Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1217 del 6 maggio 2015 - Resoconto

OBJET N° 1217/XIV - Approbation du bilan du Conseil régional de 2014. Ratification de délibérations du Bureau de la Présidence concernant des variations budgétaires. (Rejet de cinq ordres du jour).

Presidente - Chiedo scusa, colleghi. Prima di una breve relazione su questo documento, comunico che sono arrivati al riguardo 5 ordini del giorno che verranno distribuiti e che verranno votati, chiaramente come prevede il Regolamento, prima della chiusura della discussione generale.

Il documento contabile 2014 rileva un avanzo finanziario di 2 milioni e 403 mila euro e un totale complessivo a pareggio di 17 milioni di cui 3 milioni e 105 mila euro per partite di giro...un po' di silenzio per cortesia! Le entrate effettive ammontano a 11 milioni e 539 mila, di cui 11 milioni e 240 mila derivanti dall'assegnazione a carico del bilancio regionale che è stata ridotta del 18,2 percento rispetto al 2013. Le uscite effettive sono state nel 2014 di 12 milioni e 889 mila euro, a fronte di spese preventivate di quasi 14 milioni. Si riscontra un'economia complessiva pari a oltre un milione di euro, con un decremento del 7,2 percento rispetto al 2013.

Per quanto riguarda i costi fissi, il consuntivo presenta 11 milioni e 480 mila euro di spese, ossia l'89 percento delle spese correnti del Consiglio Valle, con un decremento dell'8,12 percento rispetto al 2013. Nel dettaglio emergono i seguenti costi fissi: gestione del personale del Consiglio 4 milioni e 432 mila euro; gestione degli amministratori, comprendenti indennità di carica, di funzioni, di diaria, di trasporto e di spesa per assicurazioni di 3 milioni e 578 mila euro; contributo all'istituto dell'assegno vitalizio per 780 mila e 496 euro, con un decremento rispetto al 2013 del meno 20,63 percento; funzionamento dei gruppi consiliari 182 mila e 446 euro; spese per informatica 1 milione e 256 mila euro, con un aumento del 12,6 percento per l'adeguamento degli apparati di gestione della banda relativi alle sedute dell'Assemblea e il rifacimento del sistema di conservazione del patrimonio audio-video; inoltre per l'Ufficio del Difensore civico 159 mila euro e 901 e, per il Comitato regionale per le comunicazioni, 159 mila euro e 503.

Infine, i costi variabili rappresentano l'11 percento di spese correnti dell'Assemblea, che sono 1 milione 409 e 421. Per le voci di bilancio si evidenziano iniziative editoriali per 33 mila e 748 euro, con decremento del meno 54 percento rispetto al 2013; per spese di abbonamento e periodici e acquisto di volumi giuridici 78 mila e 772 euro, con un decremento del meno 4 percento rispetto al 2013; per pubblicazioni a fini promozionali 71 mila euro e 796, con un incremento del 13 percento (dovuto anche all'organizzazione delle riunioni del Réseau des femmes parlementaires de la francophonie); infine, per attività promozionali, 39 mila e 189 euro relative a inserzioni pubblicitarie, con un decremento del meno 27 percento; per partecipazione a convegni, a congressi e ad altre manifestazioni 90 mila euro, con un decremento del meno 26 percento rispetto al 2013 (quando è avvenuto il cambio di legislatura); per iniziative culturali 804 mila euro, con decremento del meno 14 percento. Questi sono chiaramente dati tecnici che fanno capire come si sia fatta un'azione anche di risparmio e di taglio al bilancio del Consiglio regionale.

È aperta la discussione generale. Gli ordini del giorno presentati sono stati distribuiti, verrà redistribuito solo l'ordine del giorno n. 5, in quanto gli uffici hanno fotocopiato solo la prima pagina e, invece, l'ordine del giorno n. 15 è costituito da 2 pagine. Siamo in discussione generale. Chi chiede la parola? Partiamo con gli ordini del giorno, perché prima di discutere in fase di discussione generale occorre fare quest'analisi. Con il collega Ferrero avevamo concordato che si sarebbe fatta un'illustrazione unica, proprio per ottimizzare il tempo.

