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Riunione del Consiglio regionale del 22 e 23 aprile 2015

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Comunicato n° 215 del 15 aprile 2015
Adunanza del Consiglio regionale di mercoledì 22 e giovedì 23 aprile 2015

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 22 e giovedì 23 aprile 2015, con inizio alle ore 9, per trattare un ordine del giorno composto di 27 oggetti, tra i quali 6 interrogazioni, 16 interpellanze e il disegno di legge che modifica la disciplina delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (legge regionale n. 34/2004), volto a riformare alcune disposizioni relative al funzionamento della "Casa di riposo J.B. Festaz", sul quale la quinta Commissione "Servizi sociali" ha espresso parere favorevole all'unanimità il 27 marzo scorso.

In merito alle interrogazioni, il gruppo Alpe ne ha depositate quattro: valutazioni del Governo regionale in merito alle spese della Regione riportate da alcuni media nazionali; interventi per consentire un'ampia trasparenza dell'attività amministrativa; reperimento delle risorse per il completamento dei lavori di restauro del castello di Saint-Pierre e l'utilizzo del Centro di ricerca scientifica del Marais; destinazione d'uso del velivolo DC-6 ceduto dall'Aeronautica militare. Il gruppo PD-Sinistra VdA ha iscritto un'interrogazione riguardante i problemi strutturali presso l'ambulatorio di via Guido Rey ad Aosta, mentre il gruppo UVP ha chiesto notizie sulla fattibilità di eventuali modifiche tecniche al motore diesel del treno "Minuetto" al fine di richiedere la sospensione del divieto di transito nel passante di Porta Susa.

Per quanto riguarda le interpellanze, una è stata presentata congiuntamente dai gruppi Union Valdôtaine Progressiste e Alpe per porre l'attenzione sull'applicazione delle disposizioni attuative delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche.

Il gruppo Alpe illustrerà poi tre iniziative riguardanti il miglioramento delle performance economiche del gruppo CVA, la situazione dello stato dei lavori di restauro e allestimento museale del castello di Aymavilles, gli interventi presso la società RAV per l'armonizzazione delle tariffe alle tratte autostradali realmente percorse.

Il gruppo Movimento 5 Stelle ha proposto cinque interpellanze: controllo degli impianti regionali di produzione di energia elettrica e adeguamento dei relativi canoni di concessione; rispetto delle disposizioni normative da parte delle società operanti nel servizio di noleggio con conducente; adozione di un sistema funzionante e diffuso di telemedicina; variazione degli orari di apertura al pubblico dello sportello relativo al Servizio per le dipendenze-Serd; individuazione di criteri per la riorganizzazione del personale della Casa da gioco di Saint-Vincent.

Cinque sono anche le iniziative depositate dal gruppo PD-SVdA: situazione del piano di valorizzazione/alienazione dei beni immobili di proprietà regionale; situazione del Programma di sviluppo rurale 2014/2020 dopo l'esame della Commissione europea; iniziative per la prevenzione dell'alcolismo giovanile; erogazione di contributi pubblici per l'organizzazione della manifestazione "Aosta Sound Festival"; adozione di misure per garantire il corretto funzionamento della scuola pubblica valdostana.

Infine, il gruppo UVP ha presentato due interpellanze: la prima riguardante le modalità di attuazione delle competenze del Demanio idrico, la seconda sul rilancio del contrassegno di qualità "Saveurs du Val d'Aoste".

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo digitale terrestre Aujourd’hui Vallée.

SC

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Comunicato n° 220 del 20 aprile 2015
Iscritta un'interrogazione a risposta immediata all’ordine del giorno suppletivo

La Presidenza del Consiglio informa che l’ordine del giorno della prossima adunanza dell’Assemblea regionale, convocata per mercoledì 22 e giovedì 23 aprile 2015, con inizio alle ore 9.00, è stato integrato da un'interrogazione a risposta immediata.

L'iniziativa è stata presentata congiuntamente dai gruppi M5S, UVP e Alpe e riguarda le modalità di attuazione degli impegni presi in Consiglio per l'assunzione di 36 impiegati forestali.

I lavori dell’Assemblea saranno trasmessi in diretta sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it), sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda) oltre che sul canale televisivo digitale terrestre Aujourd’hui Vallée.

SC

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Comunicato n° 222 del 22 aprile 2015
Comunicazioni del Presidente del Consiglio Valle

Il Presidente del Consiglio Valle ha aperto i lavori dell'adunanza convocata oggi, mercoledì 22, e domani, giovedì 23 aprile 2015, per discutere un ordine del giorno composto di 27 oggetti.

Il Presidente dell'Assemblea, nelle sue comunicazioni, ha ricordato che il 25 aprile ricorre il 70° anniversario della Festa della Liberazione e il 24 aprile il 66° anniversario delle prime elezioni del Consiglio Valle. Per il Presidente, la fine della guerra, grazie anche alla Resistenza che in Valle d'Aosta coniugava la lotta per la libertà con la riconquista dell'identità del popolo valdostano che la dittatura aveva voluto cancellare, ha segnato l'avvio di una nuova era per la Valle d'Aosta e il suo percorso democratico e istituzionale. Il Consiglio, ha evidenziato il Presidente Viérin, è figlio della liberazione e dei valori che l'hanno generata: valori che sono la coscienza dei nostri diritti e dei nostri doveri, il rispetto degli altri, l’impegno individuale e collettivo, l'affermazione della giustizia, della partecipazione; valori che sono alla base della nostra democrazia e che dobbiamo sempre difendere e promuovere perché garanzia della nostra libertà.

Ha poi espresso, a nome del Consiglio Valle, profondo cordoglio per le vittime dell'ennesimo naufragio nel canale di Sicilia, auspicando future e forti azioni da parte dello Stato e della Comunità europea.

SC

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Comunicato n° 223 del 22 aprile 2015
Communications du Président de la Région

Le Président de la Région, dans ses communications au Conseil au cours de la séance du 22 avril 2015, a relaté sur sa participation à Bruxelles, les 16 et 17 avril, à la 111e session plénière du Comité des Régions qui, entre autres, a discuté et approuvé différents documents relatifs à l’application du Livre blanc sur les transports de 2011, à l’amélioration de la mise en œuvre de l’Agenda Territorial de l’Union européenne 2020 et à l’avenir du secteur laitier et fromager européen.

Dans le cadre du débat sur l’application du Livre blanc sur les transports, le Président a eu la possibilité de souligner les exigences spécifiques des Régions qui se trouvent dans des positions défavorisées, telles que celles des zones de montagne et celles qui sont faiblement peuplées. En effet, a-t-il ajouté Rollandin, en matière de transports aussi, ces territoires méritent qu’on leur accorde une attention supplémentaire, dans la mesure où, pour eux, la mise en place de modes de transport à caractère plus durable est conditionnée par des coûts élevés et présente des difficultés de réalisation accrues.

SC

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Comunicato n° 224 del 22 aprile 2015
Interrogazione a risposta immediata sugli impiegati forestali

Dopo le comunicazioni dei Presidenti del Consiglio e della Regione, i gruppi M5S, UVP e Alpe hanno illustrato un'interrogazione a risposta immediata sugli impiegati forestali.

In particolare, il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha evidenziato che la Società di servizi VdA ha bandito un concorso per la copertura di 12+2 posti, e non per i 36 posti previsti, di impiegati forestali tecnico/amministrativi per periodi anche molto brevi e in alcuni casi non continuativi. Fortunatamente, ha sottolineato Nogara, è stata però fatta una retromarcia grazie alla presentazione di questa interrogazione a risposta immediata, viste le dichiarazioni della Società, che ha confermato l'assunzione di 36 operai. Il Consigliere ha poi comunicato di aver ricevuto una segnalazione secondo cui nel bando sono previsti titoli di studio che escludono dalla partecipazione al concorso alcuni operai dall'esperienza decennale.

Il Presidente della Regione ha puntualizzato che il problema sollevato è nato da un equivoco e non da una retromarcia: infatti, per accelerare i tempi, la Società di servizi ha predisposto gli atti per il concorso con un'indicazione minimale del numero delle assunzioni, non avendo ancora ricevuto la comunicazione ufficiale da parte dell'Assessorato con le effettive esigenze di personale. Una volta venuti a conoscenza della cifra esatta, si è definito il bando. Il Presidente ha quindi comunicato l'intenzione di chiarire anche l'aspetto dei titoli di studio, non essendoci di certo la volontà di scartare qualcuno ma soltanto di applicare puntualmente le decisioni assunte in quest'Aula.

