Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 403 del 29 gennaio 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 403/XIV - Approvazione di mozione: "Presentazione alle competenti commissioni consiliari di un prospetto dei nuovi criteri per l'assegnazione dei contributi a favore degli studenti universitari".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al collega Donzel. Prego.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente. Sono ancora un po' sotto shock per l'esito di questo voto che non ha precedenti nella storia del Consiglio regionale...ma comunque, veniamo al merito di questa mozione.

Questa mozione è stata depositata il 17 gennaio, proprio mentre la Giunta regionale approvava tutta una serie di criteri molto interessanti sugli argomenti in merito, quindi sull'assegno di studio universitario, sul servizio abitativo e anche sul trasporto. L'oggetto di cui noi stiamo discutendo è già disponibile per tutti sul sito della Regione, sono già pubblicati questi documenti. A questo punto è chiaro che lì, nella nostra impegnativa, noi chiedevamo di conoscere questi criteri, e questi criteri sono pubblici e trasparenti. Però non viene meno, secondo me, il senso di questa richiesta, cioè noi vorremmo avere comunque un confronto con gli Assessori competenti e avere la possibilità - voi magari l'avete già avuta - di confrontarsi con il mondo studentesco su questi temi. Quindi dal nostro punto di vista rimane in piedi il concetto che noi ameremmo avere un confronto con l'Assessore all'istruzione e un confronto con l'Assessore ai trasporti su queste tabelle, su questi bandi che voi ormai avete pubblicato; perché vorremmo farci una valutazione anche noi, capirli anche meglio e avere la possibilità di confrontarsi con il mondo studentesco. Quindi, da questo punto di vista, viene meno la richiesta di avere i criteri anticipatamente, ma non viene meno la voglia di confrontarci con voi su questi temi. Pertanto, per quanto ci riguarda, aspettiamo in tal senso la vostra risposta.

Presidente - Apriamo la discussione generale. Qualcun altro intende prendere la parola? Ci sono altre richieste d'intervento? Chiudiamo la discussione generale? No? La parola al collega Viérin.

Viérin L. (UVP) - Merci Madame la Présidente.

Affrontiamo la questione delle borse di studio, del diritto allo studio, del sostegno agli studenti, argomento che è stato trattato in questa legislatura solo parzialmente attraverso interviste, dichiarazioni rese pubbliche dall'Assessore, e da cui siamo venuti a conoscenza che c'era una volontà di rivedere i criteri di attribuzione di queste borse di studio. Sappiamo che le borse di studio e il diritto allo studio hanno diverse codificazioni: il contributo alloggio, il contributo allo studio, esiste tutta una parte di sostegno ai trasporti. Quindi la parte di diritto allo studio in generale è una questione, ma la questione dei bandi per le borse di studio, invece, è una questione specifica; una questione specifica che, nel tempo, è stata discussa non solo all'interno di quest'aula, ma soprattutto in V Commissione.

Che cosa era emerso negli anni? Era emersa una volontà di condividere a monte i criteri di applicazione delle borse di studio prima di adottare le delibere di Giunta. Quindi noi pensavamo che le enunciazioni e le dichiarazioni dell'Assessore Farcoz fossero idee che venivano messe in campo e proposte, ma che ci sarebbe stata una condivisione o comunque un dibattito in V Commissione, prima di arrivare a codificare attraverso il bando ciò che era stato annunciato, cioè la revisione dei criteri di distribuzione e di accesso a queste borse di studio. Invece, a seguito dell'approvazione delle delibere che sono state adottate nel mese di gennaio, con stupore abbiamo visto che questi criteri sono stati rivisti senza nemmeno discutere in quest'aula di questa questione.

In questo senso si inserisce la nostra mozione: chiede che ci sia un coinvolgimento...anche qui, è un coinvolgimento che arriva con una richiesta che purtroppo si inserisce su una decisione già assunta; e vorrei ricordare e ripercorrere alcuni passaggi. Mi sono premurato di andare a leggere gli atti delle commissioni - della V Commissione - che negli anni si sono, così, confrontate con l'Amministrazione, cioè col Governo, su come procedere...perché? Perché ad un certo punto, a partire dal 2006, si inizia a parlare di indicatori nazionali: il famoso ISEE (ISEU per l'università); sono indicatori nazionali che andavano a parametrare il diritto di accesso a questi bandi...scusi, Presidente, è veramente difficile esprimersi...

