - Vorrei chiedere all'Assessore competente se que­sta struttura è di proprietà del Comune di Cogne o della Regione.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (DC) - Io non mi formalizzerei tanto sulla questione della proprietà, ma solleciterei la Giunta ad attuare pienamen­te la legge dello Stato per l'abbattimento delle barriere archi­tettoniche, perché durante la campagna elettorale ho girato in vari comuni ed ho potuto constatare che tale legge è ancora molto disattesa.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore dei lavori pubblici, Ferrero.

Ferrero (Ass. tec.) - La proprietà dell'edificio è della Regione, ma credo che questi lavori siano sempre a carico del bilancio regionale.

Per quanto riguarda, invece, il problema sollevato dal Consigliere Chiarello, faccio notare che già oggi sono in ratifica ben tre deliberazioni che tendono ad adeguare le strutture alla normativa vigente É evidente che si tratta di un problema reale su cui si cercherà di intervenire nel miglior modo possibi­le.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 5734.

Esito della votazione

Presenti: 32

Votanti: 29

Favorevoli: 29

Astenuti: 3 (Bavastro, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 5735 in data 28 giugno 1993: Appalto a licita­zione privata dei lavori di esecuzione dell'impianto idro-termo-sanitario per l'ampliamento e opere neces­sarie per il superamento delle barriere architettoniche presso la microcomunità e centro socio-sanitario di Cogne. Approvazione di spesa.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.

Collé (DC) - L'Assessore ha detto che la Regione sarebbe co­munque intervenuta in quest'opera, anche se la struttura fosse stata di proprietà del Comune. Ora, poiché questo è molto im­portante per le Amministrazioni comunali, chiedo che venga fatto realmente.

Io cercherò di verificare alcune cose, anche perché mi risulta che la Regione, rifacendosi ad una certa leg­ge, non è assolutamente intervenuta in alcuni comuni.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore dell'agricoltura, fore­stazione e risorse naturali, Vallet.

Vallet (UV) - Vorrei precisare la legge n. 25 del 1992 prevede il rim­borso ai comuni della spesa totale ammessa per gli in­terventi eseguiti per l'abbattimento delle barriere ar­chitettoniche su edifici di proprietà comunale o di amministrazioni locali.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 5734.

Esito della votazione

Presenti: 32

Votanti: 29

Favorevoli: 29

Astenuti: 3 (Bavastro, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 5736 in data 28 giugno 1993: Appalto a licitazione privata dei lavori di realizzazione delle vie di fuga e delle opere necessarie per il superamento delle bar­riere architettoniche nell'edificio scolastico Istituto Tecnico Commerciale Manzetti di Aosta. Approvazione ed impegno di spesa.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la rati­fica della deliberazione n. 5734.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 3 (Bavastro, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 5087 in data 28 maggio 1993: Dipendente re­gionale sig. Livio Vagneur. Conferimento dell'incarico della reggenza del posto di dirigente del servizio rap­porti con gli enti locali, gestione segretari comunali ed affari di culto.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Linty; ne ha facoltà.

Linty (LN) - Vorrei fare una breve considerazione. Visto che questo incarico di dirigenza all'interno del Servizio rapporti con gli enti locali è molto importante, sollecitiamo l'Assessore com­petente a bandire al più presto il relativo bando di concorso.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Dino Viérin.

Viérin D. (UV) - Nous partageons le souci qui a été expri­mé par M. Linty et, à cet effet, le concours à déjà été lancé le 14 avril 93.

Il sera de notre devoir de solliciter le déroulement concret de ce concours.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione per scrutinio segreto la ratifica della deliberazione n. 5087.

Votazione a scrutinio segreto

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 3 (Bavastro, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente - Purtroppo, come abbiamo già spiegato, si tratta di un voto segreto che però consente di conoscere gli astenu­ti; ciò però è prescritto dal Regolamento.

Oggetto n. 5096 in data 28 maggio 1993: Dipendente re­gionale Dott. Giuseppe Villani. Conferimento dell'inca­rico della reggenza del posto di dirigente del servizio della sanità dell'Assessorato della Sanità ed Assistenza Sociale.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione per scrutinio segreto la ratifica della deliberazione n. 5096.

Votazione a scrutinio segreto

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 3 (Bavastro, Linty e Tibaldi)

Il Consiglio approva