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Comunicato n° 187 del 28 marzo 2025
Il Consiglio è convocato mercoledì 2 e giovedì 3 aprile -
Comunicato n° 191 del 31 marzo 2025
Odg suppletivo: iscritti 5 question-time oltre ai 54 punti rinviati dalla scorsa adunanza -
Comunicato n° 198 del 2 aprile 2025
Approuvé un projet de loi pour le soutien de l'identité culturelle valdôtaine -
Comunicato n° 199 del 2 aprile 2025
L'Assemblea ha respinto tre mozioni -
Comunicato n° 200 del 2 aprile 2025
Question time sulle misure per la preparazione alle emergenze -
Comunicato n° 201 del 2 aprile 2025
Question time sui parcheggi per gli studenti dell'UniVdA -
Comunicato n° 202 del 2 aprile 2025
Question time sulla sicurezza dei viaggiatori e del personale ferroviario -
Comunicato n° 203 del 2 aprile 2025
Question time sul trattamento delle acque reflue a Courmayeur -
Comunicato n° 204 del 2 aprile 2025
Question time sulla formazione di mediatori culturali -
Comunicato n° 205 del 3 aprile 2025
Interrogazione sul centro rifiuti di Brissogne -
Comunicato n° 206 del 3 aprile 2025
I lavori del Consiglio sono sospesi e riprendono alle ore 15 -
Comunicato n° 207 del 3 aprile 2025
Interrogazione sulla chiusura della "rianimazione triangolo" dell'ospedale Parini -
Comunicato n° 208 del 3 aprile 2025
Interpellanza sulla Biblioteca regionale -
Comunicato n° 209 del 3 aprile 2025
Il Consiglio approva una risoluzione sul Gruppo Cva. Conclusi i lavori
Comunicato n° 187 del 28 marzo 2025
Il Consiglio è convocato mercoledì 2 e giovedì 3 aprile
Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 2 e giovedì 3 aprile 2025, a partire dalle ore 9.00, per discutere un ordine del giorno composto di 34 oggetti, oltre ai 54 rinviati dall'adunanza del 26 e 27 marzo.
En ce qui concerne l'activité législative, l'Assemblée sera appelée à approuver un projet de loi visant à soutenir et valoriser l'identité culturelle valdôtaine. Le texte, dont le rapporteur est le Conseiller Albert Chatrian (UV), a été adopté à l'unanimité par la cinquième Commission lors de sa réunion du 11 mars.
In merito all'attività ispettiva, sono state depositate 13 nuove interrogazioni, di cui due del gruppo Forza Italia: mutui stipulati nel 2024 per favorire l'accesso alla casa; ulteriori investimenti nella formazione del personale docente e scolastico per il supporto agli studenti con Dsa.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha presentato quattro interrogazioni: adeguamento della segnaletica presente sulle autostrade valdostane; spese per i consumi energetici dell'ex Caserma Testafochi; risultanze di un sopralluogo alla stazione di Punta Helbronner di Skyway; futuri costi di gestione del centro rifiuti di Brissogne e impatto sul metodo tariffario.
Quattro anche le interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: notizie sulle società partecipate da Cva spa e Cva Eos srl; stato dell'arte dei dossier trattati dalla Commissione paritetica, con particolare riguardo ai vigili del fuoco e al personale forestale; misure per garantire un confronto sereno tra insegnanti e famiglie; iniziative per incrementare la potenza nel settore fotovoltaico.
Sono tre le interrogazioni del gruppo Rassemblement Valdôtain: tempistiche di presentazione alla Commissione del rendiconto e dell'assestamento di bilancio; comportamento da tenere durante l'attività di pesca nei tratti di torrente dove non vige il divieto di rilascio del pescato; monitoraggio degli eventi sismici in Valle d'Aosta.
Delle 17 nuove interpellanze, quattro sono del gruppo Forza Italia: azioni per l'acquisizione o valorizzazione dell'immobile "Panorama" a Châtillon; accreditamento dell'UniVdA per l'organizzazione dei percorsi formativi abilitanti per l'accesso all'insegnamento; formazione e informazione sull'attività dei ghiacciai, in particolare per gli studenti delle classi secondarie di secondo grado; valorizzazione della microcomunità "Maison Regina" di Gaby.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà due interpellanze: predisposizione di una migliore programmazione delle attività venatorie; attivazione di corsi universitari in Valle d'Aosta per formare nuovi tecnici di radiologia medica.
Il gruppo Misto ha depositato due interpellanze: intendimenti per lo sviluppo del settore digitale; soluzioni in previsione di una eventuale epidemia pandemica.
Saranno trattate cinque interpellanze del gruppo Progetto Civico Progressista: rilascio del permesso di costruire per i lavori dei nuovi locali della palazzina C in via Piave ad Aosta commissionati da Cva spa; aggiornamento della legge regionale di istituzione del sistema bibliotecario regionale; utilizzo straordinario di personale regionale per le visite guidate al Museo della Resistenza Brigata Lys a Perloz; realizzazione di un parco giochi in località Crest ad Ayas; lavori di manutenzione del forno crematorio di Aosta e considerazioni sulla costruzione di un nuovo impianto.
Il gruppo Rassemblement Valdôtain ha proposto quattro interpellanze: ampliamento del servizio di trasporto di bici e e-bike sui mezzi di trasporto pubblico; completamento dei lavori dell'area antistante la nuova sede dell'UniVdA e delle caserme Beltricco e Giordana; iniziative per ridurre la quota dei rifiuti inerti conferiti fuori regione; tempi di attuazione per le nuove modalità di sponsorizzazione per gli atleti dei settori giovanili.
Dei 54 punti rinviati, 15 sono interrogazioni, 35 interpellanze e 4 mozioni.
L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità). Consultare il link https://www.consiglio.vda.it/consigliovalletv/introduzione per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore.
La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.
SC
Comunicato n° 191 del 31 marzo 2025
Odg suppletivo: iscritti 5 question-time oltre ai 54 punti rinviati dalla scorsa adunanza
L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 2 e giovedì 3 aprile 2025, è stato integrato da 59 punti, di cui 54 rinviate dalla precedente adunanza.
Oltre alle 15 interrogazioni, 35 interpellanze e 4 mozioni rimandate dal Consiglio del 26 e 27 marzo, sono state iscritte cinque interrogazioni a risposta immediata. Con la prima, il gruppo Misto chiede conto delle azioni previste dalla Regione rispetto alle strategie elaborate dall'Ue per la preparazione alle emergenze. La seconda, del gruppo Lega Vallée d'Aoste solleva la questione dei colloqui con il Comune di Aosta per garantire il parcheggio gratuito agli studenti dell'UniVdA, mentre il gruppo Progetto Civico Progressista interroga il Governo regionale sulle misure per garantire maggiori condizioni di sicurezza per i pendolari e il personale degli autobus sostitutivi. Il gruppo Rassemblement Valdôtain si occupa invece della situazione dell'allacciamento e della depurazione delle acque reflue di Courmayeur. L'ultimo question-time, depositato dal gruppo Forza Italia pone l'accento sulla mancata attivazione di nuovi corsi di formazione per mediatore interculturale.
Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 93 punti.
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LT
Comunicato n° 198 del 2 aprile 2025
Approuvé un projet de loi pour le soutien de l'identité culturelle valdôtaine
En ouverture des travaux des 2 et 3 avril 2025, le Conseil de la Vallée a approuvé à l'unanimité un projet de loi portant mesures de soutien et de valorisation de l'identité culturelle valdôtaine.
Le texte, présenté par le Gouvernement régional le 26 février dernier et composé de 5 articles, encourage les initiatives favorisant la connaissance et la diffusion de la langue francoprovençale en tant qu'expression de l'identité et du patrimoine culturel immatériel de la communauté valdôtaine, en leur reconnaissant un rôle éducatif et formateur. Il soutient notamment le Centre d’études René Willien de Saint-Nicolas ainsi que l’association Lo Charaban par une aide annuelle. La dépense globale est fixée à 90.000 euros à compter de 2025.