Presidente - Ha ragione, collega...

Viérin L. (UVP) - ...prendiamo atto che il Presidente Rollandin è venuto a sedersi tra i banchi dell'UVP e ne siamo felici, vero?

Presidente - ...continui...chiedo un po' di silenzio per il rispetto di chi parla e di chi vuole ascoltare.

Viérin L. (UVP) - ...dicevo che gli indicatori nazionali andavano a scombussolare un po' tutto ciò che era una prassi, e soprattutto una possibilità di accesso alle borse di studio per la Valle d'Aosta, perché i bandi e i criteri imposti a livello nazionale da questi indicatori non tenevano conto di tutta una questione legata al reddito, all'abbattimento del reddito da lavoro dipendente, al fatto che magari certe famiglie, soprattutto in Valle d'Aosta, sono in possesso di terreni, di ruderi, che cumulavano negli indicatori e che poi non ti davano la possibilità di accedere alle borse di studio, quindi limitava tantissimo l'accesso a queste borse di studio per poi andare invece a riservare a tutta una serie di categorie la possibilità di accedere, ma non un diritto allo studio come noi lo ipotizzavamo in Valle d'Aosta.

Allora, cosa succede? Succede che, all'inizio dell'anno 2007, ci sono le audizioni in V Commissione e in modo condiviso l'intero Consiglio regionale...Assessore Farcoz, le farò avere copia di questi verbali, affinché possa avere conoscenza, e soprattutto possa studiare un po' la materia...tutto il Consiglio regionale dà un indirizzo. E quando il Consiglio regionale dà un indirizzo, attraverso una risoluzione che viene approvata, quindi alla fine del 2006 e attraverso le audizioni di inizio anno 2007 codificano i criteri che poi vengono adottati dalla Giunta regionale...beh, se si decide di modificare gli indirizzi perlomeno si deve avere la decenza di coinvolgere il Consiglio regionale e, con una nuova risoluzione, eventualmente, dare gli indirizzi per procedere con la delibera di Giunta...questo non è avvenuto.

Quindi voi, assolutamente incuranti di quella che poteva essere la sensibilità, anzi le sensibilità presenti in quest'aula, avete deciso...lei, Assessore, ha portato il bando modificando e stravolgendo drasticamente quella che era un'impostazione. E questo nulla ha a che vedere con le cose che lei sta dicendo: il merito, i crediti...queste sono certe revisioni che sono state introdotte. Qui, invece, si parla dell'indicatore, quindi nei tagli lineari del 35-40 percento che sono stati effettuati sulla questione dei bandi delle borse di studio è chiaro che, probabilmente, a causa di questi tagli si è dovuto intervenire con questa cosa dell'indicatore; ma la revisione degli indicatori avrà un impatto molto incidente sulla questione dell'accesso a queste borse di studio. Tutto il dibattito che era stato messo in campo, che era stato approfondito e che aveva prodotto quelle linee di indirizzo, è vanificato da una delibera di Giunta che poteva benissimo arrivare, ma sulla quale si poteva benissimo aprire un confronto...anche solo in commissione, non è che dobbiamo farlo qui, in quest'aula, però la V Commissione non è stata coinvolta e nessuno ha discusso. Noi, durante il bilancio, Assessore, gliel'avevamo anche chiesto: prima di andare a rivedere i criteri, confrontiamoci in V Commissione. Può anche darsi che se ci sono le risorse ridotte si debbano mettere in campo delle azioni, ma prima di andare a rivedere i criteri, si poteva benissimo coinvolgere tutto il Consiglio regionale; invece, ancora una volta, si procede senza chiedere niente a nessuno! Chiaramente lei si troverà con il cerino in mano...

