Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1150 del 9 aprile 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1150/XIV - Esame della tematica dei trasporti in Valle d'Aosta. (Approvazione di quattro risoluzioni)

Presidente - Eravamo in fase di replica, qualcuno chiede la parola? La parola al Presidente Rollandin.

Rollandin (UV) - Merci Président.

Je crois que le débat qui s'est tenu pendant cette matinée sur la question des transports a permis de mettre à jour une série de thèmes qui ont été partagés en quatre volets, que je crois ont fait l'objet de résolutions spécifiques. Pour ce qui est des problèmes liés en particulier aux aéroports, je dois avouer que les considérations qui ont été faites sont partageables dans le sens que, comme vous savez, à niveau national il y a un nouveau plan des aéroports, lequel a prévu des aéroports internationaux, des aéroports à intérêt national, point c'est tout, il n'y a plus d'autres possibilités et, par conséquent, je crois que dans ce sens les indications qui ont été données soient claires. S'il n'y a pas une rentabilité économique, on ne peut imaginer d'avoir une autonomie d'une certaine façon ou les petits aéroports...comme vous savez, Cuneo a été relié à Turin, d'autres ont fait la même chose, il n'y a plus que peu d'aéroports qui ont un intérêt réellement international.

Je veux reprendre cette position pour dire que je crois que les considérations qui ont déjà été faites pour ce qui est de l'aéroport d'Aoste porteront évidemment à une reconsidération dans le sens d'avouer aussi dans cette résolution d'avoir un intérêt éminemment touristique, ce qui n'empêche de dire que les interventions faites, du point de vue des infrastructures, ont été faites d'une façon utile et qui sûrement pourront être partagées aussi pour le futur de cet aéroport avec les considérations que je viens de dire; même fait pour les aéroports...pour la liaison avec les autres aéroports, évidemment la question d'un système qui aille prévoir le transport...des aéroports...vers Aoste doit être sûrement partagée.

Per quanto concerne le autostrade, le considerazioni che sono state fatte sono prima di tutto sulle concessioni; ora, io vorrei ricordare che sicuramente nelle due tratte autostradali noi abbiamo una partecipazione minoritaria nella SAV, partecipazione minoritaria per le azioni ordinarie e maggioritaria per le azioni straordinarie nella RAV e collegati con queste vorrei ricordare che ci sono anche i due tunnel di cui non dovremmo dimenticarci, perché se da una parte si stanno facendo dei lavori importanti per il Tunnel del Gran San Bernardo, voglio ricordare che il Tunnel del Monte Bianco, che ha avuto purtroppo quell'incidente che ricordiamo per i morti che ha causato, deve essere tenuto in considerazione per quanto è oggi della sicurezza, che è sicuramente un dato critico, perché gli interventi su questo settore dovranno essere in qualche modo considerati, proprio perché altrimenti i collegamenti internazionali rischiano di essere in seria difficoltà. È questo un tema di cui si stanno accorgendo sia dall'altra parte a Chamonix, con altri tipi di problemi, ma anche dalla nostra parte. Io credo che, sotto quest'aspetto, una considerazione andrà fatta nel più breve tempo possibile.