Le rapport en séance
Le Conseiller rapporteur, en illustrant le projet de loi, a rappelé que le Centre d'études René Willien œuvre depuis toujours à la valorisation du patrimoine linguistique et culturel du francoprovençal, en menant des travaux de recherche qui dépassent les frontières de notre Vallée: son approche s’étend à l’ensemble de l’aire francoprovençale, en Suisse, en France et au Piémont, afin d’analyser et de comparer cette langue dans un cadre plus large. Par ailleurs, le Centre d'études s’investit également dans la préservation et la transmission de la langue et de la culture francoprovençales sur le territoire de la Vallée, en organisant notamment le concours annuel dédié à Jean-Baptiste Cerlogne, précurseur de l’écriture de notre langue.
En ce qui concerne Lo Charaban, le rapporteur a souligné que l’association est une institution incontournable du théâtre populaire en Vallée d’Aoste: grâce à son engagement, elle contribue non seulement à la diffusion de la langue francoprovençale, mais aussi à la transmission d’un héritage culturel riche et vivant; au fil des décennies, Lo Charaban est devenu un véritable symbole de l’identité valdôtaine, réunissant des générations de comédiens et de spectateurs passionnés.
Selon le rapporteur, le besoin de continuité culturelle, aujourd’hui menacé par le mouvement mondial de normalisation, est largement répandu et partagé. Il est essentiel que les éléments encore vivants puissent poursuivre leur évolution de manière naturelle à travers l’histoire. Cela permet non seulement d’entretenir la passion de ceux qui portent cette langue dans leur cœur, mais aussi de nourrir la diversité linguistique et culturelle.
Le débat en séance
Le groupe Lega VdA considère que cette loi introduit un principe fondamental concernant les sociétés savantes et les centres culturels, véritables moteurs de l’identité valdôtaine: ceux-ci pourront désormais accéder aux contributions régionales et planifier leurs activités sur le long terme. Toutefois, trop peu a été fait pour le francoprovençal, langue qui, avec les langues Walser, constitue le patrimoine de l'identité valdôtaine. Le groupe a souligné qu'il a avancé beaucoup de propositions pour donner un futur aux francoprovençal, mais la majorité les a toujours rejetées. On ne peut pas permettre que la première langue des Valdôtains disparaisse.
Le groupe Mixte a annoncé le vote favorable sur le projet de loi, tout en soulignant que la valorisation du francoprovençal devrait commencer par la possibilité de l'utiliser au sein de l'Assemblée régionale, ce qui n'est pas possible car le Règlement intérieur ne le prévoit pas. Le Conseil avait voté une motion, mais rien n'a été fait, car selon le groupe il n'y a pas la volonté de la part de la majorité régionale de reconnaître cette langue: c'est une honte et une hypocrisie totale. On ne veut même pas appliquer la loi italienne pour la protection des minorités linguistiques, alors qu'il y aurait plein de possibilité de valoriser la langue. Avec 90 mille euros on ne fait pas grand-chose pour valoriser une langue. Le groupe a rappelé que l'année passée avait demandé les Etats généraux de la langue francoprovençale ainsi que la modification du Statut régional pour prévoir, finalement, l'officialisation de notre langue millénaire.
Sulla questione delle modifiche al Regolamento interno e l'utilizzo del francoprovenzale in Consiglio, il Presidente dell'Assemblea ha parlato di questione molto complessa: un dossier è stato fatto diverso tempo fa e inviato a tutti i componenti della Commissione per il Regolamento, nell'attesa che venga letto per convocarla.
Selon le groupe UV, cette loi donne un signal fort à travers le soutien à la langue du cœur: celle que l'on parle et celle avec laquelle on pense. En particulier, le Centre d’études francoprovençales a fait un travail remarquable, réussissant à créer des réseaux internationaux grâce au travail des bénévoles. La loi permet d’accorder au Centre le soutien économique nécessaire pour développer ses activités, reconnues et valorisées au sein des universités internationales. Le Centre entretient également un lien étroit avec le territoire. Son action gagnera en efficacité grâce à l’étude, la valorisation de ce qui a été fait hier pour conduire la communauté vers le futur. Pour l'UV, la loi contribuera aussi à la promotion active du francoprovençal, qui passe tout d'abord à travers l’éducation: celle-ci permet aux jeunes de pratiquer la langue, soit à travers l’apprentissage, soit par le biais d’activités ludiques telles que le théâtre et les concours. Dans ce sens, le soutien à l’activité du Charaban favorisera la diffusion et l’usage du francoprovençal ainsi que la valorisation du particularisme valdôtain.
Le groupe Rassemblement Valdôtain a exprimé le soutien au projet de loi, convaincu de son importance, tout en rappelant que ce n'est pas une loi, à elle seule, ni des aides financières, qui suffiront à relancer l'identité valdôtaine et à faire revivre nos langues: le francoprovençal, comme toute langue minoritaire, a besoin d'être vécu, parlé, transmis. Pour le groupe, c'est à tous - élus, institutions, citoyens - qu'il revient de défendre et de développer notre culture, de manière active et consciente. Le sens profond de ce texte, c'est une volonté politique de soutenir des acteurs culturels engagés, de préserver une partie essentielle de l'héritage immatériel et d'affirmer que l'identité valdôtaine mérite plus qu'une simple mention dans les discours.
Le groupe FP-PD a mis l'accent sur le soutien concret qui, avec la loi en discussion, sera accordé au Centre d'études francoprovençales René Willien et à l'association culturelle Lo Charaban, ainsi qu’aux autres associations culturelles, sociétés, centres d'études et fédérations de théâtre qui sont déjà financés. Ces structures sont engagées dans la préservation des cultures traditionnelles valdôtaines et ont la précieuse mission de conserver et promouvoir les thèmes liés au particularisme régional. Pour le groupe, la langue et les traditions doivent d'abord être aimées, puis appréciées sans contraintes, mais en stimulant un intérêt nourri progressivement avec intelligence et attention.
Le groupe PCP, en annonçant son vote favorable, a souligné que ce projet de loi constitue une petite pièce au sein d’un cadre plus large qui devrait être étendu afin de valoriser pleinement les langues valdôtaines et de protéger la culture valdôtaine. Selon le groupe, ce texte ne changera pas l’avenir de la langue, bien qu’il reconnaisse l’action essentielle du Centre d’études francoprovençales de Saint-Nicolas et du groupe Lo Charaban, deux réalités très appréciées. Il convient toutefois de souligner que d’autres compagnies théâtrales jouent également un rôle important dans la sauvegarde des patois.
L'Assesseur aux activités culturelles a répliqué qu'il s'agit d'une étape importante pour la langue francoprovençale: le projet de loi a en effet le but de valoriser ceux qui travaillent avec continuité, qui font de la recherche, qui transmettent le savoir aux nouvelles générations. Une loi qui a l'ambition de reconnaître la valeur des deux réalités historiques, qui représentent une excellence de la culture valdôtaine, en leur donnant une dignité législative et une stabilité financière. L'Assesseur a souligné que le Centre René Willien est un point de repère au niveau régional, italien et international, qui travaille avec une équipe scientifique et collabore avec beaucoup d'universités. Lo Charaban est l'une des expressions les plus originales de la production culturelle en patois ainsi qu'une occasion de transmission de l'identité collective valdôtaine. Per l'Assessore, queste due realtà portano avanti due azioni diverse, ma complementari, facendo vivere nel presente una lingua che è fragile, che è parlata da una minoranza sempre più ristretta e quindi serve un'azione culturale politica consapevole, determinata e lungimirante.
SC-LT
Comunicato n° 199 del 2 aprile 2025
L'Assemblea ha respinto tre mozioni
Nella mattinata del 2 aprile 2025, il Consiglio Valle ha trattato e respinto tre mozioni in materia di "sugar tax", stazioni radioelettriche e comunicazione pediatrica.