Sicuramente noi non condividiamo quest'impostazione, non condividiamo il metodo e diciamo anche che dei due bandi che venivano fatti...ci ricordiamo bene, non so se lei, Assessore, ne è a conoscenza: esisteva un bando sui fondi nazionali. Sui fondi nazionali noi applicavamo l'indicatore nazionale, ma sui fondi regionali noi non applicavamo quel criterio, proprio per dare la possibilità di poter accedere al maggior numero possibile di utenti, che venivano penalizzati solo per avere un reddito da lavoro dipendente, o solo per avere, magari, una casa propria, 4 ruderi e un pezzo di terreno in alpeggio, che magari, appunto, erano anche incolti, e che quindi tagliavano fuori i valdostani, Assessore...i valdostani! Allora, il bando del 17 gennaio va in un'altra direzione, va in un'altra direzione, e quindi, al di là delle considerazioni che noi abbiamo già annunciato e enunciato, le chiediamo oggi, attraverso questa mozione, intanto di venire a riferire, di rivedere, di condividere questa questione e le chiediamo, attraverso questo dibattito, perché si sia proceduto in questo modo senza coinvolgere...al di là di qualche riunione di cui abbiamo appreso con gli studenti, e che giustamente è stato sottolineato anche nella nostra mozione...è positivo il fatto di dialogare con chi è direttamente interessato, ma qui bisogna in effetti aprire un dibattito.

L'Assessore Fosson se lo ricorda, perché è un indicatore che non è solo un indicatore scolastico, è un indicatore che aveva stravolto anche tutta la questione sanitaria e che ci eravamo premurati di trattare con delicatezza proprio per non mortificare la comunità, a fronte invece di regole che lo Stato impone, spesso stringenti. Ed è per questo che ci eravamo studiati questa questione di riuscire a separare i fondi nazionali, con indicatore nazionale, dai fondi regionali con una possibilità di avere accesso a questo diritto allo studio.

Concludo dicendo che per noi...riservandomi poi in sede di discussione eventuali altri interventi...per sottolineare l'importanza del diritto allo studio. Il diritto allo studio, in questo momento di difficoltà soprattutto, va mantenuto, va sostenuto. È giusta la questione del merito, è una discussione che ci sta, che sia legato il sostegno anche al merito è giusto, ma noi non possiamo, attraverso indicatori tout court applicati che spesso arrivano con parametri romani, definendoci autonomisti, applicare ciò che ci viene calato dall'alto! La questione del reddito e di tutti gli altri parametri vanno ponderati per riuscire ad avere un indicatore valdostano: ecco qual era la ratio di quella misura.

Quindi, da un lato, denunciamo la mancanza di confronto, probabilmente a causa di non aver neanche riflettuto su questa questione. Denunciamo il fatto che attraverso questa delibera...e nei prossimi mesi questo emergerà, emergerà pesantemente, e quindi noi la avvisiamo già sulle ricadute che questo avrà sugli studenti e sulle famiglie...ricordando, in conclusione, che il diritto allo studio, soprattutto in un momento di difficoltà, è una prerogativa che va difesa, perché rimane uno degli aiuti che non è collegabile ad altri tipi di aiuto che voi avete definito "contributi", o altre questioni di un mondo che finisce. Qui si aiuta una famiglia a far studiare i propri figli, quindi si investe sul futuro di quella famiglia e sul futuro dei giovani che sono presenti in quella famiglia. Quindi non si può avere un approccio ancora una volta prettamente economico dicendo: "adesso noi facciamo così: applichiamo gli indicatori, i bandi sono questi e ce ne freghiamo di tutto quello che il Consiglio regionale ha maturato negli anni", e lo dico anche a chi ha la responsabilità, al collega Restano della V Commissione. I dibattiti qui sono molto interessanti perché erano stati, come adesso, sollecitati dall'aula, erano stati recepiti dal Governo, era maturato un bel dibattito in commissione che faceva emergere le cose che emergeranno di nuovo nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, e si era arrivati a una situazione di condivisione sul fatto di avere un'attenzione particolare, al di là del momento che si viveva, per il diritto allo studio. Ecco, questo è quanto ci anima, questo è quanto continuerà ad animare le nostre battaglie per continuare a sostenere la scuola valdostana e il diritto allo studio: la possibilità di accedere a quello che è un sostegno, quindi un investimento e non una spesa per il futuro dei nostri ragazzi, sapendo che ci sono delle priorità, seppur a risorse ridotte, che devono continuare a far vivere l'educazione, l'istruzione e la formazione e il futuro della nostra comunità.

