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Comunicato n° 70 del 5 febbraio 2025
Il Consiglio è convocato mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio -
Comunicato n° 77 del 10 febbraio 2025
Consiglio del 12 e 13 febbraio: iscritti quattro punti all'ordine del giorno suppletivo -
Comunicato n° 79 del 12 febbraio 2025
Il Giorno del Ricordo apre i lavori del Consiglio regionale -
Comunicato n° 80 del 12 febbraio 2025
Question time sull'utilizzo di strumentazione ospedaliera per un animale -
Comunicato n° 81 del 12 febbraio 2025
Question time sull'ospedale di comunità di Verrès -
Comunicato n° 82 del 12 febbraio 2025
Question time sulla convenzione con l'ospedale di Sallanches -
Comunicato n° 83 del 12 febbraio 2025
Interrogazione sul Centro servizi per la povertà -
Comunicato n° 84 del 12 febbraio 2025
Interrogazione sui contributi alle locazioni -
Comunicato n° 85 del 12 febbraio 2025
Interpellanza sul traforo del Monte Bianco -
Comunicato n° 86 del 12 febbraio 2025
Interpellanza sulle celebrazioni per la Giornata nazionale dell'agricoltura -
Comunicato n° 87 del 12 febbraio 2025
Interpellanza sui pagamenti degli anticipi Pac -
Comunicato n° 88 del 12 febbraio 2025
Interpellanza sulla gestione del lupo -
Comunicato n° 89 del 12 febbraio 2025
Interpellanza sulla viabilità nella Valtournenche -
Comunicato n° 90 del 12 febbraio 2025
Interpellanza sugli aumenti volumetrici degli edifici -
Comunicato n° 91 del 13 febbraio 2025
Interpellanza sul sistema informativo ospedaliero Trakcare -
Comunicato n° 92 del 13 febbraio 2025
Interpellanza sul codice esenzione per la sindrome fibromialgica -
Comunicato n° 93 del 13 febbraio 2025
Interpellanza sulle adesioni ai corsi delle professioni sanitarie -
Comunicato n° 94 del 13 febbraio 2025
Interpellanza sull'istituzione della figura dell'assistente infermiere -
Comunicato n° 95 del 13 febbraio 2025
Interpellanza sulla pubblicizzazione dei borghi di Saint-Oyen e Étroubles -
Comunicato n° 96 del 13 febbraio 2025
Interpellanza sul sostegno economico agli esercizi di vicinato -
Comunicato n° 97 del 13 febbraio 2025
Conclusi i lavori dell'adunanza. Approvate una mozione e una risoluzione
Comunicato n° 70 del 5 febbraio 2025
Il Consiglio è convocato mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio
Il Consiglio Valle è convocato in via ordinaria mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio 2025, a partire dalle ore 9.00, per discutere un ordine del giorno composto di 57 oggetti, di cui due rinviati dalla precedente Adunanza.
Sono state presentate 18 interrogazioni, di cui quattro del gruppo Forza Italia: apertura al pubblico del sito archeologico nell'area dei giardini di via Festaz ad Aosta; utilizzo delle fototrappole per il monitoraggio della fauna selvatica; tempistiche per la conclusione dei lavori di manutenzione del forno crematorio; contributi a sostegno delle locazioni.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha depositato quattro interrogazioni: intitolazione del campo sportivo polivalente di regione Tzambarlet a Giorgio Carlo Dal Monte; mancata valorizzazione del Giorno del ricordo nelle scuole; apertura della piscina regionale di Pré-Saint-Didier e costi dei lavori effettuati; campagna di informazione sulla gratuità della vaccinazione contro l'Herpes zoster e lo Pneumococco.
Saranno trattate sei interrogazioni del gruppo Progetto Civico Progressista: risultati degli approfondimenti della Struttura regionale enti locali sull'intitolazione di una via di La Thuile; notizie sulle osservazioni pervenute da soggetti terzi sull'aggiornamento del Piano regionale dei trasporti; ampliamento del bacino artificiale del Leissé per l'innevamento del comprensorio di Pila; subentro nella gestione del servizio idrico integrato da parte della società Services des Eaux Valdôtaines; tempi di riapertura del forno crematorio; candidature per la ricomposizione del Comitato etico territoriale.
Quattro le interrogazioni del gruppo Rassemblement Valdôtain: destinazione dell'ex centrale del latte di viale Piccolo San Bernardo; riassegnazione di alcune concessioni di grandi derivazioni d'acqua a società a totale controllo pubblico; lavori del Centro servizi per la povertà di via Stevenin ad Aosta; installazione di una scala di sicurezza esterna alla palazzina Centro prelievi dell'ospedale Parini.
Delle 27 interpellanze, cinque sono del gruppo Forza Italia: azioni per informare le imprese sulle opportunità e sui bandi relativi alle risorse statali del Programma operativo complementare 2014-2020; misure per garantire una copertura ottimale del trasporto pubblico, in particolare notturno, sulla tratta Aosta/Courmayeur; informazione della popolazione sull'andamento dei lavori di ristrutturazione e ampliamento dell'ospedale Parini; istituzione della figura dell'Assistente infermiere; estensione dei contributi per le attività commerciali ai negozi di vicinato.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà sette interpellanze: applicazione della rotazione dei dirigenti e dei funzionari in ottemperanza alla legge sulla prevenzione della corruzione; iniziative celebrative della Giornata nazionale dell'agricoltura; predisposizione di una procedura per ricorrere in caso di errore nell'inquadramento del capo abbattuto; intendimenti per rendere permanente il codice di esenzione H05 per i pazienti fibromialgici; rispetto degli obblighi contrattuali per la fornitura e gestione del sistema informativo Trakcare; realizzazione di un corso sulla relazione e comunicazione pediatrica per gli operatori della Struttura di pediatria e patologia neonatale; pubblicizzazione dei borghi di Saint-Oyen e Étroubles a seguito della conclusione dei lavori della variante sulla Ss n. 27.
Il gruppo Progetto Civico Progressista ha proposto sei interpellanze: revoca della subconcessione di derivazione d'acqua per la realizzazione di una centralina nel comune di Oyace; adozioni di misure per la gestione del lupo sul territorio regionale supportate da solide basi scientifiche; programmazione per l'utilizzo di autobus a emissione zero per il trasporto pubblico locale entro il 2030; interpretazione della normativa regionale sull'aumento volumetrico degli edifici nel caso in cui non vi sia l'integrale demolizione e ricostruzione; modalità di rientro degli infermieri e degli operatori socio-sanitari nel nuovo ospedale di comunità di Verrès; iniziative per agevolare il pagamento dell'imposta di soggiorno da parte dei proprietari di alloggi destinati ad affitti brevi.
Nove sono le interpellanze del gruppo Rassemblement Valdôtain: tipologie di forniture gratuite dei concessionari di grandi derivazioni d'acqua; soluzione definitiva alla percorribilità continuativa del traforo del Monte Bianco; sinergia tra Assessorati regionali per la promozione del settore agroalimentare; motivi dei ritardi nei pagamenti degli anticipi e dei saldi relativi alla Politica agricola comune; inserimento di una figura manageriale nelle stazioni sciistiche; possibili alternative all'attuale viabilità stradale nella vallata del Cervino; riduzione dei temi e delle liste di attesa attraverso il blocco dell'attività privata in ospedale; azioni per favorire le adesioni di studenti valdostani ai corsi universitari delle professioni sanitarie; selezione di grandi eventi e analisi sulle ricadute economiche.
Saranno poi esaminate cinque mozioni, di cui una rinviata dal precedente Consiglio.
Il gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrerà due mozioni: impegno ad avviare azioni verso chi ha formulato false accuse sulle illegittime interferenze nei consultori; costituzione dell'Osservatorio della famiglia e mancata organizzazione della Conferenza regionale sulla famiglia.
Con una mozione, il gruppo Progetto Civico Progressista sollecita la comunicazione pubblica periodica degli esiti del monitoraggio della contaminazione da Pfas in Valle d'Aosta.
Le due mozioni del gruppo Rassemblement Valdôtain riguardano: l'adeguamento dell'indennità di bilinguismo ai dipendenti del comparto unico e dell'Ausl Vda; la dotazione di servizi igienici nelle strutture regionali adibite all'attività lavorativa del personale cantoniere.
Infine, con una risoluzione, rinviata dallo scorso Consiglio, il gruppo Forza Italia chiede alla Giunta di approfondire, nelle Commissioni competenti, la tematica dei rapporti tra Regione, Anas e Comuni.
L'adunanza consiliare è aperta al pubblico ed altresì trasmessa sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.vda.it) e sul canale YouTube del Consiglio (www.youtube.it/user/consvda). È inoltre disponibile l'App ConsiglioValle.tv per smart TV LG e Samsung e per dispositivi Apple quali ad esempio Apple TV, iPhone, iPad e Mac (l'App Store Apple contiene l'elenco completo delle compatibilità). Consultare la sezione "Domande frequenti" sul sito www.consigliovalle.tv per le procedure di installazione e per gli aggiornamenti sulla disponibilità dell'App anche per altri marchi di televisore."
La tribuna stampa è accessibile ai giornalisti accreditati presso l'Ufficio stampa del Consiglio.
LT
Comunicato n° 77 del 10 febbraio 2025
Consiglio del 12 e 13 febbraio: iscritti quattro punti all'ordine del giorno suppletivo
L'ordine del giorno del Consiglio Valle, convocato mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio 2025, è stato integrato da quattro interrogazioni a risposta immediata.
La prima, del gruppo Progetto Civico Progressista, chiede conto delle iniziative assunte nei confronti di un medico che ha utilizzato strumentazione su un animale all'interno dell'ospedale Parini, mentre altre due interrogazioni a risposta immediata, che saranno illustrate rispettivamente dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Rassemblement Valdôtain, riguardano la realizzazione dell'ospedale di comunità di Verrès. Il quarto question time, depositato dal gruppo Forza Italia, si occupa della convenzione stipulata tra l'Ausl VdA e l'ospedale di Sallanches per l'abbattimento delle liste di attesa.
Con questa integrazione, all'ordine del giorno della prossima riunione consiliare figurano quindi 61 punti.
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LT
Comunicato n° 79 del 12 febbraio 2025
Il Giorno del Ricordo apre i lavori del Consiglio regionale
Il Consiglio Valle, convocato oggi, mercoledì 12, e domani, giovedì 13 febbraio 2025, si è aperto con la commemorazione del Giorno del Ricordo che ricorre il 10 febbraio. La Giornata fu istituita nel 2004 con la legge n. 92 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
«Ricordare queste tragedie - ha detto il Presidente dell'Assemblea, Alberto Bertin - significa riaffermare i valori della pace, del rispetto e del dialogo tra i popoli. Che questa giornata sia un monito per preservare la memoria storica e costruire un futuro basato sulla solidarietà, sulla comprensione reciproca e sul superamento dei nazionalismi in una prospettiva europea.»
Il Capogruppo della Lega Vallée d'Aoste, Andrea Manfrin, ha voluto ricordare la figura di Arnaldo Harzarich che «fu il primo a scoprire i corpi degli italiani rapiti e trucidati dai partigiani di Tito. Con la sua squadra di vigili del fuoco trovò 204 corpi e ne scoprì altre centinaia che fu impossibile recuperare e scoprì che i titini avevano installato delle antenne per trasmettere in diretta radio le fucilazioni. I partigiani slavi cercarono di impedire le sue ricerche e, anche dopo il suo trasferimento in altro luogo, subì degli attentati: l'odio dei partigiani comunisti titini fu cieco e insaziabile e si scagliò contro chiunque avesse la colpa di essere italiano. Purtroppo anche l'accoglienza in Italia degli esodati fu caratterizzata da una diffusa indifferenza e anche ostilità da parte di quelle forze e partiti che si richiamavano alla stessa ideologia di Tito. Il mancato riconoscimento della loro sofferenza fu per loro fonte di ulteriore sofferenza. Finalmente questo capitolo tragico della storia italiana è stato riportato alla luce a dispetto di tutti i negazionisti che cercano di rendere meno cruento questo dolore. Nessuna squallida provocazione può ridurre il ricordo della vergogna di quanto successo e dei mandanti politici di quell'eccidio. Non c'è giustificazione per la bieca uccisione di dieci mila persone.»
Per il Capogruppo di Pour l'Autonomie, Aldo Di Marco, «la legge del 2004 ha restituito al Paese la memoria di quei fatti, dimostrando come uno Stato democratico non possa prescindere dalla condivisione piena del passato per costruire il suo presente e il suo futuro. La memoria è l'unico baluardo contro ogni forma di dittatura, l'unica fonte da cui trarre insegnamenti per costruire società tolleranti, fondate sul rispetto delle reciproche differenze affinché non si ricreino le stesse condizioni che hanno portato a simili vicende. La memoria non ha colore politico - non è di destra né di sinistra - ma supera questa situazione storica per affermarsi come patrimonio dell'intera umanità, che è il pilastro del percorso di ogni popolo.»