Il Consigliere Roscio ha replicato che la questione è la cronaca di una morte annunciata: la minoranza aveva chiesto già nei lavori in Commissione la garanzia di poter stabilizzare quegli operai che da anni svolgono questo lavoro. E' stato lo stesso Assessorato a rappresentare l'esigenza di 36 assunzioni, quindi, ha concluso Roscio, nonostante il ritardo ingiustificabile e i pasticci che sono avvenuti, chiediamo di fare le cose in maniera trasparenza, dando garanzie precise a questi lavoratori.

MM

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Comunicato n° 225 del 22 aprile 2015
Interrogazione sui locomotori del treno "Minuetto"

Con un'interrogazione discussa nella seduta consiliare del 22 aprile 2015, l’Union Valdôtaine Progressiste ha chiesto chiarimenti sulla verifica della fattibilità di eventuali modifiche tecniche ai locomotori del treno "Minuetto".

In particolare, i Consiglieri hanno voluto sapere se sia tecnicamente possibile modificare il motore diesel del "Minuetto" in modo da ridurne le emissioni e poter così richiedere la sospensione del divieto di transito nel passante della stazione di Porta Susa causato dall'inquinamento prodotto dalle locomotive diesel.

Nella risposta, l’Assessore ai trasporti ha spiegato che il tema è già stato esaminato in quarta Commissione, ma era rimasto in sospeso e si cercava, con buon senso, di affrontarlo al fine di dare una risposta all'incresciosa situazione della rottura di carico. L'Assessore ha poi riferito che è stata fatta una verifica con RFI, che, purtroppo, ha rappresentato una serie di valutazioni, condivise con l'Arpa, l'ASL, il Comune di Torino e la Prefettura: in virtù della presenza di sostanze pericolose, è stato vietato qualsiasi transito di mezzi diesel, anche se di ultima generazione. L'Assessore ha aggiunto che la questione è stata anche sollevata con Trenitalia in data 14 aprile, ma il giudizio è stato tranchant: il divieto non è sulla base delle versioni e delle emissioni eurocompatibili, il divieto è totale. Marguerettaz ha assicurato che ritornerà sull'argomento.

Il Consigliere Nello Fabbri ha replicato che l'atteggiamento della Regione, visto che il tema dei trasporti è stato affrontato con un Consiglio straordinario, dovrebbe essere maggiormente positivo e propositivo: non si può sempre sottostare alla logica del "non si può fare". Per il Consigliere, in questa materia, c'è un muro che si sta erigendo da tutte le parti: sarebbe interessante sapere perché esiste questo divieto, sollecitando maggiormente gli interlocutori.

Il Consigliere Luigi Bertschy ha aggiunto che bisogna andare al di là delle discussioni: il gruppo UVP proporrà una serie di punti programmatici molto concreti per sviluppare le risoluzioni approvate nel corso del Consiglio tematico sui trasporti. Per il Consigliere, bisogna provocare il sistema e far vedere ai valdostani che siamo pronti a difenderli anche su questi temi: questa è un'iniziativa che va in quella direzione.

SC

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Comunicato n° 226 del 22 aprile 2015
Interrogazione sulla destinazione del velivolo DC-6 ceduto dall'Aeronautica militare

Il gruppo Alpe, con un'interrogazione discussa nella seduta consiliare del 22 aprile 2015, ha chiesto notizie sul velivolo DC-6 ceduto a titolo gratuito nel 2007 alla Regione dallo Stato maggiore dell'Aeronautica militare.

In particolare, ricordato che il rottame dell'aereo continua ad essere depositato nei pressi dell'autostrada e ben visibile agli automobilisti in transito, i Consiglieri hanno voluto sapere se sia confermata la destinazione addestrativa dell'aereo e quale sarà la sua ubicazione definitiva.

Le Président de la Région a d'abord rappelé que cet avion a été acquis dans le cadre d’une activité de formation nationale des sapeurs-pompiers à laquelle les agents du Corps valdôtain avaient également participé. En 2007, l’intention était d’utiliser cet avion pour effectuer des exercices de lutte contre les incendies dans le contexte des aéroports. Le scénario actuel de l’aéroport a profondément changé depuis et le Corps des sapeurs-pompiers n’est plus obligé à assurer le service de sécurité incendie aéroportuaire. C’est donc pour les mêmes raisons qu’en 2012 qu’il n’a pas été jugé utile, pour le moment, de débloquer d’autres crédits en vue de l’installation dudit avion ou de son utilisation. Le Président a ensuite communiqué que les Sapeurs-pompiers ont finalement fait savoir que cet avion ne présente plus d’intérêt pour le Corps régional. Il semble alors évident, a-t-il dit Rollandin, que l’avion doit être déplacé. A l’heure actuelle, des contacts sont en cours avec l’Aéronautique militaire afin de savoir s’il y a un intérêt pour l’appareil, mais si la réponse sera négative on procédera à évaluer le temps et le coût nécessaires pour se défaire de l’avion.

Il Consigliere Alberto Bertin ha replicato che l'aereo abbandonato è un'altra delle tante spese riconducibili all'insensata e megalomane idea di realizzare un grande aeroporto commerciale. Il Consigliere si è quindi chiesto perché si siano dovuti aspettare otto anni per farsi comunicare dai Vigili del fuoco che il relitto non serve più a nulla, quando era del tutto evidente. L'aereo inoltre è un simbolo dell'inefficienza e dell'incapacità della Regione, ha proseguito Bertin: non è di certo un bel biglietto da visita per la città, eliminiamolo al più presto.

MM

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Comunicato n° 227 del 22 aprile 2015
Interpellanza sugli impianti di produzione di energia elettrica

Il gruppo Movimento 5 Stelle, nella seduta consiliare del 22 aprile 2015, è tornato sulla tematica dei controlli sugli impianti regionali di produzione di energia elettrica.

Il Capogruppo del M5S ha richiamato le violazioni amministrative a carico di 16 soggetti gestori di centraline idroelettriche, evidenziando che le tariffe applicate per le concessioni e subconcessioni da parte della Regione risultano tra le più basse d'Italia. Per il Consigliere è indispensabile adottare misure urgenti e risolutive al fine di reprimere condotte illegittime che cagionano gravi danni alle casse regionali e all'ambiente. Ha quindi chiesto a quanto ammontino complessivamente le somme che la Regione recupererà dai canoni evasi per la sovrapproduzione e dall'applicazione delle sanzioni, se siano stati adottati provvedimenti di revoca delle concessioni e se il Governo regionale intenda procedere ad un controllo a tappeto su tutti gli impianti regionali contestualmente ad un adeguamento immediato di tutti i canoni di concessione e subconcessione.

Nella risposta, l'Assessore alle opere pubbliche e difesa del suolo ha puntualizzato che il valore dei canoni demaniali per le subconcessioni di derivazione d’acqua ad uso idroelettrico, applicati nel territorio della Valle d’Aosta, non sono affatto tra i più bassi d’Italia. Inoltre, con riferimento al 2015, solo il Piemonte ha stabilito dei canoni riguardanti le grandi derivazioni per uso idroelettrico (potenza maggiore di 3000 kW) superiori a quelli della Valle d’Aosta, mentre per le piccole derivazioni (potenza inferiore a 3000 kW) solo il Piemonte e la provincia autonoma di Bolzano (quest’ultima solo per le potenze comprese tra 220 e 3000 kW) hanno adottato canoni superiori a quelli valdostani.

L'Assessore ha poi evidenziato che le violazioni citate dal Consigliere sono in realtà 14 e non 16 in quanto, in un caso, sono state contestate a 3 differenti amministratori della medesima società. Il mancato rispetto del rilascio delle portate di deflusso minimo vitale (DMV), pur configurandosi quale violazione degli obblighi e delle condizioni alle quali è assentito l’esercizio della derivazione d’acqua, non comporta automaticamente la modifica dei parametri di subconcessione, sulla base dei quali vengono calcolati i canoni da corrispondere all’Amministrazione regionale. Baccega ha infatti ricordato che il canone di subconcessione per una derivazione d’acqua ad uso idroelettrico è proporzionato alla potenza nominale media annua dell’impianto e quest’ultima è proporzionale a sua volta alla portata media annua di prelievo. Un eventuale maggior prelievo d’acqua è accertabile solo alla fine dell’anno solare, quando è possibile mediare la serie di prelievi effettuati durante tutto il corso dell’anno e non con una singola misura. Ha spiegato che il controllo di eventuali violazioni di questi limiti di prelievo viene regolarmente svolta dall’Ufficio gestione demanio idrico. Quest’anno, tuttavia, non si è ancora proceduto ad elaborare i dati relativi al 2014 in quanto, prima di procedere alla valutazione degli esuberi di prelievo, al conseguente accertamento delle somme dovute a titolo di canone e all’irrogazione delle relative sanzioni, risulta necessario effettuare un controllo con i gestori delle reti di trasporto dell’energia per verificare l’attendibilità del dato già in possesso dell’Amministrazione regionale. Tale richiesta è stata formalmente inviata a Terna spa e l'Ufficio gestione demanio idrico è in attesa dei dati.