Nous croyons que, dans un moment historique comme celui que nous vivons, il est important de se souvenir - et nous le rappelons parfois - qu'il est vrai que les ressources de la Vallée d'Aoste sont des ressources qui sont incertaines, réduites, dans un moment et dans des journées où nous attendons les nouvelles sur le Pacte de stabilité, en sachant que d'autres Régions ont déjà des nouvelles et que la nôtre, encore une fois, attend des rencontres romaines. C'est triste, c'est triste de savoir que, petit à petit, on renonce à ce qu'est une prérogative, un acquis valdôtain de soutien aux écoles, de soutien au système scolaire, de soutien au droit à l'étude qui, depuis des générations - pour ne pas dire plus - anime notre communauté. C'est vrai que nous vivons un moment difficile, mais c'est vrai aussi qu'une Administration doit se donner des priorités, et que malheureusement les priorités qu'on retrouve dans cette Administration ne sont pas les priorités liées à l'éducation et à la formation de notre peuple, de nos jeunes. Il y a même une approche approximative des dossiers, ce qui fait que le manque de respect, de partage des règles qui doivent fixer le droit à l'étude, comme d'autres mesures culturelles, sont les paramètres qui animent toute l'action de ce Gouvernement. Merci.

Presidente - Altre richieste d'intervento in discussione generale? La parola alla collega Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci Madame la Présidente.

C'est un argument qui est à cœur bien évidemment au groupe de ALPE aussi, et je n'ai pas grand-chose à ajouter à ce que viennent déjà de dire très bien les collègues qui m'ont précédée.

Je tiens simplement à dire que nous avons signé cette motion avec une profonde conviction, car nous estimons qu'investir dans notre Région sur le futur des jeunes étudiants valdôtains est un investissement qu'il faut continuer à faire malgré les réduites disponibilités financières. C'est une conviction que nous avons: ce n'est qu'à travers la formation et l'éducation de nos jeunes que nous pouvons penser de faire progresser la société valdôtaine, et donc nous estimons absolument important de maintenir le niveau haut, le niveau de soutien aux familles, compte tenu du fait que notre Région, malheureusement, enregistre un taux de personnes qui ont un diplôme universitaire qui est un des plus bas non seulement d'Italie, mais d'Europe. Donc nous croyons vraiment qu'il soit nécessaire et important de poursuivre dans cette œuvre de soutien pour que notre Région ne soit pas une Région marginalisée dans le monde du travail et dans le monde culturel.

La motion est très simple: nous demandons seulement de venir en commission, dans la Ve Commission, à partager avec les commissaires les critères qui ont été choisis pour l'assignation, l'allocation des contributions. Nous tenons à que des évaluations soient faites, des évaluations qui aillent vraiment dans le pratique même, pour faire de sorte que l'on puisse se rendre compte de quelles sont les limites de revenu, et donc que l'on ait vraiment une projection du nombre de familles et d'étudiants qui pourront bénéficier réellement de ces allocations, de ces contributions. Je crois que c'est une motion que la majorité peut accueillir, justement allant dans le sens du partage d'un thème qui est à cœur à tout le Conseil, je crois. Merci.

Si dà atto che dalle ore 19,43 assume la presidenza il Vicepresidente André Lanièce.

Lanièce (Président) - Merci. C'è qualche altro collega che intende prendere la parola? Non vi sono altre richieste? Se non vi sono altre richieste, dichiaro chiusa la discussione generale. Passo la parola all'Assessore Farcoz; ne ha facoltà.

