Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3481 del 29 giugno 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 3481/IX Comunicazioni del Presidente del Consiglio.

Bich (Presidente)Do lettura dell'attività degli organi del Consiglio dopo l'ultima adunanza del 19 maggio:

Disegni di legge presentati:

Disegno di legge n. 424, presentato dalla Giunta regionale in data 19 maggio 1992: "Rifinanziamento della legge regionale 21 agosto 1990, n. 50 concernente la tutela delle piante monumentali" (III e II Commissione)

Disegno di legge n. 425, presentato dalla Giunta regionale in data 29 maggio 1992: "Modificazioni alla legge regionale 14 dicembre 1989, n. 76 recante interventi di solidarietà nei confronti della popolazione dell'Armenia ( I e V Commissione)

Disegno di legge n. 426, presentato dalla Giunta regionale in data 5 giugno 1992: "Interventi finanziari per il recupero del patrimonio architettonico storico del borgo di Bard (III, V e II Commissione)

Disegno di legge n. 427, presentato dalla Giunta regionale in data 18 giugno 1992: "Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 1991" (II Commissione)

Disegno di legge n. 428, presentato dalla Giunta regionale in data 22 giugno 1992: "Finanziamento per l'anno 1992 della legge regionale 28 dicembre 1984, n. 76 inerente i fondi di rotazione per la ripresa dell'industria edilizia"

Disegno di legge n. 429, presentato dalla Giunta regionale in data 22 giugno 1992: "Rifinanziamento della legge regionale 10 agosto 1987, n. 65 - Iniziative per l'insediamento e la cura del verde pubblico e per la gestione delle aree e dei percorsi attrezzati"

la Giunta regionale con lettura in data 19 giugno 1992 ha ritirato i seguenti disegni di legge:

Disegno di legge n. 330: "Intervento finanziario a favore del Comune di Courmayeur per la realizzazione di un polo culturale nel giardino dell'ex Hotel Ange"

Disegno di legge n. 332: "Interventi regionali per lo sviluppo dell'informatica giuridica nei servizi regionali"

Disegno di legge n. 333: "Interventi regionali per lo sviluppo e la realizzazione della gestione di servizi amministrativi a dimensione sub regionale"

Disegno di legge n. 379: "Interventi volti a promuovere lo sviluppo alpinistico ed escursionistico"

Disegno di legge n. 385: "Piano fluviale per la valorizzazione ambientale, paesaggistica e turistica della Dora Baltea in territorio valdostano"

Disegno di legge n. 390: "Riforma dell'Istituto Autonomo Case Popolari della Valle d'Aosta"

Disegno di legge n. 393: "Accertamento della piena conoscenza della lingua francese per il personale ispettivo, direttivo, docente ed educativo delle istituzioni scolastiche dipendenti dalla Regione"

Disegno di legge n. 421: "Contributi una tantum agli enti locali della Valle d'Aosta per la rilevazione straordinaria del patrimonio culturale"

Disegno di legge n. 422: "Rifinanziamento dell'articolo 4, comma 2°, lettera b) e lettera c) della legge regionale 6 luglio 1984, n. 30 recante "Interventi regionali in materia di agricoltura"

Disegni di legge vistati:

Disegno di legge n. 386: "Autorizzazione alla sottoscrizione di quote dell'aumento di capitale sociale della Air Vallée S.p.A."

Disegno di legge n. 383: "Completamento di interventi inclusi in programmi finanziati dal fondo regionale investimenti occupazione di cui alla legge regionale 18 agosto 1986, n. 51 ( Istituzione del FRIO)"

Disegno di legge n. 387: "Rifinanziamento per l'anno 1992 della legge regionale 8 ottobre 1973, n. 33 recante la costituzione di fondi regionali di rotazione per la promozione di iniziative economiche nel territorio della Valle d'Aosta"

Disegno di legge n. 372: "Costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di ritenute e dei bacini di accumulo di competenza regionale"

Disegno di legge n. 359: "Disposizioni regionali in materia di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche "

Disegno di legge n. 378: "Norme per l'allevamento e la marchiatura obbligatoria dei cinghiali e dei relativi ibridi"

Disegno di legge n. 366: "Aumento del valore convenzionale di cui al comma 4 dell'articolo 3 della legge regionale 28 dicembre 1984, n. 83 concernente la concessione di contributi per la manutenzione e la gestione di piste per lo sci di discesa"

Disegno di legge n.368: "Istituzione del sistema bibliotecario regionale e nuove norme in materia di biblioteche regionali, comunali o di interesse locale - Abrogazione di leggi regionali"

Disegno di legge n. 380: "Concessione di contributi per la realizzazione di iniziative di interesse turistico promozionale"

Disegno di legge n. 382: "Finanziamento per l'anno 1992 della legge regionale 15 luglio 1985, n. 46 concernente incentivi per la realizzazione di impianti di risalita e di connesse strutture di servizio".