Chiede la parola il Consigliere Cognetta; ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Grazie Presidente...manca sempre la seconda pagina, però...vabbè, vado a memoria, sperando di non sbagliare.

Parliamo del bilancio consuntivo del Consiglio regionale. Ora, siccome è un po' che discutiamo in questa legislatura del taglio degli emolumenti, dei costi della politica o dei costi della democrazia, come si vogliano chiamare, abbiamo pensato che questa fosse l'occasione buona per dare degli spunti di riflessione a quest'Assemblea ed eventualmente votare delle cose facilmente operative, e quindi abbiamo presentato questi 5 ordini del giorno.

Comincio dal n. 1, che riduce sostanzialmente l'indennità di carica dei Consiglieri regionali, che attualmente è di 5 mila e 185 euro lordi, a 3.360 euro lordi mensili; è un nostro vecchio cavallo di battaglia, ne abbiamo già discusso anche nel momento del bilancio, però è bene ricordarlo: secondo noi quella sarebbe l'indennità di carica corretta per un Consigliere regionale. Poi, però, gli uffici della Presidenza del Consiglio ci hanno dato un magnifico report in Excel in cui c'è il paragone tra la nostra Regione e tutte le altre Regioni d'Italia, in cui abbiamo potuto notare che ci sono delle grosse differenze, per esempio come indennità di carica, tra ciò che accade nella nostra Regione e quello che accade in altre Regioni.

Qui viene poi il secondo ordine del giorno, che secondo noi, appunto, va votato a parte rispetto al primo e rispetto a tutti gli altri, ed è il taglio degli emolumenti dei Presidenti, intendendo per Presidenti quelli del Consiglio e quelli della Giunta, perché la nostra Regione assegna ad essi 5.730 euro lordi mensili. Noi vorremmo che dal prossimo primo giugno 2015 questa cifra si abbassasse a 2.700 euro lordi mensili, perché, guarda caso, è quello che accade già in Regioni come: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia e Veneto. Non ci sembra una richiesta così peregrina, credo, perché, ripeto, ci sono già queste Regioni ben più grandi e importanti da un punto di vista numerico della nostra che assegnano solo 2.700 euro come indennità di carica ai Presidenti.

Lo stesso discorso, poi, l'abbiamo notato per gli Assessori, cioè nella nostra Regione (e qui vengo all'ordine del giorno n. 3) l'indennità di carica per ciascuno dei nostri 8 Assessori è di 4.011 euro lordi mensili. Noi vorremmo che questa indennità fosse abbassata a 1.500 euro lordi mensili, come per esempio già accade nelle Regioni: Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Puglia e Umbria. Questi dati che vedete sia per il Presidente che per l'Assessore sono dati direi medi, perché ci sono poi Regioni che prendono meno e Regioni che prendono di più. A noi sembrava già di adeguarci a una media...alla fine questi Assessori cosa fanno poi tanto di più rispetto a noi?

Infine, vorrei aggiungere un altro punto, e cioè quello dell'ordine del giorno n. 4. Anche qui abbiamo visto delle enormi differenze tra i fondi assegnati agli altri gruppi consiliari delle altre Regioni e i nostri, e abbiamo detto: "vabbè, in questo caso però è il contrario, visto che praticamente vengono dati 430 euro mensili al Consigliere e visto tutto quello che è successo"...che, per carità, non ha avuto riscontri da un punto di vista giudiziario, però comunque le persone fuori sono rimaste abbastanza amareggiate della cosa! Noi pensiamo che abrogare i fondi dei gruppi consiliari sarebbe equo e corretto, così ci leviamo proprio il problema, diamo anche un certo tipo di segnale, e quindi, secondo me, faremmo anche un'opera...come dire? di giustizia sociale, se vogliamo chiamarla così...non è molto, sono 180 mila euro l'anno, però è meglio che niente!

