Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 959 du 2 octobre 2019 - Resoconto

OBJET N° 959/XV - Communications du Président du Conseil régional.

Rini (Presidente) - Alla presenza di 35 Consiglieri, possiamo iniziare i lavori.

Punto n. 1 all'ordine del giorno.

Je vous informe que la proposition d'acte administratif suivante a été présentée : "Predisposizione del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) per il triennio 2020/2022", attribuée à la IIème Commission.

Colleghi, vi comunico che il 23 settembre 2019 il Consigliere Roberto Cognetta ha chiesto l'intervento di questa Presidenza in relazione al diniego espresso dall'Assessorato alle finanze, attività produttive e artigianato in merito alle richieste di accesso ai verbali del Collegio sindacale del Consiglio di Amministrazione della società Monterosa S.p.A. Dalla documentazione prodotta dal Consigliere Cognetta si evince che le richieste di accesso non risultano essere state inviate alle società interessate. In considerazione di quanto esposto, ho pertanto richiesto all'Assessore di voler fornire ogni chiarimento utile.

Il 26 settembre 2019 il Consigliere Andrea Manfrin ha parimenti chiesto l'intervento di questa Presidenza in relazione al diniego opposto dall'azienda USL in merito all'istanza di accesso del 6 agosto 2019 supportato da motivazioni legate alla privacy. Ho pertanto trasmesso la nota del Consigliere Manfrin sopraindicata e la relativa documentazione all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali con preghiera di fornire ogni chiarimento utile. Sarà poi nostra premura seguire l'esito di queste due missive.

Colleghi, colgo questa occasione per invitarvi tutti a rispettare l'articolo 116 del nostro Regolamento interno che disciplina il diritto di accesso dei Consiglieri ricordandone i doveri, ma anche i limiti, di questa Presidenza nel farlo rispettare.

Nel pomeriggio di ieri, martedì primo ottobre 2019, l'Ufficio di Presidenza ha deliberato l'ammissibilità della petizione popolare per il mantenimento nel tempo dei servizi sanitari erogati dall'USL della Valle d'Aosta presso il Consultorio di Variney nel Comune di Gignod presentata il 24 settembre scorso e sottoscritta da 1.123 cittadini. La petizione è stata trasmessa per l'istruttoria del caso al Presidente della Regione, all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali e alla V Commissione consiliare "Servizi sociali".

Vi ricordo inoltre che, così come deciso dalla Conferenza dei Capigruppo di ieri, inizieremo con le mozioni intorno alle 10:30-10:40 faremo un'inversione dell'ordine del giorno e passeremo alla trattazione des questions per consentire a me e al Presidente della Regione di poter effettuare l'incontro con il Presidente della Corte dei Conti che si svolgerà oggi in Valle.

Ci sono richieste di intervento sulle mie comunicazioni? Ha chiesto la parola il collega Cognetta. Prego.

Cognetta (MOUV') - Rispetto alla questione dei "116" ringrazio la Presidenza di questo Consiglio che si è attivata prontamente e chiedo a questo punto di conoscere quali sono gli intendimenti del Governo rispetto alla richiesta fatta, in quanto ad oggi non ho ricevuto ancora nessun tipo di segnale da parte del Governo. Vorrei semplicemente e brevemente ricordare a cosa faccio riferimento, giusto per chiarire quali sono gli ambiti nei quali ci stiamo muovendo.

Prima della pausa estiva ho fatto due richieste di accesso agli atti: la prima alla società Monterosa S.p.A., con la quale chiedevo i verbali del Collegio sindacale per diversi anni, la seconda alla Cervino S.p.A., con la quale chiedevo sia i verbali del Collegio sindacale, sia quelli del Consiglio di Amministrazione e riferiti ad un paio di annualità. Mi viene data una risposta da parte dell'Assessorato relativamente al fatto che non era possibile fornirmi questi documenti. A quel punto, immaginando che la risposta arrivasse come da prassi dai responsabili, dai due Presidenti delle due società, attraverso i miei legali ho presentato una richiesta formale agli stessi Presidenti con la quale ho intimato, attraverso il mio avvocato, il rispetto del trasferimento dei documenti, altrimenti avrei adito alle vie legali. I due Presidenti mi hanno risposto che non avevano mai ricevuto il "116", che non gli era mai stato trasmesso, e quindi non sarebbe stato opportuno ovviamente intentargli causa in quanto non avevano fatto nulla. In effetti è così: ho scoperto successivamente che l'Assessore alle finanze non aveva fatto la trasmissione dei dati come invece prevede normalmente lo sviluppo di un accesso agli atti. Ora io chiedo perché è successo questo, non può essere una svista in due casi, non può essere un errore.