Disegno di legge n. 384: "Disciplina degli interventi volti alla promozione del turismo verso la Valle d'Aosta"

Disegno di legge n. 391: "Proroga e rifinanziamento per l'esercizio 1992 della legge regionale 30 ottobre 1987, n. 87 concernente interventi a favore di società minori che gestiscono impianti di risalita"

Disegno di legge n. 396: "Finanziamento degli interventi necessari a garantire il regolare funzionamento del collegamento funiviario Aosta-Pila"

Disegno di legge n. 392: "Normativa per il personale dipendente dell'Institut Valdôtain de l'Artisanat Typique"

Disegno di legge n. 394: "Proroga della durata delle utenze di piccole derivazioni di acqua pubblica"

Si comunica che i seguenti disegni di legge sono divenuti esecutivi ai sensi dell'ultimo comma dell'articolo 31 dello Statuto:

Disegno di legge n. 371, approvato dal Consiglio regionale in data 7 maggio 1992, con provvedimento N. 3375/IX recante: "Riappro-vazione, ai sensi dell'ultimo comma dell'articolo 31 dello Statuto, della legge regionale: Modificazioni ed integrazioni alle norme sull'ordinamento dei servizi regionali e sullo stato giuridico del personale della Regione - Approvazione delle nuove tabelle organi-che dei posti e del personale dell'Amministrazione regionale"

Disegno di legge n. 326, approvato dal Consiglio regionale in data 21 maggio 1992 con provvedimento n. 3455/IX recante: "Riapprovazione, ai sensi dell'ultimo comma dell'articolo 31 dello Statuto, della legge regionale: Interventi regionali a favore dell'attività teatrale locale".

Disegni di legge non vistati:

Disegno di legge n. 355: "Norme per il conferimento di consulenze e la costituzione di Commissioni consultive e di studio e per l'indizione di congressi o convegni da parte della Giunta regionale".

Disegno di legge n. 280: "Contributi regionali per facilitare l'acquisizione e il mantenimento in esercizio da parte dei comuni di infrastrutture sciistiche di interesse locale"

Disegno di legge n. 369: Istituzione di un apposito ruolo unico regionale di aiuto bibliotecario per la gestione delle biblioteche comunali"

Disegno di legge n. 388: "Modificazioni e integrazioni alla legge regionale 10 giugno 1983, n. 56: "Misure urgenti per la tutela dei beni culturali"

Disegno di legge n. 395: "Interventi finanziari per l'adeguamento delle casere alla vigente normativa igienico sanitaria"

Disegno di legge n. 334: "Autorizzazione di spesa per servizi di telecomunicazione e radiodiffusione avanzati, progetto "Valle d'Aosta Cablata" e sistemi televisivi regionali"

Deliberazioni vistate: n. 24

Riunioni:

II Commissione: 2

III Commissione: 3

IV Commissione: 1

V Commissione: 2

IV e V Commissione in riunione congiunta: 1

Ufficio di Presidenza: 3

Conferenza dei Capigruppo: 4

Il Presidente della Società Air Vallée ha inviato in data 11 maggio 1992 la relazione prevista dalla Convenzione rep. n. 8633 del 30 maggio 1988, sull'utilizzo dell'aeromobile da parte dell'Amministrazione regionale, relativa al semestre 1 dicembre 1991/31 maggio1992.

Copia della relazione è stata trasmessa al Presidente della 2a Commissione consiliare permanente.

L'associazione delle televisioni locali "Terzo Polo" ha inviato a questa Presidenza in data 13 maggio 1992 un documento col quale esprime la propria preoccupazione in merito alle procedure che dovrebbero portare al rilascio delle concessioni televisive.

