Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1219 del 7 maggio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1219/XIV - Disegno di legge: "Modificazione alla legge regionale 19 dicembre 2014, n. 13 (Legge finanziaria per gli anni 2015/2017)".

Presidente - Punto 37 all'ordine del giorno. La parola al relatore Farcoz.

Farcoz (UV) - Merci Président.

Il disegno di legge inserisce nell'ordinamento regionale la disciplina prevista dall'articolo 5 comma 9 del decreto legge n. 95 del 2012, convertito con successive modificazioni dalla legge n. 135 del 2012. Il presente disegno di legge intende estendere il divieto di conferimento di cariche a soggetti collocati in quiescenza, negli enti e nelle società a partecipazione pubblica.

Il testo si compone di tre articoli. L'articolo 1 modifica l'articolo 9, quello relativo alle società partecipate della legge n. 13 del 2014 (la finanziaria), introducendo il comma 5 bis, il quale dispone che il predetto divieto di conferimento si applichi anche alle cariche in organi di governo in enti o società partecipati direttamente o indirettamente dalla Regione. L'articolo 2 chiarisce che la nuova disciplina si applica esclusivamente alle cariche conferite successivamente alla data di entrata in vigore del presente disegno di legge. Infine l'articolo 3 prevede la dichiarazione di urgenza.

La ratio del ricambio generazionale è presente in molteplici provvedimenti di questo periodo, in particolare nelle pubbliche amministrazioni, e sta assumendo una valenza sempre maggiore nei diversi provvedimenti che le istituzioni stanno approvando. Questo disegno di legge va in tale direzione, proprio per consentire alle generazioni più giovani di potersi esprimere anche attraverso ruoli di responsabilità, che implicano decisioni strategiche per la nostra società. Merci.

Presidente - Siamo in discussione generale. Chiede la parola il collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Più volte abbiamo affrontato questo tema nella passata legislatura. L'amministrazione pubblica parla tramite atti e noi, con altri colleghi nella passata legislatura, diverse volte abbiamo presentato degli emendamenti, nel momento in cui si discuteva la finanziaria regionale. Proprio su questo tema abbiamo manifestato numerose volte la volontà di modificare l'impianto legislativo regionale, collega Farcoz, per anticipare po' lo stato centrale e il decreto legge n. 95 del 2012, provando per una volta ad anticipare le decisioni che lo Stato prende e che, di conseguenza, ci obbliga a ottemperare, in modo da essere anticipatori per quanto riguarda il vero ricambio generazionale. Più volte abbiamo presentato degli emendamenti che andavano a creare un vero ricambio generazionale, in prima battuta per le società controllate e in seconda per le partecipate direttamente e indirettamente. Se crediamo realmente nel ricambio generazionale, dobbiamo codificarlo e quindi creare le condizioni per chi non è in pensione, con tutto rispetto per i pensionati. Se vogliamo far crescere, non dico le nuove generazioni, ma quantomeno chi ha già una certa esperienza, se vogliamo dare per la prima volta delle possibilità a giovani preparati, che hanno i requisiti, che hanno le capacità e che magari hanno anche tanta voglia di mettersi in discussione al servizio della cosa pubblica, dal nostro punto di vista si doveva codificare subito questa modifica.

Noi gradiremmo sentire le parole del Presidente, perché avremmo ancora qualche dubbio. Anzitutto vorrei ringraziare il presidente La Torre che ci ha permesso di approfondire in commissione: avevamo chiesto una settimana in più e così abbiamo fatto. Abbiamo ancora degli individui che sono stati incaricati e gestiscono le società partecipate più importanti, quindi vorremmo sentire dal Presidente e dal Governo regionale quali sono gli indirizzi a seguito di questa approvazione e, innanzitutto, se nei prossimi giorni intendete incaricare ancora delle persone in pensione, sia per le controllate, sia per le partecipate direttamente e indirettamente.

La seconda questione è che ci sono in scadenza tre persone in pensione che gestiscono società partecipate: una scaduta il 30 aprile e altre sono in scadenza, mi sembra, al 31 dicembre 2015. Dall'Ufficio legale ci è stato detto che dal decreto legge n. 95, quello dello Stato, il Governo e le strutture dirigenziali non hanno più recepito le disponibilità dei pensionati per quanto riguarda le controllate: così ci è stato detto in Commissione. Peccato però, collega Farcoz, che per quanto riguarda le società più importanti, le partecipate direttamente e indirettamente, il Governo ha continuato a nominare persone in pensione. Ripeto che nulla ho da ridire sulle persone in pensione...

