Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1551 del 2 ottobre 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1551/VIII - INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA LINEA FERROVIARIA CHIVASSO-AOSTA-PRE'-SAINT-DIDIER - (SVOLGIMENTO DI INTERPELLANZA E REIEZIONE DI MOZIONE).

PRESIDENTE: Gli oggetti n. 18 e 53 dell'ordine del giorno vengono discussi contestualmente.

Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Millet e Bajocco della mozione presentata dal Consigliere Viberti:

INTERPELLANZA

RICORDATO che con la legge finanziaria n. 887 del 22 dicembre 1984 è stato congruamente rifinanziato il Piano integrativo delle Ferrovie dello Stato, previsto dalla legge 17 del 12 febbraio 1981:

AVUTA NOTIZIA che la Direzione delle ferrovie dello Stato intenderebbe utilizzare la quasi totalità dei fondi previsti (13.753 miliardi) concentrandoli su alcune linee definite essenziali, riservando solo 640 miliardi alle altre linee non secondarie e 570 miliardi alle cosiddette linee secondarie;

SOTTOLINEATO che secondo tale disegno la maggior parte delle linee ferroviarie verrebbe avviata al taglio e all'emarginazione;

CONSTATATO che tra le linee messe in tal modo in discussione vi sarebbe la Chivasso-Aosta-Pré-Saint-Didier;

i sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo comunista

INTERPELLANO

l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti per sapere:

1) se è a conoscenza di notizie più precise per ciò che riguarda i progetti relativi alle linee Chivasso-Aosta e Aosta-Pré-Saint-Didier e quali iniziative intende prendere la Giunta regionale per evitare il probabile ridimensionamento;

2) se la Giunta regionale ha presentato proprie proposte ai fini dell'elaborazione del Piano Generale dei Trasporti, che dovrebbe nei prossimi mesi essere portato all'esame del Parlamento.

F.ti: Ruggero Millet e Igino Bajocco

MOZIONE

Appreso dagli organi di stampa che il Ministero dei Trasporti ha bloccato gli stanziamenti già decisi per interventi migliorativi sulla linea ferroviaria Chivasso-Aosta-Pré-Saint-Didier;

Rilevato che tale provvedimento potrebbe portare ad un ulteriore ridimensionamento o addirittura alla soppressione della nostra linea ferroviaria;

Ribadito che tale impostazione è inaccettabile per la Valle d'Aosta che ha bisogno anzi di un potenziamento della ferrovia con il raddoppio, l'elettrificazione e la smilitarizzazione della Chivasso-Aosta ed un rilancio della Aosta-Pré-Saint- Didier;

il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

IMPEGNA

la Giunta regionale

1) ad intervenire con fermezza presso il Ministero dei Trasporti e la Direzione delle FF.SS. per sbloccare i finanziamenti già decisi per il miglioramento della nostra ferrovia nel Piano Generale dei Trasporti;

2) a far presente al Ministero dei Trasporti e alla Direzione delle FF.SS. la disponibilità della Regione Valle d'Aosta ad intervenire anche finanziariamente per il potenziamento della linea Chivasso-Aosta-Pré-Saint-Didier.

F.to: Ilio Viberti

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Vorrei illustrare brevemente questa interpellanza sulla ferrovia Chivasso-Aosta-Pré-Saint-Didier. Da un pò di tempo a questa parte, ci siamo abituati ad incontrarci con i responsabili delle ferrovie o a sentire le dichiarazioni del Governo (il quale dice che si faranno dei lavori) e dopo alcuni mesi si legge di passaggi alla Regione di tratti di ferrovia, come appunto succede oggi.

Lo scopo di questa interpellanza è di fare il punto della situazione e chiedere all'Assessore quali notizie ha in merito, poichè da quanto dicono gli organi di informazione la linea ferroviaria dovrebbe passare alla Regione. Se questa voce fosse vera bisognerebbe anche prendere in considerazione il tipo di rapporto che si instaurerebbe tra la Regione ed i militari che attualmente lavorano lungo la tratta ferroviaria e forse sarebbe la volta buona per risolvere quel problema.