«La tragedia delle Foibe fu una vera e propria pulizia etnica, un tentativo di cancellare la presenza italiana - ha sottolineato il Consigliere Christian Ganis (FI) -. Come gruppo politico sentiamo forte il dovere di ricordare quelle vittime innocenti. Purtroppo ancora oggi, nel XXI secolo, siamo testimoni di atrocità simili, di conflitti sanguinari come quelli di Gaza e in Ucraina, che ci mostrano la distruzione, la brutalità delle violenze e la sofferenza dei civili. Questi eventi, così come la tragedia delle Foibe, ci portano a interrogarci sulla capacità dell'uomo di infliggere dolore e morte ai propri simili. Domande che non possiamo eludere se vogliamo costruire un futuro di pace e convivenza civile. Serve un impegno ancora maggiore per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico, in cui il dialogo, la diplomazia e il rispetto dei diritti umani siano dei valori imprescindibili. In questo spirito auspichiamo che la nostra regione continui a promuovere iniziative di approfondimento storico e culturale legato alle tragedie delle Foibe, coinvolgendo scuole, associazioni e l'intera cittadinanza: solo attraverso la conoscenza e la consapevolezza possiamo evitare di ripetere gli errori del passato e costruire così un futuro di pace per tutti.»
Il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, Aurelio Marguerettaz, ha osservato: «Queste Giornate ci devono servire per fare dei ragionamenti per bandire la guerra, ma se diventano dei momenti di propaganda e di protagonismo non andiamo lontano. L'UV, da sempre condanna, tutte le violenze. Vivo con grande imbarazzo queste Giornate - quella della Memoria e quella del Ricordo -, perché c'è chi le utilizza per dire di essere dalla parte giusta della storia: questo è un insulto allo spirito di queste ricorrenze. Bisogna fare un passo avanti, evidenziando, da un lato, l'obbrobrio di quanto hanno vissuto le vittime di tutte le atrocità e, dall'altro, cercando di dare un contributo alla riconciliazione.»
«La tragedia delle Foibe è stata dimenticata per decenni e fu riconosciuta solo alla fine degli anni 90 ma è spesso caduta in una strumentazione ideologica, paragonata alla Shoah, nel tentativo di attenuare le atrocità commesse dai nazifascisti nei confronti degli ebrei - ha commentato la Consigliera di PCP Chiara Minelli -. Gli storici hanno cercato di ricostruire la situazione sulla base di fonti attendibili e verificabili analizzando il contesto riferito a un territorio multinazionale oggetto nel ventennio e durante la guerra di numerose violenze da parte del fascismo. È giustissima la richiesta dei familiari e delle vittime delle foibe e degli oltre 300mila esodati di celebrare il ricordo, e occorre condannare le innegabili violenze avvenute in nome del comunismo, ma non si possono dimenticare il contesto e le violenze innescate dal fascismo negli anni precedenti. Le terribili violenze, come sempre e come in tutte le guerre, anche quelle odierne, hanno riguardato in larga parte i civili, vittime inermi.»
Per il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, «oggi ricordiamo una pagina nera della storia, che non bisogna negare o dimenticare: è la storia, e le cause sono conosciute e scritte nei libri di testo. Queste pagine drammatiche hanno sempre un’origine, che passa attraverso vendette e nuovi assetti geopolitici in seguito ad eventi bellici o occupazionali. A subire sono sempre gli altri: bisogna vedere da che prospettiva si guarda, ma gli altri sono incastrati nella storia di quel periodo. A noi rimangono il Ricordo e la Memoria: giornate che non sono una più importante dell'altra, ma sono un invito alla pacificazione e alla conciliazione per vivere in pace. È necessario richiamare tutti al proprio dovere e alle proprie responsabilità.»
«Pensando a quello che è passato, non possiamo non parlare del presente: bisogna ricordare, non solo Gaza, ma anche l'Ucraina - ha affermato il Consigliere Diego Lucianaz (RV) -. Ancora questa mattina ci sono giovani che muoiono a causa di questa guerra, mentre l'Unione europea continua a lanciare messaggi belligeranti, anziché parlare di pace. Una posizione vergognosa e deprecabile di questo organismo che è sostenuto anche da membri del partito dell'Union Valdôtaine.»
SC-LT
Comunicato n° 80 del 12 febbraio 2025
Question time sull'utilizzo di strumentazione ospedaliera per un animale
L'utilizzo di strumentazione ospedaliera da parte di un medico per un animale è stato al centro di una interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025.
«L'episodio riguardante la vicenda di un medico dell'Ausl VdA che ha effettuato una tac-ecocardio e un drenaggio pneumotoracico alla propria gatta, utilizzando strumentazione e locali nell'ospedale Parini, ha sollevato numerose questioni di natura etica, deontologica e amministrativa, anche da parte degli Ordini professionali dei medici e dei veterinari - ha sottolineato la Capogruppo Erika Guichardaz -. Per garantire il rispetto delle regole e della trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche, tutelando al contempo la professionalità del personale sanitario e il diritto dei cittadini, chiediamo quindi di conoscere nel dettaglio le iniziative assunte dall'Azienda sanitaria nei confronti di questo medico e di affrontare velocemente la questione.»
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha ribadito «la massima fiducia nella professionalità e nella dedizione di tutti gli operatori sanitari che ogni giorno lavorano con impegno per garantire i migliori servizi possibili alla comunità valdostana, ma allo stesso tempo è doveroso che venga fatta piena chiarezza su quanto accaduto, accertando eventuali responsabilità, al fine di garantire il rispetto delle regole e del corretto utilizzo delle risorse pubbliche. L'Azienda Usl ha già avviato le opportune verifiche e, come previsto, è un organismo terzo a valutare il caso e ad adottare eventuali misure. La trasparenza e il rigore, nell’applicazione delle procedure, vanno di pari passo con il riconoscimento dell'impegno di tutti coloro che ogni giorno garantiscono assistenza e cura ai cittadini e che episodi come questo non devono mettere in ombra. Anche per questo motivo, auspichiamo non si approfitti, almeno a livello istituzionale, di questa occasione per eventuali strumentalizzazioni che sarebbero inopportune, sia perché la sanità valdostana è un bene primario comune da tutelare sempre e comunque, sia perché il buonsenso politico deve avere come priorità l’attenzione al lavoro svolto dai nostri operatori.»
L'Assessore ha riferito che «l'Ausl ha quindi trasmesso, nel suo ruolo a cui è chiamata in qualità di datore di lavoro, la segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Aosta, chiedendo l’intervento in ordine a tutti i reati che l’Autorità giudiziaria competente riterrà di ravvisare nei fatti esposti e in quelli che saranno accertati nel corso delle indagini. Contestualmente, l’Azienda ha avviato le procedure interne con la segnalazione all’Ufficio provvedimenti disciplinari, che si è riunito il 10 febbraio, per avviare l'istruttoria di valutazione che è in corso. Nel caso emergano elementi a supporto delle presunte violazioni, l’Ufficio procederà alla formale contestazione degli addebiti e alla convocazione dell’interessato per l'audizione in contraddittorio. Concluse l’audizione e l’analisi della documentazione, l’Ufficio Provvedimenti disciplinari stabilirà l'eventuale sanzione.»
«Ringraziamo anche noi tutti gli operatori sanitari che assicurano un servizio alla popolazione - ha replicato la Consigliera Chiara Minelli -. Abbiamo letto che l'organismo ha a disposizione 120 giorni per esaminare la questione: chiediamo che si solleciti la conclusione del procedimento in tempi rapidi e, nel caso ci fosse una sospensione del medico, ci si attivi fin d'ora per trovare una soluzione alternativa, perché questa vicenda non deve andare ulteriormente a scapito delle persone che sono in lista di attesa, anche per la radiologia, le risonanze e le tac.»
SC
Comunicato n° 81 del 12 febbraio 2025
Question time sull'ospedale di comunità di Verrès
Il futuro sviluppo dell'ospedale di comunità di Verrès, è stato oggetto di due interrogazioni a risposta immediata presentate dai gruppi Lega Vallée d'Aoste e Rassemblement Valdôtain che sono state trattate congiuntamente nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025.
Ricordando che «il 6 febbraio è stata effettuata la presentazione alla popolazione della futura struttura realizzata sulla base di uno studio di prefattibilità», il Capogruppo Andrea Manfrin ha voluto sapere quali sono le tempistiche previste per l'esame del progetto, mentre il Consigliere Claudio Restano ha chiesto quando sarà condiviso il dossier nella Commissione consiliare competente.
«L’incontro di Verrès è stato utile per evitare che l’ospedale di comunità potesse essere associato al classico ospedale mentre, di fatto, si tratta di una struttura sanitaria territoriale intermedia, extra ospedaliera - ha premesso l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. La struttura di Verrès sarà a servizio degli assistiti con patologie croniche in dimissione ospedaliera, che necessitano ancora di un periodo di assistenza prima del rientro al domicilio o in struttura residenziale, oppure ai pazienti che, possono ricevere una importante assistenza temporanea sul territorio in cui risiedono, vicino ai propri familiari, evitando quindi di andare al Parini. Nella sua autonomia funzionale, questo presidio sanitario opererà in forte integrazione con gli altri servizi sanitari, come la rete delle cure primarie, i servizi di assistenza specialistica ambulatoriale, le cure domiciliari e i servizi di emergenza/urgenza territoriali. Come già deliberato dalla quinta Commissione, stiamo organizzando col Politecnico di Milano l’audizione in Commissione sullo studio di prefattibilità e dell’analisi di contesto nelle prossime settimane e speriamo che ciò accada già nei primi giorni del mese di marzo. Con la copertura finanziaria da 15 milioni di euro, si è potuto dare concretezza all’ospedale di comunità e, il 5 dicembre 2024, è stato stipulato l’Accordo di programma tra Regione, Comune di Verrès e Azienda Usl. Il Comune sta per avviare la procedura di variante non sostanziale al proprio Piano regolatore per adeguarne la destinazione dell’uso. Successivamente, dovrà essere stipulata l’intesa tra Regione e Comune che adeguerà i contenuti della variante allo strumento urbanistico comunale. Dopodiché la società Siv, come previsto nel Defr, procederà con gli atti necessari: prima alla predisposizione delle fasi progettuali e poi alla costruzione dell’opera. L'illustrazione dello stato dell’arte attuale in Commissione sarà possibile a breve, mentre per le fasi progettuali, si dovrà attendere la loro produzione.»
Il Capogruppo Manfrin ha osservato che «lo studio di prefattibilità è stato presentato con dovizia di particolari e le informazioni fornite nella serata davano certezze per il futuro che certe non possono proprio essere. Ribadita la necessità di coprire la bassa Valle con una struttura sanitaria, come è possibile fornire dettagli dal momento che non esiste ancora un progetto ma solo uno studio di prefattibilità? E visto che è ancora tutto in itinere, ribadiamo l'importanza di avere un punto di primo soccorso a servizio di tutta la Bassa Valle.»
«Il Direttore generale, intervenendo nel corso della serata di Verrès, ha puntato il dito sulla carenza di medici e infermieri, precisando che la struttura doveva essere gestita proprio dal personale sanitario, in prevalenza infermieristico - ha ricordato il Consigliere Restano -. Il JB Festaz di Aosta, ospedale di comunità già realizzato, vive la carenza di professionisti della sanità e, da sempre, abbiamo evidenziato la necessità di ampliare i percorsi formativi per le professioni sanitarie, proposte cui non avete ancora dato seguito. Anziché investire nel personale, questo Governo si preoccupa di costruire delle strutture, senza andare a indagare sui bisogni effettivi della sanità. È come avere un'auto da Formula 1 che ha il progetto del telaio ma non ha i meccanici e, probabilmente, avrà il motore di una 500.»
LT
Comunicato n° 82 del 12 febbraio 2025
Question time sulla convenzione con l'ospedale di Sallanches
Nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025, il gruppo Forza Italia ha illustrato un'interrogazione a risposta immediata sulla convenzione stipulata a gennaio 2023 tra l'Ausl VdA e l'ospedale di Sallanches in Alta Savoia.