In particolare ritiene che esista il pericolo che le regioni vengano di fatto escluse dalle più importanti fasi finali della prima applicazione della legge di riordino dell'emittenza radiotelevisiva ed invita quindi le Regioni ad organizzare incontri con le emittenti locali per far convergere, dalle realtà territoriali al potere pubblico centrale le comuni indicazioni volte alla salvaguardia del pluralismo informativo.

Copia della lettera è stata inviata al Presidente della II Commissione consiliare permanente e ai Capigruppo consiliari.

La Vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano con lettera in data 19 maggio 1992, ha comunicato di aver appreso che molti stati membri della comunità europea, hanno manifestato l'intenzione di inviare al Comitato delle Regioni, rappresentanti degli enti locali anche nel caso in cui lo Stato membro della comunità europea di appartenenza abbia struttura regionale.

Fa presente che questo sarebbe innanzitutto contrastante con la posizione concordata dall'Assemblea delle Regioni d'Europa e non renderebbe giustizia alle diverse situazioni e ai diversi interessi delle Regioni e dei comuni.

Per consentire gli opportuni approfondimenti della problematica evidenziata, copia della lettera è stata trasmessa al Presidente della Commissione speciale per il mercato unico e al Presidente della I Commissione.

E' pervenuta in data 25 maggio a questa Presidenza, copia della deliberazione n. 11 assunta dal Consiglio circoscrizionale di Signayes nella seduta del 31 marzo 1992, avente per oggetto la richiesta di revisione dell'uscita del tunnel di collegamento tra Quart e Signayes e i relativi espropri.

Copia della deliberazione suddetta è a disposizione dei Consiglieri interessati presso gli uffici di segreteria.

Il Presidente della Giunta regionale ha trasmesso con lettera in data 30 maggio 1992, copia della decisione della Commissione delle comunità Europee concernente il miglioramento dell'efficienza delle strutture agrarie in Italia, (Valle d'Aosta) conformemente al regolamento CEE n. 2328/91.

Copia della decisione è stata trasmessa al Presidente della III Commissione.

E' pervenuto in data 1° giugno 1992 a questa Presidenza il documento approvato dal Consiglio regionale della Toscana in data 26 maggio 1992, in occasione dell'uccisione del giudice Falcone, nel quale tra l'altro viene rivolto un invito alla conferenza dei Presidenti dei Consigli a promuovere a Palermo un'assise straordinaria delle Regioni per affermare la concreta presenza delle autonomie nella lotta contro la mafia.

Il documento è a disposizione dei Signori Consiglieri presso gli Uffici di Segreteria.

In data 4 giugno 1992 il Consigliere regionale Franco Vallet ha presentato a questa Presidenza, ai sensi dell'articolo 36 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, una petizione popolare sottoscritta da 288 cittadini residenti nel Comune di Arvier, per richiedere la realizzazione delle misure necessarie a salvaguardare la qualità della vita e gli interessi dei proprietari di fabbricati e degli abitanti delle frazioni Chez les Garin e Rochefort in Comune di Arvier.

A norma dell'articolo 36 del Regolamento interno l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale nella riunione del 19 giugno 1992 ha dichiarato ricevibile la petizione in quanto il Consigliere regionale che l'ha presentata si è reso garante del possesso dei requisiti da parte dei sottoscrittori.

Ai sensi del terzo comma dell'articolo 36 del Regolamento interno, l'ufficio di Presidenza del Consiglio nel decidere sulla ricevibilità ed ammissibilità della petizione ne ha avviato l'istruttoria, con richiesta di informazioni al Presidente della Giunta regionale, in quanto rappresentante della Regione, e all'Assessore ai Lavori Pubblici, in quanto direttamente competente in materia di opere stradali e alla Commissione consiliare per l'Assetto del Territorio.

Il Presidente della Giunta regionale con lettera pervenuta in data 5 giugno 1992 ha inviato ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lett. g) della legge regionale 19 aprile 1988, n. 18, nonché dell'articolo 8, dello Statuto della Fondazione Centro Internazionale su Diritto, Società e Economia, la relazione sull'attività svolta dalla fondazione nell'anno 1991.

Copia della relazione è a disposizione dei Signori Consiglieri presso gli uffici di segreteria.

