Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1125 del 16 dicembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1125/XVI - D.L. n. 48: "Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale per il triennio 2022/2024. Modificazioni di leggi regionali e altre disposizioni".

Bertin (Presidente) - Passiamo a questo punto all'analisi del DL n. 48. Sono stati depositati tre emendamenti della II Commissione, un emendamento dell'assessore Barmasse, due emendamenti del Presidente della Regione e tre emendamenti del gruppo Lega. La parola al consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Chiedo la convocazione di una Conferenza dei Capigruppo.

Presidente - Sospensione concessa per una riunione della Conferenza dei Capigruppo.

La seduta è sospesa dalle ore 17:42 alle ore 19:01.

Bertin (Presidente) - Possiamo riprendere. La Conferenza dei Capigruppo, riunitasi adesso, ha riconsiderato la questione riguardante gli emendamenti che verranno votati e c'è un impegno, da parte del delegato alla Commissione Regolamento, di definire in tempi brevi, in modo preciso e che non si presti a interpretazione, la questione riguardante appunto gli emendamenti al collegato e le questioni a essi in qualche modo riconducibili. Possiamo passare all'analisi dell'articolato del DL n. 48, articolo 1. Mettiamo in votazione l'articolo 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo 1 è approvato.

Passiamo ora all'articolo 1bis e articolo 1ter (Capo 1bis) al quale vi sono il primo emendamento della II Commissione. Metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 15 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo è approvato.

Metto in votazione ora l'articolo n. 2. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo n. 2 è approvato.

All'articolo n. 3 c'è l'emendamento n. 1 del Presidente della Regione. Lo metto in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'emendamento n. 1 è approvato all'unanimità.

Mettiamo in votazione l'articolo n. 3. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo 3 è approvato all'unanimità.

All'articolo n. 4 c'è l'emendamento n. 2 del Presidente della Regione. Lo mettiamo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'emendamento è approvato.

Metto adesso in votazione l'articolo n. 4. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo 4 è approvato.

All'articolo n. 5 vi è l'emendamento n. 1 della Lega. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Per poter esercitare l'attività venatoria, bisogna aver pagato la tassa di concessione regionale e, come abbiamo ricordato in questo Consiglio, l'importo fissato è di euro 168 rispetto ai 23 euro della Regione Toscana, la più virtuosa, mentre per il Trentino Alto Adige non è prevista una tassa. Essendo la tassa un tributo regionale, ne consegue che è la Regione a stabilirne i regolamenti, le aliquote, le tariffe e ne applica gli interessi maggiorati per i pagamenti tardivi. In base a queste considerazioni, vorrei evidenziare che la Regione Emilia-Romagna applica una sanzione amministrativa pari al 30 percento sull'importo della tassa di concessione regionale non versato. La Regione Lombardia invece, in caso di ritardo per il pagamento dei tributi regionali, mi riferisco sempre alla tassa di concessione regionale, la sanzione è pari al 30 percento. Altro esempio la Regione Piemonte, in caso di pagamenti tardivi, alla summenzionata tassa applica le sanzioni maggiorate a seconda del ritardo con cui il pagamento viene effettuato. La Regione Valle d'Aosta, ahimè, in caso di pagamento tardivo della tassa di concessione, applica una maggiorazione del 40 percento. Evidenziate queste disparità come gruppo, chiediamo che, in caso di pagamento tardivo della summenzionata tassa, gli interessi maggiorati al 40 percento vengano ridotti nella misura del 20 percento. L'emendamento da noi presentato è il seguente: "al comma 5ter dell'articolo 39 della legge regionale le parole "40 percento" sono sostituite dalle parole: "20 percento".

Presidente - Posso mettere in votazione? Metto in votazione l'emendamento all'articolo 5. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Jean-Pierre Guichardaz, Erika Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'emendamento non è approvato.

Metto in votazione ora l'articolo 5. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo 5 è approvato.

Metto in votazione l'articolo 6. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo 6 è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo 7. La votazione è aperta... ha chiesto la parola il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (PA) - Volevo solo sottolineare all'articolo 6 il fatto di quello che sta succedendo sui cani sì, cani no, alle razze di cani utilmente impiegabili per la difesa delle greggi, mentre vengono citati il pastore maremmano, il pastore dei Pirenei, poi dice: "possiamo mettere dentro anche altre razze". Volevo chiedere all'Assessore se hanno già fatto delle... come dire? delle perquisizioni per sapere fino a dove qui in Valle ci sono altri cani. Ci sono anche in Valle altri cani oltre a quelli citati e poi tener conto di quello che è successo con i vari animali predatori perché qui citiamo di nuovo i pericoli per le greggi, mentre di fatto noi stiamo a indicare quali sono i cani che possono proteggere i vari gruppi di pecore che ancora noi abbiamo. Li abbiamo noi, ne abbiamo anche molte che provengono dal Piemonte, comunque da tutto questo vorrei capire che cosa si sta facendo e che cosa viene interpretato come punto di riferimento per salvaguardare le greggi, oltre ai problemi che hanno già lasciato. Del lupo non ne stiamo a parlare perché non ne dobbiamo parlare, perché il lupo è silenzioso e quindi non disturba la quiete. Quando disturba, ne ammazza un po' e poi tanto prima o poi qualcuno paga e andiamo avanti così, però vorrei capire fino a dov'è possibile evitare che succeda, cioè non è che ammazzandone cinquecento alla volta facciamo dei grossi passi avanti, lì è stato un caso su ad Ayas, è stato un caso perché lì credo che sia già stato tutto pagato. Per gli altri bisognerebbe guardare in che termini, quando qui diciamo non sono gli unici e va bene, ma quali sono gli altri che possono essere considerati come cani da guardia? Questo è un fatto importante ma non solo per noi ma anche per quelli che in estate, particolarmente dal Piemonte, vengono in Valle d'Aosta. Sono questioni che sembrano minimali ma hanno dei problemi piuttosto pesanti che so che l'Assessore ha già preso in carico, quindi chiederei una delucidazione su questo tema.

Presidente - La parola all'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - La parte tecnica poi aveva evidenziato che praticamente si va a eliminare il riferimento al pastore maremmano o al pastore dei Pirenei che prima erano considerate le uniche razze e si va ad aprire ad altre razze lasciando appunto una cosa più generica.

Per quel che riguarda i cani, sono stati fatti diversi incontri anche durante questa estate prendendo un po' spunto dall'esempio che ci viene in particolar modo dall'Appennino in Toscana e in Emilia, le riserve che sono state evidenziate dall'Associazione allevatori, dai Sindaci e anche dagli uffici è un po' sulla gestione di questi cani, che rischiano di essere anche pericolosi considerato il forte passaggio di turismo che abbiamo sui nostri territori. È un qualcosa che si sta attivando su alcuni alpeggi, però c'è questa criticità.

Presidente - Metto in votazione l'articolo 7. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo 8. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo è approvato.

Articolo 9. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo è approvato all'unanimità.

Articolo 10. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 21

Favorevoli: 21

Astenuti: 14 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo è approvato.

All'articolo 11 vi è l'emendamento n. 1 della Lega. La parola al consigliere Manfrin per l'illustrazione.

Manfrin (LEGA VDA) - Questo articolo è molto semplice, con questo emendamento che viene fatto alla legge n. 23/2010, che è la legge che disciplina le disposizioni in materia di sostegno e promozione sociale, il Governo introduce una differenza rispetto a chi può essere escluso dai criteri di reddito che escludono dal percepimento degli aiuti. All'interno di queste categorie il Governo ha inserito i componenti che siano intestatari a qualunque titolo di autoveicoli immatricolati per la prima volta nei dodici mesi antecedenti la richiesta, ovvero gli autoveicoli di cilindrata superiore ai 1.600 CC o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 CC immatricolati per la prima volta nei tre anni precedenti. Si escludono gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista un'agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente, cioè sostanzialmente si escludono i disabili dall'esclusione del percepimento del sostegno, quindi noi ovviamente concordiamo con questo emendamento e con questo articolo.

Il nostro emendamento introduce semplicemente un altro criterio, ovvero ricomprende nella percezione di questo aiuto anche coloro i quali hanno un mezzo per l'esercizio dell'attività professionale o d'impresa, cioè immaginiamo, per esempio, il tassista o il possessore di un automezzo che fa NCC, piuttosto che un mezzo che utilizza per lavorare un camion che cade in disgrazia, a quel punto lui avendo acquistato un taxi, un NCC o un camion per lavorare sarebbe escluso dagli aiuti, ma in quel caso verrebbe ricompreso, semplicemente perché non ha acquistato un automezzo per suo diletto, per spostarsi, per fare un giro in campagna ma lo ha acquistato per lavorare e poi è caduto in disgrazia. Questi due emendamenti quindi mirano semplicemente a ottenere quest'obiettivo, lo avevamo sollevato in Commissione, l'Assessore ci aveva risposto positivamente dicendo che era sicuramente uno spunto interessante così come l'ha detto il dottor Vitali, abbiamo presentato questo emendamento non vedendolo nel pacchetto degli emendamenti presentati dal Governo, quindi riteniamo che possa essere migliorativo della legge n. 23/2010.

Presidente - La parola al consigliere Rollandin.

Rollandin (PA) - Nell'ultima parte dell'articolo 11 si fa menzione alle famiglie con la locuzione "nuclei familiari", come definite ai fini della normativa statale vigente, ma è stato sollevato qualche problema su questo, oppure l'interpretazione è generale anche per altre dizioni che chiaramente... nelle altre leggi vengono interpretate le famiglie. Qui si dice: "no, le famiglie non va bene ma nuclei familiari". Vorrei capire la logica con cui c'è stato questo provvidenziale cambio di dizione. La famiglia comprende tutto quello che c'è nella casa e invece il nucleo familiare solo quelli che hanno determinati requisiti? Non ho capito bene com'è la storia.