«L'Assessorato ha caldeggiato fortemente la collaborazione con Sallanches che, come riferito dall'Assessore, "è più vicina di quanto siano altre strutture ospedaliere" e "sarà il punto di partenza per un proficuo rapporto con le realtà sanitarie d'Oltralpe" - ha ricordato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. Sono trascorsi due anni dalla stipula e vorremmo quindi conoscere gli esiti di questa convenzione in termini di abbattimento delle liste e di implementazione delle collaborazioni medico-sanitarie.»
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha riferito che «l’accordo, che si è concluso a gennaio 2024, ha rappresentato il presupposto per instaurare dei proficui rapporti di collaborazione con la realtà sanitaria d’oltralpe. Nonostante il contributo sperimentale a livello chirurgico su pazienti valdostani che necessitavano di interventi di colecistectomia o di cisti pilonidale sia stato contenuto, è da evidenziare che le interlocuzioni tra i clinici hanno favorito il consolidarsi di una sinergia transfrontaliera medico-sanitaria: è questo un obiettivo che intendiamo in generale conseguire con le collaborazioni che l'Ausl promuove sia all’interno che all’esterno del territorio nazionale. La sperimentazione, inizialmente perimetrata sulla collaborazione a livello chirurgico, è poi stata oggetto di un’importante evoluzione e ricompresa nel nuovo progetto, denominato Fridha, con un respiro più ampio che coinvolge più specialità mediche. Il progetto si fonda sulla formazione, sulla collaborazione reciproca e sull’introduzione di nuove tecnologie e attrezzature, nonché sullo scambio di pazienti fra Paesi confinanti. Fridha, che ha un importante finanziamento europeo di oltre 1,3 milioni di euro con la quota a favore dell'Usl valdostana di circa 740mila euro, ha già prodotto importanti risultati attraverso il finanziamento della sostituzione di una parte delle attrezzature di endoscopia digestiva - con un investimento pari a circa 250 mila euro - e la programmazione della partecipazione a prestigiosi master internazionali in endoscopia digestiva.»
Sull'abbattimento delle liste di attesa, l'Assessore ha aggiunto: «Abbiamo già dimostrato, con una serie di azioni, come il privato accreditato sia un valido supporto a integrazione dell'offerta del servizio sanitario regionale. La legge regionale 27/2023, che ha permesso di rafforzare la collaborazione con la clinica di Saint-Pierre per lo smaltimento degli interventi di chirurgia generale, oltre che di ortopedia, ne è un esempio, così come lo è l'avere aumentato le tariffe regionali per l'acquisto di prestazioni specialistiche da privato accreditato, sino a raddoppiare la tariffa delle prime visite rispetto al nomenclatore tariffario. È quindi con azioni bilanciate tra pubblico e privato, bilanciate tra personale e risorse finanziarie, tra istituti e strumenti, che si lavora per dare concrete e possibili soluzioni lontane da ogni possibile slogan.»
Il Capogruppo Marquis si è detto «molto perplesso dalla risposta. La proposta di collaborazione era stata venduta in pompa magna perché doveva servire per ridurre le liste d'attesa. Il risultato è pari a zero. Oggi apprendiamo che sono state fatte solamente attività parallele, organizzando momenti formativi, ma siamo completamente fuori tema. Si dovrebbe essere più cauti, dare soluzioni ai problemi e non limitarsi ad annunci politici che hanno il solo risultato di illudere la comunità, senza alcuna ricaduta positiva concreta per la tutela della salute dei cittadini.»
SC
Comunicato n° 83 del 12 febbraio 2025
Interrogazione sul Centro servizi per la povertà
I lavori al Centro servizi per la povertà di Aosta sono stati oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025, con un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain.
«È una nuova struttura, a regia pubblica Regione-Comune di Aosta, che prevede per il prossimo anno la presenza di almeno 84 persone in condizione di povertà con l'obiettivo di fornire un punto di accoglienza, sia per usufruire direttamente di specifici servizi, sia per essere orientati verso altre strutture - ha evidenziato il Consigliere Diego Lucianaz -. I locali dell'ex dormitorio pubblico di via Stévenin, che durante la gestione precedente, non alloggiavano più di una ventina di persone, dovrebbero essere ristrutturati con risorse Pnrr con una spesa di 900mila euro circa. Vorremmo sapere a che punto sono i lavori, come verrà utilizzata la struttura, con quali tempi e con quali impegni finanziari; chi controlla i movimenti sospetti che avvengono all'interno del giardino recintato adiacente alla struttura, in particolare nelle ore notturne, quale utilizzo se ne sta facendo e quale sarà la sua prossima destinazione; se contemporaneamente è operativo anche il dormitorio "Abri Monsieur Vincent" in viale Gran San Bernardo ad Aosta e quali altre strutture regionali si occuperanno in futuro dello stesso servizio.»
«L’attuale dormitorio pubblico sarà riqualificato con interventi infrastrutturali e si prevede che, entro il 31 marzo 2026, possa prendere in carico almeno 84 persone - ha dichiarato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Per la realizzazione del Centro servizi per la povertà, il Pnrr assegna alla nostra Regione 1 milione e 90mila euro di cui 910mila per interventi infrastrutturali e 180mila per la gestione del servizio. Il Centro fungerà da punto di riferimento regionale per le persone a rischio o in condizione di povertà integrandosi con altre strutture e progetti esistenti sul territorio regionale e garantirà servizi come: attività di front office; orientamento al servizio sociale professionale o ai servizi specialistici; consulenza amministrativa e legale; accompagnamento delle persone senza dimora nell’iter di richiesta di residenza; servizio di fermo posta o posta elettronica; servizi di igiene personale e lavanderia; deposito bagagli; distribuzione di beni di prima necessità; mediazione linguistico-culturale; ambulatori per screening e prima assistenza sanitaria. Inoltre, il Centro offrirà spazi per la consumazione di pasti leggeri e un’accoglienza notturna per brevi periodi.»
«Il Comune di Aosta, responsabile degli interventi infrastrutturali, ha riferito che i lavori sono stati consegnati il 16 gennaio scorso, con termine previsto per il mese di novembre 2025 e, dopo il collaudo delle opere, la struttura potrà essere avviata - ha aggiunto Marzi -. L’intervento Pnrr di riqualificazione non include l’utilizzo e la destinazione del giardino recintato adiacente che è di proprietà e competenza del Comune di Aosta. L’Amministrazione regionale non risulta quindi coinvolta in progettualità o interventi finalizzati a gestirne gli accessi o l'utilizzo. Gli uffici del Dipartimento regionale politiche sociali hanno, invece, avviato nel 2024, una procedura pubblica per l’individuazione di un soggetto del terzo settore disponibile alla co-progettazione e alla gestione in partnership del Centro. Prima di avviare i lavori di riqualificazione, le dieci persone ospitate nel dormitorio sono state trasferite dalla Fondazione Opere Caritas, ente gestore, presso il dormitorio Abri Monsieur Vincent che garantisce una adeguata risposta in termini di accoglienza notturna. Contestualmente, rimane operativo il dormitorio Tenda amica di Saint-Vincent con un’ulteriore capienza di otto persone.»
«La preoccupazione nasce dal fatto che difficilmente si prevede che questa struttura, anche riqualificata, possa ospitare 84 persone, dal momento che quelle ospitate fino a ieri non potevano essere più di 18 - ha osservato il Consigliere Diego Lucianaz -. I servizi che saranno erogati sono tanti, vari e allettanti: un'offerta da fare invidia a tutti gli altri cittadini. Permane invece il problema dei giardini adiacenti all'edificio: gli abitanti della zona si lamentano della presenza di persone sospette, dedite a traffici poco legali. Inoltre l'area, che non è più chiusa al pubblico, è sporca e trasandata. Non sarà una preoccupazione regionale ma è bene che si sappia pubblicamente. Sarebbe opportuna una maggiore attenzione verso questa situazione di potenziale degrado anche da parte della Regione, a prescindere da chi abbia la competenza primaria.»
LT
Comunicato n° 84 del 12 febbraio 2025
Interrogazione sui contributi alle locazioni
Nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025, il gruppo Forza Italia ha presentato un'interrogazione sui contributi alle locazioni.
In particolare, il Capogruppo Pierluigi Marquis ha voluto conoscere il numero delle domande pervenute per il bando 2025 - la cui scadenza era fissata a fine 2024 -, rispettivamente per la fascia A (con Isee fino a 7.500 euro) e per la fascia B (con Isee compreso tra 7.500 e 12.500 euro), nonché le tempistiche di corresponsione dei contributi.
L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha riferito che «le domande pervenute mediante la piattaforma online sono state 2.696. Di queste, 40 sono state escluse perché non in possesso di Isee o con Isee che risulta superiore ai requisiti di accesso. Le rimanenti 2.656 domande sono così suddivise: 1.490 domande in fascia A e 1.166 domande in fascia B. Le domande nel 2024 sono calate di 288 nuclei rispetto al 2023, di cui 241 nella fascia di reddito Isee fino a 7.500 euro. Sono piccoli segnali positivi che rendono evidenti le ricadute positive delle diverse misure che abbiamo messo in campo in questi anni per fronteggiare le crescenti situazioni di disagio e di povertà. Tutte le domande sono in fase di istruttoria e su tutte vengono eseguiti i controlli, in quanto le verifiche non sono più a campione: questo comporta i necessari tempi di istruttoria, ma consente di erogare sin da subito il contributo solo alle persone che ne hanno effettivamente diritto e di evitare nel contempo successive richieste di restituzione.»
Riguardo alle tempistiche, l'Assessore ha precisato che «entro 90 giorni dalla data di chiusura di presentazione delle domande, ossia nel mese di marzo, la struttura competente redige l’elenco definitivo delle domande ammesse, determinandone l’importo e procedendo con l’iter di concessione del contributo. Ad aprile, sarà adottato il provvedimento che approva le concessioni dei contributi degli utenti ammessi e saranno avviate le erogazioni. In questi ultimi anni molto si è fatto per ottimizzarne le procedure e l’efficacia: anche a partire dall’accessibilità e nel facilitare gli utenti nella compilazione delle domande e nella consegna della documentazione, con l’obiettivo di renderla sempre più equa e trasparente. Voglio ricordare che l’impegno economico investito in questa misura è significativo: a livello pro capite, il contributo per il sostegno alle locazioni è in Valle d’Aosta nettamente sopra la media nazionale. È la dimostrazione di come l’attenzione al sostegno abitativo si traduca in un aiuto concreto alle famiglie a basso reddito, nel sostenere il carico economico del pagamento dei canoni di locazione.»
«Da una parte sembrerebbe che la situazione sia migliorata rispetto al passato - ha replicato il Capogruppo Marquis - ma sappiamo che non è così: il problema è che i limiti Isee sono bassi e occorrerebbe alzarli perché molte famiglie sforano questa situazione e, pur trovandosi in oggettive difficoltà, non possono usufruire del beneficio. Anche dai dati forniti sulla povertà energetica, sappiamo che ci sono molti valdostani che non riescono a far quadrare i conti a fine mese.»
SC
Comunicato n° 85 del 12 febbraio 2025
Interpellanza sul traforo del Monte Bianco
La percorribilità continuativa del traforo del Monte Bianco è stata nuovamente oggetto di dibattito con un'interpellanza presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025.
Premettendo di aver appreso «da notizie stampa che le autorità francesi non parteciperanno alla consultazione transfrontaliera avviata dalla Regione per il Piano regionale dei trasporti 2035 che prevede anche la realizzazione di una seconda canna del Traforo», il Capogruppo Stefano Aggravi ha chiesto di sapere «quali sono gli effetti in termini politici e di attuazione dei contenuti del Prt; se vi sono state interlocuzioni sul raddoppio del Traforo con le autorità francesi e con i ministeri italiani, in quali termini e con quali risvolti; quali azioni sta portando avanti in questi ultimi mesi di Legislatura il Governo regionale per favorire il raggiungimento di una soluzione definitiva per la percorribilità continuativa del Tmb.»