Ultimo, ma non in ordine di importanza, è l'ordine del giorno n. 5, che è, diciamo così, una richiesta non di tipo economico, ma semplicemente di trasparenza. Quello che vorremmo con questo ordine del giorno è la pubblicazione sul sito del Consiglio regionale dell'elenco dei beneficiari dell'assegno del vitalizio, cosa che accade già per le Regioni: Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Toscana, Trentino-Alto Adige e Veneto. La pubblicazione, quindi...siccome già accade in queste Regioni ed è sempre il report che ci avete dato come uffici che parla, eh, non me lo sono inventato io...potrebbe essere, diciamo così, un segno di trasparenza ulteriore, visto che, come potete notare sempre dall'ordine del giorno, di soldi ne spendiamo abbastanza per questo assegno vitalizio che, devo aggiungere, è riferito soprattutto ai Consiglieri delle passate legislature (e di qualcuno che è ancora in carica).

Secondo noi, quindi, sarebbe il caso di fare un piccolo passo avanti anche nel segno della trasparenza, oltre che del risparmio, e adeguarci a quello che c'è nella maggior parte delle Regioni, e comunque di sicuro in quelle che hanno una popolazione molto più numerosa della nostra.

Presidente - Grazie collega. Ricordo che sulla discussione degli ordini del giorno può intervenire un Consigliere per gruppo per un tempo di 10 minuti. C'è qualcuno che chiede la parola? Non c'è nessuno che chiede la parola?

La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Argomento che abbiamo affrontato parecchie volte nella scorsa legislatura, proposte che abbiamo fatto nel secondo Consiglio del 2008 e a fine 2012...le indennità, come non mai, all'interno di questo Consiglio, sono state ridotte. Non vorrei tornare sul dibattito avvenuto nel dicembre 2012, ma al di là di quello, nel Consiglio del dicembre 2013, nel momento in cui abbiamo discusso la finanziaria, che forse è il momento (per noi del gruppo ALPE) più importante, dove si mettono in campo idee, emendamenti, disegni di legge, programmazione dell'amministrazione pubblica, scelte dal punto di vista politico, quindi a monte c'è un lavoro di studio dei Consiglieri, di analisi, di conoscenza, di capacità, di conoscenza della macchina amministrativa per poter modificare l'impianto legislativo, insieme ai colleghi del Movimento Cinque Stelle, ai colleghi dell'UVP e ai colleghi del PD, abbiamo presentato un emendamento dettagliatissimo che andava a modificare l'impianto legislativo regionale, in cui si andava a vedere le posizioni partendo dall'indennità di carica del Consigliere per andare a quella del Presidente della Regione, del Prefetto, del Presidente del Consiglio, dell'Assessore, del Vicepresidente, del Segretario del Consiglio e del Presidente della Commissione. Avevamo proprio voluto presentare un emendamento che, dal nostro punto di vista, andasse nella sua complessità a rivedere in maniera omogenea la riduzione, perché così noi ci eravamo presentati nel mese di aprile 2013 alla popolazione: dicendo che avremmo ridotto le nostre indennità; per noi è carta che canta ed è proposta fatta in campagna elettorale, l'abbiamo sostenuta, l'abbiamo votata. E lunedì, due giorni fa, in quanto Capogruppo di ALPE ho partecipato a un incontro con i colleghi Capigruppo, il Presidente del Consiglio e l'Ufficio di Presidenza e si è deciso di incaricare l'Ufficio di Presidenza stesso per la predisposizione di una bozza, in modo da presentare tale proposta e rappresentarci.

Questa mattina il collega Roscio, che fa parte dell'Ufficio di Presidenza, insieme al collega Andrea Rosset ha presentato a tutto l'Ufficio di Presidenza una lettera, che vi leggo, è breve e chiara: "Considerato il lavoro svolto dall'Ufficio di Presidenza per la realizzazione di un dossier contenente dati e tabelle comparative con gli altri Consigli regionali, alla luce delle risultanze emerse nella Conferenza dei Capigruppo del 4 maggio...(quella che vi dicevo poc'anzi)...visti gli emendamenti alla legge finanziaria discussi a dicembre 2013...(quello che vi dicevo poc'anzi, perché ci risulta che l'Amministrazione pubblica parli tramite atti amministrativi, e non ai bar o nei bar)...in tema di riduzione dei costi della politica e la bozza di proposta sviluppata dall'Ufficio di Presidenza, allegata alla presente, tutto ciò premesso chiedono la predisposizione di un punto all'ordine del giorno della prossima riunione dell'Ufficio di Presidenza che consenta di deliberare in merito alla bozza di proposta di cui in premessa". Quindi questa è la posizione del gruppo ALPE e, a seguito di quell'emendamento presentato, votato e sostenuto da tutti e cinque i Consiglieri, dopo la delibera dell'Ufficio di Presidenza (se sarà positiva o negativa), noi comunque daremo corso e gambe a quanto sostenuto e votato in quest'aula nel dicembre 2013.