- Sugar tax
Con una mozione, respinta con 27 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA, PCP) e 8 a favore (RV, FI, GM), il gruppo Rassembelment Valdôtain e quello Misto volevano sollecitare il Governo regionale e invitare i Parlamentari valdostani a sostenere ogni inizitiva utile a scongiurare l'introduzione della "sugar tax" e di imposte simili e a seguire attentamente l'evoluzione della situazione, riferendo al Consiglio.
Il gruppo RV ha spiegato che l'imposta sul consumo di bevande analcoliche edulcorate, inserita con legge nazionale di bilancio nel 2020 e più volte rinviata, sarà introdotta a partire dal 1° luglio 2025: si tratta di 10 euro per ettolitro per i prodotti finiti e 0,25 per i prodotti destinati alla diluizione. Sebbene la finalità asserita sia quella di promuovere una migliore alimentazione, secondo RV in realtà si tratta di uno strumento di natura ideologica, inefficace rispetto agli obiettivi dichiarati e rischia di penalizzare in modo significativo non solo il comparto produttivo ma anche il turismo e la ristorazione: secondo studi e analisi di settore, infatti, l'applicazione potrebbe determinare un aumento medio della fiscalità sui beni interessati del 28%.
Il Presidente della Regione, nell'annunciare l'astensione sull'iniziativa, ha replicato che questa imposta può avere degli effetti benefici nel consumo di prodotti più sani e, quindi, nella crescita dei bambini: infatti, le risorse acquisite con la sugar tax potrebbero essere rivolte a campagne di educazione alimentare. Il Presidente ha ricordato che, a livello regionale, per la tipologia del contesto produttivo, si è più orientati alla valorizzazione dei prodotti del territorio, che sono naturali e non hanno bisogno di aggiunte di edulcoranti: questa imposta potrebbe, quindi, anche rivalutare i prodotti valdostani.
- Stazioni radioelettriche
L'Aula ha respinto, con 19 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA) e 15 voti a favore (GM, RV, Lega VdA, PCP, FI), una mozione dei gruppi Misto e Rassemblement Valdôtain sulle emissioni elettromagnetiche con cui sollecitavano il Governo regionale a osservare quanto prescritto dalla legge regionale per un'informazione completa e tempestiva ai cittadini. Il testo invitava anche a fornire risposte sull'iter delle competenze delegate dagli enti locali alla struttura regionale, a valutare la stesura di una specifica norma di attuazione sulla gestione dell'attività delle radiotelecomunicazioni in Valle, a promuovere una collaborazione con le strutture sanitarie al fine di garantire alla popolazione tutela e prevenzione dall'effetto nocivo delle radiazioni elettromagnetiche.
Il gruppo Misto ha ricordato la necessità di una corretta informazione a tutela dei cittadini rispetto alle emissioni dei campi elettromagnetici che è prevista sia dalla legge regionale n. 25/2005, sia da quella statale n. 36/2001 che, su questo aspetto, sono state completamente disattese in Valle d'Aosta. Per il gruppo, il Governo regionale, in funzione del suo ruolo pubblico, deve dare garanzie solide ai suoi cittadini, primi tra tutti i giovani che sono quelli più esposti e alle onde elettromagnetiche: dal 2 al 5G fino alle emissioni dei satelliti e innumerevoli altre fonti elettromagnetiche. Secondo il gruppo Misto, non è più sufficiente l'applicazione del principio di precauzione bensì quello di prevenzione, riducendo l'esposizione dell'intera popolazione alle emissioni elettromagnetiche a livelli meno pericolosi di quelli ora verificati dai controlli dell'Arpa regionale.
L'Assessore all'innovazione ha sottolineato la massima attenzione che è sempre stata data alla questione dalla Regione anche attraverso numerosi incontri con gli enti locali per supportare sia la popolazione residente che i turisti al fine di garantire la massima possibilità di fruizione, nel rispetto della sicurezza e della salute pubblica. Il passaggio dei tralicci all'Amministrazione regionale è avvenuto su esplicita richiesta dei Comuni che hanno ritenuto che questa avesse uffici tecnici e giuridici per affrontare la complicata questione dell'installazione di queste strutture. La collaborazione è stata quindi una costante dell'agire pubblico che ha cercato il confronto con tutti gli enti coinvolti. La norma di attuazione risulta invece improponibile poiché sul tema esistono normative europee e nazionali estremamente cogenti: la materia è solidamente nelle mani dello Stato e la possibilità di ottenere una deroga rispetto alla legislazione italiana molto dettagliata sarebbe una forzatura inutile.
- Corso di comunicazione pediatrica
Con una mozione respinta con 19 voti contrari (UV, FP-PD, PlA, SA), 8 astensioni (RV, FI, PCP) e 7 voti a favore (Lega VdA, GM), il gruppo Lega Vallée d'Aoste chiedeva di attivare un corso sulla relazione e comunicazione pediatrica agli operatori impiegati nella Struttura complessa di pediatria e patologia neonatale.
Il gruppo ha riferito che sono arrivate numerose segnalazioni su comportamenti definiti inappropriati dagli utenti, tanto da attivare una raccolta firme su Change.org, che chiede maggiore consapevolezza da parte degli operatori sanitari nell'ambito delle relazioni con assistiti e familiari. Ha quindi chiesto al Governo di impegnarsi formalmente ad agire per migliorare una situazione che, se confermata, getta una grave ombra sulle procedure di presa in carico dei pazienti e sulle modalità di interlocuzione e confronto con i loro familiari.
L'Assessore alla sanità ha evidenziato che questo tema è complesso e delicato e va affrontato in maniera integrata, in modo che sia gli utenti che gli operatori possano sentirsi tutelati al meglio. L'Azienda Usl ha posto un questionario sul benessere organizzativo, dal quale è emerso che il tema principale è proprio il rapporto tra utenti e operatori: occore quindi avviare un percorso complessivo, mentre la mera organizzazione di un corso potrebbe non portare gli effetti sperati. L'Usl ha già avviato azioni di sensibilizzazione, anche attraverso l'analisi delle osservazioni negative pervenute, programmando un percorso di formazione specifico. Pur convenendo sull'importanza dell'iniziativa, per l'Assessore questa è già superata sia nei fatti che negli intenti.
SC-LT
Comunicato n° 200 del 2 aprile 2025
Question time sulle misure per la preparazione alle emergenze
Nella seduta consiliare del 2 aprile 2025, il gruppo Misto ha illustrato un'interrogazione a risposta immediata riguardante l'adozione, da parte della Regione, di misure per la preparazione alle emergenze in seguito ai suggerimenti pervenuti dall'Unione Europea.
Il gruppo ha evidenziato come l'Ue promuova la creazione di un hub di crisi per affrontare minacce emergenti all'incolumità degli Stati membri, tensioni geopolitiche e cambiamenti climatici e invita i 450 milioni di cittadini europei a dotarsi di scorte di cibo, acqua e beni essenziali sufficienti per almeno 72 ore di interruzione totale dei servizi. È stato quindi chiesto un aggiornamento sullo stato di attuazione di tali misure a livello regionale.
Il Presidente della Regione ha riferito che non sono pervenute direttive o indicazioni da parte dello Stato, sulla questione. È invece stata presentata una strategia di preparazione europea per rispondere alle crisi future che comprende trenta azioni chiave tra cui anche quella oggetto dell’interrogazione “sviluppare linee guida per raggiungere un'autosufficienza della popolazione di almeno 72 ore”.
Secondo il gruppo Misto, l'Unione europea ha un modo di operare sempre più preoccupante: condanna le persone critiche nei suoi confronti e pretende di mandare alla guerra i suoi cittadini.
LT
Comunicato n° 201 del 2 aprile 2025
Question time sui parcheggi per gli studenti dell'UniVdA
I parcheggi per gli studenti del Nuovo Polo Universitario sono stati al centro di un'interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 2 aprile 2025.