Vorremmo sapere se l'Assessore è in grado di dirci che fine faranno i finanziamenti per la linea Chivasso-Aosta e la Aosta-Pré-Saint-Didier e se i lavori continueranno o meno. Ad un certo momento, si è letto anche che il Ministro Signorile avrebbe presentato questo pacchetto di proposte per chiedere dei fondi al suo collega Ministro del Tesoro. Per concludere ripeto che lo scopo dell'interpellanza è di avere idee più chiare sul futuro della ferrovia in Valle d'Aosta a cent'anni dalla sua costruzione.

Si dà atto che dalle ore 17,45 assume la Presidenza il Vice Presidente DOLCHI.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Come Nuova Sinistra ci siamo occupati a più riprese del problema della ferrovia nella nostra Regione e voi tutti conoscete i nostri obiettivi finali che qualcuno potrebbe ritenere ambiziosi (ma ne abbiamo anche altri che sono di carattere intermedio). Con questa mozione, attraverso l'invito di tutto il Consiglio, cerchiamo ancora una volta di sollecitare questa Giunta affinché intervenga nei confronti del Ministro dei Trasporti per sbloccare i finanziamenti già decisi e parte dei quali, per fortuna, è già stata impiegata, tant'è vero che i lavori lungo la tratta Aosta-Pré-Saint-Didier fortunatamente sono continuati. Purtroppo non sono stati appaltati quelli nella tratta Chivasso-Aosta per cui ci auguriamo che il Consiglio voglia impegnare la Giunta ad ottenere l'appalto di questi finanziamenti, che erano già stati decisi. Anche tenendo conto delle ultime novità divulgate dagli organi di informazione, secondo le quali ci sarebbe la possibilità che parte delle ferrovie del nostro Stato venga lasciata alle Regioni, prima che questa decisione ci venga calata dall'alto, noi potremmo prendere in considerazione l'opportunità di intervenire direttamente sulla linea ferroviaria con fondi nostri, così come già avevamo proposto come Nuova Sinistra.

Per fortuna nella nostra Regione il trasporto ferroviario è destinato a diventare sempre più importante ed anche i colloqui di questi giorni con gli spedizionieri ci hanno permesso di sentire che anche nel nostro Paese il trasporto su gomma sia destinato a diminuire la sua importanza. Inoltre la nostra vicinanza con un Paese che cerca di limitare sempre più il trasporto su gomma e che in questo senso, se noi lo osservassimo più attentamente, potrebbe darci degli utili suggerimenti che ci permettano di porre mano a progetti che rispondano alle esigenze del trasporto pubblico nella nostra Regione.

Un'integrazione fra trasporto su gomma e trasporto ferroviario, con la creazione di un "treno navetta" e di una metropolitana che attraversi la Valle centrale con un servizio celere e frequente, ci permetterebbe di avere un certo tipo di trasporto pubblico lungo la Valle centrale, e lungo le valli laterali la concentrazione del trasporto privato su gomma che al momento spesso ripete il tragitto della ferrovia.

Purtroppo devo constatare che l'attenzione al problema è meno viva di quella suscitata dalle polemiche precedenti, comunque noi pensiamo che la Giunta, sempre attenta alle iniziative del Consiglio, abbia già avuto modo di dibattere il tema e sappia darci delle risposte positive. Grazie.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi; ne ha facoltà.

LANIVI (A.D.P.): Cercherò di essere molto preciso nel fornire i chiarimenti richiesti dall'interpellanza e dalla mozione. Circa il destino delle linee ferroviarie Chivasso-Aosta e Aosta-Pré-Saint-Didier sono state messe in circolazione voci allarmistiche e gli organi d'informazione hanno ampliato e distorto alcune ipotesi, non ufficiali, aumentando la confusione. L'interpellanza permette quindi di fare le precisazioni che seguono:

1°) il Ministero dei Trasporti e la Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato non hanno mai decretato il taglio della linea Chivasso-Aosta, né quello della linea Aosta-Pré-Saint-Didier;