«La decisione delle autorità francesi era immaginabile e non ha alcun effetto particolare sul Prt, che precisa che l’intervento sul traforo del Monte Bianco (così come su quello del Gran San Bernardo) non fa parte dello scenario del Piano ma di quello evolutivo - ha commentato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Non ci sono quindi effetti dal punto di vista amministrativo che vede la prosecuzione dell’iter del Piano regionale dei trasporti, né dal punto di vista politico. Le interlocuzioni con le autorità francesi non sono prettamente di competenza della Regione che, nel tempo, ha sempre manifestato la propria posizione finalizzata alla sicurezza della circolazione nel tunnel; alla fluidità del traffico, anche considerando che è stato ormai “smontato” l’assioma ideologico che identifica i mezzi pesanti come principale causa dell’inquinamento ambientale a Courmayeur e a Chamonix; all’esigenza di assicurare i collegamenti strategici tra Italia e Francia. Il Prt inserisce la questione del Monte Bianco nel contesto internazionale, come pungolo alle autorità competenti ad assumere delle decisioni. Questo primo passo da parte dell'Amministrazione regionale ha sicuramente sollecitato la presa in carico della situazione da parte delle autorità interessate, in maniera anche amministrativamente tangibile. La dichiarazione di intenti sottoscritta con il Conseil général de la Haute-Savoie non parla espressamente del Tmb dato che la questione esula anche dalle competenze del Conseil général. Riteniamo comunque che una condivisione di intenti tra le due popolazioni potrà essere utile, portando una visione del territorio nel contesto decisionale tra i due Stati. Siamo in sintonia con il Ministro degli esteri, Antonio Tajani, e ho già dato notizia della prossima istituzione di un Comitato tecnico binazionale per studiare fattibilità e i costi, utile a valutare il possibile raddoppio del Traforo. È l'inizio di un percorso pragmatico per capire se dal punto di vista politico ci sia l'intenzione e la possibilità di assumere delle decisioni sulla base di dati concreti e non solo di ipotesi.»
«Proseguiremo nelle azioni di stimolo per dare una soluzione definitiva alla situazione del Tmb che, oltre ad essere fondamentale per l’economia franco-italiana ed europea, rappresenta per la Valle d’Aosta la condizione essenziale per sviluppare rapporti di collaborazione con Savoia e Alta Savoia in un territorio che il Trattato del Quirinale ha finalmente definito come un ambito di vita comune - ha affermato Testolin -. L’incontro di Nizza del 7 febbraio scorso del Comitato di cooperazione transfrontaliera ci ha permesso di prendere anche dei contatti con "l'incaricato di missione", recentemente identificato dal Ministero italiano delle infrastrutture, per curare le analisi sul traforo e sui valichi alpini. Abbiamo manifestato la nostra disponibilità per le interlocuzioni necessarie a condividere la visione del nostro territorio e a favorire i rapporti con le realtà locali transfrontaliere. Analoga figura era già stata individuata dall’omologo Ministero francese con un envoyé de mission incaricato di raccogliere le impressioni sui territori interessati: un aspetto interessante che apre prospettive di collaborazione da non sottovalutare.»
«La creazione del Comitato di cooperazione e dell'incaricato di missione possono essere più che utili per trovare una soluzione che, non necessariamente, deve passare soltanto dalla Valle d'Aosta - ha osservato il Capogruppo Aggravi -. Infatti, i valichi alpini possono essere considerati come un sistema vascolare essendo tra loro interconnessi. In passato abbiamo visto come i problemi di circolazione al Frejus si siano ripercossi su tutti gli altri trafori compresi quelli valdostani. È necessario però che la nostra Regione sia presente quando saranno messe a terra le decisioni, perché non bisogna concentrarsi solo sull'infrastruttura ma è fondamentale dare centralità anche al contesto di riferimento, per evitare che le ricadute negative si ripercuotano sui territori coinvolti.»
LT
Comunicato n° 86 del 12 febbraio 2025
Interpellanza sulle celebrazioni per la Giornata nazionale dell'agricoltura
L'organizzazione di eventi in occasione della Giornata nazionale dell'agricoltura è stata oggetto di un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025.
«La Giornata nazionale dell'agricoltura è istituita per legge la seconda domenica di novembre con possibilità per enti e pubbliche amministrazioni di mettere in campo azioni celebrative finalizzate a far conoscere i valori e le esternalità positive dell'agricoltura sostenibile e diffondere la conoscenza delle funzioni eco sistemiche dell'attività agricola - ha ricordato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Non ci risulta, però, che la Regione abbia calendarizzato delle manifestazioni in occasione di questa Giornata: chiediamo quindi all'Assessore se abbia intenzione di integrare il programma degli eventi previsti nella delibera di Giunta dello scorso mese di gennaio, inserendo anche delle iniziative celebrative per la seconda domenica di novembre.»
«Ogni anno l'Assessorato rivolge grande attenzione alla promozione e alla valorizzazione di tutto il comparto agricolo e delle sue diverse filiere attraverso l'organizzazione di un gran numero di eventi che danno ampio risalto alle produzioni nel nostro territorio nonché il sostegno economico a tutta una serie di manifestazioni dedicate all'agricoltura e alle tradizioni rurali organizzate da vari soggetti - ha ricordato l'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel -. A fine gennaio è stato approvato il programma delle attività per il 2025: un documento che permette una migliore organizzazione, anche amministrativa, del calendario di iniziative a carattere agricolo e della loro relativa copertura finanziaria. Tra le varie iniziative, spicca il ritorno della manifestazione "Vins extrêmes" dedicata alla viticoltura praticata in contesti estremi, che probabilmente si terrà nella seconda metà di novembre. L'intenzione è di organizzare un evento di celebrazione della Giornata dell'agricoltura in tale occasione: sarà, infatti, prevista una tavola rotonda sul tema dell'agricoltura di montagna proprio nell'ottica di riflettere sulla figura dell'agricoltore come custode dell'ambiente e del territorio. Questa scelta risponde a due motivazioni: la prima, di non andare a sovraffollare il già fitto calendario di eventi organizzati in particolare in autunno; la seconda, che la celebrazione di questa Giornata possa risultare più efficace se inserita in una manifestazione dedicata strettamente all'agricoltura di montagna.»
La Consigliera Foudraz si è detta soddisfatta della risposta: «Concordo sul fatto che, all'interno di una manifestazione già in programma, si possa prevedere una tavola rotonda tematica sull’agricoltura di montagna. Non ci resta che attendere il calendario integrato.»
SC
Comunicato n° 87 del 12 febbraio 2025
Interpellanza sui pagamenti degli anticipi Pac
Nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025, con un'interpellanza, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha voluto conoscere lo stato dell'arte dei pagamenti degli anticipi sulla Politica agricola comune.
«Con una nota stampa, Agea aveva informato che il pagamento di questi anticipi sarebbe iniziato il 16 ottobre 2024 - ha affermato il Consigliere Dino Planaz -. Per il 2024 sono state previste delle maggiorazioni sugli anticipi degli aiuti diretti che passano dal 50 al 70% e sui premi per lo sviluppo rurale (dal 75 all'85%). Molte aziende agricole però segnalano di non aver ancora ricevuto gli anticipi e, in altri casi, i saldi sia per le misure di superficie che per quelle sul benessere animale. Interpelliamo il Governo per sapere i motivi che impediscono i pagamenti di queste misure, alla luce, tra l'altro della semplificazione della nuova programmazione 2023-2027 che avrebbe dovuto snellire i controlli e i pagamenti dei saldi. Inoltre, perché anche le misure finanziate direttamente dalla Regione non sono ancora state saldate, a differenza di quanto avveniva negli anni passati in cui erano pagate entro fine anno? Quali sono le intenzioni per risolvere queste problematiche al più presto? Ricordo che, in caso, di mancato saldo entro il 30 giugno 2025 molte aziende rischiano di perdere il diritto al pagamento dei premi oltre che di avere sanzioni.»
«Il concetto di snellimento introdotto dalla nuova Pac non ha comportato una semplificazione immediata delle procedure di controllo e di pagamento dei saldi delle domande - ha chiarito l'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel -. Il nuovo modello di gestione ha centralizzato a livello nazionale competenze prima attribuite alle Regioni e, in quanto autonomista, auspico che la prossima programmazione 2027-2032 torni a consentire un contatto diretto fra la Commissione europea e le Regioni, senza passare dagli uffici nazionali. Per quanto riguarda i pagamenti, sono stati erogati 3,5 milioni di euro a fronte dei 15 milioni richiesti. Le principali cause dei ritardi sono ascrivibili alle difficoltà tecnico-informatiche dovute al ritardo di elaborazione degli algoritmi per la gestione delle domande e l’erogazione degli aiuti da parte di Agea, che valgono circa 7 milioni di euro. Inoltre, gran parte dei pagamenti sono bloccati a causa della difficoltà nella lettura delle nuove Carte dei suoli per la Valle d’Aosta, che risulta non coerente con la lettura reale del nostro territorio e delle incongruenze del sistema dei voli. Il cosiddetto “refresh”, la fotografia dall’alto delle superfici pascolabili, è stato effettuato in stagioni non consone con la gestione dei prati e dei pascoli e la fotointerpretazione è affidata all’intelligenza artificiale e non più ad esperti fotointerpreti con esperienza. In fase di autorizzazione automatizzata delle domande di pagamento, Agea ha rigettato molte istanze di riesame, determinando il blocco di circa 2 milioni di euro. L'8 gennaio scorso mi sono recato personalmente a Roma per richiedere la riorganizzazione di questo sistema, ricevendo assicurazione che la questione è attenzionata dagli uffici di Agea che, presumibilmente, troverà una sua definizione nel 2026.»
L'Assessore ha poi segnalato che «per gli aiuti alla monticazione dei capi bovini negli alpeggi del 2024, a fronte della complessità dell’istruttoria che prevede la verifica delle movimentazioni di più di 12mila capi bovini, distribuiti in circa 200 codici di pascolo, tra dicembre 2024 e gennaio 2025, sono stati liquidati aiuti a 550 aziende, pari al 97% dei beneficiari. Per le 13 aziende attualmente in sospeso, si sono resi necessari ulteriori approfondimenti istruttori. Per gli aiuti all’organizzazione delle manifestazioni zootecniche del 2024, l’Arev, che opera per conto delle Pmi, non ha ancora presentato il rendiconto finale, il cui termine di scadenza è fissato per la fine di questo mese. Gli uffici dell’Assessorato agricoltura e di Area VdA sono quotidianamente impegnati nell’interlocuzione con i servizi tecnici di Agea per assicurare la risoluzione delle criticità descritte. Inoltre è stata sollecitata ad Agea l'adozione di una serie di misure finalizzate a sbloccare e snellire le procedure burocratiche. In attesa che vengano risolti i problemi, non dipendenti direttamente dall’Assessorato, che sono la causa dei ritardi nei pagamenti, gli uffici regionali e io stesso in prima persona ci siamo attivati con diversi incontri e interlocuzioni al fine di sbloccare la situazione della campagna Agea 2019 ferma ormai da diverso tempo.»
In riferimento ai "refresh", il Consigliere Planaz, ha affermato che «con questo sistema di lettura del territorio, le aziende possono vedersi ridurre il riconoscimento delle superfici in maniera considerevole da un anno all'altro, nonostante i terreni siano sempre gli stessi. Mi preoccupa sapere che la definizione della questione dovrà aspettare fino al 2026. Spero che sia possibile ovviare alle problematiche riscontrate sul 2024 tenendo conto delle foto aeree degli anni precedenti. Bisogna sbloccare la situazione quanto prima per consentire alle aziende agricole di ricevere il denaro su cui hanno fatto affidamento per la programmazione delle loro attività e per mantenere un'alta qualità dei loro prodotti.»
LT
Comunicato n° 88 del 12 febbraio 2025
Interpellanza sulla gestione del lupo
La gestione del lupo è stata nuovamente affrontata dall'Aula con un'interpellanza illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025.
«La Regione è partner beneficiario del progetto Life Wolf Alps Eu dal 2019 - ha ricordato la Consigliera Chiara Minelli -. A settembre scorso è stato pubblicato il Rapporto di questo progetto, ormai concluso, che sottolinea l'efficacia quasi assoluta delle misure di prevenzione. I dati evidenziano, ad esempio, che, dal 2021 al 2024, le squadre di intervento (Wpiu - Wolf prevention intervention unit) hanno compiuto 103 interventi di assistenza a 77 allevatori con una riduzione del 96,5% degli attacchi negli allevamenti coinvolti dal lavoro delle Wpiu. Il Rapporto contiene anche delle linee guida per l'attuazione a lungo termine di queste squadre. Perché i risultati relativi alla nostra regione non sono stati diffusi ufficialmente e pubblicamente? Intendete avvalervi di dati scientifici e dell'esperienza acquisita con il progetto Life Wolf Alps Eu per predisporre progetti per il miglioramento della convivenza tra uomo e lupo in ambito alpino? Oppure vi è l'intenzione di procedere nella direzione di misure specifiche per la gestione del lupo a prescindere da solide basi scientifiche?»
