Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3109 du 10 janvier 2018 - Resoconto

OBJET N° 3109/XIV - Communications du Président de la Région.

Rosset (Presidente) - Punto n. 2 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Viérin (UVP) - La Vallée d'Aoste a vécu, dans ces derniers jours, comme toutes les Alpes occidentales, des moments particulièrement difficiles à cause des intenses perturbations qui ont frappé notre région et à cause aussi des températures qui ont été élevées par rapport à la saison que nous vivons, ce qui a déterminé des situations complexes dans beaucoup de vallées. Bien évidemment, nous sommes dans la saison de l'hiver et cela fait partie, dans une région de montagne, du climat qui peut frapper notre région. La situation a été affrontée à travers l'organisation du système de protection civile pour garantir la sûreté des personnes, surtout dans un moment où les touristes, pendant les vacances de Noël, étaient présents heureusement en grand nombre dans notre région.

Come sicuramente avete avuto modo di conoscere, le situazioni più difficili si sono verificate nella Valtournenche, nella valle di Gressoney, nella Val d'Ayas, con l'evacuazione di centocinque persone tra turisti e residenti, e situazione delicata si è registrata anche nella Valle di Rhêmes, Valsavarenche, Valgrisenche e Valle di Cogne. Dalla serata di ieri la situazione meteorologica è in evoluzione, con la previsione di un progressivo miglioramento accompagnato da un calo delle temperature, quindi questo ci farà tornare a una situazione di normalità.

Vorremmo ringraziare, a nome del Governo regionale, tutte le componenti del sistema di protezione civile regionale, quindi le strutture dell'Amministrazione, i Comuni, i volontari e le forze dell'ordine, per quanto è stato fatto in questi giorni per assicurare il massimo livello di sicurezza possibile a tutte le persone presenti sul territorio. Vorremmo ringraziare anche l'ANAS per la grande disponibilità che ha dimostrato e ribadire che il livello di vigilanza resta ovviamente elevato e che tutti gli attori del sistema rimangono pronti a intervenire, qualora necessario. Ma la situazione è in miglioramento e quindi in questo senso si procederà.

Altra comunicazione. Lunedì 8 gennaio, insieme all'Assessore all'istruzione Emily Rini, abbiamo incontrato, su loro richiesta, una delegazione dei diplomati magistrali valdostani interessati dalla recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha determinato l'inibizione per il loro inserimento nelle graduatorie a esaurimento per la scuola primaria e dell'infanzia, per coloro che hanno sostenuto l'esame di maturità magistrale prima dell'anno scolastico 2001/2002. Questo incontro ci ha permesso di ascoltare le istanze, peraltro note, anche perché è una situazione che si protrae da anni, ma che, attraverso questa sentenza, ha determinato una penalizzazione per questi insegnanti che sono circa un centinaio per la Valle d'Aosta; ma questo riguarda l'intero territorio nazionale. Abbiamo condiviso un percorso da portare in Consiglio regionale e da sottoporre all'attenzione di tutte le forze politiche. In questo senso, annunciamo che proporremo a questo Consiglio una risoluzione, che cercheremo prima di condividere nel testo con una proposta che sarà presentata, come da impegno con questi insegnanti, per verificare la possibilità di condividere con tutte le forze politiche questa loro richiesta, che va nell'ottica di sollecitare il Ministro, quindi il Governo attraverso i nostri parlamentari, attraverso tutti gli organismi che possiamo mettere in campo anche all'interno della Conferenza Stato-Regioni, affinché il Governo italiano intervenga attraverso dei provvedimenti ad hoc per risolvere questa situazione, che penalizza questi insegnanti che non possono essere inseriti nelle GAE, ma solo nelle graduatorie di istituto. Quindi è una possibilità da sollecitare, sapendo che è una decisione che non discende direttamente dalla Regione, ma dallo Stato, che però possiamo in qualche modo interpretarla.

Un'ultima comunicazione. Abbiamo avuto un incontro - sarà oggetto di discussione in diverse iniziative, quindi sarà discusso nel merito - con il viceministro dell'economia Morando per la questione finanziaria. Ripeto, sarà oggetto di diverse iniziative e quindi parleremo anche dei contenuti e di come questa situazione si sta evolvendo.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Solo due settimane fa abbiamo affrontato il documento più importante per i prossimi tre anni, ma soprattutto per il 2018: la nostra legge di stabilità, il nostro bilancio. Su questo vorrei fare qualche considerazione, quasi pregiudiziale rispetto a come affrontare il Consiglio di oggi, per diversi motivi. Voi avete approvato il bilancio il 19 e il 20 dicembre, si è discusso parecchio su una visione della Valle d'Aosta 2018/2020, ma abbiamo dibattuto parecchio sulla reale disponibilità, sul fatto di approvare una legge regionale con le disponibilità vere, con la copertura finanziaria vera, con la possibilità dal 1 gennaio di dare corso e gambe alle regole del gioco. Ebbene, colleghi - ieri pomeriggio ero in Commissione con tanti colleghi di opposizione - il primo disegno di legge scaricato dal Governo regionale è privo di copertura, un disegno di legge pronto da mesi e che era in elaborazione dalle strutture da un anno e mezzo. Priva di copertura vuol dire che si vanno a modificare le regole del gioco per gli impianti a fune, per le piccole stazioni, per le grandi stazioni, per le stazioni intermedie e non c'è la copertura finanziaria. In sintesi, non ci sono i soldi. Un Governo regionale approva un disegno di legge - un Governo regionale, non l'opposizione o un singolo consigliere di opposizione - e non ci sono le disponibilità. Quindi è tornato al mittente e, anche se magari sarà una buona legge, non ha copertura.

Al di là di quello, il Governo regionale 28 dicembre ha approvato invece una delibera molto importante che blocca 100 milioni di euro sul 2018. Le cose che noi abbiamo detto il 19 e il 20 dicembre, le considerazioni di natura politica amministrativa che abbiamo detto in questa sede e che troviamo in maniera quasi scientifica e amministrativa in questo atto politico amministrativo, dove il Governo regionale congela, blocca, non lascia utilizzare 100 milioni di euro sul 2018.

È di ieri una sentenza, non so se avete avuto modo di vederla, secondo cui sarebbe lecito dare del bugiardo a un politico nel momento in cui non si mantengono le parole, nel momento in cui non si mantengono le promesse, nel momento in cui in questo caso c'è una legge approvata dal Consiglio regionale, nel momento in cui era di dominio pubblico che il giorno dopo sarebbe stata certificata dalla legge finanziaria dello Stato la mancanza di queste risorse.

Non voglio adesso iniziare un discorso su chi è più autonomista o chi la diceva più lunga: io penso che la politica parli per atti. Questa è una sede legislativa dove approviamo delle leggi e la delibera approvata qualche giorno fa dal Governo mi sembra molto chiara: autorizza le competenti strutture del bilancio a rimodulare le autorizzazioni, senza tenere conto dei 100 milioni di euro. Al posto dei 1200 milioni di euro a disposizione, 1100 possono essere autorizzati, impegnati per dare corso alle regole del gioco che sono state decise da questo Consiglio.

