Oggetto del Consiglio n. 1515 del 19 ottobre 1990 - Resoconto
OGGETTO N. 1515/IX - DISEGNO DI LEGGE: "INTERVENTO DELLA REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA A SOSTEGNO DELLA CANDIDATURA PER L'ORGANIZZAZIONE DEI GIOCHI OLIMPICI INVERNALI 1998" (Approvazione di ordine del giorno).
PRESIDENTE:Il Consigliere Trione ha chiesto la parola per illustrare il disegno di legge n. 216 iscritto al punto 1 dell'ordine del giorno; ne ha facoltà.
TRIONE (DC):La quarta e la quinta Commissione si sono riunite ed hanno esaminato il disegno di legge n. 216 nelle sedute dell'11 e 16 ottobre. In realtà, si erano svolte in precedenza ben tre sedute per la nomina del relatore.
Con questo disegno di legge la Giunta regionale ha inteso presentare una nuova formulazione della legge regionale 29 agosto 1990, n. 67, più rispondente, in generale, agli obiettivi dell'intervento e, in particolare, più adeguata a definire il mandato assegnato ai singoli organi e soggetti coinvolti nella realizzazione dell'iniziativa a sostegno della candidatura della città di Aosta per l’organizzazione dei giochi olimpici invernali del 1998 ed a favorire le esigenze di controllo della spesa, relativamente agli interventi finanziari della Regione Autonoma Valle d'Aosta.
A tale scopo, il disegno di legge n. 216, mentre all'articolo 1 ribadisce sostanzialmente le finalità già espresse nel corrispondente articolo della legge 29 agosto 1990 n. 67, all'articolo 2 propone le modalità dell'intervento regionale.
Le Commissioni consiliari quarta e quinta, nell'intento di meglio definire tali modalità di attuazione, hanno apportato all'originario testo della Giunta, e quindi in particolare all'articolo 2 inerente al programma degli interventi ed alle modalità di attuazione degli stessi, alcune modifiche che meglio specificano le attribuzioni del Comitato promotore, assegnandogli compiti consultivi e propositivi nei confronti della Giunta regionale, relativamente al programma di intervento, all'adozione di atti ed all'assunzione di tutte le iniziative necessarie, spese comprese, al conseguimento delle finalità di cui all'articolo 1.
A tale proposito, la gestione dell'intero progetto sarà affidata agli uffici dell'assessorato al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, i quali potranno avvalersi di consulenze e collaborazioni esterne, così come evidenziato nel secondo comma dell'articolo 2 del testo predisposto dalle due Commissioni consiliari.
La realizzazione del programma, iniziative intraprese e le spese effettuate saranno oggetto di relazioni trimestrali, con le quali l'Assessore regionale al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali informerà le Commissioni consiliari competenti.
Gli articoli 3, 4 e 5 del testo predisposto dalle Commissioni, formulano rispettivamente: l'abrogazione della legge regionale n. 67 del 1990, la norma finanziaria per la copertura della spesa prevista in complessivi 4 miliardi di lire (si è apportata una modifica: sono diventati 1,5 miliardi per il 1990 e 2,5 miliardi per il 1991; va ricordato che la precedente stesura prevedeva 2 miliardi per il 1990 e 2 miliardi per il 1991) ed infine la variazione del bilancio corrispondente.
Questa è la relazione. Se mi è consentito aggiungere qualcosa, gradirei informare il Consiglio che le singole componenti politiche presenti nelle Commissioni quarta e quinta hanno fatto un notevole sforzo per cercare di trovare un accordo su questo problema.
Aggiungo anche, ma soprattutto mi auguro, che gli interventi che seguiranno questa relazione potranno confermare che il testo può essere meglio definito in una fase successiva con ulteriori modifiche, già accettate, almeno nella sostanza, sia dalle singole componenti, sia dallo stesso Assessore a nome della Giunta regionale.
Credo che il nodo più importante da sciogliere sia rappresentato dalla consistenza e dalla composizione del Comitato promotore; per quanto concerne la consistenza, in particolare, c'è la richiesta da parte della minoranza di un ampliamento del Comitato. Su questo nodo invito il Consiglio regionale a voler mettere in atto tutta la buona volontà disponibile, che peraltro, almeno in sede di Commissione, mi era parsa già consistente.
Grazie.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, Pascale; ne ha facoltà.
PASCALE (PSI):La relazione del Consigliere Trione è stata molto esauriente ed io la integro solo con qualche altra considerazione.
Ieri, in occasione del dibattito sul dossier di presentazione della candidatura di Aosta, abbiamo fatto le valutazioni generali sul problema delle Olimpiadi e quindi non credo che sia il caso di tornare su questo aspetto. Oggi si tratta di definire gli strumenti necessari per attivare nel modo ottimale la promozione di questa candidatura.
Il primo strumento è quello legislativo, che deve disporre i finanziamenti per il sostegno di questa candidatura, in quanto, per le note ragioni, non è stato possibile utilizzare i finanziamenti previsti dalla legge n. 67, votata il 13 luglio.
La Giunta aveva predisposto un disegno di legge che definiva le funzioni del Comitato promotore come consultive, ma prevedeva, a lato del Comitato promotore, un Comitato di sostegno per la spesa di questi finanziamenti.
In sede di dibattito all'interno delle Commissioni è stato predisposto un nuovo testo che, pur mantenendo le funzioni consultive del Comitato, demanda poi alla Giunta tutti i provvedimenti di spesa. Indubbiamente questa proposta, che è emersa dalle Commissioni, è nettamente migliorativa, perché consente un maggior controllo della spesa pubblica e quindi noi, non solo la accettiamo, ma ringraziamo i membri delle Commissioni quarta e quinta per il lavoro costruttivo da esse svolto.
L'altro strumento che è necessario per portare avanti questa candidatura è la ricomposizione del Comitato promotore, che attualmente, a seguito delle dimissioni di tre membri su quattro, non esiste più. Su questo problema, in sede di Commissione sono state avanzate due richieste.
La prima era quella di inserire nel testo della legge la composizione del Comitato. Voglio dire subito che, a seguito di una verifica effettuata presso gli uffici, questa proposta non è attuabile, perché rinvierebbe nel tempo, cioè al momento dell'approvazione della legge da parte del Presidente della Commissione di Coordinamento e quindi della sua pubblicazione, la composizione del Comitato. Volendo essere ottimisti, si arriverebbe ai primi di dicembre, mentre c'è l'urgente necessità di ricomporre oggi il Comitato, perché, ai sensi del regolamento del CIO, è proprio il Comitato promotore che, in data 31 ottobre, deve presentare il dossier relativo alla candidatura. Per questa ragione, noi proporremo di ricostituire il Comitato con un ordine del giorno da votare contestualmente al disegno di legge.
La seconda richiesta atteneva alla quantità, cioè alla composizione di tale Comitato. E' stata prospettata l’esigenza, che ci pare giusta, di un Comitato più ampio e più rappresentativo, per dare maggior risalto sia al Comune di Aosta, che rappresenta la città candidata, sia ai rappresentanti del mondo sportivo. E' giusto che la Regione venga rappresentata da tre membri, ma ci sembra giusto che altrettanto avvenga sia per il Comune di Aosta, sia, specie se si vuole mantenere nel modo più corretto tale parità, per i rappresentanti del mondo Sportivo.
Noi avanziamo la proposta, che ci sembra quella più logica, di un Comitato di nove membri: tre in rappresentanza del Consiglio regionale, di cui uno della minoranza; tre in rappresentanza del Consiglio comunale di Aosta, di cui uno della minoranza; e tre esponenti del mondo dello sport valdostano, scelti dai rappresentanti designati dalla Regione e dal Comune, con voto limitato ad un solo nominativo. Sotto questo aspetto io presenterò un ordine del giorno da votare contestualmente al disegno di legge.