La nostra posizione sui cinque emendamenti dei colleghi, di conseguenza...siamo in campagna elettorale, cinque emendamenti proposti...noi ci asterremo, perché per noi la carta che canta è questa, è questa la documentazione che noi abbiamo scritto, e molto prima di questi emendamenti. Ringraziamo comunque i colleghi del Movimento Cinque Stelle che hanno voluto portare all'attenzione di questo Consiglio queste modifiche, ma la posizione articolata e omogenea, noi l'avevamo già presentata nel dicembre 2013 e, di conseguenza, daremo corso e gambe a seguito del posizionamento favorevole o contrario dell'Ufficio di Presidenza. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Per il gruppo dell'UVP, la parola al Vicepresidente Rosset.

Rosset (UVP) - Grazie Presidente. Solo per aggiungere alcune considerazioni.

Noi partiamo dagli emendamenti presentati alla legge finanziaria discussa a dicembre del 2014, dove sono chiare le nostre proposte. A seguito di questi emendamenti e conseguentemente alla riunione del 4 maggio, come giustamente citava il collega Chatrian, in cui in Ufficio di Presidenza era emersa anche da parte dei due rappresentanti delle forze di maggioranza la richiesta che fosse l'Ufficio stesso ad elaborare una bozza che potesse essere oggetto di discussione, abbiamo presentato questa richiesta stamattina (quindi antecedente agli ordini del giorno formulati dai colleghi del Movimento Cinque Stelle) e rimaniamo su quella posizione che già avevamo espresso nel dicembre del 2014 in sede di discussione di bilancio.

Solo per correttezza, quindi, sollecitiamo una richiesta al Presidente: che si possa nel prossimo Ufficio di Presidenza prendere in considerazione e deliberare questa bozza di proposta, in modo che anche le due forze di maggioranza prendano una posizione su questa tematica che ormai, credo da troppo tempo, è sul tavolo di discussione, ma per la quale non viene presa una decisione.

Presidente - Grazie Rosset. Altri? La parola al collega Donzel per il gruppo PD-Sinistra VdA.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Il tema che dovevamo trattare riguardava appunto il bilancio consuntivo. I colleghi del Cinque Stelle hanno opportunamente richiamato l'attenzione del Consiglio regionale sul tema complessivo dei costi della politica, ma probabilmente, come tanti in questo Consiglio regionale, con uno sguardo più alle elezioni...è un po' come quelli che si preoccupano della situazione del loro pollaio, si preoccupano delle oche, delle galline, delle quaglie, non avendo grossi argomenti in campagna elettorale...e si viene a fare un po' di show e di spot in Consiglio regionale.

Il tema posto dai colleghi del Cinque Stelle è un tema delicatissimo, perché sinceramente con loro abbiamo condiviso un percorso molto interessante in questa direzione, tant'è che, come bene ha ricordato il collega Chatrian, c'è stato un passaggio in un bilancio regionale, un momento importantissimo in cui tutte le forze di minoranza hanno condiviso un emendamento molto articolato, molto preciso sulla riduzione dei costi della politica, che credo che sia ancora, secondo me, un testo che dovrebbe essere ispiratore di un percorso. Noi l'abbiamo anche sostenuto questo testo quando lo ripresentò il gruppo ALPE, in una successiva discussione, quindi un anno dopo, perché riteniamo che quello sia...come dire? un elemento base per far partire una riflessione organica di riduzione dei costi della politica. E quando abbiamo sostenuto un'accelerazione del Movimento Cinque Stelle sulla riduzione dei costi della politica, l'abbiamo spiegato anche bene, era perché volevamo chiarire bene che noi non siamo per la riduzione della democrazia, ma siamo per la riduzione dei costi della politica, quindi abbiamo avallato il principio secondo il quale, anziché ridurre il numero dei Consiglieri regionali, si riduce proporzionalmente il numero del costo, fino ad arrivare a quella cifra che qualcuno ritiene ispiratrice.