Una considerazione che vorrei fare ai colleghi è che non sarebbe male, prima di iniziare questo Consiglio, avere la possibilità, che oggi noi Consiglieri di opposizione non abbiamo, di sapere dove sono stati stralciati questi 100 milioni di euro. I 10 milioni di euro in più sulla sanità ci sono o non ci sono? I 20 milioni in più per i Sindaci, per i Comuni ci sono o non ci sono? Per gli investimenti che sono stati inseriti, ci sono o non ci sono? Per il settore agricolo ci sono o non ci sono? Noi oggi queste informazioni non le abbiamo.

Io penso che prima di iniziare un Consiglio così corposo, pieno di politica, soprattutto a ridosso di una campagna elettorale le cui date sono state fissate, la comunità valdostana debba sapere dove queste risorse sono state tagliate e che probabilmente per le prossime settimane non potranno essere autorizzate dalla Giunta, dopo che il Governo regionale ha approvato un blocco, un congelamento. Anche perché i tecnici, dopo l'approvazione della legge dello Stato, non avrebbero potuto dare un parere di legittimità: quella disponibilità non esiste, quelle disponibilità non ci sono. Mi piacerebbe poi anche sentire la voce del nuovo Assessore alle finanze, che tra qualche ora probabilmente prenderà posizione e avrà modo di dare corso e gambe a quello che è stato deciso da questo Consiglio. L'obiettivo è di sapere se sia possibile avere da parte del Governo una piccola relazione, una memo o un documento di sintesi che ci dica dove sono stati congelati i 100 milioni di euro sul 2018.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Viérin (UVP) - Come anticipato, non avevo voluto parlare dell'incontro per rispetto ai colleghi che hanno presentato le iniziative, ma non c'è nessun problema a iniziare il Consiglio da dove l'abbiamo lasciato e a ribadire un concetto senza attribuire titoli, che peraltro il collega Chatrian oggi inizia in modo polemico ad attribuire, con una considerazione che abbiamo già avuto modo di esprimere. L'essere autonomisti è proprio questo e se oggi non si vuole ricominciare da lì, noi invece ricominceremo proprio da questo. Perché il bilancio e le due leggi, n. 21 e n. 22 della seduta del 19 dicembre, prevedono gli accantonamenti - collega Chatrian, lei che è stato Assessore al bilancio per qualche mese dovrebbe anche saperle queste cose - in conformità all'articolo 1 della legge 21 dicembre 2016, cioè il bilancio dell'anno scorso non impugnato, che è la legge regionale che destina gli accantonamenti e che ha destinato degli accantonamenti in questo articolo, che noi abbiamo utilizzato per costruire il bilancio. Vorrei anche ricordare al collega Chatrian, ex Assessore alle finanze, che con il bilancio dello Stato 2016 è stato sancito il pareggio di bilancio e che quindi gli accantonamenti non erano più previsti.

Detto questo, avevamo già espresso qui la necessità di approvare un bilancio con le risorse della Regione autonoma Valle d'Aosta e su come queste risorse da noi venivano in qualche modo pensate nei vari settori da immettere. Chiaramente c'è stato il fatto nuovo del bilancio approvato dallo Stato e in questo senso abbiamo avuto l'incontro con il Viceministro dell'economia, perché stiamo cercando di trattare la risoluzione definitiva, che non è di oggi e non è di sessanta giorni: questa è una questione che dura da anni e che secondo noi deve essere risolta una volta per sempre, senza però rinunciare, nella predisposizione del nostro bilancio, alle nostre prerogative.

Voi su questa cosa avete una visione diversa e l'avete espressa in Consiglio. Noi crediamo che la nostra visione sia da rispettare. Dei pareri e di tutte le questioni avremo modo di parlarne nelle interpellanze, perché qui spesso ci si sostituisce anche ai tecnici: il parere di legittimità dei tecnici è stato dato sul nostro bilancio ed è un parere tuttora valido.

Altra cosa, a fronte di una situazione che dobbiamo affrontare e che stiamo trattando con il Governo, è la delibera che lei cita, la quale non è che non assegni o che tagli delle risorse. Il bilancio di gestione assegna le risorse, ma congela prudenzialmente una cifra in attesa di definire questa questione nelle prossime settimane con lo Stato e anche nell'attesa di definire le nuove entrate che la Regione ha, e avrà, in questi primi giorni. In questo senso stiamo lavorando e siamo disponibili, chiaramente con il nuovo Assessore e la II Commissione, per illustrare questa cosa, ma nel bilancio di gestione questo è tutto contenuto, collega Chatrian. Quindi non c'è alcun problema nei prossimi giorni a confrontarci. Avremo modo di dire che le priorità vengono confermate, Comuni compresi. La questione è di utilizzare il bilancio parametrato all'utilizzo delle risorse nell'avanzamento dell'anno, in modo da utilizzare le risorse che effettivamente servono nel periodo dell'anno in cui vengono utilizzate.

Queste cose le abbiamo affrontate e mi dispiace che quasi ci sia una certa gioia nel vedere che lo Stato abbia approvato un qualcosa che noi oggi stiamo negoziando per chiudere la questione finanziaria. Quindi ci sarà in qualche modo la corsa a dire: noi l'avevamo detto! Come nel famoso cartone animato dei Puffi, in cui c'era il puffo Quattrocchi che diceva sempre "io l'avevo detto! l'avevo detto! l'avevo detto!". E voi l'avevate detto. Noi abbiamo cercato di seguire una linea di difesa delle nostre prerogative che - ripeto - non è di oggi: è una questione che si protrae da anni e noi crediamo che chiudere definitivamente questa questione finanziaria, sapendo che abbiamo anche un contenzioso aperto sul 2017, ci darà la possibilità di chiudere definitivamente questa questione. Quindi non c'è alcun problema ad affrontare le questioni, però sappiamo anche che bisogna dire le cose come stanno. Voi avete sbandierato che bisognava essere prudenti. Noi, nel momento in cui abbiamo approvato il nostro bilancio e nel momento in cui dobbiamo anche recuperare altre risorse nostre, lavoriamo in questo periodo (che è un periodo transitorio) assegnando le risorse e liberando le risorse man mano che queste si rendono necessarie, con le priorità che ci eravamo detti.

In questo senso ci dispiace che ci sia ancora polemica. Voi avevate la voglia di rimandare il bilancio aspettando che a Roma ce lo facessero. Noi avevamo un'altra visione e abbiamo deciso di approvare il nostro bilancio sulla base della legge vigente e degli accantonamenti previsti per legge. In questo senso, da lunedì di questa settimana (il lunedì della ripresa) abbiamo avuto già un incontro con il viceministro dell'economia Morando per chiudere definitivamente la partita con lo Stato, perché noi crediamo che sia una soluzione definitiva quella da trovare. In questo senso avremo modo di confrontarci nei prossimi giorni e nelle prossime settimane per seguire l'evoluzione della questione.