Siccome ci sono regole democratiche che mi sembrano più importanti del Regolamento del nostro Consiglio, io mi chiedo a questo punto se chi rappresenta il Governo conosce queste regole, perché il problema qui è che spesso si parla di fascismo e di totalitarismo senza sapere bene di cosa si parla, secondo me. La questione è che la democrazia, per non essere una "democrazia di facciata" per cui si fa finta di essere in democrazia, si basa sul fatto che chi governa, anche se in qualche modo è autorizzato dal voto popolare, rispetta le minoranze e rispetta i diritti dei più deboli. Qui la questione non è se uno è in maggioranza o all'opposizione, ma è una questione molto semplice: ognuno di noi dovrebbe qui dentro rappresentare le regole democratiche di tutti e le regole democratiche prevedono che la maggioranza non possa fare ciò che vuole quando vuole; altrimenti, anche se non è fascismo, è comunque una forma di autoritarismo democratico e diventa la "dittatura della maggioranza". A quel punto non ha più nessun senso che ci siano queste regole. Capite quanto è importante? Non è soltanto una questione di non rispondere ad una richiesta banale di accesso agli atti, la questione è molto più profonda, perché se chi governa non è democratico e non sa cosa vuol dire essere democratico, allora c'è un problema molto più grande. È la crisi della democrazia che stiamo vivendo da diversi anni in questo Paese ed in questa Regione: si trasforma con il diritto del voto in un'oligarchia che, sostanzialmente, è il potere di pochi. In Valle d'Aosta ne sappiamo qualcosa vero di questo? Le minoranze vengono tacitate, non vengono più considerate e si va avanti a colpi di maggioranza.

Io chiedo il rispetto per tutti, perché noi qui rappresentiamo tutti i valdostani. Coloro che siedono lì non sono stati votati dai valdostani, ma sono stati votati da quest'Aula, c'è una bellissima, grandissima differenza, direi importantissima, e direi pure che sia da difendere questa differenza, perché è fondamentale. Se già così assistiamo a questi comportamenti, figuriamoci se un domani qualcuno di loro fosse eletto direttamente! Si erogherebbe il diritto di fare ciò che vuole e quando vuole, dicendo: "Sono stato votato dal popolo, quindi posso fare quello che voglio". In Russia il Presidente è votato dal popolo, lo sapete? In Ungheria pure, e poi ci lamentiamo! Qui bisogna fare dei ragionamenti. Allora io credo fermamente che il rispetto di queste banali e semplici regole che abbiamo tra di noi sia fondamentale. Aspetto pertanto con ansia la risposta ai miei 116 e non solo a quelli.

Presidente - La parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Intervengo anch'io nel merito della questione degli accessi agli atti. Trovo che sia di una gravità inaudita, soprattutto perché viene minato lo strumento che sta alla base della nostra attività, ovvero gli atti ispettivi, la richiesta di documenti. Questa violazione è tanto più grave quanto più la motivazione che viene opposta rispetto ad una richiesta di accesso agli atti è superata dal nostro Regolamento interno. Io voglio ringraziare la Presidenza del Consiglio che si è attivata immediatamente: prima l'ho detto chiaramente e verbalmente al Presidente e, successivamente, ho trasmesso la nota ufficiale appunto per aver chiesto chiarimenti all'azienda.

Il problema è questo: io ho chiesto dei dati all'USL non una, non due, ma tre volte, tre volte, quindi non una. La prima - così come ci è concesso - ovviamente senza motivare la mia richiesta; non ho motivato il perché chiedevo quei dati, ma il fatto che io non li debba motivare è consentito, anzi, è scritto ed è messo nero su bianco sul Regolamento, al comma 5 dell'articolo 116, laddove si dice che "I Consiglieri esercitano il diritto di accesso per iscritto senza obbligo di motivazione, mediante richiesta rivolta all'amministratore interessato per materia". Io ho chiesto questi primi dati all'USL e mi è stato detto: "Eh no, possiamo darteli solo in forma aggregata e le motivazioni che ci ha fornito non sono sufficienti per poterti dare una risposta". Io, ovviamente armato di santa pazienza, ho risposto alla gentile azienda USL motivando la mia richiesta, la mia necessità di dati, anche se non ero tenuto a farlo. La gentile azienda ha risposto ulteriormente e vi leggo la risposta scrivendo gli stessi dati aggregati e chiosando in fondo: "Qualora le informazioni fin qui fornite non siano sufficienti a consentire al Consigliere Manfrin l'esercizio del proprio mandato, sarà cura della scrivente azienda interpellare il proprio DPO al fine di valutare la compatibilità dell'eventuale comunicazione delle complete generalità dei soggetti per i quali si chiede l'accesso con le regole poste dal Regolamento europeo n. 679/2018". Ora quindi si dice: "Se volete chiamate e poi interpelliamo il DPO". Ho chiamato il dottor Pescarmona che non sono riuscito a trovare mai in ufficio, ho chiamato colei che ha steso il testo - responsabile del procedimento - e le ho fatto le mie rimostranze spiegando che il comma 4 dell'articolo 116, e viene scritto anche qui molto chiaramente, "Il diritto di accesso dei Consiglieri non può essere limitato a causa della natura riservata dei documenti. I Consiglieri sono tenuti a rispettare il segreto d'ufficio - ovviamente dei dati così ottenuti e che sono in loro possesso - e il diritto alla riservatezza di terzi nei casi specificati dalla legge e dalle disposizioni in materia di privacy". Noi possiamo accedere a tutti questi dati ovviamente perché ne siamo autorizzati in virtù del nostro mandato, ma anche perché noi di questi dati dobbiamo farne un uso che ci è consentito dal Regolamento interno e non possono essere opposte motivazioni di privacy. Ebbene, anche per questa terza volta, telefonicamente mi è stato comunicato che no, il DPO dell'azienda ha detto che secondo lei, secondo lui, secondo esso, io non avevo diritto come Consigliere ad accedere a quei dati.