Presidente - La parola all'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Per quanto riguarda le famiglie, la normativa vigente adesso parla di nuclei familiari e non più di famiglie, quindi si è fatto un aggiornamento in tal senso.

Per quanto concerne, invece, quello che giustamente ha detto il consigliere Manfrin, era stato preso in analisi dagli uffici, però hanno dato poi alla fine parere negativo perché non hanno la possibilità di controllare se i mezzi siano effettivamente da utilizzare per il lavoro o no, questa è la risposta degli uffici, questo è il motivo per cui non è stata modificata

Presidente - La parola al consigliere Rollandin.

Rollandin (PA) - Ringrazio l'Assessore per aver spiegato che c'è una differenza, questo l'avevo subodorato anch'io, ma qual è la differenza se dico famiglia o se dico nucleo? Cioè se non c'è il nucleo non c'è la famiglia o se c'è la famiglia, non c'è il nucleo? Per avere il sussidio cosa devo fare? Il nucleo o un mono-familiare? Perché è interessante... o la troviamo dappertutto oppure dobbiamo declinare questa fine dizione anche alle altre leggi, perché io ho guardato le altre e generalmente c'è scritto "famiglia". "Nucleo familiare" si vede che è già più composito, è una famiglia con dei figli, è una famiglia con la moglie fedele, è una famiglia che... solo per capire... sennò si rischia di non avere il contributo perché ho detto "famiglia" e invece era un "nucleo", se si può, sennò va bene lo stesso.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Non so se è particolarmente rituale ma, per chiarire questo dubbio amletico, in realtà "famiglia" si riferisce alla famiglia nel senso civilistico, cioè da Codice civile: i parenti, mentre il "nucleo familiare" per lo Stato è quello che abita sotto lo stesso tetto, quindi anche una persona non parente potrebbe far parte di un nucleo familiare e fa reddito naturalmente, quindi per le agevolazioni, per i sussidi, eccetera, incide sul nucleo familiare anche se non ha un rapporto di parentela.

Presidente - La parola al consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Prendo atto della risposta dell'Assessore. Ora, che gli uffici le dicano che non è possibile determinarlo io lo posso comprendere, lei però, Assessore, immagino saprà come funziona la presa in carico di soggetti che sono in uno stato di necessità e saprà anche che la concessione di contributi legati alla legge n. 23/2010 è subordinata a una relazione dell'assistente sociale e dei servizi sociali di riferimento. Che cosa significa? Che non è che una persona si presenta lì, magari fosse così, perché purtroppo spesso l'erogazione di questi aiuti è molto tardiva quando arriva, quindi non è che la persona si presenta dicendo: "io vorrei dei soldi, me li dia, ah va bene, grazie, arrivederci". Quando c'è questo tipo di richiesta, quando c'è questo tipo di necessità, cioè l'adesione degli articoli 13, 14 e 15 della legge regionale n. 23/2010, ci si rivolge a un assistente sociale che rileva lo stato di necessità del nucleo e fa una relazione. È di tutta evidenza che una relazione dei servizi sociali evidenzia qual è lo stato della persona e qual è la sua professione. Le faccio un caso concreto: lei come saprà e come ha avuto modo di verificare, quando abbiamo audito i rappresentanti delle associazioni che appunto fanno trasporto pubblico, quindi i tassisti, piuttosto che gli NCC, avrà ascoltato e avrà sentito che queste persone dicevano che erano senza lavoro perché erano stati proibiti i collegamenti e quant'altro durante la pandemia, non ci si poteva muovere, eccetera. Queste persone quindi sono andate incontro a gravissime difficoltà economiche ed erano persone che avevano investito sui mezzi, per esempio, da poco. Queste persone quindi sono completamente escluse dalla percezione di questi contributi se noi non inseriamo questo emendamento. Mi sembra un emendamento di buon senso, è verificabile, vi sono le relazioni dei servizi sociali che lo testimoniano, quindi io non vedo nessuna difficoltà. Se vogliamo escludere davvero delle persone che potrebbero avere bisogno, non votare questo emendamento è la strada migliore, veda lei.

Presidente - Metto in votazione l'emendamento n. 1 della Lega. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Erika Guichardaz, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'emendamento non è stato approvato.

Metto in votazione l'emendamento n. 2. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 14

Favorevoli: 14

Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Erika Guichardaz, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)

L'emendamento è bocciato.

Metto in votazione l'articolo 11. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

L'articolo 11 è approvato all'unanimità.

Metto in votazione l'articolo n. 12. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 13. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo 13 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 14. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo 14 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 14bis come emendato dalla II Commissione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 33

Favorevoli: 33

Astenuti: 2 (Erika Guichardaz, Minelli)

L'articolo 14bis è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 15. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 14 (Aggravi, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Manfrin, Lavy, Minelli, Perron, Planaz, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo 15 è approvato.

Metto in votazione l'emendamento n. 3 della II Commissione che introduce l'articolo 15bis. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 32

Favorevoli: 32

Astenuti: 3 (Baccega, Erika Guichardaz, Minelli)

L'articolo 15bis è approvato.

Metto in votazione l'emendamento dell'assessore Barmasse. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 34

Favorevoli: 34

Astenuti: 1 (Baccega)

L'emendamento è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 16. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo 16 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 17. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo 17 è approvato.

Presidente - Adesso prima di votare il testo del suo insieme, per chi vuole erano previste le dichiarazioni di voto. Ha chiesto la parola il consigliere Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (FP-PD) - In uno dei momenti più difficili della storia recente della Valle d'Aosta e del mondo, questa maggioranza ha saputo garantire la stabilità dell'azione amministrativa e di governo, un'attività in questa fase di emergenza ancora più importante per i cittadini per rispondere alle esigenze di una comunità colpita pesantemente dalla pandemia, una responsabilità che, come gruppo Federalisti Progressisti-Partito Democratico, ci siamo assunti all'inizio della legislatura e che abbiamo confermato durante quest'anno. Chi dall'interno o dall'esterno ha tentato di aprire una crisi al buio e che avrebbe avuto conseguenze pesanti sulla comunità, sulle persone, sulle famiglie e sulle imprese non è riuscito nell'intento. Siamo riusciti a garantire, come detto, tra molte difficoltà un'azione governativa che ha prodotto risultati positivi dando seguito al programma di legislatura. Con equilibrio e serietà si è gestita la più grave crisi sanitaria dell'ultimo secolo e purtroppo non è ancora finita. Si è cercato di rispondere alla crisi economica e sociale prodotta dalla pandemia con un'azione puntuale che ha prodotto effetti concreti. Certamente non è risolutiva per innescare tutto quello che vorremmo ed esaltare tutto quello che abbiamo in questa Valle. Si è inoltre mandata avanti l'ordinaria amministrazione che in una fase come questa era tutt'altro che scontata, questi come tanti altri risultati dei quali ci prendiamo orgogliosamente la nostra parte di responsabilità... altre fantomatiche maggioranze non credo sarebbero riuscite a fare altrettanto e i Valdostani lo hanno compreso, tutto più difficile ma concreto, pratico e immediato. Vorrei anche ringraziare chi mi sta di fronte e a lato per il compromesso che è uscito dalla Capigruppo, mi sembra opportuno farlo.

Je souhaite joyeux Noël à la communauté valdôtaine.

Presidente - La parola al consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Io non tornerò sui temi che sono stati trattati in questi giorni che ho già commentato nella relazione di minoranza e nel prosieguo del dibattito e della gestione dei disegni di legge. Il nostro giudizio su questo bilancio non è certo cambiato da quello che abbiamo visto, da quello che è stato il lavoro di questi giorni. Come abbiamo già detto, non voteremo neanche questo disegno di legge, restano ovviamente aperti alcuni passaggi che sinceramente ci hanno lasciato alquanto perplessi, sinceramente il voto contrario sulla regionalizzazione di una strada comunale e l'astensione o comunque quello che abbiamo visto anche su proposta, ad esempio, di quella che era la questione legata alle piste di skiroll di Bionaz e quella di Brusson... il fatto anche di vedersi bocciata la possibilità di fare dei passaggi in Commissione dove poter andare a fare delle migliorie o delle osservazioni, penso al discorso legato alla delibera sui voucher dei prodotti oppure anche quello relativo al consorzio ortofrutticolo e non commento altri passaggi, ne prendiamo atto, così è stato e così vedremo cosa ci riserverà il futuro.

Va però ricordato - e su questo ringrazio il collega Cretier che mi ha servito l'argomento ed è giusto dirlo a fronte di queste remarques, di queste osservazioni, di queste prese d'atto - che è vero, il Consiglio ha dato una risposta più che la maggioranza, e sottolineerei il Consiglio, alla pandemia e alla crisi, perché la legge n. 15 è stato un lavoro che tutti citano e continuiamo a citare per un motivo molto semplice: perché effettivamente quella con il contributo di tutti, anche con i passaggi in Commissione, anche con i pareri sulle delibere, anche con l'avvio di percorsi di valutazione su determinate materie ha consentito di dare una risposta ai Valdostani e forse questo metodo potrebbe aiutare nel prosieguo se effettivamente, come molti dicono, questa pandemia potrebbe occuparci ancora molto tempo, perché altrimenti - e qui vado verso la conclusione, andare a citare le necessità pandemiche o le possibili preoccupazioni - rischia di diventare poi più un alibi che una realtà, non sto negando la pandemia, sto dicendo che non si può dire: "dobbiamo andare tutti d'accordo, dobbiamo lavorare tutti insieme" perché c'è una pandemia soltanto quando ce n'è la necessità, perché quello che noi abbiamo visto in questi giorni sinceramente, di fronte anche a delle richieste non poi così pesanti, perché, laddove si movimentano delle risorse, si cambiano magari i disegni politici complessivi o del singolo Assessore... sul resto si poteva anche dare un contributo che non è stato apprezzato e, ripeto, di questo ne prendiamo atto.