Presidente - Il collega Chatrian chiede di intervenire per? Non è che possiamo fare un batti e ribatti! L'argomento sarà oggetto di discussione nelle interpellanze. Lei ha posto il problema, a cui è stato risposto: l'argomento verrà affrontato durante il dibattito giornaliero. Prego.

Chatrian (ALPE) - Mi attengo al Regolamento interno e avrò modo dopo di confrontarmi con il Presidente della Regione. Avevo posto però una domanda al Presidente della Regione: se era possibile avere prima del dibattito delle due iniziative una memoria o una relazione su dove erano stati congelati i 100 milioni di euro. Senza nessuna polemica. Mi sembra che la responsabilità del mio intervento stia nell'aver discusso tre giorni di bilancio e tre giorni dopo la Giunta ha congelato 100 milioni di euro. Mi sembrava doveroso rendere edotto questo consesso. A meno che i colleghi di maggioranza abbiano tutte le poste dove sono stati congelati i 100 milioni; noi non ce l'abbiamo. Questa era la domanda che avevo posto.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Ho ascoltato attentamente quanto ha detto il presidente Viérin. È molto difficile non avere una visione diversa, Presidente. Lei giustamente dice che quelle risorse non sono state cancellate dal bilancio, ma sono state semplicemente non assegnate. Non sono state date in disponibilità alle strutture per la spesa, perché nel piano di assegnazione che avete fatto ai dirigenti non sono state date in disponibilità. Non sono spendibili ai fini del bilancio. Non solo: nelle premesse della famosa delibera del 28 dicembre, il dirigente - io penso molto opportunamente, in regime di autotutela avendo dato un parere su un bilancio, che poi si è rivelato di fatto carente di circa 100 milioni di euro - scrive che questo atto è propedeutico in attesa di una variazione di bilancio. Ora le chiedo, Presidente, quando pensate di portare la variazione di bilancio? Perché quando voi porterete la variazione di bilancio - io mi auguro di no e che riusciate a risolvere il problema - ci sarà la legittimazione formale che al bilancio regionale mancano 100 milioni di euro. Dico 100, ma sono 99 milioni di euro.

Anch'io mi sarei aspettato almeno un passaggio sull'incontro con il viceministro Morando. Noi non eravamo presenti e dobbiamo limitarci a leggere le sue dichiarazioni, ma quando il viceministro Morando dice che in Valle d'Aosta questo sia stato un po' sottovalutato (questo che lui ritiene un agrément alla finanza regionale), se mi posso permettere questo è un passo avanti enorme per la Valle d'Aosta. Aggiunge che "è rimasto aperto un problema che riguarda il 2018, che ci ha indotto a una situazione che non è di piena soddisfazione della Valle d'Aosta". Io non leggo in nessuna dichiarazione del ministro Morando che ci siano delle possibilità di superare l'impasse 2018. Poi chiaramente a lei avrà rilasciato altre dichiarazioni, non ho dubbi. Ma dice anche un'altra cosa il ministro Morando: "proprio la scelta della legge di bilancio di risolvere il problema del medio periodo crea le condizioni favorevoli per il superamento del contenzioso". Per cui leggendo le dichiarazioni, non solo dice che con ogni probabilità il 2018 rimarrà un grosso problema per le finanze regionali, ma dice anche che ci sono gli estremi per superare il contenzioso. Per cui sull'annunciato recupero del pregresso, se questa è l'interpretazione del Governo o siete su posizioni diverse, probabilmente si parla linguaggi diversi, e questo non mi garantisce molto, nel senso che in questo momento noi ci stiamo relazionando con un Governo privo del Parlamento. Se bisogna superare questo problema, che è nato dalla finanziaria regionale, lei mi insegna, Presidente, che una legge si modifica con una legge e non con una delibera del Consiglio dei Ministri.

Pertanto io sono contento, ma molto preoccupato! Perché il vero problema è che, leggendo l'atto approvato il 28 dicembre, quello che lei ha voluto superare, vale a dire un esercizio provvisorio, voi di fatto l'avete sancito. Voi con quella delibera avete di fatto sancito l'esercizio provvisorio della Regione Valle d'Aosta, perché avete garantito esclusivamente le spese obbligatorie, avete bloccato ogni altra sorta di investimento e anche di spesa corrente non obbligatoria. Presidente, non posso fare altro che dirle che in questo momento, con quella delibera, voi avete sancito ufficialmente l'esercizio provvisorio della Regione Valle d'Aosta.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (AC-SA-PNV) - Abbiamo presentato delle iniziative in questo Consiglio, vista l'importanza dell'argomento, per fare chiarezza sulla situazione finanziaria, tuttavia essendo state fatte delle comunicazioni e alcune considerazioni, ritengo doveroso intervenire, seppure con brevità.

Credo fosse sotto gli occhi di tutti la difficoltà della situazione finanziaria. Come ha detto il presidente Viérin, non è una situazione che nasce oggi, ma che ha un percorso partito con il 2011. Un percorso che ci ha visti in difficoltà soprattutto alla fine di quest'anno e che ha portato anche l'allungamento della gestione del DEFR e del bilancio della Regione. Tuttavia in occasione della discussione della finanziaria, alla luce anche degli emendamenti che erano in approvazione e dell'orientamento chiaro da parte dello Stato, avevamo chiesto un atto di responsabilità che prevedesse una predisposizione del bilancio sulla base di risposte certe. Risposte certe per dare chiarezza ai valdostani, per dare chiarezza ai Comuni e alle associazioni, su quali erano le risorse a disposizione del bilancio 2018. Purtroppo - io dico purtroppo - nei giorni successivi abbiamo avuto la conferma che il bilancio dello Stato ha previsto questa nostra partecipazione, che in tutti i modi abbiamo ritenuto iniqua, che abbiamo contestato con dei ricorsi alla Corte costituzionale, al Tar del Lazio già sul 2017.

Riteniamo che lo spirito autonomista, che condividiamo in quest'aula comunque e al di là di tutto, debba orientare la nostra azione alla responsabilità. Una responsabilità che in questo caso avrebbe dovuto portare a essere un po' più prudenti. La stessa prudenza che credo abbiano adoperato e stiano adoperando i Sindaci dei Comuni della Valle d'Aosta: sono dei Sindaci autonomisti, ma non per questo si sono azzardati a predisporre il bilancio con la disponibilità delle maggiori risorse evidenziate e promesse in questo bilancio. I Sindaci, con grande preoccupazione e con grande responsabilità, hanno ritardato la predisposizione dei bilanci dei loro Comuni e tuttavia credo che questo stia creando dei problemi, perché l'anno scorso nel mese di dicembre c'erano già delle Comunità che avevano predisposto il loro bilancio. A oggi non ne abbiamo traccia nei Comuni e c'è una grande preoccupazione. Riteniamo, quindi, che l'aver messo a disposizione delle risorse che di fatto non ci sono, abbia creato della confusione, dell'incertezza, ma anche del lavoro aggiuntivo agli uffici. Riteniamo che quello che è stato fatto l'anno scorso di congelare le risorse, non fosse un atto di responsabilità, di mancanza di spirito autonomista, ma un atto orientato alla prudenza che deve avere l'amministratore di un ente della Regione.

