Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 932 du 7 octobre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 932/XVI - Interpellanza: "Finanziamento di interventi per lo sviluppo di 'Aosta capitale dell'autonomia' nel prossimo bilancio regionale".

Bertin (Presidente) - Possiamo riprendere con l'interpellanza al punto n. 37 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Questa interpellanza vuole cercare di fare chiarezza e fare il punto su quello che è il rapporto tra la Regione autonoma e il Comune di Aosta. In particolare, riprende i contenuti della legge 27 del 2011 denominati "Interventi per lo sviluppo di Aosta capitale dell'autonomia". A fronte di questo, spesso è capitato e capiterà ancora di parlare in questo Consiglio di tutta una serie di opere, di investimenti, di scelte che direttamente o indirettamente incombono sulla città di Aosta. Ci sono dei cantieri che ormai fanno parte, purtroppo in questo stato, dell'arredo urbano: penso a quello della nuova università, quello dell'ospedale, si è parlato tempo fa anche della struttura di Via Brocherel. Poi è capitato e capita anche di veder spuntare palestre un po' dappertutto, per quello che riguarda anche le notizie e le valutazioni. E poi ci sono anche delle realtà, lo voglio citare, non l'ho scritta nelle premesse dell'interpellanza, ma anche lo stabile del Maria Adelaide che rimane lì, possiamo dire, a futura memoria. A fronte di questo ci sono poi ulteriori evoluzioni e notizie, e sono contento che la risposta arrivi da un gran conoscitore della città e del bilancio della città di Aosta, l'assessore Marzi: la notizia è del 17 settembre scorso, riguardo alla quale ci siamo trovati una nuova idea di edificio scolastico del Manzetti. Abbiamo tutta una serie di più o meno grossi tasselli che vengono costruiti, ma nell'insieme si vede un disegno che non è definito. E poi in ultimo ho voluto anche citare il progetto dell'elettrificazione della tratta Aosta-Ivrea, non tanto perché è diventato un po' un feticcio di questo Consiglio, ma perché anche lì ci saranno degli interventi - collega Guichardaz poi la vedremo quando arriverà il progetto, se arriverà il progetto - per il rifacimento della stazione, che anche questa incombe sulla città di Aosta. E sicuramente mi sono perso ulteriori cantieri o cantierizzazioni che incombono sulla città e io direi su tutta la cittadinanza di quella che è la nostra capitale.

A fronte di questo si chiede per l'appunto al Governo regionale di conoscere se a oggi sia in corso un dialogo continuativo con l'amministrazione comunale della Città di Aosta, in merito alle cantierizzazioni in essere e a quelle future. Su questo sicuramente l'assessore mi ricorderà che in più di un'occasione si è già dato in parte contezza di interlocuzioni con la Città di Aosta; benissimo, ma volevo capire se c'era effettivamente un dialogo, un tavolo definito. Tra l'altro, ricordo che in parte a parti avverse con l'assessore Marzi, l'assessore all'epoca comunale, ci si era anche incontrati per definire a suo tempo una proposta di questo tipo e quindi volevo capire quale fosse lo stato delle interlocuzioni in senso appunto di formalizzazione. Se le modalità di ristrutturazione dell'edificio scolastico Manzetti, così come riportato dai giornali, sia stata condivisa con l'amministrazione comunale, perché la condivisione con l'amministrazione, o meglio, con il Consiglio regionale, avviene grazie a questa interpellanza, perché io penso e sfido i colleghi, che magari non sono di maggioranza o non sanno se sono ancora in maggioranza magari, perché abbiamo anche questa terza categoria, se sapevano di questo progetto. E poi, va benissimo che ci sia una spinta di novità nella progettazione della politica valdostana, però sapere le cose è comunque utile e oggi penso che possiamo anche fare il punto su questo aspetto. E se sia intenzione, nell'ambito del prossimo provvedimento di bilancio di previsione, procedere al finanziamento o rifinanziamento delle opere strategiche della Città di Aosta, anche nell'ambito dei principi definiti dalla legge Aosta capitale dell'autonomia.