A seguito della trasmissione ad Amnesty International, della risoluzione contro la pena di morte, approvata dal Consiglio regionale il 24 aprile 1992, il responsabile del Gruppo Italia 39 di Aosta ha comunicato di aver provveduto a sua volta a inviarne copia alle competenti autorità dell'Estonia e della Lituania, dove Amnesty International sta seguendo il caso di un malato di mente condannato a morte per omicidio, il cui appello contro la sentenza di primo grado è stato respinto. Ha inoltre trasmesso copia della risposta del Presidente uscente della Corte Suprema dell'Estonia il quale condivide la risoluzione approvata dal Consiglio regionale e informa delle iniziative intraprese in tal senso, in Estonia.

A seguito della trasmissione alle Camere della proposta di legge statale di iniziativa del Consiglio regionale concernente: Modificazioni alla legge 9 marzo 1989, n. 88 "Ristrutturazione dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e dell'istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro", il Presidente del Senato, con lettera pervenuta l'8 giugno scorso, ha comunicato che, poiché il provvedimento comporta nuove spese a carico del bilancio pubblico, ai sensi dell'articolo 11 ter, comma 4, della legge 5 agosto 1978, n. 468, come introdotto dall'articolo 7 della legge 23 agosto 1988, n. 362, lo stesso deve essere corredato della relazione tecnica, formulata nei modi prescritti dalla legge, sulla quantificazione degli oneri recati e della relativa copertura finanziaria.

Comunica inoltre che, finché tale relazione non sarà trasmessa il provvedimento non potrà essere trasmesso all'esame della competente Commissione. Copia della lettera è stata inviata al Presidente della Giunta, agli Assessori alle Finanze e alla Sanità ed Assistenza Sociale e al Presidente della V Commissione per gli adempimenti di competenza.

Il Presidente del Comitato per il servizio radiotelevisivo della re-gione Umbria, con lettera in data 8 giugno u.s., ha trasmesso co-pia dei documenti approvati dal coordinamento nazionale dei Co-mitati radiotelevisivi nella riunione di Genova del 29 maggio u.s..

Il Comitato valuta con preoccupazione l'attuale fase di attuazione della legge 223 del 1990 sull'emittenza caratterizzata da perduranti incertezze ministeriali e fornisce specifiche osservazioni sulle modalità di applicazione dei criteri di legge da parte del Ministero.

Copia dei suddetti documenti è stata inviata al Presidente della II Commissione consiliare permanente. I Consiglieri che ne fossero interessati possono richiederne copia alla segreteria.

Con lettera pervenuta a questa Presidenza in data 10 giugno 1992, il Presidente della Giunta regionale ha trasmesso copia del decreto n.533 del 27 maggio, con il quale è stata modificata la composizione della Commissione regionale di controllo a seguito dell'abolizione del controllo dei comitati regionali sugli atti delle Unità sanitarie Locali. Pertanto a decorrere dal mese di maggio i membri esperti in materia sanitaria Sigg. Pastorelli Ernesto e Bérard Fiorentino, non fanno più parte della CO.RE.CO.

Il Presidente della Giunta regionale, con nota pervenuta l'11 giugno 1992 ha trasmesso copia della lettera in data 20 maggio 1992, a firma dell'Amministratore Unico della Società Finanziaria Industrie Turistiche (S.F.I.T S.p.A.) contenente alcune precisazioni in merito al sequestro giudiziario di azioni SITAV.

Con lettera pervenuta a questa Presidenza il 12 giugno 1992, i Consiglieri regionali Maurizio Martin e Claudio Lavoyer, componenti del gruppo A.D.P. Autonomisti Democratici Progressisti, hanno comunicato, ai sensi del secondo comma dell'articolo 15 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, di designare quale Capogruppo il Consigliere Maurizio Martin e quale Vicecapogruppo il Consigliere Claudio Lavoyer.

Les 17 et 18 juin s'est réuni à Aoste le Comité de Coopération interparlementaire entre le Conseil de la communauté française de Belgique et le Conseil régional du Val d'Aoste.

Institué le mois d'avril 1990 et ayant pour objet le développement de la coopération inter parlementaire en vue du renforcement des liens d'amitié entre les deux assemblées, le Comité Mixte a abordé de différents thèmes qui ont fait l'objet des exposés des deux délégations.

Le Conseil de la communauté Française de Belgique était repré-senté par sa Présidente madame Anne-Marie Corbisier-Hagon, par les députés Pierre Beaufays, Jacques Collart, Philippe Dallons et par le sénateur Jean Barzin, auteurs de différentes relations ayant comme sujet le fonctionnement des commissions parlementaires, l'intégration scolaire des immigrés et l'apprentis-sage des langues.