L'Assessore ha detto che al momento non è possibile stimare il valore complessivo delle sanzioni: questo perché, i procedimenti sanzionatori, gestiti direttamente dall’Ufficio sanzioni amministrative, non si sono ancora conclusi. Ha poi aggiunto che, in diversi casi (circa 10), i produttori si sono opposti alla contestazione degli addebiti ed hanno formulato appositi ricorsi, il cui esito è ancora da definire. Al momento, la Regione non ha disposto alcun provvedimento di revoca delle subconcessioni di derivazione d’acqua ad uso idroelettrico, né in relazione agli esuberi di prelievo rispetto a quanto concessionato né in relazione al mancato rispetto degli obblighi di rilascio del DMV.

Infine, riguardo ai controlli, l'Assessore ha riferito che l’Ufficio gestione demanio idrico, a partire dal 2006, effettua controlli sistematici riguardanti i prelievi idrici effettuati da tutti i più importanti impianti di produzione di energia idroelettrica (potenza nominale dell’impianto superiore a 220 kW) e che è intenzione dell’Ufficio estendere, nel corso del 2015, tale attività di controllo anche agli impianti della fascia caratterizzata da una potenza nominale compresa tra 50 e 220 kW. Normalmente i controlli sul DMV vengono eseguiti prevalentemente nel periodo invernale (da novembre ad aprile), in quanto questa stagione è la più critica per l’ecosistema acquatico in ragione di una bassa disponibilità idrica naturale dei corsi d’acqua. Attualmente la frequenza dei controlli si attesta su valori pari a una verifica settimanale e si valuterà come incrementarli sulla base delle disponibilità di personale in possesso delle necessarie competenze. L'Assessore ha concluso che per quanto riguarda le violazioni riscontrate sul territorio regionale, non si ha notizia di condanne inflitte in sede penale.

Il Consigliere Stefano Ferrero ha osservato che è strano che non si trovino le risorse per fare i controlli: molti dipendenti regionali, a seguito della riduzione del bilancio che ha tagliato contributi e opere, sono rimasti con un lavoro minimo, perché quindi non formarli per andare a fare queste verifiche, visto che l'acqua è un bene comune? E perché non aumentare i canoni ai concessionari?, si è chiesto il Consigliere. Non chiediamo, ha aggiunto Ferrero, di mettere in ginocchio degli imprenditori, ma se il canone fosse portato al doppio di quello richiesto, questi non cadrebbero nella povertà e avremmo risorse in più da dedicare ai valdostani. Per il Consigliere, se non si faranno delle revoche, potrebbero scattare delle denunce per omissioni di atti d'ufficio. Ha quindi annunciato che la vicenda non finisce qui, perché c'è un'inerzia che è complice di una situazione di irregolarità.

SC

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Comunicato n° 228 del 22 aprile 2015
Interpellanza sull'attuazione delle competenze del demanio idrico

Nella seduta consiliare del 22 aprile 2015, l’Union Valdôtaine Progressiste ha presentato un'interpellanza sulle modalità di attuazione delle competenze del demanio idrico.

Il Consigliere Elso Gerandin da ricordato che fino al 2006 la Regione non ha esercitato le competenze dell'Agenzia demanio idrico, sebbene ne avesse facoltà a partire dal 2001, e che ultimamente vengono richiesti pagamenti di canoni a privati, Comuni e Consorzi di miglioramento fondiario, con 5 anni di arretrato. Ha quindi voluto conoscere il motivo di questo ritardo, se si ritenga congruo richiedere 5 anni di arretrati e per quale motivo per i Comuni non sia stata applicata l'esenzione riservata agli Enti senza fine di lucro o in alternativa un canone forfettario. In merito ai Consorzi, ha chiesto se si ritenga che anch'essi rientrino tra gli enti che operano senza fine di lucro e, dunque, esentarli, in quanto trovandosi in gravi difficoltà economiche, dal pagamento dei canoni; in caso contrario, se si intenda modificare la legge.

Nella risposta, l’Assessore alle opere pubbliche ha riferito che secondo l'interpretazione dell'Agenzia del demanio la competenza della Regione riguarda solo le acque pubbliche a fini irrigui e potabili con i relativi alvei e pertinenze. La riscossione dei canoni per l'utilizzo non a fini irrigui e potabili spetta allo Stato in quanto proprietario e non alla Regione in quanto concessionario. L'Agenzia del demanio ha però consentito alla riscossione dei canoni demaniale da parte della Regione: in questo senso, nel 2003 è stato siglato un accordo con l'Agenzia del demanio, che solo nel 2006 ha formalmente trasferito 345 fascicoli relativi alle occupazioni e superfici appartenenti al demanio idrico all'Amministrazione regionale, che ha provveduto a costituire un'apposita struttura.

In merito poi alla congruità del versamento dei canoni non corrisposti relativi agli ultimi 5 anni, l'Assessore ha spiegato l'amministrazione creditrice è tenuta a richiedere tutti i canoni arretrati, in quanto il loro mancato introito in assenza esenzione configura un danno erariale.

Per quanto attiene ai Comuni, l'Assessore ha specificato che la Giunta regionale ha deciso di non procedere all'esenzione. Il canone, ha proseguito l'Assessore, non viene richiesto solo per le occupazioni determinate dalle opere di presa delle acque e dai relativi manufatti accessori nonché per l'opera di scarico delle acque non utilizzate, secondo il principio per cui le concessioni vengono concesse a titolo gratuito; sono invece soggette al pagamento tutte le occupazioni che non riguardano le opere di presa o manufatti di scarico. Pertanto, un'eventuale esenzione dei Comuni potrebbe creare problemi dal punto vista del danno erariale. Tuttavia, la Giunta nell'ottobre 2013 è venuta incontro alle esigenze degli Enti locali disponendo l'esenzione solo per i versamenti dei depositi cauzionali posti a garanzia della corretta gestione dei beni appartenenti al demanio idrico.

Non tutte le occupazioni dei Consorzi sono soggette al pagamento del canone demaniale, ha quindi precisato l'Assessore: sono soggette solo le occupazioni dovute all'attraversamento in sotterraneo o in via aerea degli alvei, dei corsi d'acqua o delle superfici demaniali liberate dalle acque; sono già escluse dal pagamento le occupazioni dell'alveo dei torrenti e delle pertinenze da parte dei manufatti per il prelievo dell'acqua irrigua e lo scarico dell'acqua non utilizzata.  L'Assessore ha concluso evidenziando che sono esentati dal pagamento del canone dell'occupazione permanente del demanio idrico anche i titolari delle concessioni di derivazione delle acque pubbliche rilasciate ad esclusivo uso irriguo e potabile per la sola parte relativa ai manufatti derivatori e opere di restituzione.

Nella replica, il Consigliere Elso Gerandin ha sottolineato che la Regione non può attuare un sistema vessatorio nei confronti dei Comuni e dei Consorzi. Ha quindi chiesto all'Assessore un impegno preciso per l'esenzione per i Comuni e i Consorzi, ormai ridotti al lastrico. Non si possono avere due pesi e due misure, ha precisato, anche perché si fa cassa senza poter spendere le risorse, imbrigliate dal Patto di stabilità.

MM

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Comunicato n° 229 del 22 aprile 2015
Interpellanza sull'attività del Gruppo CVA

L'attività del Gruppo CVA-Compagnia valdostana delle acque è stata al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Alpe nella seduta consiliare del 22 aprile 2015.

Il Capogruppo di Alpe ha osservato che il peggioramento delle performances economiche del Gruppo registrato nel 2013 è stato attribuito dal management dell’azienda alla situazione generale del mercato dell’energia segnato in negativo dal momento di crisi. Ha quindi voluto sapere se vi è il perdurare di questa situazione e in quale misura il bilancio dell'azienda ne risentirà; ha inoltre chiesto quali strategie siano state messe in atto per ovviare alla riduzione dei ricavi e quali azioni siano state individuate per incrementare la capacità produttiva con nuovi investimenti industriali esterni al territorio regionale, tenuto conto che gli investimenti avrebbero comportato elevati margini di rischio.

