Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 4002 del 9 dicembre 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 4002/IX Presa d'atto delle dimissioni dell'Assessore regionale all'agricoltura, forestazione e risorse naturali.

Si dà atto che il Consigliere Rollandin non partecipa alla discussione e alla votazione dell'oggetto.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand.

Riccarand (VA) Il nostro Gruppo voterà a favore della presa d'atto delle dimissioni dell'Assessore all'agricoltura. Credo tuttavia che alcune riflessioni vadano fatte rispetto a questa situazione, perché non si tratta soltanto di un fatto tecnico e burocratico, ma di un fatto che ha delle implicazioni politiche.

Intanto devo dire che sono rimasto sconcertato da quello che ho appreso, cioè dalla decisione del Comité Exécutif dell'Union Valdôtaine di assumere una posizione, nella settimana scorsa, in cui è stato chiesto all'Assessore all'agricoltura di ritirare le sue dimissioni. Dietro questa decisione dell'organo dirigente dell'Union Valdôtaine, c'è a nostro avviso una grave sottovalutazione della vicenda penale che ha coinvolto il Consigliere Rollandin, e c'è anche una sorta di sfida nei confronti di quanto gli organi preposti all'amministrazione della giustizia hanno potuto verificare e decidere.

Lo stesso discorso, a nostro avviso, va fatto rispetto ad alcuni commenti comparsi su alcuni organi di informazione, su alcuni giornali, per fortuna pochi, ma comunque ci sono stati dei commenti che hanno elogiato il comportamento dell'Assessore uscente per la correttezza delle sue scelte; quando, invece, io credo che questo comportamento, proprio alla luce delle vicende che si sono dipanate dal momento in cui la Regione si è costituita parte civile con l'autosospensione, non sia stato improntato agli estremi della correttezza e dell'esemplarità.

C'è però qualcos'altro, che per noi è più importante e che vorrei aggiungere. Oggi noi scriviamo in questo Consiglio, con la votazione sulla presa d'atto, una sorta di cronaca di una dimissione che era annunciata fin dall'inizio, fin dal mese di giugno. Aver voluto nominare Assessore all'agricoltura, in un posto importante della Giunta regionale -sappiamo che è uno dei posti più significativi e prestigiosi all'interno del Governo regionale - una persona che era rinviata a giudizio, secondo noi ha rappresentato, e lo dicemmo fin da allora, un grave errore.

Oggi io credo che chi ha votato allora per la nomina ad Assessore all'agricoltura del Consigliere Rollandin, dovrebbe fare una autocritica in Consiglio e dovrebbe esprimere una valutazione rispetto al perché si fecero certe scelte nonché all'errore evidente che ha dimostrato essere questo tipo di scelta.

Non soltanto per amor di critica, ma anche perché quel tipo di scelta fatta dalla maggioranza che allora si costituiva, non fu senza influenza rispetto alla composizione di questa maggioranza e di questa Giunta. Tutti ricorderete che il nostro Gruppo era disponibile - e lo aveva detto - a far parte di questa maggioranza e venne tagliato fuori dalla possibilità di una collaborazione proprio perché pose con forza il problema di non nominare Assessore una persona, chiunque essa fosse, rinviata a giudizio per avvenimenti collegati all'attività dell'Amministrazione regionale. Se allora si fosse fatta una scelta di chiarezza e di correttezza, noi oggi forse avremmo una maggioranza ed una Giunta diverse, e se ci fosse stata una scelta di pulizia a suo tempo, e non adesso in una situazione obbligata, determinata dalla sentenza del Tribunale, noi avremmo dimostrato forse la capacità di scegliere e non solo di far decidere all'interno del Consiglio le sorti e le composizioni della Giunta regionale.

Questo Consiglio regionale a nostro avviso in questi mesi ha scritto un ennesimo capitolo di un modo di fare politica che è caratterizzato dall'arroganza del potere e sicuramente non dallo spirito di servizio.

E' un invito alla riflessione che noi facciamo qui, all'interno del Consiglio e che faremo anche all'esterno, all'opinione pubblica perché è anche e sopratutto su questa vicenda che si vede se le forze politiche sono tutte uguali o se ci sono differenze significative di comportamenti e di principi.

Vorrei fare un'ultima considerazione che è più collegata a quanto succederà d'ora in avanti. Io non conosco esattamente il dispositivo della sentenza del Tribunale di Aosta, se non per quello che ne è stato riferito dagli organi di informazione, quindi non so con quale livello di precisione e di rigore,e chiedo al Presidente del Consiglio di acquisire al più presto tale dispositivo di sentenza, perché se ne possano verificare i contenuti reali.

Così come chiedo al Presidente del Consiglio di verificare il complesso della situazione che si è determinata, ed in particolare per quanto riguarda l'eventualità di una esistenza di una ineleggibilità sopravvenuta nel caso del Consigliere Rollandin.