Per quanto è delle concessioni, vorrei solo ricordare che evidentemente il sistema delle concessioni, che rileva di un fatto dell'investimento dato ai privati era una pratica diffusa che comunque, al di là del merito di a chi veniva data o non data - non entro in questo sistema -, però ha permesso di avere i lavori fatti a condizione chiaramente di avere un ritorno, com'è stato detto, attraverso i pedaggi. Ora, i piani di rientro che sono stati fatti risentivano in quel momento di una serie di equilibri, che non sono più quelli attuali per tutta una serie di ragioni. È giusto quindi riconsiderare questo fatto non dimenticando che le concessioni però sono legate ad un sistema che oggi si vorrebbe prorogare per la semplice ragione che si vuole prevedere nuovi investimenti e, non essendoci a livello nazionale fondi sufficienti, si va ad una proroga delle concessioni - questo è nelle avvisaglie - a fronte di una possibilità di prevedere da parte delle concessionarie nuovi interventi. A questo vorrei legare un altro tema sulle autostrade che in questo Consiglio oggi non è stato evocato, che invece in altri momenti è stato ricordato: i lavori che le autostrade fanno. Già a livello nazionale c'è stato un ulteriore passo avanti, dove si diceva che i lavori dati ai privati non sono più solo il 30 percento, come era prima, ma devono essere al 46 percento. Adesso questa percentuale molto probabilmente verrà ancora alzata: dico questo perché sicuramente gli investimenti che vengono fatti dalle autostrade sulle tratte non sono un fatto insignificante in un momento in cui manca lavoro, in cui ci sono le esigenze di avere delle ricadute anche a livello locale, e questo è un po' un tema che credo vada ripreso in modo utile, perché ritengo che questo sia un altro aspetto interessante. Sulle tariffe abbiamo già detto, credo che sicuramente sia da fare il possibile per affrontare ancora meglio questo tema, che ha avuto già qualche sbocco, ma limitato, per vedere se si possono ottenere risultati più incoraggianti.

Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, che oggi viene visto in Valle solo per il trasporto persone, praticamente il trasporto merci è residuale. Una volta anche la ferrovia almeno aveva un approccio con la Cogne per cui almeno una parte dei materiali della Cogne arrivavano per ferrovia, oggi non succede più, non è nemmeno più collegata. Il problema quindi del trasporto per ferrovia risente dei due aspetti che sono stati evocati qui, uno in particolare: il fatto che la nostra ferrovia avendo un interesse oggi regionale e che dovremmo almeno far diventare nazionale, in quanto internazionale è difficile. Avevamo fatto una prova allora con il Tunnel per Martigny, il senso di quell'approccio era essenzialmente di avere un collegamento internazionale che permettesse di avere degli investimenti da parte anche dei privati, tant'è che, quando era stato analizzato a Berna il progetto quando era stato presentato a suo tempo, era stato visto positivamente, però loro avevano detto: "noi dobbiamo posporre questo dopo il Gottardo, dopo tutti gli altri impegni che sono già stati fatti", e questo non era stato scartato, però evidentemente l'importanza internazionale nasce se c'è un collegamento internazionale, altrimenti diventa un po' più difficile. Allora è già importante che abbia una linea nazionale, ma, per fare questo, credo che, come ricordava questa mattina l'Assessore, non ci siano tante alternative: o si punta su una linea - si chiami nuova o si chiami come si vuole - ma che sia in parallelo all'asse autostradale e che abbia una velocità tale da rendere in qualche modo raggiungibile in tempi certi il nodo di Chivasso o comunque la linea su Torino, che permetta dei transiti internazionali, oppure gli altri sono investimenti a fondo cieco, migliorano, ma non possono garantire quello che è un discorso di traffico nazionale vero. Questo è un aspetto che dobbiamo prendere in considerazione e, se facciamo questo sforzo, dobbiamo farlo tenendo conto che sono progetti a lunga gittata, però bisogna partire e che su questo, come diceva il collega Donzel, ci sia anche una sensibilità nazionale e soprattutto l'avallo del Piemonte, laddove...non può appunto permettersi di fare delle proposte di una metropolitana o di linee alternative, che di fatto renderebbero i nostri sforzi assolutamente inutili. Dopodiché parliamo da soli, questo è il vero limite di quello che è il sistema di una ferrovia che abbia un nome che si rispetti, altrimenti tutto il resto...possiamo fare l'elettrificazione e sappiamo che guadagniamo dieci minuti con un impegno di centinaia di migliaia di euro, il resto è un miglioramento che non è in linea con quelle che sono le attese, quindi sull'altro è già stato detto tutto, io non voglio ripetermi, però questa è una meditazione seria che dobbiamo fare: o andiamo...e parliamo pure con esperti, parliamo con gli interlocutori nazionali che possano verificare quello che stiamo dicendo per vedere se ci sono alternative, però da questo dobbiamo uscire, perché altrimenti le curve di Montjovet, piuttosto che altre, non ci risolvono il problema, l'abbiamo visto. Allora, questa è una decisione che, appunto, legata al dibattito che abbiamo fatto oggi, dobbiamo essere in grado di poter portare avanti nel modo giusto per avere un riconoscimento che sia valido.