2°) nessuna proposta in tal senso e nessuna richiesta di assenso, obbligatorio ai sensi dell'art. 86 della legge n. 616, sono state rivolte alla Regione per l'eventuale regionalizzazione;

3°) la Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato ha proposto la soppressione di 1800 Km. di rete tra i quali non è mai stata inserita la linea Aosta-Pré-Saint-Didier;

4°) è vero che una commissione tecnica insediata al Ministero dei Trasporti aveva segnalato l'opportunità della soppressione nell'ambito di un taglio di 6400 Km., sia della linee Aosta-Chivasso, sia di quella Aosta-Pré-Saint-Didier, ma il Ministero e la Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato hanno respinto il suggerimento limitandosi a proporre un taglio di 1800 Km. tra i quali, come si è detto, non compaiono le linee valdostane;

5°) è vero altresì che la Commissione speciale per la spesa pubblica, la cosiddetta commissione Gerelli, costituita presso il Ministero del Tesoro aveva proposto anch'essa la soppressione della linea Aosta-Pré-Saint-Didier nell'ambito di un dimezzamento della rete ferroviaria italiana. Tale proposta, neppure recepibile a titolo consultivo perchè non prevista da alcune disposizioni e giudicata demagogica dal Direttore delle Ferrovie dello Stato, non è stata neppure presa in esame dal Ministero dei Trasporti;

6°) poiché annesso al Piano generale dei trasporti compare la sola lista di tagli per 1800 Km. decisa dal Ministero e dalle Ferrovie dello Stato tra i quali non sono inserite le due linee valdostane, il problema di una soppressione non esiste neppure per la linea Aosta-Pré-Saint-Didier. La linea Aosta e Chivasso, unica dorsale della Regione e considerata come linea non secondaria e tra l'altro adibita ad uso militare, è per principio fuori discussione.

Alla seconda domanda dell'interpellanza rispondo che la Regione ha partecipato e partecipa con propri rappresentanti all'elaborazione del piano generale dei trasporti. In aggiunta ai vari contributi per tutti i tipi di trasporto, essa ha presentato proprie specifiche proposte per la rete stradale e ferroviaria, per i centri merci, gli aeroporti ed i trasporti per condotte, che sono state inserite nel documento di base.

Per la rete ferroviaria queste linee recepirono tutte le istanze votate negli anni passati dal Consiglio regionale e cioè dal prolungamento della linea fino a Courmayeur, al raddoppio e all'elettrificazione della linea ferroviaria da Chivasso ad Aosta. Attualmente, però, è all'esame del Consiglio dei Ministri e sarà poi portato all'esame del Parlamento, il solo schema di piano datato 27 luglio 1985, mentre il piano generale verrà ultimato e presentato in un secondo momento. Lo schema di piano, che contiene solo criteri direttivi generali, non prevede soppressioni specifiche, ma enuncia solo il principio d'attuazione della delega alla Regione per quelle linee ferroviarie che, con l'assenso della Regione, dovranno passare alla gestione regionale; questo principio, come è noto, era già previsto dall'articolo 86 del D.P.R. 616 del 1977.

Lo schema di piano afferma il principio importante della "attuazione del migliore utilizzo delle infrastrutture esistenti per destinarle al trasporto intermodale" (stradale + ferroviario). Nella direttrice internazionale e commerciale del Monte Bianco e del Gran San Bernardo questo significa il potenziamento e non la soppressione delle linee ferroviarie.