Noi abbiamo perciò detto: piuttosto che ridurre il numero dei Consiglieri regionali, cioè ridurre o limitare la democrazia, andiamo a limitare i costi della politica. Quindi ci sono delle discussioni in questa direzione e, secondo me, non bisogna sminuire il lavoro che comunque è stato fatto qui e che gli stessi colleghi del Cinque Stelle, lamentandosi magari di non essere arrivati alla conclusione, hanno però utilizzato per redigere questi ordini del giorno, perché di fatto hanno preso il materiale che è stato loro messo a disposizione, ma facendo un'operazione a mio avviso non molto corretta. Se io metto in un ordine del giorno le riduzioni delle indennità di base fatte in alcune Regioni, non ho il raffronto di cosa si fa in quelle stesse Regioni rispetto alle funzioni ed è la stessa cosa se vado a prendere l'esempio virtuoso di alcune Regioni che hanno ridotto le funzioni ma non hanno ridotto le indennità dall'altra parte. Risultato finale è che comunque noi abbiamo la situazione, ad oggi, che va assolutamente cambiata, perché, per quanto ci riguarda, noi del gruppo del Partito Democratico, non abbiamo cambiato idea sul non ridurre la democrazia, tant'è che abbiamo fatto una battaglia nel gruppo di lavoro (e naturalmente voi del Cinque Stelle non c'eravate, non avete potuto vederla) rispetto alla non riduzione del numero dei Consiglieri comunali, andando a cercare di dire: limitiamo questa riduzione...una battaglia che abbiamo sostanzialmente vinto, perché se adesso stiamo correndo in tutti i Consigli comunali con questo numero di Consiglieri comunali, che ancora c'è, che speriamo darà la possibilità a tutte le forze politiche di avere rappresentanza, è perché probabilmente nei gruppi di lavoro, anche se minoritari, per certe idee devi andare a lottare per farle passare! Se, invece, ti interessa solo che ti facciano l'articolo su La Stampa, perché a La Stampa interessa la posizione più estrema, quello si può fare, l'abbiamo visto in passato: i campioni della riduzione dei costi della politica sono usciti da questo Consiglio regionale ritirandosi per intero le indennità di fine mandato!

Allora, sinceramente, noi con umiltà...sto solo cercando di spiegarvi la posizione, visto che voi ci avete buttato sul tavolo 5 ordini del giorno, che è assolutamente di rispetto verso la vostra posizione, ma cerchiamo di farvi capire che certe battaglie vanno fatte in certe sedi! Poi ognuno sceglie la sua strada, sceglie quella che è più importante a due giorni dalle elezioni con un titolo sul giornale, oppure quello che dice: "io voglio effettivamente, come abbiamo fatto nel 2012, riuscire a ottenere la riduzione dei costi della politica". Certo non diventi famoso, eh! Ah, non diventi famoso, perché i meriti se li prende magari il Presidente del Consiglio di allora. Non diventi famoso, però, se tu fai politica con una certa idea anche di coscienza, io effettivamente ho votato per...io posso dire che quei 35 Consiglieri dell'altra legislatura possono dire di aver schiacciato un tasto per ridursi il compenso, questi di questa no! Quello è l'obiettivo a cui arrivare, non a dire: "io ho fatto la battaglia più dura del mondo", ma "io ho schiacciato il tasto e mi sono ridotto lo stipendio". Quindi per noi quello rimane l'obiettivo e, per quanto ci riguarda, continuiamo a lavorare nell'ottica che bisogna raccogliere 18 voti attorno a un progetto; siamo arrivati a 17, ce ne manca ancora uno per arrivare al progetto della riduzione dei costi della politica...è quella la strada che bisogna fare in un'aula! Se uno a un certo punto decide di scappare per una strada e non si sa dove va, francamente mette tutti in una serie di imbarazzi, perché se giochiamo al gioco al rialzo, andiamo a giocare a rialzo.