Per quanto riguarda la rappresentanza del Consiglio regionale, dico subito che, come maggioranza, noi chiediamo la riconferma dei membri uscenti, perché tale riconferma ci sembra opportuna e giusta.
Ci sembra opportuna, perché un cambiamento nella composizione sarebbe difficilmente giustificabile e credibile agli occhi del CIO e dell'opinione pubblica, anzi, potrebbe essere un segnale estremamente indicativo, perché potrebbe dimostrare l’esistenza di segni di divisione all'interno della comunità valdostana.
Ci sembra anche giusto chiedere la riconferma, perché, tutto sommato, questo Comitato ha operato bene e non c'è più alcun motivo, da parte nostra, per revocargli la fiducia.
Per queste ragioni, noi, come maggioranza, chiediamo che all'interno della rappresentanza del Consiglio regionale siano riconfermati i Consiglieri Milanesio e Trione.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand: ne ha facoltà.
RICCARAND (VA): Io ho la sensazione che, attraverso un'operazione di camuffamento tecnico-legislativo, si voglia riprodurre esattamente la situazione che c'era nello scorso mese di luglio, cercando di superare con qualche artificio i problemi sorti allora.
Se il Comitato, che qui si vuole creare, è solo consultivo, è chiaro che diventa difficile formularlo così come viene proposto dall'articolo 2, che configura un Comitato di tipo prevalentemente promozionale. In sede di Commissione era stata sottolineata la necessità di indicare nella stessa legge la composizione del Comitato e mi sembra che all'interno della Commissione ci fosse l'accordo di tutti. Adesso, invece, l'Assessore al Turismo ci viene a dire che questo non si deve più fare, nel senso che non è più possibile inserire la composizione del Comitato nella legge, perché c'è la necessità di votare oggi stesso il Comitato.
Beh, se si vuole effettivamente fare un Comitato consultivo, non capisco per ché ci sia la necessità di votarlo oggi. Se c'è il problema di avere un Comitato promotore che presenti il dossier e quindi la candidatura al CIO, ricordo che esiste una deliberazione del Consiglio regionale che istituisce il Comitato, che anzi è già stato istituito un Comitato.
Ci sono dei Consiglieri dimissionari? Si modifichi la composizione di quel Comitato, inserendovi persone esterne al Consiglio.
Non vedo per quale motivo si debba pasticciare una legge che deve creare un Comitato consultivo, confondendo i ruoli di un Comitato consultivo con quelli di un Comitato promotore. Si proceda con una legge che prefiguri un Comitato consultivo e dall'altra parte si ritocchi la precedente deliberazione, nominando un Comitato promotore incaricato di seguire l'lter burocratico del dossier.
Se veramente vogliamo fare un Comitato consultivo, insistiamo perché il testo della legge sia modificato, in modo che all'articolo 2 comprenda anche la composizione di questo Comitato.
Proponiamo, quindi, un primo emendamento al primo comma dell'articolo 2, che cosi dice:
"Per l'attuazione delle finalità di cui all'articolo 1, la Giunta regionale, alla quale sono demandati i relativi provvedimenti di spesa, si avvale, quale organo consultivo e propositivo, di un Comitato di sette persone, espressione del mondo economico, imprenditoriale e sportivo della Valle d'Aosta.
Cinque membri del Comitato vengono nominati dal Consiglio regionale, con voto limitato a tre. Due membri vengono nominati dal Consiglio comunale di Aosta, con voto limitato ad uno".
Proponiamo inoltre di modificare la seconda parte del primo comma dell'articolo 2, laddove dice: "Il Comitato sottopone alla Giunta regionale un programma di interventi...", perché ci sembra improprio che un Comitato consultivo sottoponga alla Giunta un programma. La nostra proposta è la seguente:
"Il Comitato propone alla Giunta regionale un programma di interventi. La Giunta regionale adotta il programma dopo aver sentito il parere delle competenti Commissioni consiliari".
Nel secondo comma dell'articolo 2, c'è un'espressione che ci lascia molto perplessi. Si dice infatti: "Per l’espletamento dei compiti di cui al comma uno il Comitato si avvale normalmente della collaborazione degli uffici dell'assessorato regionale del Turismo, Urbanistica e Beni Culturali; gli uffici dell'assessorato potranno, per le medesime finalità e, più in generale, per il conseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 1, fare ricorso a idonee consulenze e collaborazioni esterne, da approvarsi da parte della Giunta regionale". Da questo testo sembra che gli uffici abbiano capacità autonoma nel ricorrere a consulenze e collaborazioni esterne, salvo poi una formale sanzione di approvazione, ma solo "a posteriori", da parte della Giunta.
La formulazione di questo comma ci sembra illegittima, per cui noi proponiamo di abrogare la seconda parte del secondo comma dell'articolo 2, da "gli uffici dell'assessorato" fino alla fine, perché gli uffici dell'assessorato non possono avere una capacità autonoma in materia di consulenza e di collaborazione, che invece spetta alla Giunta regionale.
Infine, visto che questo Comitato diventa consultivo, non si giustifica e non si spiega l'impegno di spesa di 4 miliardi per le attività connesse alle sue funzioni. Noi proponiamo quindi di ridurre sensibilmente tale cifra, prevedendo un impegno di spesa di 1 miliardo, suddiviso in 500 milioni per il 1990 e 500 milioni per il 1991.
In questo senso presentiamo degli emendamenti scritti alla Presidenza del Consiglio.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola Consigliere Viérin; ne ha facoltà.
VIERIN (UV):Monsieur le Président, avant d'aborder les problèmes liés au projet de loi n° 216, je voudrais soumettre à l'attention du Conseil un problème, que j'ose définir paradoxal, et qui, à mon sens, témoigne au mieux de la considération que cette majorité a du Conseil et, surtout, de sa minorité.
Hier, nous avons longtemps discuté sur l'ébauche du dossier qui sera présenté le 31 octobre au CIO à Lausanne. Tout le monde a défini ce dossier comme étant un dossier incomplet. Ce qui est paradoxal c'est que effectivement on nous a fourni un dossier incomplet.
Pendant que nous discutions de ce dossier incomplet, le Gouvernement en distribuait un autre complet à la presse. J'ai ici les deux dossiers. Il suffit de les confronter pour se rendre compte que l'un, tout en ayant la même couverture, est plus complet et, paradoxalement, a toutes les pages manquantes de l'autre.
Alors, je voudrais bien que quelqu'un nous éclaircisse les raisons d'un comportement si drôle ou pourquoi nous devons nous évertuer à lire, à interpréter et à imaginer ce qui n'est pas dit dans le dossier.
Nous discutons et nous créons, comme on nous l'a dit, des malentendus. Soit, mais après nous découvrons que aux journalistes, à la place du dossier incomplet, on en distribue un autre avec toutes les pages...
(... Interruption ...)
... Oui, évidemment. Il faut prendre le tout avec le sourire; il nous resterait, au cas contraire, que les yeux pour pleurer! C'est quand même un mauvais symptôme.
Hier, mon ami Limonet parfait de transparence; ,je ne sais pas si, lui, il a eu le dossier complet, s'il a tout lu ...
(...Interruption...)
... Moi, j'en ai un exemplaire et je le soumet à l'attention de l'Assemblée.
Il me semble - je le répète - une situation paradoxale. C'est encore un énième exemple de l’attitude de la majorité, que je ne sais pas comment définir, quant à la possibilité, non pas d'exprimer un avis, mais de disposer des données et des informations nécessaires afin de s'exprimer en pleine connaissance de cause sur un problème très important pour le Val d'Aoste. Mais, si la donne est faussée, si les cartes sont troublées, on ne pourra pas nous reprocher de ne pas avoir proposé des alternatives.
Des alternatives par rapport à quoi? Nous ne disposons même pas du dossier qui a été fourni aux journalistes!
Merci.
FAVAL (UV) (fuori microfono):C'est le dossier alternatif
VIERIN (UV):C'est le dossier alternatif...