Su quello che è il discorso delle risultanze che noi abbiamo ancora nei confronti del Ministero per quanto riguarda la ferrovia sul passato, noi abbiamo scritto, detto e speriamo che sia tombale che non possano più chiederci dei soldi per il passato. Noi dall'anno scorso, dove abbiamo previsto un intervento di 9.300.000 per il periodo che ci comportava...quest'anno con l'intervento di 23 milioni non ci devono più essere dubbi su questo. Ci sono ancora tutte le situazioni non concluse per quanto riguarda il raccordo, per quello che è il passaggio vero, perché noi oggi abbiamo una linea gestita da altri, quindi noi paghiamo senza sapere come, perché, che cosa succede, noi diamo un contributo di...ora, questo voi capite che non può più essere, perché il Piemonte può decidere come e in che termini far gestire o decidere sulle linee, decidere sugli orari, intervenire, cosa che noi non siamo ancora in grado di fare.

Credo che queste siano un po' le possibili osservazioni, poi entreremo nel merito delle singole risoluzioni, però penso che sostanzialmente il dibattito di oggi abbia permesso di focalizzare su alcuni punti l'essenza di quelle che sono le probabili e future percorrenze. Ora, credo che questo, se collegato con la revisione del bacino di traffico che ci interessa...dove nella sostanza - ce lo diciamo da vent'anni - il discorso del traffico delle valli va risolto in modo diverso, non è più il pullman che gira vuoto che risolve il problema: questo lo vediamo tutti, ce lo diciamo, però sono anni che succede la stessa cosa, non abbiamo mai cambiato, quindi o su questo abbiamo la forza di rivedere questo modo di sperimentare questi passaggi, quindi prendere atto che il sistema così non può funzionare e quindi cambiare... Cambiare vuol dire attivare dei meccanismi alternativi per chi deve viaggiare in certi orari, tranne per le scuole...il discorso dei viaggiatori...tranne forse nel periodo turistico per alcuni, ma per il resto basta vedere gli incassi che si fanno attraverso i passeggeri che sono portati nelle valli laterali per capire che cosa succede, io credo che su questo un intervento debba essere fatto. Adesso noi abbiamo ancora dei contratti in essere, cioè bisogna tener conto di tutto un sistema, però bisogna attivarsi affinché su questo ci siano delle situazioni alternative, oggettive. Va bene il discorso che fra un po' ci saranno le macchine elettriche che potranno permettere un altro tipo di viaggio, però non risolve il nostro problema. Io quindi credo che, tenuto conto di queste considerazioni, misurandoci su quelle che sono le mozioni, possiamo dare degli indirizzi su cui bisognerà lavorare, però per dare poi delle risposte che possano essere in qualche modo conseguenti a quelle che sono le cose che oggi qui ci siamo detti. Grazie.

Il Consiglio prende atto della relazione presentata dalla IV Commissione consiliare permanente.

