Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1317 del 2 maggio 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1317/VIII - PROGETTAZIONE DELLA TANGENZIALE DI AOSTA. - (Interpellanza)

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Riccarand:

INTERPELLANZA

Nella pagina finanziaria de "LaStampa" del 5 aprile 1985 è comparso un articolo sulla S.p.A. "Autostrada Torino-Milano" in cui si afferma testualmente: "Da fonti societarie si sa inoltre che sono a conclusione le trattative per la progettazione della tangenziale di Aosta (il ricavo previsto si aggira sui 5 miliardi), una realizzazione che assicura nuovi titoli all'Autostrada Torino-Milano per candidarsi validamente alla progettazione di grandi infrastrutture".

Dalle oscure vicende della progettazione della tangenziale di Aosta qualcuno pare quindi trarre cospicui ed insperati guadagni. Sarebbe opportuno por tare a conoscenza del Consiglio regionale i retroscena di una vicenda che ha visto la progettazione della tangenziale passare dalle mani dell'"ANAS" a quelle della "S.A.V." ed infine giungere a quelle della "Autostrada Torino Milano".

A tale fine, il Consigliere regionale di "Nuova Sinistra della Valle d'Aosta"

INTERPELLA

1) la Giunta per conoscere:

2) chi aveva commissionato, nella precedente legislatura, il progetto di tangenziale redatto dall'A.N.A.S. e sottoposto all'esame di una apposita Commissione consultiva del Consiglio regionale;

3) chi è il committente del progetto di tangenziale che la Società "Autostrada Torino-Milano" dovrebbe ora redigere e qual'è l'ammontare della spesa prevista per tale progettazione;

4) Al fine di chiarire i rapporti fra "S.A.V. S.p.A." e "Autostrada Torino-Milano S.p.A." si chiede inoltre di conoscere:

a) chi sono gli azionisti e i componenti del Consiglio di Amministrazione della "S.A.V. S.p.A.";

b) chi sono gli azionisti della "Autostrada Torino-Milano S.p.A." e chi è l'Amministratore delegato della Società.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (N.S.): Nella pagina finanzia ria del quotidiano "LA STAMPA" del 5/4/1985, è comparso un articolo dal titolo "Utile di due miliardi per l'Autostrada Torino - Milano: il dividendo continua a crescere", in cui si afferma: "Da fonti societarie si sa inoltre che sono a conclusione le trattative per la progettazione della tangenziale di Aosta, il ricavo previsto di aggira sui cinque miliardi. Una realizzazione che assicura nuovi titoli all'autostrada Torino - Milano per candidarsi validamente alla progettazione di grandi infrastrutture". Quello che sorprende, nel leggere queste notizie, è la dimensione del ricavo che la Società autostrada Torino - Milano prevede di ottenere dalla tangenziale. Cinque miliardi non sono poca cosa e questo è il ricavo che tale società prevede di derivare dalla progettazione. In secondo luogo non sembra emergere, da queste affermazioni, la presenza di un'esperienza precedente, da parte della Società autostrada Torino Milano, in questo campo. La progettazione della tangenziale, anzi, pare essere la premessa per candidare validamente la società ad avviarsi nel settore della progettazione di gran di infrastrutture.

Tutta la vicenda della progettazione della tangenziale è quanto mai oscura, almeno per le informazioni in mio possesso e, credo, di tutto il Consiglio. In un primo tempo il progetto fu redatto dall'A.N.A.S., poi sembrava dovesse essere fatto dalla S.A.V. ed adesso sembra che la progettazione sia stata affidata alla Società Autostrada Torino Milano S.p.A..

Lo scopo di questa interpellanza è quello di avere alcuni chiarimenti in materia. Innanzitutto vorrei sapere chi aveva commissionato, nella precedente legislatura, il progetto di tangenziale redatto allora dall'A.N.A.S. e sottoposto all'esame di un'apposita commissione consultiva del Consiglio regionale. In secondo luogo chi è il committente del progetto di tangenziale che la Società Autostrada Torino Milano dovrebbe redigere e qual'è l'ammontare della spesa prevista per tale progettazione. In terzo luogo vorrei sapere quali sono i rapporti che intercorrono tra la S.p.A. S.A.V. e la S.p.A. autostrada Torino - Milano. In particolare chiedo di conoscere chi sono gli azionisti componenti del Consiglio di amministrazione della S.A.V. S.p.A., chi sono gli azionisti della S.p.A. Torino - Milano e chi è l'amministratore delegato di quest'ultima.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.

FOSSON (D.C.): Tralasciando le premesse del Consigliere Riccarand sulle notizie di stampa da lui raccolte che dimostrerò essere inesatte, intendo rispondere con molta precisione alle tre richieste.

Il progetto di tangenziale, ormai superato, era stato redatto direttamente dalla Direzione Generale del l'A.N.A.S. ed era stato trasmesso all'Amministrazione regionale esclusivamente per l'acquisizione del parere di cui agli artt. 81, 82 e 83 del Titolo V del D.P.R. 616 del 1977, che ha per oggetto "Assetto ed utilizzazione del territorio". L'art. 81, "Competenze dello Stato", al 3° comma dice: "La progettazione di massima ed esecutiva delle opere pubbliche di interesse statale da realizzare dagli enti istituzionalmente competenti, per quanto concerne la loro localizzazione e la scelta del tracciato, se difformi dalle prescrizioni e dai vincoli delle norme o dei piani urbanistici ed edilizi, è fatta dall'Amministrazione statale competente, d'intesa con le regioni interessate". Quindi il progetto, commissionato e redatto dall'A.N.A.S, è stato trasmesso all'Amministrazione Regionale per questa ragione.