Farcoz (UV) - Merci Président. Je remercie tous ceux qui ont traité la motion, et en effet je donne, dès maintenant, la disponibilité à être présent dans la commission compétente, sois la mienne que celle de l'Assesseur Marguerettaz, pour parler de ce thème.

Credo vada fatta qualche precisazione per quanto riguarda la compartecipazione. Sicuramente abbiamo coinvolto tutte le persone che dovevano essere coinvolte, in primis gli studenti com'è scritto anche nelle premesse della mozione. Per quanto riguarda invece il "bando redditi" con quelli che sono stati i nuovi criteri ISEE, è vero che si adatta a quello che è un criterio più di equità che va anche a valutare quello che è il patrimonio, ma ricordo che la quota massima di accesso ISEE è 20.500 e noi l'abbiamo aumentata a 40.500, quindi non abbiamo sicuramente ristretto le maglie per accedere a quelle che sono le borse di studio.

È ovvio, però, che siamo andati ad aumentare quelli che sono i criteri di merito, perché fino all'anno scorso si poteva accedere alle borse di studio con 20-30 percento di esami superati nell'anno, mentre quest'anno abbiamo deciso di salire al 60-65 percento. Ricordo anche che è un merito fittizio perché chi veramente - come si è sentito ultimamente - vuole in qualche modo far valere il suo merito, può chiedere la borsa di studio direttamente all'università, ma in quel caso il merito viene in qualche modo valutato solo se si dà il 100 percento degli esami con il 27-28 di media. Pertanto credo che sicuramente abbiamo fatto valere quelli che sono i criteri economici, anche il merito, ma ovviamente il merito per l'università è altra cosa; perciò credo che abbiamo continuato a mantenere quella che è la possibilità e l'accesso per il sostegno agli studenti universitari.

Quello che devo smentire è che ci son stati dei tagli, perché sapete bene che le borse di studio non sono fatte come disposizioni di bilancio iniziali, ma abbiamo tutta una serie di proiezioni...abbiamo visto negli anni passati che nei primi anni si ha un 60-70 percento di questi studenti che possono arrivare a quelli che sono i nuovi criteri di merito e pertanto, da lì, abbiamo predisposto le cifre in bilancio. Credo che non ci sia altro da aggiungere, se non che questo criterio "bando ISEE" garantiva quell'equità necessaria, perché sappiamo che col "bando redditi" molte persone avevano patrimoni immobiliari enormi e comunque potevano percepire comunque la borsa di studio; con l'ISEE, ovviamente, si fa un po' più d'attenzione.

Pertanto non abbiamo ristretto le maglie di accesso e posso garantire che il sostegno allo studio ai ragazzi valdostani c'è, e lo manterremo anche per quest'anno. Grazie.

Presidente - Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Donzel; ne ha facoltà.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Assessore, io non so se lei fa il provocatore di professione, nel senso che ad un certo punto io avevo intuito che lei voleva votare la mozione; però non può neanche pensare di umiliare i colleghi che si sono presentati, almeno, per quanto mi riguarda, con tanta umiltà e voglia di conoscere...

Presidente - Un po' di silenzio in aula, per cortesia. Grazie.

Donzel (PD-SIN.VDA) - ...voglia di conoscere e approfondire le tematiche che in parte il collega Viérin aveva già in qualche modo fatto emergere, non così lineari come aveva presentato lei, ma aveva già fatto emergere delle criticità. Allora, visto che lei puntualizza, puntualizzerò anch'io. Le faccio presente che in Europa è esploso il problema della disoccupazione, è esploso in modo particolare in Italia, siamo tra i Paesi peggiori dell'area europea. Tra i 28 Stati membri, 14 non hanno dati peggiori e 14 li hanno peggiorati, e noi siamo tra i 4 Paesi peggiori come dato tendenziale della disoccupazione...non parliamo di quella giovanile, che ha dei dati preoccupanti. Certo, non siamo ai livelli della Grecia, però, ahimè, siamo messi molto male nel panorama europeo. E qui vengo alla Valle d'Aosta, che non ha certo i dati dell'Austria e della Germania. Quindi in questo panorama, soprattutto per quanto riguarda il lavoro degli under 25, la Valle d'Aosta si colloca tra le Regioni che hanno un trend pessimo, tra le peggiori Regioni italiane. Siamo lì che facciamo rincorsa per raggiungere le Regioni del Sud in questa terribile graduatoria che è la disoccupazione giovanile, e quindi, in questo senso, noi abbiamo ritenuto opportuno dare molta attenzione alla questione giovanile, anche della formazione dei giovani, perché lei sa, lei sa, che il tasso di abbandono scolastico in Valle è altissimo...