Sulla riduzione per esempio dei fondi assegnati ai gruppi consiliari, la proposta fu già discussa nell'altra legislatura, per cui non c'è nessun problema a dire di ridurre questi costi. Però, nello stesso tempo, sinceramente solo l'altro giorno noi abbiamo capito che anche il Cinque Stelle era disponibile a fare un passo indietro rispetto all'esigenza, invece, di avere del personale, cosa sulla quale, invece, fino alla riunione di due giorni fa il Cinque Stelle continuava a dire: "vogliamo del personale assegnato ai gruppi"! Allora è inutile che dico alla gente di togliere i soldi dei gruppi, e poi voglio il personale assegnato al gruppo! Devo cercare di costruire un meccanismo che sia tale da fare in modo che questa cosa non risulti un costo aggiuntivo per i cittadini. Perché poi possiamo trovarci tutte le storie del mondo...noi abbiamo raccontato migliaia di volte alla gente che i soldi non li mettiamo nella nostra tasca e gran parte li diamo al partito, ma alla gente non gliene frega più niente dei partiti! Allora il Cinque Stelle dice: "ma noi compriamo fotocopiatrici"...ebbè, c'è della gente che dice: "a me non me ne frega niente delle fotocopiatrici dei Cinque Stelle, i soldi devono andare al sociale"! Quindi, parliamoci chiaro, non è che voi pigliate 2 mila euro, voi pigliate un'indennità come tutti gli altri! Poi uno la può raccontare come vuole, così come ho detto che uno può decidere che la sua indennità la dà in fondazioni, la dà in beneficenza, però sempre costa al cittadino e il cittadino può dire: "a me della tua beneficenza non me ne frega niente, voglio che sia ridotta l'indennità". Questo è il percorso da costruire. Io sono convinto che ci sono le energie in questo Consiglio regionale per arrivare a questo obiettivo. Ma se a un certo punto decidiamo che fa comodo, e lo dico, fa molto comodo, ve lo dico fuori dai denti, alla maggioranza, che ci sia qualcuno che esca dal gruppo e cominci a sparare altissimo, così si dice: vedi l'irrazionalità? e chi la segue più! Questo è un assist fatto al Presidente Rollandin per non ridurre i costi della politica, ve lo dico fuori dai denti, perché in questo modo qui si dirà: "vedi? posizioni estreme, non ci si può sedere a un tavolo"...è un regalo fatto bell'e buono, perché da questi banchi qua per anni c'è stata gente che diceva: "riduciamo, riduciamo, riduciamo", ma non si è ridotta nulla e si è portata a casa tutte le indennità, tutte! Allora ci vuole anche una visione pragmatica rispetto a questi percorsi.

Secondo me, noi avevamo costruito un emendamento importantissimo, che è quello citato dal Consigliere Chatrian e che aveva già messo intorno a sé 17 persone. Azzerare tutto, andare su una terra di nessuno, in modo (e lo ripeto) sgangherato perché riduco un po' di qua, voto un emendamento, voto un ordine del giorno, non voto l'altro...che cosa succede? Che assetto viene fuori? È solo un tentativo di farsi il solito percorso sotto elezioni: "io sono quello che riduce più di tutti", ma in realtà è un giochino...perché si sa che non verranno votati, non si riduce niente!

Per quanto ci riguarda, quindi, è bene continuare la battaglia sulla riduzione dei costi della politica, ma noi ci asteniamo su questo ordine del giorno, però non condividiamo che un'accelerata di questo tipo possa sgangherare un percorso che, comunque, stava andando verso l'obiettivo di ridurre. Non si riduce abbastanza? Io penso che l'importante sia incominciare a ridurre, perché con la storia del "non si riduce abbastanza" si arriva a non ridurre nulla e fare solo sceneggiate!