(...interruption...)
... Je ne sais pas. Ce n'est en tout cas pas la minorité qui l'a préparé "Bidding Committee Winter Olympic Games Aosta"...
LIMONET (DC) (fuori microfono):Guarda che è la prima pagina.
VIERIN (UV):Je peux donner ce dossier à Monsieur Limonet. S'il a le temps, il peut vérifier et confronter; ensuite il pourra me donner son avis...
(...Interruption...)
... Ca me rappelle quelque chose. En 1870, avec le faux télégramme de Ems on a déclenché la guerre franco-prussienne. Je ne sais pas ici quel est l'objectif. Peut-être, il ne faut pas donner trop d'informations à la minorité. En tout cas, j'attends que quelqu’un nous fournisse des explications...
(...Interruption...)
Je ne pense pas que ce dossier est à la disposition du public. Mais il doit y avoir un responsable. S'il n’y a pas un Comité, vu qu'il n'existe plus, que ses membres sont démissionnaires, il y aura quand même un responsable. Ici on lit: "3, Place Narbonne". C'est peut-être le siège de l'assessorat du Tourisme; c’est peut-être l'assessorat qui a fait imprimer ce dossier. Je ne sais pas qui ...
(...Interruption...)
... Pour ce qui est du projet de loi n° 216, nous en avons longtemps discuté au sein des différentes Commissions. Nous prenons acte de la volonté de la majorité de modifier la loi approuvée par le Conseil au mois de juillet dernier. Par contre, nous ne pouvons pas accepter les remarques liées à l'urgence. Si nous nous trouvons aujourd'hui, 19 octobre, à discuter de ce nouveau projet de loi, la responsabilité est uniquement de la majorité.
Tout d'abord, parce que les membres du Comité promoteur ont démissionné tardivement. S'ils avaient présenté leur démission plus tôt, on aurait eu la possibilité d'aborder ce problème dans les délais nécessaires.
Nous pensons ensuite qu'il n'y a pas la nécessité de modifier la loi. En effet, la loi établit déjà un financement pour le Comité promoteur, il suffirait de modifier la composition du Comité promoteur. Le 26 septembre, avec une proposition de résolution, on pouvait modifier le Comité, éliminant aussi les causes d’inéligibilité et le problème était résolu. On nous parlerait pas aujourd'hui d'urgence en nous disant: "Attention, si vous présentez des modifications, on ne pourra pas présenter le dossier pour la fin du mois à Lausanne et ce sera de votre responsabilité".
Nous ne pouvons accepter cette logique. Nous la rejetons. Au contraire, nous affirmons que, s'il y a retard, c'est la majorité qui en est la seule responsable.
Nous présenterons plusieurs amendements au texte que nous avons examiné au sein des Commissions. Tout d'abord, il nous semble important définir l'extension de cette loi. On parle de: "Intervento della Regione Valle d'Aosta a sostegno della candidature per l'organizzazione dei Giochi olimpici invernali". Il est toujours important de réaffirmer qu'il s'agit de "Intervento della Regione Autonoma Valle d'Aosta".
Ensuite: "... a sostegno della candidatura per l'organizzazione dei Giochi olimpici invernali", mais lesquels? 1998, 2002, 2006, 2010? On nous présente une loi pour tous les Jeux olympiques d'ici au 3000. Il est important de spécifier qu'il s'agit de: "Intervento della Regione Autonoma Valle d'Aosta a sostegno della candidatura della città di Aosta - parce que formellement c'est la Ville d'Aoste qui présente sa candidature - per l'organizzazione dei Giochi olimpici invernali 1998".
En modifiant le titre de la loi, faudra apporter des modifications à l'article premier, après les mots "la Regione" ajouter "Autonoma" et après les mots "Giochi olimpici invernali" a jouter "1998". De même, à l'article second, premier alinéa, après les mots "Giochi olimpici invernali" ajouter "1998".
Après avoir défini la finalité de la loi, c'est-à-dire soutenir la candidature de la ville d'Aoste pour les Jeux olympiques d'hiver de 1998, il faut également établir ou fixer la durée et les fonctions du Comité.
Nous proposons donc un amendement à l'article second, premier alinéa. Après les mots: "Giochi olimpici invernali", ajouter la phrase suivante: "Tale Comitato, le cui funzioni cessano all'atto della scelta, da parte del CIO, della città che ospita i Giochi olimpici invernali, è composto da...".
Un autre amendement est la conséquence des remarques formulées par le Président de la Commission de Coordination, qui, au mois d'août dernier, en visant la loi, avait affirmé: "Non senza rappresentare la necessità che venga integrate la formulazione dell'articolo 1, comma 1°, con la precisazione della composizione, natura giuridica e compiti del Comitato".
La nature juridique et les fonctions du Comité ont été insérées dans la loi, il nous parait nécessaire de préciser également dans la loi la composition du Comité. A cet égard, nous proposons que le Comité: "... è composto da n. 3 rappresentanti del Consiglio regionale del la Valle d'Aosta, di cui uno designato dalla minoranza, eletti dal Consiglio stesso con voto limitato a due". A ce sujet, nous affirmons que les trois membres doivent être élus parle Conseil régional, mais il ne doivent pas être nécessairement des conseillers régionaux. Ils sont l'expression du Conseil, avec la possibilité pour la minorité d'exprimer un représentant propre.
Et encore: "N. 2 rappresentanti della Città di Aosta, di cui uno designato dalla minoranza, eletti dal Consiglio comunale con voto limitato a uno". Il nous parait également nécessaire que, par rapport à la situation précédente d'un seul représentant de la Commune d'Aoste, qui était évidemment expression de la majorité, la minorité aussi paisse exprimer un représentant au sein du Comité. La précision "eletti dal Consiglio comunale" nous parait également nécessaire. En effet, la situation du seul rescapé du feu Comité promoteur est une situation paradoxale, n'ayant jamais été élu. Le Conseil municipal d'Aoste ne l'a jamais élu.
Par la suite nous proposons - nous l'avions déjà sollicité au mois de juillet - l'élection d'un certain nombre d'experts, de techniciens, issus du mon de sportif, à savoir: "N. 2 rappresentanti del mondo sportivo valdostano, eletti dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta, con voto limitato ad uno".
Encore deux amendements. Le premier à l'article second, où l’on dit de "sottoporre alla Giunta regionale un programma d’interventi finalizzato", nous pensons qu'il est nécessaire ajouter, après les mots "sottoporre alla Giunta", les mots "ed alle competenti Commissioni consiliari". Si il est vrai que les IVème et Vème Commissions ont déjà modifié le 3ème alinéa de cet article, avec prévision d'un rapport trimestriel de l'Assesseur au Tourisme concernant la réalisation du programme, nous croyons qu'il s'agisse de deux moments différents: le rapport de l'Assesseur est un bilan; ici c’est la présentation des initiatives. Puisque ces initiatives ont un caractère propositif-consultatif, nous pensons qu'il est nécessaire de les soumettre à l'attention des Commissions.
Enfin, toujours à l'article second, mais cette fois au deuxième alinéa, les bureaux de l'assessorat peuvent utiliser des collaborations et des compétences externes. Nous demandons d'insérer, après les mots "gli uffici dell'assessorato", la phrase "... sulla base di convenzioni che ne definiscano modalità e scadenze".
Merci.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (PCI):Ho chiesto la parola per proporre un emendamento sostitutivo della parte finale del secondo comma dell'articolo 2, dove si dice: "... gli uffici dell'assessorato potranno... regionale".
Il testo che io propongo recita: "... la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente, potrà, per le medesime finalità e, più in generale, per il conseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 1, fare ricorso a idonee consulenze e collaborazioni esterne, sulla base di convenzioni che ne definiscano modalità e scadenze"
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Milanesio; ne ha facoltà.