(Voci fuori microfono)

Non avete fatto nuove nomine, ma rinnovato... CUP e NUV mi sembra che siano ancora...

(Voci fuori microfono)

Presidente Rollandin, posso fare qualche considerazione? Stiamo parlando del 2012, quando lo Stato diede delle indicazioni soltanto per le controllate: avremmo gradito - questa è la posizione del nostro gruppo - che si tenesse conto anche dei gioielli di famiglia più importanti e più pesanti, e ho fatto l'esempio di CUP e NUV. Quindi, anche se in ritardo, accogliamo favorevolmente il fatto di allargare la piattaforma alle partecipate direttamente e indirettamente. Peccato che arriviamo tardi rispetto allo Stato centrale, mentre avremmo potuto su questo tema essere magari i primi a modificare questo impianto, proprio perché noi crediamo realmente nel ricambio generazionale.

Ascolteremo attentamente, se ho fatto degli errori oppure ho sbagliato, ma mi sembra che il signor Milanesio e il signor Giunti siano stati nominati dopo il decreto legge dello Stato del 2012.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

In parte il collega Chatrian ha anticipato il nostro intervento. Noi annunciamo il voto favorevole al disegno di legge, però vorremmo da parte del Presidente delle rassicurazioni, tenuto conto che ci sono i tempi tecnici, dopo l'approvazione e la pubblicazione, per l'entrata in vigore della legge. Noi vorremmo semplicemente che lei Presidente ci rassicurasse sul fatto che, da quando si è lavorato a questo disegno di legge e soprattutto nel lasso di tempo che intercorrerà tra l'approvazione in aula, la pubblicazione e l'efficacia del disegno di legge, non si proceda più alla nomina di pensionati sia nelle società partecipate che nelle controllate. Questa è la rassicurazione verbale che sarà alla base del nostro voto. Se avremo la assicurazione formale che nulla è stato fatto da quando si è iniziato a discutere e nulla avverrà nel lasso di tempo in cui ci sarà la pubblicazione e l'entrata in vigore della legge, il nostro sarà un voto favorevole. Grazie.

Presidente - Grazie. La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Noi esprimiamo il nostro assenso a questo disegno di legge, perché convintamente in questi anni abbiamo cercato di ragionare attorno al fatto che non era un provvedimento punitivo. Qui non si vuole in alcun modo mettere in discussione che le persone in quiescenza non abbiano più un ruolo da svolgere all'interno della società o non possano essere attivamente impegnati in tantissime funzioni. Si tratta semplicemente di stabilire un principio per cui, in un momento di grave difficoltà - parlo soprattutto di giovani laureati che hanno anche già delle grosse esperienze alle spalle - usiamo queste energie nuove e queste forze vive, che ci sono all'interno della collettività, per guidare le società partecipate pubbliche. Questo non significa che esiste uno sterminato mondo in cui chi è in quiescenza possa continuare a collaborare e non si intende dire che, coloro che in quiescenza hanno lavorato in questi anni, abbiano svolto male il loro compito; tutt'altro. Si tratta di creare nelle amministrazioni pubbliche le condizioni e gli spazi per promuovere una parte di società che rischia in questi anni di essere tenuta in stand by.

Come bene ricordava il collega Chatrian, già da anni ci si era mossi in questa direzione, anche in Commissione, per ottenere un provvedimento di questo tipo. Dobbiamo dire che, se qualche volta noi Regione autonoma siamo stati più bravi dello Stato e abbiamo anticipato delle misure, questa volta arriviamo proprio a rimorchio, però consideriamo molto positivo che si faccia nostro e si recepisca nel nostro ordinamento regionale questo provvedimento nazionale. Per me è sempre molto diverso applicare semplicemente un provvedimento...

(Voce fuori microfono)

...sì, arrivo anche a quel principio lì. Il Presidente voleva arrivare già alle conclusioni!