L'Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel, nel segnalare che «le azioni svolte dalla Regione nell’ambito del progetto Life Wolfalps Eu sono state regolarmente rese note all’interno dell’annuale Rapporto Lupo, pubblicato sul sito internet della Regione, dove vi è anche il link al sito ufficiale progetto e dove è possibile trovare tutte le informazioni», ha sottolineato: «Il progetto Life Wolfalps Eu ha consentito di creare una solida rete di monitoraggio che vede coinvolti il Corpo forestale della Valle d’Aosta, il laboratorio del Museo di scienze naturali “Efisio Noussan” di La Salle, il Parco naturale del Mont Avic e un certo numero di volontari formati. L’esperienza acquisita e il monitoraggio sistematico svolto con metodo scientifico sul territorio regionale hanno permesso di raccogliere dati relativi alla presenza della specie. Da questi dati emerge che la popolazione del lupo in Valle, così come nel resto d’Italia, si sta rapidamente espandendo, e che si registra un aumento di casi di lupi ripetutamente avvistati in ambienti urbani, circostanza questa che desta non poca preoccupazione. Per quanto riguarda il miglioramento della convivenza tra uomo e lupo in ambito alpino, gli uffici competenti mi riferiscono che le squadre di pronto intervento (Wpiu), composte da agenti del Corpo forestale, continuano ad effettuare sopralluoghi nelle aziende agricole e in alpeggio al fine di fornire assistenza tecnica e definire le migliori strategie di protezione del bestiame, fornendo kit in comodato d’uso, per evitare il ripetersi delle predazioni.»
«Oltre alle azioni previste dal progetto Life - ha aggiunto l'Assessore -, la Regione provvede con risorse proprie a indennizzare i danni provocati dai predatori agli allevamenti e incentivare l’utilizzo delle misure di prevenzione: negli ultimi 5 anni sono stati erogati circa 660mila euro di fondi regionali (circa 132mila annui) per l’acquisto di recinzioni, cani da guardia, dissuasori, eccetera. Ribadisco che l’Ufficio fauna sta lavorando attivamente alla realizzazione di un protocollo di gestione della specie che indichi le azioni necessarie da adottare in caso di potenziali situazioni di pericolo o di danno sulla base di rigorose basi scientifiche e delle indicazioni condivise insieme a Ispra.»
«È un peccato che il Rapporto non sia stato presentato ufficialmente, ma solo pubblicato sul sito della Regione, che pochi consultano regolarmente: sono state spese risorse umane ed economiche per molto tempo, c'è stato un lavoro serio e ben fatto e per questo il Rapporto meritava un'altra attenzione, anche per dare contezza degli sforzi fatti dall'Amministrazione - ha replicato la Consigliera Minelli -. Sono confortata dalle parole dell'Assessore quando parla di approccio scientifico serio: è fondamentale che le scelte vadano fatte sulla base di solide basi e non sull'onda delle emozioni. Il declassamento del lupo e la conseguente possibilità di abbatterlo potrebbero creare delle aspettative immotivate e non avere alcuna efficacia, mentre ne hanno le misure di prevenzione. Per questo le valutazioni quasi sprezzanti che sono state fatte sul progetto Life Wolf Alps durante lo scorso Consiglio lasciano molto perplessi.»
SC
Comunicato n° 89 del 12 febbraio 2025
Interpellanza sulla viabilità nella Valtournenche
Con un'interpellanza presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025, è stata affrontata la questione della viabilità nella Valtournenche.
«Il congestionamento del traffico nella valle del Cervino è stato particolarmente pesante nei primi giorni dell'anno (1 ora e mezza per percorrere solo 30 km!), riproponendo la necessità di individuare una viabilità alternativa - ha affermato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. Il Piano generale dei trasporti 2035 non contiene indicazioni su possibili studi di fattibilità per la realizzazione di una circonvallazione e vorremmo sapere se, per la valle del Cervino e per eventuali altre località che presentano criticità simili, vi sia l'intenzione di effettuare approfondimenti per la realizzazione di possibili alternative all'attuale viabilità stradale, come per esempio una circonvallazione, con quale iter e tempistiche.»
«La strada regionale n. 46 della Valtournenche, che si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 26 chilometri da Châtillon ai 2000 m di Breuil-Cervinia, è da paragonarsi a quella di un colle alpino e questo comporta una gestione complessa dei servizi essenziali, a partire dallo sgombero neve - ha premesso l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. Nel 1989 l'Anas, allora proprietaria della strada, ha elaborato un'analisi di fattibilità per una circonvallazione interamente in galleria superando l'abitato di Valtournenche. I sondaggi geognostici e le prospezioni geofisiche hanno rilevato la presenza di un fenomeno di instabilità di versante molto esteso e molto profondo, con profondità fino a 80 m dalla superficie che attualmente è oggetto di indagine da parte della Regione nell’ambito del “Progetto Dgpv” del 2023, i cui risultati, in corso di acquisizione, confermano questo quadro geologico. Quindi, l'intervento inizialmente previsto risulta di difficile attuazione con investimenti molto rilevanti e non facili da quantificare. L’Amministrazione regionale, subentrata ad Anas nel 1994, pur avendo sospeso le ipotesi di circonvallazioni, ha avviato, soprattutto negli ultimi anni, un importante programma di manutenzione e ammodernamento della rete viaria, al fine di migliorare la sicurezza e la fluidità della circolazione stradale. Oltre ai lavori già eseguiti (rifacimento dell’impianto di illuminazione della galleria del Breuil, manutenzione straordinaria di tratti del piano viabile e risanamento del ponte al km 3+170), è prevista la realizzazione di ulteriori interventi per un importo complessivo di 6 milioni di euro: rifacimento dell’impianto di illuminazione della galleria Fiernaz (600mila euro); consolidamento del corpo stradale in località Gouffre (900mila euro); risanamento del viadotto e della galleria Devies (2 milioni e 100mila euro totali); manutenzione straordinaria del tratto di strada dal km 23+000 al km 24+000 (1 milione 50mila euro); manutenzione straordinaria delle pavimentazioni in conglomerato bituminoso e di manufatti stradali (1 milione 350mila euro).»
«Le criticità relative al traffico veicolare lungo la viabilità regionale sono monitorate dall’Amministrazione regionale e, sulla base degli esiti dei controlli, sono valutate le eventuali misure da adottare, anche sperimentali, al fine di migliorare la circolazione - ha sottolineato Sapinet -. Il 6 gennaio scorso, il traffico è stato particolarmente eccezionale per via del rilevante afflusso turistico che, da un lato, ha portato positive ricadute economiche e occupazionali per la vallata e per l’intero territorio regionale e, dall'altro, inevitabili situazioni di criticità della viabilità. Altre strade regionali verso le valli laterali di maggiore richiamo turistico presentano criticità simili, come la n. 44 della Valle del Lys e la n. 45 della Val d’Ayas. Si sta operando anche su queste arterie viarie, di concerto con le Amministrazioni locali, con soluzioni puntuali per migliorare la circolazione. Tra gli ultimi interventi, lungo la Sr n. 44 è stato installato, con buoni risultati, in corrispondenza della strettoia nel comune di Lillianes, un semaforo intelligente di ultima generazione per ridurre il congestionamento della circolazione. Lungo la Sr n. 45 sono stati effettuati vari interventi di adeguamento e ampliamento della carreggiata per un importo complessivo di 3 milioni 130mila euro e sono già stati stanziati ulteriori 4 milioni e 700mila euro per il terzo lotto di interventi.»
«La viabilità è un settore strategico che deve essere gestito con impegno e dedizione - ha replicato il Vicecapogruppo Brunod -. Essendo la Valle d'Aosta una regione turistica bisogna essere consapevoli delle criticità che possono interessare il nostro territorio nei periodi di alta stagione e nei giorni di punta. L'impegno della Regione deve essere massimo in tale direzione e continueremo a monitorare la situazione, facendoci portatori di eventuali ulteriori criticità riscontrate sul territorio, segnalandole con iniziative consiliari in modo da consentire anche alle Amministrazioni comunali interessate e direttamente coinvolte di essere aggiornate sulla situazione. Attraverso l'azione propositiva della minoranza e l'impegno e l'azione della maggioranza bisogna cercare di offrire servizi sempre più sicuri e performanti ai cittadini valdostani e ai numerosi turisti che scelgono come meta preferita la Valle d'Aosta.»
LT
Comunicato n° 90 del 12 febbraio 2025
Interpellanza sugli aumenti volumetrici degli edifici
Nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025, il gruppo Progetto Civico Progressista ha presentato un'interpellanza sulla normativa regionale e gli aumenti volumetrici degli edifici.
La Capogruppo Erika Guichardaz ha osservato che «la legge regionale 24/2009 (legge casa) consente, a determinate condizioni, la demolizione integrale e la ricostruzione di edifici realizzati prima del 31 dicembre 2008, con un aumento fino al 35% del volume esistente. Nel corso di una precedente interrogazione scritta, l'Assessore al territorio ci ha detto che questo incremento volumetrico si poteva ottenere anche in un caso specifico, in cui non vi era stata l'integrale demolizione in quanto un muro perimetrale, in comune con un altro edificio, era stato considerato un "muro di appoggio". In altri casi, invece, questo incremento è stato negato a causa dell'impossibilità di demolire completamente il vecchio edificio e si è assegnato solo l'aumento del 20%. Chiediamo chiarimenti sul punto e, in particolare, vorremmo dettagli sulla normativa e le disposizioni applicative che consentono l'aumento volumetrico del 35% anche senza la demolizione e ricostruzione totale di un edificio. Inoltre ci chiediamo se l'interpretazione data in risposta all'interrogazione scritta sia a disposizione degli enti locali o se è intenzione della Regione trasmetterla o renderla pubblica al fine di evitare diversità di applicazione tra enti; se, nel caso esplicitato di un intervento con un "muro di appoggio" in comune con l'edificio oggetto di ricostruzione, il muro non demolito può essere conteggiato nell'aumento volumetrico.»
L'Assessore al territorio, Davide Sapinet, ha ribadito che «l’articolo 3 della l.r. 24/2009 stabilisce che nel caso di intervento di totale demolizione e ricostruzione il bonus volumetrico può arrivare fino al 35 per cento del volume esistente e la disciplina attuativa della legge non aggiunge nulla di più in merito all’intervento di “totale demolizione e ricostruzione”. Sin dalla entrata in vigore della l.r. 24/2009 era chiara la volontà del legislatore di favorire la riqualificazione totale degli edifici richiedendo interventi di sostituzione edilizia a partire dalle fondazioni.»
«Gli uffici non sono a conoscenza di interventi autorizzati senza previa totale demolizione, confermando l’uniformità dei comportamenti da parte dei Comuni, ai quali sono state fornite spiegazioni nell'ambito dell'attività di consulenza che la Struttura pianificazione territorio svolge a favore degli enti locali e dei professionisti - ha proseguito l'Assessore -. Gli uffici hanno sempre espresso parere negativo in assenza di demolizione totale, con un'unica eccezione su di un caso recentemente esaminato: un edificio appoggiato a un muro perimetrale di proprietà altrui, per il quale l’intervento è stato assentito solo a condizione di garantire l’assenza di danni e, nella ricostruzione, il consolidamento strutturale del muro. In generale, per la riqualificazione di edifici con "muri di appoggio" appartenenti ad altri fabbricati, tali muri non possono essere inclusi nel calcolo volumetrico per l’ampliamento. Si ribadisce, infine, che le competenze regionali in materia edilizia non sono tali da consentire la valutazione dei singoli progetti edilizi al fine dell’ottenimento del titolo abilitativo, compito che spetta invece agli uffici tecnici comunali.»
La Capogruppo Guichardaz ha replicato: «È evidente che la Regione non possa sostituirsi ai Comuni, ma è altrettanto evidente che ci sono degli edifici di una certa rilevanza, come The Stone a Breuil-Cervinia e il condominio "vista mare" all'Arco di Augusto, che sono oggetto di studio: ecco perché questo interesse sull'aumento volumetrico del 35% anche senza la totale demolizione e ricostruzione. La risposta data oggi dall'Assessore mi sembra più chiara e quindi potremo andare ad analizzare nuovamente i conteggi volumetrici perché nutriamo dei seri dubbi sugli ampliamenti in questione.»
I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 13 febbraio, alle ore 9.
SC
Comunicato n° 91 del 13 febbraio 2025
Interpellanza sul sistema informativo ospedaliero Trakcare
Il nuovo sistema informativo ospedaliero Trakcare utilizzato dall'Ausl VdA è stato al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025.
Il Consigliere Paolo Sammaritani ha riferito di aver avuto «recente notizia che le criticità di questo sistema - che avevamo già segnalato nel 2024 - non sono state risolte e che le problematiche sono all'ordine del giorno. La situazione creatasi, oltre a ingenerare dei disservizi e un potenziale rischio clinico a discapito di pazienti e personale ospedaliero, incide anche sul benessere lavorativo e sulla permanenza del personale. Interpelliamo quindi il Governo per conoscere i costi complessivi sostenuti per l'acquisto di Trakcare; se vi siano prospettive di risolvere, in tempi brevi, tutte le problematiche che sta manifestando; se si intendono avviare azioni per far valere gli inadempimenti contrattuali per la fornitura e gestione del sistema informativo.»
