Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 937 du 7 octobre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 937/XVI - Interpellanza: "Iniziative incisive atte ad arginare in maniera efficace l'assunzione smodata di alcool fra i giovani".

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 34 consiglieri riprendiamo l'ordine del giorno con il punto n. 42. Per l'illustrazione, il consigliere Ganis ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Iniziative in merito al problema dell'abuso di alcool ne sono state fatte a iosa, questo a dimostrazione che tale fenomeno è sempre attuale e coinvolge sempre più non soltanto le persone adulte ma anche gli adolescenti. Questa interpellanza nasce anche dal fatto che il sottoscritto, nelle vesti di genitore, si sente maggiormente preoccupato per questo fenomeno largamente in crescita. L'Osservatorio nazionale alcool dell'Istituto superiore di sanità ha diramato uno studio che rileva la geografia del consumo di alcool in Italia e la Valle d'Aosta si è aggiudicata il primato di Regione con la percentuale più alta di consumatori di alcool. La tendenza riscontrata dimostra che il consumo di alcool cresce in misura direttamente proporzionale rispetto all'altitudine, infatti l'abitudine a bere diminuisce presso i centri costieri tanto che Regioni come la Basilicata riportano il maggior numero di astemi con circa il 37 percento della popolazione, e così la Valle d'Aosta è la prima classificata, seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano e Friuli Venezia Giulia. Questo sta a significare che il consumo di alcool tende ad aumentare man mano che ci si sposta verso il nord, come a significare che i Paesi che presentano legami al consumo di alcool sono quelli con un tenore di vita molto elevato. Inoltre è emerso che tra gli adolescenti questo fenomeno è molto diffuso, un trend che preoccupa e che ci lascia sbigottiti davanti ai numeri veramente impressionanti. Nel 2019 il 66 percento della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcoolica nell'anno.

I dati Istat riferiti all'anno 2019 confermano la tendenza degli ultimi anni, infatti si riscontra un aumento del consumo occasionale e del consumo fuori pasto, soprattutto nella fascia di età compresa fra i 18 e i 24 anni. Un problema sempre più diffuso anche attraverso comportamenti a rischio come quello di bere in modo smisurato e finalizzato a un rapido raggiungimento dell'ubriacatezza, il cosiddetto "binge drinking". Si assiste inoltre a sensibili cambiamenti del tipo di bevande consumate, infatti si avverte una diminuzione del consumo di vino e di birra, mentre aumenta l'abitudine di consumare superalcoolici. Dulcis in fundo il lockdown ha cambiato la modalità di approvvigionamento delle bevande alcooliche, infatti in questo periodo il mercato ha rafforzato nuovi canali alternativi come le vendite on-line che sono anche meno controllate.

Bisogna ricordare che la legge, nello specifico l'articolo 689 del Codice penale, vieta la somministrazione e la vendita di alcoolici ai minori di 16 anni, ma tale controllo diventa difficoltoso con le vendite on-line. Inoltre l'isolamento dovuto a questa pandemia ha portato ad aumentare il consumo di alcool spesso per compensare la tensione dovuta alle problematiche economiche, lavorative e relazionali. Il bere è diventato una valvola di sfogo, un modo per estraniarsi dalla realtà che ha colpito sicuramente le persone più fragili e deboli già penalizzate dalla situazione economica attuale. Inoltre ricordo che l'abuso di alcool può causare oltre duecento condizioni patologiche tra cui lesioni, disordini psichici e comportamentali, patologie gastrointestinali, numerosi tipi di cancro fino al rischio di aumentare le violenze.

In merito a queste considerazioni, interpelliamo dunque l'Assessore per sapere se sia a conoscenza del problema che attanaglia soprattutto i giovani, i quali utilizzano come modalità l'assunzione smodata di alcool finalizzata a un rapido raggiungimento dell'ubriacatezza meglio conosciuta come binge drinking e se intende intraprendere iniziative incisive al fine di arginare in maniera efficace i comportamenti sbagliati legati al consumo di alcool.

Presidente - Per il tempo restante la parola al consigliere Perron.