Pertanto è un bilancio che - come si suole dire - è durato da Natale a Santo Stefano, usando questa metafora, perché noi lo abbiamo approvato il 20 e il 28 si è dovuto rivederlo. Voglio dire che 100 milioni di euro di modifiche sono 100 milioni nella parte degli investimenti, nella parte delle disponibilità, perché le spese sono rigide, quindi la maggior parte del bilancio è al 90 percento bloccato, è rigido. Vuol dire che il 50 percento di quello che era disponibile è stato oggetto di intervento. Credo che quindi non si possano che condividere le richieste fatte dal collega Chatrian, di avere un quadro di raffronto per avere contezza della situazione delle risorse disponibili sin da subito e quelle che invece devono essere demandate a eventuali nuove novità, che noi auspichiamo ci siano e che si possa risolvere definitivamente con lo Stato questa questione. Speriamo che ci sia la buona volontà da parte del Governo nazionale, perché effettivamente per noi diventa una partita difficile e, da una veloce lettura della delibera, ci pare che siano state congelate anche delle risorse destinate allo sviluppo economico.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Viérin (UVP) - Parto dalla considerazione conclusiva del collega Marquis. In delibera si trovano tutta una serie di osservazioni, quindi la delibera c'è e - come ho già ribadito nel primo intervento - c'è la disponibilità nei prossimi giorni a confrontarci sulla questione, ricordando però che il nostro bilancio che è stato approvato, oggi è legge e che la delibera del bilancio di gestione assegna l'intero bilancio, ma sulle autorizzazioni di spesa monitora l'avanzamento - come ho cercato di spiegare nel mio primo intervento - anche rapportato alle scadenze che ci sono nella prima parte dell'anno. Sappiamo benissimo che ci sono investimenti che andranno sull'ultima parte dell'anno e noi oggi, in attesa di questa soluzione, abbiamo agito per monitorare, proprio perché c'è una criticità che non abbiamo creato, ma che oggi deve essere risolta nel suo insieme.

Il collega Marquis parla dei Sindaci. Noi siamo in contatto con il CELVA e oggi trasmetteremo la tabella di simulazione, affinché all'interno del CELVA ci sia la loro discussione per capire come i parametri della perequazione devono essere in qualche modo poi adottati con delibera. I Comuni rimangono una priorità. I bilanci sappiamo benissimo che vanno fatti entro fine febbraio e io non so - lei è stato anche amministratore comunale - quanti Comuni abbiamo visto approvare il bilancio al 10 gennaio. Però, quello che voglio dire è che c'è una criticità che è stata trasmessa e avremo dei confronti anche con il CELVA, per collocare la problematica in questa situazione particolare in cui ci troviamo, che ogni amministratore ha gestito per il pezzo di percorso amministrativo che ha avuto la possibilità di fare e per quello che ha fatto.

Noi abbiamo gestito questa questione finanziaria dal mese di ottobre in avanti. Io non mischierei il 2017 e il bilancio di previsione 2016, perché sappiamo benissimo che si parlava fino al 2017, quindi non starei di nuovo a ritornare sull'argomento. Mai si è parlato del 2018, tant'è che la nostra legge di bilancio, che peraltro lei ha votato, collega Marquis, l'anno scorso, prevedeva gli accantonamenti senza i 144 milioni sul 2018. Quindi credo che lei consapevolmente abbia espresso quel voto, quando era in maggioranza all'epoca.

Detto questo, affronteremo l'argomento nei prossimi giorni: c'erano delle iniziative in questo senso e ho detto in premessa che ci sarebbe stata occasione di discutere di questa cosa. La delibera del bilancio di gestione va semplicemente a monitorare la spesa e le autorizzazioni di spesa. Chiaramente, ha colto il collega Gerandin, la variazione di bilancio che stiamo preparando arriverà prima possibile e riallocherà risorse nostre, maggiori entrate che stiamo determinando per il 2018, ma parallelamente noi dobbiamo chiudere questa questione finanziaria, perché altrimenti sarà una questione sempre aperta, al di là di chi amministra da un punto di vista politico o tecnico. È una questione che, per quanto ci riguarda, va chiusa. In questo senso, collega Gerandin, con il viceministro Morando abbiamo avuto un colloquio che verteva proprio su questa necessità e vi posso dire che c'è stata disponibilità da parte del viceministro, a nome del Governo, di affrontare nelle prossime settimane la chiusura della questione del contenzioso finanziario.

Io capisco che qui ormai siamo al gioco delle parti ed è legittimo che ci si accinga ad una campagna elettorale e vediamo che tutti i movimenti e i partiti giustamente si stanno collocando e cercheranno di dimostrare chi è buono, chi non lo è, chi sta risolvendo, chi non sta risolvendo. Noi, da un punto di vista amministrativo, abbiamo cercato di affrontare la questione sin da subito, per continuare a negoziare con lo Stato non una chiusura su un pezzo, ma la chiusura definitiva dei contenziosi che ci sono, sapendo che c'è ancora una causa 2017 in ballo che arriverà a marzo e che se si riesce, come abbiamo concordato con il viceministro, ad affrontare nell'insieme, ci darà la possibilità di chiudere questa questione con il Governo in carica. In questo senso, ribadiamo la nostra disponibilità ad affrontare prossimamente questa questione, sapendo che c'è un'evoluzione. Sappiamo anche noi che ci sono tempi stretti e agiremo parametrandoci agli stessi.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Padovani, ne ha facoltà.

Padovani (GM) - Vede, Presidente, lei è bravo a raccontare quello che vuole far credere alle persone, però bloccare delle risorse vuol dire non poterle spendere. Noi qualche settimana fa parlavamo di un bilancio che, secondo il suo racconto, doveva prevedere 1 miliardo e 200 milioni di euro, mentre oggi leggiamo dai giornali che 99 milioni non sono spendibili.

Noi non siamo contenti di questa cosa, perché in quel bilancio c'erano probabilmente alcune risposte che le persone fuori, le persone che ci guardano, le persone che ci hanno permesso di stare qui, le persone le che hanno bisogno, si aspettavano. Oggi noi stiamo chiedendo nient'altro che capire dove queste risorse non ci sono più. Per esempio, si legge sempre sulle notizie dei giornali che non ci sarebbero più i soldi per l'insediamento e lo sviluppo di nuove imprese. È vero, Presidente? È vero che non ci sono più i fondi per i cantieri forestali? Quello che chiediamo è nient'altro che sapere se ci sono ancora quei fondi che permetterebbero di risolvere almeno una parte della crisi, di dare almeno una parte di quelle risposte che le persone si aspettano. Però quei documenti sarebbe utile averli subito: per questo lo chiediamo.