Presidente - Grazie Presidente. Ci sono interventi? Ci sono le quattro risoluzioni, se qualcuno le vuole illustrare...la parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Non per illustrare le risoluzioni, ma per un secondo intervento. Su questo Consiglio straordinario probabilmente qualche equivoco c'è o, meglio, noi che l'abbiamo pensato abbiamo pensato al nostro percorso e forse non tutti siamo convinti del percorso, che quanto meno come UVP avevamo in testa, non era, per quello che ci riguarda, oggi il punto di arrivo di una mozione di richiesta di dimissioni dell'Assessore, che potrà sempre arrivare, ma era piuttosto un momento di discussione e di completamento dell'approfondimento del lavoro che abbiamo fatto in Commissione. Abbiamo speso del tempo in Commissione, personalmente come Consigliere e come gruppo siamo convinti di aver dedicato del tempo per poter dare delle risposte alla gente su cose che non si conoscono. È chiaro che per oggi l'obiettivo, per quello che ci riguarda, è di definire il percorso che andremo a fare in futuro. Certo che non potremo lasciare aleggiare nell'aria decisioni che poi nel prossimo periodo dovremo prendere e soprattutto dandoci dei tempi e dei metodi di lavoro, perché su un tema che è così trasversale, su un obiettivo che è così strategico come quello dell'accessibilità, avevamo già ragionato nel corso della discussione del bilancio, avevamo chiesto di riuscire a trovare dei fondi per cominciare a trattare il tema dell'accessibilità della Valle d'Aosta. Ritorniamo oggi, richiediamo oggi la possibilità di aggiornare questi studi, ma anche di pensare ad un disegno generale di sviluppo della nostra strategia, che non è un disegno che rimarrà fermo per quello che ci riguarda, perché l'attività in IV Commissione, piuttosto che negli altri settori, la faremo per andare a verificare gli impegni che andremo a prendere, no? Ed è questo che ci interessa sottolineare. È vero, come dice lei, Presidente, come ha sottolineato l'Assessore, che fino al 30 giugno non avremo...almeno sperando che il passaggio di competenze questa volta si completi entro il 30 giugno 2015...non avremo ancora la possibilità fino a quella data di entrare nel contratto di Trenitalia, dopo di quello però cominceremo - oltre ad esercitare la norma e, quindi, andare a rivisitare il contratto...continueremo a pagare quello che paghiamo da metà luglio dell'anno scorso - a programmare in maniera differente i servizi, ma soprattutto investiremo questi 23 milioni di euro l'anno da trattare. Rispetto a questo, allora ci interesserebbe continuare ad approfondire il discorso delle persone trasportate, dei chilometri percorsi per capire se gli investimenti poi alla fine hanno una loro verificabilità, perché i dati che abbiamo rispetto al nostro trasporto sono dati che poi vanno paragonati, sono veramente tanti i soldi che la ferrovia ci chiede. Nel dire: "aumentare...investire questi soldi diversamente per garantire gli stessi servizi"...abbiamo necessità, per esempio, nella tratta interna di permettere agli utenti che arrivano da più distante sul territorio di utilizzare il trasporto pubblico, anche nelle fasce di orario notturne, nei festivi, sicuramente i costi attuali di certi mezzi di trasporto non possiamo permetterceli, quindi approfondire ancora questi studi...l'unico sistema attraverso il quale lo possiamo fare è arrivare a definire un piano regionale dei trasporti, che integri i due sistemi di trasporto, che ci permetta di mettere i 23 milioni insieme ai 16 milioni per capire qual è l'efficacia migliore di utilizzo di questi soldi, immaginando che soldi in più in questo momento qua non è facile trovarli. Un piano regionale dei trasporti che però noi immaginiamo di vedere nei prossimi mesi, non tra tre anni, quindi il Consiglio straordinario ha un senso se si dice: "oggi ci impegniamo a fare il piano regionale dei trasporti" e tra tre-quattro mesi saremo qua a discuterlo per avere poi una sua esecuzione nel prossimo periodo, perché è chiaro che sennò diamo ragione a qualcuno che pensa che stiamo perdendo del tempo. Stessa cosa vale per altri impegni che ci vogliamo prendere come gruppo, ma anche insieme agli altri colleghi di opposizione. Questa mattina si parlava di autostrada, di allungamento delle concessioni, giustamente il Presidente ha ricordato anche il discorso dei tunnel, noi abbiamo la necessità che politicamente, seppur siamo una Regione piccola di 130 mila abitanti, un piccolo consenso politico si costruisca, magari di nuovo in IV Commissione, insieme alla II, vedremo come, ma un documento che al più presto arrivi in Consiglio regionale per cominciare una trattativa con lo Stato e con la Comunità europea per dire che questa tratta internazionale ha diritto di essere utilizzata, ma non può essere utilizzata in danno alla Valle d'Aosta e ai valdostani, perché se non usciamo dalla logica che noi abbiamo la possibilità di aprire una trattativa differente, se non siamo sostenuti dai nostri Parlamentari e se non troviamo delle alleanze insieme agli altri, beh, subiremo continui aumenti, aumenteranno un po' i telepass per i pendolari, ma non risolveremo il nostro problema, quindi un'impostazione politica differente, legittimando queste richieste per i danni che oggi stiamo subendo, ma che ci stanno. È vero che tutto questo si è sviluppato soprattutto negli ultimi sette-otto anni, perché le cose sono cambiate anche rapidamente, però, visto che sono successe queste cose, visto che ci troviamo in questa condizione, politicamente costruiamo insieme qualche cosa di forte per rivendicare il diritto alla mobilità, come detto questa mattina, ma soprattutto il diritto di non dover subire tratte internazionali che dovrebbero arricchire i territori, non indebolirli!

