Oggetto del Consiglio n. 3482 del 29 giugno 1992 - Resoconto
OGGETTO N. 3482/IX Comunicazioni del Presidente della Giunta.
PresidenteHa chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
Lanivi (GM) Due brevissime comunicazioni:
La prima, credo di interpretare i sentimenti di tutto il Consiglio regionale, per portare l'apprezzamento e il riconoscimento di questo Consiglio al comportamento del personale addetto al funzionamento degli elicotteri e ai funzionari al momento dell'intervento sulla frana che ha interessato un tratto della strada statale per Cogne, comportamento di alto senso di responsabilità e di capacità di collaborazione, che ha consentito di alleviare in parte i disagi del comune di Cogne e che allo stesso tempo ha dimostrato quanto il personale regionale e non, anche con grossi sacrifici personali, abbia saputo operare il maniera responsabile e positiva per l'intera comunità.
Potrà sembrare strano, ma vorrei segnalare un altro piccolo fatto di vita quotidiana, perché, inondati da notizie in genere sempre negative, non vengono neppure segnalati. Si tratta del fatto che un primario dell'ospedale di Aosta si è messo gratuitamente a disposizione per assistere una donna valdostana che dovrà subire il trapianto di cuore, quindi garantirà assistenza prima, durante e dopo questo tipo di intervento.
La terza comunicazione riguarda invece un fatto che rappresenta un pericolo sicuro per l'intera comunità valdostana. Sono stato informato e di questo ho informato la Giunta, della decisione di trasferire presso la Casa Circondariale di Brissogne un numero elevato di detenuti ad alto o ad altissimo rischio. Credo sia un problema che interessa l'intera comunità e so che iniziative da vari Consiglieri regionali; io ho predisposto, sono state assunte su indicazione della Giunta, una risoluzione che sottopongo all'attenzione del Consiglio eventualmente da sottoporre all'esame di tutti i Consiglieri perché si possa definire un atteggiamento comune. Se lo ritenete opportuno, darei lettura di questa risoluzione:
Risoluzione
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
certo di interpretare la volontà dell'intera Comunità valdostana, che è solidale con l'impegno fermo e responsabile di quanti, ad ogni livello lottano per sconfiggere la criminalità organizzata;
consapevole di dover attivamente partecipare in coerenza con i valori essenziali della cultura della valle, quali il rispetto della dignità della persona umana e della convivenza civile tra le varie componenti della comunità, alla difesa della gente della Valle da infiltrazioni della criminalità organizzata e da attività ad essa collegate, che tendono alla devastazione del tessuto sociale, all'inquinamento delle attività economiche e ad ostacolare il faticoso sviluppo della democrazia e dell'autonomia;
convinto che il risanamento complessivo del Paese sarà possibile se la lotta alla criminalità sarà sostenuta dalla coscienza popolare, da una ferma volontà politica, da uomini e strumenti di intervento dello Stato adeguatamente coordinati;
convinto altresì che la salvaguardia delle realtà territoriali soprattutto di quelle di ridotte dimensioni geograficamente posizionate ai confini con altre realtà nazionali, non ancora pesantemente interessate dal fenomeno mafioso, di narcotraffico e sequestro di persona, debba rappresentare un punto fermo della politica generale di lotta alla criminalità;
tutto ciò premesso
venuto a conoscenza delle decisioni degli organi dei competenti ministeri di trasferire nella Casa Circondariale in Brissogne un numero elevato oltre quaranta, di detenuti di altissimo livello di pericolosità;
a conoscenza altresì che dalla sua iniziale funzione, capacità e qualità detentiva, e dal suo rapporto rispetto al territorio, la Casa Circondariale in Brissogne ha subito un allarmante stravolgimento di ruolo:
infatti,
a) la struttura penitenziale in Brissogne, che coerentemente al principio generale di territorializzazione dell'esecuzione penale, avrebbe dovuto ospitare detenuti di residenza e/o provenienza valdostana, in attesa di giudizio, dipendente dagli uffici giudiziari del tribunale di Aosta e/o detenuti definitivi con pene non superiori ai tre anni, è stata progressivamente trasformata, con l'inserimento di detenuti ad alto livello di pericolosità;
b) la stessa struttura attuata per ospitare 132 detenuti comuni con un organico di sorveglianza previsto in circa 140 unità, deve affrontare attualmente un pericoloso stato di sovraffollamento, causato dalla quantità di detenuti, circa 250, e dalla insufficienza di personale, circa 130 agenti;
c) le condizioni sopradescritte rendono vane le reali possibilità di recupero e di reintegrazione sociale del cittadino sottoposto a misura penale e nel contempo impediscono interventi per la cura e riabilitazione di soggetti ristretti che abbiano fatto uso non terapeutico di sostanze stupefacenti, alcool dipendenti, malati di mente e affetti da forme morbose diffusive i quali hanno diritto ad una idonea assistenza socio-sanitaria;
fortemente allarmato dalle preoccupanti condizioni dell'Istituto pe-nitenziario in Brissogne e dalle pericolose ricadute negative sul-l'intera comunità valdostana, derivanti da una simile situazione, in modo particolare per i comuni di Brissogne, Aosta e Quart;
deplora
che la regione Valle d'Aosta non sia stata tempestivamente informata, né coinvolta in decisioni che riguardano direttamente la qualità della vita dei cittadini valdostani;
chiede
con forza ai Ministeri competenti la revoca dei provvedimenti di trasferimento alla Casa Circondariale in Brissogne di detenuti con altissimo livello di pericolosità, che costituiscono un rischio insopportabile per la Valle d'Aosta;
chiede inoltre, azioni ed interventi atti a riportare l'Istituto penitenziale in Brissogne alle funzioni, capacità quantitative, caratteristiche qualitative e di rapporto con il territorio, secondo le quali era stato realizzato, sottolinea la necessità e l'urgenza di interventi ministeriali idonei a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, in particolare per quanto concerne le carenze di organico, fa appello al senso di responsabilità degli amministratori locali, delle forze politiche, sociali ed economiche, affinché siano solidali con l'opera delle forze dell'ordine, impegnate a difendere la sicurezza dei cittadini;
impegna
la Giunta regionale, unitamente ai Parlamentari valdostani, ad intervenire presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministri competenti, affinché vengano favorevolmente esaminate e soddisfatte le richieste espresse dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta a tutela della sicurezza e della civile convivenza della comunità valdostana.