Vede, Presidente, lei nell'ultimo Consiglio si è lanciato in una discussione politica su chi era più autonomista, chi meno, chi interpretava l'autenticità dell'autonomismo in questo Consiglio. Però per autogovernarsi - perché l'autonomia per me è autogoverno - e per decidere da sé come la propria comunità deve andare avanti, bisogna anche avere una certa solidità, una certa sostanza e non - come disse qualcuno dell'attuale maggioranza tempo fa - essere inadeguati. Forse questo nuovo capitolo di fine legislatura ci dice che forse un po' inadeguati lo siete stati. Ma io non lo dico davvero con gioia, perché fuori ci sono delle persone che aspettano delle risposte, che hanno davvero bisogno di risposte e questi fondi in meno non permettono di dare almeno alcune delle risposte che queste persone fuori si aspettano. Quindi, davvero: se i documenti possono arrivare celermente, sarebbe opportuno.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Viérin (UVP) - Sull'inadeguatezza, collega Padovani, ci sarebbe da parlare tutta la seduta e credo che ognuno si senta adeguato dove è, ma poi probabilmente la realtà non è così.

Noi semplicemente stiamo cercando di affrontare i problemi dei valdostani. Mi dispiace che venga interpretato e probabilmente non siamo stati abbastanza espliciti: il bilancio approvato dalla nostra Regione è il bilancio che noi abbiamo approvato a dicembre e quindi le priorità vengono confermate. Ripeto, è stato colto dal collega Gerandin, stiamo lavorando su due fronti: uno, sulla variazione di bilancio per cercare di introitare subito quello che poi viene fatto di solito durante l'anno; la seconda cosa è che stiamo cercando di chiudere la questione finanziaria. Avremo modo di parlarne e in quel momento ci direte. Sicuramente non sarete soddisfatti neanche se si chiude, perché poi qui alla fine è il gioco delle parti: ognuno viene qui e, al di là dell'interesse comune, cerca di racimolare un pezzo di visibilità che altrimenti probabilmente non avrebbe.

Qui oggi la questione è molto più seria. È giusta la questione di affrontare nelle prossime settimane come si evolverà. La delibera è agli atti, abbiamo già avuto delle emergenze e le abbiamo affrontate: oggi si tratta di monitorare la spesa rapportata al periodo in cui siamo. Quindi ribadiamo le nostre priorità: i Comuni, i cantieri forestali e tutto ciò che è stato messo nel nostro bilancio e in questo senso lavoreremo. Nel momento in cui si presenteranno i fatti concreti, ci ritroveremo in Consiglio e vedremo chi aveva detto le cose com'erano.

Stiamo trattando una questione delicata, la questione finanziaria, che noi vogliamo chiudere una volta per tutte. Questo l'abbiamo ribadito, avremo modo di confrontarci. Ripeto, ci sarà una disponibilità nei prossimi giorni ad affrontare con le Commissioni qualsiasi tipo di discussione. A oggi, questa è la situazione.

Dalle ore 9:52 assume la presidenza il vicepresidente Farcoz.

Farcoz (Président) - La parole au collègue Roscio.

Roscio (ALPE) - Presidente Viérin, lei ci dà delle risposte, ma in realtà non risponde alla questione. C'è un atto della Giunta, che è stato richiamato e che cito testualmente: "La Giunta delibera di limitare l'autorizzazione di spesa, di cui alla legge di stabilità regionale per 90 milioni e 300 mila euro e autorizza a rimodulare le autorizzazioni di spesa da parte dei dirigenti delle strutture regionali". Mi sembra che questo sia scritto in italiano corrente e sia chiarissimo.

Noi ci chiediamo come si possa andare a discutere le iniziative che verranno, senza avere i dati di base. Vorremmo conoscere dove vengono fatte quelle limitazioni scritte in un atto della Giunta, che oltre tutto, a nostro parere, sopravanza addirittura una legge del Consiglio. Qui il Consiglio ha fatto una legge di stabilità che poi la Giunta, invece, limita con un atto successivo; ci sembra anche abbastanza particolare come cosa. Ma soprattutto, rimanendo al tema, volete dirci dove sono state fatte queste limitazioni? Altrimenti, dopo come potremo andare a discutere su qualcosa senza avere i dati di partenza? Questo vorremmo. Poi tutto il discorso del 2017, del contenzioso, di ribadire: benissimo, siamo contenti, ma nel mentre ci volete dare questi dati?

Dalle ore 9:54 assume la presidenza il presidente Rosset.

Rosset (Presidente) - Ha chiesto la parola il consigliere Borrello, ne ha facoltà.

Borrello (AC-SA-PNV) - Non è il discorso di cercare visibilità, noi siamo solo consequenziali rispetto all'atteggiamento e alla posizione che abbiamo avuto in sede di approvazione del bilancio, all'interno del quale avevamo manifestato tutta una serie di preoccupazioni che penso siano sensibilità comuni all'interno di tutto il Consiglio regionale, ma anche di tutta la comunità valdostana: capire qual è la reale disponibilità finanziaria incardinata nel bilancio dell'Amministrazione regionale. Avevamo espresso tutta una serie di preoccupazioni in seno al bilancio, avevo sottolineato la preoccupazione del dover affrontare, successivamente all'approvazione del disegno di legge, tutta una serie di passaggi per limare all'interno dei singoli assessorati le possibilità di riduzione di spesa. Detto questo, quello che avevamo presupposto all'interno della discussione in sede di bilancio, si è avverato in sede di approvazione di una delibera di Giunta regionale il 28 dicembre. Quindi noi, in maniera molto serena e semplice, con una reale preoccupazione che sono sicuro sia la stessa che è incardinata all'interno di chi interpreta il ruolo di governo in questo momento, vogliamo cercare di capire queste limitazioni come vengono esplicitate e quale sarà il futuro delle reali risorse a disposizione del Governo regionale. È per questo che sollecito nuovamente la richiesta prodotta dal collega Chatrian, di avere un tabulato con le esplicitazioni delle limitazioni, in modo da capire - senza polemica - le reali poste iscritte a bilancio.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (GM) - Qui in effetti oggi riproponiamo in parte la discussione già fatta durante l'approvazione della legge di bilancio. Siamo ancora lì e, come in quell'occasione evidenziavo, avevamo fatto una discussione virtuale su un bilancio virtuale, nel quale poi sapevamo tutti che si sarebbe dovuti intervenire per limitare le spese, poiché la legge di stabilità dello Stato evidenziava questi 99 milioni di euro che mancavano. Un bilancio virtuale, ma sempre succede come diceva Charles de Gaulle che les faits sont têtus e alla fine, nonostante tutto, la realtà ha il sopravvento. E quando la realtà ha il sopravvento, bisogna piegarsi alla realtà stessa. Dunque si è dovuti intervenire con questa delibera.