Il gruppo ha riferito che lo scorso 25 marzo è stata trasmessa una raccolta firme con 200 sottoscrizioni con cui si richiede l'adozione di una politica di parcheggio gratuito per gli studenti iscritti e coloro che frequentano i corsi universitari. I sottoscrittori, ha ricordato il gruppo, hanno evidenziato le difficoltà di reperimento di parcheggio oltre che i costi proibitivi di quelli a pagamento; inoltre, risulterebbe che i parcheggi coperti interni siano destinati al personale dell'università. Il gruppo ha quindi chiesto se la Regione abbia avviato le interlocuzioni con il Comune di Aosta per garantire quanto richiesto nella raccolta firme.
L'Assessore al sistema educativo ha riferito che allo stato attuale non ci sono le condizioni per attivare una interlocuzione con il Comune di Aosta per introdurre una politica di parcheggio gratuito dedicato agli studenti. La zona del Nuovo Polo Universitario è servita da numerose aree di sosta gratuita (Area Ferrando, Quartiere Cogne, zona telecabina di Pila), che sono raggiungibili a piedi tra i 10 e i 15 minuti; inoltre, a circa 1 km è disponibile il parcheggio coperto De La Ville con tariffa agevolata di 15 euro al mese per residenti e domiciliati in Valle d'Aosta con accesso 24h su 24. Ha poi ricordato che nessuna università italiana mette a disposizione parcheggi gratuiti nei pressi degli atenei, proprio perché ovunque si cerca di orientare le scelte verso una mobilità più sostenibile. La nuova sede in centro città è raggiungibile con mezzi pubblici che sono stati potenziati anche a seguito della sospensione temporanea del servizio ferroviario ed è inserita nella rete ciclabile urbana con stalli per biciclette disponibili all'ingresso. Sui parcheggi riservati ai dipendenti dell'UniVdA, l'Assessore ha evidenziato che si tratta di una scelta coerente con le normative urbanistiche e con la prassi prevista per qualunque sede lavorativa pubblica. Ha quindi auspicato che sia gli studenti sia i dipendenti utilizzino i mezzi pubblici e si muovano in bicicletta, a piedi o parcheggino nelle zone limitrofe a sosta libera: è importante promuovere una cultura della mobilità consapevole, capace di contribuire alla riduzione del traffico cittadino e dell'inquinamento urbano.
Per il gruppo Lega VdA, la risposta dell'Assessore è un'ammissione del fatto che la maggioranza non vuole andare nella direzione di favorire gli studenti che chiedono una mano: nella sostanza si dice che i loro problemi non interessano. Problemi, secondo il gruppo, che sono anche quelli di tanti aostani e pendolari che lavorano nel capoluogo e che hanno grandi difficoltà nel trovare parcheggi.
SC
Comunicato n° 202 del 2 aprile 2025
Question time sulla sicurezza dei viaggiatori e del personale ferroviario
La sicurezza dei viaggiatori e del personale ferroviario è stata nuovamente al centro del dibattito nella seduta consiliare del 2 aprile 2025 con un'interrogazione a risposta immediata illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista.
Il gruppo ha rappresentato l'episodio di degrado e violenza avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria di Ivrea, dove la settimana scorsa si è registrata una rissa che ha generato forte apprensione nei viaggiatori in attesa degli autobus sostitutivi e nel personale in servizio in stazione. Avendo appreso che si è tenuto un incontro tra le autorità cittadine e i responsabili dell'ordine pubblico per fronteggiare questa situazione, PCP ha chiesto se l'Amministrazione regionale fosse al corrente delle azioni che sono state messe in campo per garantire agli utenti e al personale di servizio una maggiore sicurezza.
L'Assessore ai trasporti ha riferito di aver intensificato i rapporti con il Sindaco di Ivrea sulla questione della sicurezza della stazione e lo ha ringraziato per l’attenzione dimostrata. Con l'Amministrazione eporediese è in corso una proficua collaborazione anche su tutti gli altri temi che riguardano la gestione della rete ferroviaria. A seguito dell'incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è tenuto pochi giorni fa in Prefettura a Torino, è stato deciso un rafforzamento delle misure di prevenzione da parte delle forze dell'ordine nella zona della stazione di Ivrea e in quella del Movicentro. L'Assessore ha sottolineato l'importanza di offrire servizi di trasporto pubblico sicuri, anche attraverso il presidio delle stazioni.
Il gruppo PCP, nella replica, ha apprezzato l'adozione delle misure aggiuntive e la collaborazione instaurata con il Comune di Ivrea, auspicando che tale collaborazione non si limiti alle tematiche della sicurezza, ma riguardi anche le attività legate all'elettrificazione della ferrovia che coinvolgono anche il Comune eporediese e il territorio limitrofo.
LT
Comunicato n° 203 del 2 aprile 2025
Question time sul trattamento delle acque reflue a Courmayeur
Con un'interrogazione a risposta immediata presentata nella seduta consiliare del 2 aprile 2025, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha chiesto chiarimenti sulla situazione di allacciamento e depurazione delle acque a Courmayeur.
Il gruppo ha riferito di aver appreso che l'Ue ha condannato l'Italia al pagamento di oltre 10 milioni di euro a causa dello scorretto trattamento delle acque reflue riscontrato a Courmayeur oltre che in altre tre cittadine siciliane. Il Sindaco di Courmayeur, in un'intervista, ha sottolineato che l'allacciamento ha avuto problemi legati anche ai problemi di esondazione e visto che si tratta di una questione che risale al 2014, il gruppo ha voluto conoscere l'effettiva situazione dell'allacciamento e della depurazione delle acque.
L'Assessore alle opere pubbliche ha ricordato che "l'agglomerato Courmayeur" comprende i cinque Comuni dell'Unité des Communes Valdigne-Mont-Blanc (Courmayeur, La Salle, La Thuile, Morgex e Pré-Saint-Didier con una popolazione totale di 8.487 abitanti residenti). L'impianto di depurazione, i cui lavori sono iniziati nel 2014, ha iniziato a funzionare nel 2018 e nel 2019 si sono concluse le operazioni di collaudo con La Salle, Morgex e una parte di Pré-Saint-Didier allacciati (50% circa dei residenti dell'Unité). Con l'ultimazione dei lavori sulla rete fognaria nel dicembre 2023, l'impianto riceve ora i reflui dell'intero agglomerato. Le analisi delle acque non evidenziano superamenti dei parametri di legge e sono in linea con i valori osservati precedentemente; il depuratore è in possesso di autorizzazione definitiva allo scarico e vengono eseguite tutte le analisi previste dalla normativa. La situazione attuale è caratterizzata dal pieno funzionamento dell'impianto comprensoriale, che serve l'intero agglomerato di Courmayeur, con analisi delle acque che confermano l'efficienza del trattamento.
Il gruppo RV ha auspicato che, oltre al necessario intervento materiale realizzato, vi sia anche una comunicazione adeguata per far conoscere lo stato effettivo della situazione. Infatti, le notizie di stampa fanno riferimento alla sostenibilità e alla sicurezza ambientale, aspetti che, secondo quanto appreso dall'Assessore, non sono in discussione.
SC
Comunicato n° 204 del 2 aprile 2025
Question time sulla formazione di mediatori culturali
Nella seduta consiliare del 2 aprile 2025, il gruppo Forza Italia ha presentato un'interrogazione a risposta immediata sulla necessità di formare ulteriori figure professionali di mediatore culturale.
Il gruppo ha ricordato che in Valle risiedono oltre 8.500 stranieri che rappresentano circa il 7% della popolazione: il mediatore interculturale svolge quindi un ruolo centrale soprattutto se si considera la sempre pressante richiesta di informazioni legate ai rapporti con la scuola e le pubbliche amministrazioni che viene dagli stranieri. FI ha voluto sapere se il Governo regionale abbia l'intenzione di incrementare queste figure professionali che fungono da tramite.