Farei distribuire questo testo, con possibilità di adeguate correzioni.
Presidente Provvederemo a distribuire il testo di questa risoluzione, poi verrà richiesta l'iscrizione in via d'urgenza, quando il Presidente della Giunta lo riterrà opportuno e si passerà poi alla discussione.
Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Bondaz, ne ha facoltà.
Bondaz (DC) Ho sentito con molta attenzione le affermazioni fatte dal Presidente della Giunta, mi ha stupito peraltro di non sentire dalle sue parole nessun riferimento alla situazione che sta avvenendo qui vicino a noi al cinema Splendor. Perché la popolazione è abbastanza allarmata di quanto sta succedendo, nel senso che pare non ci siano iniziative da parte della Giunta regionale in relazione a questa situazione che di giorno in giorno si fa più drammatica, ma sicuramente denota delle difficoltà da parte della pubblica sicurezza per mantenere una situazione di decoro in un palazzo che è di proprietà della amministrazione regionale.
Non so se la Giunta regionale almeno ha provveduto a fare quanto deve essere fatto perché a suo tempo io ho mandato una segnalazione alla Procura della repubblica, segnalando ovviamente questo fatto. Poi il cambio ha determinato valutazioni diverse e quindi vorrei sapere se la Giunta regionale intende proseguire nel preservare quelle che sono le case, gli stabili di proprietà della Regione oppure se viceversa intende lasciare le cose così come stanno, creando evidentemente un po' di scompiglio da parte della popolazione che vede questa situazione come una situazione poco decorosa.
Per quanto riguarda viceversa la questione relativa alle carceri di Brissogne, vorrei sapere, al di là della risoluzione che discuteremo, che andremo poi a vedere, che denota della grande buona volontà, delle belle parole, delle belle frasi, dei begli intendimenti, se c'è stata da parte della Presidenza delle Giunta o della Giunta o chi per essa, da parte dell'Assessore all'Agricoltura che convoca le riunioni presso il suo studio, quando dovrebbero essere convocate presso la Presidenza della Giunta, una presa di contatto con i Ministeri competenti, con gli Uffici competenti, perché non è che si possa risolvere questo problema con delle belle parole o con delle risoluzioni.
Queste hanno il loro valore indubbiamente, ma sicuramente non possono risolvere una situazione così grave, come quella denunciata dal Presidente della Giunta in relazione alla situazione dei mafiosi che sarebbero qui destinati, o che sono già arrivati in Valle d'Aosta.
Ora, mi auguro che il Presidente della Giunta abbia provveduto a prendere questi contatti, ad esaminare la situazione in modo concreto, perché la situazione è estremamente grave, e non è sufficiente fare delle belle affermazioni, degli organigrammi, delle belle perifrasi, ma bisogna andare alla fonte e definire le cose con coloro che sono competenti a poterci aiutare a risolvere un problema di così grave portata.
PresidentePer quanto concerne l'intervento relativo all'agibilità dei locali del cinema Splendor, non essendo stata accennata la questione dal Presidente della Giunta, non penso possa essere oggetto di dibattito e di confronto. Gli interventi sono sulle comunicazioni non sono sulle non comunicazioni, viceversa per il secondo punto accordo la parola al Presidente della Giunta, Lanivi.
Lanivi (GM) Ritengo di dover dare queste risposte per rispetto alla persona che ha rivolto queste domande, che mi ha preceduto.
Rispetto alla occupazione abusiva dei locali del cinema Splendor, l'interrogante sa che è stato da poco nominato un nuovo governo alla guida della città di Aosta. La Giunta regionale che ha deciso e vuole affrontare l'argomento, (che non si restringe al discorso di una occupazione abusiva di un locale, ma più in generale al rapporto tra Amministrazione regionale e problemi della gioventù), ha inteso attendere la costituzione della nuova amministrazione comunale di Aosta per avviare in accordo con il Comune di Aosta misure atte a superare questa situazione complessa. Devo ancora aggiungere che, sempre su questa questione, vi è stato un pronunciamento del coordinamento delle organizzazioni giovanili nella nostra città per cui è con questi e con il comune di Aosta che intendo affrontare il problema.
Per quanto riguarda il discorso delle carceri, voglio dire al Consigliere Bondaz che questo documento non vuole limitarsi ad esprimere in astratto alcuni concetti, ma vuole indicare una ferma volontà politica; i nostri Parlamentari, in accordo con la Giunta regionale, hanno già iniziato rapporti con gli organi competenti ministeriali, rapporti che obiettivamente in questa fase denunciano un grado di debolezza dovuto al cambio di governo. Io mi auguro che con la formazione del nuovo governo, tali contatti possano essere presi in modo serrato e possono risolvere i problemi nel senso indicato da questo documento.