Il Presidente della Regione ha risposto che anche se il bilancio consolidato 2014 del Gruppo sarà disponibile a fine giugno 2015, CVA conferma il perdurare di una situazione negativa che, stante l’andamento dei fattori macroeconomici, attualmente è previsto che continui almeno a tutto il 2017. Tali fattori sono il calo della domanda di energia nel panorama economico italiano (in calo del 3% rispetto al 2013 e in linea con l’andamento di contrazione a partire dal 2011), la caduta dei prezzi (nel 2014 il prezzo medio di acquisto dell’energia era pari a 52,08 euro per/MegaWatt , il livello più basso su base annua dal 2005, consolidando un calo di prezzo del 17,3% rispetto al 2013), i canoni di concessione (la Giunta ha stabilito l’aggiornamento degli importi dovuti alla Regione a titolo di canone per la derivazione d’acqua pubblica per il 2015, determinando un aumento di costi stimato in circa 2,3 milioni di euro: questo voce di costo è pertanto passata dai 16 milioni di euro del 2009 ai 26,7 milioni del 2013, mentre il costo previsto per il 2015 è di 29,9 milioni di euro).

Riguardo alle strategie messe in campo, il Presidente ha riferito che per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, CVA ha proceduto ad anticipare temporalmente gli investimenti di rifacimento degli impianti di Champagne2, Gressoney, Nus e sono state realizzate, tramite la controllata Valdigne Energie srl, le centrali di Faubourg e Torrent. Sono inoltre stati realizzati i campi fotovoltaici di Alessandria e Valenza, il parco eolico di Piansano e dal 2015 è stato acquisito il parco eolico di Ponte Albanito, con una potenza di 22.8 MW e una produzione attesa di oltre 52.700 MWh: l'impianto beneficia di un prezzo fisso ventennale pari a 116,20 €/MWh, quindi stabile e indipendente dal futuro andamento dei prezzi dell’energia. Le azioni intraprese hanno comportato un incremento del valore della produzione medio annuo del Gruppo pari a circa 40 milioni di euro che passeranno a 46 milioni di euro dal 2015 e che si prevede verrà mantenuto per tutta la durata del periodo di incentivazione.

Il Presidente ha poi annunciato che CVA prosegue inoltre il proprio impegno nella pianificazione e nella gestione della risorsa idrica per ottimizzare il funzionamento degli impianti in funzione dei prezzi orari di mercato e dei fabbisogni di energia dei clienti; nel potenziamento delle attività di manutenzione preventiva al fine di aumentare, proseguendo il costante miglioramento degli ultimi anni, la disponibilità degli impianti e limitare gli sfiori non programmati.

Per quanto riguarda le strategie di vendita, il Presidente ha osservato che, fin dal 2011, il Gruppo CVA mira a stabilizzare i ricavi ed i margini prevedendo il ricorso alla contrattualizzazione anticipata dell’energia prodotta, mediante contratti a lungo, medio e breve termine con l’obiettivo di diminuire la propria esposizione alla volatilità dei prezzi dell’energia e stabilizzare i margini in modo tale da ridurre l’esposizione al rischio di volatilità dei prezzi di borsa.

A proposito dei costi, ha precisato Rollandin, per quanto riguarda gli investimenti, il principale obiettivo del controllo e contenimento dei costi delle società del Gruppo concerne l’ammontare dei costi d’investimento in impianti di produzione e il rispetto dei tempi di realizzazione degli stessi; a tal fine, fin dal 2010, il Gruppo ha cercato di ampliare la base dei fornitori per aumentarne la competitività e ridurre i prezzi di approvvigionamento, pur mantenendo elevati livelli prestazionali. Riguardo al personale, il Gruppo CVA ha intrapreso e continua a perseguire azioni di interiorizzazione di servizi (paghe e contributi, gestione del credito, servizi informatici) con creazione e sviluppo di competenze interne. Inoltre, il Gruppo ha avviato un piano di esodi volontari che prevede la corresponsione di una prestazione (Isopensione) a favore dei lavoratori prossimi alla pensione, il che consentirà di intervenire sul costo del lavoro e sul dimensionamento degli organici e di rendere più snella ed efficiente l’organizzazione aziendale perseguendo l’obiettivo di semplificare i livelli di gestione dei processi decisionali.

Il Presidente ha concluso informando che le agenzie di rating Fitch e Moody’s, confermando le proprie valutazioni, hanno assegnato a CVA un merito creditizio rispettivamente di “A stabile” e "Baa1 stabile”, entrambi superiori al rating dello Stato italiano.

Nella replica, il Capogruppo di Alpe ha evidenziato che sono tre le novità rispetto a 8 mesi fa: si traslano ancora di un anno le sicure criticità; si confermano le strategie di mercato fuori Valle con un nuovo parco eolico acquistato nel 2015; si danno degli scivoli al personale. A maggior ragione, ha detto Chatrian, sarà importante che il Consiglio Valle valuti attentamente il consolidato 2014: si auspica che la nuova legge regionale sulle partecipate vada a incidere sulla trasparenza e sulla garanzia di pari opportunità di accesso per le aziende fornitrici. Per il Consigliere non è più il tempo dei valdostani di serie A e di serie B: si è quindi detto preoccupato per questo colosso, perché pur avendo un peso considerevole sull'economia valdostana in termini di entrate rimane competenza esclusiva del Presidente Rollandin, che ne dispone a suo piacimento. È grave, ha concluso, che l'Assemblea regionale non sia stata messa a conoscenza dell'acquisizione di un nuovo parco, il che conferma che bisogna lavorare per assicurare la trasparenza della società CVA.

SC

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Comunicato n° 230 del 22 aprile 2015
Interpellanza sul servizio di noleggio conducente

Il gruppo Movimento 5 Stelle si è soffermato, con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 22 aprile 2015, sul servizio di noleggio con conducente.

In particolare, il Consigliere Roberto Cognetta, richiamando le disposizioni normative per il rilascio dell'autorizzazione al servizio di noleggio con conducente, ha osservato che attualmente il trasporto dei clienti da e verso stazioni o aeroporti del Saint-Vincent Resort & Casinò viene effettuato direttamente da dipendenti che, pare, non abbiano l'abilitazione a effettuare tale servizio. Ha quindi chiesto al Governo regionale se sia intenzionato a far cessare questa pratica abusiva ad una propria società che, anche se in difficoltà economiche, non può, per risparmiare, dimenticare che esistono leggi e regolamenti che vanno comunque rispettati.

L'Assessore al bilancio e patrimonio ha riferito che occasionalmente il personale del Saint-Vincent Resort & Casinò, utilizzando mezzi aziendali, provvede al trasporto senza corresponsione di alcun corrispettivo degli ospiti della struttura. Quindi si tratta di un servizio di cortesia, completamente gratuito, offerto ai clienti. Come specificato anche dal Ministero competente, in base alle norme vigenti, il trasporto così effettuato, configurandosi nell'interesse dell'azienda e a titolo gratuito, anche se fuori dal Comune di appartenenza per una distanza limitata e tale che i costi sostenuti siano irrilevanti, è sempre considerato di cortesia.

Il Consigliere Cognetta ha replicato che il trasporto in questione non è né gratuito né di cortesia, perché l'azienda ha un rientro economico per il fatto che il cliente paga l'albergo. Oltre al dumping perpetrato nei confronti degli operatori alberghieri e dei ristoratori di Saint-Vincent, ha detto, si va a penalizzare l'attività di noleggio con conducente. Le regole vanno rispettate, ha concluso, chiedendo una maggiore attenzione su tale tema.

MM

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Comunicato n° 231 del 22 aprile 2015
Interpellanza sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020

Il gruppo PD-Sinistra VdA ha presentato un'interpellanza relativa al Programma di sviluppo rurale 2014-2020 nel corso della seduta consiliare del 22 aprile 2015.

Il Capogruppo Raimondo Donzel, ricordando che, dopo l'approvazione da parte del Consiglio a luglio 2014, la proposta di PSR è stata inviata all'esame della Commissione europea, ne ha sottolineato l'importanza strategica in quanto finanzia ormai pressoché integralmente tutto il settore agricolo valdostano, in forte difficoltà soprattutto nel settore zootecnico. Ha quindi chiesto chiarimenti sulle modifiche apportate prima di essere inoltrato alle strutture comunitarie, sulle problematiche emerse dall'esame del Piano in sede comunitaria e sulla tempistica di ufficializzazione delle nuove misure, al fine di consentire il loro pieno e proficuo utilizzo da parte delle aziende.

Il Presidente della Regione ha risposto che rispetto al testo approvato dal Consiglio regionale, il Programma notificato alla Commissione europea in data 22 luglio ha subìto degli adeguamenti tecnici per poter essere caricato ed inviato formalmente attraverso il portale informatico, che impone un limite di caratteri per ogni sezione del programma, pena la sua “ricevibilità”. Per questo motivo si è resa necessaria una sintesi dell’analisi di contesto, nonché la traduzione di dati in tabelle precostituite (es. tabella finanziaria, tabella della performance, piano degli indicatori). Il Presidente ha puntualizzato che né il contenuto delle misure né il riparto finanziario approvato dal Consiglio sono stati modificati.