De sa part, la délégation du Conseil régional de la Vallée d'Aoste était composée par les deux Viceprésidents de l'Assemblée, François Stévenin et Silvio Trione, et par les conseillers Robert Louvin et Cristina Monami.

A' la fin de ses travaux, le Comité Mixte a approuvé une résolution pour demander aux gouvernements de Belgique et du Val d'Aoste d'entamer rapidement une négociation devant permettre la signature d'un accord de coopération qui devrait prioritairement et notamment porter sur le domaine de l'enseignement et de la culture.

Il Presidente della Giunta regionale ha trasmesso a questa Presidenza il documento propositivo, approvato dal Consiglio Nazionale della Lega delle Autonomie Locali svoltosi di recente in Campidoglio, con il quale gli Enti Locali aderenti alla Lega sopracitata intendono contribuire, responsabilmente e in prima persona, a definire le priorità e i percorsi per un rinnovamento dello Stato e della Finanza pubblica.

Copia del documento è stato trasmesso ai Presidenti della I e II Commissione ed è a disposizione dei Consiglieri che volessero consultarlo.

Con lettera in data 20 giugno 1992, il tribunale di Aosta ha trasmesso il verbale relativo all'accertamento e alla proclamazione dei risultati del referendum popolare regionale relativo all'abrogazione della legge regionale 12 novembre 1990, n. 68, dal quale risulta che i voti attribuiti al si sono stati 49.278 ed i voti attribuiti al no sono stati 8.887.

La crisi della Giunta regionale, conseguente alle dimissioni rassegnate dal Presidente della Giunta, Avv. Gianni Bondaz, in data 27 maggio 1992, ha provocato l'annullamento dell'adunanza ordinaria del 3, 4 e 5 giugno, già convocata con lettera in data 25 maggio 1992.

Gli oggetti allegati all'ordine del giorno di tale adunanza sono pertanto da considerarsi iscritti all'adunanza odierna, con le seguenti precisazioni:

1) Le interrogazioni e le interpellanze ( e cioè gli oggetti dal punto 5 e al punto 23 dell'ordine del giorno dell'adunanza del 3 giugno) sono da considerarsi decadute, in quanto si tratta di atti indirizzati ad una Giunta dimissionaria;

2) Le mozioni invece, sono da considerarsi valide, salvo ritiro da parte dei presentatori, trattandosi di atti di iniziativa dei Consiglieri intesi a promuovere una deliberazione da parte del Consiglio; ( si tratta degli oggetti iscritti al punto 4 e dal punto 74 al punto 80 dell'ordine del giorno del 3 giugno).

Allo stesso modo ritengo si possa procedere per le risoluzioni (oggetti 72 e 73 dell'ordine del giorno del 3 giugno).

3) Per quanto riguarda gli atti di iniziativa della Giunta regionale (oggetti dal punto 47 al punto 62 dell'ordine del giorno del 3 giugno ), sono da considerarsi tuttora validi, salvo quelli espressamente ritirati dal nuovo esecutivo;

4) Sono infine senz'altro valide le proposte delle quali è relatore il Presidente del Consiglio regionale (oggetti dal punto 25 al punto 46 dell'ordine del giorno del 3 giugno) e le proposte di legge di iniziativa consiliare (oggetti dal punto 63 al punto 71 dell'ordine del giorno del 3 giugno).

I Signori Consiglieri hanno ricevuto questa mattina gli allegati all'ordine del giorno del 3 giugno 1992 ed un elenco degli oggetti di tale adunanza decaduti o ritirati dal nuovo esecutivo.

E' stato inoltre distribuito ai Consiglieri un ordine del giorno coordinato, che comprende gli argomenti iscritti all'ordine del giorno del 3 e del 29 giugno.

Se non ci sono obiezioni, l'ordine dei lavori del Consiglio dovrebbe seguire tale traccia.

L'ultimo elenco distribuito ai Consiglieri è quello relativo agli atti della precedente Giunta, non ancora iscritti all'ordine del giorno del Consiglio, ritirati dal nuovo esecutivo.