La mozione del Consigliere Viberti consente di fare ulteriori precisazioni. Tutti gli interventi appaltati e programmati sulla Chivasso-Aosta, e sulla Aosta-Pré-Saint-Didier proseguono secondo quanto a suo tempo stabilito. Proprio in queste ultime settimane sono stati avviati i lavori della galleria tra Arvier e Avise, mentre sono in via di conclusione altri lavori per un importo di 8 miliardi di lire. Per altre opere come l'installazione del controllo centralizzato e semplificato del traffico sulla Aosta-Pré-Saint-Didier, il C.C.T. tanto per intenderci, già ufficialmente approvato, si è in attesa del provvedimento che interessa non solo la nostra linea ma tutti gli investimenti ed il programma integrativo dell'intera rete italiana a seguito dell'entrata in vigore della legge n. 210 del 1985 che ha soppresso l'Azienda Autonoma Ferrovie dello Stato e ha istituito l'Ente Ferrovie dello Stato il cui Consiglio di amministrazione, che avrebbe dovuto insediarsi entro il 15 di settembre, è ancora all'esame del Consiglio dei Ministri. Questa è la ragione per la quale i finanziamenti sono in ritardo.

Finora, quindi, non è stata assunta nessuna decisione di annullamento delle opere di miglioramento e potenziamento della linea Chivasso-Pré-Saint-Didier, delle quali a suo tempo è stato fornito l'elenco. Circa il concorso finanziario della Regione, poiché il programma di investimenti non è stato modificato, la Regione non ha motivo di intervenire con proprio concorso finanziario. Per quanto riguarda altri possibili progetti di finanziamento occorre attendere il Piano generale dei trasporti il quale dovrà adottare i progetti di opere ferroviarie che, per effetto dell'articolo 25 della nuova legge n. 210 del 1985 di riforma ferroviaria, dovranno essere comunicati alla Regione per le necessarie intese. Tuttavia lo schema di piano, ora all'esame del Consiglio dei Ministri e poi del Parlamento, richiama il disegno di legge governativo n. 2390 - Legge quadro in materia di ferrovie di interesse regionale ora all'esame del Parlamento. In forza di esso l'onere degli investimenti resta affidato allo Stato, mentre alle Regioni sarebbe richiesto solo un concorso nelle spese di gestione per le linee delegate. Comunque quando il piano generale dei trasporti sarà definito, la Regione non avrà alcuna difficoltà ad esaminare i problemi che si presenteranno. Ci sarà anche un incontro con le organizzazioni sindacali del settore per chiarire alcuni punti che potevano apparire confusi dopo le notizie pubblicate dagli organi di informazione.

Data l'importanza del problema dei trasporti, in correlazione con il processo di formazione del Piano generale dei trasporti e del Piano regionale integrato dei sistemi di comunicazione e di trasporto, nel mese di marzo sarà indetta una conferenza regionale dei sistemi di trasporto e comunicazione, per sintonizzarci con l'evoluzione della politica generale dei trasporti a livello nazionale, specie in seguito alle indicazioni, anche se di quadro generale, che ho potuto conoscere in occasione della Conferenza Nazionale dei Trasporti svoltasi nel giugno di quest'anno. Più ampie informazione saranno fornite prossimamente in concomitanza con le richieste di partecipazione che saranno rivolte alle varie componenti politiche, economiche e sindacali della nostra Regione. Questo è quanto dovevo dire. La maggioranza e la Giunta si asterranno sulla mozione presentata dal Consigliere Viberti.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Ringraziamo l'Assessore per la risposta dettagliata e speriamo che le varie decisioni ministeriali non intacchino la rete ferroviaria valdostana. Comunque manteniamo qualche riserva poichè, anche se i giornali molte volte distorcono le notizie, qualcosa di vero c'è sempre. Stando a quanto ci ha detto l'Assessore, la rete ferroviaria valdostana non è inserita in quei 1800 Km. da sopprimere, tuttavia ci conviene vigilare. Vorremmo poi avere l'elenco o almeno un riassunto delle proposte che la Regione ha fatto nell'ambito del Piano generale dei trasporti, anche per avere una base di lavoro e di discussione in preparazione della conferenza regionale che si terrà a marzo.