Presidente - Colleghi, per cortesia, lasciate parlare Donzel. Grazie.

Donzel (PD-SIN.VDA) - ...e sa che abbiamo dei dati sugli studi universitari che non ci confortano nel confronto. Nella sfida, che ormai è globale, mondiale, la nostra Regione ha dei dati molto sconfortanti. Quindi noi dobbiamo non solo garantire un livello di studio, ma dobbiamo implementarlo, far sì che più giovani arrivino a quella condizione. Noi non abbiamo detto che le vostre tabelle...almeno, io non sono ancora arrivato a dire che le tabelle non vanno bene, altri...correttamente il collega Viérin ha già delle valutazioni importanti in tal senso...

Noi dicevamo che vogliamo fare questa valutazione perché lei dice: "io ho sentito gli studenti, va tutto bene". Vorrei...anche noi dell'opposizione abbiamo un ruolo! Vorremmo sentire anche noi questo confronto in commissione e andare a vedere, caso per caso, se questi criteri sono dei criteri che lei, insomma, ha giudicato che vanno nell'indirizzo di una meritocrazia. Noi vogliamo avere delle tabelle e capire come, con questi nuovi criteri, aumentiamo il numero dei laureati; come, con questi criteri, favoriamo il numero dei laureati e non andiamo a finire, nelle tabelle, ultimi in classifica come numero di laureati. Perché una volta si diceva: "eh già, in Valle d'Aosta nessuno si laurea perché il lavoro ce l'hai sotto casa...eh, qui tutti vanno...", ma qui nessuno va a lavorà! Qui son tutti dei disoccupati nullafacenti e quindi, adesso, quest'attenzione allo studio dev'essere moltiplicata per 3, moltiplicata per 3! Quindi noi vogliamo vederci chiaro, vogliamo vedere le tabelle.

E poi, di nuovo, incredibilmente, lei non vuole smentirsi: ribadisce che non ci sono tagli...eh no, perché il bilancio l'abbiamo votato e su quelle i voci tagli ci sono! Lei ci porterà poi le tabelle in commissione facendoci vedere che non tutti i soldi, in passato, venivano utilizzati; ma la dotazione, i soldi che noi abbiamo messo a disposizione per gli studenti, sono meno! Dopodiché andremo a vedere come vengono utilizzati oppure no. Se in passato non venivano utilizzati è perché, ahimè, forse non tutti studiavano, non tutti avevano requisiti di reddito tali da poter accedere e non tutti avevano i requisiti di merito. Ma lei non può dirmi: "io son tranquillo con i soldi che ho, perché ho messo delle asticelle così alte che tanto, state tranquilli, non riusciranno a entrare nei parametri e quindi io son tranquillo"! Io ho un'altra idea: in questo momento, in cui tanti giovani sono in una situazione di difficoltà nel trovare lavoro e sempre di più servono capacità ulteriori per formarsi, per avere lavoro, dobbiamo promuovere il più possibile lo studio universitario.

Mi fa quindi piacere che la maggioranza accolga questa mozione della minoranza, mi fa molto piacere che potremo avere un confronto franco su queste cose; però, ecco, se confronto dev'essere, che sia franco, sia leale, non partiamo con un "noi abbiam già fatto tutto bene, sfoltiamo già il campo, non fateci perdere tempo", perché noi non pensiamo che sia tempo perso prestare attenzione anche solo con i numeri della Valle d'Aosta. Se riusciamo a portare 10 studenti in più alla laurea, 20 studenti in più alla laurea, non ne lasciamo cadere neanche uno...ebbè, noi pensiamo di fare il bene della Valle d'Aosta. Non vorremmo che tanta sicurezza, tanta determinazione, possa diventare faciloneria e lasciar cadere magari qualcuno per la strada. Quindi ben venga questo confronto, ma che sia davvero un confronto un po' più sereno e con meno presunzione.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Viérin Laurent; ne ha facoltà.