Il Presidente ha poi precisato che nessuna misura è stata respinta dai servizi comunitari, ma quasi tutte richiedono una rivisitazione dal punto di vista dell’impostazione e, in taluni casi, una rideterminazione degli aiuti. Rollandin ha anche segnalato che recentemente sono intervenute due importanti novità che hanno determinato profonde modifiche al piano finanziario del Programma: l’inserimento di una misura per la diffusione della banda larga nelle zone rurali (la Commissione europea ha confermato che la sua assenza nei PSR comporta la mancata approvazione dei programmi) e l’adesione della Regione alla “Strategia nazionale per le aree interne”, che prevede un aiuto nazionale e un'uguale contropartita regionale per lo sviluppo di territori che presentano delle marginalità in termini di istruzione, sanità e mobilità, sulla base di specifici indicatori socio-economici.

In accordo con i servizi della Commissione europea, ha aggiunto il Presidente, l’Autorità di Gestione sta procedendo alla rivisitazione di capitoli prioritari del programma che la Commissione stessa approverà informalmente al fine dell’apertura dei bandi delle misure urgenti: è il caso del “pacchetto” delle misure a superficie (indennità compensativa, agroambiente, agricoltura biologica, benessere animale), i cui premi sono la principale fonte di integrazione al reddito degli agricoltori (vi è una proposta della CE di prorogare, per la campagna 2015, il termine di presentazione delle domande dal 15 maggio al 15 giugno). Più in generale, il Presidente ha sottolineato come l’approvazione definitiva (con decisione CE) del Programma sia prevista per i mesi estivi; di conseguenza, l’apertura dei bandi delle misure strutturali (investimenti aziendali in primis) potrà essere prevista per fine 2015, previa definizione e approvazione delle procedure di gestione e controllo delle misure approvate.

Il Consigliere Donzel ha osservato che la sintesi dell'analisi di contesto per l'inoltro attraverso il portale avrebbe dovuto essere fornita ai Consiglieri che hanno votato un atto poi modificato, anche se solo a causa di questioni tecniche. Per il Consigliere, ci vorrebbe maggiore comunicazione tra Governo regionale e associazioni di categoria rispetto al PSR: gli agricoltori hanno la necessità di conoscerne tempestivamente le modifiche, se queste li obbligano a rivedere le loro attività. Donzel ha preso atto che sono state imposte dall'alto delle misure, come quelle relative alla banda larga, ma, anche in questo caso, ci sarebbe voluta maggiore e rapida informazione. Ha quindi auspicato uno sforzo per migliorare il collegamento tra Governo regionale, associazioni e Consiglio regionale, per rafforzare anche il ruolo di pressione sull'accoglimento delle misure a livello nazionale ed europeo. Infine, ha chiesto un impegno incisivo sulla scadenza delle domande prevista per il 15 maggio alla luce di un cambio nei codici di alcune particelle aziendali che obbligano a rivedere i fascicoli aziendali.

SC

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Comunicato n° 232 del 22 aprile 2015
Interpellanza congiunta sulle costruzioni in zone sismiche

Con un’interpellanza presentata congiuntamente nel corso della seduta del Consiglio regionale del 22 aprile 2015, i gruppi UVP e Alpe hanno affrontato le problematiche relative all'applicazione delle disposizioni attuative delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche.

Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara, in particolare, evidenziando le criticità in atto per quelle pratiche comprese nel periodo dal 1° luglio 2009 al 21 novembre 2013, a causa dell'entrata in vigore di una nuova normativa, hanno voluto approfondire la questione della classificazione sismica della nostra regione e l'applicazione del decreto ministeriale del 14 gennaio 2008, chiedendo chiarimenti sul modus operandi dell'ufficio sismico regionale e quali azioni si intenda adottare per dare una corretta risposta ai cittadini interessati dal problema.

L’Assessore alle opere pubbliche ha dettagliato le previsioni normative, in particolare le norme tecniche del 2008 e la legge regionale del 2012, che hanno disposto la progettazione antisismica su tutto il territorio italiano per le nuove costruzioni, ma anche per gli edifici esistenti, con le verifiche del caso. Tutti i comuni valdostani sono attualmente classificati in zona 3, tranne Donnas, Fontainemore, Lillianes, Perloz e Pont-Saint-Martin in zona 4. Ad oggi, comunque, ha precisato l'Assessore, tale distinzione non incide sull'obbligatorietà della progettazione antisismica, prevista per tutti i Comuni valdostani. La Regione non ha facoltà di disporre diversamente dalle norme tecniche del 2008. L'Ufficio sismico richiede legittimamente la documentazione in base alla legislazione vigente e non può comportarsi diversamente. Le pratiche interessate, rientranti nel periodo dal 1° luglio 2009 al 21 novembre 2013, per cui l'Ufficio ha dovuto richiedere una documentazione integrativa, sono meno del 20% del totale delle richieste pervenute e si presume andranno a diminuire nel tempo. L'Assessore si è detto disponibile ad ulteriori approfondimenti, stante la complessità della materia.

Nella replica, il Consigliere di Alpe Fabrizio Roscio ha osservato che la Regione, così come altre realtà, ha avuto un considerevole ritardo nel recepire la normativa del 2008, visto che la legge regionale è del 2012, mentre la delibera attuativa è del 2013. Con questo comportamento la Regione ha avuto precise responsabilità nell'ingenerare confusione sugli adempimenti nel periodo dal 2009 al 2013. Per questo motivo, ha spiegato Roscio, oggi speravamo di ottenere una proposta per individuare soluzioni al problema. Torneremo sul tema, ha concluso il Consigliere, auspicando un intervento politico per ovviare a questa situazione.

MM

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Comunicato n° 233 del 22 aprile 2015
Interpellanza sulla prevenzione dell'alcolismo giovanile

Nella seduta consiliare del 22 aprile 2015, il gruppo PD-Sinistra VdA, con un'interpellanza, si è soffermato sulle misure di prevenzione dell'alcolismo giovanile.

La Consigliera Carmela Fontana ha ricordato che la Valle d'Aosta è ai primi posti fra le regioni italiane in relazione al consumo di alcol, ai ricoveri alcol correlati e al tasso di mortalità alcol attribuito e che tra i giovanissimi valdostani nella fascia compresa tra gli 11 e i 18 anni, il 25% ha fatto almeno una volta abuso di alcolici, a fronte di una media nazionale di circa la metà (12%). Prendendo atto dell'importanza del progetto del Dipartimento di Salute mentale dell'Azienda USL valdostana finalizzato alla prevenzione dell'alcolismo giovanile, ma preoccupata dalle notizie relative ad episodi di vendita di alcolici a minorenni da parte di gestori di locali notturni, ha chiesto se si intenda dare segnali più incisivi per prevenire questo fenomeno e puntare, con la collaborazione delle forze dell'ordine, a controlli più capillari nei confronti dei locali pubblici.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali ha concordato sul fatto che i dati sono allarmanti e che è una priorità lavorare su questo fenomeno. Innanzitutto, si deve far rispettare la legge che ha introdotto il divieto di vendere le bevande alcoliche ai minori. Riguardo al Servizio per le dipendenze, l'Assessore ha ricordato le numerose iniziative promosse per sensibilizzare i medici e i cittadini, evidenziando che le campagne di comunicazione televisive sono importanti, ma hanno dei costi elevati. Ha poi sostenuto che è necessario un nuovo studio per realizzare e ristrutturare i percorsi preventivi contro l'alcolismo, soprattutto quello giovanile, che abbiano orizzonti nuovi. Purtroppo, ha concluso l'Assessore, il problema dell'alcolismo in Valle d'Aosta è un fatto culturale: non si dice mai che bere fa male, si dovrebbe invece introdurre questo concetto facendo leva su tutti i livelli di popolazione.

La Consigliera Carmela Fontana ha replicato che la situazione sta sfuggendo di mano: bisogna fare una campagna di informazione "choc" rivolta ai giovani, spiegando loro che bere fa male, non per castigare, ma per far capire che la vita è bella e che il futuro sarà sicuramente migliore se vissuto senza alcol. Per la Consigliera, il fenomeno è diventato più preoccupante della tossicodipendenza da droghe.

SC

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Comunicato n° 234 del 22 aprile 2015
Interpellanza sul Servizio per le dipendenze

Il Servizio per le dipendente (SerD) dell'USL della Valle d'Aosta è stato al centro di un'interpellanza posta dal gruppo Movimento 5 Stelle nella seduta consiliare del 22 aprile 2015.