Presidente - Grazie collega. Altri? È come proponente la sua richiesta, Ferrero? Sull'ordine del giorno ce n'è uno per gruppo...sì, come gruppo, grazie.

La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente. Sono stato "sgamato" dal collega Donzel, quindi dico al Presidente Rollandin che dobbiamo rinviare la nostra cena prevista nel Canavese, andremo un'altra volta, perché questa non me l'aspettavo...ma me l'avevano detto che il rischio era questo.

Semplicemente con questi ordini del giorno noi volevamo porre rimedio a una situazione che ci appare a questo punto incresciosa. Alla fine dello scorso anno è stata approvata anche una legge che dava la facoltà ai Consiglieri di autoridursi l'indennità. Noi, all'epoca, non l'avevamo votata, perché avevamo già capito che era la solita gabola per mettere una specie di certificato di qualità su un qualcosa che non sarebbe poi mai stato fatto. Effettivamente se noi adesso andassimo a vedere a quanto ammonta la cifra che deriva dalle rinunce dei Consiglieri, vedremmo un bello zero, cioè nessuno ha aderito a quella legge, perché è una legge...appunto, è una facoltà, ma allora tanto valeva non farla!

A questo punto, però, al di là delle parole, al di là degli studi, al di là delle commissioni, era anche il momento di riuscire a capire se effettivamente c'era un'intenzione che poteva essere messa nero su bianco nella direzione verso la quale si volesse andare. Evidentemente non c'è questa volontà. Il continuo approfondire (ormai si approfondisce da mesi, mesi e mesi) secondo noi delegittima profondamente l'azione del Consiglio regionale, perché effettivamente viene percepita, e a questo punto anche da noi, come Consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle, come una manovra dilatoria, perché qui, a forza di rinviare, finiamo a rinviare come stiamo rinviando la nomina del Presidente del Consiglio! Non ci dicono nulla, non si sa una data, andiamo avanti vita natural durante con delle questioni che sono sospese...ma in nessun Consiglio regionale si trascinano le cose come sta avvenendo adesso nel nostro! Quindi semplicemente era un richiamo a una responsabilità, a dire: vogliamo prenderci la responsabilità di dare un indirizzo e, di conseguenza, di dare una spinta a questo studio, a queste commissioni, a questi gruppi di lavoro? Noi non siamo interessati e l'abbiamo detto: abolizione completa dei fondi dei gruppi consiliari, non vogliamo neanche i collaboratori. Ma perché abbiamo tolto anche questa questione? Perché vogliamo che ci sia pulizia! Ognuno si organizza, avrà i volontari, chi si prende come voi i finanziamenti dai partiti (e qualcuno se n'è preso 48 milioni alle ultime elezioni del Parlamento italiano), noi ne abbiamo restituiti 42, quindi non li abbiamo presi, sono scelte, si può tenere la sede di partito, si possono tenere i collaboratori...a noi non interessa questo! A noi interessa che si faccia piazza pulita, facciamo piazza pulita anche dei finanziamenti che vengono dati ai gruppi consiliari, e magari vorremmo avere, invece, un Presidente del Consiglio e un Ufficio di Presidenza, che quando viene fatto un diniego di accesso agli atti, vengono rifiutati gli atti ai Consiglieri regionali, di iniziativa sua prendesse l'iniziativa per far valere i diritti dei Consiglieri regionali, facendo direttamente o promuovendo un ricorso al TAR...ecco cosa vorremmo!

Ci interessano poco i soldi, i soldi non ci interessano assolutamente! Volevamo un segnale, siete liberi di non dare un segnale, liberi di percorrere altre strade e le altre strade...l'abbiamo già capito: si sa dove sono iniziate, non si saprà quando e dove finiranno, è una vostra facoltà! Noi la questione l'abbiamo posta e se non volete aderire non importa, ma volevamo porre una questione che ormai da tempo e da tempo immemorabile sta qui; effettivamente la figura che facciamo all'esterno è una figura veramente da poveretti. Pertanto noi proponiamo questi ordini del giorno che abbiamo presentato con decisione, non siamo assolutamente pentiti e, al di là di qualsiasi voce che c'è, potete votarli, potete non votarli, a noi sinceramente non interessa!