L'Assessore alle politiche sociali ha dichiarato che gli uffici regionali non hanno ricevuto segnalazioni sulla carenza di queste figure professionali e ha anche sottolineato che non tutti gli stranieri presenti in Valle hanno esigenza di supporto di mediazione, soprattutto se si tratta di nuclei radicati sul territorio o in possesso di competenze linguistiche come il francese. Ad oggi i mediatori interculturali abilitati a livello regionale e inseriti nell'albo regionale sono 22 ed è previsto l'avvio di un nuovo corso nella seconda metà del 2025. L'Assessorato organizza anche con cadenza periodica dei corsi di formazione continua per assicurare il mantenimento dell'iscrizione all'albo, l'ultimo dei quali si è concluso nei giorni scorsi.
Il gruppo FI si è detto soddisfatto della risposta e, pensando al potenziale arrivo di figure professionali sanitarie dall'estero come medici e infermieri, ha rimarcato l'importanza di questa figura di mediazione.
LT
Comunicato n° 205 del 3 aprile 2025
Interrogazione sul centro rifiuti di Brissogne
Nella serata di ieri, mercoledì 2 aprile 2025, in chiusura della prima giornata di lavori del Consiglio, è stata trattata un'interrogazione del gruppo Lega Vallée d'Aoste sul centro regionale di gestione dei rifiuti di Brissogne.
Il gruppo ha richiamato una delibera di Giunta del febbraio scorso riguardante il riconoscimento del centro regionale di gestione dei rifiuti di Brissogne come "impianto minimo", indispensabile per chiudere il ciclo di trattamento dei rifiuti in Valle, integrando il contratto in essere tra l'Amministrazione regionale e la società di gestione del centro di Brissogne. Ha quindi voluto conoscere gli effetti di questa integrazione; se questo passaggio e le sue conseguenze sulle tariffe sono stati condivisi all'interno dell'Osservatorio regionale sui rifiuti; se è stata fatta una simulazione sui futuri costi di gestione del centro di Brissogne determinati dall'Autorità di regolazione per l’energia, reti e ambiente (Arera) e sul futuro metodo tariffario.
L'Assessore al territorio e ambiente ha risposto che nel 2024 Arera ha nuovamente definito i metodi per la determinazione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento dei rifiuti solidi urbani per il periodo regolatorio 2024-2027, a seguito dei ricorsi presentati contro la precedente delibera del 2021. Gli impianti di trattamento si distinguono in impianti di chiusura del ciclo (compostaggio, termovalorizzazione, discariche) e impianti di trattamento intermedi (trattamento meccanico e meccanico-biologico). Il contratto in essere tra la Regione e il gestore del Centro regionale di Brissogne, EnVal, regola una concessione di servizi basata su un sistema già simile a quello previsto da Arera. In particolare, la concessione prevede una disciplina tariffaria separata tra i rifiuti urbani residui destinati allo smaltimento in discarica e i rifiuti differenziati, destinati a operazioni di recupero per una seconda vita. Anche la struttura dell’attuale tariffa, suddivisa in una componente per la copertura degli investimenti e una per i costi di gestione, ricalca il modello di Arera. L'Assessorato ha già richiesto al gestore di Brissogne la trasmissione di un Piano economico e finanziario (Pef) per il periodo regolatorio fissato da Arera (2024-2025 e 2026-2027): tale Piano dovrà essere validato dalla Regione e approvato dalla stessa Autorità di regolazione. Il Pef definirà le tariffe per il conferimento dei rifiuti indifferenziati ai cancelli di Brissogne, e il sistema dovrà necessariamente adeguarsi alle nuove disposizioni.
L'Assessore ha poi riferito che l’aspetto tariffario è uno dei temi affrontati all’interno dell’Osservatorio regionale sui rifiuti, che valuterà le ricadute delle nuove tariffe una volta completata la validazione del Pef di EnVal. Attualmente, la società EnVal sta predisponendo simulazioni per il nuovo Pef secondo le regole Arera, che saranno successivamente illustrate e discusse con l’Osservatorio.
Infine, l'Assessore ha precisato che le simulazioni effettuate prima dell’interruzione dell’attività di validazione del Pef, dovuta ai ricorsi, avevano evidenziato che il normale funzionamento dell’impianto poteva essere rappresentato utilizzando gli stessi beni e risorse previsti nel contratto in essere e che le tariffe proposte dal gestore risultavano coerenti con i risultati delle simulazioni. Il gestore si sta quindi adoperando in tal senso. Le deliberazioni di Arera sono finalizzate proprio al monitoraggio dell’attività degli enti gestori e degli affidatari dei servizi, a tutela dei cittadini.
Il gruppo Lega VdA ha replicato che le tempistiche di classificazione degli impianti, così come la definizione delle tariffe di accesso, dovevano essere stabilite nel triennio 2022-2025, e ora ci si trova ormai a ridosso della scadenza. Secondo il gruppo, avere un minino di cognizione sulle future tariffe sarebbe stato particolarmente utile per gli Enti locali, che dovranno applicarle già dal 2026.
SC
Comunicato n° 206 del 3 aprile 2025
I lavori del Consiglio sono sospesi e riprendono alle ore 15
In apertura della seconda giornata di lavori del Consiglio, i gruppi di opposizione hanno chiesto una sospensione per una riunione di minoranza, in seguito alle notizie di stampa riguardanti la Compagnia valdostana delle acque e, in particolare, una lettera inviata dall'ex Presidente di Finaosta, contenente sue osservazioni in merito a dichiarazioni formulate dai vertici di Cva in quarta Commissione consiliare.
In seguito è stata richiesta una Conferenza dei Capigruppo. A fine mattinata, la Conferenza ha convenuto sulla necessità di trovare una convergenza per affrontare la questione e portarla alla discussione dell'Aula con una o più risoluzioni.
I lavori riprendono alle ore 15.
SC
Comunicato n° 207 del 3 aprile 2025
Interrogazione sulla chiusura della "rianimazione triangolo" dell'ospedale Parini
All'inizio dei lavori pomeridiani del 3 aprile 2025, il Consiglio ha concordato di proseguire con l'ordine del giorno nell'attesa che siano definiti i testi di una o più risoluzioni sulla questione Cva da portare poi all'attenzione della Conferenza dei Capigruppo entro le ore 17.
È stata quindi trattata un'interrogazione del gruppo Progetto Civico Progressista riguardante la chiusura della "rianimazione triangolo" dell'ospedale Parini.
Il gruppo ha ricordato che la struttura, il cui committente risulta essere il Ministero della salute, è stata inaugurata quattro anni fa per ampliare i posti in terapia intensiva, con un costo di oltre 2 milioni di euro, e che a fine febbraio 2025 è stata chiusa per problemi strutturali. Ha quindi voluto sapere quando sono state riscontrate le incongruenze strutturali sulla "rianimazione triangolo" e la data della sua chiusura, l'attuale stato dell'arte e, in particolare, le problematiche emerse. Ha anche chiesto quali sono le azioni messe in atto dall'Ausl per rispondere alle esigenze dei posti letto del reparto rianimazione e l'esito delle interlocuzioni con il Ministero per definire il futuro dell'opera e gli eventuali provvedimenti da adottare.
L'Assessore alla sanità ha spiegato che il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera del 2020 prevedeva di potenziare, così come richiesto dallo Stato, i 10 posti letto di terapia intensiva già presenti con altri 8 da realizzarsi in un prefabbricato esterno, dove sarebbero stati anche predisposti 9 posti letto di terapia sub-intensiva. Durante l’emergenza sanitaria, la struttura commissariale, costituita in via straordinaria a livello centrale per la gestione dell’emergenza, ha realizzato il "Triangolo": uno specifico prefabbricato all’ospedale Parini attrezzato con 10 posti letto di terapia intensiva a cui se ne sono aggiunti due nel reparto di rianimazione mentre l'attivazione degli 8 posti di terapia sub-intensiva è stata prevista nella struttura vicina al reparto malattie infettive-pneumologia. Tenuto conto del nuovo contesto regionale che vedrà presto l'avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale, il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale esige, oggi, una rivisitazione complessiva. Il bando di gara è già stato pubblicato e il termine per la presentazione delle offerte da parte degli operatori economici è fissato al 1° luglio 2025.