Confermo quindi il nostro voto di astensione, confermo l'impegno che comunque metteremo nel prosieguo della nostra attività e anche laddove ce ne sarà la possibilità, confermo il fatto che noi vigileremo su tutta una serie di aspetti e in primis, l'ho detto sin dall'inizio e lo confermo, sulla spesa sanitaria, ma così anche sulla spesa di altra natura che questo bilancio stanzia per il prossimo anno. Allo stesso modo saremo ancora disponibili, per il bene della comunità se ce ne saranno i presupposti, per eventualmente collaborare, come è successo con la legge n. 15, ma questa collaborazione ovviamente sarà molto più attenta e un pochettino meno disponibile rispetto al passato perché quello che abbiamo visto in questo bilancio penso che segni il passo e soprattutto segni determinati passaggi che comunque devono essere ancora valutati sino in fondo. Pertanto, colleghi, noi ci asterremo anche sul collegato e auguro a tutti un buon Natale, un Natale di riflessione però.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (AV-VdA Unie) - Qualche considerazione a nome del gruppo Alliance, VdA Unie dopo un dibattito franco, bello e interessante, sono stati quattro giorni pensiamo comunque utili per la comunità tutta, un dibattito in cui chi è intervenuto ha voluto entrare nel merito delle questioni portando il suo contributo, questo non è sempre scontato ed è pertanto giusto rilevarlo ringraziando i colleghi dell'opposizione.

Penso che dopo avere già votato la legge di stabilità, dopo aver votato anche il bilancio e dopo avere superato anche numerose votazioni a scrutinio segreto, per quanto ci riguarda, questo sia un buon passaggio. Come ho già avuto modo di dire all'inizio del dibattito, questa è una legge di bilancio molto equilibrata con cui si è cercato di avere una visione di insieme dando il giusto peso alle voci di spesa che questa maggioranza considera prioritarie.

Penso che durante il dibattito non solo il sottoscritto ma anche altri colleghi hanno ribadito l'importanza della centralità del Consiglio, ma soprattutto le leggi che sono state approvate all'unanimità in questo anno, probabilmente quelle più robuste dove abbiamo avuto modo, chi voleva dedicarci del tempo, delle risorse e anche la volontà di elaborare e declinare la possibilità di essere utile e quindi portare il proprio contributo in modo da creare le condizioni per approvare una buona legge. In particolare vorrei citare qualche passaggio importante, quindi il giusto peso alle voci di spesa che questa maggioranza considera prioritarie, in particolare la sanità, e non solo perché vi è una pandemia in corso, ma perché è necessario e urgente impegnare le risorse necessarie a contrastare lo svuotamento in cui rischia di cadere la nostra sanità pubblica. Non solo in Valle d'Aosta, lo sappiamo bene, ma noi riteniamo che sia assolutamente prioritario da parte di una maggioranza autonomista progressista fare tutto quanto è nelle sue competenze per salvaguardare la qualità e soprattutto la quantità dei servizi a beneficio della nostra piccola comunità. Sappiamo bene che le sole risorse finanziarie non saranno sufficienti, ma che ci vorrà uno sforzo sicuramente organizzativo e tecnico per apportare le giuste correzioni al fine di rendere la sanità valdostana attrattiva da un lato e capillarmente diffusa dall'altro, anche se oggi la vera sfida sarà far ritrovare la normalità, non solo alla sanità, ma anche al sociale, alla scuola, al lavoro e alla sua occupazione. Sono questi i settori ai quali la nostra politica autonomista attribuisce la maggiore attenzione perché sono i settori che determinano la qualità della vita di una comunità ed è in particolare su questi temi che la cultura politica autonomista fa e dovrà fare la differenza valorizzando le competenze statutarie in quanto strumenti per favorire il buon governo. In questo senso il nostro gruppo si è impegnato e si impegnerà affinché questa cultura politica che ha le sue radici nei valori storici ma che guarda al futuro con spirito lucido e aperto ritrovi una centralità all'interno di questo Consiglio regionale, che in parte ha già recuperato e trovato in stretta collaborazione con i colleghi dell'Union Valdôtaine e con tutti gli alleati di questa maggioranza, che, sebbene sia diminuita nei numeri, si è al contrario irrobustita nei contenuti. Ci tengo a fare questo passaggio perché il dibattito che è stato fatto, indubbiamente a monte, prima di arrivare e di approdare all'interno di quest'aula, è stato diretto, franco, interessante, dove chi ha voluto partecipare ha potuto portare il suo apporto e soprattutto c'è stata la capacità e la volontà di trovare una mediazione positiva.

Vorrei concludere con questa dichiarazione di voto che sarà naturalmente - come ho già detto, abbiamo già votato i primi due disegni di legge e ci manca il terzo - positiva con l'auspicio che questo bilancio possa sostenere e accompagnare il ritorno alla normalità per la nostra comunità con la ripresa delle attività produttive per il turismo e la stagione invernale alle porte, e cercheremo di accompagnare la stagione più importante per la nostra comunità, ma anche per tutti i settori della vita pubblica e privata che la pandemia ha penalizzato. In questo senso ci pare opportuno ricordare l'importanza della vaccinazione mai come in questo momento in quanto strumento che la scienza mette a nostra disposizione per porre in atto una risposta di comunità che ci permetta di recuperare la fiducia e lo sguardo di prospettiva di cui tutti abbiamo grande bisogno.

Presidente - La parola al consigliere Testolin.

Testolin (UV) - Seppur un po' anacronistico, in tanti anni di Consiglio sinceramente non mi era mai capitato di fare una dichiarazione di voto dopo aver votato, quindi approfitterò di questo passaggio per esprimere alcune considerazioni di prospettiva, una prospettiva che vuole essere una prospettiva di augurio per il lavoro che soprattutto il Governo regionale dovrà fare a valle di questa norma, perché questa è una norma da un peso specifico e da una responsabilità importantissima. Mutuando le parole dell'assessore Marzi nel dire che ogni norma è figlia di un passato e crea le prospettive per un futuro, io dico che oggi siamo riusciti a creare i presupposti per trovare delle risorse indispensabili in questo momento di difficoltà e per dare una prospettiva importante grazie a una situazione finanziaria, non entro in altri contesti, ma nel merito di quella che era una solidità ed è ancora una solidità della situazione finanziaria della Regione autonoma Valle d'Aosta che ci permette oggi di dedicare importantissime risorse: 70 milioni di euro in più a delle spese correnti che dovranno essere utilizzate al meglio per dare delle risposte in termini di occupazione, per dare delle risposte in termini di miglioramento dei servizi offerti agli ospiti che verranno a trovarci e per dare delle risposte in ambito sanitario. Questo è un impegno che evidentemente fa onore a un Governo e lo appesantisce anche di un onere importante, un onere che giustamente andrà verificato nel tempo per dimostrare la bontà del lavoro che viene fatto.

Io condivido alcuni passaggi di colleghi anche di minoranza che hanno sottolineato questo aspetto perché diventa prioritario per noi, se vogliamo essere considerati affidabili, poter dire che abbiamo scelto la strada giusta perché non so per quanto evidentemente si potranno aumentare le risorse da inserire all'interno di spese che poi diventeranno, diciamo, delle spese consolidate all'interno del contesto delle spese ordinarie per far girare la macchina. Un collega nella sua disamina aveva parlato di spese correnti buone, io spero che questo meccanismo sia un meccanismo virtuoso e che possa nel tempo non pregiudicare quella solidità finanziaria che ha sempre fatto della nostra Regione un punto sicuro di approdo per tutta una serie di interventi.

Oggi non mi preoccupa tanto il fatto che ci siano un po' di investimenti in meno, di soldi probabilmente nei prossimi mesi, com'è emerso anche da qualche valutazione degli Assessori, ne arriveranno, ne arriveranno tramite la definizione dei fondi FESR, che varranno quest'anno più di 90 milioni, quasi il doppio della passata programmazione, ci saranno gli investimenti da farsi tramite il PNRR che garantirà la possibilità di intervento in molte situazioni e in molte dinamiche. Ci sarà un avanzo di amministrazione importante da poter destinare a investimenti, un avanzo di amministrazione, non nascondo - faccio una piccola chiosa personale - che avrei gradito personalmente ripercorrere un po' un passaggio che era stato fatto nel bilancio del 2020, quando si erano indicate alcune priorità di intervento, non per portarsi avanti ma per dare l'idea e spingere anche gli uffici a lavorare in funzione di pochi maledetti progetti che possano essere realizzati con i soldi che avremo a disposizione. Possono essere delle scelte un po' più politiche, come quella che è stata evidenziata la volta scorsa e identificata nell'Università della Valle d'Aosta, oppure quella che ancora langue, purtroppo, per quello che è il secondo lotto o comunque il secondo passaggio, mentre è stata molto incisiva per quanto riguarda gli impianti a fune, dove si è continuato a credere in questo percorso e le risorse poi destinate a questo tipo di settore sono state fortunatamente importanti e dovranno esserlo ancora in futuro.

Penso che altri progetti puntuali, e senza uscire dal DEFR, cito interventi quali potrebbero essere quelli destinati al Castello di Aymavilles vista la sua imminente apertura dove ci sono da completare dei percorsi per la messa in sicurezza, per offrire un prodotto che sia completo e definitivo, queste penso che siano le opportunità. I rischi che vedo sono quelli che già il Presidente aveva sottolineato: quelli di non avere sufficienti risorse umane per seguirli in maniera adeguata. Rischiamo di avere tanti soldi e poca attenzione anche da un punto amministrativo per tutta una serie di motivi, questo sarà l'ulteriore grosso lavoro di cui il Governo in primis, coadiuvato dal Consiglio sicuramente, dovrà prendersi carico.