Presidente - Grazie collega. Non ci sono altri colleghi, quindi è finita la procedura come da Regolamento sugli ordini del giorno. Permettetemi solo una breve replica, sempre come prevede il Regolamento. L'ha già accennato qualche Consigliere prima, ma ora mi rivolgo soprattutto ai proponenti: mi sembra che i proponenti abbiano potuto comunque percepire, per onestà intellettuale, che si è lavorato, e si è lavorato sin da subito, a gennaio; tutta la documentazione che avete ricevuto l'avete già ricevuta a fine gennaio, dopodiché abbiamo fatto varie riunioni. L'Ufficio di Presidenza all'unanimità ha deciso di coinvolgere i Capigruppo perché correttezza vuole che si parlasse di questo tema con tutte le forze politiche e abbiamo lavorato con onestà intellettuale.

Colleghi del Movimento Cinque Stelle, voi avete preso solo una parte della documentazione che è stata distribuita a tutti i gruppi, poiché tante voci non sono state messe a confronto, perché a prescindere da tante altre questioni...solo per dire alcune voci: se si mettono a confronto le indennità del Vicepresidente di commissione, del Capogruppo, del Segretario di commissione o quant'altro, la Valle d'Aosta ha sempre messo un bello zero su queste spese, come ha sempre messo un bello zero anche sui 58 mila euro per un collaboratore, e poi, solo il 4 di maggio, nell'ultima Conferenza dei Capigruppo di lunedì, voi avete rinunciato a questa richiesta. Quindi, ad onor del vero, il lavoro è stato fatto; avevamo anche deciso (eravamo tutti presenti il 4 di maggio, cioè lunedì scorso) di convocare una Conferenza dei Capigruppo per martedì, perché il dirigente era a Roma per una riunione tecnica e ci avrebbe portato altri dati, dopodiché avremmo anche previsto un Ufficio di Presidenza in settimana. Questo è doveroso dirlo da parte mia, per onestà intellettuale di tutti, soprattutto per tutti coloro che ci hanno lavorato, in primis i funzionari. Grazie.

Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno n. 1...ah, il Presidente della Regione vuol fare una replica, a lui la parola.

Rollandin (UV) - Solamente per dire che se è vero che la cosa più trascinante e più valida è l'esempio, chi voleva dare l'esempio poteva farlo...non ho visto nessuno! Nessuno! Quindi da domani chi vuol rinunciare a tutto può farlo, c'è il conto qua, c'è tutto!

Noi riteniamo che se c'è un impegno preso, con il lavoro che si sta facendo, con le considerazioni che i colleghi facevano su una valutazione globale e non a spizzichi...ecco, credo che questo sia giustamente possibile. Ora, quella è la proposta che sta andando avanti, e quindi noi ci asterremo sugli emendamenti.

Presidente - Grazie. Collega Cognetta...non è in scadenza la norma, lo abbiamo già precisato, non scade mai. Passiamo al voto dell'ordine del giorno n. 1. La votazione è aperta; prego, colleghi. La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 2

Favorevoli: 2

Astenuti: 30 (Baccega, Bertin, Bertschy, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Donzel, Fabbri, Farcoz, Follien, Fontana, Fosson, Gerandin, Grosjean, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Morelli, Nogara, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Roscio, Rosset, Marco Viérin)

Il Consiglio non approva.

Stesso risultato per l'ordine del giorno n. 2? Stesso risultato.

Stesso risultato per l'ordine del giorno n. 3? Stesso risultato.

Stesso risultato per l'ordine del giorno n. 4? Stesso risultato.

Stesso risultato per l'ordine del giorno n. 5? Stesso risultato.

Passiamo adesso alla votazione dell'atto. I colleghi sono pregati di votare. Prego, colleghi.

Votazione chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 17

Favorevoli: 17

Astenuti: 15 (Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Donzel, Fabbri, Ferrero, Fontana, Gerandin, Grosjean, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset)

Il Consiglio approva.

Come avevamo concordato, ci rimane un punto per questa seduta pomeridiana, è il punto 36 all'ordine del giorno.