Io trovo pertanto che ci si sia incasellati in una lesione del nostro diritto di accesso. Mi auguro che questo messaggio arrivi forte e chiaro a coloro che hanno negato questi accessi agli atti, perché questo comportamento certo non fa ben presagire rispetto a quelli che saranno i documenti che devo ricevere e, anzi, questo aumenta la mia curiosità e le mie domande, ma soprattutto chi nega un atto, chi si rifiuta di fare quello che è previsto dal nostro Regolamento, ovviamente si espone a delle conseguenze. Se non riceveremo i dati che ci sono riconosciuti per Regolamento, le conseguenze ci saranno.

Presidente - La parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Presidente, anch'io volevo ringraziare il suo pronto intervento dei scorsi giorni, non tanto per un "116" - io questa battaglia in parte l'avevo già fatta in un altro Consiglio, il 116 era destinato alla Presidenza e riguardava il Casinò, perché io e la Presidenza abbiamo purtroppo questa sfida in atto da tempo -, ma era riguardo - e ne vorrei dare notizia a tutta l'Aula, visto che è un punto all'ordine del giorno - al fatto di aver ricevuto nella giornata di ieri la risposta da parte dell'Assessore Testolin in merito alla mia richiesta di informazioni sul perché la delibera n. 1119 del 23 agosto 2019 non fosse stata ricompresa all'interno del punto dell'ordine del giorno dello scorso Consiglio dove sono inserite tutte le comunicazioni di provvedimenti amministrativi di variazione del bilancio. Nell'esame dell'ordine del giorno odierno io mi sono ritrovato questa delibera ed altre due relative sempre al 30 agosto e quindi, non avendo ricevuto risposta da parte dell'Assessorato... o meglio, c'è stata, come mi specifica l'Assessore, un'incomprensione di fondo, anche se io penso fosse stata concitata l'altra volta nella chiusura del Consiglio, perché mi sono riguardato anche il video che è stato abbastanza preciso, ma si sa, spesso ciò avviene... altre due delibere relative a quella stessa data sono state inserite nell'ordine del giorno odierno. A questo punto ho ritenuto opportuno scrivere alla Presidenza sottolineando che il comma 6 dell'articolo 29 della legge n. 30 stabilisce che questo tipo di procedura prevede che queste delibere siano trasmesse al Consiglio regionale entro 15 giorni dalla loro adozione. Ho ritenuto pertanto opportuno darne comunicazione e la ringrazio per avere immediatamente dato atto della cosa.

Vede Presidente, quando ero Assessore io sono stato ripreso da un comunicato stampa perché non avevo consegnato in tempo dei documenti, sono stato ripreso per una cosiddetta "scenetta" nella consegna dei documenti, però alla fine io i documenti li ho consegnati. Ci sono situazioni molto più gravi che non dovrebbero avvenire e, al di là delle incomprensioni di fondo, io penso che ognuno è qui per lavorare e lavorare secondo le regole. Spero quindi che d'ora in avanti tutti le rispetteremo, perché altrimenti c'è un problema.

Presidente - Collega Aggravi, non abbiamo dato volutamente notizia di questa missiva, perché credo che l'Assessore Testolin sia stato più che tempestivo nella risposta e abbia fornito tutti i dati richiesti.

Prima di passare la parola alla collega Pulz, vi ricordo inoltre nelle comunicazioni - lo abbiamo detto ieri durante la Conferenza dei Capigruppo, ma credo sia opportuno darne notizia anche in Aula - che è pervenuta a questa Presidenza una missiva con cui si comunica un cambio a livello di Capogruppo del Movimento 5 Stelle: il Capogruppo sarà il Consigliere Luigi Vesan e Vicecapogruppo la Consigliera Maria Luisa Russo. Componente per la Commissione per il Regolamento sarà invece - è, perché ormai è già stato ratificato ieri - il Consigliere Luciano Mossa.

La parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Voglio solo dire, sempre a proposito del problema dell'accesso agli atti, che lo sento talmente anche mio di aver presentato una specifica iniziativa, l'interrogazione n. 13 all'ordine del giorno, che devo dire ho scritto di getto dopo aver ricevuto diversa documentazione in ritardo...

Presidente - Collega, le comunicazioni del Presidente del Consiglio prevedono interventi sulle comunicazioni. Lei ha fatto un punto ad hoc su questo, quindi avrà poi modo di chiarire la sua posizione su quel punto. Qui la comunicazione era relativa a due questioni di cui noi siamo tenuti a darne informazione ovviamente all'Aula, però atteniamoci al punto, dato che poi c'è un punto dedicato, c'è un'interrogazione. Questo senza volerle togliere la parola. Atteniamoci alle comunicazioni del Presidente, così come deciso ieri in Conferenza dei Capigruppo.

Prego, collega Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Ringrazio il Presidente Rini per aver sollevato la questione durante le sue comunicazioni. Mi rivolgo però ai suoi colleghi di Governo e pongo due semplici domande: 1) quante cose avete da nascondere; 2) quanta paura avete.

Presidente - Collega, lo abbiamo appena detto...

Spelgatti (LEGA VDA) - Stiamo parlando delle comunicazioni del Presidente, anche la collega Daria Pulz stava parlando di questo, sto parlando di qualcos'altro?

Presidente - Collega, sono due questioni... sì, sta parlando di qualcos'altro e non pertinente all'ordine del giorno. Se mi permette la conduzione dell'Aula è riservata a me e, se mi permette, mi prendo io oneri o onori. Sta andando fuori tema, collega Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Questo lo dice lei che sto andando fuori tema, perché ho fatto due domande...

Presidente - Sì, lo dico io che in questo momento presiedo l'Aula. Collega, la invito ad intervenire...

(sovrapposizione di voci incomprensibili)

Spelgatti (LEGA VDA) - Lei non può dirmi che io non sto rispondendo sui "116", stiamo parlando delle richieste di 116. Io chiedo se non rispondete...

Presidente - No, collega Spelgatti, non stiamo parlando dell'articolo 116 in generale. Abbiamo richiamato due questioni, ho dato la parola ai diretti interessati che hanno replicato e replicherà la Giunta. Non stiamo parlando dell'articolo 116 in generale. Collega Spelgatti, la invito a rispettare l'Aula. Collega, avrà modo di dirlo quando si parlerà dell'articolo 116 in generale. Glielo ripeto, forse non sono abbastanza chiara, provo ad essere più chiara, abbiamo citato... non è un dialogo tra me e lei, collega Spelgatti, ci sarà modo di parlarne. Andiamo avanti, colleghi.

(voce del Consigliere Spelgatti, fuori microfono)

Presidente - Si prenda le responsabilità di ciò che dice. La parola all'Assessore Baccega, prego. Atteniamoci a quanto disposto dal Regolamento.

Baccega (UV) - Proviamo a placare un po' gli animi già all'inizio di questa giornata. Colleghi dell'opposizione o comunque in particolare della LEGA, Consigliere Manfrin, non c'è mai stata volontà da parte di questo Governo e soprattutto di questo Assessorato di nascondere, imboscare, non dire, non dare trasparenza all'attività politica ed amministrativa che noi mettiamo in campo. Per quanto mi riguarda, le assicuro che garantirò il rispetto delle richieste di accesso agli atti fatte da parte dei colleghi, perché non abbiamo nulla da nascondere.

Voglio solo fare una riflessione: solo il mio Assessorato è stato oggetto di 41 "116" negli ultimi mesi. Alcuni di questi si richiamano ad attività riguardanti l'ex Assessore - già defunto, che ricordo con piacere - Valerio Beneforti, e quindi andare a recuperare certa documentazione non è facile e non è semplice per gli uffici. Sappiano i Consiglieri che in questo momento abbiamo degli uffici che sono ovviamente sotto organico, per cui magari c'è qualche giorno di ritardo, ma nel modo più assoluto non c'è nessuna volontà da parte nostra di nascondere, mascherare e paura di dover dare della documentazione.

Presidente - La parola al collega Gerandin, sempre sulle comunicazioni. Prego.

Gerandin (MOUV') - Anch'io faccio un breve cenno sulla tempestività e soprattutto sulle risposte ai "116".