Il Consigliere Roberto Cognetta ha evidenziato che vi è stata una variazione degli orari di apertura al pubblico dello sportello SerD che ha comportato la chiusura del servizio al sabato e la contemporanea apertura il mercoledì. Osservando che vi sono state delle lamentele rispetto al nuovo orario, che non permette ad alcuni utenti la fruizione del servizio, il Consigliere ha voluto sapere se sia intendimento del Governo regionale ripristinare l'orario precedente.

L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali ha precisato che il servizio non chiude mai, dato che lo psicologo e il medico psichiatra sono sempre reperibili, sia in Pronto Soccorso, sia addirittura a domicilio nei casi più particolari. Nel 2014, nelle giornate di sabato la media di utenza è stata di 27 utenti. Le motivazioni che hanno condotto a tale variazione sono riconducibili all'evidenza che a fronte di solo 27 utenti si sarebbero dovuto impegnare diverse risorse; inoltre, il sabato mattina il laboratorio analisi funziona solo per le urgenze. L'Assessore ha quindi sottolineato che negli altri giorni l'affluenza è tre volte superiore rispetto al sabato, e che l'utenza è stata distribuita su altri giorni, con un'ulteriore apertura del mercoledì pomeriggio. Segnalando che i Serd del nord Italia il sabato sono tutti chiusi, ha evidenziato che gli utenti sono stati avvisati già a partire dal mese di febbraio e che nessuna lamentela è stata formulata sino ad oggi. L'Assessore ha precisato che comunque questa riorganizzazione sarà monitorata anche di concerto con i Sindacati, senza escludere ogni nuova valutazione.

Il Consigliere Cognetta ha replicato che sarebbe stato opportuno coinvolgere le Organizzazioni sindacali e che non tutti gli utenti sono stati adeguatamente informati. Si è trattato di un problema di comunicazione, ha affermato, senza contare che questa decisione avrebbe dovuto essere maggiormente ponderata, trattandosi di pazienti particolari. Ha concluso chiedendo maggiori informazioni e ribadendo l'esigenza di mantenere l'apertura del servizio al sabato.

MM

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Comunicato n° 235 del 22 aprile 2015
Interpellanza sull'erogazione di contributi pubblici per le iniziative culturali

La manifestazione "Aosta Sound Festival" è stata al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo PD-Sinistra VdA nella seduta consiliare del 22 aprile 2015.

Richiamando una precedente iniziativa posta a luglio scorso, il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz ha evidenziato come il Festival godesse di un ampio contributo economico del Comune di Aosta, dell'Assessorato regionale dell'istruzione e cultura e del Consiglio Valle e come fosse auspicabile che iniziasse a camminare con le proprie gambe visto il largo interesse di pubblico che l'evento ha destato nel tempo. Ha quindi voluto sapere se vi sia in previsione l'erogazione di contributi pubblici per la realizzazione del Festival o di eventi similari anche per l'anno in corso; se si è presa in considerazione l'eventualità di contribuire allo "start up" di iniziative, eventualmente concordate con le amministrazioni comunali interessate, al fine di incrementare l'offerta culturale e l'iniziativa imprenditoriale in tali settori; se è stato nel frattempo elaborato un regolamento per l'uso dei contributi pubblici destinati a iniziative culturali estemporanee o ricorrenti con il quale si fissino precisi obblighi di rendicontazione da parte dei soggetti beneficiati e l'eventuale obbligo di indicazione (così come previsto ad esempio per le rappresentazioni teatrali) del patrocinio da parte degli organi istituzionali. Il Consigliere ha ricordato che il contributo di 160 mila per l'Aosta Sound Festival (per tre giorni di concerti) è quasi uguale a quello erogato alle compagnie teatrali (170 mila euro), che operano tutto l'anno, con obblighi di repliche e dando lavoro a centinaia di persone.

L'Assessore all'istruzione e cultura ha precisato che per l’anno in corso i programmi sono in via di elaborazione e, come sempre, saranno sviluppati considerando le proposte e in cooperazione con i principali soggetti che attuano politiche in questo settore (Presidenza del Consiglio, Assessorati regionali, Comune di Aosta, partner culturali) e valutando le proposte in funzione delle disponibilità finanziarie effettivamente disponibili. L'Assessore ha poi ricordato che le iniziative, quali ad esempio l’Aosta Sound Festival, non sono sostenute da contributi pubblici, bensì vengono realizzate in modalità partenariato (non ci sono in realtà soggetti “beneficiati” che non sia il pubblico spettatore) in cui l’Amministrazione si assume alcuni costi diretti derivanti dall’organizzazione. Gli aspetti di partecipazione, ha detto l'Assessore, possono essere estremamente variabili per numero e tipo di partner, per tipologia dell’intervento e vengono dunque definiti nell’ambito di una convenzione tra i soggetti coinvolti. Per tale motivo, ha aggiunto l'Assessore, appare difficilmente realizzabile una schematizzazione degli interventi da cui possa derivare anche un regolamento che rischierebbe di vincolare eccessivamente le opportunità di dare sostegno alle iniziative da parte dell’Amministrazione. Per l'Assessore, sono comunque sempre rispettati i criteri di trasparenza della rendicontazione e di valutazione della congruità delle spese che vengono sostenute; anche l’obbligo di indicazione del patrocinio o della partecipazione degli organi istituzionali nell’ambito dei materiali a stampa è sempre richiesto.

L'Assessore Rini si è detta stupita che si debbano analizzare nell'Aula consiliare i singoli eventi, quando c'è un panorama molto ampio di iniziative che vengono regolarmente organizzate e ripetute di anno in anno per offrire ai valdostani e ai turisti eventi di qualità e per ravvivare la città nel periodo estivo. L'Assessore ha puntualizzato che i contributi alle bande musicali e alle compagnie teatrali sono da sempre al centro dell'attenzione dell'Assessorato: è vero che alle compagnie teatrali vengono erogati 160 mila euro all'anno, ma  è altrettanto vero che di volta in volta sono assegnate ulteriori risorse in base agli spettacoli proposti. L'Assessore ha quindi invitato a non ragionare a compartimenti stagni, cadendo nelle personalizzazioni, ma a guardare a questo ambito in maniera più globale. Sarebbe opportuno, ha concluso, fare un discorso più ampio cercando di essere di stimolo al settore privato per cercare nuove forme di collaborazione volte a realizzare una programmazione organica che sia di interesse per tutti i cittadini.

Il Consigliere Guichardaz ha replicato che è strano che alcuni organizzatori abbiano sempre la capacità di vedere accolte le proprie proposte: non si vuole personalizzare la questione, ma vorremmo vedere i bilanci complessivi delle manifestazioni organizzate, al fine di offrire ai cittadini un'ampia offerta culturale, che comprenda tutti i generi.

SC

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Comunicato n° 236 del 22 aprile 2015
Interpellanza sul marchio "Saveurs du Val d'Aoste"

Il rilancio del marchio "Saveurs du Val d'Aoste" è stato il tema di un’interpellanza discussa dall’Union Valdôtaine Progressiste nella seduta consiliare del 22 aprile 2015.

In particolare, il Consigliere Vincenzo Grosjean, rimarcato come recentemente la Giunta regionale abbia provveduto a prorogare di un anno il termine per la scadenza della revisione della concessione del marchio in argomento, ha rappresentato l'esigenza di collaborazione tra i vari attori dell'economia valdostana nel settore delle produzioni agricole e delle filiere dirette di consumo attraverso il sistema turistico.

Ha quindi chiesto quali siano le motivazioni della proroga, quale sia la situazione reale del sistema "Saveurs du Val d'Aoste " (quante aziende vi aderiscano, se sono stati eseguiti controlli e i riscontri) e quali le attività che si intendono intraprendere per rilanciare e rendere veramente efficace questo marchio.

Nella risposta, l'Assessore al turismo ha sottolineato che è stato avviato un approfondimento sul settore dei marchi, specialmente per quanto attiene l'aspetto enogastronomico. E' arrivato il momento, ha detto, di ricondurre ad una norma unica tutti i vari marchi esistenti; in questa prospettiva, sono stati avviati un progetto insieme all'Università della Valle d'Aosta e un lavoro con l'Assessorato all'agricoltura, l'Institut agricole, la Scuola alberghiera, gli albergatori e i commercianti. L'intento è quello di creare una piattaforma unica per andare nella direzione di un marchio padre con una declinazione delle specifiche, evitando in tal modo confusione.