Sono infine da considerarsi decadute, per i motivi esposti in precedenza, le seguenti interrogazioni con risposta scritta, non ancora iscritte all'ordine del giorno del Consiglio:

1) Question avec réponse écrite des conseillers Louvin et Viérin: "Conventions délibérées par le Gouvernement régional";

2) Interrogazione con risposta scritta dei Consiglieri Vallet, Voyat, Stévenin, Viérin, Mostacchi, Faval, Andrione et Louvin: "Locazione di locali adiacenti il Caveau dell'Istituto valdostano di Vigilanza per la conservazione di oggetti di valore";

3) Interrogazione con risposta scritta dei Consiglieri Faval, Vallet, Agnesod e Marcoz: "Scadenza delle subconcessioni Enel".

Sabato su invito dell'Assemblea siciliana ho partecipato alla manifestazione nazionale antimafia che ha permesso a tutti i presenti di ricordare il sacrificio del giudice Falcone, della moglie e degli uomini della scorta. Penso, a nome del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, che si debba esprimere il nostro più profondo cordoglio e la nostra partecipazione al lutto dei famigliari delle vittime di questo attentato che ha scosso in modo incredibile l'Italia intera per la sua violenza e per la sua efferatezza.

La Presidenza del Consiglio a questo proposito, lo voglio far presente e comunicare, proprio nell'intento di ricordare le vittime di questa strage e per tentare di portare un contributo all'analisi di un fenomeno sociale quale quello della mafia, vuole evitare le espressioni stereotipate di cordoglio e si propone in accordo con la magistratura locale del tribunale di Aosta l'organizzazione di una conferenza dibattito che possa permettere ai Valdostani di capire meglio quanto purtroppo sta succedendo nel nostro Paese.

In data 25 maggio scorso, dopo sedici votazioni, l'onorevole Luigi Scalfaro, ne do annuncio ufficiale oggi, perché non si è potuto fare prima, per la crisi del governo regionale, è stato eletto Presidente della Repubblica. Al Capo dello Stato già gradito ospite più volte nella nostra regione, formuliamo l'augurio di poter svolgere il suo mandato con impegno morale e con una attenzione costante nei confronti delle autonomie. Quello che attende il Presidente Scalfaro è sicuramente un compito difficile, ma siamo sicuri che saprà affrontare i numerosi problemi che affliggono la nostra repubblica con serietà e grande competenza e dedizione.

Il 10 giugno scorso un tragico incidente ferroviario ha turbato la nostra popolazione. Lo scontro è avvenuto a Caluso ed è già stato peraltro annunciato nella seduta precedente che ha causato sei vittime e numerosi feriti. Nella speranza che si possa finalmente garantire una migliore sicurezza sulla Chivasso Aosta, questione già sollevata da questo consiglio a più riprese, formulo le più sentite condoglianze ai parenti delle vittime a nome dell'intero Consiglio, soprattutto ai famigliari di Dino Glarey di Cogne e Mary Fratti di Hone, che hanno perso la vita in questa tragedia.

Propongo al Consiglio un minuto di raccoglimento, pensando al giudice Falcone e alle vittime del treno.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Ricco, ne ha facoltà.

Ricco (DC)Il 23 maggio u.s. poco dopo le ore 18.30 a pochi chilometri da Palermo veniva ucciso il Giudice Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta.

Con la morte del Giudice Falcone è stato ucciso uno dei migliori giudici anticrimine, quello che aveva ottenuto risposte più importanti, smascherando la Cupola di Palermo, portandola alla sbarra e facendola condannare in Assise, Appello e Cassazione. Una intelligenza viva e ricca, una volontà ferrea per conseguire l'obiettivo nella incessante lotta al fenomeno mafioso, una rara capacità di lavoro e di impegno, una memoria di eccezione nel ricordare ogni episodio, ogni particolare, ogni risvolto, per attuarne confronti e raccordi con altri episodi delittuosi.

Insomma, un magistrato degno del suo compito, ardito nella sua responsabilità, inflessibile nella sua determinazione, un magistrato, però, sempre umano, attento ad ogni sentimento, ad ogni possibilità di recupero, pronto ad ogni colloquio, capace quindi di ottenere fiducia anche degli imputati e di conviventi a collaborare con la giustizia.

Il giudice Falcone non cedette mai alle minacce, alle insinuazioni, alle lotte o alla solitudine che si uniscono fatalmente ad un impegno così delicato e rischioso. Ha servito la giustizia, ha onorato la toga, ha servito lo Stato democratico.