L'Assessore ha poi proseguito informando l'Aula che nel corso di un incontro avvenuto nel mese di novembre 2024 con il Ministero della salute (in cui è risultato che la Valle d'Aosta è la migliore in Italia per la capacità di spesa dei finanziamenti statali erogati in conto investimento avendo portato a termine oltre l’80% delle linee di finanziamento, per circa 68 milioni, e che il restante 20%, per circa 17 milioni, è in corso di realizzazione), si è stabilito che il nuovo Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale dovrà prevedere il consolidamento dell’attuale reparto di rianimazione con la struttura "Triangolo". L'Ausl ha attivato una perizia di parte da cui è emersa la necessità di alcuni specifici lavori. Questo anche in ragione del fatto che, trattandosi di una struttura commissariale, era stata attivata in deroga a ogni tipo di normativa sia in materia di agibilità ma soprattutto di prevenzione incendi e antisismica. Il Ministero è stato informato della questione e l’Azienda sanitaria ha attivato le contestazioni alla ditta fornitrice che si è resa disponibile ad intervenire con le azioni correttive da intraprendere e a proprie spese.
L'Assessore ha voluto precisare che quanto emerso non comporta nessuna difficoltà dal momento che la struttura non ha posti letto attivi: questi spazi sono da considerarsi un polmone a cui ricorrere solo in caso di un’emergenza sanitaria tale da richiedere la necessità di un surplus di posti letto di terapia intensiva. La struttura, sino ad ora, è stata utilizzata solamente in via transitoria nel periodo di ristrutturazione del reparto di rianimazione, terminata per la parte di degenza nel dicembre 2023 e che ha consentito di espandere la capienza da 10 a 12 posti letto e che è compatibile con i fabbisogni ordinari di posti letto.
Il gruppo PCP ha sottolineato che ben prima della perizia ufficiale dell'Ausl, e cioè già nel 2023, erano stati rilevati problemi di infiltrazioni d'acqua piovana all'interno del "Triangolo": erano quindi noti i problemi strutturali e l'Azienda sanitaria, già allora, aveva attivato la ditta costruttrice per risolvere la questione. Posti di terapia intensiva e sub-intensiva realizzati sono spesso stati evocati per contestare i dati del Ministero. Il gruppo ha poi espresso preoccupazione per la futura riduzione dei posti letto in oncologia su cui il gruppo vigilerà in maniera attenta e puntuale.
LT
Comunicato n° 208 del 3 aprile 2025
Interpellanza sulla Biblioteca regionale
La Biblioteca regionale Bruno Salvadori è stata al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 3 aprile 2025.
Il gruppo, nel ricordare che sin dalla sua apertura nel 1996 la Biblioteca è stato uno dei fiori all'occhiello della Regione, ha segnalato che la sezione Consultazione è chiusa da due anni circa, pare per la carenza di personale, mentre la Fonoteca è stata accorpata alla Videoteca, con la sala studio aperta solo al pomeriggio. Ha poi ricordato che da tempo è stata annunciata una chiusura della Biblioteca regionale per lavori di efficientamento energetico. Inoltre, per PCP, il fatto che molti dipendenti della struttura nel breve medio termine andranno in pensione, potrebbe comportare ulteriori criticità nell'offerta dei servizi. Ha quindi voluto conoscere le ragioni del perdurare della chiusura della sezione Consultazione e quando, come anche la Fonoteca, sarà riaperta; quando e con quali modalità si effettueranno lavori di efficientamento energetico e di manutenzione; come si intende procedere per la sostituzione del personale che andrà in quiescenza nel breve-medio termine.
L'Assessore ai beni e attività culturali ha evidenziato che negli anni sono cambiate le regole in materia di sicurezza che impongono che ogni area sia sorvegliata da personale dotato di abilitazione alla sicurezza per tutto l'orario di apertura, così come c'è la necessità di adeguare l'immobile alle nuove esigenze: in questo senso vanno i lavori di efficientamento energetico, finanziati con fondi Fesr. Nel 2025, sarà effettuata la progettazione mentre presumibilmente nel primo semestre del 2026 saranno affidati i lavori che avranno una durata di circa 18 mesi, durante i quali si farà in modo di non chiudere completamente la Biblioteca. Sono anche cambiate le modalità di fruizione della lettura e dei documenti multimediali, sempre più a disposizione online: da qui la scelta di accorpare alcune sezioni, come la Fonoteca alla Videoteca che hanno subìto un notevole decremento, e la sala di Consultazione al Fondo valdostano per consentire di mantenere l'orario di apertura anche a fronte della carenza di personale. Nella sala occupata precedentemente dalla Fonoteca è stata ricavata una sala per lo studio collettivo, con 47 posti a sedere, che ha ampiamente compensato le 44 postazioni lettura della sala di Consultazione. Inoltre, i servizi della Biblioteca sono stati ampliati per stare al passo con i tempi: accesso gratuito agli e-book e a oltre 7mila periodici online, accesso a gran parte delle fonti bibliografiche valdostane attraverso il portale Cordela, su cui sono caricate oltre 1,5 milioni di pagine di libri, giornali e riviste in gran parte digitalizzate da personale interno e che nel 2024 è stato consultato 223.603 volte.
Riguardo al personale, l'Assessore ha specificato che, oltre al reclutamento di nuovo personale con la programmazione di concorsi specifici, si stanno facendo valutazioni per individuare nuove forme di gestione che consentano una maggiore flessibilità, senza ridurre il servizio di qualità reso alla cittadinanza. Nella seconda metà del 2025 è in programma un concorso per C2 con profilo di assistente amministrativo-contabile, in prossimità del quale sarà bandito un avviso di mobilità interna con cambio di profilo professionale, da assistente amministrativo-contabile ad aiuto-bibliotecario, per coprire i posti vacanti.
Per il gruppo PCP, nonostante il servizio offerto sia di valore grazie alla competenza del personale, permangono alcune criticità. L'accorpamento della Fonoteca e della Videoteca, malgrado il recupero di nuove postazioni, non cambia il fatto che un servizio sia stato contratto. Per quanto riguarda la carenza di personale, PCP ha accolto con favore la previsione di un posto da aiuto-bibliotecario e il trasferimento di nuovo personale. Tuttavia, sottolinea che la formazione richiesta al personale che verrà trasferito è ben diversa da quella di un generico profilo C2: da anni non vengono banditi concorsi specifici per bibliotecari, e questo rappresenta un grave limite, poiché una formazione specializzata costituisce un valore aggiunto per l'intera struttura.
SC
Comunicato n° 209 del 3 aprile 2025
Il Consiglio approva una risoluzione sul Gruppo Cva. Conclusi i lavori
Nel pomeriggio del 3 aprile 2025, dopo un'inversione dell'ordine del giorno, sono state discusse tre risoluzioni depositate in Aula sulla questione della lettera inviata dall'ex Presidente di Finaosta contenente sue osservazioni in merito a dichiarazioni formulate dai vertici di Cva in quarta Commissione consiliare nel corso delle audizioni sull'andamento della gestione del Gruppo Compagnia Valdostana delle Acque.
Le tre iniziative sono state presentate, la prima dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Misto, la seconda dai gruppi Rassemblement Valdôtain, Progetto Civico Progressista e Misto, la terza dai gruppi di maggioranza (UV, FP-PD, PlA, SA).