Perron (LEGA VDA) - Mi sono unito volentieri alla lodevole iniziativa del collega Ganis ma soltanto per ricordare - e ovviamente l'Assessore conoscerà i temi decisamente meglio di me - che i danni dell'alcool sugli adolescenti sono maggiori rispetto agli adulti in quanto i ragazzi 16-18 anni non hanno ancora gli enzimi per la digestione degli alcoolici e anche i danni cerebrali che si fanno con lo smodato uso di bere poi si possono portare avanti negli anni. Più in generale è il tema delle dipendenze, molti giovani sappiamo fanno abuso di alcool abbinato spesso anche alla cannabis, ovviamente qui siamo su sostanze quanto meno attualmente illegali, unisco anche gli psicofarmaci, più volte ho lavorato a scuola con ragazzi che già a 16-18 anni dicevano di non riuscire più a dormire se banalmente non si fumavano qualche sostanza oppure in alternativa prendevano degli psicofarmaci, le benzodiazepine per dormire, quindi abbiamo delle condizioni che sono decisamente preoccupanti fra questi giovani. Tra l'altro, ho cercato un po' di dati e ho visto che, ad esempio, sul fumo di sigarette il tasso più elevato dei 15-16enni in Europa che fumano sono proprio in Italia, siamo al 37 percento, quindi sono tutte cause e sintomi di un malessere che si uniscono spesso poi con la mancanza di attività fisica, si crea il problema dell'obesità e quindi cicli negativi che si vanno a sommare e poi pesano, oltre alla condizione di questi ragazzi che diventano adulti, poi sulle condizioni del sistema sanitario in futuro con un peso anche qua decisamente importante.

Sempre cercando un po' di dati, ho visto che nel 2018 sedici città italiane avevano aderito a un'interessante iniziativa della Fondazione Veronesi che si intitolava: "Io vivo sano" per sensibilizzare i ragazzi nelle scuole, quindi questo è anche un po' il senso del mio intervento avendo lavorato in quel mondo, credo che anche il mondo della scuola dovrebbe essere sensibilizzato spesso su queste tematiche. A mia memoria non ricordo tante iniziative di questo tipo, forse più sulle droghe ma sul bere che sappiamo, come diceva il collega Ganis, è estremamente diffuso qua in Valle, probabilmente iniziative in questa direzione potrebbero essere sensate e quindi qui direi che potremmo anche valutarle.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Barmasse, ne ha facoltà.

Barmasse (UV) - Posso confermare intanto quello che ha detto il consigliere Perron, l'enzima deputato al metabolismo dell'alcool è il lattico deidrogenasi, che nei ragazzi ovviamente è presente in percentuale minore, quindi gli effetti tossici sono maggiori sull'organismo. È anche il motivo per cui nei bevitori cronici c'è quella che noi chiamiamo maggiore sopportazione dell'alcool, che in realtà non è altro che lo stimolo alla produzione di lattico deidrogenasi che si è determinata nel tempo dovuta all'alcool.

Ritornando alle altre domande dell'interpellanza, la Regione Autonoma Valle d'Aosta partecipa da molti anni a uno studio di sorveglianza nazionale denominato HBSC (Health Behaviour in School-aged Children), che studia la salute dei nostri ragazzi di 11-13 e 15 anni stimando, fra l'altro, i comportamenti a rischio in adolescenza, fra questi vi è sicuramente il monitoraggio del consumo di alcool occasionale e del fenomeno denominato binge drinking. Nel corso dell'ultimo rapporto HBSC 2018 ai ragazzi italiani è stato chiesto di indicare se consumino bevande alcooliche e con quale frequenza. I dati regionali raccolti sono stati posti a confronto con il dato medio nazionale che mostra un progressivo aumento con l'età. Se infatti a 11 anni e l'1 percento circa di entrambi i generi a riferire almeno due esperienze di ubriachezza, tali quote raggiungono il 19 percento fra i ragazzi e il 16 percento tra le ragazze a 15 anni. Le differenze di genere diventano più salienti all'età dei 15 anni. Coerentemente con quanto suggerito dal dato medio italiano, in generale il fenomeno è più presente nei ragazzi rispetto alle coetanee. Sono a segnalare principalmente due Regioni: la Sardegna e la Basilicata, dove i ragazzi quindicenni che hanno dichiarato di essere stati ubriachi almeno due volte nella vita sono rispettivamente il 39 percento e il 29 percento rispetto alle coetanee: 27 percento e 14 percento. La Liguria invece si caratterizza per una maggiore quota di ragazze quindicenni: 23 percento, rispetto ai coetanei: 15 percento. In alcune Regioni, Valle d'Aosta, Sardegna e Basilicata a 15 anni il fenomeno è stato riportato a una quota di ragazzi decisamente superiore rispetto alla media nazionale e lo stesso accade per le ragazze della Valle d'Aosta, della Provincia Autonoma di Bolzano, del Molise e della Sardegna.

