Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3876 del 9 novembre 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 3876/IX Notizie concernenti l'associazione "Forum dei giovani" e la futura utilizzazione della "Maison Savouret". (Interrogazione)

Presidente Do lettura della interrogazione presentata dal Consigliere Gremmo:

Interrogazione Durante l'ultimo Consiglio regionale il Presidente della Giunta ha respinto la richiesta di demolizione di Maison Savouret avanzata con una mozione affermando che sarebbe sua intenzione utilizzare il suddetto stabile quale sede di una associazione denominata "Forum dei Giovani".

A fronte delle preoccupazioni espresse dai cittadini firmatari di una petizione, il Presidente della Giunta ha affermato che tale sede comporterebbe solo attività di documentazione senza rischio di rumorosità alcuna.

Sabato 10 c.m., intervistato dal TG regionale, il responsabile del suddetto "Forum" ha dichiarato che, in caso di utilizzazione della Maison Savouret da parte della sua associazione, egli intenderebbe realizzare una ludoteca per bambini.

In questi giorni, poi, polemiche di stampa hanno evidenziato come il già richiamato "Forum" non comprenderebbe più l'associazionismo giovanile ma una trentina scarsa di persone, rappresentanti solo se stesse.

Di fronte a tutto ciò, si interroga il Presidente della Giunta per conoscere:

- se è al corrente delle intenzioni del "Forum" in merito alla ludoteca e se sono compatibili con le affermazioni fatte in Consiglio;

- se il suddetto "Forum" può essere considerato ancora interlocutore credibile della Regione.

Presidente Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

Lanivi (GM) Solo per rettificare quanto è affermato nelle premesse della interrogazione da parte dello stesso Consigliere Gremmo.

Recita all'inizio la mozione: "Durante l'ultimo Consiglio regionale il Presidente della Giunta ha respinto la richiesta di demolizione di Maison Savouret avanzata con una mozione affermando che sarebbe sua intenzione utilizzare il suddetto stabile quale sede di una associazione denominata "Forum dei giovani".

Tanto per chiarire, questa non è una decisione che spetta al Presidente della Giunta regionale, o alla Giunta regionale. Ho detto in quella sede due cose: la prima, che la proprietà dell'edificio è per l'85 percento del comune di Aosta, per il 15 percento della Regione, che rimaneva da chiarire ancora una piccola porzione di proprietà di privati, e che comunque vi erano ancora degli aspetti di tipo giuridico legislativo da chiarire circa condizioni che sarebbero state poste da donatori di questo edificio; e inoltre che era il comune di Aosta in primis a dover adottare certe decisioni e che il consiglio comunale di Aosta, ripetutamente, aveva deliberato l'utilizzazione di questo edificio ristrutturandolo. In secondo luogo avevo sentito il comitato dei cittadini firmatari una petizione, con la quale richiedevano la demolizione della casa.

In terzo luogo mi ero impegnato a sentire l'Amministrazione comunale di Aosta, perché, sentendo il comitato dei cittadini firmatari la petizione, fosse possibile ricercare soluzioni che, tenendo conto della volontà del comune di procedere alla ristrutturazione, tenesse in considerazione le preoccupazioni dei cittadini.

Queste erano le considerazioni che avevo svolto; questo solo per chiarire la premessa. Ciò che mi è stato assicurato dal Comune è che il Comune stesso avrebbe proseguito gli incontri con questo comitato, per vedere se era percorribile questa strada, e che comunque non sarebbe stato preso nessun tipo di decisione, che provocasse o alimentasse o enfatizzasse delle preoccupazioni che questi cittadini avevano, soprattutto nella ipotesi, che pare smentita dal Consiglio comunale, di trasformare questo edificio in una discoteca, cioè luogo di ritrovo di giovani con caratteristiche di rumorosità.

Mi è stato assicurato che il comune di Aosta prosegue in questo tipo di confronto.

Vi è una seconda domanda che l'interrogante pone e cioè se il suddetto "Forum" può essere considerato ancora interlocutore credibile della Regione. Devo dire che il "Forum", questa federazione o consorzio di associazioni giovanili, è per noi uno degli interlocutori, è una associazione esistente, quindi un interlocutore della Regione. Non ho inteso il significato della seconda domanda, cioè se è ancora interlocutore credibile; è una forma di associazionismo giovanile, sulla quale ognuno può esprimere giudizi, ma è un dato esistente.

Credo che queste fossero delle precisazioni più che delle risposte, tenendo conto che l'avvio dell'interrogazione stessa affida alla Regione un ruolo che non ha e non può avere.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Gremmo, ne ha facoltà.

Gremmo (UAP) Visto che ho diritto di parlare, anche se questo dà fastidio a qualcuno, mi dichiaro un po' insoddisfatto della risposta, non per i termini, ma perché elude l'aspetto principale attraverso una peraltro comprensibile risposta puntualizzatrice, che puntualizza poco.

La questione è diversa. Primo, ricordo bene che qui in Consiglio regionale, al di là della forma con cui si era arrivati a questo confronto, si era comunque detto che le possibilità per quel poco o quel tanto che riguardava la Regione di accettare, o comunque di accodarsi, o comunque di avallare delle scelte che riguardavano questa questione, erano subordinate alla assoluta certezza (e lo ha ripetuto in qualche maniera il Presidente) che le eventuali attività svolte nella ipotesi (peraltro da me deprecata) di realizzazione di questo centro o di quello che poteva essere, avrebbero avuto carattere tale da non creare problemi di via vai di persone, da non creare problemi di chiasso, da non creare problemi di presenze continue.