Solo una piccola cosa: oggi abbiamo parlato tanto di ARER per vari motivi o quant'altro, qualche volta è bene mettere in evidenza anche qualche aspetto positivo di quest'azienda che è quello dove ci sarà, grazie anche a un supporto dell'Amministrazione regionale, la possibilità di vedere investimenti per oltre 50 milioni di euro nel recupero di situazioni edilizie, principalmente nel Comune di Aosta, ma anche in altre realtà con uno sforzo da parte dell'Amministrazione di accollarsi una serie di mutui per i quali si sono già accantonate nel fondo speciale per una nuova legge delle risorse importanti, quindi questo penso che sia un ulteriore tassello da valorizzare.

Chiudo con uno sguardo verso le parole che sono uscite anche dalla minoranza, io se devo essere sincero, in questi mesi, in questo ultimo anno, ho trovato nella minoranza una collaborazione che è stata frutto di passaggi anche da parte di alcuni esponenti del Governo molto importanti e credo che sia stata fondamentale per riuscire a dare delle risposte alla cittadinanza. Le leggi le avete già citate, sono già state citate, credo che ci saranno ancora dei momenti dove ci dovranno essere delle sinergie per trovare delle sintesi che possano essere spese per il bene della comunità. Credo che ci siano delle potenzialità in questo percorso che non debbono essere frenate dalle giornate... - finisco, Presidente, anche perché erano stati decisi venti minuti a gruppo, quindi se poi rimane qualcosa, lo utilizziamo, altrimenti niente - e questo è un po' l'auspicio che assieme ai buoni risultati si possa trovare anche un percorso comune di condivisione e di continuo lavoro così com'è stato in quest'ultimo anno.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Voglio formulare alcune considerazioni finali dopo questa lunga discussione sul DEFR e legge di bilancio, non ero infatti intervenuta sul voto al DEFR dove peraltro avevo fatto la maggior parte delle osservazioni. Da parte della maggioranza ovviamente c'è stata una difesa, seppure molto zoppicante, dei documenti e del suo stesso operato nel corso del 2021: zoppicante perché i ritardi e la confusione con cui sono stati presentati il DEFR e i disegni di legge sono stati evidenti; un atteggiamento difensivo che ha portato anche a respingere quasi tutte le proposte pervenute dalle forze di opposizione sotto forma di ordini del giorno o di emendamenti, per non dire del muro che è stato eretto nei confronti di tutti gli emendamenti che noi abbiamo presentato, respinti senza entrare nel merito, come sarebbe stato normale in una discussione corretta, perché certo sarebbe stato imbarazzante riconoscere la sconfessione del programma di legislatura in tutta una serie di punti qualificanti. Le motivazioni che il Presidente dice di aver esplicitato chiaramente nella sua dichiarazione a noi non sono apparse né chiare, né convincenti e si è trattato, a nostro avviso, dell'ennesima occasione persa per quel confronto che spesso si invoca, ma non si pratica. E le occasioni perse sono state una costante da parte vostra durante tutto il 2021, a partire dal mese di gennaio, quando avevamo detto che c'erano alcune cose che non andavano bene, da verificare, per cui era necessario confrontarsi. Avevamo detto che non era accettabile che si affermasse provocatoriamente che, a tre mesi dall'inizio della legislatura e dal programma scelto, quello non dovesse più essere considerato un punto fermo, ma esposto agli umori cangianti di alcuni Consiglieri inquieti. Le occasioni perse si sono poi sprecate, non si è fatto l'approfondimento sull'Ospedale regionale, sono stati bloccati dei provvedimenti importanti perché c'erano degli aspetti non graditi ad alcuni esponenti autonomisti. Potrei continuare l'elenco delle occasioni perdute citando, per esempio, la stupefacente riunione generale alla Grand Place di fine maggio, quando si è scelto di fare una scena muta per non confrontarsi con i progressisti e via di seguito, fino alla verifica programmatica rifiutata e al silenzio vergognoso di oggi sugli emendamenti presentati al DEFR.

L'assessore Bertschy ha detto nel suo intervento di replica che le due Consigliere di PCP hanno fatto i capricci perché c'erano soltanto due miseri punti di disaccordo e si è voluto rompere lo stesso. Fosse stato così, non vedo perché, con tutta la vostra lunga esperienza di governo e di mediazione, non abbiate cercato l'accordo su dei punti che sono stati definiti dal presidente Lavevaz del tutto ragionevoli - i punti che avevamo presentato a giugno come PCP - ma evidentemente non c'era alcuna volontà di proseguire una collaborazione e il silenzio di oggi sugli emendamenti e la bocciatura in blocco a prescindere dai contenuti, a prescindere dal merito, ne sono la più eloquente conferma.

L'assessore Sapinet ha comunque tratto una conclusione positiva da tutta la vicenda, e poi anche poco fa il consigliere Chatrian, dicendo che ora la maggioranza è più compatta e coesa di un anno fa. Dubito che sia così, i segnali che abbiamo visto e sentito in questi giorni e nelle settimane scorse, anche negli interventi di qualche esponente di maggioranza e poi nelle votazioni segrete che abbiamo visto, non sono quei segnali. Riconosco però che sul piano programmatico e dei contenuti oggi voi abbiate sicuramente meno problemi che un anno fa, perché un conto è fare un accordo con chi è portatore di una visione programmatica diversa, e allora bisogna per forza fare una sintesi, un altro conto è muoversi all'interno della cultura del pensiero unico degli autonomisti, un pensiero unico che evidentemente sta bene anche a qualcun altro adesso, a qualcuno che di quel sistema ha contestato tanto, ma in un'altra epoca che oggi appare lontana anni luce. Forse c'è più omogeneità nella maggioranza ma voi non avete ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, quindi il confronto e quella collaborazione-mediazione che tanto dite mancare era doverosa e non l'avete voluta.

Vengo alle affermazioni del Capogruppo dell'Union Valdôtaine che dipinge il PCP come il partito dei "no", il consigliere Marguerettaz ha un grande ricorrente argomento contro PCP, gli piace affermare che si tratta del partito del "no". Io rimango perplessa perché lei nel mio caso rivolge quest'accusa a una persona che si è battuta e si batte per dei progetti, come quelli sulla ferrovia, che sono invece dei grandi "sì"! E quindi l'uomo del "no" è lei, è lei che dall'inizio del secondo decennio ha detto: "no!" a questo progetto di elettrificazione per puntare sull'alternativa dei bimodali e un grande altro "no!" lo ha detto nel 2015, quando ha concordato con Rete Ferroviaria Italiana l'interruzione della ferrovia. Lei è stato l'Assessore del "no", ma è stato sconfessato da un'iniziativa popolare che con le sue 7.400 firme ha rovesciato questa decennale gestione della politica ferroviaria e ha creato delle condizioni per cui si è potuto pensare a qualche cosa di diverso. Lei è anche colui che con maggiore determinazione ha operato perché PCP uscisse dalla maggioranza, ha ottenuto il suo scopo, ma io credo che bisogna avere almeno il pudore di non catalogare gli altri come esponenti del "no".

Infine vorrei spendere due parole sull'atteggiamento di oggi e di ieri del presidente Lavevaz, un'altra grande delusione. Il Presidente si era presentato come volto del rinnovamento dell'Union Valdôtaine, dell'apertura e del dialogo e ci avevamo creduto, invece si sta tristemente rivelando come l'uomo della continuità con un passato certo non esaltante, con una continuità nei metodi e nei contenuti assai diverso da quello che ci era apparso.

Abbiamo votato contro il DEFR e voteremo anche contro la manovra di bilancio, consapevoli però di aver cercato in tutti i modi di trovare un modo, un punto di incontro su alcune cose, ma che non è mai stato raccolto e questa è la cosa che maggiormente mi sembra di poter sottolineare e anche di rimproverare, perché se si vuole trovare una soluzione, ci si prova, ma ci si prova veramente e non ci si trincera dietro al fatto che qualcuno non è capace di mediazione e non la vuole e qualcun altro invece sta lì ad aspettare non si sa bene che cosa. Andrete avanti, a diciannove, forse a qualcuno di più, non lo so, alcune cose che sono successe oggi e in questi giorni ci fanno pensare a qualche cosa di diverso. Sicuramente quella esperienza e quel progetto che era nato un anno fa avrebbero potuto fare la differenza, che nemmeno questa volta ci sarà. Un'altra occasione sprecata.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Grosjacques, ne ha facoltà.

Grosjacques (UV) - Non volevo intervenire pur avendo preparato alcune note perché credo sia irrituale, come già sottolineato dal consigliere Testolin, di fare le dichiarazioni di voto dopo aver già espresso il voto, però credo che l'intervento della collega Minelli meriti qualche riflessione soprattutto da parte di chi alla scrittura del programma di legislatura era presente e sa che cos'è stato detto, che cosa non è stato volutamente specificato perché sarebbe stato oggetto di discussione in fase successiva e quindi mi sento in dovere di difendere questa maggioranza per quello che questa maggioranza in questo anno ha fatto. Io credo che lei ha chiesto delle scelte coraggiose nel suo primo intervento a questa maggioranza ma le scelte coraggiose avrebbe potuto farle lei nella sua veste di Assessore all'ambiente perché, quando ha presentato la scheda del PNRR sull'elettrificazione della ferrovia, sapendo che erano somme che erano a carico di RFI, se avesse davvero voluto difendere quella legge n. 22/2016 che è stata fatta a colpi di raccolta firme, avrebbe potuto inserire nella scheda del PNRR, ad esempio, gli scambi selettivi o l'eliminazione dei passaggi a livello, che avrebbero moltiplicato per 6 il tempo di restrizione delle percorrenze, quindi saremmo passati a 3 minuti, anziché i 30 secondi dell'elettrificazione. Io credo che l'elettrificazione che interessa ai comitati non sia né coraggiosa, probabilmente non sarà nemmeno utile, coraggiosa sicuramente no, utile lo vedremo in futuro, sicuramente, dal punto di vista delle emissioni atmosferiche, il vantaggio sarà trascurabile, dopodiché parleremo dell'eventuale impatto ambientale che deriverà dall'elettrificazione, quindi dalla posa di quello che servirà per l'elettrificazione. Il primo problema che ci sarà - lo ha sottolineato bene il consigliere Perron - parte già da Ivrea, dopodiché vedremo, ma la cosa che mi preoccupa di più è che ad oggi non abbiamo ancora un progetto definitivo, un progetto che prevedrà delle autorizzazioni a cui seguirà, trattandosi di 100 milioni di intervento, un progetto esecutivo che già oggi prevede una realizzazione almeno di 1300 giorni. Io quindi credo - lo dico oggi e spero di essere smentito in futuro - che quasi certamente questo intervento rischierà di non stare nei tempi del PNRR. L'unico vantaggio di tutto questo è che eventualmente non saremo noi a dover restituire i soldi all'Europa ma sarà Rete Ferroviaria.