Per quanto riguarda il discorso invece più generale, stamattina, Assessore, lei su questo non c'è tornato, io non lo so in quale maniera definirlo, però noi vogliamo dare all'accessibilità al trasporto pubblico e al tema delle infrastrutture una visibilità maggiore nel prossimo periodo. Vorremmo che venisse data una visibilità maggiore, quindi l'idea di un'agenzia per la mobilità, l'idea di una struttura interna rafforzata, qualche cosa che però ci permetta di coordinare e di non subire la politica che dovremo sviluppare in questo senso, soprattutto che permetta agli utenti, che siano del treno, che siano del pullman, che siano dell'auto a noleggio, che siano di altri...di avere un punto, un point de repère, gli utenti come gli imprenditori economici, come tutti quanti. Capire - non è così chiaro - qual è il punto dove si organizza l'investimento, la gestione...qualche cosa di più chiaro, perché a noi oggi non risulta così, ma anche alla gente oggi non risulta così, perché è vero che le arrivano le e-mail di protesta, ma poi non c'è un centro per governarle. Probabilmente riuscendo ad esercitare anche il diritto sulla ferrovia con la norma di attuazione che arriverà, questo aiuterà e migliorerà, però c'è bisogno di un centro di elaborazione di pensiero e di gestione appunto dei problemi. Tra l'altro, come sapete bene, questa figura del mobility manager, che è prevista per i grossi Enti, Regione e Comune e azienda, andrebbe un po' pensata nell'insieme, perché c'è bisogno che i comparti si parlino, che la scuola parli coi trasporti, che l'economia parli con il resto dei servizi, però bisogna fare in modo che qualcheduno elabori qualche cosa che cambi, che cambi anche velocemente ormai, perché tutto si sta sviluppando con una grande velocità.

Su questi argomenti quindi avremmo la voglia e la necessità di lavorare ancora, di definire oggi un punto di partenza e di darci dei tempi, appunto, come detto prima, per verificarli mensilmente e nel lavoro di commissione, perché non dobbiamo abbandonare il fatto che i risultati a breve termine li possiamo ottenere con dei piccoli sforzi, quelli a medio termine necessitano di investimenti, quelli a lungo termine li verificheremo. Noi abbiamo lanciato l'idea di una grande opera, ognuno la elabora un po' come vuole, sicuramente lavorare sulla tratta esistente comporta una serie di limiti. Immaginare una tratta nuova non è neanche così semplice, perché è vero che si può pensare ad un binario parallelo all'autostrada, ma se penso semplicemente al mio Paese, non saprei dove metterlo, probabilmente sopra l'autostrada, e quindi ci può stare perché l'occupazione del terreno e...andare ad occupare nuovo terreno è sicuramente sbagliato, dobbiamo cercare di economizzare il nostro territorio e di farlo nella maniera opportuna, ma sappiamo anche che è qualcosa di pesante in termini di investimenti al tempo, però è una strada, è un sogno da lanciare, perché quella è la grande opera della quale necessitiamo. Come e dove lo verifichiamo? Non vorremmo solo però che, per inseguire questo grande sogno, poi ci dimenticassimo dei bisogni di tutti i giorni, dei problemi che ci hanno segnalato le associazioni degli albergatori, piuttosto che gli altri, quindi una capacità di vedere in maniera complessiva tutti gli obiettivi da raggiungere, una velocità diversa e, soprattutto, un metodo di lavoro che ci permetta di essere efficaci nella risposta ai cittadini e nelle cose che ci segnalano. Grazie.