Chi ama la violenza e il delitto come supporti di una potenza infame, chi è travolto e assorbito da una insaziabile sete di denaro e di potere, chi vuole sostituirsi allo Stato per fare tutto ciò che vuole e, per dimostrare la sua arrogante potenza, giunge a delitti di siffatta infamia, non può che considerare nemico un magistrato di tale statura. Dobbiamo constatare che in questi tremendi episodi appare sconfitto dolorosamente lo Stato democratico, sconfitta la democrazia, poiché è sconfitto l'uomo nei suoi diritti, nella sua dignità, nei suoi valori.

Questa feroce aggressione allo Stato democratico dimostra a quali tentativi di destabilizzazione può arrivare questa potente organizzazione mafiosa. Non si può sottovalutare la gravità di una sfida che deve essere vista e gestita come guerra alle istituzioni; e come in una vera guerra devono essere usati tutti i mezzi possibili, se la democrazia non vuole continuare a soccombere.

Il Gruppo Consiliare della D.C. si inchina alla memoria di Giovanni Falcone e delle altre vittime del dovere.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Il Presidente del Consiglio nelle sue comunicazioni ha detto che è pervenuta dal tribunale di Aosta comunicazione ufficiale sull'esito del referendum del 14 e 15 giugno concernente la legge regionale di finanziamento del Comitato Olimpico. Credo che questa comunicazione e l'esito del referendum rappresentino un fatto estremamente importante nella storia politica valdostana e che sia doveroso da parte di questo Consiglio sottolinearne l'importanza sia dal punto di vista dei rapporti democratici all'interno della nostra regione, degli strumenti di partecipazione popolari, sia dal punto di vista dei contenuti che sono stati espressi da questo esito del referendum.

Credo che una attenzione particolare si ponga da parte del Consiglio rispetto a questo avvenimento che ha coinvolto la totalità dei nostri elettori. E' la prima volta che nella storia della Valle d'Aosta viene attivato e realizzato il meccanismo dello strumento referendario dando quindi applicazione concreta allo strumento statutario che fino ad ora era rimasto sulla carta.

Ed è chiaro che, quando nel gennaio del 1991 è partita l'iniziativa per avviare lo strumento del referendum a proposito della legge regionale per il finanziamento della candidatura olimpica, erano numerose le incognite sulla possibilità di condurre a buon fine questo percorso.

C'era la difficoltà rappresentata dall'alto numero di firme che sono necessarie, in base allo Statuto speciale della Valle d'Aosta per attivare un meccanismo di consultazione popolare referendaria, alto numero di firme che fra l'altro è stato uno dei motivi principali per cui fin'ora non si era mai arrivati ad un referendum su legge regionale. C'era il problema, una incognita grossa sulla partecipazione al voto degli elettori per un referendum che, per la prima volta, si svolgeva in un ambito regionale, quindi senza l'attenzione, il battage pubblicitario che c'è sulle scadenze elettorali che hanno dimensione nazionale o che hanno una forte valenza politica. Ed infine c'era la grossa incertezza sul come si sarebbero pronunciati gli elettori valdostani rispetto ad una legge che all'interno di questo Consiglio aveva visto un consenso schiacciante in cui tutti i gruppi consigliari, a parte il nostro, si erano espressi favorevolmente.

Direi che da questa storia sono venute fuori alcune indicazioni molto chiare. Subito all'inizio, quando il comitato è partito per la raccolta delle firme, in un mese ne ha raccolte quasi settemila ed ha poi sostanzialmente chiuso la raccolta in breve tempo, perché era stato abbondantemente superato quel limite, quel traguardo delle quattromila firme che sono necessarie per attivare il meccanismo referendario.

Quindi c'è stata fin dall'inizio una risposta forte a livello popolare, che stava ad indicare come questo tema della candidatura olimpica fosse un tema profondamente sentito e discusso a livello della popolazione, tutto al contrario di quello che si era verificato in Consiglio regionale in cui la decisione della candidatura era stata portata avanti senza conoscere i dati, senza conoscere le dimensioni del fenomeno, senza avere un minimo di conoscenza precisa su quello che significava candidarsi per i Giochi Olimpici invernali, per questo tipo di manifestazione.