Un piccolo passaggio su Cime Bianche perché in favore di telecamere poi si dicono anche delle cose che non corrispondono assolutamente al vero e lei lo sa perché la documentazione di cui disponiamo noi ce l'ha anche lei, lei sa perfettamente che quest'Amministrazione ha dato corso allo studio di fattibilità che lei con la votazione del DEFR 2020 aveva imposto a questa maggioranza. Dopodiché lo studio di fattibilità non prevede assolutamente un progetto definitivo perché è un progetto definitivo - e credo che qui ci sia qualche collega molto più esperto di me - richiederebbe un importo di almeno 2 milioni, mentre invece su quel capitolato è valutato 200 mila euro perché sono attività propedeutiche allo studio di fattibilità. Questa è solo una delle bugie che lei ha raccontato perché l'Avvocatura della Regione si è già espressa - e lei lo sa perfettamente - in merito alla regolarità di questo studio di fattibilità e, con riferimento all'analogia che lei fa del Terminillo, sa perfettamente che il presidente Lavevaz ha scritto al ministro Cingolani evidenziando le differenze tra le due procedure. Fra questa maggioranza e PCP c'è una grande differenza, i patti li abbiamo rispettati perché siamo andati a discutere quello che avevamo lasciato in sospeso all'atto della scrittura del programma e abbiamo fatto delle scelte: la prima delle quali è l'Ospedale e ne faremo altre perché noi abbiamo come stakeholders i Valdostani, gli operatori, i commercianti, i maestri di sci, le guide alpine, i dipendenti degli impianti funiviari, i vostri stakeholders sono i comitati dai quali prendete ordini ed evidentemente ricevete anche dei voti.

Presidente - Altri? Ha chiesto la parola il consigliere segretario Jordan, ne ha facoltà.

Jordan (AV-VdA Unie) - Sosteniamo convintamente questo bilancio e le disposizioni collegate con il nostro voto favorevole, così come ha detto bene il collega Chatrian, il Capogruppo del nostro gruppo consiliare. Quello che abbiamo presentato nel corso di questi giorni è un bilancio equilibrato, reale, concreto e attuabile, un bilancio che nella sua seppur complessa rappresentazione dà risposta in tutti i settori che interessano la Valle d'Aosta ai Valdostani, lo fa in una logica di risorse finite, ahimè, lo fa con la logica di compiere delle scelte consapevoli, sapendo che con il bilancio e con il DEFR non si può scrivere il libro dei sogni, non si possono elencare gli interventi come si fa con la lista della spesa, così come ho sentito in alcuni interventi.

Abbiamo sentito elencare dalle opposizioni - e guardo soprattutto sul lato sinistra ma non solo - critiche alle nostre proposte, critiche, per carità, assolutamente legittime ma non abbiamo visto, tranne in alcuni casi, le relative proposte emendative al bilancio per il quale era necessario spostare, rimodulare delle risorse per far quadrare i conti. In effetti, la gran parte di questi emendamenti sono stati respinti dalla quasi totalità dell'Aula, invece abbiamo apprezzato, e lo sottolineo con piacere, altri interventi delle opposizioni che hanno posto i temi in ottica sinceramente costruttiva di prospettiva con una dialettica corretta guardando all'insieme della Regione e non ai comitati o agli interessi del particolare.

Rispetto all'impostazione del bilancio, come ampiamente detto da parte dei diversi componenti della maggioranza e del Governo regionale, è necessario ribadire che la responsabilità della politica è scegliere, è decidere, fare delle scelte di campo quando necessario, fare delle scelte dando le giuste priorità, si sceglie sapendo, come dicevo prima, che le risorse sono limitate, è ciò che abbiamo fatto con questo bilancio. Abbiamo indicato una linea politica stabilendo delle priorità, priorità che vedono - e ripeto cose che sono già state ampiamente dette nel corso di questi giorni - la persona al primo posto con i suoi bisogni: la salute, la famiglia, educazione e lavoro, priorità che indicano... e cito i principali interventi che saranno seguiti con maggiore attenzione a partire dai fondi europei, dalle prossime risorse del PNRR. Aggiungo la definizione del sistema sanitario per il quale, oltre alle risorse economiche, occorre veramente definire dei modelli organizzativi ancora più efficaci e ancora l'avvio dei lavori del nuovo Ospedale, così come il completamento dei cantieri, di tanti cantieri aperti da troppo tempo e non ancora definiti. Attenzione che dovrà essere data e sarà data a tutti gli interventi previsti negli altri settori dell'Amministrazione dando importanza e definendo azioni efficaci: la scuola, il turismo, l'agricoltura, il lavoro e gli Enti locali.

Dopo questo primo anno di legislatura occorre evidenziare il grande lavoro che il Presidente e il Governo hanno concretamente realizzato e programmato, così come la non scontata, visto il recente passato, sintonia e unità di intenti dei gruppi consiliari autonomisti e in generale della maggioranza. Lavoro, quello del Governo e del Consiglio, che ha permesso di affrontare una situazione, quella della pandemia che è stata ed è ancora nuova per tutti, che ha trovato sovente impreparati a livello nazionale, e non solo, governi di ogni forza politica.

In queste occasioni importanti di dibattito, così come sono stati questi tre giorni, occorre essere altrettanto onesti e fare anche autocritica. Questa maggioranza, questo Governo, può e deve fare ancora di più, la situazione lo richiede e dobbiamo cogliere i tanti elementi che sono stati messi sul tavolo come stimolo. L'ordinaria amministrazione, che purtroppo ha dovuto e deve ancora rincorrere la pandemia in tanti troppi settori, però deve lasciare maggior spazio ad azioni programmatorie di prospettiva. Non rileviamo così negativamente, così com'è stato indicato da Consiglieri di minoranza e di maggioranza, la presenza di numerosi piani strategici, piuttosto evidenziamo che questi devono essere oggetti di un'attenzione e di un coinvolgimento significativo, con modalità organizzative di confronto ancora più efficaci, devono essere oggetto di un maggiore impegno da parte nostra nelle diverse Commissioni. La pianificazione deve poterci permettere di indicare e affrontare le scelte prospettiche con visione e con lungimiranza, la programmazione invece deve definire le attività attraverso le quali gli obiettivi pianificati saranno raggiunti.

Nous devons avoir aussi le courage d'aborder sérieusement les réformes et je pense au modèle d'organisation de l'Administration régionale de la galaxie des participations régionales des Collectivités locales, pour en citer que quelques-unes. Des réformes à aborder non pas avec un esprit critique, démagogique et populiste, comme j'ai entendu de la part de quelqu'un dans ces jours, mais aussi avec une attitude de dialectique politique correcte. Imaginons ici aussi, comme le Gouvernement a dit à plusieurs reprises une nouvelle vision par rapport à des questions qui existent depuis trop longtemps et qui se sont ancrées dans des schémas obsolètes non plus actuels et surtout ne plus aussi efficaces et efficients. De même que nous devons revendiquer avec force les origines et la raison de notre autonomie, en l'actualisant si nécessaire, ceci dans le but de renforcer notre Région et sa capacité d'autonomie, surtout aujourd'hui, avec le retour d'un centralisme de l'État de plus en plus évident, renforcer notre autonomie aussi pour revendiquer, proposer et construire des politiques en faveur de la montagne avec la mise en réseau et au lobbying au niveau national et européen. Nous devons reprendre notre présence politique régionale dans les salles romaines et dans les autres institutions.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Distort, ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - Solo una riflessione che voglio condividere con l'intera Aula ma fondamentalmente diretta alla maggioranza e diretta alla squadra di Governo, il fatto più rilevante di tutta la discussione formulata sinora in questa seduta di Consiglio sul bilancio, documenti annessi, è sicuramente il fatto che siano stati proposti cinquanta ordini del giorno, questo è un fatto significativo, oltre cinquanta ordini del giorno, tra l'altro, alcuni proposti anche dalla maggioranza, emendamenti ed emendamenti proposti dalla maggioranza, segnale tangibile quando sono proposti dalla maggioranza, permettetemi di dirlo, di insicurezza da parte della stessa maggioranza. Rispetto a cinquanta ordini del giorno, che proponevano suggerimenti, approfondimenti, compensazioni al documento programmatico principe dell'intera manovra finanziaria, il Governo avrebbe potuto intelligentemente strategicamente accogliere e convertire in seguito i propri successivi traguardi avendone ovviamente la capacità tattica e invece no, nulla di tutto questo, una sistematica bocciatura della stragrande parte degli ordini del giorno. Questo è un dato significativo perché o esprime una cocciutaggine, una semplice cocciutaggine, ma allora viene da chiedersi: "È questa la visione politica? È questa la strategia politica? La cocciutaggine?", oppure non c'è stata capacità di riconoscere il valore di questi ordini del giorno. Allora permettetemi una riflessione che sono sicuro che voi non vi aspettereste, la riflessione è che, per la cocciutaggine o per l'incapacità a riconoscere il valore, dovrebbe mancare l'intelligenza e invece io non voglio minimamente abbassarmi a questo livello, voglio mantenere il mio senso di obiettività e dire e riconoscere che, dopo più di un anno che ci conosciamo in quest'Aula, ci conosciamo in Commissione, ci conosciamo nei corridoi, è del tutto evidente che le intelligenze ci sono. È una sviolinata? No, perché, per quanto le intelligenze siano percepibili, il problema rimane un problema della squadra, perché, quando c'è questo tipo di permeabilità, allora cosa succede? Succede che probabilmente alcune intelligenze che ricoprono ruoli apicali non sono messe in condizioni di operare e di incidere, oppure ci sono particolari intelligenze che invece sono parcheggiate in ruoli marginali, oppure ancora la composizione ideologicamente eterogenea di questa squadra non consente alla squadra un gioco coeso, coordinato ed efficace comunque si metta. Credetemi, il problema rimane un problema di squadra.