In particolare, su questo aspetto sono andato a vedermi quelli che sono oggi gli stanziamenti, nel senso che noi abbiamo due partite: una di spese correnti e una di conto capitale; nel bilancio di previsione si prevedeva uno stanziamento flat di un milione e mezzo per le spese correnti e di un milione per quelle di investimento, tranne sul 2023 pe cui si ipotizzavano 2 milioni di euro.

Vi è poi un aggiornamento che ho trovato al primo ottobre, quindi fresco fresco, laddove appunto si rimodulano un po' le cifre per quello che riguarda le previsioni del 2021, dove la cifra sostanzialmente si aggira sui 3 milioni di euro. Per poi anche vedere, perché sappiamo e dobbiamo ricordarcelo che non esiste solo il bilancio di previsione ma anche i consuntivi, le consuntivazioni che sono un po' meno, diciamo, ottimiste rispetto agli stanziamenti e quindi ci troviamo degli impegni che sono leggermente sotto la soglia di previsione.

Al di là di questo, il problema è che, per semplificare il quadro, se lo sviluppo di determinate iniziative passa anche da stanziamenti specifici, e lo abbiamo visto e tra l'altro su più iniziative, penso alla nuova università, sia mia sia del collega Distort ad esempio a cui lei ha risposto "ci sono degli stanziamenti specifici", io mi chiedo se la nostra capitale dell'autonomia possiamo svilupparla e finanziarla con 2 milioni e mezzo all'anno non spesso totalmente utilizzati.

Presidente - Per la risposta l'assessore Marzi.

Marzi (AV-SA) - Davvero grazie, collega Aggravi, per la possibilità di confrontarci su questo tema. Lei ha posto tre domande, io partirò dalla seconda, in parte dalla terza, per poi tornare alla prima rispetto ad alcuni temi più specifici e più di connotazione politica.

Con riferimento al secondo punto, evidenzio che le citate notizie di stampa hanno riportato le modalità di ristrutturazione dell'edificio scolastico Manzetti, dedotte dalla relazione metodologica presentata in sede di gara dai professionisti risultati aggiudicatari del servizio di redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica.

Tra le ipotesi di intervento di ristrutturazione o di demolizione e nuova costruzione i professionisti hanno optato per quest'ultima soluzione che consente un'ampia flessibilità sia dal punto di vista architettonico che funzionale. Inoltre, la ricostruzione distaccata del nuovo edificio dallo storico Saint Bénin permetterà di valorizzare il medesimo, in quanto attualmente i due edifici risultano costruiti in aderenza, oltre a consentire di realizzare nuovi fruibili spazi pubblici. Infine, l'ipotesi di una nuova costruzione permette un ottenimento di elevati standard in termini prestazionali sotto il profilo strutturale, sismico, impiantistico, energetico e acustico non comparabili con quelli ottenibili con un mero intervento di ristrutturazione, garantendo così, tra l'altro, anche una maggiore qualità finale dell'opera. La struttura edilizia strutture scolastiche ha avviato una serie di confronti con le strutture preposte al rilascio dei necessari pareri e autorizzazioni, tra cui naturalmente il Comune di Aosta, nell'incontro avvenuto lo scorso 16 settembre per approfondire lo sviluppo del progetto secondo i presupposti ipotizzati dai progettisti. Al momento le verifiche preliminari non si sono ancora concluse.

Veniamo al quesito 3. La legge regionale 27 del 14 novembre 2011, concernente "Interventi per lo sviluppo di Aosta capitale dell'autonomia", stabiliva la disciplina da parte della Regione della realizzazione del finanziamento di opere pubbliche per lo sviluppo della città di Aosta, autorizzando un finanziamento complessivo nel decennio 2012-2021 di 15 milioni di euro; naturalmente questi 15 milioni di euro sono in titolo 2 della spesa, perché in parallelo, come da lei citato, c'erano altrettanti 15 milioni di euro in titolo 1. Con deliberazione 1332 del 22 giugno 2012 la Giunta regionale approvava, tra l'altro, il piano di interventi, rinviando a successivi atti l'approvazione delle modalità dei trasferimenti finanziari a favore del Comune di Aosta.