MILANESIO (PSI):Sarò molto breve. Prima, nell'affrontare l'argomento, il Consigliere Viérin si domandava se, accanto al giallo delle lettere di Moro, ci fosse anche il giallo dei dossier che arrivano a dispense.
Noi ci eravamo già permessi di preavvertire il Consiglio che si trattava di un dossier in corso di scrittura, non come contenuto, linee e soluzioni, ma proprio come scrittura materiale, impaginazione ed impostazione. Avevamo anche detto che se lo volevamo finito, dovevamo aspettare il 28 o il 29 ottobre, cioè prima della presentazione al CIO, prevista per il 30 ottobre.
Questo lo avevamo già detto, quindi non credo che ci sia da stupirsi se ogni giorno c'è qualcosa in più, ma non qualcosa di diverso, perché si completano quelle parti che mancavano nella numerazione delle pagine. Non è venuta fuori nessuna proposta diversa da quella che abbiamo fatto ieri.
Mi rendo conto che questo modo di procedere può somigliare in qualche modo a "La Stampa", che ha almeno tre edizioni: "La Stampa", "Stampa Sera" e "Stampa Sera - Edizione Borse"; ma noi avevamo già avvertito il Consiglio che ci sarebbe stata una prima formulazione e poi, con approssimazioni successive, ci sarebbero state altre formulazioni, non diverse, ma sicuramente più complete. Non credo, quindi, che possa trattarsi di un giallo. La spiegazione è tutta qui.
Resta poi un mistero il fatto che queste copie arrivino alla stampa e non ai consiglieri, ma questo non depone certamente contro la trasparenza.
(...Interruzione...)
... Non depone contro la trasparenza; può deporre semmai a favore della semplice circostanza che le copie per i consiglieri erano state trasmesse l'altro ieri, mentre quelle consegnate alla stampa sono arrivate ieri sera.
Dopo aver fornito questa esplicativa alle richieste avanzate dal Consigliere Viérin, io credo che in Commissione sia stato fatto un buon lavoro. La Giunta regionale ha avanzato una proposta e le Commissioni hanno nominato un relatore anche con l'intento di trovare un'intesa fra tutte le componenti. Questa intesa è stata cercata ed è stata sostanzialmente raggiunta sul testo di legge illustrato dall'Assessore. Ci sono ancora altri piccoli emendamenti, alcuni formali, altri sostanziali, sui quali si esprimerà la Giunta.
Sempre a chiarimento di tutta questa discussione, mi sembra di poter dire che nella legge non sia possibile introdurre la composizione del Comitato, perché se la legge dovesse tornare vistata tra venti o trenta giorni, nessuno potrebbe presentare il dossier.
Lo so che questo farebbe piacere al Consigliere Riccarand, perché è proprio questo che egli vuole, però dobbiamo anche dire come stanno le cose; mentre noi - e quando dico "noi" penso a tutto il resto del Consiglio - chi più e chi meno, abbiamo piacere che il dossier venga presentato; però, se non c'è il Comitato, il dossier non può essere presentato. Se la composizione del Comitato viene inserita nella legge, il dossier non può essere presentato, perché, prima che la legge entri in vigore, deve essere vistata dalla Commissione di Coordinamento. Qui non c'è nessun espediente.
La proposta di un ordine del giorno, che comprenda anche la composizione del Comitato, è l'unica soluzione ragionevolmente percorribile.
E' stata fatta un'obiezione sulla composizione del Comitato. Io credo che qui bisogna fare delle proposte che siano logiche e l'Assessore ha fatto una proposta logica, che tiene conto di una possibile ed auspicabile pariteticità tra le varie rappresentanze.
E’ chiaro che, se si indicano: tre rappresentanti del Consiglio regionale, di cui uno della minoranza; tre rappresentanti del Consiglio comunale di Aosta di cui uno della minoranza; tre rappresentanti del mondo dello sport, non eletti dal Consiglio regionale... Ma perché dovrebbero essere indicati dal Consiglio regionale? Io credo che a questo punto dovrebbero essere indicati dalle due rappresentanze che sono espressione del Consiglio regionale e del Consiglio comunale di Aosta, sia pure con voto limitato ad un solo nominativo, per consentire, nel caso ci siano degli avvisi diversi, la presenza di tutte le opzioni possibili.
Credo che questa soluzione possa rispondere alla necessità di una più vasta e diffusa rappresentatività invocata e reclamata soprattutto dall'Union Valdôtaine.
Le altre cifre e gli altri numeri non hanno una giustificazione. Perché tre alla Regione, due al Comune di Aosta e due al mondo dello sport? Perché?
Qui c'è una logica: tre, tre e tre; c'è una pariteticità di rappresentanza. Io credo che questa sia la soluzione migliore o la via maestra da percorrere, mentre, almeno per quello che mi riguarda, tutto il resto può anche essere condiviso e condivisibile, ma non mi sembra giustificabile.
Con questo, però, non è che noi indichiamo una proposta e diciamo: "O mangi questa minestra o salti dalla finestra". Assolutamente no. Noi diciamo solo che questa proposta ha una logica. Se ci viene fatta capire qual è la logica delle altre proposte, possiamo anche cambiare la nostra idea.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, Pascale; ne ha facoltà.
PASCALE (PSI):Chiederei cinque minuti di sospensione per poter esaminare tutti gli emendamenti che, pur essendo stati presentati, non mi sono ancora pervenuti.
PRESIDENTE:Facciamo cinque minuti di sospensione, che ci permettono anche di fotocopiare gli ultimi emendamenti presentati.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 17,04 alle ore 17,43
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, Pascale; ne ha facoltà.
PASCALE (PSI):La discussione odierna e quella di ieri, come il confronto in sede di Conferenza dei Capigruppo, hanno dimostrato ancora una volta che questo tema raccoglie una larghissima convergenza delle forze politiche ed io sento il dovere di ringraziarle, perché questo problema riguarda tutta la comunità valdostana.
Numerosi sono gli emendamenti che sono stati presentati e dico subito che la maggioranza non accetta quelli presentati dal Consigliere Riccarand, mentre accetta quello presentato dal Consigliere Mafrica, che definisce meglio la possibilità della Giunta regionale di avvalersi di consulenze e collaborazioni per l’espletamento delle funzioni a sostegno della candidatura per l'organizzazione dei giochi olimpici invernali .
Degli emendamenti presentati dall'Union Valdôtaine, viene accettato il primo, che propone di modificare l'intestazione della legge e chiarisce che sia la legge sia il Comitato promotore esercitano le loro funzioni per la candidatura dei giochi olimpici invernali del 1998. Se non dovessimo avere la candidatura dei giochi del 1998 e volessimo decidere di ripresentarla per il 2002, ci sarebbe bisogno di un altro disegno di legge e di un altro Comitato che dovrà essere deliberato dal Consiglio regionale.
Mi pare che in questo emendamento, che noi accettiamo, sia detto implicitamente che il Comitato cessa le sue funzioni nel momento in cui il CIO effettua la scelta per i giochi olimpici invernali del 1998. Per questo motivo credo che la prima parte del secondo emendamento presentato dall'Union Valdôtaine sia superata, perché già compresa nell'accettazione del primo emendamento.
Per quanto concerne invece il resto del secondo emendamento, cioè la composizione del Comitato inserita nel testo del disegno di legge, come ho già detto in sede di illustrazione, gli uffici legislativi ci hanno fatto presente che ciò rinvierebbe la composizione del Comitato al mese di dicembre, mentre è urgente la necessità che un Comitato promotore, attualmente inesistente, presenti il dossier entro il 31 ottobre.
Mi pare che il Gruppo dell'Union Valdôtaine abbia accettato questa impostazione e quindi la composizione del Comitato verrà votata a parte, con un ordine del giorno di cui poi dirò.