L'Assemblea ha approvato, con 19 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 astensioni (Lega VdA, RV, FI, PCP, GM), il testo depositato dalle forze di maggioranza che impegna la quarta Commissione consiliare ad approfondire, anche ai sensi dell'articolo 24, comma 1 del Regolamento interno del Consiglio regionale, in particolare le seguenti tematiche:
- Piano industriale attualizzato del Gruppo Cva con il suo piano finanziario e economico; dettaglio dell'indebitamento del Gruppo Cva;
- relazione sull'evoluzione degli ultimi sette anni, mettendo in evidenza il prezzo medio dell'energia, la quantità prodotta dal gruppo Cva e la quantità prodotta da fonti rinnovabili distinti fra idroelettrico, fotovoltaico e eolico;
- relazione sulla realizzazione o sugli acquisti dei nuovi impianti eolici e fotovoltaici, evidenziando impianto per impianto il costo di acquisto del progetto e il costo di realizzazione, ed elenco dettagliato degli impianti non ancora terminati e non entrati in esercizio con l'esplicitazione dei costi sostenuti a fine marzo e da sostenere, mettendo in evidenza le previsioni all'atto dell'acquisto e la loro attualizzazione sia per quanto riguarda le previsioni dei ricavi sia per quanto riguarda i tempi di realizzazione (particolare attenzione dovrà essere dedicata all'acquisizione di Sistema Rinnovabili e a eventuali svalutazioni di progetti o impianti acquistati in condizioni diverse rispetto a quelle attuali, come ad esempio le acquisizioni in Sardegna);
- dettaglio di tutti gli emolumenti fissi e variabili, anche a medio e lungo termine, e dei benefit che sono riconosciuti dal 2022 a tutti gli amministratori e sindaci della Cva Spa e delle sue controllate e partecipate;
- durata e scadenza di tutti gli incarichi attualmente in carica da parte degli amministratori e dei sindaci di Cva Spa e delle sue controllate e partecipate;
- relazione sugli acquisti e gli affitti di immobili da parte di Cva Spa e delle sue partecipate con il dettaglio dei costi di acquisizione, di ristrutturazione sostenuti o da sostenere, degli arredi e di ogni altra spesa accessoria con la specifica delle tipologie di procedura di spesa;
- relazione sugli acquisti di aziende esercenti attività imprenditoriali in Valle d'Aosta indicando le ragioni, le perizie e i prezzi pagati, oltre che eventuali collaborazioni in essere con i soggetti che hanno partecipato alle acquisizioni;
- relazione sulle consulenze e sulle assunzioni, con relativa modalità, effettuate dal 2022 da parte di Cva e delle sue partecipate con l'indicazione del costo azienda individuale ovviamente nel rispetto della privacy;
- relazione su eventuali conflitti di interesse presenti e passati relativi ad amministratori, sindaci e dirigenti del Gruppo CVA spa;
- relazione sulla adeguata organizzazione del gruppo Cva rispetto al numero di partecipate;
Il testo impegna anche la IV Commissione ad audire l'ex Presidente e l'attuale CdA di Finaosta. Tutta la documentazione dovrà essere resa disponibile entro e non oltre il 30 aprile 2025.
La risoluzione presentata dai gruppi Lega VdA e Misto - respinta con 23 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA, RV) e 12 a favore (Lega VdA, GM, FI, PCP) - chiedeva di attivare una Commissione Speciale sulla Compagnia Valdostana delle Acque per compiere una indagine conoscitiva e a terminare, entro 30 giorni, il percorso di indagine con le opportune audizioni e le necessarie acquisizioni di informazioni e/o documenti.
La risoluzione a firma congiunta dei gruppi Rassemblement Valdôtain, Progetto Civico Progressista e Misto - respinta con 22 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA, FI) e 13 a favore (RV, PCP, GM, Lega VdA) - voleva impegnare il Presidente della quarta Commissione ad acquisire e trasmettere a tutti i Consiglieri, entro 7 giorni, l'intera documentazione citata nella nota e ad organizzare, entro trenta giorni, un'indagine conoscitiva ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento interno del Consiglio regionale, a partire dalle audizioni dell'ex Presidente di Finaosta e del Consiglio di Amministrazione della stessa, del Presidente della Regione e degli altri componenti del Governo coinvolti a suo tempo e oggi in carica.
Il dibattito in Aula
Il gruppo Lega VdA ha ricordato di aver portato il tema all'attenzione del Consiglio già lo scorso mese di dicembre. Dopo l'audizione dei vertici di Cva in quarta Commissione, i componenti del gruppo avevano chiesto l'audizione anche dell'ex Presidente di Finaosta a cui però il Presidente di Commissione non aveva dato seguito con la motivazione che quella non era la sede giusta per portare avanti questo tipo di iniziative. Oggi, alla luce delle dichiarazioni dell'ex Presidente di Finaosta rese pubbliche dalla stampa e comunicate anche al Consiglio, i gruppi firmatari della risoluzione chiedono l'istituzione di una Commissione ad hoc che possa occuparsi in maniera approfondita e fare luce su tutti i cortocircuiti che evidentemente ci sono stati.
Il gruppo Rassemblement Valdôtain, illustrando la risoluzione depositata congiuntamente a PCP e Misto, ha evidenziato che l'iniziativa parte dal fatto politico che è la nota inviata dall'ex Presidente di Finaosta e vuole concentrare nella Commissione competente il fatto. Il fine è quello di esaminare e chiarire puntualmente le osservazioni formulate dall'ex Presidente di Finaosta.
Parlando della risoluzione della maggioranza, il gruppo RV ha osservato che nel testo non è chiaro l'obiettivo di tutta questa richiesta di informazioni a Cva, perché non è la Commissione a dover fare un'analisi dei risultati aziendali. Ha auspicato che il Gruppo Cva si dia delle politiche chiare di remunerazione e di nomina degli amministratori: se le regole sono chiare si evitano tutta una serie di questioni. Per RV, non bisogna mischiare un'azione politica, che deve fare la Commissione, con un'azione tecnica, che devono necessariamente fare le strutture tecniche.
Il gruppo UV ha sottolineato che le audizioni fatte allora in quarta Commissione sono andate ben oltre i fatti specifici di cui erano oggetto. Oggi, alla luce delle dichiarazioni fatte dall'ex Presidente di Finaosta, la Regione deve affrontare dei passaggi istituzionali di altro genere ed è quindi interesse di tutti acquisire informazioni approfondite sull'andamento di Cva che, tra l'altro, è prossima all'approvazione del bilancio. L'intento non è quello di cavalcare una polemica, ma la maggioranza è motivata dalla volontà di acquisire informazioni di cui gli azionisti, ovvero la pubblica amministrazione, deve poter disporre. Non serve istituire una Commissione speciale d'inchiesta che ha le stesse identiche funzioni di quelle consiliari. La maggioranza si è poi detta disponibile a integrare la quarta Commissione con i rappresentanti dei gruppi che non ne fanno parte. La procedura è improntata alla massima trasparenza e non interferisce sulla gestione aziendale di Cva in quanto ci si occupa dell'acquisizione di informazioni relative al passato e che, comunque, verrebbero fornite in fase di bilancio: un'operazione di buon senso che consentirà di uscire dall'ambiguità.
Il gruppo PCP si è detto lieto che infine il Consiglio debba affrontare il nodo dei rapporti tra Cva e la proprietà (Finaosta e Regione). Sono tre anni che PCP dice che l'atteggiamento dei vertici di Cva non è conforme al ruolo che deve avere una società interamente pubblica. Dalla lettera dell'ex Presidente di Finaosta, si apprende che critiche simili sono state espresse anche da Finaosta, anche se la Giunta regionale ha preferito non affrontare il problema. Nella lettera si affrontano vari aspetti già evidenziati da PCP, in particolare il fatto che sul Piano strategico non c'è stato un confronto con Finaosta e con la Regione. Per PCP è importante fare chiarezza e cambiare rotta, visto che si è alla vigilia di importanti decisioni per la politica energetica valdostana e a breve bisognerà nominare il nuovo Consiglio di amministrazione di Cva. Per il gruppo è necessario un cambiamento.