In seguito il Comune di Aosta, negli anni 2013, 2018, 2019 e 20 rappresentava all'Amministrazione regionale specifiche richieste di modifica e di aggiornamenti del piano, sia in ordine a stralci di integrazione degli interventi che dei tempi di realizzazione, determinando una riduzione dei costi complessivi dagli originali 15 milioni a 12 milioni di euro. Pertanto, con legge regionale 1 dell'11 febbraio del 2020, legge di stabilità - anche questo lei si ricorderà che ci ha visto viverla assieme, ahimè (non per l'"assieme", ma per i giorni che stavamo vivendo) - per il triennio 2020-2022, l'Amministrazione ha rimodulato la spesa complessiva e il periodo di riferimento, passando dal finanziamento complessivo originario di 15 milioni di euro nel decennio 2012-2021 al finanziamento attuale pari a 12 milioni di euro con riferimento al periodo 2012-2024.

In conseguenza di quanto sopra esposto, con deliberazione 843 del 28 agosto 2020, veniva rimodulato il piano delle opere strategiche per la città di Aosta nell'ambito dei principi definiti dalla legge Aosta capitale dell'autonomia, come richiesto e trasmesso in ultimo dal Comune di Aosta con nota in data 27 agosto 2021. Tale attuale rimodulazione prevede quattro assi di interventi che concernono: la riqualificazione delle piazze Roncas e Giovanni XXIII, la costruzione del parcheggio pluripiano nella zona F8, la realizzazione della rotonda su Via delle Betulle, la sistemazione della piazza dell'Arco d'Augusto e gli interventi di pedonalizzazione dell'area circostante. Gli originali interventi relativi al Montfleury e al Palaghiaccio sono stati stralciati, in quanto dirottati all'accesso al finanziamento ministeriale del bando periferie, mentre l'intervento sullo stadio Puchoz è stato stralciato direttamente dall'Amministrazione comunale.

Sono ad oggi già stati trasferiti al Comune di Aosta 5.019.332 euro e le risorse per il completamento delle opere sono disponibili secondo la previsione di spesa per il triennio 2021-2023, che prevede i seguenti importi: 2.980.667 euro per il 2021, 1 milione di euro per l'anno 2022, 2 milioni di euro per l'anno 2023. Un ulteriore stanziamento di un milione di euro è previsto per l'anno 2024, a chiusura del totale del finanziamento dei complessivi 12 milioni di euro. Al momento gli stanziamenti previsti soddisfano le attuali esigenze del piano di intervento presentato dal Comune di Aosta e dallo stesso rimodulato nel corso degli anni secondo le esigenze della città, ai conseguenti indirizzi dell'amministrazione e alle intervenute nuove opportunità di finanziamento.

Ho voluto risponderle in maniera puntuale rispetto al tema da lei posto dalla domanda n. 2 e n. 3 perché, secondo me, questo può essere spunto concreto, perché sennò si rischiava di perdere in un quadro invece più politico legato a una legge che, come da lei citato, e tra l'altro qui ci sono persone che l'hanno vissuto davvero, è partita nel 2012 in un momento molto delicato, a seguito di tutta una serie di interventi previsti che avevano visto nascere Aosta capoluogo negli anni novanta. C'erano stati poi una serie di interventi dedicati, interventi puntuali, opere pubbliche specifiche all'inizio del XXI secolo, ma con la giunta Giordano di allora - tra l'altro qui ci sono sia l'allora assessore alle finanze della giunta Giordano e l'allora Presidente della Giunta - che concordò con l'amministratore comunale il piano di Aosta capitale. Lei giustamente diceva: si può concretizzare l'autonomia del capoluogo regionale in uno stanziamento da un milione e mezzo di euro in parte corrente e da un milione e mezzo di euro in conto capitale per dieci anni per un totale di 30 milioni di euro? La mia risposta è no. Tra l'altro, ho citato tutta una serie di lettere che sono partite, sono quasi tutte a mia firma nei confronti dell'Amministrazione regionale, a mia firma dopo dibattiti in Consiglio comunale accesi e forti rispetto a una serie di tematiche.