Per quanto riguarda il terzo emendamento, che recita: "... sottoporre alla Giunta ed alle competenti Commissioni consiliari", vorrei far rilevare che il Comitato promotore è un organo consultivo della Giunta e non delle Commissioni consiliari. Ora, poiché c'è già l'Assessore che relaziona trimestralmente alle Commissioni anche sul programma di interventi, io proporrei solo di modificare nel testo della legge la parola "sottopone" e di sostituirla con la parola "propone", per cui la seconda parte del primo comma dell'articolo 2 risulterebbe: "Il Comitato propone alla Giunta regionale un programma di interventi... "
Il quarto emendamento presentato dal Gruppo dell'Union Valdôtaine rientra in quello più ampio presentato dal Consigliere Mafrica e quindi credo che sia superato dall'accettazione dell'emendamento di quest'ultimo.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno che io avevo presentato a seguito degli accordi intervenuti nella riunione dei Capigruppo, proporrei degli emendamenti alla sua parte deliberativa, che risulterebbe così modificata:
"Il Consiglio regionale
...... invita i soggetti in seguito specificati a costituire il Comitato promotore della candidatura olimpica della Città di Aosta che sarà così composto:
- n. 3 rappresentanti del Consiglio regionale, designati dal Consiglio, con voto limitato ad uno;
- n. 3 rappresentanti del Consiglio comunale di Aosta, designati dal Consiglio, con voto limitato ad uno;
- n. 1 esponente del mondo dello sport valdostano, nominato dai rappresentanti designati dalla Regione e dal Comune di Aosta".
Questo è l'ordine del giorno. C'è anche un'intesa di massima per l'iscrizione d'urgenza ai lavori del Consiglio della nomina dei rappresentanti di competenza del Consiglio regionale, che chiederò dopo l'approvazione di questo ordine del giorno.
PRESIDENTE:Colleghi Consiglieri, dopo aver sentito gli accordi che sono stati realizzati, credo che possiamo passare all'esame dell'articolato, così siamo in grado di vedere i problemi che di volta in volta si presentano.
Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.
RICCARAND (VA):Il giudizio del Gruppo Verde Alternativo, sul testo che si sta definendo, è negativo. Noi stiamo per fare una legge regionale che è una abnormità ed in cui c'è una contraddizione in termini, che chiunque può facilmente riscontrare. All'articolo 2, infatti, noi diciamo "La Giunta regionale... si avvale, quale organo consultivo e propositivo, del Comitato promotore che sarà costituito per il sostegno della candidatura della Città di Aosta per i Giochi olimpici invernali 1998". Andiamo cioè a dire che c'è un organo consultivo della Giunta, che si chiama Comitato promotore della candidatura; il che, evidentemente, è una contraddizione in termini.
Recentemente, Cacciari, un comunista veneziano, ha proposto di vietare l'uso in politica e nelle leggi di espressioni particolari che vogliono dire una cosa, ma anche il contrario, cioè ha chiesto chiarezza nell'uso dei termini in modo che rispondano ad una precisa definizione. Qui, invece, si chiama "consultivo" quello che invece è "promotore" e quindi si fa della confusione, con l’obiettivo di spacciare per "Comitato consultivo" quello che invece, per l'esterno, per il CIO, per Losanna e per la candidatura ufficiale, deve essere un "Comitato promotore". All'esterno, quindi, questo Comitato sarà usato come promotore, mentre all'interno sarà visto e giuridicamente qualificato come consultivo.
Questo è il primo dato di enorme contraddittorietà, presente nel disegno di legge, che ci porta a dare un giudizio negativo.
Secondo elemento. Se doveva essere un Comitato consultivo e se anche doveva essere un Comitato promotore, in ogni caso, secondo noi, doveva essere composto fondamentalmente, anzi esclusivamente, da persone nominate dal Consiglio regionale e dal Consiglio comunale, ma esterne all'Amministrazione. Questa volontà non c'è, mentre c'è di nuovo la volontà di creare, a fianco della Giunta regionale, un Comitato che sostanzialmente ha i poteri di una Giunta regionale, modificando ben poco rispetto alla situazione precedente.
Si tratta di un'operazione che non condividiamo assolutamente, né nella sostanza né nel metodo, e quindi insistiamo sugli emendamenti che abbiamo presentato e diamo una valutazione complessivamente negativa sull'organismo che si viene configurando.
PRESIDENTE:Passiamo all'esame dell'articolato.
Do lettura dell'articolo 1, nel nuovo testo predisposto dalle Commissioni consiliari IV e V.
"Intervento della Regione Valle d'Aosta a sostegno della candidatura per l'organizzazione dei Giochi olimpici invernali.
Articolo 1
(Finalità)
1. La Regione Valle d'Aosta adotta un programma di attività e partecipa con proprie risorse finanziarie alla realizzazione d’iniziative volte a promuovere la candidatura della Città di Aosta per l'organizzazione dei Giochi olimpici invernali, nonché a conseguire un più efficace e completo sviluppo delle potenzialità promozionali e pubblicitarie connesse alla candidatura stessa".
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Trione; ne ha facoltà.
TRIONE (DC):Vorrei solo ricordare gli emendamenti già proposti all'articolo 1 dal Consigliere Viérin.
Il nuovo titolo dovrebbe essere il seguente: "Intervento della Regione Autonoma - non era presente nel testo originario - Valle d'Aosta a sostegno della candidatura della Città di Aosta - non era presente nel testo originario - per l'organizzazione dei Giochi olimpici invernali 1998".
Anche nell'articolo 1 si ripetono la parola "Autonoma" e la data "1998".
PRESIDENTE:Dove 1998?
TRIONE (DC):Dopo "Giochi olimpici invernali".
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Andrione; ne ha facoltà.
ANDRIONE (UV):Vorrei solo sapere se il Presidente ha recepito i nostri emendamenti, perché noi abbiamo scritto:
"AMENDEMENTS
A. Titre du projet de loi: nouveau texte
"Intervento della Regione Autonoma Valle d'Aosta a sostegno della candidatura della città di Aosta per l'organizzazione dei giochi olimpici invernali 1998".
et, par conséquent:
Al. article 1er:
après les mots: "La Regione", ajouter: "Autonoma"; et après les mots: "...Giochi olimpici invernali", ajouter: "1998".
A2. article 2nd, 1er alinéa:
après les mots "Giochi olimpici invernali", ajouter: "1998".
PRESIDENTE:Sì, ma, relativamente all'articolo 1, il problema concerne il fatto che il titolo non viene votato.
Do lettura dell'articolo 1, comprensivo degli emendamenti proposti dall'Union Valdôtaine, testé letti dal Consigliere Andrione ed accettati dall'Assessore Pascale.
"Intervento della Regione Autonoma Valle d'Aosta a sostegno della candidatura della Città di Aosta per l'organizzazione dei Giochi olimpici invernali 1998.
Articolo 1
(Finalità)
1. La Regione Autonoma Valle d'Aosta adotta un programma di attività e partecipa con proprie risorse finanziarie alla realizzazione d’iniziative volte a promuovere la candidatura della Città di Aosta per l’organizzazione dei Giochi olimpici invernali 1998, nonché a conseguire un più efficace e completo sviluppo delle potenzialità promozionali e pubblicitarie connesse alla candidatura stessa".
PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 1 emendato, testé letto.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 35
Votanti: 32
Favorevoli: 31
Contrari: 1
Astenuti: 3 (Gremmo, Lanivi e Maquignaz)
Il Consiglio approva
PRESIDENTE:Do lettura dell'articolo 2.
"Articolo 2
(Programma degli interventi)
1. Per l’attuazione delle finalità di cui all'art. 1, la Giunta regionale, alla quale sono demandati i relativi provvedimenti di spesa, si avvale, quale organo consultivo e propositivo, del Comitato promotore che sarà costituito per il sostegno della candidatura della Città di Aosta per i Giochi olimpici invernali. Il Comitato sottopone alla Giunta regionale un programma di interventi finalizzato alla promozione della suddetta candidatura e formula altresì proposte per l'adozione degli atti e per l'assunzione delle iniziative necessarie per il conseguimento degli obiettivi di cui all'art. 1
2. Per l'espletamento dei compiti di cui al comma uno il Comitato si avvale normalmente della collaborazione degli uffici dell'Assessorato regionale del Turismo, Urbanistica e Beni Culturali; gli uffici dell'Assessorato potranno, per le medesime finalità e, più in generale, per il conseguimento degli obiettivi di cui all'art. 1, fare ricorso a idonee consulenze esterne, da approvarsi da parte della Giunta regionale.