«L’Azienda Usl è impegnata in un costante monitoraggio delle funzionalità del nuovo sistema informativo attraverso un dialogo continuo con il fornitore per giungere a definire le necessità che vengono rilevate dagli operatori al fine di favorire il migliore allineamento dei flussi documentali - ha risposto l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Il passaggio al nuovo sistema informativo, il cui percorso ha avuto avvio nel 2019, ha coinvolto numerosi professionisti, in rappresentanza dei vari settori della sanità ospedaliera, anche realizzando specifiche formazioni che sono poi state trasferite anche ai vari collaboratori aziendali. Ricordiamo inoltre che il software è caratterizzato da una tecnologia che fa uso dell'intelligenza artificiale, ed è utilizzato in vari enti del Servizio sanitario nazionale e in svariati Paesi del mondo. La nuova versione del software è certificata come dispositivo medico e garantisce di usufruire di tutti gli aggiornamenti di prodotto che usciranno da qui a cinque anni, cioè sino al 2029. Il sistema di per sé risulta quindi performante, anche se questo non è un sinonimo automatico di piena e immediata funzionalità, e questo è un problema. Rispetto alla precedente versione, il nuovo Trakcare vede inoltre installati nuovi moduli e costituisce un archivio digitale centralizzato aziendale in grado di gestire documenti e dati strutturati. Questo, anche a supporto della nuova architettura del Fascicolo sanitario elettronico 2.0, su cui la Regione, con Inva, sta lavorando per un’importante evoluzione, anche grazie ai fondi Pnrr destinati all’adeguamento tecnologico e allo sviluppo delle competenze digitali. L’Assessorato ha seguito e sta continuando a seguire l’evoluzione del Fse, con l'obiettivo prioritario di mantenere la sua gestione a livello regionale e, nel 2023, ne abbiamo ridefinito la strategia regionale di sviluppo.»
Riguardo ai costi complessivi, l'Assessore ha specificato che «il budget dedicato per il consolidamento e ampliamento funzionale dei percorsi clinici ospedalieri, che ricomprende il sistema informativo ospedaliero Trakcare, ammonta a 1,3 milioni di euro. Il nostro sistema è fortemente complesso, in quanto digitalizzato e quindi integrato con diversi altri sistemi informativi in uso all’Azienda. È prevedibile quindi che aggiornamenti così importanti dei vari sistemi informativi generino segnalazioni da parte degli utilizzatori, che in ogni caso devono essere prese in carico e risolte con tempestività. Riteniamo che il potenziamento della collaborazione tra Usl e Inva nell'assistenza sul sistema informativo ospedaliero, anche attraverso l'incremento del personale da dedicare al progetto, potrà restituire soluzioni efficaci per risolvere le complessità rilevate. Ciò che è certo è che nessuno oggi può dirsi soddisfatto dell’attuale situazione in merito al procedere nel risolvere i problemi di utilizzo quotidiani. Stiamo lavorando in tal senso.»
«Grandi passi avanti non ne sono stati fatti - ha replicato il Consigliere Sammaritani -: la risposta dell'Assessore ricalca quella già data a luglio scorso ad una nostra medesima iniziativa. Si tratta di un sistema complesso, per cui si è affrontata una spesa rilevante ma che dà scarse soddisfazioni. Non so chi abbia compiuto la scelta di dotarsi di questo nuovo sistema, certo è che magari si poteva verificare preventivamente la sua efficacia presso altri ospedali, visto che è stato adottato da grandi strutture. In questo momento di scarsità di risorse umane, aggiungere un ulteriore peso sugli operatori della sanità è una buccia di banana sulla quale siamo scivolati.»
SC
Comunicato n° 92 del 13 febbraio 2025
Interpellanza sul codice esenzione per la sindrome fibromialgica
Il codice di esenzione per i pazienti fibromialgici è stato oggetto di un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste illustrata nella seduta consiliare del 12 febbraio 2025.
«Ci sono due codici di esenzione dell'Ausl per i pazienti fibromialgici - ha spiegato il Capogruppo Andrea Manfrin -. L'H05 ("Sindrome fibromialgica") è temporaneo e viene rinnovato di anno in anno, in base alla previsione di spesa e per il 2025 non è ancora stato rinnovato il finanziamento, mentre l'H06 ("Miorilassante SF") ha validità permanente e non prevede la compartecipazione alla spesa sanitaria per i pazientati. Chiediamo di sapere se vi sia l'intenzione di rendere permanente il codice esenzione H05 senza dover attendere proroghe o prevedere un codice esenzione unico, come previsto dalla normativa regionale.»
«La Regione riconosce ormai da anni la sindrome fibromialgica alla stregua delle patologie croniche nonostante a livello nazionale ancora non le sia attribuita tale valenza nei livelli essenziali di assistenza - ha ricordato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Negli anni sono stati istituiti due codici di esenzione: l'H06, inserito nel 2023, permette di fruire gratuitamente e senza limiti temporali di una terapia miorilassante, mentre il codice H05, istituito nel 2020, prevede la possibilità, per un anno dal suo rilascio e per gli assistiti per i quali il medico specialista ne valuti la necessità clinica, di fruire senza oneri di compartecipazione di una serie di prestazioni specifiche. Nel 2024 sono state assegnate 208 esenzioni H05, nel 2023 erano state 113 e nel 2022 erano 140, mentre in questa prima parte del 2025 le esenzioni assegnate sono state 15. La durata annuale del codice di esenzione H05 fa seguito a una puntuale valutazione clinica e sanitaria che è stata condivisa all’interno del Tavolo tecnico di lavoro multidisciplinare regionale sulla fibromialgia che tengo a ringraziare, insieme al dottor Lorenzo Pasquariello, che presiede il Centro sanitario multidisciplinare pubblico regionale specializzato per la diagnosi e la cura della sindrome fibromialgica. La scelta è stata fatta sulla base di puntuali valutazioni di tipo clinico e sanitario: non si tratta quindi di una decisione amministrativa, né tantomeno politica e il codice non viene rinnovato di anno in anno in base alla previsione di spesa. Le proroghe sono intervenute nel tempo a causa delle difficoltà emerse nel periodo Covid. Il codice è stato istituito ad aprile 2020, nel pieno dell’emergenza sanitaria che non ha e permesso di garantire ai pazienti la piena fruibilità delle prestazioni ed è stato quindi necessario procedere con una proroga. Si sono poi aggiunte complessità nell’erogazione di taluni servizi a causa dell’importante carenza di personale - in particolare, per le prestazioni di agopuntura e di rieducazione funzionale - e, quindi, si è reso nuovamente necessario procedere con ulteriori rinnovi, sino, da ultimo, al 31 dicembre 2024. La decisione è stata condivisa nel Tavolo tecnico e ad oggi, l’Ausl ha potuto garantire tutte le prestazioni sanitarie agli aventi diritto. Il referente del Centro fibromialgia ha quindi confermato che non vi è ulteriore necessità di prorogare ai pazienti la validità di questo codice. Il Servizio sanitario regionale garantisce le prestazioni per la cura di qualsiasi patologia e ancor più per quelle non ancora oggetto di sufficienti interventi e misure, e ciò affinché non si vadano a determinare delle indesiderate disparità di trattamento. Confermiamo la disponibilità dell’Assessorato a valutare con attenzione tutte le istanze che vengono portate in discussione e in condivisione nell’ambito del Tavolo tecnico che riteniamo essere la sede di riferimento appropriata per l’assunzione delle determinazioni che siano ritenute necessarie.»
«Il codice H05 prevede l'esenzione per una serie di prestazioni tra cui l'agopuntura e la rieducazione funzionale a cui fanno ricorso i pazienti su cui i farmaci miorilassanti non hanno effetto - ha segnalato il Capogruppo Manfrin -. Eliminare questo codice significa privare queste persone della possibilità di accedere a terapie fondamentali per la gestione della malattia e del dolore. Vi chiediamo di valutare, anche con il tavolo tecnico, una proroga del codice o di inserire questo tipo di prestazioni nell'esenzione H06.»
LT
Comunicato n° 93 del 13 febbraio 2025
Interpellanza sulle adesioni ai corsi delle professioni sanitarie
Nella seduta consiliare del 13 febbraio 2025, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha chiesto conto delle adesioni degli studenti valdostani ai corsi delle professioni sanitarie.
«Nel corso del salone "VdA orienta" dello scorso 8 febbraio, si sono tenuti dei workshop per gli studenti delle scuole superiori per permettere loro di esplorare le prospettive di lavoro e le professioni del futuro. In quell'occasione, sono stati presentati anche il corso di laurea in infermieristica di Aosta e quelli delle università di Torino e del Piemonte orientale per le professioni sanitarie - ha ricordato il Consigliere Claudio Restano -. Quali sono stati i riscontri ottenuti e qual è, a oggi, il riscontro in termini di adesioni ai corsi delle professioni sanitarie proposti? Vorremmo anche conoscere i corsi delle professioni sanitarie che saranno organizzati in Valle per l'anno accademico 2025-2026 e come si intenda procedere per il futuro al fine di favorire le adesioni di studenti valdostani a questa formazione universitaria.»
«In occasione di "VdA orienta" è stato dato ampio spazio alla promozione delle professioni sanitarie e dei corsi universitari - ha riferito l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. È stato aperto al pubblico un grande stand dell'Ausl in cui numerosi professionisti si sono messi a disposizione per dare informazioni agli studenti e, nell'arco dei due giorni, l'afflusso di pubblico è stato costante con circa mille studenti che hanno visitato il salone. È stato organizzato il workshop "Svolta. Informati. Scegli i corsi di laurea in infermieristica e per le professioni sanitarie", in cui è stato presentato il corso di laurea in infermieristica di Aosta e i corsi di laurea dell’Università di Torino e del Piemonte Orientale. Sono stati realizzati altri workshop specifici, nella sezione intitolata "Trova la tua strada. Incontri di mentoring per orientare la tua carriera", che hanno registrato circa 60 presenze. Sulla base di un questionario rivolto agli studenti relativo ai loro interessi nel settore, sono state presentate le professioni di: educatore professionale socio-pedagogico; psicologo; fisioterapista; chirurgo. Altri workshop sono stati: "Settore dell'innovazione tecnologica e scienze della vita", dove è stata presentata la professione di nutrizionista; "Volontariato: passione, formazione e lavoro", con circa 70 presenze, a cura Ser.d che ha presentato il progetto Youngle di volontariato contro le dipendenze. Il tema è stato oggetto di una preventiva campagna informativa che, oltre alle giornate del salone di orientamento, ha portato all’attivazione di altre iniziative pubblicate sul sito web istituzionale dell’Ausl nella sezione “Studia con noi”.»
Relativamente al corso di laurea triennale in infermieristica di Aosta, l'Assessore Marzi ha riferito che «anche quest'anno, per il secondo anno di fila, sono stati coperti con le pre-iscrizioni tutti i 30 posti disponibili. Per promuovere il corso, i posti riservati e finanziati dalla Regione e le borse di studio per la dirigenza sanitaria medica e non, sono già state individuate le date di "Porte aperte" alla sede di Aosta del corso che si terrà il 19 febbraio e il 14 marzo prossimi dalle 15 alle 18. L’Assessorato, l’Ausl e l’Università della Valle d’Aosta stanno approfondendo la possibilità di attivare ulteriori corsi nell’ambito delle professioni sanitarie, tra cui quello per tecnici di radiologia. Abbiamo approfondito la questione con l’Università degli studi di Torino e, pur non avendo ad oggi ricevuto riscontri favorevoli, siamo comunque intenzionati a prendere in esame altre collaborazioni universitarie. I risultati conseguiti nell’ambito del corso di laurea triennale in infermieristica dimostrano che, a differenza di altre realtà territoriali, le azioni di attrattività sviluppate rendono ancora appetibile avvicinarsi alla carriera sanitaria. Riteniamo siano di altrettanta importanza le azioni di comunicazione e promozione dell’attività formativa che stiamo implementando con l’aiuto dell’Ausl, utilizzando il richiamo “Studia con noi”. Abbiamo approvato la realizzazione, per gli anni 2024-2026 di un Piano di comunicazione a sostegno degli interventi formativi in ambito sanitario, investendo 40mila euro su ognuna delle tre annualità. Costante è poi anche la collaborazione con l’Università degli studi di Torino a cui è stata richiesta l’attivazione di 30 posti nel corso di laurea triennale in infermieristica di Aosta e di 7 posti aggiuntivi riservati nei corsi di laurea triennali delle professioni sanitarie per l’anno accademico 2025-2026. Abbiamo ampliato le possibilità di accesso agli interventi finanziari della Regione alla formazione, prevedendo che potranno beneficiare di questi interventi tutti coloro che sono stati o sono residenti in Valle d’Aosta alla data di presentazione della domanda di partecipazione al concorso di ammissione alla scuola di specializzazione o alle prove di ammissione ai corsi di laurea.»