Presidente - Consigliere Gerandin, ho tolto la parola alla sua collega non per una questione... solo se è legato al caso che ho citato nelle comunicazioni, altrimenti ci sarà modo... anzi, ne parleremo sicuramente in Conferenza dei Capigruppo, perché effettivamente c'è una criticità sul tema, quindi dedicheremo una Conferenza dei Capigruppo sui "116" e useremo quella sede.

Gerandin (MOUV') - Va bene, allora accetto il suo invito, Presidente, però solleverei solo una questione su quella che era un po' una prassi legata alle sue comunicazioni, al fatto che lei leggeva...

Presidente - Su questo si può intervenire. Non le leggiamo solo per una questione di tempo.

Gerandin (MOUV') - Perfetto, ma proprio in merito a questo, se fossero state lette io avrei posto un problema molto serio, perché ieri si è creato un caso penso unico in questo contesto, in questa legislatura e forse anche prima: c'è stata una convocazione pressoché contestuale di due Commissioni. La III Commissione, che era stata convocata nel suo giusto giorno di convocazione, non aveva terminato i suoi lavori, anzi, li aveva appena iniziati e in maniera quasi contemporanea era stata convocata anche la II Commissione in merito ad una questione molto importante legata alle opere di ristrutturazione della Casinò. Ora io in tutta sincerità penso che sia un diritto, anzi, oserei dire quasi un dovere per i Consiglieri di partecipare non solo alle Commissioni in cui sono membri di diritto, ma è facoltà... io penso obbligo, e nel limite del possibile io l'ho fatto nella precedente legislatura come lo faccio in questa, perché voglio essere presente anche all'attività delle Commissioni.

Capiamo che questa maggioranza è in grande difficoltà per cui gli ordini del giorno, le convocazioni e le urgenze vengono eterodirette, come è già stato detto, però ciò non toglie che l'attività ispettiva dei Consiglieri debba e possa essere autorizzata, rientra tra i suoi diritti.

Presidente, io chiedo pertanto che veramente questo sia il primo ed unico caso in cui ci sia una contemporaneità di convocazione di due Commissioni.

Presidente - Grazie collega, assolutamente non si può che condividere l'osservazione che ha fatto. Lascerò poi la parola anche al Presidente della Commissione, ma chiedo ai Presidenti di Commissione di farsi carico di questa istanza. Vuole lasciare la parola al collega Marquis, Presidente di Commissione? Prego, sul punto.

Marquis (SA) - Ho ascoltato le osservazioni fatte dal collega Gerandin e, in effetti, la regola è che non bisognerebbe sovrapporre il lavoro delle Commissioni.

In questa situazione la III Commissione era convocata alle 9:00 e noi ci siamo permessi di convocare la II Commissione alle ore 11:00 per una questione di difficoltà gestionale che adesso vado a spiegare. Avevamo programmato un'audizione presso il Casino già il 26 luglio scorso, ma non è stata fatta ed è stata riprogrammata per il 23 settembre, e anche quest'audizione non si è potuta effettuare perché non c'è stata la disponibilità da parte dei soggetti che dovevano essere auditi. Abbiamo avuto la disponibilità per ieri e quindi siamo stati costretti a tenere conto delle esigenze funzionali per dare seguito ai lavori di verifica che stiamo facendo sulla Casa da gioco poiché, diversamente, saremmo andati a finire a fine mese. Credo quindi che la situazione è stata oggetto di interpretazione, è stato tenuto conto delle esigenze di funzionamento della Commissione nonostante ci fosse questa situazione di difficoltà.

A questo riguardo tengo a precisare che aveva perso anche un po' di interesse alla fine l'audizione di ieri, perché non c'è stata la disponibilità da parte del responsabile unico del procedimento del Casino di farsi udire; abbiamo quindi dato seguito all'audizione con il Direttore generale, pur sapendo che all'epoca dei lavori non era presente, non prestava servizio presso l'azienda, pertanto abbiamo fatto il nostro dovere.

Per quanto riguarda invece la sostanza della cosa, tenuto conto che forse l'argomento è di interesse, io inviterei i colleghi che non lo hanno fatto e che credo possano essere interessati a recuperare tutta la documentazione relativa all'intervento di riqualificazione della Casa da gioco, perché sono 5.000 pagine di documentazione sulle quali i Commissari hanno lavorato da 4-5 mesi. Pertanto, per chi fosse interessato a questo argomento, credo che sarebbe utile preliminarmente fare la richiesta della documentazione necessaria per poter approfondire la questione.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Testolin.

Testolin (UV) - Considerato che il Governo ed il sottoscritto sono stati tirati in ballo almeno in due occasioni, vorrei sottolineare in maniera del tutto serena e ripetere quanto ho già cercato di esplicitare, in particolare al collega Cognetta, nello scorso confronto in merito a questo tema.