Sulla base di quanto riportato, è quindi indispensabile adottare politiche di promozione di stili di vita corretti, di prevenzione, di contrasto agli abusi monitorando i consumi e identificando i fattori a essa associati. Da tempo in realtà sono state intraprese a livello regionale o aziendale iniziative diverse, prevalentemente organizzate o coordinate dalla S.S. SER.D. tendenti a prevenire l'alcooldipendenza. Ricordiamo alcune iniziative già effettuate o in fase di realizzazione sul territorio regionale, la campagna "Non siete soli", campagna di comunicazione contro le dipendenze da alcool, tabagismo, gioco d'azzardo e droghe avviata a fine ottobre 2019 e condotta attraverso affissioni, banner, social media e carta stampata a cui sono seguiti incontri sul territorio.

Il SERD da diversi anni promuove un progetto di prevenzione presso le scuole valdostane presente sulla piattaforma per il personale docente Webecole dell'Assessorato dell'istruzione, che si articola in quattro dispositivi: sportello di ascolto rivolto a studenti, genitori e docenti, formazioni docenti, gruppi di supporto ai docenti per l'aiuto a studenti problematici, incontri informativi da rivolgere ai genitori, interventi di sensibilizzazione sul territorio come l'ultimo webinar che si è svolto il 18 maggio 2021 intitolato: "Adolescenza e consumo di alcool, le ali di Icaro" tenuto da una psicologa del SERD nell'ambito del ciclo di incontri "Dipendere, i giovani tra le vecchie e le nuove droghe", in collaborazione con il Comune di Châtillon, il gruppo cultura La Cittadella dei giovani, interventi rivolti agli studenti e docenti dell'istituzione scolastica di primo e di secondo grado concordati insieme al personale docente anche nell'ambito delle edizioni delle settimane della legalità.

Azioni invece in fase di realizzazione, programma 2021-2022: adozione del network Youngle per la promozione del benessere nei contesti scolastici, del divertimento notturno e sui social network tramite percorsi di intervento sul web e sul territorio, progetto del CCM (Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) ideato e promosso dal Comune di Firenze, Regione Toscana e attivo dal 2012. Youngle è un network nazionale presente con quindici centri presenti in dieci regioni ed è stato segnalato dal Ministero della salute all'OMS per la prevenzione del disagio in adolescenza inserito da quest'ultima tra le best practices mondiali, (Atlante W.H.O. Menthal health Atlas country profile 2014-2016). Il progetto prevede l'apertura sui social media Facebook, YouTube, Instagram di pagine e profili finalizzati all'intercettazione del disagio adolescenziale. Si tratta del primo servizio pubblico di ascolto e counseling sui social media rivolto agli adolescenti e gestito da adolescenti con il supporto di psicoterapeuti, educatori ed esperti di comunicazione, on-line due giorni a settimana con due chat dedicate dalle ore 21:00 alle ore 23:00, uno o più social gestito da una redazione composta da almeno dieci peer affiancati da due psicologi... Percorso Ebbrezza è un modulo di esercitazioni pratiche da adottare nei progetti di sensibilizzazione contro l'abuso di alcool nelle scuole e sul territorio, cioè indossando gli occhiali "alcoolvista" è possibile percepire quali sono i veri effetti dell'alcool sulla visione e rendersi consapevoli dei rischi dovuti a quest'alterazione in modo ludico ma realistico. Essi consentono a chi li indossa e a chi osserva l'esperimento di integrare l'esperienza pratica con le informazioni fondamentali sulle conseguenze del consumo eccessivo di alcool che verranno date. È prevista la distribuzione di etil-test monouso semplice e affidabile da offrire a tutti i partecipanti per controllare l'alcolemia e pertanto l'idoneità alla guida evitando i comportamenti pericolosi dovuti all'ebbrezza. Quest'ultima iniziativa, purtroppo, è stata sospesa lo scorso anno per via della pandemia e delle restrizioni a essa correlate, ci proponiamo di effettuarla nel corso del 2022.

Partecipazione a cicli di trasmissioni radiofoniche: l'auspicio è quello di sfruttare tutti gli spazi di comunicazione disponibili per sensibilizzare la comunità valdostana intorno al tema della dipendenza da sostanze legali, illegali e dai comportamenti compulsivi. Azioni invece a medio-lungo termine 2020-2025, il piano regionale della prevenzione 2020-2025 in fase di validazione ministeriale e ratifica con DGR regionale declina un programma predefinito che si occupa di contrasto alle dipendenze patologiche. Saranno sviluppate e portate a termine numerose azioni di prevenzione che coinvolgeranno la scuola, la sanità, la comunità, gli ambienti di intrattenimento giovanile, delle associazioni no profit, delle associazioni sportive, delle parrocchie, delle circoscrizioni e i raduni musicali delle Forze dell'ordine. L'attenzione dei professionisti coinvolti si concentrerà anche sulla prevenzione selettiva al fine di ottenere una diagnosi precoce, soprattutto nell'età evolutiva, mediante il supporto educativo alle famiglie che presentino figli con disturbi comportamentali precoci e condizioni di vulnerabilità alla dipendenza. Le azioni che saranno messe in cantiere con priorità saranno la redazione dei protocolli interni, la continuazione della formazione nelle istituzioni scolastiche, la riapertura del Servizio di alcologia presso il SER.D.. Tra le azioni di maggiore interesse ricordiamo la campagna di prevenzione da parte del SER.D. in merito all'abuso alcoolico destinate alla popolazione con l'obiettivo di incidere sulla cultura "bagnata" valdostana e offrire maggiore trasparenza sulla fruizione dei servizi disponibili alla cura e alla riabilitazione. Potranno essere coinvolte altre strutture ospedaliere che si occupano di patologie alcoolcorrelate.