Il gruppo Forza Italia ha posto l'accento sulla gravità delle affermazioni rese note nella lettera dell'ex Presidente di Finaosta che parlano di pressioni di alcuni componenti del Governo regionale sulle politiche decisionali della società Cva. Ha auspicato inoltre una pronta smentita da parte della maggioranza che solo a ridosso delle elezioni regionali decide di approfondire quanto da anni sollecitato da Forza Italia, ovvero valutare l'operato di una delle più importanti società del sistema valdostano. Secondo il gruppo, quanto ascoltato e letto è la manifestazione del fallimento politico della maggioranza ed è prioritario fare chiarezza per garantire l’onorabilità della Regione e la reputazione della società Cva che ha sviluppato importanti interventi di investimento e risultati soddisfacenti di bilancio. Infine, è stato espresso l’auspicio di attivare una Commissione speciale d'inchiesta per comprendere quali sono le responsabilità: la maggioranza regionale era al corrente di tante criticità ma anziché intervenire ha lasciato il sistema in balia di sé stesso.
Il gruppo Misto, parlando di terremoto politico, ha evidenziato che l'ex Presidente di Finaosta ha compiuto un atto coraggioso, non facile e ha squarciato un velo di ipocrisia. Il gruppo ha poi motivato il suo sostegno a entrambe le risoluzioni presentate dai gruppi di minoranza, perché l'importante è che si arrivi a chiarire la situazione. Per il gruppo, quello che manca nella risoluzione della maggioranza è una data certa per concludere gli approfondimenti. Qui ci sono gli azionisti, che sono i valdostani e non solo i Consiglieri, che oggi stesso aspettano che il Consiglio Valle prenda una decisione forte e chiara e si aspettano delle risposte immediate: su questa vicenda, oggi, La Stampa ha fatto più politica dei partiti.
L'Assessore all'innovazione, allora Assessore alle società partecipate, è intervenuto fornendo una ricostruzione di quanto accaduto nel 2022, anno in cui ci fu un bando che sortì la scelta di far uscire Cva dalla legge Madia. Il documento conteneva un codicillo che diceva che, nel caso in cui in corso di mandato sopravvengono normative suscettibili di incidere sull'entità dei compensi questi potranno essere oggetto di modifica nei termini di legge. Quando nacque la nuova governance di Cva a giugno 2022, Finaosta diede la sua interpretazione di questo codicillo: "tenuto conto che gli emolumenti sono stati determinati in base ai limiti massimi previsti dal complesso delle norme attualmente in vigore, qualora durante il mandato triennale dovessero mutare tali norme ovvero dovesse mutare la condizione soggettiva della società detti emolumenti potranno essere conseguentemente ridefiniti come peraltro già indicato nell'invito per la presentazione delle candidature per il rinnovo degli organi sociali". Nacque quindi una richiesta di Cva a Finaosta di poter cambiare gli emolumenti per l'Amministratore delegato che riceve la somma di 50 mila euro onnicomprensivi e seguirono pareri legali di una e dell'altra società. L'Assessore ha quindi spiegato che a quel punto sembrava logico un intervento da parte della Regione per mettere le due parti attorno a un tavolo, partendo anche da una valutazione che era stata fatta dal Dipartimento partecipate e dalla Segreteria generale. Finaosta proponeva le dimissioni dell'intero vertice di Cva e di rifare il bando con una nuova cifra congrua. Questa però non era una soluzione percorribile rispetto allo specifico momento storico in cui Cva doveva trovare i soldi per pagare il prezzo anticipato dei cambiamenti in salita del costo del gas sul mercato di Amsterdam. Vi furono vari tentativi di conciliazione per trovare una soluzione che non venne trovata e si rimase sul bando 2022.
L'Assessore si è detto ferito, allibito e dispiaciuto che un tentativo politico di conciliazione tra le parti sia finito in un terreno di guerra e ha auspicato che i chiarimenti che verranno contribuiscano a ripristinare un clima di tranquillità, sottolineando anche che le "pressioni" vissute dall'allora Presidente di Finaosta erano un dovere per evitare che una burrasca potesse travolgere una società importante come Cva.
Il Presidente della prima Commissione che, all'epoca dei fatti citati nella nota, era Presidente della Regione, ha rilevato che c'era un'evidente tensione tra due società partecipate e quindi si era ritenuto necessario organizzare un incontro per trovare una mediazione tra posizioni diverse, per il bene e il clima di Finaosta e Cva. Le tensioni, ha detto, nascevano dal fatto che Cva era uscita dall'obbligo della Madia e quindi rivedere gli emolumenti era necessario perché il Gruppo rivestiva un ruolo più importante sui mercati, con maggiori responsabilità anche per i suoi amministratori. Si è quindi augurato che si trovi un modo di lavorare sereno, diverso e più trasparente tra i vari attori: Finaosta, Cva e Regione.
L'Assessore all'agricoltura ha sottolineato l'importanza della Compagnia valdostana delle acque le cui sorti sono strettamente collegate alla vita della regione. Evidenziato come il gruppo PlA sostenga Cva da tutta la Legislatura, ha segnalato di aver richiesto un confronto alla maggioranza già nella giornata di ieri. Il centro della politica valdostana, cioè il Consiglio, deve essere la sede in cui portare questa problematica su cui è necessario avere trasparenza e una serie approfondita di dati. È altresì necessario audire il Consiglio di amministrazione di Finaosta e il suo ex Presidente. Secondo l'Assessore, ci sono aspetti contenuti nella lettera che devono essere chiariti in Consiglio regionale in ossequio alla necessità di trasparenza che contraddistingue da sempre l'operato del gruppo PlA.
Il gruppo FP-PD ha evidenziato che è necessario approfondire la conoscenza del tema così come le fasi di gestione della Società visto il momento di confusione mediatico. La Cva è una società solida e ha libertà di azione, ma bisogna fare chiarezza: oggi più che mai è necessaria una maggiore trasparenza perché dettagli e notizie sono importanti sia per i Consiglieri, sia per l'azionista di maggioranza, sia per le borse, sia per i cittadini in funzione di una corretta gestione fino al rinnovo delle concessioni. Per il gruppo, la risoluzione proposta dalla maggioranza indica una strada da percorrere per superare questo momento innescato da rapporti di contrasto derivanti da pesanti impegni finanziari di gestione di Finaosta e Cva.
Il Presidente della Regione ha ricordato che Cva è una società sana che in questi anni ha riversato i propri utili sulla comunità valdostana, creando lavoro e indotto. Dal 2022 a oggi si è verificato un cambiamento in corsa delle regole che definivano la governance regionale nell'ambito della società partecipata e che hanno sollevato una serie di incertezze nell'applicazione di normative di per sé non troppo facili da interpretare. Questo ha portato il Governo a dover trovare, giocoforza, degli equilibri, nel rispetto di due limiti essenziali: non fare ingerenza nelle politiche societarie di Cva e neanche nelle decisioni di Finaosta. Si tratta ora di capire meglio la situazione evidenziata dall'ex Presidente di Finaosta e a questo proposito avere dei dati oggettivi sulle situazioni richiamate non può che essere utile. Il Presidente della Regione ha poi evidenziato come il Cda di Finaosta potrà dare in Commissione indicazioni importanti sul lavoro fatto per arrivare alla definizione di un bando che possa essere dirimente per il prossimo mandato rispetto all'indicazione degli amministratori delle società del gruppo e della definizione degli emolumenti dei loro Consigli di amministrazione. Un'attività molto complessa e articolata che richiede una definizione di tutti gli aspetti che non hanno potuto essere, per motivi oggettivi, enucleati in maniera efficace fino ad ora, in quanto non era possibile cambiare le regole in corso di mandato.
Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 16 e giovedì 17 aprile 2025.
SC-LT