Non è assolutamente una mia volontà e sinceramente non mi sento come qualcuno che non vuole dare dei dati. In effetti, come ha già detto il mio collega Baccega, i "116" sono una quotidianità all'interno del discorso amministrativo e rispondiamo a decine di 116 durante l'arco delle settimane, quindi non c'è assolutamente la volontà di non dare qualche informazione o notizia in merito a qualche argomento.

Faccio però una riflessione che va nel solco di quanto tracciato dallo stesso collega Cognetta: esistono in tutti i settori e in tutti gli ambiti delle regole. A mio avviso le regole non sono mai a senso unico, devono essere rispettate per quelle che sono le possibilità di fornire dati, da una parte, e i diritti di avere delle informazioni, dall'altra. In questo senso molte volte ci troviamo anche a rispondere, a dispetto delle indicazioni dell'articolo 116 che vorrebbe delle attività ispettive puntuali su situazioni comportanti l'assunzione di dati, addirittura da 15 anni a questa parte, con una mole di numeri e di carteggi che molte volte è anche difficile attingere. In questo caso ci si è confrontati prima di rispondere, perché non è assolutamente una risposta politica, è una risposta tecnica quella che è stata fornita al collega Cognetta, in merito al fatto che le richieste - così come puntualizzato - relative ai verbali del Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale, come segnalatoci dall'Avvocatura... recito testualmente, così non dico cose diverse da quelle che mi sono state segnalate per dare risposta a questo 116: "Il Consigliere regionale non abbia diritto di accedere alla versione integrale dei verbali delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio sindacale delle società sottratte in generale al diritto di informazione dei soci". Pertanto neanche i soci possono accedere a quelle informazioni. "Possono al più ritenersi ostensibili gli estratti e le prime pagine dei verbali che consentirebbero dunque al Consigliere di accedere agli argomenti posti all'ordine del giorno e quindi di ottenere informazioni utili all'espletamento del mandato rappresentativo, fermo restando, come è ovvio, il dovere per il singolo di mantenere il segreto nei casi specificatamente determinati dalla legge e di garantire il rispetto della normativa vigente e della riservatezza dei dati personali di terzi".

Detto questo, considerato la ripresentazione delle stesse istanze così com'erano, nel buon senso che però deve essere supportato da un confronto con chi questo parere l'ha scritto, l'idea sarebbe quella di andare incontro a quanto già era stato scritto, vale a dire di fornire le prime pagine dei verbali e le informazioni che si possono rendere disponibili. Questo evidentemente previo un confronto con l'Avvocatura, che al momento non è stata contattata in quanto la documentazione ci è arrivata ieri. Per l'altro discorso, invece, in tutta tranquillità la cosa più semplice sarebbe dare delle cose, ma proprio per il rispetto delle regole penso che queste ultime vadano gestite il più correttamente possibile nell'interesse comune.

Per l'altro discorso mi scuso pubblicamente per il fraintendimento che c'è stato con il collega Aggravi, che ringrazio per la segnalazione, perché ci ha permesso di intervenire in maniera puntuale sulla problematica. Penso che all'interno di quest'Aula sia utile avere delle segnalazioni - rubo ancora qualche secondo - che servono per migliorare la gestione amministrativa, la quale, devo dirlo, pur essendo questa all'interno degli uffici dell'Assessorato molto puntuale e precisa, talvolta incorre in qualche ritardo dettato dal fatto che chi lavora può anche qualche volta sbagliare. In questo caso il ritardo era nella trasmissione dei dati al Consiglio ed ha pregiudicato l'inserimento di quelle delibere nell'ordine del giorno che sono state puntualmente - grazie anche alla segnalazione - inserite nell'ordine del giorno di questa seduta. Mi scuso pertanto per non aver capito il messaggio e per avere fornito solo la mera delibera cartacea senza accompagnamento, Comunque, solo per chiudere il discorso, avrei detto le stesse cose al punto n. 42 dell'ordine del giorno di oggi per ringraziare in questo senso.

Presidente - La parola al collega Vesan.

Vesan (M5S) - Innanzitutto volevo ringraziarla per avere espressamente sollecitato l'intera Aula durante la sua comunicazione, ma immagino soprattutto la Giunta, al rispetto dell'accesso agli atti da parte dei Consiglieri di minoranza, e anche il Consigliere Cognetta, per aver ricordato che la trasparenza negli atti pubblici è uno degli indici che distinguono i regimi democratici da quelli dittatoriali. Sulla scorta di questo è anche importante sollecitare e ringraziare il collega Gerandin, il quale ha chiesto, se tale argomento non può essere affrontato in fase di comunicazione precedente, che sia affrontato in occasione della Conferenza dei Capigruppo. Avrei preferito poterne parlare pubblicamente in Aula invece che in Conferenza dei Capigruppo, anche perché il problema dell'accesso agli atti ai sensi dell'articolo 116 non è limitato a quest'ultima legislatura. Nella fattispecie le nostre disperate richieste di...