In sintesi e in conclusione - il mio intervento è stranamente breve, non raggiungo i trenta minuti soliti - riprendo le parole del collega Aggravi con le quali ha concluso la sua relazione all'intera legge finanziaria, la relazione iniziale: "forse è il caso di cambiare passo, forse questo cambiamento di passo potrebbe essere l'unica ed efficace misura per il futuro", questa è la fine della citazione di Aggravi e ora la mia conclusione: forse è il caso di chiedersi se ha senso continuare a tentare di governare la Valle d'Aosta con questa configurazione di maggioranza e con questa geometria di governo. Pensateci.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Padovani, ne ha facoltà.

Padovani (FP-PD) - Quello che stiamo vivendo da due anni a questa parte ha sicuramente cambiato la vita di tutte e tutti noi e lo ha fatto profondamente. La pandemia ha condizionato le agende politiche di tutti i Governi, locali e nazionali, e ovviamente anche il nostro costringendoci a fare scelte urgenti soprattutto in materia sanitaria, così come chi ha tentato di aprire una crisi politica al buio della quale nessuno sentiva la necessità, soprattutto fuori da qui, ha certamente condizionato l'azione di questa maggioranza. Il Covid ha già profondamente cambiato le nostre relazioni pubbliche e private portandoci addirittura a parlare di distanziamento sociale e mai concetto è stato espresso in maniera così sbagliata. Certo, il distanziamento fisico va mantenuto, così come tutte le altre disposizioni sanitarie - e qui voglio invitare tutte e tutti a vaccinarsi perché sono i vaccini l'arma in più che ci porterà fuori da questa situazione di emergenza - ma il distanziamento sociale no, quello mai, ci vuole invece vicinanza sociale, lasciatemelo dire così, servono politiche di solidarietà non perché siamo assistenzialisti, ma perché pensiamo che chi può deve aiutare chi non può, chi è più forte deve aiutare chi è più debole perché chi dice che siamo tutti sulla stessa barca dice il falso. In tale contesto i documenti che oggi abbiamo discusso poggiano le basi, come diceva l'assessore Marzi nel suo intervento iniziale, sul lavoro svolto in questo primo anno di legislatura attraverso un continuo confronto in maggioranza e con il territorio ricercando la massima unità possibile rispetto agli approcci e alle scelte politiche amministrative, condizione questa che, se unita al senso di comunità e di appartenenza, e questo concetto lo condivido profondamente, è determinante per superare insieme il momento più complesso della nostra recente storia sociale, economica, politica e amministrativa. Citando Don Milani: "sortirne tutti insieme è politica, sortirne da soli è avarizia".

Abbiamo un bilancio che giustamente punta tantissimo su sanità e politiche sociali, qualcuno l'ha detto quasi con stupore, e come potrebbe essere diversamente dopo che abbiamo visto tutti i limiti che aveva il nostro sistema sanitario nazionale e regionale e quello di tutela dei più deboli, ma anche un bilancio che punta molto sul lavoro e sullo sviluppo economico e poi sull'istruzione e la cultura, senza lasciare indietro gli altri settori ovviamente. Dall'ultima volta che ci siamo trovati in questo Consiglio per discutere il bilancio e il DEFR, io credo che qualche buon risultato si sia visto: penso alla riattivazione del gruppo interistituzionale sulla disabilità, strumento indispensabile per la costruzione di politiche integrate e quindi efficaci a favore delle persone con disabilità, quali politiche per il lavoro, per il buon lavoro, quella a tempo indeterminato e tutelato, quelle politiche che, per fortuna, siamo riusciti a salvaguardare da alcuni emendamenti che volevano depotenziarle, giusto per citare due questioni. Certamente c'è ancora molto da fare e c'è molto da fare sul lavoro per le giovani generazioni, per le donne e per le persone con disabilità e credo che il Consiglio delle politiche del lavoro in questo dovrà fare un lavoro profondo, programmato, organizzato e in collaborazione con tutte le componenti del Consiglio delle politiche del lavoro, come c'è ancora molto da fare per l'abbattimento di quelle barriere architettoniche, sociali e culturali che creano la disabilità. Credo che un buon esempio di quello che si può fare lo abbiamo avuto dall'ultima edizione di "Plaisirs de Culture", io penso che quanto fatto in quella settimana si possa e si debba rendere definitivo.

Questa maggioranza le sue scelte le ha fatte, qualcuno dall'altra parte dell'aula può giudicarle sbagliate ma è falso dire che la maggioranza non ne ha fatte. Ha scelto, per esempio, che le scuole dovranno restare in centro e cercherà di trovare un equilibrio tra la giusta scelta del Comune di Aosta del non consumo del suolo e la necessità di avere le palestre il più possibile vicino alle scuole. Padovani dice che va tutto bene, no, sarebbe falso dirlo, non va tutto bene. Dobbiamo certamente portare a termine tutti quei documenti programmatori - vorrei dire pianificatori ma poi a qualche collega potrebbe venire un colpo -, perché la programmazione è condizione indispensabile per creare buone politiche, com'è indispensabile per creare buone politiche ascoltare quelle istanze che arrivano dalla società civile nelle sue diverse forme organizzate. Sarà questo, penso, uno dei nostri primi compiti già dei prossimi giorni. Penso, a differenza di chi mi ha preceduto, che l'unica maggioranza in grado di farlo, in grado di guidare la Valle d'Aosta sia quella attuale, certamente eterogenea e anche con alcune vedute diverse su alcuni temi, guidata dal presidente Lavevaz, con il programma di legislatura che si è data, che certamente va aggiornato ma che nel suo impianto per me rimane valido, esperimenti di altri colori hanno dimostrato nel nostro recente passato e continuano a farlo in diverse Regioni italiane l'incapacità di governare. Così come ho votato gli altri documenti, voterò anche questo.

Presidente - La parola al consigliere Baccega.

Baccega (GM) - È stata una "quattro giorni" piuttosto impegnativa, devo dire che si sono affrontati questi disegni di legge e il DEFR con assoluta dovizia e con la giusta concentrazione per arrivare a dare delle risposte fondamentali e importanti per i Valdostani.

Credo che noi, come opposizione, tutti abbiamo fatto la nostra parte, abbiamo fatto le nostre proposizioni, abbiamo dato dei suggerimenti, secondo me, quelli che non sono passati nel tempo dovranno essere in qualche modo rivalutati e recepiti e quelli invece che sono passati, di cui sono particolarmente lieto, sono elementi che sono andati ad arricchire i percorsi.

Voglio fare una riflessione di carattere personale: io ho votato tutti i provvedimenti della sanità, perché credo che l'impegno che avete messo nel finanziare ulteriormente la sanità valdostana vada nella direzione giusta: quella che abbiamo sempre condiviso in passato ma le risorse non c'erano. Ora che ci sono le risorse però bisognerà spenderle, con grande attenzione cerchiamo di spenderle. Vedo con piacere che alcune strutture che a suo tempo erano state indicate come strutture socio-sanitarie avranno il loro percorso, entreranno in campo: parlo di Variney, parlo di Perloz che è già aperta, parlo di Morgex che è già aperta, ma parlo anche di Brocherel, che era un'idea a suo tempo messa in campo.

Vedo con piacere che il mio istituto per geometri, il Saint-Bénin, avrà finalmente le risorse per poter rivivere e questo mi fa estremamente piacere, non a caso ho votato, e ritengo che comunque ci siano tutta una serie di elementi positivi.

Ho parlato di luci e ombre, le ombre possono essere quelle che forse ai servizi sociali bisognava dare un po' di più, bisognava dare più attenzione, bisognava prestare più attenzione, ma ci abbiamo pensato noi, magari parlando con i colleghi dell'opposizione, parlando di famiglia o di nuclei familiari e dando anche lì qualche segnale positivo. Io sono sicuro che il percorso che andrete ad affrontare con questo bilancio generale sarà un percorso positivo anche grazie al supporto che questa opposizione ha dato. Per questo motivo continuerò nel mio atteggiamento di astensione, un'astensione propositiva, un'astensione che guarda a un futuro, a un rilancio e a una volontà di collaborare su tutti i dossier.

Presidente - Se non vi sono altri interventi... la parola al consigliere Restano.