Rispetto alla partecipazione al voto, anche lì c'erano delle grosse incognite, perché, come ho già detto, era il primo referendum che si svolgeva a livello regionale, quindi c'era una grossa incognita sul livello di partecipazione degli elettori. Inoltre la campagna referendaria si è svolta subito dopo una campagna elettorale molto aspra, molto combattuta e sentita, relativa alle elezioni politiche. Infine la campagna referendaria si è svolta nel bel mezzo di una crisi politica a livello regionale, a livello del comune di Aosta, che evidentemente ha catalizzato molte attenzioni.

Si potrebbe aggiungere ulteriormente che è stata una campagna referendaria piuttosto anomala, perché da una parte si sono espresse chiaramente, hanno cercato di spiegare le motivazioni del si le forze che erano a favore dell'abrogazione della legge, mentre c'è stato un sostanziale silenzio, comunque un tentativo di abbassare il livello di scontro, di tensione e confronto da parte di coloro che erano favorevoli alla candidatura olimpica. Ciò nonostante il risultato è stato di una partecipazione molto buona, il 60,5 percento degli elettori, che se non è una partecipazione massiccia, è comunque una partecipazione molto buona rispetto a questo tipo di strumento e rispetto anche al clima ed al momento in cui si è svolto.

Rispetto all'esito, io credo che si tratta di un esito clamoroso, comunque lo si voglia rigirare, interpretare, sta di fatto che una legge regionale approvata a stragrande maggioranza da questo Consiglio è stata clamorosamente, nettamente, inequivocabilmente ribaltata nel pronunciamento popolare e questo credo, sia un motivo che deve far riflettere questo consiglio sul modo con cui vengono prese certe decisioni, sul livello di approfondimento con cui si approvano determinate leggi. E' chiaro che c'è stato a nostro avviso un chiaro, preciso e netto rifiuto dell'operazione olimpica da parte degli elettori, c'è stato un esito inequivocabile in questo referendum, che era un referendum pro o contro la candidatura olimpica, e questo al di là del passato era un discorso anche proiettato nel futuro.

Noi volevamo, a partire dalla comunicazione fatta dal Presidente del Consiglio, sottolineare l'importanza di questo avvenimento. Ci rendiamo conto che c'è l'interesse da parte di molte forze politiche di far passare un pochino sotto silenzio, o comunque in secondo piano l'esito del referendum e le sue dimensioni. Io credo invece che si tratta di un momento che dobbiamo valorizzare perché la popolazione valdostana ha dimostrato volontà di partecipazione e volontà di prendere decisioni in prima persona.

Su determinati interpretazioni che sono state date all'esito del voto, ci sono delle interpellanze presentate dal nostro gruppo e dal Consigliere Pascale e quindi ritorneremo sulla questione, credo però che fosse opportuno, fin dale comunicazioni del presidente sottolineare l'importanza di questo voto del 14 e 15 giugno 1992, che sicuramente rimarrà nella storia della Valle d'Aosta come un momento importante di partecipazione e di visione politica da parte della comunità valdostana.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Perrin, ne ha facoltà.

Perrin (UV) Comme premier signataire de la résolution contre la peine de mort, je vous demanderais, Monsieur le Président, d'avoir la gentillesse de me fournir toute la documentation dont vous avez fait mention.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Louvin, ne ha facoltà.

Louvin (UV) Je tenais à remercier le Président du Conseil pour avoir rappeler la rencontre du Comité mixte qui s'est tenue à Aoste le 17 et 18 juin dernier et d'avoir souligné que la délégation de la communauté française de Belgique était représentée au plus haut niveau et la présence également du Président du Parlement, ainsi que demander au Président du Conseil de bien vouloir transmettre rapidement au gouvernement régional la résolution que nous avons adoptée, étant donné que cette résolution demande au gouvernement valdôtain et à l'exécutif de la communauté française de Belgique de réaliser, dans les meilleurs délais, un accord de coopération entre nos deux communautés, parce qu'il n'échappe à personne l'importance stratégique d'avoir un accord privilégié de coopération, notamment dans le domaine culturel et scolaire avec la communauté française de Belgique qui a déclaré, par l'intermédiaire de ces représentants élus, toute sa disponibilité et son intérêt à continuer dans ce rapport de coopération que nous avons entamé il y a deux ans.

Je pense que dans les semaines à venir le Président du Gouver-nement et l'Assesseur à l'Instruction Publique voudront bien informer ce Conseil quant à la suite qu'ils donneront à cette initiative.

Presidente Farò distribuire a tutti i Consiglieri al più presto il documento.