Per concludere, diciamo che è opportuno essere vigili perchè molte voci, anche se smentite, potrebbero diventare realtà. Sappiamo che la ferrovia in Valle d'Aosta non è stata ancora smilitarizzata, e che è vicina ad un confine aperto verso il MEC. Ciò costituirebbe per noi motivo di garanzia, però non condividiamo lo spirito di fondo del Piano generale dei trasporti. Pertanto noi voteremo la mozione del Consigliere Viberti perchè la riteniamo utile.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Possiamo essere soddisfatti della relazione che, pur non essendo ampia, era comunque precisa e io chiedo se è possibile averne una copia. Non capiamo perchè non si voglia votare la mozione o quantomeno non si accetti di votarne la prima parte che chiede solo di intervenire presso il Ministero, cosa che penso sia già stata fatta. Noi siamo stupiti da questo atteggiamento, perchè la nostra richiesta sulla ferrovia è fatta alla Giunta nello spirito, se non di aperta collaborazione, quantomeno con l'intenzione di veder migliorare le cose nella nostra Regione. Non mettiamo in dubbio che l'Assessore Lanivi lavori proficuamente, però noi riteniamo di dover svolgere, all'interno di questo Consiglio e fuori, il nostro ruolo che è appunto quello di sollecitare la Giunta. D'altra parte già in precedenza questa Giunta ha votato delle mozioni presentate da Nuova Sinistra sullo stesso tema e ha sempre accettato di assumersi gli impegni proposti.

Io chiederò la votazione separata dei due punti, perchè ritengo che il primo possa essere votato senza difficoltà. Capisco che, per la diversa concezione del trasporto nella nostra Regione, l'Amministrazione regionale continui a ritenere non opportuno un suo impegno finanziario in questo settore, noi, invece, riteniamo che sarebbe opportuno seguire questa strada. Le precisazioni dell'Assessore dimostrano che lo Stato dovrebbe continuare a pagare il materiale, però non vorrei che le spese passino un domani a carico della Regione, non sempre infatti ci si può fidare di quello che dice lo Stato e se la situazione finanziaria complessiva dell'Italia dovesse aggravarsi ulteriormente, potremmo ritrovarci sulle spalle degli oneri che adesso non prevediamo. Ribadisco la richiesta di votazione separata dei due punti del deliberato della mozione e mi auguro che la maggioranza voglia quantomeno accettare la prima parte dell'impegno richiesto.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi; ne ha facoltà.

LANIVI (A.D.P.): Credo che il Consigliere Viberti comprenda lo spirito che spinge la maggioranza a mantenere la sua posizione di astensione. Non si tratta di una polemica nei confronti di un Consigliere che, quando interviene con interpellanze e mozioni, lo fa con spirito costruttivo e di questo gliene diamo atto.

La maggioranza è spinta dai seguenti motivi: la mozione e l'interpellanza si fondano su dati imprecisi forniti dagli organi di informazione e non su basi reali. Semmai si potrà parlare di una richiesta di informazione per valutare la reale dimensione e il significato delle notizie diffuse. Anche la mozione risente di questa situazione e ci pare senza significato proporre di approvare l'impegno a sbloccare i ritardi nei finanziamenti che non sono dovuti a cattiva volontà, ma alla soppressione dell'Azienda delle Ferrovie dello Stato e alla creazione di un nuovo ente. Per questo, senza spirito polemico, ma solo perchè prendiamo atto della situazione attuale, noi ci asterremo.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola passiamo ala votazione separata dei punti della mozione.

Metto in votazione il punto 1.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 30

Votanti: 10

Favorevoli: 10

Astenuti: 20 (Aloisi, Beneforti, Bondaz, Borbey, Chabod, De Grandis, Faval, Fosson, Lanièce, Lanivi, Maquignaz, Marcoz, Martin, Perrin, Pollicini, Ricco, Rollandin, Stévenin, Tamone e Voyat)

Il Consiglio non approva.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione il punto 2) della mozione:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 30

Votanti: 7

Favorevoli: 7

Astenuti: 23 (Aloisi, Beneforti, Bondaz, Borbey, Breuvé, Chabod, De Grandis, Faval, Fosson, Lanièce, Lanivi, Maquignaz, Marcoz, Martin, Pascale, Perrin, Pollicini, Ricco, Rollandin, Stévenin, Tamone, Torrione e Voyat)

Il Consiglio non approva.