Restano (GM) - Nel mio intervento in discussione generale avevo affermato che si trattava di un voto di fiducia, lo avevo premesso e così sarà; perché un voto di fiducia? Perché non abbiamo discusso molto sulle leggi di bilancio ma abbiamo cercato di mettere in condizione il Governo di poter lavorare, il Governo ci ha fatto delle proposte, noi le abbiamo assecondate e sempre nel mio intervento avevo detto che non era forse la Valle d'Aosta che volevo, però la fiducia è andata al Governo proprio per metterlo in condizioni, in un momento particolare, di lavorare secondo quelli che ritiene i canoni migliori, secondo le linee che, a detta di ogni Assessore, gli permetteranno di essere più operativo e di dare risposte ai Valdostani. Abbiamo chiesto un cambio di passo perché, ancorché appartenendo al Gruppo Misto e dando un voto di fiducia, ritengo doveroso fornire il mio contributo e il mio contributo va dato in quest'aula anche sollecitando i componenti del Governo a determinate azioni. Reputo che non siano state parole di critica ma siano state parole ben ponderate, non parole al vento quando si parla di buoni propositi, di strategie, di piani, mi riferisco al piano socio-sanitario, che ci vedrà fra pochi giorni immediatamente impegnati, sono dei piani che vanno attentamente ponderati perché ne va della salute e del futuro della nostra sanità... ma anche tutti gli altri piani. Non ho lesinato critiche quando abbiamo approvato il piano strategico della ferrovia in assenza del piano dei trasporti, ancora oggi ci troviamo a discutere di questo, forse era meglio anticipare prima il piano dei trasporti e poi fare le conseguenti scelte successivamente. In poche parole abbiamo dato le risorse alla Giunta per poter lavorare, gli abbiamo dato le norme che ci hanno chiesto e abbiamo fornito anche il nostro contributo non in termini di emendamenti ma in termini di proposte verbali che sono sicuro che sarà ben accettato e in alcuni casi ponderato e forse anche portato a compimento.

Due parole per quanto riguarda l'attività che abbiamo svolto nel corso dell'anno. Io devo dire che, per quanto riguarda le Commissioni che ho avuto modo di presiedere, ho trovato una grande collaborazione, non è stata una questione di maggioranza o minoranza, ma devo dire anche i gruppi di lavoro hanno lavorato e tutti hanno portato il proprio contributo senza guardare la provenienza e questo è molto importante perché vi sono dei temi che sono al di sopra dell'appartenenza e abbiamo dimostrato di saperlo fare e credo che lo sapremo fare al di là della discussione di questo Consiglio, al di là delle piccole baruffe politiche che potremmo avere avuto durante questa discussione, però ritengo di aver tratto grande profitto da tutti gli ordini del giorno e dagli emendamenti proposti, poi, come ho detto, ognuno ha un ruolo, la nostra scelta era una scelta di fiducia nei confronti del Governo per metterlo nella possibilità di lavorare nel miglior modo possibile. Noi dai banchi dei Consiglieri vigileremo che ciò venga fatto e ci metteremo a disposizione per permettervi di farlo.

Presidente - La parola al consigliere Rollandin.

Rollandin (PA) - En terminant cet après-midi, là on a eu la possibilité de discuter dans le sens vrai du terme, dans le sens d'examiner les différentes propositions que les différents Assesseurs ont présentées, j'ai avoué que c'était plus difficile que l'année dernière de présenter une proposition générale. L'année dernière nous étions en pleine pandémie et les collègues avaient eu l'intelligence de discuter dans son ensemble ce qu'on pouvait faire ensemble. Je crois qu'il a été un succès dans le sens que dans cette salle il n'y avait pas de distinction entre les uns et les autres. On voulait arriver à faire de façon que les familles puissent résister à la pandémie, d'être à même de comprendre ce qu'il fallait faire, comment devait être fait et pour obtenir quoi. Je crois que dans ce sens il y a eu un succès, car évidemment nous le constatons chaque jour que la Vallée d'Aoste a su résister à toute une série de difficultés de la pandémie. Aujourd'hui on est encore en pandémie, il y a encore des difficultés, mais c'est différent. On a sûrement eu l'exigence de partager, je répète partager une série d'interventions qui puissent aller dans la direction de retenir importants les passages que l'Administration régionale va faire. C'est la raison pour laquelle on a fait plusieurs interventions précises qui n'allaient pas contre mais étaient toujours pour. Pour ce qui nous concerne, comme autonomie, on retient qu'il soit indispensable de faire comprendre ce que la Vallée d'Aoste peut donner et ce que nous voulons accepter de faire pour avoir une Région qui soit à même de maintenir son histoire, de maintenir ses caractéristiques et surtout de savoir accepter et donc comprendre ce que nos collègues disent. Il n'y a pas l'attitude de dire : "c'est à nous de faire, c'est à nous de dire", non, bien loin. On est à même pas seulement d'accepter, mais d'être satisfaits du fait qu'il y ait la possibilité et l'intérêt de tous les collègues, presque, d'activer les initiatives afin qu'il y ait la satisfaction de tous. Après chacun a ses idées, ce n'est pas évidemment qu'on doit accepter obligatoirement ce qu'on va faire, mais je crois que c'était très important de comprendre que dans cette période il y a eu différentes difficultés à comprendre et à faire comprendre ce qu'on veut faire et là où on retient de pouvoir arriver. Je crois qu'en principe la précision qu'on a apportée de l'avance était de faire comprendre que les familles devaient être à même de résister. Car il y a eu un moment où dans certaines familles il y avait la difficulté de maintenir une certaine façon de vivre, mais, grâce au fait qu'on a repris les différentes positions qu'on pouvait tenir... et aujourd'hui on est dans la direction de pouvoir soutenir encore pour un certain temps la pandémie et changer le thème, changer même l'attitude... on est arrivés à préciser l'attitude à tenir pour ce qui est l'école jusqu'aux différentes propositions de travail, jusqu'à ce qui est l'attitude de pouvoir maintenir... pour ce qui est notre difficulté, pour ce qui est de l'hôpital, pour ce qui est des propositions qu'on fait dans les vallées pour maintenir les gens dans nos communes. Je crois que c'est là un des points capitaux de ce qu'on a essayé de faire comprendre pendant cette année. Je crois que soit de la part de l'école, soit de la part des du social on a essayé de faire comprendre qu'il faut maintenir nos gens dans les communes, de faire vivre notre Vallée d'Aoste. Voilà l'autonomie que nous retenons qu'il soit important de maintenir et surtout il est important de faire comprendre aussi au niveau national que notre Région, région de montagne, doit avoir quand même la possibilité de survivre dans certains secteurs et surtout d'être à même de maintenir une idée forte de l'attitude à tenir lorsqu'il y a des difficultés. C'est là qu'on voit si on est à même d'être corrects, courageux et de ne pas être nécessairement pour le fait de ne pas être de la même zone contre. On est pour et on ne travaille pas contre, on travaille pour. Je crois qu'on a démontré cela dans toute cette année et on l'avait déjà dit en précédence. C'est dans ce sens que nous retenons important maintenir ces rapports, soutenir celles qui sont des intuitions même que parfois on peut avoir et qui sont partagées même de la part de la Junte, de la part des différentes personnes qui doivent connaître certains problèmes... prévoir qu'il y a une possibilité d'intervenir de la façon la meilleure. Voilà le sens que nous retenons le plus important de notre parti. Je crois que nous avons pu démontrer, donc ils n'étaient pas des mots, mais c'était, je crois, un fait concret et sérieux que nous avons porté de l'avant pendant toute cette période. Nous continuerons dans la même direction pour faire comprendre que c'est dans ce sens qu'on va travailler, ce n'est pas contre mais pour et nous maintenons cette attitude.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (SA) - Sono stati quattro giorni intensi di confronto svolti in un clima assolutamente disteso con i toni adeguati dove il Consiglio ha dimostrato tutta la sua maturità e il senso di responsabilità per il momento che stiamo vivendo. Essendo questo un bilancio di transizione, abbiamo avuto modo di parlare della contingenza e anche del futuro della programmazione e di quello che ci sarà da fare per il domani. Per quanto concerne la contingenza, sostanzialmente non abbiamo fatto delle proposte dai banchi del Consiglio che andassero a modificare il documento che è stato presentato dal Governo proprio per non aggiungere delle difficoltà già al momento che si sta vivendo, pertanto abbiamo accettato con piena fiducia il documento che è stato proposto. Sicuramente questo è un bilancio che ha messo a disposizione maggiori risorse rispetto a quelle dell'anno scorso, soprattutto in parte corrente, siamo sicuri che verranno gestite con grande senso di responsabilità anche con un occhio e un'attenzione di riguardo al pericolo che si può incorrere di creare delle spese che diventino strutturali e quindi possano poi in futuro andare a creare dei problemi sotto il profilo finanziario di tenuta della macchina, come ha già detto prima qualche mio collega.

L'attenzione principale che è stata posta è stata quella al sociale, alla persona, alla sanità, questo è stato un grosso sacrificio fatto dal Consiglio e direi a nome di tutta la comunità valdostana intera perché sono state messe a disposizione parecchie risorse, da oggi non rimane che lavorare, lavorare quindi diventa un problema di organizzazione. Io mi auguro che nel corso dell'anno con l'attuazione del bilancio i nostri azionisti, che poi sono i cittadini, possano già avere qualche ritorno di questi sacrifici e che quindi possano beneficiare della qualità del servizio che viene offerto nei termini in cui ci si aspetta.