A questo punto, cerchiamo di non fare altre discussioni virtuali, occupiamoci dei fatti e magari è anche l'occasione per affrontare in modo serio le questioni, dando a tutti la possibilità di conoscere nel dettaglio, come veniva richiesto, cosa poi si vuole tagliare o meno.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Solo per ribadire la richiesta fatta dal capogruppo Chatrian e dai colleghi, soprattutto in modo, come diceva il collega Bertin, non virtuale ma concreto. Cogliamo positivamente, presidente Viérin, la sua disponibilità a discuterne eventualmente la prossima settimana in modo più concreto, anche perché probabilmente per fare questa delibera è stato necessario avere già un prospetto. Immagino che quel prospetto approvato da voi e dalla maggioranza non più di quindici giorni fa, con più venti, più dodici in ogni assessorato, sarà stato variato con meno venti, meno dodici su ogni assessorato. Non lo so, però sicuramente avete dovuto intervenire, altrimenti lei non avrebbe potuto sicuramente dire in Consiglio una cosa sul bilancio e poi, neanche una settimana dopo, dover deliberare in questo modo. Il collega Roscio ha letto la delibera, non ha usato altre parole e le parole sono chiare. Quindi le sue risposte piccate sul fatto di avere o no visibilità! Invece è proprio per capire in modo concreto dove sono state necessarie queste riduzioni e questi congelamenti. Sta di fatto che non è che vogliamo avere nessun merito di aver detto che questo bilancio era farlocco e non aveva i numeri giusti, però adesso viene la conferma che mancavano 100 milioni di euro.

Poi, sul piano della trattativa con Roma, non vogliamo rompere le uova nel paniere: che le trattative siano portate avanti - come dice lei - in modo definitivo. Penso che questa sia la volontà anche nostra, non ci rammaricheremo se lei riuscirà a portare avanti la trattativa e a chiuderla, non saremo dispiaciuti e non gioiamo certo nel sapere che 100 milioni di euro sono stati congelati.

Intervengo anche su una sua comunicazione, presidente Viérin, solo per chiederle, a nome dei gruppi di minoranza, se è possibile avere la risoluzione che lei ha annunciato dopo la sentenza della Corte costituzionale, per poter eventualmente fare delle valutazioni, poiché noi intendevamo presentarne una nostra. Quindi vogliamo solo capire se può esserci una discussione congiunta, o se dobbiamo fare un altro percorso.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Restano, ne ha facoltà.

Restano (AC-SA-PNV) - Io intenderei affrontare questo aspetto che stiamo discutendo in maniera un pochino diversa, perché tutti condividiamo che è una questione che dura da anni, condividiamo anche che è una partita importante, forse la partita definitiva e sono in gioco le prerogative della nostra Regione. Però per me è una partita politica e non è una partita tecnico amministrativa. Se mettiamo insieme le due cose, corriamo il rischio di discutere una partita al ribasso. Noi intendiamo far valere completamente le nostre prerogative. Quindi se vogliamo portarla dal punto di vista finanziario, riteniamo che ci spettino i 144 milioni di euro e questi devono essere, anche per il 2017. Se la trattativa, invece, avviene solo dal punto di vista delle disponibilità, c'è il rischio che si vada a contrattare sulla cifra. Questo noi non lo vogliamo. Se la partita è politica riteniamo che, a differenza di ciò che avviene in altri Stati - faccio un paragone con la Spagna dove esiste qualcuno che è regionalista e qualcuno che non lo è - qua siamo tutti autonomisti e regionalisti, quindi è una partita che il Consiglio intero doveva discutere. È questo il nostro punto di vista. Non può essere discussa da un rappresentante o due, ma la Regione Valle d'Aosta nella sua interezza deve scendere in campo e portare avanti la battaglia. Invece l'approccio che mi sembra di intuire è quello di mettere in bilancio una disponibilità finanziaria, per poi farsi dire dallo Stato di no e andare a discutere sotto questo aspetto per far emergere che è lo Stato che ce li ha tolti: può essere una finezza, ma nei fatti è quella della disponibilità dei 144 milioni di euro.

Questo noi vorremmo: una strategia diversa. Noi intendiamo che questa sia una battaglia importantissima. Sarà quella definitiva? Noi lo speriamo, ma dobbiamo combatterla insieme e non lasciare che sia un Presidente, che è rappresentativo ovviamente del Consiglio, ma soprattutto del Governo, a condurla in solitaria.

Presidente - Ha chiesto la parola la vicepresidente Morelli, ne ha facoltà.

Morelli (ALPE) - Io rilevo che il presidente Viérin ha una concezione molto particolare del dibattito politico e del dibattito democratico, tale per cui quando gli altri dissentono fanno il gioco delle parti. Quando fanno osservazioni di buon senso e chiedono un po' di cautela, come è stato fatto dalla minoranza, quando si è trattato di discutere il bilancio, sbandierano. Oppure, quando non si associano a una pretesa resistenza nei confronti dello Stato, che è fatta più di forma che di sostanza, perché della sostanza ci si guarda bene dal rendere note alla minoranza quali siano le caratteristiche, gli altri non sono autonomisti. Questa è la concezione che il nostro Presidente della Regione ha del dibattito politico.

In realtà quale sia la sostanza e quale sia la portata della realtà, l'abbiamo già cominciato toccare con mano ieri in IV Commissione. Io immagino che l'assessore Marguerettaz non sarà stato entusiasta di dover venire in Commissione ad ammettere che il disegno di legge sul sostegno agli impianti di risalita fosse un buon provvedimento, ma che, ahimè, non ha la copertura finanziaria. E il collega Marguerettaz deve ammettere che la minoranza in quell'occasione si è comportata in modo civile, non ha alzato i toni, non ha sbandierato e si è limitata a rilevare che la verità dei fatti, ahimè, sta venendo a galla. Ma ancora, nonostante questo, ci si ostina a non dire esattamente quale sia la situazione.

La richiesta fatta dal collega Chatrian e ribadita da tutti coloro che mi hanno preceduto negli interventi, è assolutamente legittima e tende a rendere chiara la situazione. E su quella situazione, una volta che voi l'avrete resa chiara e che noi l'avremo capita, voi potrete venirci a chiedere di essere resistenti insieme a voi. Non millantando o dicendo delle mezze verità che poi vengono a galla, come è successo.