«Quest'anno, come per gli anni precedenti, non vedremo la realizzazione del corso di tecnico di radiologia medica, a dispetto di quanto previsto dal Piano per la salute e per il benessere sociale 2022-2025 già in scadenza - ha rimarcato il Consigliere Restano -. Capisco le difficoltà: certo è necessario che la Regione e l'Azienda sanitaria operino in maniera sinergica con gli atenei ma non siamo costretti a fermarci al Piemonte, esistono anche altre regioni e Rassemblement Valdôtain mette a disposizione i contatti di altre università che sono disposte a realizzare i corsi delle professioni sanitarie necessari. Ci vogliono tre anni per formare un tecnico di laboratorio e questo significa che la carenza attuale di 14 unità di personale non potrà essere colmata nell'immediato. Anche la soluzione di riservare dei posti fuori Valle per gli studenti valdostani è poco efficace. Se svolgessimo dei corsi in Valle, forse riusciremmo, non solo a coinvolgere i nostri studenti, ma anche ad attrarre persone da fuori Valle. Siamo bloccati e temo che non vedremo una soluzione a breve termine.»
LT
Comunicato n° 94 del 13 febbraio 2025
Interpellanza sull'istituzione della figura dell'assistente infermiere
L'istituzione della figura di assistente infermiere, già oggetto di un ordine del giorno del mese di novembre 2024, è stata nuovamente portata all'attenzione del Consiglio con un'interpellanza del gruppo Forza Italia trattata nella seduta del 13 febbraio 2025.
«L’assistente infermiere è un operatore di interesse sanitario, in possesso della qualifica di Operatore socio-sanitario che, a seguito di un ulteriore percorso formativo, consegue la qualifica di Assistente infermiere. Collabora con l’infermiere, oltre a svolgere le attività proprie del profilo di Oss, fornendo assistenza diretta di tipo sanitario e supporto gestionale, organizzativo e formativo - ha sottolineato il Vicecapogruppo Mauro Baccega -. Lo schema di accordo per l'istituzione di questo profilo professionale, trasmesso dal Ministero della salute l'estate scorsa, ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regione e Province autonome il 18 dicembre 2024. Chiediamo quindi al Governo se intende avviare il percorso per istituire questa figura, con quali modalità e con quali tempistiche per l'avvio della formazione degli addetti che hanno i requisiti.»
«Abbiamo avviato i lavori per istituire nella nostra regione la figura dell'assistente infermiere a seguito di diversi confronti informali tra le parti interessate e convocato in via formale il 7 febbraio scorso il Tavolo di lavoro istituito per approfondire la materia e composto da Regione, Ausl e Ordine delle professioni infermieristiche - ha riferito l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. L'accordo del Governo del 3 ottobre 2024, così come modificato dal successivo accordo del 18 dicembre 2024, prevede l'istituzione del profilo professionale di assistente infermiere e definisce un percorso formativo sul quale siamo politicamente e organizzativamente d'accordo. La formazione dell'assistente infermiere è di competenza delle Regioni, previa definizione su base annuale del fabbisogno formativo e di quello professionale, tuttavia la disciplina statale ad oggi deve essere ancora completata con l'emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute. Altro aspetto da considerare è l’inquadramento a livello contrattuale della figura di assistente infermiere: nel contratto oggi vigente questa figura non è prevista, mentre nella bozza del nuovo contratto sanità, ancora non sottoscritta, questa figura è collocata nell'area degli assistenti profili professionali del ruolo socio-sanitario. Per l'accesso ai corsi di assistenti infermiere sono richiesti la qualifica di Operatore socio-sanitario, il diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale e un'esperienza professionale come Oss di almeno 24 mesi. Il corso di formazione avrà una durata complessiva non inferiore a 500 ore e sarà strutturato in moduli didattici teorici e tirocinio, con un esame finale. Ci stiamo quindi portando avanti sugli aspetti organizzativi, sul possibile ente formatore, sulle possibilità di finanziamento in attesa che il Consiglio dei Ministri approvi il decreto.»
Il Vicecapogruppo Baccega si è detto soddisfatto: «Forza Italia, con convinzione, ha portato avanti a livello nazionale e in Consiglio regionale la volontà di istituire l'assistente infermiere, una figura che fornirà un supporto strategico a tutti i servizi socio-sanitari: ospedali, ospedali di comunità e servizi territoriali. Credo sia una questione di giorni prima che il Ministro della salute presenti la proposta al Consiglio dei Ministri. Siamo anche soddisfatti che nel prossimo contratto della sanità sia prevista un'area contrattuale all'interno della quale saranno definite queste nuove figure professionali.»
SC
Comunicato n° 95 del 13 febbraio 2025
Interpellanza sulla pubblicizzazione dei borghi di Saint-Oyen e Étroubles
Con un'interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste, illustrata nella seduta consiliare del 13 febbraio 2025, si è discusso delle azioni di promozione dei borghi di Saint-Oyen e Étroubles a seguito della prossima apertura della variante stradale della Statale n. 27.
«Alla fine di quest'anno dovrebbero concludersi i lavori della variante che sposterebbe il passaggio del traffico dai centri abitati di questi due comuni - ha affermato il Vicecapogruppo Erik Lavy -. Questo comporterà sicuramente dei benefici in termini di maggior sicurezza stradale, ma vi è anche il rischio che la diminuzione dei passaggi nei due borghi abbia ricadute economiche negative. In un confronto con i Sindaci dei territori interessati, ho appreso che è in fase di studio il posizionamento di due portali e di cartelli per segnalare la presenza dei borghi a nord e a sud della variante. Certo anche la Regione deve fare la sua parte, in collaborazione con Anas e, per questo, chiediamo quali siano le misure già studiate e quali le intenzioni per pubblicizzare i centri abitati di Saint-Oyen e Étroubles per compensare la futura mancanza di visibilità lungo la strada statale.»
L'Assessore al turismo, Giulio Grosjacques, ha premesso che «sul sito LoveVdA, principale canale di comunicazione turistica online della Valle, nel 2023 le pagine dedicate a Saint-Oyen sono state visualizzate 10.902 volte, con il parco giochi sulla neve di Flassin in testa alle ricerche, seguito dalla scheda generale della località e dalla Sagra dello Jambon alla brace. Étroubles ha registrato 16.269 visualizzazioni, con la scheda della località al primo posto, seguita dal Bivacco Molline e dalla Veillà di Étroubles. Sempre nel 2023, sul sito e sull'App VdA Events sono stati pubblicizzati oltre 60 eventi e visite guidate afferenti ai due comuni. Questi dati confermano l'efficacia della comunicazione turistica online, che valorizza ogni aspetto di queste destinazioni raggiungendo un pubblico diversificato. A queste iniziative, si aggiungono la pagina della zona turistica del Gran San Bernardo e la segnaletica innovativa della Via Francigena nell'ambito del progetto finanziato dal Fondo sviluppo e coesione 2014-2020.»
«A seguito del completamento della variante alla Statale 27, sarà senza dubbio opportuno intervenire con azioni di promozione delle due località - ha specificato l'Assessore -. Dal punto di vista delle azioni intraprese dai due Comuni è stato avviato uno studio di progettazione volto alla realizzazione di alcune batterie di cartellonistica da ubicare in diversi punti sulla Statale, sia a monte che a valle degli abitati, oltre alla proposta di realizzazione di due "installazioni" da posare in corrispondenza delle due gallerie paravalanghe, anch'esse poste una a monte e l'altra a valle degli abitati. Questi interventi sono ancora in fase di studio di prefattibilità e non sono ancora stati presentati né all'Anas, né alla Regione. Manteniamo contatti continui con questi due soggetti e ci adopereremo affinché l'Anas rilasci tutte le autorizzazioni del caso. È per noi centrale e importante che sia data la massima visibilità a questi due comuni.»
Il Vicecapogruppo Lavy si è detto soddisfatto della risposta: «I due Comuni stanno lavorando sui portali e sulla cartellonistica nella speranza che Anas li autorizzi ed è importante che la Regione li supporti in questa attività e nella loro azione di promozione del territorio. La realizzazione della variante è essenziale per deviare il transito dei mezzi pesanti dai centri abitati ma, d'altro canto, la riduzione del flusso veicolare generale potrebbe portare a una inevitabile mancanza di visibilità dei due centri abitati, che deve essere compensata con una maggiore pubblicità e una maggiore presenza di cartellonistica.»
LT
Comunicato n° 96 del 13 febbraio 2025
Interpellanza sul sostegno economico agli esercizi di vicinato
Si è tornati a parlare degli esercizi di vicinato con un'interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 13 febbraio 2025.
«La legge regionale 1/2020 prevede dei contributi straordinari a favore degli esercizi di vicinato, escludendo tuttavia alcune categorie commerciali dai benefici della legge - ha sottolineato il Consigliere Christian Ganis -. Gli esercizi di vicinato svolgono un ruolo cruciale per la sopravvivenza del tessuto economico e la vitalità dei centri abitati e contribuiscono anche alla coesione sociale della comunità locale. Vorremmo quindi sapere se, durante l'aggiornamento periodico, la Regione abbia intenzione di inserire i codici Ateco mancanti nella delibera attuativa della norma (n. 894/2024), in modo da consentire anche a questi l'accesso ai contributi.»
L'Assessore al commercio, Giulio Grosjacques, ha specificato che «la normativa in questione non sostiene tutta la platea delle attività commerciali, ma prevede contributi specifici a sostegno degli esercizi di vicinato per il commercio al dettaglio di generi alimentari e di prima necessità. I codici Ateco ammessi ai contributi sono stati definiti per supportare le attività essenziali nei piccoli centri, garantendo risorse a quelle che contribuiscono maggiormente alla vitalità del territorio e ai bisogni dei residenti. Estendere questi benefici a tutte le categorie di attività commerciali, senza una sezione basata sul tipo di attività commerciale svolta, sarebbe quindi contrario a quanto prevede la norma. D'altra parte, questa estensione indiscriminata del beneficio a tutte le attività commerciali comporterebbe un incremento significativo e non prevedibile del numero dei beneficiari, con il rischio di ridurre l'importo del contributo disponibile per ciascun esercizio, vanificando così l'efficacia del sostegno. Nei quattro anni di applicazione della legge, lo stanziamento complessivo è stato progressivamente aumentato (da 500mila a 1 milione di euro), ma l'intensità dell'aiuto non ha mai raggiunto il massimo consentito dalla legge: questo evidenzia la necessità di mantenere un sistema di supporto mirato, che consenta di sostenere efficacemente le attività realmente necessarie. Si concorda, comunque, in merito all'utilità di aggiornare periodicamente, in collaborazione con Confcommercio VdA, l'elenco dei codici Ateco ammissibili a contributo per meglio rispondere all'evoluzione del sistema economico e alle nuove forme di impresa. Ricordo, per altro, che oltre alla legge regionale n. 1/2020, vi sono anche le misure di sostegno per le attività commerciali, tra cui i finanziamenti a tasso agevolato per investimenti o per la costituzione di liquidità, previsti dalla legge 19 del 2001. Questi finanziamenti sono destinati non solo agli esercizi di vicinato, ma anche ad altre categorie di attività commerciali, che possono beneficiare di condizioni agevolate per il loro avvio, il loro sviluppo e il rafforzamento delle proprie capacità imprenditoriali.»
Il Consigliere Ganis si è detto insoddisfatto della risposta: «L'Assessore si è perso un pezzo: noi facciamo riferimento ad un codice Ateco che fa parte di uno stesso settore merceologico (abbigliamento e calzature), ma che non riceve un contributo. L'Assessore dovrebbe andare tra i negozianti e chiedere loro quali sono i problemi: ci vorrebbe maggiore attenzione alla realtà dei paesi, a quello che vivono quotidianamente, proprio per adeguare il percorso e andare nella giusta direzione.»
SC
Comunicato n° 97 del 13 febbraio 2025
Conclusi i lavori dell'adunanza. Approvate una mozione e una risoluzione
In conclusione dell'adunanza del 12 e 13 febbraio 2025, il Consiglio Valle ha trattato cinque mozioni e due risoluzioni, di cui due testi sono stati approvati, tre respinti e due ritirati.