3. L'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali relaziona trimestralmente alle Commissioni consiliari competenti in merito alle proposte di intervento, alle iniziative intraprese ed al le spese effettuate".
PRESIDENTE:Do lettura di un primo emendamento sostitutivo, all'articolo 1, proposto dal Consigliere Riccarand.
EMENDAMENTO
"Articolo 2, comma 1
Sostituire la prima parte del comma, con il seguente:
1. Per l'attuazione delle finalità di cui all'art. 1, la Giunta regionale, alla quale sono demandati i relativi provvedimenti di spesa, si avvale, quale organo consultivo e propositivo, di un Comitato di sette persone, espressione del mondo economico, imprenditoriale e sportivo della Valle d'Aosta.
Cinque membri del Comitato vengono nominati dal Consiglio regionale, con voto limitato a tre. Due membri vengono nominati dal Consiglio comunale di Aosta, con voto limitato ad uno".
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.
RICCARAND (VA):Questo emendamento concerne la composizione del Comitato. Come aveva già osservato il Presidente della Commissione di Coordinamento, nel l'approvare la precedente legge regionale, quella di luglio, in questi casi è di fondamentale importanza indicare nella legge la composizione del Comitato.
Per dei ragionamenti di tipo burocratico ed invocando le necessità dell'urgenza non si vuole dar seguito a tale osservazione e si tende a definire a parte la composizione del Comitato, presentando un apposito ordine del giorno. Noi, invece, riteniamo fondamentale che tale composizione sia inserita all'interno della legge.
Allo stesso modo riteniamo importante chiarire che questo Comitato è consultivo e non promotore. Inoltre, trattandosi di un Comitato consultivo, non riusciamo a capire che significato abbia la presenza in esso di tre consiglieri regionali. Mi spiego meglio: in un Comitato di consulenza alla Giunta noi mettiamo dei consiglieri regionali, che questa consulenza alla Giunta la fanno già sempre qui in Consiglio, nelle Commissioni consiliari... Questa presenza, quindi, non ha alcun significato ed è un'assurdità in termini, un modo per fare un'operazione di grande confusione.
Noi, invece, proponiamo un Comitato effettivamente consultivo, composto "di sette persone, espressione del mondo economico, imprenditoriale e sportivo della Valle d'Aosta", quindi esterno al Consiglio, che possa portare ulteriori elementi a quelli già in possesso dei trentacinque consiglieri. La nostra proposta è che questi sette membri vengano nominati in parte dal Consiglio regionale, cinque membri, ed in parte dal Consiglio comunale di Aosta, due membri.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Andrione; ne ha facoltà.
ANDRIONE (UV):Simplement pour une déclaration de voix.
Nous aurions été d'accord sur le principe de ne pas nommer les conseillers dans ce Comité, mais nous venons de rejoindre un accord et par conséquent nous nous abstiendrons sur la proposition de Monsieur Riccarand.
PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento sostitutivo presentato dal Consigliere Riccarand e del quale abbiamo già dato lettura.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 35
Votanti: 2
Favorevoli: 2
Astenuti: 33 (Agnesod, Aloisi, Andrione, Bajocco, Beneforti, Bich, Bondaz, Chenuil, Dolchi, Faval, Fosson, Lanièce, Lanivi, Lavoyer, Limonet, Louvin, Mafrica, Maquignaz, Marcoz, Monami, Martin, Milanesio, Mostacchi, Pascale, Perrin, Ricco, Rollandin, Rusci, Stévenin, Trione, Vallet, Viérin e Voyat)
Il Consiglio non approva
PRESIDENTE:Do lettura di un secondo emendamento all'articolo 2, proposto dal Consigliere Riccarand.
EMENDAMENTO
"Articolo 2, comma 1
Sostituire la seconda parte del comma, con il seguente:
Il Comitato propone alla Giunta regionale un programma di interventi. La Giunta regionale adotta il programma dopo aver sentito il parere delle competenti Commissioni consiliari.
PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento sostitutivo testé letto.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 35
Votanti: 2
Favorevoli: 2
Astenuti: 33 (Agnesod, Aloisi, Andrione, Bajocco, Beneforti, Bich, Bondaz, Chenuil, Dolchi, Faval, Fosson, Lanièce, Lanivi, Lavoyer, Limonet, Louvin, Mafrica, Maquignaz, Marcoz, Monami, Martin, Milanesio, Mostacchi, Pascale, Perrin, Ricco, Rollandin, Rusci, Stévenin, Trione, Vallet, Viérin e Voyat)
Il Consiglio non approva
PRESIDENTE:Do lettura di un terzo emendamento all'articolo 2, proposto dal Consigliere Riccarand.
EMENDAMENTO
"Articolo 2, comma 2
Abrogare la seconda parte del comma, da "gli uffici " fino alla fine".
PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 35
Votanti: 2
Favorevoli: 2
Astenuti: 33 (Agnesod, Aloisi, Andrione, Bajocco, Beneforti, Bich, Bondaz, Chenuil, Dolchi, Faval, Fosson, Lanièce, Lanivi, Lavoyer, Limonet, Louvin, Mafrica, Maquignaz, Marcoz, Monami, Martin, Milanesio, Mostacchi, Pascale, Perrin, Ricco, Rollandin, Rusci, Stévenin, Trione, Vallet, Viérin e Voyat)
Il Consiglio non approva
PRESIDENTE:Do lettura dell'emendamento all'articolo 2 presentato dal Consigliere Mafrica.
EMENDAMENTO
alla parte finale dell'art. 2, secondo comma.
Sostituire "gli uffici... regionale" con:
"la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente, potrà, per le medesime finalità e, più in generale, per il conseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 1, fare ricorso a idonee consulenze e collaborazioni esterne, sulla base di convenzioni che ne de finiscano modalità e scadenze"
PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento sostitutivo testé letto.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 35
Votanti: 31
Favorevoli: 31
Astenuti: 4 (Gremmo, Lanivi, Maquignaz e Riccarand)
Il Consiglio approva
PRESIDENTE:Dando per scontato l'inserimento della data "1998" e del verbo "propone" nel primo comma dell'articolo 2, do lettura dell'articolo 2 emendato.
"Articolo 2
(Programma degli interventi)
1. Per l'attuazione delle finalità di cui all'art. 1, la Giunta regionale, alla quale sono demandati i relativi provvedimenti di spesa, si avvale, quale organo consultivo e propositivo, del Comitato promotore che sarà costituito per il sostegno della candidatura della Città di Aosta per i Giochi olimpici invernali 1998. Il Comitato propone alla Giunta regionale un programma di interventi finalizzato alla promozione della suddetta candidatura e formula altresì proposte per l'adozione degli atti e per l'assunzione delle iniziative necessarie per il conseguimento degli obiettivi di cui all'art. 1.
2. Per l'espletamento dei compiti di cui al comma uno il Comitato si avvale normalmente della collaborazione degli uffici dell'Assessorato regionale del Turismo, Urbanistica e Beni Culturali; la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente, potrà, per le medesime finalità e, più in generale, per il conseguimento degli obiettivi di cui all'art. 1, fare ricorso a idonee consulenze e collaborazioni esterne, sulla base di convenzioni che ne definiscano modalità e scadenze.
3. L'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali relaziona trimestralmente alle Commissioni consiliari competenti in merito alle proposte di intervento, alle iniziative intraprese ed alle spese effettuate".
PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 2 emendato testé letto.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 35
Votanti: 32
Favorevoli: 31
Contrari: 1
Astenuti: 3 (Gremmo, Lanivi e Maquignaz)
Il Consiglio approva
PRESIDENTE:Do lettura degli altri emendamenti all'articolo 2, che sono stati ritirati dal Gruppo dell'Union Valdôtaine.
AMENDEMENTS
"Article 2nd, 1er alinéa
Après les mots "Giochi olimpici invernali" ajouter la phrase suivante:
"Tale Comitato, le cui funzioni cessano all'atto della scelta, da parte del CIO, della città che ospita i Giochi olimpici invernali 1998, è composto da:
- N. 3 rappresentanti del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, di cui uno designato dalla minoranza, eletti dal Consiglio stesso con voto limitato a due;
- N. 2 rappresentanti della Città di Aosta, di cui uno designato dalla minoranza, eletti dal Consiglio comunale con voto limitato ad uno;
- N. 2 rappresentanti del mondo sportivo valdostano, eletti dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta, con voto limitato ad uno".
"Article 2nd, 1er alinéa
Après les mots: "...sottoporre alla Giunta", ajouter "ed alle competenti Commissioni consiliari".
"Article 2nd, 2ème alinéa
Après les mots: "...gli uffici dell'Assessorato", ajouter "...sulla base di convenzioni che ne definiscano modalità e scadenze".
PRESIDENTE:Do lettura dell'articolo 3.
Articolo 3
(Abrogazione)
1. E' abrogata la legge regionale 29 agosto 1990, n. 67, concernente: "Intervento regionale per il sostegno della candidature per l'organizzazione dei Giochi olimpici invernali 1998".
PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 3 testé letto.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 35
Votanti: 32
Favorevoli: 31
Contrari: 1
Astenuti: 3 (Gremmo, Lanivi e Maquignaz)
Il Consiglio approva
PRESIDENTE:Do lettura dell'articolo 4.
Articolo 4
(Disposizioni finanziarie)
1. l'onere derivante dall'applicazione della presente legge, previsto in complessivi 4.000 milioni, di cui Lire 1.500 milioni nel 1990 e Lire 2.500 milioni nel 1991, graverà sul cap. 47551, di nuova istituzione, del bilancio preventivo della Regione per l'esercizio 1990 e sul corrispondente capitolo dei futuri bilanci.
2. Alla copertura dell’onere di cui al primo comma si provvede:
a) per l'anno 1990 mediante l'iscrizione di maggiori entrate previste sul capitolo 300 del bilancio di previsione per il corrente esercizio derivanti dalle tasse di concessione della Casa da Gioco di Saint-Vincent;
b) per l'anno 1991 mediante utilizzo per lire 2.500 milioni delle risorse disponibili iscritte al programma 3. 2 "altri oneri non ripartibili" del bilancio pluriennale 1991/1992.
PRESIDENTE:Do lettura di un emendamento sostitutivo all'articolo 4, presentato dal Consigliere Riccarand.
EMENDAMENTO
"Articolo 4
Sostituire 4000 milioni, 1500 milioni e 2500 milioni con 1000 milioni, 500 milioni e 500 milioni".
PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 35
Votanti: 2
Favorevoli: 2
Astenuti: 33 (Agnesod, Aloisi, Andrione, Bajocco, Beneforti, Bich, Bondaz, Chenuil, Dolchi, Faval, Fosson, Lanièce, Lanivi, Lavoyer, Limonet, Louvin, Mafrica, Maquignaz, Marcoz, Martin, Milanesio, Monami, Mostacchi, Pascale, Perrin, Ricco, Rollandin, Rusci, Stévenin, Trione, Vallet, Viérin e Voyat)
Il Consiglio non approva
PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 4, del quale ho già dato lettura.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 35
Votanti: 32
Favorevoli: 31
Contrari: 1
Astenuti: 3 (Gremmo, Lanivi e Maquignaz)
Il Consiglio approva
PRESIDENTE:Do lettura dell'articolo 5.
Articolo 5
(Variazioni di bilancio)
1. Al bilancio di previsione della Regione per l'esercizio 1990 sono apportate le seguenti variazioni:
PARTE ENTRATA IN AUMENTO
Cap. 300 Tassa di concessione della Casa da Gioco di Saint-Vincent"
Lire 1.500.000.000
PARTE SPESA IN AUMENTO
Cap. 47551 (di nuova istituzione) Programma regionale 2.2.4.10. Codificazione: 2.1.1.4.2.2.08.09.02
"Spese per la candidatura della Città di Aosta nell’organizzazione dei Giochi olimpici invernali nel 1998"
L.R. n. "
Lire 1.500.000.000
PRESIDENTE:Do lettura di un emendamento sostitutivo all'articolo 5, presentato dal Consigliere Riccarand.
EMENDAMENTO
"Sostituire 1500 milioni con: 500 milioni".
PRESIDENTE:Questo emendamento decade, perché è conseguente all'emendamento, non approvato, all'articolo 4.
Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 5 del quale ho dato lettura.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 35
Votanti: 32
Favorevoli: 31
Contrari: 1
Astenuti: 3 (Gremmo, Lanivi e Maquignaz)
Il Consiglio approva
PRESIDENTE:Do lettura dell’articolo 6.
Articolo 6
(Dichiarazione di urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente, ai sensi del terzo comma dell'articolo 31 dello Statuto speciale, ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 6 testé letto.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 35
Votanti: 32
Favorevoli: 31
Contrari: 1
Astenuti: 3 (Gremmo, Lanivi e Maquignaz)
Il Consiglio approva
PRESIDENTE:Ci sono dichiarazioni di voto?
Ha chiesto la parola il Consigliere Lanivi; ne ha facoltà.
LANIVI (ADP):Ho chiesto la parola per spiegare il mio atteggiamento nei confronti del disegno di legge n. 216 ed anche la mia posizione di ieri, che ne è una conseguenza.
In precedenza avevo già avuto modo di esporre il mio modo di vedere e di intendere la questione Olimpiade ed ho anche chiarito che poteva essere esaminata da almeno quattro punti di vista o tenendo conto di quattro elementi e non solo di uno: il dato sportivo, gli eventuali interessi esterni che saranno coinvolti da questa vicenda, i gruppi di pressione interni economici e non, ma il dato più qualificante per questo Consiglio regionale era quello politico, cioè la compatibilità dell'avvenimento con gli interessi generali della Valle.
Ieri mi sono astenuto su quel dossier, non perché volessi dare un giudizio di estraneità dal documento, ma perché mi pareva che quel documento di presentazione della candidatura fosse prevalentemente tecnico, nel senso che era privo della relazione politica che precisasse il modo in cui la vicenda olimpica si sarebbe inserita in una prospettiva di sviluppo della Valle ed il grado di compatibilità dello sviluppo della Valle, cioè la gestione del cambiamento, rispetto alla vicenda Olimpiade. Quest'ultima non può assumere un significato decisivo per lo sviluppo della Valle, ma resta il fatto che la sua stessa proposizione determina delle modificazioni nella Valle.
Secondo me, non c'è stata la valutazione dell'impatto di questa vicenda con l'interesse complessivo della Valle e quindi la mia astensione non voleva significare un atteggiamento negativo rispetto ad un evento programmabile od auspicabile, quanto piuttosto verso le modalità con cui si porta avanti tutto questo discorso.
In tutta coerenza con quanto ho appena detto, oggi continuo in questo mio atteggiamento di astensione. Potrei dire, anzi, che questo mio atteggiamento non contiene appieno il mio pensiero, perché in verità dovrei votare contro, ma ciò potrebbe dare origine a considerazioni che non mi appartengono, per cui mi astengo. La mia astensione nasconde però una fortissima critica al metodo che si vuole portare avanti ed investe anche un discorso più generale.