Chiederei una breve sospensione, come gruppi di minoranza, dopo l'intervento dell'assessore Marguerettaz che aveva già chiesto la parola.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Io non so dire se facciamo il gioco delle parti, se abbiamo iniziato la campagna elettorale, chi è corretto e chi è scorretto. Proviamo a ripercorrere alcuni fatti, cercando di dare delle informazioni anche a chi ci ascolta. Credo che, con sfumature diverse, tutti noi abbiamo avuto modo di approvare dei documenti finanziari, nei quali dicevamo che per il 2018 lo Stato non poteva pretendere nulla rispetto al sacrificio che era stato individuato con il provvedimento che credo si chiamasse "Crescitalia". Quindi che i 144 milioni di euro per il 2018 non erano dovuti. Questo lo abbiamo affermato approvando il bilancio di previsione del 2017 e lo abbiamo affermato approvando il bilancio del 2018. Le previsioni finanziarie sono state fatte senza quel sacrificio e noi riteniamo che il bilancio, per riprendere quello che ha detto Roscio, sia quello approvato. Noi stiamo lavorando per far sì che la previsione finanziaria approvata dal Consiglio regionale, sia portata avanti. Dopo di che è chiaro che, successivamente all'approvazione del bilancio regionale, ci sono stati dei passaggi con delle norme a livello nazionale che devono essere interpretate, quindi siamo in una situazione dove noi diamo una certa interpretazione e lo Stato ne dà un'altra.

Tanto per chiarirci, il primo gennaio, se noi non avessimo avuto un bilancio di gestione approvato, non avremmo potuto affrontare nessuna spesa, perché voi sapete benissimo che il Consiglio regionale approva un bilancio, dopo di che la Giunta approva un bilancio di gestione. Quindi mi permetto di rovesciare il paradigma: noi abbiamo approvato l'80 o il 90 percento delle spese approvate dal bilancio e abbiamo messo tutte le strutture nella condizione di lavorare. Il fatto che voi chiediate l'elenco, è una richiesta che ci porta fuori strada, perché quelle previsioni non sono figlie di una scelta politica sul dove andare a tagliare e dove non andare a tagliare. Sono semplicemente delle scelte finanziarie, con cui abbiamo dato subito il la ai capitoli che necessitavano di un'autorizzazione. Qualora la vostra fosse una richiesta semplicemente per capire questo, non ci sarebbe problema. In realtà, l'avete già detto: dove avete tagliato? Noi non abbiamo tagliato da nessuna parte! C'è un blocco finanziario: nel momento in cui ci fossero delle attività dove si andasse a ridurre, è di tutta evidenza che dovremmo tornare in Consiglio. Non è una delibera di Giunta che può immaginare dove tagliare e dove non tagliare.

Parlo di capitoli che mi riguardano. Ieri in Commissione io ho chiesto come la Commissione stessa volesse procedere, perché ho detto: noi oggi abbiamo un provvedimento di legge, approvato peraltro prima del bilancio, senza la copertura finanziaria. Cosa volete, che io lo ritiri o possiamo lasciarlo in Commissione in attesa di definizioni? Sicuramente in modo civile e garbato, collega Morelli, mi avete detto di ritirarlo, quindi non avete avuto un atteggiamento negativo, salvo poi uscire e fare un comunicato stampa. Sul garbo e sulla civiltà io non discuto, ma ovviamente state cercando di dare dei messaggi che vanno nella direzione del bilancio inconsistente e farlocco; ma non è così. Nel momento in cui - ve l'ha detto il presidente Viérin - ci saranno delle definizioni, con tagli o non tagli, sarà il Consiglio regionale a decidere. Oggi quella delibera ha semplicemente permesso alla macchina di partire e di lavorare.

Presidente - Non ci sono altri interventi. Viene concessa la sospensione, come richiesto dai gruppi di minoranza.

La seduta è sospesa alle ore 10:13 e riprende alle 10:25.

Rosset (Presidente) - Possiamo riprendere. Ha chiesto la parola il consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Per illustrare il motivo della sospensione di minoranza e comunicarne l'esito. Chiunque di noi è intervenuto oggi, proprio per non dare eventuali informazioni non corrette, ha chiesto alla maggioranza, all'esecutivo, al Governo, al Presidente di avere un quadro di raffronto sulle risorse in questo momento congelate, o comunque non in disponibilità come spesa, pur rimanendo in bilancio. Io le do atto che il bilancio rimane quello, anche perché è difficile che in Giunta possiate modificare un bilancio approvato dal Consiglio. Il bilancio rimane com'è, ma quello che è importante sono le risorse in disponibilità alle varie strutture e ai vari dirigenti. Tenuto conto di questa delibera, noi abbiamo chiesto a più voci di avere questo quadro di raffronto: mi pare che la risposta sia stata la disponibilità a ragionare ed eventualmente a parlarne in Commissione.

Noi sin d'ora annunciamo che, dopo la sospensione delle 13:00, ci sarà una conferenza stampa, in cui questo quadro di raffronto lo forniremo noi. Ci abbiamo lavorato duramente, sono più di settecento pagine e chiediamo sin d'ora clemenza se non sarà esaustivo. Penso che la maggioranza già sappia dove sono state congelate queste risorse, ma, qualora non lo sapesse, sarà interessante anche per voi rendervi conto della situazione della disponibilità finanziaria al momento. Con l'umiltà di chiedere scusa se ci sarà qualche piccolo errore - non avremmo conteggiato i 100 mila euro - penso che i valdostani si renderanno conto che il bilancio approvato con questa delibera viene di fatto paralizzato per la gran parte, soprattutto per quella che è stata oggetto di quei più dieci, più venti, più trenta che sono stati più volte sbandierati.

Mi dispiace dal punto di vista anche personale che un atto così importante come il bilancio venga di fatto congelato, paralizzato da questo atto e soprattutto che non si voglia e non si abbia il coraggio, a fronte magari di quelle battaglie per l'autonomia che ci sono state presentate, di dire ai valdostani la verità. Qua dentro ci sono tante persone che hanno fatto delle battaglie in un senso e vedranno i cittadini, leggendo questi raffronti, che tante volte la realtà è ben diversa da quello che si è provato a prospettare in un bilancio, che non ho altro termine per definirlo se non che è un bluff.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Viérin (UVP) - Prendiamo atto, collega Gerandin, di quanto avete espresso come gruppi di minoranza e prendiamo atto anche che lo spirito è quello che cercate di mettere in campo, per cui non basta il dibattito consiliare, ma è necessario fare una conferenza stampa, quindi è necessario probabilmente avere quella visibilità di cui parlavo e che ha stizzito la collega Morelli. Noi dopo la vostra conferenza stampa apprenderemo le cose che non sono, secondo noi, così e quindi creeremo ancora ulteriore confusione nella comunità, creeremo ulteriore confusione su una situazione finanziaria che non è di oggi, che è ben chiara, che il collega Marguerettaz ha peraltro di nuovo riassunto e che probabilmente è anche difficile da comprendere nei suoi particolari già in quest'aula, figuriamoci fuori.