C'è infatti, una situazione di conflitto oggettivo, fra un Consigliere rinviato a giudizio, processato, condannato, contro il quale la Re-gione si è costituita parte civile, e quindi configurando una lite pendente tra persona ed amministrazione, che ricade in pieno, mi sembrerebbe di capire nell'articolo 7 della legge n.1257 del 5 agosto 1962: "Norme per l'elezione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta", che è una delle norme che non viene abrogata neanche dalla recente legge che abbiamo approvato, ma rimane in piedi perché si tratta di norme sulla incompatibilità ed ineleggibilità.

Questa norma dice che una lite pendente con la Regione è causa di ineleggibilità e l'articolo 25 della legge è molto chiaro: "Decadenza dei consiglieri regionali per cause sopravvenute di ineleggibilità: quando successivamente all'elezione un Consigliere regionale venga a trovarsi in una delle condizioni previste dalla legge come causa di ineleggibilità, il Consiglio regionale ne deve dichiarare la decadenza, sostituendolo con chi ha diritto".

Non è una facoltà che noi abbiamo di fare o non fare, ma è un obbligo, quindi io sostengo che gli uffici della Presidenza del Consiglio debbano predisporre una nota sull'argomento da trasmettere a tutti i Capigruppo, in modo che ogni gruppo possa fare le sue valutazioni, e possiamo collocarci all'interno di quelle che sono le norme di legge.

PresidenteHa chiesto di parlare il Consigliere Viérin.

Viérin (UV)Nous n'avons pas l'habitude de transformer la salle du Conseil régional en un Tribunal et donc les considérations et les appréciations que nous formulons ont une valeur politique et ne veulent absolument pas remplacer ou substituer ce jugement au jugement que d'autres devront donner. A cet égard nous ne pouvons donc que confirmer que les organes de l'Union Valdôtaine, notamment son Comité exécutif, ont pris acte du verdict concernant M. Auguste Rollandin.

Ils ont constaté que les accusations les plus graves dont il était objet sont tombées et à cet égard, tout en prenant acte de la volonté qui a été exprimée par M. Rollandin de mettre à la disposition du Mouvement son mandat d'Assesseur - tout en n'ayant, du point de vue juridique, aucune obligation de dimissioner - le Comité exécutif a tout d'abord souligné la valeur politique et morale de cet acte et ensuite a exprimé comme Comité exécutif et comme Groupe de conseillers sa pleine et complète solidarité.

Le Comité exécutif avait également décidé de l'inviter à retirer sa démission. M. Rollandin, tout en prenant acte et, à cet égard, reconforté par la solidarité qui lui a été exprimée par l'Union Valdôtaine, a néanmoins confirmé sa décision de démissionner de la charge d'Assesseur dont nous sommes aujourd'hui appelés à prendre acte. L'Union Valdôtaine renouvelle ses sentiments de stime et de solidarité à l'égard de M. Rollandin, le remercie aussi pour son activité en faveur de la Communauté valdôtaine et souhaite que ce jugement d'appel qui pourra mettre, nous le croyons et l'espérons, une parole définitive, et donc éclaircir cette situation, puisse se tenir au plus tôt.

PresidenteHa chiesto di parlare il Presidente della Giunta.

Lanivi (GM) Per brevissime dichiarazioni. Io credo che, e ne sono convinto, in un momento particolarmente difficile della vita politica di questa Regione e dei lavori di questo Consiglio, la Maggioranza ed il Governo regionale abbiano seguito una via improntata ed orientata al buon senso, alla correttezza e alla serietà. Ha assunto decisioni difficili, ma le ha assunte. Erano discrezionali, ma ha voluto assumere degli atteggiamenti che fossero di garanzia e di coerenza rispetto non solo a questo Consiglio, ma alla popolazione intera valdostana, non stabilendo condizioni di favore o privilegio nei confronti di chi appartenesse a questo Consiglio o a questo Governo regionale; quindi dobbiamo dare atto all'Assessore Rollandin, che con le sue dimissioni e malgrado fosse sostenuto dalla solidarietà del suo movimento, ha voluto riconsegnare il suo mandato.

E' un atto di responsabilità, lo voglio sottolineare, che, in un momento difficile politicamente, vuole contribuire a chiarimenti ed ha un senso di correttezza. Per quanto mi riguarda credo che, a nome dell'intero Governo regionale, io lo debba ringraziare per il contributo importante che ha dato all'attività di questo Governo regionale.

Presidente Pongo in votazione le dimissioni dell'Assessore all'agricoltura, forestazione e risorse naturali, Rollandin.

Esito della votazione:

Presenti: 29

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 1 (Gremmo)

Il Consiglio prende atto per accettazione delle dimissioni rassegnate dal Signor Augusto Rollandin dalla carica di Assessore all'agricoltura, forestazione e risorse naturali.