Iniziative approvate
- Conferenza della famiglia
Il Consiglio ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, così come emendata in accordo con l'Assessore alle politiche sociali, che impegna il Governo regionale a mettere in campo ogni azione utile per organizzare, nel 2025, la Conferenza della famiglia e a individuare il percorso amministrativo e di concertazione necessario alla costituzione del Tavolo interistituzionale sulle politiche familiari.
«Il calo delle nascite è più forte in Valle d'Aosta rispetto alla media nazionale, per questo, come Lega, abbiamo proposto il Fattore Famiglia e misure come il Naître Valdôtain, per sostenere le nuove nascite e supportare le famiglie esistenti - ha esordito il Capogruppo Andrea Manfrin -. I rappresentanti del Forum delle associazioni familiari regionali hanno evidenziato la mancanza dell'Osservatorio regionale della famiglia - di cui si parla nella legge 44/1998 ma che presenta delle lacune - e il fatto che la Conferenza della famiglia non si riunisce più da molti anni. Ecco perché la necessità di organizzare la Conferenza e costituire un punto di incontro per i nuclei della regione.»
«Per portare la famiglia ad essere protagonista, al centro della politica, superando strumenti datati e una logica ancillare, stiamo già lavorando all’organizzazione della Conferenza della famiglia che si terrà nel corso del 2025 - ha evidenziato l'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi -. Le iniziative a favore delle famiglie hanno proseguito sia nelle progettualità che nelle misure già concretizzate. Inoltre, il Centro per le famiglie, che include anche il Forum delle associazioni, e che ora ha raggiunto oltre un anno di nuova operatività, può contribuire fattivamente all’organizzazione della Conferenza. Per quanto concerne l’Osservatorio regionale della famiglia, la legge 44/98 prevede che l'Assessorato competente in materia di politiche sociali svolga funzioni di osservatorio permanente. Esistendo quindi già l’Osservatorio economico e sociale regionale, riteniamo più utile attivare un Tavolo interistituzionale. I suoi componenti potrebbero infatti garantire un'analisi costante della situazione, sulla base dei dati regionali disponibili dell’Osservatorio, che tra le proprie funzioni ha quella di curare le sperimentazioni finalizzate alla definizione di metodologie e indicatori relativi alla misurazione dei fenomeni economici e sociali, favorendo la collaborazione tra i vari enti nel promuovere iniziative efficaci a supporto delle famiglie.»
- Solidarietà al popolo curdo
L'Assemblea ha approvato all'unanimità una risoluzione depositata in Aula dal Presidente del Consiglio e da tutti i Capigruppo consiliari, che esprime solidarietà al popolo curdo, riaffermando la necessità di garantire il rispetto dell'esistenza di tutte le minoranze presenti in quell'area e la tutela dei diritti umani dei suoi esponenti. Inoltre, manifesta la ferma condanna nei confronti di qualsiasi azione militare in violazione delle norme di diritto internazionale, dei diritti umani, civili e politici e di tutela delle minoranze. Invita anche il Governo italiano ad operarsi con le autorità iraniane affinché la condanna a morte di Pakshan Azizi - operatrice umanitaria e attivista curda - non venga eseguita e impegna il Governo regionale a mettere a conoscenza della risoluzione le autorità italiane ed europee interessate.
«Il popolo curdo, da sempre diviso tra Turchia, Siria, Iraq e Iran, merita tutta l'attenzione e la solidarietà del nostro Consiglio, che da sempre sostiene la necessità di salvaguardare le minoranze e l'affermazione dei propri diritti - ha evidenziato il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, illustrando il testo -. La vicenda di Pakhshan Azizi, detenuta nella prigione di Evin a Teheran e cui la Corte suprema iraniana ha recentemente confermato la condanna a morte sulla base dell'accusa di affiliazione a gruppi armati curdi fuorilegge, testimonia la condizione di grave incertezza in cui versano le donne e in generale gli esponenti curdi sotto il profilo del rispetto dei propri diritti umani Inoltre, la recente caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria ha riacutizzato gli scontri armati nel nord del territorio siriano tra forze curde e fazioni sostenute dalla Turchia, che hanno causato diverse vittime, compresi i civili.»
Iniziative respinte
- Indennità di bilinguismo
Respinta con 19 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (RV, Lega VdA, PCP, FI,) la mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain che sollecitava il Governo ad attivare ogni procedura utile per conseguire l'adeguamento dell'indennità di bilinguismo a favore dei dipendenti del comparto unico regionale e dell'Ausl, come già avvenuto per altre categorie.
«Nel 2022 è stata aggiornata l'indennità di bilinguismo per il personale dell'Amministrazione dello Stato operante in Valle, e per gli insegnanti con un incremento mensile che va dai 15 ai 18 euro a seconda delle categorie di docenti - ha segnalato il Consigliere Claudio Restano -. Non altrettanto è stato fatto per il personale dell'Ausl e del comparto unico regionale: per noi è importante parificare tutti i trattamenti evitando discriminazioni di sorta. Sul trattamento riservato al comparto unico regionale si è espresso il collega Aggravi, mentre, per quanto attiene alla sanità stiamo assistendo a una situazione paradossale in cui si fa un gran parlare di benessere aziendale e di valorizzazione del personale, ma la realtà dei fatti è ben diversa: l'indennità sanitaria è stata ridotta, l'indennità di bilinguismo non è stata aggiornata, mancano i corsi di laurea delle professioni sanitarie sul territorio, gli operatori socio-sanitari che hanno chiesto mobilità e che sono prescritte, si vedranno passare davanti qualcun altro, la libera prestazione aziendale è disincentivata penalizzando chi ha voglia di impegnarsi in favore dell'ente pubblico e valorizzando i gettonisti. Questa è la situazione attuale, la mancata votazione della mozione aggraverà una situazione a dir poco difficile e di certo non migliorerà l'attrattività del personale.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha spiegato che «nel momento in cui è stata istituita, l'indennità di bilinguismo è stata assimilata all'indennità tabellare mensile riconociuta come base ai dipendenti del comparto unico. La scelta in origine fu dettata dal fatto di inserire questa indennità nel calcolo del regime retributivo, facendola rientrare nel meccanismo pensionistico. Oggi questo aspetto è diventato indifferente in quanto il conteggio pensionistico è passato dal retributivo al contributivo, invece non è cambiato il fatto che rende indifferente per i dipendenti del comparto unico avere un aumento dello stipendio tabellare piuttosto che dell'indennità di bilinguismo. Negli ultimi anni il valore tabellare è sempre cresciuto e nulla toglie per il futuro di andare a ripartire gli aumenti contrattuali sulle due voci anche se questo non cambierebbe in realtà assolutamente niete per le tasche dei dipendenti. L'Amministrazione regionale, sensibile ad una adeguata remunerazione dei propri dipendenti, ha sempre prestato particolare attenzione a questo aspetto, tanto che nell'ultimo adeguamento contrattuale del 2022-2024 lo stipendio tabellare salirà, a seconda delle categorie dai 2.314 a 5.663 euro all'anno, decisione che va a dare la giusta dignità e il giusto interesse al lavoro nel comparto unico.»
- Monitoraggio acque potabili
Respinta con 25 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA) e 10 voti a favore (PCP, RV, FI), la mozione del gruppo Progetto Civico Progressista che sollecitava la Regione a prevedere una comunicazione periodica degli esiti del monitoraggio della contaminazione delle acque da Pfas e chiedeva di intervenire, attraverso i Parlamentari valdostani, sul Parlamento per stimolare le istituzioni europee a definire limiti più severi alla presenza di Pfas nelle acque potabili, allineando le soglie a quelle vigenti in altre nazioni (come la Danimarca).
«La campagna "Acque senza veleni" di Greenpeace ha monitorato la presenza di Pfas nelle acque oltre che i livelli di contaminazione da composti ultracorti, come il Tfa, una sostanza indistruttibile che non può essere rimossa con i più comuni trattamenti di potabilizzazione - ha affermato la Consigliera Chiara Minelli -. Nel 2026 entrerà in vigore la direttiva europea 2020/2184 che impone dei limiti normativi ai livelli di Pfas che, ormai, son stati superati dalle recenti evidenze scientifiche, tando che l'Agenzia europea per l'ambiente ha dichiarato che i limiti in via di adozione rischiano di essere inadeguati a proteggere la salute umana. Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Spagna, Svezia e le Fiandre hanno adottato limiti più bassi ed è necessario che anche l'Italia si adoperi in tal senso.»
L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha fatto presente che «dal 2018 l'Arpa ricerca il Pfas nelle acque sotterranee delle principali falde acquifere regionali e in quelle superficiali e nel 2024 ha effettuato una più ampia campagna di ricerca, rilevando un un'unica positività nella piana di Aosta. Le informazioni sono già disponibili nel rendiconto annuale pubblicato sul sito dell'Arpa. L'argomento è anche attenzionato dal tavolo di lavoro dedicato alla sicurezza idrica, istituito nel 2023 con lo scopo di valutare le strategie di controllo e monitoraggio da attivare e sarà all'interno di questo tavolo che saranno decise eventuali ulteriori azioni. Inoltre, l'Osservatorio sulla crisi idrica è stato appositamente integrato con una componente sanitaria dedicata a verificare gli aspetti legati alla potabilità delle acque. Una pubblicazione semestrale dello stato delle acque non modifica sostanzialmente il quadro conoscitivo della situazione. La questione dei limiti delle Pfas è seguita dalle competenti direzioni del Ministero dell'ambiente e salute e attenzionata dai Parlmentari valdostani e, in particolare, dal Deputato Manes in quanto componente della Commissione ambiente.»
- Rapporti tra Regione, Anas e Comuni
La risoluzione con cui il gruppo Forza Italia voleva impegnare la Giunta regionale a presentarsi nella Commissione competente per approfondire la questione dei rapporti tra Regione, Anas e Comuni, è stata respinta con 19 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (FI, Lega VdA, RV, PCP).
«Serve un confronto concreto con le Commissioni su questi rapporti - ha evidenziato il Vicecapogruppo Mauro Baccega -. La Statale n. 26 presenta una serie di problematiche che segnaliamo da tempo e che riguardano: la rotatoria di Nus, con problemi di sicurezza, e quella de La Grenade a Sarre, che è in ritardo di realizzazione; la mancata progettazione e realizzazione del tratto di strada tra Quart e Aosta; la rotatoria all'ex Fera di Saint-Vincent. Vi è poi anche la viariante della Statale n. 27 tra Etroubles e Saint-Oyen. Sono tre anni che presentiamo iniziative su queste questioni, senza constatare reali cambiamenti in meglio: è necessario e urgente fare il punto della situazione insieme a tutti i soggetti interessati per garantire maggiore sicurezza alle persone.»
«Sono tanti i progetti e gli interventi in corso di realizzazione sulle Statali n. 26 e 27: alcuni sono più lineari e altri, come ad esempio quello dell'ingresso est di Aosta, necessitano di un puntuale confronto che è ancora in via di svolgimento - ha affermato l'Assessore ai lavori pubblici, Davide Sapinet -. Le linee di indirizzo del progetto sono oggetto di analisi e condivisione: stiamo lavorando con i Comuni coinvolti e con Anas per trovare la corretta sintesi tra esigenze progettuali e istanze del territorio. A Nus vi è la necessità di aumentare la sicurezza nel tratto stradale interessato dalla rotatoria, rispettando le norme imposte da Anas. Stiamo cercando di trovare la migliore soluzione da attuare nel più breve tempo possibile e abbiamo voluto dare priorità alla ripartenza del cantiere per evitare anche la perdita dei fondi già stanziati. Abbiamo molti altri interventi attualmente in corso sulle infrastrutture viarie volti a migliorare la sicurezza stradale, come ad esempio sulla Mongiovetta e nei comuni di Villeneuve e Arvier. Abbiamo più volte sottolineato che, per la convocazione in Commissione, basta farne puntuale richiesta al Presidente di Commissione e non attraverso una risoluzione. Garantisco, comunque, fin da ora la mia disponibilità a illustrare in tempi ragionevoli le questioni sollecitate.»
Mozioni ritirate
È stata ritirata la mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain che chiedeva di dotare i magazzini stradali regionali di servizi igienici per garantire ai cantonieri regionali condizioni lavorative più confortevoli, dopo che l'Assessore alle opere pubbliche ha riferito che la tematica è attenzionata e che sono in corso una serie di attività.
Ritirata anche una mozione del gruppo Lega VdA riguardante le affermazioni sulle interferenze nei consultori.
Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio 2025.
SC-LT