Presidente - Grazie Consigliere Bertschy. La parola all'Assessore Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Semplicemente per chiedere, se possibile, una breve sospensione affinché la maggioranza possa valutare le proposte di risoluzione.

Presidente - Il Consiglio è sospeso per dieci minuti per una riunione di maggioranza.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 16,06 alle ore 17,23 e che dalle ore 17,23 riassume la presidenza il Presidente Marco Viérin.

Viérin M. (Presidente) - Allora riprendiamo i lavori, si comincia dall'esame della risoluzione n. 1, che mi viene detto dai Capigruppo che non è cambiata, mentre poi per la n. 2, la n. 3 e la n. 4 verranno distribuiti i nuovi testi con gli emendamenti concordati fra vari Capigruppo, aspettiamo solo che siano distribuite le copie ai colleghi, quindi iniziamo la discussione sulla risoluzione n. 1. Qualcuno intende illustrarla? Allora, la diamo per illustrata, possiamo aprire la votazione? La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 33

Contrari: 2

Il Consiglio approva.

Passiamo ora all'esame della risoluzione n. 2 inerente al trasporto pubblico locale. Si esamina il nuovo testo, che è stato emendato, aspettiamo solo che venga distribuito...bene, passiamo all'esame della risoluzione n. 2 con il nuovo testo emendato da tutti i Capigruppo, ad eccezione del Movimento Cinque Stelle. È cambiato nella parte conclusiva che leggo: "Possibili indicazioni: rivedere l'attuale piano di bacino di traffico, per adattarlo alla mutata situazione socio-economica della Valle d'Aosta; attivare un gruppo di lavoro interassessorile per predisporre una bozza del piano regionale dei trasporti, in modo da definire una visione complessiva e strategica della mobilità pubblica e privata (anche elettrica) in Valle d'Aosta, che favorisca l'integrazione ferro-gomma e tariffaria, sviluppando inoltre la mobilità dolce; favorire un servizio di transfer da e per gli aeroporti in collaborazione con gli operatori turistici efficiente e a costo accessibile". Questo è quanto è stato modificato col nuovo testo della risoluzione n. 2, che riguarda il trasporto pubblico locale. Non ci sono richieste di intervento? La pongo in votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 32

Contrari: 2

Il Consiglio approva.

Passiamo alla risoluzione n. 3, di cui leggo la parte conclusiva e quindi l'impegno: "istituire un tavolo di concertazione con i principali portatori di interesse di settore, riunito a cadenza regolare che permetta la verifica degli impegni assunti nella risoluzione; individuare entro il 30 settembre 2015, gli interventi oggi più efficaci da eseguire, attraverso l'elaborazione di un nuovo studio di fattibilità, fondato sulla situazione attuale; garantire l'affidabilità, la puntualità e il decoro del servizio; agire di concerto con la Regione Piemonte per ottenere dallo Stato adeguati finanziamenti per un efficiente collegamento ferroviario Aosta-Torino di valenza nazionale; conseguire entro le scadenze di legge il trasferimento delle competenze, in modo da poter incidere maggiormente sulla qualità del servizio". Pongo in votazione questo testo. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 32

Contrari: 2

Il Consiglio approva.

Passiamo adesso all'esame della risoluzione n. 4 inerente all'aeroporto, di cui leggo l'impegno emendato: "vista la situazione congiunturale socio-economica, prendere atto dell'attuale insostenibilità dell'aeroporto commerciale e a procedere all'aggiornamento del Master Plan rivedendo gli obiettivi strategici per valorizzare gli investimenti fatti e la vocazione turistica; ottimizzare la struttura interna all'Amministrazione regionale, che si occupa di coordinare le politiche, gli investimenti e la gestione delle diverse modalità di trasporto nella nostra regione, sia interne, sia rivolte all'esterno". Poniamo in votazione anche questa risoluzione. La votazione è aperta. Prego i colleghi di votare. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 32

Contrari: 2

Il Consiglio approva.

Come ultimo atto formale, quindi, il Consiglio ha preso atto della relazione della IV Commissione e pertanto, colleghi, i lavori del Consiglio straordinario sono terminati.

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La sessione straordinaria termina alle ore 17,36.