Presidente - Collega, la richiamo all'ordine esattamente come gli altri colleghi. Ne abbiamo parlato invece ieri, questo sì, in Conferenza dei Capigruppo, dicendo di essere davvero pertinenti con l'ordine del giorno. Vi ho già detto che ci sarà una riunione ad hoc con cui ci sarà il modo di confrontarsi sia con il Governo che con il Consiglio. Le chiedo di attenersi alle comunicazioni.

Vesan (M5S) - Presenteremo apposito atto ispettivo per poterne discutere in Aula.

Presidente - La parola al collega Cognetta.

Cognetta (MOUV') - Presidente, cerco di attenermi strettamente all'ordine del giorno e a questo punto faccio una domanda alla Presidenza o al Governo, non so a chi.

Mi pareva di ricordare che lo svolgimento del "116" avvenisse in questo modo, almeno secondo quanto sapevo io: noi facciamo la richiesta all'Assessore di riferimento; l'Assessore di riferimento, leggendo la richiesta, valuta se passarla ai propri uffici o se passarla, come nel caso di specie, alla partecipata a cui è indirizzata. In questo secondo caso, quindi, prende il foglio, lo gira alla società partecipata e poi la società partecipata risponde. Io ricordavo fosse così. Invece questa volta, nel mio caso, è accaduto che l'Avvocatura regionale ha letto il quesito e mi ha fatto una risposta, e allora forse non ho capito come funziona il 116. Vorrei per cortesia che si chiarisse una volta per tutte, perché secondo me non ci può essere uno screening da parte dell'Avvocatura regionale in anticipo rispetto alla risposta, perché altrimenti sviliamo il 116. Non so se sono stato chiaro nella mia presentazione, quindi chiederei per cortesia di avere un chiarimento scritto, che però faccia fede, perché ricordo benissimo che la questione era completamente diversa. Io sottolineo il fatto che forse era la partecipata che poteva scrivere quanto ha detto quanto mi ha letto l'Assessore Testolin, quindi è per questo che mi sono rivolto alla partecipata. Aggiungerei ancora una cosa: in passato altre partecipate mi hanno dato sia i verbali del Consiglio di Amministrazione, sia i verbali del Collegio sindacale, perché non si può opporre alcun tipo di blocco, in quanto noi siamo tenuti al segreto e quindi vanno dati.

Presidente - La parola al collega Ferrero.

Ferrero (MOUV') - Rapidamente leggo cinque righe della sentenza del Consiglio di Stato con la quale nel 2017 - una delle due - abbiamo vinto il ricorso riguardo a due accessi agli atti. Mi permetta, è per terminare...

Presidente - Collega Ferrero, lo so, ha ragione, ma la conosciamo la sentenza. Le ho già garantito che ci sarà modo di parlare di questo ed entreremo nel merito. Collega, come abbiamo tolto la parola agli altri non creiamo dei casi, atteniamoci al Regolamento. Le assicuro che ci sarà modo di discuterne... no, non è inerente al caso, il caso lo hanno affrontato i soggetti indicati.

Ferrero (MOUV') - Ma come non è inerente al caso?

(sovrapposizione di voci incomprensibili)

Presidente - Collega, ci sarà modo di discuterne, glielo assicuro, ci sarà una seduta ad hoc. Atteniamoci, atteniamoci, atteniamoci a quanto previsto dal Regolamento. Collega Spelgatti, proprio perché conosco la sentenza, è stato mio compito in maniera sollecita come le hanno ricordato i suoi colleghi intervenire immediatamente, chiaro? Quindi questa sentenza ce l'abbiamo ben chiara. Andiamo avanti collega Ferrero, poi ci sarà modo di discuterne.

La parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Per mozione d'ordine, Presidente. Chiedo una sospensione per una riunione dei gruppi di minoranza, grazie.

Presidente - Prego, la sospensione è concessa.

La seduta è sospesa dalle ore 9:40 alle ore 9:50.

Rini (Presidente) - Passo la parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Presidente, solo per riferire che ci siamo consultati con i colleghi di minoranza e le preannunciamo l'intenzione di chiedere una Conferenza dei Capigruppo alla fine delle comunicazioni del Presidente, appunto per dirimere un attimo la questione delle discussioni sulle comunicazioni.