Farete seguire una vostra conferenza stampa per una tabella che avete richiesto, pur già avendola. Anche questa è l'onestà intellettuale di chi oggi ha una tabella, che non può essere la tabella - lo ha detto molto bene il collega Marguerettaz - perché già nei tempi del patto di stabilità abbiamo vissuto lo sblocco delle risorse man mano che queste in qualche modo erano disponibili. Ripetiamo che le nostre priorità approvate sono quelle previste nel bilancio e che si tratta di una questione tecnica di avanzamento del bilancio stesso. Prenderemo atto di ciò che direte nella conferenza stampa e non ci sarà nessuna difficoltà poi a replicare e ad argomentare in quest'aula, non attraverso una conferenza stampa, le questioni puntuali.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Gerandin, ne ha facoltà.

Gerandin (GM) - Non mi interessa polemizzare con il Presidente, ma è per dire che queste tabelle noi nel dibattito le avremmo anche presentate. Purtroppo ci è stato fatto capire che non possiamo intervenire ripetutamente sulle dichiarazioni del Presidente, pertanto è d'obbligo per noi farlo in conferenza stampa.

Volevo solo aggiungere che al momento non siamo ancora in grado di farlo, perché lo stiamo ancora finendo. È un lavoro non facile e chiediamo ancora una volta: se voi avete una tabella di raffronto ufficiale, datela! Perché questo è un lavoro non facile, con la possibilità eventualmente di fare qualche piccolo errorino - immagino che siano davvero piccoli - però comunque non con la volontà di falsare, ma esclusivamente per informare i cittadini. Se voi avete una tabella ufficiale, datela. Io penso che sia molto interessante farla avere, perché se non ce la date voi, magari ce la darà qualcuno seduto sui banchi di maggioranza che sicuramente avrà condiviso questo blocco finanziario, come l'ha chiamato il collega Marguerettaz. Io dico questo semplicemente per ribadire che il tono polemico non c'era ed era solo per dire che noi ci stiamo ancora lavorando. Per cui se ce la fornirete, penso che darete un'informazione corretta ai cittadini.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Cerco di anticipare un po' i contenuti della conferenza stampa, quindi cerco di far preparare ai nostri amici giornalisti un canovaccio, che in qualche modo ha già anticipato il nostro collega Chatrian, forte della sua esperienza di assessore.

Proteste fuori microfono del consigliere Chatrian.

Sono stato offensivo nel dire "forte della sua esperienza di assessore"?

È agitato perché anticipo la conferenza stampa?

Presidente - Prosegua Assessore.

Marguerettaz (UV) - La conferenza stampa sarà: non ci sono soldi per la sanità, non ci sono soldi per gli operai forestali, non ci sono soldi per gli investimenti. Questo sarà il messaggio che volete veicolare e che veicolerete. È - lo anticipo - un messaggio falso! State cercando di fare allarmismo. Quindi il contenuto della conferenza stampa sarà il messaggio che voi volete veicolare: mancano i soldi sulla sanità, mancano i soldi per l'agricoltura, mancano i soldi per l'industria. Noi ci dissociamo. Fate un grande danno alla comunità, perché state dando delle comunicazioni, quelle sì, non corrette e vi prendete la responsabilità di quello che fate.

Presidente - Consigliere Marquis, lei è già intervenuto.

Marquis (AC-SA-PNV) - Per rispondere al collega Marguerettaz. Anche il collega Marguerettaz ha fatto due interventi.

Presidente - Mi dispiace, il punto viene concluso, verrà dibattuto nella conferenza stampa e sarà oggetto di discussione nel prosieguo.

Marquis (AC-SA-PNV) - La prego, signor Presidente, di non...

Presidente - Collega Chatrian, se lei vuole parlare, schiacci il tasto per prenotarsi e dopo di che parlerà, se no stia in silenzio come tutti gli altri colleghi! Lei ha parlato già tre volte!

Marquis (AC-SA-PNV) - Signor Presidente, ha dato due volte la parola al collega Marguerettaz e a me una volta: la prego di trattare tutti allo stesso modo.

Presidente - Ne ha facoltà!

Marquis (AC-SA-PNV) - Grazie, molto gentile. Volevo solo replicare al collega Marguerettaz, perché alla fine sembra che dentro quest'aula si voglia giocare a fare i prestigiatori. Ma io credo che non si possano fare i giochi delle tre carte. L'unica cosa certa che i valdostani devono sapere è che mancano 100 milioni di euro! Credo che questo sia chiaro e non si possa nasconderlo, perché diversamente si sarebbe dei bugiardi! Quindi invito il Governo a voler prendere atto di questa situazione. Possiamo dire che tutti assieme lavoreremo per cercare di recuperare delle risorse, ma credo che i bilanci e le priorità della Regione debbano essere stabiliti in funzione delle risorse che si hanno a disposizione, non in funzione della fantasia.

Poi vorrei ricordare che l'anno passato, nella finanziaria dello Stato, probabilmente anche il collega Lanièce poteva fare maggiormente attenzione! Perché la proroga al contributo della legge di stabilità è stato votato l'anno scorso nel bilancio di Stato, quindi bisogna cercare di ricostruire le vicende con chiarezza così come sono. Quindi, a proposito della conferenza stampa, lei non faccia anticipazioni su quali siano le posizioni dell'opposizione. L'opposizione cercherà di fare chiarezza su questi argomenti, soprattutto nell'interesse dei valdostani.

Presidente - Collega Chatrian e poi chiudiamo la discussione su questo fatto.

Chatrian (ALPE) - Non avremmo voluto e da parte nostra non c'era nessun interesse a fare una conferenza stampa, perché ci sembra aberrante non avere la possibilità di conoscere serenamente, dato che il Governo regionale ha fatto questo congelamento, dove sono state congelate queste disponibilità, dove sono state bloccate. Da parte nostra non c'è nessuna volontà di fare né polemica, né di fare delle conferenze stampa. Abbiamo ascoltato le anticipazioni del collega Marguerettaz sulle cose che noi diremo alle ore tredici. Noi non avremmo organizzato nessuna conferenza stampa, collega Marguerettaz. Avreste potuto dirci serenamente dove le risorse sono state congelate.

Mi sembra che con il gioco delle tre carte di Porta Palazzo, collega Marguerettaz, non si vada proprio da nessuna parte. La comunità valdostana potrà valutare qual è il nostro atteggiamento, come ci poniamo, come abbiamo utilizzato le nostre ore tra ieri e oggi, cercando di fare il raffronto rispetto alla delibera che avete approvato il 28 dicembre.

Vedo i colleghi che hanno avuto modo in questi anni di governare la Regione, di sedere nei governi, nelle giunte. Io penso che nel giro di pochi minuti questo Consiglio avrebbe potuto avere queste informazioni: informazioni doverose, informazioni che ci fanno preoccupare, informazioni che però la comunità valdostana, dal nostro punto di vista, deve conoscere e deve sapere. Ci dispiace il fatto che i consiglieri non possano avere queste informazioni che ci sono, a seguito di una approvazione di un atto politico amministrativo, quindi ci obbligate a far sapere alla comunità valdostana lo stato dell'arte. Non siamo contenti del fatto che ci avete negato la verità e ci avete negato dei documenti che ci sono, che esistono e cercheremo di concluderli prima delle ore tredici.