Per quel che concerne invece la programmazione, sicuramente entriamo in una fase delicata perché ci sono parecchie transizioni da effettuare: transizione del digitale, transizione verde, altre transizioni, quindi bisogna riprogrammare la macchina. Abbiamo parlato di riforme, da parte mia esorto il Governo a dare massima celerità a questo tipo di approccio perché, per poter gestire la transizione, bisogna avere la macchina performante, diversamente possiamo avere tanti bei progetti, tante belle idee ma poi dopo ci si confronta con una dura realtà dalla quale poi non se ne riesce a uscire. Pertanto la responsabilità maggiore per predisporre questa iniziativa sta al Governo, noi saremo a disposizione, ce la metteremo tutta credo sia come maggioranza ma anche credo dai banchi dell'opposizione ci sarà la disponibilità a collaborare per portare a termine dei processi legislativi che mettano la Regione nelle condizioni di poter funzionare al meglio possibile. Anche con questo riguardo sono stati presentati degli ordini del giorno che credo potranno essere utili a livello di migliorare la conoscenza della nostra realtà: mi riferisco allo studio sulla povertà, ad esempio, perché oggi è un tema questo assai complesso da affrontare, richiede conoscenza per essere affrontato in modo serio e in modo profondo perché diversamente non si riescono a trattare tutte le casistiche. Così come l'ordine del giorno di cui abbiamo discusso stamattina presentato dalla maggioranza sulla riqualificazione del patrimonio immobiliare non è uno studio qualsiasi che ci si aspetta, si intende una riforma di sistema in questo settore, quindi noi saremo a disposizione se saremo chiamati a collaborare, ce la metteremo tutta nei tempi dovuti, nelle Commissioni, nell'aula consiliare per poter dare il nostro contributo, però ritengo che senza questo tipo di approccio nuovo rischiamo di stare qui a fare delle grosse parole ma poi a non dare i risultati che ci si prefigge alla nostra comunità. Credo quindi che ci sia molto da lavorare, io auguro a questo punto buon lavoro al Governo e, per quanto riguarda la nostra posizione di Consiglieri, quando saremo chiamati a prendere in mano gli atti che verranno scaricati, predisposti, ce la metteremo tutta e collaboreremo per contribuire al meglio per raggiungere quest'obiettivo.

Presidente - Ha chiesto la parola consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Non so se io ho vissuto un'aula diversa da quella di alcuni miei colleghi ma io questo clima collaborativo non l'ho visto e riprendo un po' le cose dette dal collega Distort perché emendamenti e ordini del giorno non sono neanche stati presi in considerazione, dopodiché ci viene detto: "dovevate presentare degli emendamenti al bilancio" quando in apertura di discussione proprio lo stesso Assessore al bilancio ha detto: "diventa difficile in questo momento anche solo prenderli in considerazione", quindi delle due l'una.

Si è parlato di una crisi politica al buio, credo che le votazioni di oggi abbiano dimostrato che non era propriamente una crisi politica al buio, ma molto probabilmente una visione della Valle d'Aosta completamente diversa, quindi a me fa piacere che la nuova maggioranza ne esca rafforzata, potevamo essere noi il problema, quindi abbiamo tolto il disturbo dopo mesi in cui abbiamo provato di cercare una mediazione. Direi che non sono due punti banali l'Ospedale, l'elettrificazione, la legge sulla sobrietà, le politiche sociali, Cime Bianche, le discariche e chi più ne ha più ne metta, dopodiché qualcuno lo definisce come un'apertura di crisi al buio fine a sé stessa, io la definisco coerenza perché quello che abbiamo detto in campagna elettorale, quello che ci siamo detti, quello che abbiamo scritto nel programma di legislatura non poteva assolutamente non essere preso in considerazione.

Finisco con il dirvi che non rubo altro tempo ma non riesco a dire che sarò diversa rispetto a quello che sono, non è nella mia natura e non sono quella che denuncerà chi fuori microfono insulta pesantemente nella totale assenza di una presa di posizione del Presidente del Consiglio che fa finta di non vedere e sentire. Non posso dire che non lavorerò ai piani presentando osservazioni o continuando a lavorare in assoluta sintonia con PCP e tutti i tavoli che ci sono e ringrazio il vicepresidente Restano perché effettivamente il clima interno alle Commissioni è un clima molto diverso, quindi, sotto questo punto di vista, ritengo che il lavoro fatto in Commissione sia un lavoro che anche in diversi punti ci ha trovato in sintonia tanto da votare delle leggi che molto probabilmente, senza un lavoro approfondito, non ci sarebbe state. Il mio augurio quindi è che questa maggioranza naturalmente continui, non è che nessuno di noi vuole instabilità in questo momento, naturalmente quello che auspico è che da qui in avanti si prendano in considerazione anche le istanze degli altri, questo è l'auspicio, dopodiché naturalmente ognuno farà la sua parte.

Presidente - Nell'evidenziare che nessuno fa finta di non sentire, se ci sono delle cose da evidenziare, le evidenzi nel momento in cui... non so a cosa si riferisce peraltro. Colgo anche l'occasione per ricordare che avevamo un impegno, di chiudere entro le ore 21:00. L'impegno ovviamente è flessibile ma, ricordiamoci, che le strutture e i dipendenti che lavorano nel Palazzo, magari, si sono regolati su quegli orari. Ha chiesto la parola l'assessore Marzi, ne ha facoltà.

Marzi (SA) - Nell'anticipare l'intervento di chiusura del Presidente della Giunta, ringrazio tutti quanti i colleghi per il lavoro che è stato posto in essere negli ultimi quattro giorni: per essere sintetico, prima di fare la fine del tacchino di Natale, dico che ritengo che la cosa importante è che ognuno con il voto che esprimerà abbia garantito nei quattro giorni di riferimento di arrivare ad avere un bilancio. Come richiamato, il bilancio è un atto assolutamente vivo che chiude una fase e ne apre un'altra, per cui già da domani - e ringrazio il collega Testolin per l'appropriatissimo intervento - inizieremo subito a lavorare e ci sarà la necessità dell'aiuto di tutti per il prossimo atto di assestamento e quindi sulla chiusura dei conti del 2021. Naturalmente sarà assolutamente fondamentale dare nuovamente il contributo tutti quanti assieme, ognuno nell'ambito del proprio ruolo, e fare in modo che il prossimo assestamento sia un'occasione per tornare a dare assoluto rilievo agli investimenti e quindi al Titolo II della spesa. Grazie, buon Natale e buon anno.

Presidente - Ha chiesto la parola il presidente della Regione Lavevaz.

Lavevaz (UV) - Io ruberò due minuti visto che il clima è quello già del "dopo suono della campanella" e giustamente il Presidente ha richiamato l'ordine sulla chiusura dei lavori. Non voglio in nessun modo entrare nel merito di quanto è già stato detto e ridetto, replicato e ri-replicato nel merito del percorso che ha portato alla costruzione di questo bilancio, alle motivazioni, ai contenuti cardine di questo bilancio non voglio ritornare.

Mi ero fatto e avevo fatto con voi alcuni auspici o dei propositi durante la relazione ormai lunedì pomeriggio, quindi parecchi giorni fa, in merito a un dibattito costruttivo, franco, che mi aspettavo da quest'Aula, così com'è sempre avvenuto nei confronti che ci sono stati in tutta questa legislatura in più di un anno tra i gruppi di maggioranza, tra il Governo, i gruppi di opposizione e questo devo dire che si è verificato. È stato, com'è già stato detto, un confronto assolutamente ricco e denso anche di proposte interessanti, di proposte che sono state accolte, di proposte che non sono state accolte, di suggerimenti che sicuramente saranno accolti, l'ho già detto, perché il fatto che non siano stati approvati degli emendamenti o degli ordini del giorno, questo lo voglio specificare, non vuol dire che questi non siano stati analizzati nel dettaglio, perché questo non è stato. Li abbiamo analizzati in maniera dettagliata, li abbiamo dettagliati anche con l'aiuto delle strutture tecniche, il fatto che non li abbiamo accettati non vuole assolutamente dire che siamo cocciuti o che non abbiamo capacità di discernimento su cosa sia giusto o cosa non sia giusto.

Semplicemente, su tutta la parte del DEFR l'avevo già spiegato ma evidentemente non si vuole capire... la collega Minelli nella sua relazione un po' malinconica di questo 2021 ha ancora ribadito il fatto che non abbiamo accettato le loro proposte sul DEFR, avevo spiegato in maniera abbastanza chiara il perché, così come il fatto che la maggioranza abbia presentato degli emendamenti, peraltro pochi, non è assolutamente un sintomo di insicurezza, ma è piuttosto un sintomo, guardando la natura degli emendamenti stessi, del fatto che abbiamo ascoltato le istanze che ci sono state poste in Commissione e nelle audizioni, in particolare del Consiglio permanente degli Enti locali perché quasi tutti derivano da richieste che vengono dai Comuni, piuttosto che dalle parti sociali, poi ovviamente ci sono alcuni emendamenti che sono di natura più tecnica di aggiustamento, eccetera, quindi quelli sono di altra natura.

Il fatto che la maggioranza sia eterogenea non può essere un limite, è un valore, ovviamente non abbiamo estremismi interni, è un valore che ci permette di avere una pluralità di idee che portano a un confronto, un confronto che è sempre costruttivo e che porta a delle condivisioni e comunque alla presentazione di progetti come questo che sono progetti che sono, checché se ne dica, progetti comunque innovativi e sicuramente coraggiosi su molti aspetti.

Io non mi dilungo oltre, voglio semplicemente ringraziare tutti gli uffici a partire dagli uffici e il personale che ha lavorato alla costruzione, insieme al Governo e insieme alla maggioranza, del documento, quindi a partire dalle Finanze, Legislativo sia del Consiglio che della Giunta, a tutto il personale del Consiglio, all'Ufficio Stampa e ai giornalisti per la pazienza e un ringraziamento particolare lo voglio indirizzare al Presidente del Consiglio per questi quattro giorni di lavoro comunque duro per tutti e per lui in particolare.

Auguro quindi a tutti un buon Natale a voi e alle vostre famiglie e un sereno 2022.

Presidente - Generalmente il Presidente della Regione chiude gli interventi. Metto in votazione il DL n. 48. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (Aggravi, Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Erika Guichardaz, Lavy, Manfrin, Minelli, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

La legge è approvata.