Presidente - Collega, la ringrazio e rispetto ovviamente la richiesta di tutti i gruppi dell'opposizione. Quella sull'accesso agli atti è sicuramente una tematica importante e mi spiace aver tolto la parola al collega Ferrero, ma ovviamente era per giustizia ed equità anche nei confronti degli altri colleghi che avevano chiesto la parola. In realtà il collega Ferrero stava richiamando una sentenza - avremo poi modo di parlarne - che è molto chiara. Diciamo che sull'accesso agli atti ci sono altri organismi che si sono espressi in maniera molto, molto chiara, per cui avremo modo di parlarne. Se mi permettete, io credo che la priorità adesso sia andare avanti con i lavori. Sul "116" ci torniamo e io vi propongo, se siete d'accordo, di calendarizzare già una Conferenza dei Capigruppo ad hoc sul tema, magari nella giornata di venerdì, così da non andare a compromettere i lavori di quest'Aula, peraltro nell'interesse delle stesse forze di opposizione che hanno presentato diversi atti. È una questione che non cambia l'andamento dei lavori di questa seduta del Consiglio e, se siete d'accordo, io la calendarizzerei già nella giornata di venerdì. Va bene? Se la richiesta è per una Conferenza dei Capigruppo ovviamente non viene negata, ci mancherebbe, però vi preannuncio che la proposta di trattare la questione dell'accesso agli atti, visto che non è né dirimente, né pertinente all'ordine del giorno, l'affronteremo in una seduta ad hoc alla fine del Consiglio. Ovviamente poi se c'è una richiesta di una Conferenza dei Capigruppo questa viene accolta.

La parola al collega Mossa.

Mossa (M5S) - Il mio intervento verterà sul cambio di Capogruppo, è per quello che mi sono prenotato alla fine dell'intervento degli altri colleghi.

Una delle nostre peculiarità è la disaffezione ai ruoli apicali, così come per la carica di Parlamentare o di Consigliere regionale è previsto un massimo di due mandati, il codice etico del Movimento 5 Stelle prevede anche un meccanismo di rotazione periodica dei Capigruppo a tutti i livelli. Considero questo passaggio di consegne un atto di libertà, un esercizio di distanze dalle logiche di potere che ritengo utile per tutti. Sono orgoglioso di aver guidato per 15 mesi un gruppo straordinario che, con estrema professionalità e spiccato senso del sacrificio, ha contribuito a portare avanti il nostro programma, le nostre idee per la Valle d'Aosta, il tutto - vorrei ricordare - decurtandoci ogni mese buona parte delle nostre indennità e restituendole ai cittadini valdostani attraverso le donazioni, atto di solidarietà che continueremo a portare avanti sino alla fine del nostro mandato.

Sono sicuro che il collega Vesan, al quale passo volentieri il testimone, saprà coordinare il nostro gruppo egregiamente e sarà suo compito principale favorire le attività nei confronti delle nostre 5 Stelle: acqua pubblica, ambiente, trasporti, sviluppo e connettività. Nuove sfide ci aspettano per portare a compimento al meglio questo mandato e provare a dar vita ad una nuova era per la nostra Regione. Speriamo che questo nostro modo di fare politica possa divenire un giorno un faro anche per le altre forze politiche ed una guida per le future generazioni. Concludo augurando un buon lavoro al nostro nuovo Capogruppo, Luigi Vesan, e alla nostra nuova Vicecapogruppo, Maria Luisa Russo.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente Fosson.

Fosson (PNV-AC-FV) - Solo due parole, perché alla fine di questa discussione i colleghi si sono già espressi.

Il problema del "116" non è di oggi, è da diverse legislature che viene affrontato, e i ritardi ci sono stati spesso, anche nelle precedenti Amministrazioni. Confermo e sottolineo che chiaramente l'accesso agli atti è un diritto di tutti i Consiglieri e che da parte del Governo non c'è nessuna esigenza di nascondere alcunché, di non dare i dati. Non parliamo di fascismo o cose del genere, perché questo è un nostro dovere. Mi permetto solo di dire che è giusto fare un incontro, ma siamo in un momento di grande riorganizzazione del personale, per cui ci può essere qualche difficoltà amministrativa, però non è assolutamente una questione di principio, nessuno vuol nascondere i dati. Bisogna fare anche un regolamento per le partecipate. Ha ragione chi ha detto che il comportamento deve essere univoco e, in questo senso, l'impegno del Governo è chiaro.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Chiedo scusa, Presidente, so che mi toglierà la parola, ma lo dico al volo: io volevo solo sottolineare le non comunicazioni. Mi scusi Presidente se ce l'ho con lei, ma è successo un po' di tutto in questi giorni, c'è stata la visita del Ministro...

Presidente - Non ha ancora fatto le comunicazioni.

Aggravi (LEGA VDA) - Chiedo scusa.

Presidente - Eravamo ancora sulle mie comunicazioni, collega Aggravi. Colleghi, non ci sono altre richieste sul punto? Una breve sospensione, quindi colleghi per una breve riunione della Conferenza dei Capigruppo. Ah, dopo le comunicazioni del Presidente? Chiedo scusa, avevo capito dopo le mie comunicazioni.