Quello che posso dirle per esperienza diretta è che sicuramente il trasferimento in parte corrente di Aosta capitale risulta essere vitale per il capoluogo regionale. Ricordiamoci che nell'arco temporale che va dal 2012 al 2015 Aosta si è trovata nella condizione di dover subire quello che ai tempi era il patto di stabilità. Il patto di stabilità, con un ragionamento che allora funzionava per cassa sugli investimenti, per una città che nell'arco temporale del lustro 2005-2009 esplicitava una media di 22 milioni di euro all'anno in conto capitale, risultava essere uno sfacelo. La media poi, dal periodo 2010-2014, scese a 8 milioni di euro e nel periodo successivo, quello che mi ha visto avere la solita fortuna di godere delle vacche sempre magre e mai grasse, passò praticamente a una media di un paio di milioni di euro. Sto parlando tecnicamente con una persona che ha questa passione della sintesi tecnica: capisce bene che, se ragioniamo per cassa su quel tipo di volumi, quelli del 2005-2009, il patto di stabilità praticamente per un intero lustro, quello della consiliatura Giordano, non permise mai di spendere in conto capitale e quindi un enorme problema!

Quando successivamente si arrivò e si passò al saldo finanziario eravamo già nella fase del predissesto, cioè la prima azione che venne posta in essere dalla giunta Centoz appena praticamente arrivò fu quella di dover dichiarare il predissesto a fine dicembre 2015 e inizio gennaio del 2016. Per cui quindi il lustro successivo fu tutta una serie di azioni fuori dall'ordinario. La sintesi è straordinaria, però siccome spesso quando parliamo di cose straordinarie sembrano belle, non le posso citare in quel termine. Furono delle azioni fuori dall'ordinario, perché ovviamente il fatto che il capoluogo regionale di una Regione, che passava per ricca nel 2016, dovette dichiarare il predissesto per poter fare tutta una serie di azioni di contenimento della spesa corrente, passò un po' in sordina, ma ha avuto delle conseguenze rilevanti poi nel lustro successivo e anche nella capacità di spesa che gli uffici tecnici comunali - con questo non voglio dare delle giustificazioni, ma sto facendo una fotografia - dovettero poi fare. Queste spese si evidenziano - sto cercando di essere sintetico, ma di dare dei dati pregnanti - anche nella capacità di spesa. Qualcuno disse che sarebbe stato difficile spendere i soldi in conto capitale di Aosta capitale e di fatto effettivamente è stato difficile farlo. È stato complesso farlo sia per le difficoltà che ho citato di ordine tecnico, sia per le difficoltà che si hanno in materia di opere pubbliche anche a livello comunale nel dar corso a tutta una serie di interventi.

C'è un dato di fatto, però. Quando il sottoscritto e il sindaco Centoz, nell'autunno del 2019, si resero conto che ci si stava avvicinando a preparare l'ultimo bilancio di previsione del Comune di Aosta e l'ultimo bilancio di previsione del Comune di Aosta avrebbe comunque fatto cadere l'annualità nel 2022, quando Aosta capitale non ci sarebbe più stata, fecero una istanza alla Regione nella quale chiesero di rimodulare Aosta capitale fondamentalmente rimodulando gli interventi di spesa e, oltre a questo, anche a tagliarli. Per cui l'asse quinto, quello che ho citato, venne rimodulato e a margine di una rimodulazione degli interventi e degli interventi finanziari in conto capitale su Aosta capitale si decise anche di sintetizzare quelle che dovevano essere le opere che dovevano essere fatte, arrivando nel contempo a chiudere Aosta capoluogo.