I signori consiglieri hanno sicuramente seguito il dibattito che interessa le prime pagine dei quotidiani del Paese. Mi pare che l'intervento più significativo sia apparso su uno dei quotidiani di maggior tiratura ed ha per titolo "La piovra dei partiti ". Voglio ricordare che le forze del progresso nel nostro Paese sono fortemente impegnate a trovare delle modalità di gestione dell'attività politica, superando questa "piovra", che si inserisce tra le istituzioni e la società civile e rappresenta la causa, anche se non di tutti i mali, certamente di molti malesseri della democrazia del nostro Paese. Non dico altro.
Secondo me, la composizione del Comitato, così come è stato pensato, va avanti e porta in sé i germi di un tentativo delle forze politiche di non lasciare spazio al resto della comunità.
Mi pare che questa circostanza sia sufficientemente grave per giustificare la mia astensione su questa legge.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Gremmo; ne ha facoltà.
GREMMO (UAP):Signor Presidente e colleghi, io ho seguito poco e male, per la verità, questa vicenda, però ho capito qualche cosa.
Purtroppo ieri ero assente, perché ero presente al Congresso dei Comuni e delle Autonomie che si è tenuto a Cagliari. Una delle cose più interessanti che sono state dette in quella sede, tra le tante proteste per l'autonomia non realizzata, concerneva una riflessione dei rappresentanti degli enti locali sui concorsi pubblici e la voglia e la volontà che non prevalga, o prevalga sempre meno, l'elemento politico sull'elemento tecnico o della conoscenza.
Io sono fresco di queste riflessioni, che in qualche modo riverso nel mio atteggiamento che, anche da parte mia, è di astensione rispetto a questo Comitato.
Tralascio di fare riflessioni su tutto quello che ho sentito, per come si è configurato, nato e sviluppato, quello che sarebbe dovuto essere, gli strumenti che avrebbe dovuto avere e che poi non ha avuto... Sono tutte cose curiose, che attengono materie controverse, di tipo anche giuridico.
Devo dire molto onestamente che ho proprio l'impressione che sia fragile e debole la capacità propositiva di un Comitato che nasce in questa maniera. Può essere contenta l'Union Valdôtaine. Prima, nel corso della riunione dei Capigruppo - non so se lo posso dire, ma io lo dico - sentivo che vi trovavate tutti d'accordo, tranne forse il sottoscritto ed il Consigliere Riccarand, sul fatto che uno solo sarà il rappresentante dello sport valdostano e che sarà gradito ad entrambi i contendenti.
Non credevo certamente che se l'Union Valdôtaine voleva essere pungente nella sua propositività, si sarebbe accontentata di concordare dei nomi. Ha ragione forse il Consigliere Lanivi, perché questo è il comportamento tipico di un mercatino un po' banale, spartitorio e consociativo. A suo tempo, a Roma avevano fatto il compromesso storico; qui, più banalmente, si fa il compromesso olimpico.
Io mi tiro fuori. Abbiate pazienza, non vuole essere una censura, né la voglia di ostacolare le missioni... perché anch'io sarò contento se la Valle avrà la possibilità di avere la designazione olimpica. Il collega Presidente Milanesio è un uomo di polso e saprà sicuramente farsi sentire, come gli auguro.
Tuttavia, quest'aria da compromesso olimpico a me non piace. Dico la verità: avrei preferito - e per questo ho votato quello che ci è stato proposto dal Consigliere Riccarand - un Comitato esterno al Consiglio, che ci avesse dato degli elementi su cui ragionare. Saremmo stati forse più sciolti.
Probabilmente una rappresentatività più sociale che politica avrebbe avuto qualche "chance" in più, non in Italia, ma all'estero.
Onestamente devo dire che avrei visto molto meglio un qualche cosa che permettesse al politico di fare il politico e al Comitato sportivo di perorare una causa che doveva essere sociale e sportiva, più che politica.
Io mi astengo, quindi, e ripeto di essere contento di non essere da solo a cominciare a suonare qualche campanellino d'allarme. Ringrazio il collega che mi ha preceduto che, con parole sicuramente più pacate e profonde delle mie, ha però lanciato questo avvertimento.
Molto onestamente, torno a ripetere che mi dispiace che l'Union Valdôtaine abbia accettato, forse perché c'è stato il gradimento sui nomi e sulle persone - anche se non era proprio questo il problema, che invece verteva sulla filosofia dell'operazione Olimpiadi -, mentre io avrei visto meglio un suo diverso atteggiamento.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.
RICCARAND (VA):Ho chiesto la parola per ribadire il mio giudizio fortemente negativo su questa legge.
Questa maggioranza era sorta all'insegna della chiarezza, mentre noi qui ci troviamo ad approvare un disegno di legge in cui la chiarezza non sta neanche più nelle parole, alle quali anzi vengono assegnati tutt'altri significati.
Questa maggioranza era nata anche affermando che bisognava distinguere più chiaramente i compiti tecnici dai compiti politici, per evitare occupazioni di potere da parte degli organi politici, mentre qui abbiamo un organo, definito consultivo, che viene bellamente occupato manu militari da parte di consiglieri regionali. Si tratta di una divaricazione tra principi, dichiarazioni, propositi ed atti conseguenti, che è sotto gli occhi di tutti e che non può non comportare un giudizio amaramente negativo sul modo in cui è stata finora condotta tutta questa vicenda.
PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, invito ora il Consiglio a pronunciarsi sul complesso del disegno di legge n. 216.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 35
Votanti: 32
Favorevoli: 31
Contrari: 1
Astenuti: 3 (Gremmo, Lanivi e Maquignaz)
Il Consiglio approva
PRESIDENTE:Do lettura dell'ordine del giorno presentato dall'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni culturali, Pascale, ed iscritto in via d'urgenza all'ordine del giorno.
ORDINE DEL GIORNO
IL CONSIGLIO REGIONALE
RICHIAMATO il proprio ordine del giorno del 21 marzo 1990 con cui decideva di presentare la candidatura della Città di Aosta per l'organizzazione dei Giochi olimpici invernali del 1998;
RITENUTO indifferibile ed urgente proporre la ricostituzione del comitato promotore della sopramenzionata candidatura;
INVITA
i soggetti in seguito specificati a costituire il Comitato promotore della candidatura olimpica della Città di Aosta che sarà così composto:
- n. 3 rappresentanti del Consiglio regionale, designati dal Consiglio regionale, con voto limitato ad uno;
- n. 3 rappresentanti del Consiglio comunale di Aosta, designati dal Consiglio comunale, con voto limitato ad uno;
- un esponente del mondo dello sport valdostano nominato dai rappresentanti designati dalla Regione e dal Comune di Aosta.
PRESIDENTE:Colleghi Consiglieri, l'Assessore Martin mi ha fatto presente una situazione di ingerenza nel Consiglio comunale.
Credo che possiamo dire che i tre rappresentanti del Consiglio comunale, designati dallo stesso Consiglio, debbano garantire la presenza della minoranza, ma non possiamo certamente decidere noi come deve votare il Consiglio comunale. Siete d'accordo?
Con questo ordine del giorno noi rivolgiamo un invito a che i tre rappresentanti del Consiglio comunale di Aosta siano membri del Consiglio comunale di Aosta e che uno dei tre rappresenti la minoranza; ma non possiamo specificare che debbano votare con un voto solo, con due o con tre voti.
(...Interruzione del Consigliere Viérin...)
... On les invite aussi....
C'est quand même une prononciation politique, donc ce n'est pas une ingérence formelle, mais une invitation; c'est un acte politique.
Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'ordine del giorno del quale ho già dato lettura, lasciando in variata la dizione "con voto limitato ad uno" anche per il Consiglio comunale di Aosta, il quale poi, nella sua autonomia, potrà accettare o meno l'invito che noi facciamo.
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 34
Votanti: 31
Favorevoli: 30
Contrari: 1
Astenuti: 3 (Gremmo, Lanivi e Maquignaz)
Il Consiglio approva