Formazione operatori-genitori, verranno svolti interventi formativi nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile da parte di educatori e psicologi dell'Azienda USL rivolti ai docenti e familiari al fine di trasferire loro le competenze relative al precoce riconoscimento del comportamento a rischio. In collaborazione con l'Assessorato della sanità il DSM organizzerà entro il 2025 una formazione rivolta agli operatori del DSM (Dipartimento di Salute Mentale), agli MMG, PLS, cioè medici di base e pediatri di libera scelta, tutti gli attori coinvolti nel programma sulla progettazione partecipata di interventi interdisciplinari e intersettoriali.

L'attività sul campo: nel corso degli anni scorsi sono stati istituiti i progetti per la riduzione del danno da abuso di sostanze utilizzando un'unità di strada con a bordo un educatore e un infermiere. Per il prossimo quinquennio si istituiranno nuovamente punti di sostegno raggiungendo anche le vallate laterali solitamente meno servite dal SER.D.. Azioni sul sito web ove sia possibile poter avere un contatto diretto, dinamico e interattivo con un'utenza particolarmente attratta dalla tecnologia web e incline all'uso di sostanze. La comunicazione di tale sito avverrà attraverso i canali social, attraverso tale sito sarà possibile scaricare una app che consentirà ai giovani di comunicare direttamente con esperti della dipendenza, Youngle. In conclusione, nella consapevolezza di dover contrastare in maniera incisiva dal punto di vista politico, sanitario, educativo e sociale fenomeni come quello delle dipendenze, soprattutto negli adolescenti, abbiamo predisposto un programma articolato e pluriennale di educazione sanitaria prevenzione da attuare nel medio periodo che promuova corretti stili di vita. Sono stati definiti anche interventi prioritari per contrastare situazioni a maggiore rischio. L'efficacia di tali azioni sarà monitorata attraverso la periodica raccolta dei dati utilizzando i sistemi di sorveglianza nazionale. L'obiettivo dichiarato dai nostri programmi è quello di limitare stabilmente fenomeni estremi legati al consumo di alcolici negli adolescenti e in più in generale di qualsiasi forma di dipendenza.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Grazie Assessore per aver fatto un report sulla situazione e per averci fatto conoscere anche nuovi metodi di sensibilizzazione al problema, anche perché ad oggi tutti gli sforzi non hanno risolto molto il problema: ecco perché occorrono, come ha detto lei, ulteriori iniziative più incisive al fine di poter arginare il fenomeno della diffusione dell'abuso di alcool, soprattutto tra i giovani, un problema annoso che perdura ma, grazie a delle iniziative mirate e con una prevenzione lungimirante, si può arginare. La scuola può essere il luogo in cui educazione, informazione, controllo e sicurezza dovrebbero trovare completa integrazione. Proprio per questi motivi, sarebbe opportuno che gli istituti scolastici valdostani, non dico tutti ma almeno una parte, attivassero dei programmi educativi rivolti a studenti, docenti e personale, al fine di ottenere una visione completa sui temi che riguardano la salute e i giovani in primis. La scuola quindi potrebbe essere veramente l'arma vincente ma non basta e come lei, Assessore, ha ribadito ci vuole anche il supporto del personale sanitario, delle famiglie. Infatti, grazie a una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione congiunta con il mondo della scuola, si potrebbe crescere dei giovani attenti alle buone abitudini e ai buoni stili di vita per tutti i tipi di dipendenza e non solo quella dell'alcool come ha detto il collega Perron. Permettetemi una riflessione personale: non credo che l'abuso di alcool sia per certi versi un aspetto culturale della vita della comunità valdostana, sono stereotipi che vanno rimossi.

Presidente - Per il tempo restante la parola al consigliere Perron.

Perron (LEGA VDA) - Grazie per la risposta, Assessore, ci fa ovviamente piacere che ci sia una particolare attenzione in merito con tutte queste iniziative che lei ci ha elencato.