Il 10 ottobre, guardando in televisione una intervista al capo del gruppo "Forum dei giovani", che aveva organizzato una mostra in Piazza Chanoux, questo signore ha detto: "Noi andremo alla Maison Savouret, faremo tante belle cose, fra cui la ludoteca per i bambini".

Successivamente alla presentazione della mia interrogazione, in altri servizi giornalistici è venuto fuori che non solo c'è il progetto della ludoteca, ma che quel progetto che qui è stato presentato come progetto di centro di documentazione che non comporta l'afflusso di gente, era già diventato un'altra cosa, cioè era diventata ipotesi di sede per una serie di associazioni.

Allora tutto il ragionamento da cui ero partito è questo: una ludoteca vuol dire che i bambini (o i grandi) vanno lì a giocare, per cui o sono sordomuti, ipotesi peraltro possibile ed anche auspicabile quella di un centro per i giovani sordomuti della Valle d'Aosta dove possano andare a giocare, oppure sospetto per i miei ricordi di quando ero bambino che un po' di baccano lo facciano. Quindi l'ipotesi che in quella casa, per colpa o per merito del comune, per colpa del privato, ma parzialmente anche per avallo (e dico avallo perché mi tengo sulle generali) della Regione, si vada a creare un giardino di infanzia con caratteristiche contrastanti a quella che è la preoccupazione della gente che aveva siglato quella petizione, esiste. Innegabilmente è un dato di fatto.

Secondo passo; se è vero quello che è stato dichiarato, che lì si vuole costituire la sede di alcune associazioni, con l'andazzo che c'è al comune di Aosta, in cui qualunque associazione di extracomunitari passa sempre davanti a quelle di valdostani, perché questa è la filosofia, ed ho visto anche il cartoncino che ha fatto Bich in collaborazione con altri per le giornate dell'America latina, sì, tutto bello, però i milioni che sono stati spesi per l'America latina da Bich e dal suo comitato per il terzo mondo dimostrano un certo tipo di filosofia. Filosofia peraltro comprensibile: uno che non legge neanche i manifesti del Trentino e poi li definisce razzisti, è chiaro che ha uno strabismo per certe situazioni, per cui stravede per qualcuno e non stravede per qualcun altro. Ma ognuno è libero di portare gli occhiali come vede.

Quindi, dicevo, con lo stile "terzomondiale" che sta venendo su al comune di Aosta, dove per mantenersi al potere bisogna aprire a certe istanze di demagogia terzomondiale, il rischio che lì diventi un luogo dove tutto il "marocchinismo" paracadutato in Valle possa trovare rifugio 24 ore su 24 esiste, non me lo invento io. Tanto più che da quel poco che ho capito di quello che è rimasto (e questo è il secondo aspetto) di questo "Forum dei giovani", ammesso che siano poi dei giovani, mi sembra che la filosofia rientri in pieno in questa demagogia rampante che sta venendo fuori.

Volete fare il posto dove, con la scusa della ludoteca, viene fuori baccano tutto il giorno? Benissimo. Volete fare il luogo dove tutti i marocchini di Aosta sanno dove andare, con la scusa di documentarsi? Ho visto che a Torino e in varie città stanno nascendo luoghi di questo tipo: centri di documentazione per il terzo mondo, centri di documentazione Italia-Africa; volete fare questo? E' una scelta, vorrà dire che le Leghe prendono il 5 percento dei voti e va bene così.

Questo "Forum", che ha fatto tutte queste dichiarazioni secondo me avventate e affrettate, da parte di una associazione giovanile seria come la Jeunesse Valdôtaine è stato indicato come una associazione che ormai rappresenta solo più venti-trenta persone. E' vero quello che dice il Presidente, che è legittimo rappresentare anche venti-trenta persone; però nella economia generale della mia interrogazione mi sembra che andare ad ipotizzare l'acquisizione delle tesi portate avanti da questi, cioè di trasformare la Maison Savouret in centri, ludoteche eccetera, se poi salta fuori, come ha detto la Jeunesse Valdôtaine, che credo rappresenti qualcosa di più, che questo "Forum" è ormai rimasto un piccolo buco nell'acqua, andare ad ipotizzare di dare a questo "Forum" un potere di intervenire su questo mi sembra azzardato.

Ecco perché ho scritto: se può rappresentare ancora un interlocutore credibile, ammesso che lo sia stato, e probabilmente lo era quando era una federazione di gruppi. Ma se la Jeunesse Valdôtaine si ritira, se l'adesione a questo "Forum" da parte delle varie associazioni proviene soprattutto dai giovani dei partiti, il che non so fino a che punto rappresenta i giovani della Valle d'Aosta, tutto questo mi fa dire che questo "Forum" rappresenta poco. Allora la cautela dovrebbe essere massima; invece no, non solo la cautela non è massima, ma si va ad ipotizzare certe soluzioni. Quello che è grave, Presidente, è che lei dice che la scelta spetta al comune di Aosta, in quanto la Regione ha solo una parte, però non ha smentito il presidente del "Forum dei giovani" che va in piazza e dice noi faremo queste cose. Allora, almeno per la parte che riguarda la Regione, una responsabilità nostra c'è.

Quello che vorrei è che lei, Presidente, che ha dimostrato in più occasioni capacità di riflettere sui problemi, tenesse presente questo tipo di realtà prima di accettare una decisione che si rivela spigolosa.

Sono convinto che in ogni caso viene scontentata la gente che abita lì vicino; in ogni caso si dà un peso ad una associazione che a questo punto, sulla base delle dichiarazioni di altre associazioni che hanno fatto parte di questo "Forum", non ne ha; in terzo luogo rischiamo di incamminarci su un terreno minato, perché, con la scusa della sede dell'associazione e dei centri di documentazione, questa sede potrebbe diventare qualcosa che crea poi qualche problema ad Aosta.