Una cosa è recepire semplicemente un provvedimento nazionale, mentre in questo caso - secondo me, noi arriviamo con il nostro provvedimento in ritardo - noi lo ampliamo e lo estendiamo anche a quelle società in cui la Regione compartecipa. Questo è un principio che giustamente va sottolineato in quest'aula e che dà anche un po' il senso di essere Regione autonoma e dell'avere anche noi uno spazio legislativo che rivendichiamo: il senso di essere qui in questo Consiglio regionale a fare delle leggi. E in questo caso - diciamolo! - facciamo una buona legge. Poi il compito delle giunte e dei governi è di applicare nello spirito le norme, perché ovviamente se non ci si crede diventa tutto più difficile. Io penso che questa sia una norma che potrà dare dei frutti positivi alla nostra collettività, perché ci sono davvero tante aspettative in una comunità che ha visto crescere culturalmente e professionalmente i suoi giovani, quindi una risposta anche in questa direzione arriverà. Ci vorrà un po' di tempo perché, come si diceva, bisogna aspettare le scadenze, però arriverà il momento anche per i nostri giovani.

Presidente - La parola al collega Cognetta.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.

A volte bastano tre articoli per cambiare una situazione che sembrava immutabile. Anche noi voteremo favorevolmente a questa legge che, come dice giustamente il Presidente, amplia delle disposizioni già presenti a livello nazionale. È una legge che modifica un mondo, rispetto a ciò che è accaduto in questi anni in Valle d'Aosta, quindi a noi fa molto piacere. Non è punitiva, nel senso che riguarderà chi si avvicenderà man mano in scadenza e soprattutto permetterà magari a persone che attualmente sono - diciamo così - meno fortunate, di poter accedere a determinati posti e poter fare un lavoro corretto per la comunità. Quindi, il nostro è un voto favorevole, rispetto a questa legge che è di soli tre articoli, ma che in effetti cambia un mondo. Grazie.

Presidente - Chiudiamo la discussione generale. Per la replica la parola al Presidente della Regione.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente,

Ringrazio il relatore e i colleghi che hanno preso la parola, i quali hanno già in qualche modo spiegato qual è la ratio di questo provvedimento. Vorrei solo ricordare che questo provvedimento, a livello nazionale, è entrato in vigore il 19 agosto 2014, quindi le società cui si faceva riferimento sono antecedenti. Da quando è prevista questa procedura, noi non abbiamo più incaricato persone in quiescenza. Avevamo però il problema che, in base alla legge 11, di fatto potevano presentare domanda anche persone in quiescenza e diventava difficile, una volta ammesse, non prenderle in considerazione: gli uffici controllavano se i requisiti c'erano per essere inseriti nella lista di coloro che si presentavano per i vari incarichi. A questo punto ci è sembrato corretto estenderlo, come già di fatto attuato in questi mesi, e codificarlo, in modo che costoro non presentino più domanda, perché altrimenti abbiamo il problema di spiegare perché anche nelle partecipate non applichiamo questo sistema.

Tranquillizzo i colleghi, per le nomine in scadenza: anche se non è pubblicata la norma, questo principio viene già applicato. Abbiamo già tenuto in considerazione questo che ci sembrava un principio di buon senso, però avevamo evidenziato i disguidi legati finora all'applicazione; naturalmente da quando entrerà in vigore la nuova legge non ci sarà più questo problema e sarà sancito il principio che per tutti vale la stessa regola.

Non aggiungo altro. Condivido le osservazioni sull'inserimento dei giovani: il mix tra esperienza e giovani è sempre positivo. Vale la norma generale che le persone in quiescenza possono naturalmente decidere di lavorare gratuitamente per dare una mano in determinate società: come lo fanno per il volontariato, possono farlo in certe società. Lo voglio sottolineare, perché non è un aspetto così impossibile: ci sono alcune persone con esperienze nelle amministrazioni, che sono un supporto importante in certe realtà e possono benissimo essere inseriti a titolo gratuito, senza nessuna remunerazione. Questo lo spiego, perché è fuori dall'osservazione che voi avete fatto e che noi abbiamo cercato di recepire, giustamente con questo allargamento anche alle partecipate. Grazie.

Presidente - Grazie, possiamo passare all'esame dell'articolato. Sull'articolo non c'è nessuna richiesta di intervento. Apriamo la votazione sull'articolo 1.

La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 32

Il Consiglio approva all'unanimità.

Stesso risultato per l'articolo 2. Stesso risultato per l'articolo 3.

Mettiamo adesso in votazione il testo di legge nel suo complesso. Siete pregati di votare. La votazione è chiusa.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 33

Il Consiglio approva all'unanimità.