La seconda domanda chiede di sapere chi è il committente del progetto di tangenziale che la società Autostrada Torino-Milano dovrebbe redigere. Premetto che, come il Consigliere Riccarand certamente saprà, la SAV, Società Autostrade Valdostane il 22 dicembre 1972 aveva avuto da parte dell'A.N.A.S. la concessione per la costruzione del tratto di autostrada-tangenziale Aosta Est Aosta Centro, cioè in pratica quella che viene oggi individuata come Aosta, Quart-Les-Eglises e Pont-Suaz. La SAV non aveva mai potuto utilizzare questa concessione per mancanza di fondi ed in tal senso si era parlato di un intervento globale della Regione su tutto il tratto autostradale. Il 1° luglio del 1984 si è sbloccata per la SAV la possibilità di avere dei finanziamenti ed in pratica questa Società ha potuto contrarre un mutuo di 60-70 miliardi per la costruzione della tangenziale.

A questo punto la SAV si è preoccupata di far progettare il tratto di tangenziale di sua competenza, sul quale ha avuto la concessione dall'A.N.A.S. La SAV, quindi, ha incaricato la Società Autostrade Torino-Milano e per essa, visto che qualsiasi progetto deve essere vistato da un tecnico professionista regolarmente iscritto all'Albo, l'ing. Alberto Conciato, che ha maturato una sua lunga esperienza di progettazione autostrada e, malgrado la sua relativamente giovane età, presso l'Alpina di Milano del Gruppo Centrale. Con quella Società, infatti, l'ing. Conciato aveva contribuito alla costruzione dell'Autostrada da Quincinetto fino ad Aosta. Per il tratto successivo, che riguarda direttamente la Regione Autonoma Valle d'Aosta e che va da Pont-Suaz fino all'altezza di Sarre, c'è stato un analogo incarico da parte della Regione. Cioè, visto che la tangenziale deve essere progettata con un criterio unitario e vista l'esperienza dell'ing. Conciato, con la deliberazione di Giunta n. 5268 del 31 agosto 1984, anche la Regione ha affidato allo stesso ing. Conciato la progettazione del suo tratto autostradale.

Per quanto riguarda l'ammontare degli emolumenti, la SAV mi ha fornito un importo presunto di progettazione che dovrà pagare all'Autostrada Torino-Milano, e per essa all'ing. Conciato, di un miliardo e seicento milioni, così suddiviso: un miliardo e cento milioni per la prima fase di progettazione e per l'approntamento degli elaborati esecutivi d'opera e 500 milioni per la seconda fase di progettazione, cioè una progettazione integrativa e puntuale. In pratica questa seconda fase sarà un

aggiornamento del progetto durante l'esecuzione dei lavori; è noto, infatti, che una progettazione esecutiva, per quanto completa possa essere, deve sempre avere degli affinamenti al momento della esecuzione dei lavori.

Per quello che riguarda la Regione Valle d'Aosta, la spesa presunta, per il tratto da Pont-Suaz fino a Sarre, è di 775 milioni, suddivisa in: 511 milioni per la prima fase di progettazione, 214 per la seconda fase, in analogia alle due fasi relative alla SAV, più 50 milioni per prestazioni geognostiche e topografiche. Devo dire che la valutazione delle parcelle professionali è stata fatta sulla base del tariffario professionale degli ingegneri e degli architetti, che è legge, stabilendo tra l'altro un forfait di rimborso spese che si aggira intorno al 28%, quando il tariffario ammette un forfait fino al 60%.

Mi sembra di aver detto tutto. Resta ancora il punto tre che chiede di conoscere chi sono gli azionisti ed i componenti del consiglio di amministrazione della SAV e chi sono gli azionisti ed i componenti del consiglio di amministrazione della Società Autostrade Torino-Milano. Io mi riservo di fornire subito al Consigliere Riccarand,senza stare a leggerla, la documentazione che mi è stata fornita rispettivamente dalla SAV e dalla Società Torino-Milano.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (N.S.): Io mi dichiaro solo parzialmente soddisfatto della risposta dell'Assessore. Le cifre che egli ci ha fornito, per quanto riguarda la progettazione, ammontano a due miliardi e tre cento milioni e sono molto diverse dai cinque miliardi dell'informazione giornalistica che pure ha una sua autorevolezza. Io credo che ci siano dei motivi, peraltro non riferiti, per i quali si parla di cinque miliardi in un documento ufficiale della società autostrada Torino - Milano.

Mi riservo inoltre di esaminare la documentazione che l'Assessore mi ha fornito per verificare quali intrecci ci sono fra le due società. Una delle ipotesi che può essere fatta è che degli esponenti del Consiglio di amministrazione della S.A.V., che operano anche all'interno della società autostrada Torino-Milano, abbiano tutto l'interesse a trasferire una serie di operazioni a vantaggio di questa seconda società. Io mi riservo di verificare la documentazione e di ritornare sulla questione.