Viérin L. (UVP) - Noi, ancora una volta, riprendendo ciò che ricordava il collega Donzel, siamo stupefatti, basiti dalle sue "non risposte", Assessore...o, meglio, dalle sue convinzioni che non esistono. Allora, intanto lei ci dice che ha coinvolto tutti quelli che dovevano essere coinvolti...quindi ritiene che la commissione competente, il suo collega Restano, non doveva esser coinvolto. Intanto noi crediamo che parlare con lei sia anche un po' tempo perso, perché se lei non ascolta e legge semplicemente quello che gli uffici le hanno preparato diventa difficile capirsi in quest'aula! Conviene che ci incontriamo, magari fuori da qui, e cerchiamo di ragionare, ma se noi le chiediamo come mai non ha coinvolto la commissione e lei dice che sono state coinvolte tutte le persone che dovevano essere coinvolte, ci chiediamo se lei ha capito dove sta seduto e il ruolo che sta svolgendo, perché esistono delle regole, è vero. Allora: una volta non si presenta in commissione perché aveva altro da fare, e noi qui solleviamo la cosa e lei non risponde, e va tutto bene...la seconda volta non riusciamo ad avere risposte, lei dice che legge come vuole perché non c'è problema, ognuno è libero di leggere come vuole...però, ecco, su un argomento così importante come i contributi e come le borse di studio...ci scusi, anche se è tardi, probabilmente sarà anche stanco, abbiamo affrontato due giorni di Consiglio, ma noi crediamo che qualche risposta quest'aula la meriti!

Ci appelliamo quindi al Presidente, se vuole almeno darci due risposte su questa cosa che noi crediamo sia importante! Allora, le abbiamo chiesto: a) perché non è stata coinvolta la commissione e se c'è la volontà di coinvolgerla adesso...mi pare di aver capito, nella fretta, che c'è una disponibilità a venire, anche a nome dell'Assessore Marguerettaz, e dico: "benissimo, questa è già una buona cosa"...se non abbiamo capito male, perché qui, alla fine, ci confondiamo anche noi. Poi che è tutto perfetto, che tutto va bene...ne siamo felici...e allora, Donzel, non c'è neanche bisogno di fare le mozioni...cosa stiamo qua a far le mozioni se va tutto bene?

La cosa che non ci convince è: se non ci sono tagli perché avete rivisto i criteri? Perché avete applicato questo indicatore se non ci sono tagli? Se non ci sono tagli...Assessore, lei è il contrario del Re Mida, cioè almeno le cose che funzionano non vada a toccarle, perché se va a far danni anche lì... Le borse di studio erano una cosa...al di là del merito, eh, io ve l'ho detto...è una cosa che avevamo già affrontato. Avevamo detto che effettivamente bisogna inserire un merito che sia più alto perché non può essere indiscriminato, ma il bando con l'indicatore ISEE nazionale, quando c'era un indicatore che dal 2007 veniva applicato e funzionava tutto bene...perché andate a cercarvi queste rogne? Ma lo diciamo veramente scevri da ogni ideologia e per il bene di questi ragazzi, perché con questo torniamo ante 2007, al casino che era venuto fuori in quest'aula sul fatto che iniziavano a sollecitarci dicendo: "se abbiamo due genitori che lavorano - ma due B2, non due genitori che lavorano alla NASA, eh, due B2 - un rudere e un appezzamento di terreno, non si accede, non si accede"! Allora, al di là del metodo, che è una parte, è il merito! Sono criteri che stravolgeranno la possibilità di accesso. Lei, Assessore, dice che avete fatto delle simulazioni...io non so che simulazioni state facendo al 5° piano, ma delle simulazioni che state facendo non ne ha azzeccata una fino adesso!