L'Assessore ha quindi comunicato che al marchio "Saveurs du Val d'Aoste", diffuso in tutto il territorio regionale, aderiscono 94 operatori, di cui 51 ristoratori, 19 esercizi commerciali, 15 albergatori, 5 agriturismi e 4 rifugi alpini. In merito ai controlli, due sono stati effettuati sulla base di richiami della clientela e tre a campione; per la prima tipologia, entrambi i casi si sono conclusi con un invito ad una maggiore attenzione, mentre dei tre a campione in uno è emersa una mancata conformità alle regole per l'approvvigionamento, invitando la struttura ad una maggiore scrupolosità. Proprio per evitare una smodata diffusione dei marchi, si è pensato di utilizzare il marchio esistente dei "Saveurs" inserendolo in una procedura per la tracciabilità dei prodotti alimentari. L'Assessore ha concluso che l'intendimento del Governo regionale è quello di dare gambe con approfondimenti a intendimenti che devono essere portati a conclusione.

Nella replica, il Consigliere Grosjean ha preso atto che finalmente i tempi sono maturi. È opportuno, ha ribadito, fare chiarezza sull'offerta enogastronomica e turistica della regione, possibilmente anche lavorando in Commissione consiliare.

MM

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Comunicato n° 237 del 22 aprile 2015
Interpellanza sull'armonizzazione delle tariffe della società RAV

Nella seduta consiliare del 22 aprile 2015, il gruppo Alpe ha posto un'interpellanza riguardante le tariffe autostradali della società RAV, che gestisce la tratta Aosta-Traforo del Monte Bianco.

La Consigliera Patrizia Morelli ha ricordato che su questa tratta esiste da sempre una unica tariffa indipendente dal casello di entrata o di uscita, che, per gli utenti sprovvisti di Telepass, non tiene conto della reale percorrenza effettuata. Per la Consigliera si tratta di una situazione anomala e altamente penalizzante nei confronti dell'utenza valdostana e dei turisti che si vedono addebitare anche il transito relativo a tratte non fruite. Ha quindi voluto sapere se vi sia la volontà di agire in tempi brevi presso la società concessionaria alfine di giungere a soluzioni tariffarie eque che tengano conto della reale percorrenza effettuata.

Le Président de la Région a répondu que l'application d’un tarif fixe, indépendant de la distance effectivement parcourue, constitue la seule solution possible pour une autoroute "en système ouvert", où il n’y a qu’une seule gare de péage – comme celle de Saint-Pierre, dans le cas de la RAV – et plusieurs entrées ou sorties sans barrière. Dans ces cas-là, il n’est pas possible de déterminer la distance effectivement parcourue par chaque véhicule: c’est la raison pour laquelle le péage ne peut pas être directement proportionnel à la distance parcourue. Par ailleurs, le Président a également rappelé qu’à l’origine, le projet du tronçon autoroutier Aoste-Courmayeur prévoyait la réalisation d’une gare de péage à Morgex, mais qu’à la fin des années 1980, la Commune de Morgex et la Région ont demandé que celle-ci ne soit pas réalisée pour des raisons liées à la protection de l’environnement. RAV a donc essayé, depuis 1996, de remédier aux situations les plus désavantageuses pour les usagers qui parcourent une courte distance en appliquant des tarifs réduits sur le tronçon Saint-Pierre–Morgex, le seul qui était ouvert à cette époque. En 2001, avec l’ouverture au trafic routier du tronçon Morgex-Courmayeur, une bretelle supplémentaire a été mise en place, rendant de fait caduc le système de réductions appliqué jusqu’alors.

À ce stade et dans le but d’adapter au mieux les péages autoroutiers, la Président a expliqué que RAV a proposé à l’ANAS – avec l’avis favorable de la Région – de nouvelles modalités d’application de tarifs préférentiels, basées sur la technologie Telepass. À ce jour, c’est en effet le seul système permettant d’enregistrer le passage des véhicules même en l’absence d’une gare de péage et, donc, d’appliquer une réduction en fonction de la distance autoroutière effectivement parcourue. Il a ajouté qu’en utilisant le Telepass, le prix du péage Saint-Pierre-Morgex est de 3,30 euros, tandis que le plein tarif Saint-Pierre–Courmayeur est de 5,5 euros. En effectuant donc un simple aller/retour Saint-Pierre–Morgex tous les trois mois, l’usager du Telepass Family – dont l’abonnement trimestriel coûte 3,78 euros, TVA comprise – peut donc économiser 4,40 euros, somme qui compense largement ses frais d’abonnement.

La Conseillère Morelli, en prenant acte de la réponse, a objecté qu'aujourd'hui il existe de la technologie avancée qui pourrait aider à faire face à ce problème: il suffirait de la volonté de la part de la société et le Gouvernement régional devrait faire valoir ses raisons. Avec la crise, selon la Conseillère, il est de plus en plus nécessaire de mettre en place des conditions plus équitables pour le paiement de cette autoroute.

SC

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Comunicato n° 238 del 22 aprile 2015
Approvate le modifiche alla Casa di riposo J.B Festaz

Nella seduta del 22 aprile 2015, il Consiglio regionale ha approvato con 29 voti a favore e 2 astensioni (M5S) il disegno di legge che modifica la disciplina delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (legge regionale n. 34/2004).

Frutto di un ampio lavoro di confronto all'interno della quinta Commissione, l'iniziativa legislativa è composta di undici articoli, volti a riformare alcune disposizioni relative al funzionamento della "Casa di riposo J.B. Festaz". In particolare, l'azienda pubblica di servizi alla persona è inserita nel sistema integrato di interventi e servizi sociali; è poi prevista la riduzione del Consiglio di amministrazione da sette a tre componenti, prevedendo contestualmente un'indennità di carica in considerazione della complessità dell’attività svolta e delle relative responsabilità; infine, è introdotta la figura del coordinatore sanitario dell'azienda, con il fine di creare le misure sinergiche con le altre risorse presenti sul territorio, visto l'incremento dell’intensità dei bisogni sanitari correlati alla non autosufficienza, che richiede un alto grado di integrazione socio-sanitaria.

I relatori del provvedimento, i Consiglieri David Follien (UV) e André Lanièce (SA), hanno sottolineato come l'Hospice de charité Festaz, divenuto nel 1985 Casa di riposo, sia ancora un punto di riferimento nella rete di interventi di protezione sociale della città di Aosta e della regione. Hanno poi spiegato che la figura del Coordinatore sanitario, ossia un medico "prestato" dall'USL al J.B. Festaz senza oneri aggiuntivi per la Casa di riposo, avrà il ruolo fondamentale di governo clinico dell'azienda, mentre le funzioni direttive rimarranno in capo al Direttore che sarà nominato dal Consiglio di amministrazione.

Per la Consigliera di Alpe Patrizia Morelli il disegno di legge è condivisibile, anche per quanto riguarda il metodo con cui è stato affrontato: in quinta Commissione il confronto è stato aperto e la maggioranza ha accolto alcune proposte dell'opposizione che andavano nel senso di una maggiore trasparenza e di più efficacia nella gestione della Casa di riposo Festaz. Ha poi sottolineato che per la scelta dei tre componenti del Consiglio di amministrazione i nuovi criteri tendono al riconoscimento delle competenze e dell'esperienza. Importante poi, per la Consigliera, l'introduzione di un coordinamento sanitario, che va a risolvere una questione alquanto critica. La norma consente inoltre, ha aggiunto Morelli, di cominciare ad affrontare la questione del personale, prevedendo anche l'apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali nella previsione di un nuovo contratto entro il 2015.

Il percorso in Commissione è stato giudicato apprezzabile anche dal Consigliere del PD-SVdA Jean-Pierre Guichardaz, che ha evidenziato l'esigenza di ammodernare la legge istitutiva della Casa di riposo, rimarcando anche le positive novità introdotte in questa legge, alcune delle quali sono state poste direttamente dai Commissari. Un aspetto qualificante della norma, ha detto, è rappresentato dal fatto che per il Consiglio di amministrazione sia richiesta una maggior professionalizzazione e competenza, in modo da poter gestire correttamente la struttura. Ha quindi precisato l'importanza della figura del referente medico, interfaccia necessario tra la struttura e le famiglie. La condivisione di questo disegno di legge ha coinvolto anche i Sindacati, che hanno colto le stesse criticità espresse dai Commissari, ed anche per questo motivo il Consigliere ha annunciato il voto favorevole del proprio gruppo.

Il Consigliere dell'UVP Nello Fabbri ha sottolineato che questo disegno di legge rappresenta una conferma del fatto che quando i problemi sono affrontati in modo condiviso e costruttivo si possono trovare le soluzioni. La modifica normativa era necessaria non solo per rendere più snella l'organizzazione, ma soprattutto per sottrarre la struttura dalle polemiche, ha proseguito il Consigliere, puntualizzando che il concorso della Regione alle spese del Festaz può riguardare solo determinate voci, in modo da equiparare la Casa di riposo alle analoghe strutture. Ha infine espresso soddisfazione nel poter votare positivamente il testo di legge.