Per cui una legge partita dagli anni novanta fu chiusa nella contrattazione complessiva che previde anche la ridefinizione di Aosta capitale.

Chiudo dicendo che al momento le interlocuzioni con il Comune di Aosta sono continuative. Naturalmente ci sono una serie di problemi da portare avanti, non abbiamo ancora avuto delle indicazioni rispetto al futuro di Aosta capitale, ma sicuramente la Regione deve farsi parte attiva per cogliere determinate istanze, ma anche per contestualizzarle rispetto all'esperimento che questi dieci anni hanno visto applicare nei confronti di una legge così importante che forse però andrebbe adeguata da tanti punti di vista. Siamo naturalmente a disposizione qualora ci dovessero essere questo tipo di proposte.

Presidente - Per la replica il consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Assessore la ringrazio, ma io non volevo assolutamente - però capisco che il tema e la passione, anche perché l'ha riguardata direttamente - io non volevo fare una cronistoria delle precedenti amministrazioni o dare dei giudizi su un'amministrazione di cui, pur non essendo cittadino di Aosta, ho qualche dubbio, questo me lo consenta, ma lo esprimerò su Twitter come fa l'ex sindaco. Per quanto riguarda il resto, se ho capito bene, al di là del futuro di Aosta capitale, di Aosta capoluogo, di Aosta boh, c'è il fatto che comunque il dialogo continuativo sia un dialogo à la carte, non vedo e mi sembra che non ci sia un progetto completo.

Sicuramente le varie rimodulazioni e gli aggiornamenti che lei ci ha dato sono utili a capire il quadro complessivo. Le chiederò la possibilità di avere la risposta scritta per la parte soprattutto sulle direttrici, perché almeno lì si capisce dove si va a finire. Sulla parte della spendibilità sappiamo che ovunque si vada c'è quel problema. Un giudizio complessivo è che non c'è un piano coeso e definito di quello che è il futuro di questa città, ma non soltanto dal punto di vista della Regione, io non lo vedo proprio neanche dal punto di vista dell'amministrazione comunale, ma è da osservatore esterno.

Forse è bene chiarirsi le idee e prima di pensare a ulteriori interventi, forse è bene definire un piano coeso e organizzato di quello che è lo sviluppo della città, perché altrimenti il dialogo continuativo à la carte diventa un dialogo che nel suo complesso non ha una visione complessiva: domani ragioniamo sul futuro del Puchoz, domani ragioniamo su Via Brocherel, domani ragioniamo sull'università, però ci siamo persi dei pezzi e, ad esempio, ci sono delle situazioni che non vengono governate.

Forse bisogna anche rivedere l'impianto di Aosta capitale, perché tra le righe ovviamente lei ha citato e ha parlato appunto di un trasferimento vitale che è quello del trasferimento corrente. Penso che qualsiasi Comune avesse una legge ad hoc riterrebbe che quel trasferimento è vitale, perché sappiamo che le spese correnti sono molto più gestibili delle spese di investimento. Bisogna però cambiare, perché altrimenti, al di là delle vicende terze, di contenzioso, di questioni più di natura giudiziaria che economica, rischiamo di avere dei cantieri che rimangono parte dell'arredo, e questo non va bene.

Io penso che per forza di cose un rapporto più forte tra la Città di Aosta e la Regione sia necessario, perché come scriveva un giornalista locale Aosta è una città necessaria per la Valle d'Aosta, che lo si voglia o no, anche perché è il suo centro ed è la città di servizio di tutti i valdostani, quindi per forza di cose dobbiamo pensare a quale futuro dare a questa città anche per quello che riguarda le strutture e le infrastrutture di competenza regionale.