Allora noi non è che non ci fidiamo, ma vorremmo farle assieme le simulazioni, se permette! Con il massimo della fiducia, noi vorremmo che si evitasse poi che fra un mese e mezzo...perché un genitore va a lamentarsi dal Presidente, o dall'Assessore, o anche da noi...non è che lo diciamo...perché così funziona anche la politica, no? Siamo anche ricettori di quello che poi si sente. Oggi nessuno ha ancora contezza, il bando è appena uscito. Si sa benissimo: andranno a fare le domande, poi si renderanno conto che non hanno accesso, poi si arrabbieranno - per non usare altri termini - in generale con la politica; giustamente, perché ha di nuovo fatto un'azione senza fare le simulazioni, senza andare a scomodare il bacino di traffico che abbiamo dovuto rivedere 10 volte perché non c'è stato uno che è stato capace a mettersi lì, a fare una prova, un percorso di prova e veder le coincidenze fra Gressoney, quando il pullman arriva a Pont-Saint-Martin che non coincideva con quello che poi saliva da Pont-Saint-Martin in su.

Dico questo per dire: facciamo attenzione, il bando è un attimo...c'è una delibera, si può revocare se effettivamente ci accorgiamo che c'è qualcosa che non va. Io dico: per quel poco che capisco di borse di studio, di indicatori, per quello che abbiamo gestito in questi anni, questo bando creerà dei disagi. Se in più, lei, Assessore, mi dice che non ci sono tagli...ma allora cosa si va a modificare un indicatore che funzionava? Perché se lei fosse arrivato qui dicendo: "eh, abbiamo delle risorse ridotte, abbiamo dovuto incidere in parte sui crediti e in parte su questa cosa del reddito, alzando e dando la possibilità a meno persone, perché non ci stiamo...", ma se lei dice che non c'è nessun taglio, ci spieghi almeno, fuori da quello che le hanno scritto, se c'è qualche possibilità di capire con che ratio, con che logica, lei sta conducendo questo Assessorato!

Concludo dicendo che, veramente, adesso la pazienza...noi la mettiamo anche sull'ironia e va bene, però tutto ha un limite, perché è sulla pelle dei ragazzi che si consumano poi queste distrazioni o questa gestione approssimativa, non è che lei è qui a gestire casa sua! Lei sta gestendo un settore che è delicato, che va usato coi crismi della cristalleria e non dell'elefante, e soprattutto con un po' meno di presunzione di saper tutto e di esser arrivato qui e di distribuire patenti a tutti quanti su quello che è il revisionismo scolastico. È un mondo che va gestito con calma e prima di muovere qualcosa cercate di far le simulazioni giuste! Poi ben vengano le sue simulazioni statistiche se le ha fatte. Siamo felici se niente inciderà in modo negativo sulle famiglie, che già sono martoriate da una miriade di tagli in tutti i settori e da notizie, anche in questi giorni, in tutti i campi che mortificano le nostre famiglie valdostane...mettiamoci anche le borse di studio, mettiamoci gli indicatori nazionali, escludiamo i valdostani dalla possibilità di aver accesso, se non i disperati, che, giustamente, ne hanno bisogno!

Noi crediamo che il diritto allo studio sia qualcosa che dev'essere riservato al maggior numero possibile di persone; se non è così, ma ditecelo almeno! Non prendeteci in giro alzandovi qui dicendo: "abbiamo mantenuto questo, abbiamo tenuto, abbiamo gli stessi soldi, siamo i migliori, siamo dei fenomeni"...dopodiché ci ritroveremo qui, quando, a tempo debito, ci saranno le valutazioni da fare. Non siamo ancora rassegnati, Assessore; non si preoccupi, torneremo sull'argomento. Grazie.

Presidente - Grazie. C'è qualcun altro che vuole intervenire? Non vi sono altre richieste d'intervento? Se non vi sono altre richieste d'intervento, metto in votazione la mozione. Siete invitati a votare. Tutti quanti avete votato? Dichiaro chiusa la votazione.

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 34

Il Consiglio approva all'unanimità.