L'Assessore alla sanità e politiche sociali ha aggiunto che il Coordinatore sanitario sarà un'ulteriore garanzia di qualità dell'azienda e il tavolo aperto con i Sindacati darà sicuramente risultati positivi.

Il Capogruppo del M5S, Stefano Ferrero, ha annunciato l'astensione sul provvedimento perché si poteva intervenire in maniera più incisiva sia nella definizione dei diplomi sia perché sono state previste delle indennità di carica per i Consiglieri e in questo momento di difficoltà appare superfluo introdurre interventi di questo genere.

MM-SC

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Comunicato n° 239 del 22 aprile 2015
Approvata una risoluzione sullo scorretto smaltimento di rifiuti nella discarica di Brissogne

Il Consiglio regionale, nella sua seduta del 22 aprile 2015, ha approvato all'unanimità una risoluzione iscritta in Aula dai gruppi UVP, Alpe, M5S e PD-SVdA in merito alla presenza di rifiuti non urbani (cassonetti, materiali corrosivi e copertoni) alla discarica di Brissogne, così come segnalato dall'Associazione Valle virtuosa e riportato dagli organi di stampa.

L'iniziativa, così come emendata su proposta dell'Assessore al territorio e ambiente e del Consigliere Roscio, intende impegnare il Governo regionale ad accertare immediatamente i fatti tramite le forze preposte e a far mettere in sicurezza l'area, oltre a riferire tempestivamente alla terza Commissione consiliare in merito.

All'inizio della discussione, il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha spiegato che l'iniziativa mirava ad impegnare la Giunta regionale ad informare il Consiglio sull'accaduto, a far luce sull'episodio e su eventuali iniziative immediate da intraprendere, anche attraverso la nomina di una Commissione speciale o il coinvolgimento della terza Commissione.

Il Consigliere di Alpe Fabrizio Roscio ha quindi chiesto che la Giunta regionale riferisca in merito alle motivazioni che hanno portato allo smaltimento irregolare dei rifiuti speciali a Brissogne. Siccome accedere alla discarica non è concesso a tutti e vengono seguite particolati procedure, ha proseguito Roscio, i controlli devono essere fatti da soggetti terzi, non dal gestore della discarica stessa. Oltre a fare chiarezza, ha detto, chiediamo di prendere provvedimenti nel caso siano davvero accertate irregolarità, valutando anche la convenzione in essere per la gestione della discarica, perché certi episodi non devono succedere.

Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S) ha evidenziato che dalle foto emerge la presenza di rifiuti con etichette di prodotti chimici e corrosivi. Siamo ad un punto di non ritorno alla discarica, ha dichiarato, sarebbe anche il caso di porsi domande sul fatto che il percolato va a finire nelle nostre acque: bisogna capire cosa succede in quella discarica e rassicurare la popolazione.

Il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA) ha sostenuto che questa è la dimostrazione di come sia utile una collaborazione tra la società civile e l'organo politico. Sarà importante, ha aggiunto, individuare i responsabili di eventuali illeciti e capire quali organi di vigilanza non hanno compiuto adeguatamente il loro lavoro. Stiamo parlando della tutela dell'ambiente, ha concluso il Consigliere, ma anche della salute pubblica, bisogna agire celermente.

Ha quindi preso la parola l'Assessore al territorio e ambiente specificando che, basandosi sulla fotografie, è indubbio che rifiuti di tal genere avrebbero dovuto seguire un'altra strada e non trovarsi in discarica. Abbiamo scritto subito una lettera al gestore della discarica, ha annunciato, per sollecitare chiarimenti: qualora siano appurate delle irregolarità, qualcuno dovrà risponderne. Visto che le fotografie, stando agli organi di stampa, risalirebbero a una decina di giorni fa, l'Assessore ha precisato che se la segnalazione fosse pervenuta tempestivamente si sarebbe già provveduto ad affrontare la questione, senza aspettare il Consiglio odierno. Ha quindi ribadito che i pneumatici non devono essere conferiti in discarica. Ha infine precisato che, oltre alla lettera alla società che ha in gestione sono stati già attivati i tecnici dell'Assessorato e il Corpo forestale per le verifiche del caso.

MM

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Comunicato n° 240 del 22 aprile 2015
Approvata una risoluzione sulla programmazione dei ritiri delle squadre di calcio

In conclusione dei lavori dell'adunanza del 22 aprile 2015, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una risoluzione riguardante la programmazione degli eventi sportivi e i ritiri estivi delle squadre di calcio in Valle d'Aosta.

Il testo, iscritto in Aula dai gruppi UVP, Alpe e M5S, impegna il Governo a riferire in Commissione consiliare per fare luce sulla vicenda della mancanza di interesse per il ritiro estivo del Milan e sul mancato ritiro estivo della Juventus, nonché a illustrare le azioni di programmazione futura della politica di promozione turistica della Valle con particolare riferimento agli eventi sportivi e ai ritiri di calcio al fine di coinvolgere maggiormente la Commissione stessa su queste scelte.

Il tema è stato introdotto dal Consigliere dell'UVP Laurent Viérin che ha richiamato le notizie apparse sugli organi di informazione secondo le quali la Regione avrebbe rifiutato un eventuale ritiro estivo in Valle del Milan, malgrado le richieste avanzate dalla stessa società e a seguito, anche, della rinuncia della Juventus ad effettuare il proprio ritiro estivo a Châtillon. Per il Consigliere, questo evento avrebbe potuto rappresentare un interessante indotto per il comprensorio di quella zona oltre che avere positivi risvolti per l'immagine della Valle, invece gli organi di stampa hanno fatto emergere una mancanza di considerazione da parte dell'Assessorato del turismo per il metodo riservato al Milan. Per il Consigliere queste strategie dovrebbero essere attuate in sinergia con la Commissione competente e con gli attori economici del territorio.

Il Capogruppo di Alpe, Albert Chatrian, ha aggiunto che la condivisione significa anche poter contribuire alle scelte strategiche per il futuro della comunità: la zona di Châtillon sta attraversando un momento difficile e sarebbe importante fare chiarezza su cosa si intende fare, avendo anche appreso, sempre dagli organi di stampa, dell'eventuale arrivo di un'altra squadra in Valle per un ritiro estivo. Il Consigliere ha sottolineato che le informazioni in merito vanno condivise correttamente con il Consiglio regionale; spiacerebbe che argomenti così rilevanti per le ricadute sul territorio venissero sottaciuti per poi essere strumentalizzati per la campagna elettorale comunale.

L'Assessore al turismo ha annunciato il voto favorevole alla risoluzione, rilevando che al di là delle questioni che saranno chiarite in Commissione, i rapporti con la Juventus sono ottimi, ma, come è stato già ricordato, questa squadra ha rivisto le proprie strategie rispetto ai ritiri estivi. Riguardo al Milan, l'Assessore ha riferito che il giorno dopo la pubblicazione dell'articolo di giornale, i rappresentanti ufficiali della squadra hanno dichiarato la loro estraneità a determinate strumentalizzazioni: da nessuna parte, il Milan si è sentito trattato male e non ha voluto alimentare polemiche di alcun tipo. Per l'Assessore, la Commissione consiliare sarà anche l'occasione per analizzare le proposte avanzate da parte di una serie di squadre che hanno identificato nella Valle d'Aosta il luogo ideale per effettuare i propri ritiri calcistici.

La Consigliera Carmela Fontana (PD-SVdA) ha preso la parola per precisare di non essere mai stata contraria all'effettuazione del ritiro della Juventus, ma che, in un momento in cui centinaia di operai forestali avevano perso il lavoro, avrebbe optato per aiutare queste persone anziché impegnare tre milioni di euro per un ritiro di calcio. Il gruppo non ha sottoscritto la risoluzione in coerenza a questo fatto, ha affermato, non perché non si ritenga vantaggioso far venire in Valle importanti squadre di serie A: l'importante è che ogni discussione su questioni di tal genere venga fatta avendo presente un quadro complessivo degli eventi e delle risorse.

Il Consigliere Laurent Viérin ha espresso dispiacere per l'opportunità persa: il dato di fatto è che la Juventus quest'anno non verrà in Valle d'Aosta e le categorie economiche ne risentiranno. Il Consigliere ha quindi invitato l'Assessore a pianificare meglio le attività, anche perché sono stati realizzati impianti sportivi ad hoc e ha auspicato che l'Assessore faccia al più presto chiarezza in Commissione.

Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi mercoledì 6 e giovedì 7 maggio 2015, in riunione ordinaria e sessione europea e internazionale.

 

 

SC

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